Influenza pandemica (A/H1N1pdm09) Aggiornamento del 21.11.11 1 INFLUENZA PANDEMICA - A/H1N1pdm09 Aggiornamento al 21 Novembre 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell’influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. L’OMS sulla base di diverse consultazioni riguardanti la composizione dei vaccini anti-influenzali, ha adottato una nuova nomenclatura per identificare il virus pandemico accertato nel 2009. La nuova definizione influenza A/H1N1pdm09 sostituirà la precedente A/H1N1p. ________________________________________________________________________________ Sommario: La circolazione virale nelle regioni dell’emisfero settentrionale attualmente è a livelli minimi; È stato accertato un focolaio di influenza di tipo A/H3N2 in Alberta, Canada; In alcuni Paesi delle zone tropicali è stata evidenziata la circolazione virale nei seguenti Paesi: Nicaragua (America); Cameroon (Africa centrale); Cambogia (sud est Asia); La trasmissione del virus dell’influenza nelle zone temperate del sud dell’emisfero è ai livelli intrastagionali, con la persistenza del virus di tipo A/H3N2 in Australia. . Paesi appartenenti alla zona temperata e nord dell’emisfero: La stagione influenzale non è ancora iniziata nella zona temperata dell'emisfero nord, anche se una certa attività è stata segnalata in alcune aree. Nelle ultime settimane, la maggior parte dei paesi in questa zona, hanno segnalato una minima attività influenzale. Durante la 44° settimana, in Alberta (Canada), un laboratorio, ha confermato il primo focolaio di influenza in diversi soggetti anziani sostenuto dal virus dell’influenza tipo A (H3), Paesi appartenenti alle zone tropicali: Zone tropicali delle Americhe In queste zone sono stati segnalati pochi casi di trasmissione del virus dell’influenza, ad eccezione del Nicaragua. In quest’ultimo Paese, sono stati accertati casi di influenza pandemica dalla fine del mese di settembre 2011 ad oggi. La maggior parte dei casi, sono stati segnalati a Managua, dove sono stati ricoverati in ospedale 14 persone con infezione da virus A/H1N1pdm09. Sono stati inoltre rilevati alcuni casi di influenza sostenuti dal virus A/H3N2. Africa Sub-Sahariana La trasmissione del virus dell'influenza è attualmente a livelli minimi, ad eccezione del Camerun, dove sono stati accertati soggetti con influenza di tipo B, rilevati dal mese di giugno 2011 ad oggi. Dopo circa 6 settimane dalla positività del virus di tipo B, sono stati accertati casi di influenza pandemica associato a quelli sostenuti dal virus A/H3N2. In particolare il 75% degli stessi, sono stati segnalati in Camerun, in bambini al di sotto dei 5 anni di età. Asia tropicale La trasmissione del virus dell’influenza nelle zone dell’Asia tropicale, è attiva in alcune aree geografiche. In particolare sono stati accertati casi nella Repubblica democratica popolare del Laos (influenza pandemica) e Cambogia (influenza pandemica e di tipo B). 2 Il 65% dei casi di malattia associate all’influenza (ILI) sono risultati positivi al virus di tipo B (60%) e a quello pandemico, con un minimo numero di soggetti positivi al virus A/H3N2. In Vietnam sono stati accertati casi di influenza pandemica con un andamento inferiore durante il mese di giugno 2011. Altri paesi dell’Asia meridionale hanno evidenziato casi di influenza A/H3N2 e di tipo B. Nelle regioni temperate del sud America, la trasmissione del virus dell’influenza è attualmente ai livelli intra-stagionali. Sud Africa In sud Africa è stato accertato un secondo picco di trasmissione del virus dell'influenza di tipo B e A/H3N2, tra fine agosto e fine ottobre 2011, che ha seguito un precedente picco epidemico di influenza pandemica. Le positività accertate sono state rilevate in pazienti con gravi infezioni respiratorie acute (SARI). Australia, Nuova Zelanda e sud Pacifico In Australia e Nuova Zelanda, l’attività influenzale è a livelli intra-stagionali. Europa In Europa, alcuni Paesi tra cui Francia, Norvegia, Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca e le parti occidentali della Russia hanno riferito sporadiche attività di influenza. Durante la 46° settimana del 2011, la circolazione del virus dell’influenza a livello europeo è stata minima (Figura 2-3). Italia Il Ministero della Salute, ha riattivato il sistema di monitoraggio settimanale dell'influenza basato su una rete di medici sentinella, costituita da quelli di Medicina Generale (MMG), oltre ai Pediatri di Libera scelta (PLS) reclutati dalle Regioni, che segnalano i casi di sindrome simil influenzale (ILI) osservati tra i loro assistiti. I medici sentinella e altri sanitari operanti nel territorio e negli ospedali, collaborano inoltre alla raccolta di campioni biologici per l’identificazione di virus circolanti. Il Ministero sopramenzionato, ha inoltre informato che il protocollo operativo Influnet (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1613_allegato.pdf) riguardante la stagione 2011-2012 non contiene novità di rilievo rispetto alla precedente stagione influenzale, sia per la sorveglianza clinicoepidemiologica sia per quella virologica-laboratoristica. Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (13-19 novembre 2011), la presenza dei diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 44° settimana del 2011 (Figura 3). 3 Figura 1 4 Figura 2 5 Figura 3 6 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero della Salute http:// www.salute.gov.it/influenza/influenza.html 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/iflu/ 3) Centro Interuniversitario di ricerca sull’Influenza (CIRI) http://cirinet.it 4) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 5) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 6) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 7) L’Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 8) Sito internet dell’ WHO dedicata all’influenza http://gamapserver.who.int/GlobalAtlas/home.asp 9) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini ([email protected]) Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 7