NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 30 Aprile 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC), in riferimento alla nuova influenza umana A/H1N1 si evidenzia la seguente situazione: SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE Nazioni Numero dei decessi accertati per influenza umana – A/H1N1 Italia § 245 §° Europa 4835* Africa 168* America 8316* Medio Oriente 1019* Asia 1773* Nazioni Est Pacifico 1808* Totale 18.163 * Dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 30-04-10, aggiornamento n. 98. § Dati forniti dal Centro Nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto Superiore di Sanità - Comunicato n. 26 del 19-25/04/10. ° Dati forniti dalla Rete Italiana Sorveglianza Inf luenza (InfluNet): Alla 16° settimana (dal 19 al 25 Aprile 2010) in Italia sono stati accertati 676 (incidenza 0,70%), di cui 153 tra 0-4 anni (incidenza 2,50%); 161 tra 514 anni (incidenza 1,32%); 297 tra 15-64anni (incidenza 0,51%); 65 oltre i 65 anni (incidenza 0,33%). 28 casi (incidenza 2,73 %) sono stati accertati nella Regione Marche e 1 casi (incidenza 0,08%) sono stati confermati nella Regione Umbria. 1 In tutto il mondo sono stati confermati in laboratorio casi di influenza pandemica A/H1N1 in più di 214 Paesi e sono stati accertati 18.163 morti. Le aree più attive di trasmissione del virus dell'influenza pandemica attualmente sono localizzate nelle zone tropicali delle Americhe centrali, Africa occidentale, Africa centrale e Sud-est asiatico. Il virus dell’influenza tipo B circola in Africa centrale e settentrionale. Il virus dell’influenza H3N2 viene accertato nel sud e sud-est asiatico (Indonesia) e in diversi Paesi dell’Africa occidentale, orientale e Europa orientale. Nell’Africa sub-sahariana i dati limitati, suggeriscono che la trasmissione del virus pandemico è in declino in tutta la parte occidentale e centro-occidentale. In Ghana il 16% di tutti i campioni saggiati sono risultati positivi al virus A/H1N1, a differenza del Senegal, Nigeria e Camerun dove si evidenzia una diminuzione del numero dei casi. Nella parte orientale si registra un declino della circolazione virale. Durante la settimana scorsa è stato accertato un focolaio d’influenza pandemica in Ruanda. In queste zone sono stati accertati casi di virus dell’influenza H3N2 (Ghana) e di quello di tipo B (Ghana e Camerun). In Asia orientale sono stati rilevati casi sporadici di influenza pandemica. In Cina e Mongolia è stato accertato un decremento del numero dei casi a differenza della repubblica della Corea dove nelle ultime 5 settimane è stato registrato un incremento del numero dei casi di influenza di tipo B, associato ad sporadici casi di influenza pandemica e quella sostenuta dal virus H3N2. Nel sud est asiatico il virus pandemico circola a bassi livelli, associato al virus dell’influenza di tipo B e in misura minore a quello H3N2 (Singapore, Cambogia, Thailandia). In Malesia sono stati accertati casi di virus pandemico in soggetti con malattie respiratorie. In Asia meridionale (Bangladesh) è stato registrato un incremento delle malattie respiratorie (da aprile ad oggi) associate all’isolamento del virus pandemico. In alcune regioni dell’India si continua ad accertare casi di influenza A/H1N1 associati al virus dell’influenza di tipo B. Nelle zone tropicali delle Americhe sono stati registrati nuovi casi di influenza pandemica in Giamaica, Panama e Guatemala. A Cuba (Avana) nelle ultime due settimane sono stati accertati nuovi casi di influenza A/H1N1. in Perù nelle ultime 6 settimane nei bambini al di sotto dei 5 anni, sono stati registrati numerosi casi di polmoniti virali, sostenute dal virus respiratorio sinciziale (RSV). Negli Stati Uniti i casi di malattie respiratorie accertati sono stati al di sotto della soglia pandemica. Non è stato segnalato nessun caso di influenza di tipo B nei Paesi del nord America. In Europa la circolazione del virus dell’influenza pandemica rimane bassa a differenza del virus di tipo B accertato principalmente nell’Europa dell’Est, Russia e Kazakistan. In Australia sono stati evidenziati casi sporadici di influenza pandemica, di virus H3N2 e di tipo B. Di seguito si riportano due mappe pubblicate dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), riguardanti rispettivamente i diffusione geografica dei virus influenzali a livello europeo durante la 16 settimana e il numero dei test positivi per influenza nel Mondo (11 - 17 Aprile 2010). 2 - , numero dei casi clinici in diminuzione + , numero dei casi clinici in aumento = , numero dei casi clinici non variato A(H1)v, virus dell’influenza tipo A, sottotipo H1 A(H1N1)v, virus dell’influenza tipo A sottotipo H1N1 B, virus dell’influenza tipo B 3 4 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali http://www.ministerosalute.it/ 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/ 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 6) L’Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 7) Sito internet dell’ WHO dedicata all’influenza http://gamapserver.who.int/GlobalAtlas/home.asp 8) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini ([email protected]) . Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 5