Colposcopia :esame di II° livello
nello screening del cervico
carcinoma
Medolla , 11-10-2014
Come accedere alla colposcopia
quando non inviata da screening
•  Appuntamento telefonico Tel 0535602247
infermiera Paola Bonara
•  Impegnativa del medico ( con richiesta per
colposcopia ed eventuale biopsia o colposcopia ed
eventuale DTC )
•  Passaggio al PDA ( punto di accoglienza ) per
formalizzare l’appuntamento
•  Pagamento successivamente all’esame ( in base
alle prestazioni eseguite) alle riscuotitrici nella
sala della portineria
Per fare cosa ?
•  Colposcopia per esito citologico di displasia
in Pap eseguito al di fuori dello screening
•  Asportazione di polipi
•  Asportazione di formazioni condilomatose
•  Vulvoscopia
•  Fastidi vulvo vaginali protratti per cui la pz
viene inviata anche in colposcopia
Comunicazione HPV
Medici e pazienti sono spaventati dalla
presenza di HPV a causa della stretta
correlazione tra infezione da papillomavirus
considerata una malattia sessualmente
trasmessa ed il problema dello sviluppo di
tumori
HPV: da dove nascono i nostri pregiudizi?
la condilomatosi acuminata è stata per
anni la sola manifestazione clinica
dell’infezione virale genitale
questa è una malattia trasmessa
sessualmente
la presenza del virus non è una malattia,
ed il virus si trasmette principalmente, ma
non unicamente per via sessuale
HPV:
le nostre certezze
le recenti acquisizioni ci hanno
fatto capire che i condilomi sono
solo la punta dell’iceberg
in realtà i condilomi
rappresentano uno squilibrio della
normale convivenza tra virus ed
ospite
HPV TESTING: la sfida
La paziente HPV positiva per tipi
virali ad alto rischio oncogeno è un
paziente sanissima, che non
trasmette malattie e che ha
l’opportunità di sfruttare
pienamente le potenzialità
preventive del pap test sviluppate
ed affinate durante gli ultimi 60
anni
I vantaggi delle nuove acquisizioni rischiano di
essere vanificate dai problemi comunicativi
In particolare dalla positività al test HPV:
Infettività
Dove l’ho preso?
A chi lo posso passare?
Ci sarà anche negli altri distretti?
I vantaggi delle nuove acquisizioni rischiano di
essere vanificate dai problemi comunicativi
Dove l’ho preso?
Il papillomavirus è un virus ubiquitario
Cioè tutti hanno il virus, anche in forma
latente Il test non serve sapere chi ha il
virus, ma chi ha la pre-cancerosi che
contiene una quantità e qualità di virus
specifica. Quindi il test non è positivo al
papillomavirus ma al rischio di avere una
precancerosi
PRECANCEROSI = neo, macchiolina; non
tumore
A chi lo posso passare?
La positività al test non comporta
infettività
Rapporti liberi senza problemi.
Perché?
Perché il virus da solo non è in grado di dare la
malattia;
la manifestazione clinica virale è frutto di una
interazione virus ospite, non del passaggio o del
contatto virale;
il contatto con il virus non è mai il motivo
dell’acquisizione di una positività virale
persistente; ma casomai di una situazione
transitoria.
E la positività virale persistente da sola non è in
grado di dare la “malattia”;
E la malattia oggi è solo il CIN (solo femmina, solo
cervice)
Ci sarà anche negli altri distretti?
Il papillomavirus è un virus ubiquitario
In tutti i distretti c’è il virus, in forma latente
Ma al di fuori della cervice non ha senso cercarlo.
PERCHE’?
Perché il test virale è stato messo a punto per
identificare il CIN3, non le precancerosi degli altri
organi.
Perchè solo per la cervice abbiamo un sistema di
screening che permette di identificare il CIN3. E
solo per la cervice è dimostrato che l’escissione del
CIN3 permette di prevenire i tumori E solo il
tumore del collo dell’utero ha una incidenza tale da
giustificare uno screening dei sani.
Quindi fare test HPV a livello anale, penieno,
orale, etc, non ha alcun senso. Non serve a nulla.
Ed il test non è stato calibrato per quello.
La paziente HPV positiva per tipi virali ad alto
rischio oncogeno è un paziente sanissima, che
non trasmette malattie e che ha l’opportunità di
sfruttare pienamente le potenzialità preventive del
pap test sviluppate ed affinate durante gli ultimi 60
anni.
Ma se la paziente con il CIN3 è sanissima,
come fa la paziente HPV positiva ad essere
malata? CIN3 = Rischio non malattia.
Chiariamo alle donne la differenza abissale
tra rischio e malattia
Il test HPV è uno stratificatore del rischio, non
un test diagnostico, cioè che fa una diagnosi.
Ci aiuta a identificare la strategia più
appropriata di riduzione del rischio perché ci
aiuta a determinare il rischio; ma non fa una
diagnosi.
