Nuova influenza: molti anziani già immuni ma il virus può mutare

Comunicato Stampa del 16 ottobre 2009
Una sessione straordinaria sulla pandemia influenzale apre a Napoli la XI
Conferenza nazionale di sanità pubblica
NUOVA INFLUENZA: MOLTI ANZIANI POTREBBERO
ESSERE GIÀ IMMUNI MA È VIETATO ABBASSARE LA
GUARDIA, IL VIRUS PUÒ MUTARE
La XI Conferenza di Sanità pubblica della Siti, in corso a Napoli fino al 17
ottobre, ha chiuso ieri sera la propria giornata inaugurale con una
Sessione straordinaria dedicata alla nuova influenza. Alla Sessione
hanno partecipato, oltre al Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino,
anche Alessandro Zanetti, ordinario di Igiene all’Università di Milano, e
Sandro Cinquetti, Direttore sanitario della Asl7 Pieve di Soligo e
Delegato della Siti nella Task Force del Ministero per la pandemia
influenzale.
Il Prof. Zanetti, dopo aver ripercorso la genesi della diffusione del virus
AH1N1 tracciandone una vera e propria carta di identità, ha sottolineato
con molta forza che “nonostante lo stesso non sia così grave è tuttavia
estremamente veloce nella sua capacità di diffondersi. Il che significa”
ha spiegato ”che in caso di eventuale mutazione (fenomeno peraltro già
osservato in almeno due casi ma non in forma preoccupante) in una
forma virulenta più grave, il problema diventerebbe molto, molto serio.
Per questo motivo” ha esortato Zanetti “ la rete dei medici sentinella e
tutte le istituzioni preposte, dal Ministero ai Dipartimenti di
Prevenzione delle Aziende sanitarie, non devono assolutamente
abbassare la guardia. La sorveglianza influenzale è un’attività
estremamente importante e delicata che deve richiedere la massima
attenzione proprio per cogliere, in tempo reale, ogni possibile
mutazione (in meglio o in peggio) del virus e dell’andamento
pandemico. Tra le “curiosità” sul virus illustrate da Zanetti anche la forte
probabilità che molti anziani risultino già immunizzati contro la nuova
influenza per esserne già stati in contatto in temi passati. A partire dalla
terribile epidemia di Spagnola del 1918 fino alle decine di epidemie
influenzali che hanno attraversato il nostro Paese negli ultimi decenni.
Un forte appello ad una comunicazione istituzionale più chiara e non
rivolta solo a media è quindi giunto da Sandro Cinquetti che ha
sottolineato come “gli organi di governo, centrale e regionali, siano oggi
più concentrati sulla comunicazione mediatica piuttosto che su quella
istituzionale destinata agli operatori sanitari”.
“È mai possibile” ha chiesto il Delegato Siti della Task Force ministeriale
contro la pandemia “che gli operatori del settore debbano conoscere
l’orientamento delle istituzioni dai telegiornali?”
Dopo aver convenuto che non è il caso di creare inutili allarmismi come
quelli riportati sui quotidiani all’indomani delle prime notizie
provenienti dal Messico sulla virulenza del nuovo ceppo influenzale,
Cinquetti ha tuttavia esortato tutti gli operatori di sanità pubblica e in
particolare i professionisti dei Dipartimenti di prevenzione, a nome della
Siti, ad essere estremamente chiari con il mondo mediatico ed anche a
non nascondere le incertezze che ancora esistono sullo sviluppo del
virus e della pandemia. “È sbagliato affermare con troppa leggerezza
che non succederà nulla, ma lo è altrettanto lanciare allarmi
ingiustificati”.
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