Le modalità di avvio e sviluppo in Emilia-­‐Romagna La DGR 703 del 6/2013 (proroga del PRP) definisce le azioni da realizzare al fine di affrontare il nuovo programma con una rete organizza5va e professionale adeguata Sulla base del documento HTA italiano e delle LL.GG. europee l’età d’inizio del programma di screening con HPV-­‐DNA test a 30 (quindi donne fra 30 e 64 anni) Prelievo unico e fissazione su mezzo liquido L’intervallo di rescreening dopo test HPV nega5vo sarà di 5 anni. Per la fascia di età dai 25 ai 29 anni viene mantenuto il Pap test ogni 3 anni. La tempis5ca e la modalità di progressione della riconversione del programma cerca di bilanciare i carichi di lavoro nel passaggio da 3 a 5 anni d’intervallo. Acquisizione service e test doppia gara regionale d’acquisto HPV service complessivo (una per il mezzo liquido appena conclusa, una per l’acquisizione del service completo di imminente bando in giugno 2014) •assegnazione conclusiva defini5va probabilmente ad aprile/
maggio del 2015 Le 100 domande sull’HPV
3.5 Ma io quando ho preso il virus HPV?
Non si può conoscere il momento esatto del contagio, che può
risalire a molti anni prima.
Si può infatti rimanere portatori del virus HPV per molti anni senza
avere sintomi: una persona,cioè, non si accorge di avere
l’infezione.
La maggior parte delle infezioni scompare spontaneamente, circa
il 50% nel corso di un anno e circa l’80% in due anni.
Una persona rimane portatrice finché l’infezione non va via.
3.6 Esistono portatori sani che trasmettono l’infezione ma
non manifestano mai la malattia?
Questo è proprio il caso più frequente. In genere infatti sia
l’uomo sia la donna non hanno manifestazioni evidenti
dell’infezione, ma sono in grado di trasmetterla.
3.7 Se ho avuto un solo compagno da chi ho preso
l’infezione?
Molto probabilmente lei ha preso l’infezione dal suo compagno.
Ma lui può avere contratto il virus molti anni prima di conoscerla.
In qualche caso infatti sia gli uomini sia le donne possono
rimanere portatori del virus per molti anni.
3.9 Come mai nel caso del papilloma virus il preservativo è
meno efficace che in altre infezioni?
Probabilmente perché il virus HPV si trova anche sulla pelle
non protetta dal preservativo , nella bocca e sotto le unghie.
3.10 E’ necesario che cambi le mie abitudini sessuali?
Il fatto di avere un’infezione da HPV non deve portare a un
cambiamento delle abitudini sessuali. L’infezione è infatti
molto comune, la trasmissione al proprio compagno o
compagna può sfuggire a qualsiasi misura che potremmo
mettere in atto e, infine, non provoca alcuna conseguenza
nella maggioranza dei casi.
3.11 E’ necesario che modifchi il mio stile di vita?
Se fuma deve sapere che il fumo di tabacco è un importante
fattore di rischio per le lesioni pretumorali e per il tumore del
collo dell’utero, quindi è fondamentale smettere di fumare.
4. COME SI CURA L’INFEZIONE DA HPV?
4.1 Come si cura il virus HPV?
Non ci sono ancora medicine per curare l’infezione da
HPV. Possiamo però trattare, se
necessario, le lesioni provocate dal virus HPV (vedi 1.4).
4.2 Come si trattano le lesioni?
Generalmente le lesioni sono trattate con piccoli interventi
chirurgici, fatti in ambulatorio e con un’anestesia locale.
Il trattamento viene fatto preferibilmente con mezzi che
permettono l’asportazione della lesione senza distruggerla.
Questo infatti consente un ulteriore esame del tessuto.
In alcune situazioni viene usata l’ansa, che consiste di un filo
metallico sottile che brucia e taglia contemporaneamente.
Un’altra tecnica molto usata è il laser.
4.4 Dopo il trattamento il virus scompare?
Dopo il trattamento delle lesioni il virus può andar via o, in
qualche caso, rimanere. L’importante è continuare i controlli
periodici previsti dal Centro in cui è seguita.
Avere l’HPV non vuol dire infatti avere una lesione né tanto
meno avere un tumore, vuol dire essere portatori di un virus
da controllare nel tempo.
La terapia delle lesioni è molto efficace: in circa il 90%
dei casi non si ripresentano.
Dati istologici1^ semestre 2013
12 casi di CIN III
12 casi di CIS (carcinoma in situ) :
7 italiane e 5 straniere ma già residenti nel 2012
Età media 42 aa (33-51aa)
1 caso di k infiltrante in pz italiana di 87aa
1 caso di AdenoK (pz 61enne italiana)
Istologiia dati 1^ semestre 2011
6 Istologici di CIN III –Ca in situ
1 caso istologico di K squamoso microinvasivo
1caso di AGC ha avuto colpo negativa ma istologia del canale cervicale positiva per K endometrio
Siamo alla fine…grazie per l’attenzione