Come prevenire il cancro 1 La prevenzione del cancro Prevenire il cancro è possibile: 1) prima che si manifes6 la mala7a: con s1li di vita adegua1 e vaccini contro il cancro 2) quando la mala7a è al suo esordio: a6raverso la diagnosi precoce 3) dopo la cura del cancro: con azioni mirate a contenere il rischio di ricadute. 2 La prevenzione a>raverso gli s6li di vita Ado>are s6li di vita sani aiuta a prevenire il cancro cancro. I principali fa6ori di rischio lega1 agli s1li di vita sono: • fumo • alcol • obesità e comportamen1 alimentari erra1 • vita sedentaria. 3 Vaccini e prevenzione oncologica Oggi ci sono 2 vaccini considera1 u1li per la prevenzione del cancro perché agiscono contro agen1 infeCvi che aumentano il rischio di ammalarsi: • il vaccino per il virus dell’epa6te B, fra i principali responsabili del tumore del fegato • il vaccino per il Papilloma virus umano (HPV), il maggiore fa6ore di rischio per il tumore dell’utero. 4 HPV e vaccinazione Le donne di età inferiore ai 25 anni corrono il più alto rischio di infe>arsi con il virus HPV Possono fare il vaccino le ragazze che non hanno ancora avuto rappor1 sessuali. àPerché il vaccino non è efficace se c’è già stato un conta6o con il virus. Per maggiori informazioni: medico di base, consultori familiari, ASL. 5 La prevenzione a>raverso gli esami per la diagnosi precoce Diagnos6care il cancro quando la mala7a è agli esordi aumenta le probabilità di curare il tumore. Ad esempio: l’80-­‐90% delle donne con un tumore del seno di piccole dimensioni e senza linfonodi colpi1 guarisce defini6vamente. 6 I programmi nazionali di screening Oggi esistono 3 1pi tumori per i quali è possibile una diagnosi precoce: • collo dell’utero • seno • colon-­‐re>o. Per la diagnosi precoce di ques1 tumori in Italia sono aCvi i programmi nazionali di screening, grazie ai quali il Ministero della salute raccomanda alle Regioni italiane di proporre esami gratui1 alle fasce di età più a rischio. 7 Il tumore della cervice uterina 1 caso ogni 10.000 donne. Probabilità di morire a causa di questa malaCa < 1 per mille. à Grazie all’introduzione del Pap-­‐test. 8 Il Pap-­‐test È il test impiegato per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina. Avviene a6raverso un prelievo di cellule dall’utero della donna. AIRC consiglia alle donne di eseguirlo regolarmente: ogni 3 anni, a par6re dai 25 anni di età fino almeno ai 65. 9 Il tumore del seno Colpisce 1 donna su 10. Rappresenta la prima causa di mortalità per tumore fra le donne. Fa>ori di rischio: • età: più dell’80% di ques1 tumori in donne oltre i 50 anni • familiarità: 10% delle donne malate ha una familiare malata • s6li di vita: un’alimentazione sbilanciata, l’obesità e il fumo sono fa6ori di rischio per questa malaCa. 10 Gli esami per il tumore del seno 1 A par1re dai 20 anni è consigliabile effe6uare l’autopalpazione 1 volta al mese tra il 7° e il 14° giorno del ciclo. 11 Gli esami per il tumore del seno 2 Gli esami diagnos1ci più frequen1 sono la mammografia e l’ecografia. Le donne sopra i 50 anni li devono ripetere ogni 2 anni, mentre per le donne più giovani sono consiglia1 esami specifici in casi di familiarità con la malaCa. 12 Il tumore del colon-­‐re>o Terzo tumore per incidenza e mortalità. Fra i fa6ori di rischio: • età: raro prima dei 40 anni, più frequente dai 60 anni, picco massimo verso gli 80 anni • s6li di vita: tra i fa6ori di rischio l’alimentazione scorre6a e la sedentarietà. Negli ul1mi anni: aumento dei tumori del colon-­‐re>o, ma diminuzione della mortalità diagnosi precoce, migliori cure. 13 Gli esami per il tumore del colon-­‐re>o Ricerca del sangue occulto nelle feci (FOBT), invisibile a occhio nudo, e colonscopia. Des1natari del FOBT: uomini e donne fra i 50 e i 70/74 anni. In caso di familiarità per questo tumore si consiglia: 1 colonscopia ogni 5 anni dopo i 50 anni. 14 Discussioni su altri esami Esami per altri 6pi di tumore? Studi in corso stanno valutando ulteriori esami che in futuro potrebbero perme6ere di diagnos1care precocemente altri 1pi di tumore. In par1colare, un semplice esame del sangue, se sarà validato su ampi gruppi di popolazione, potrà perme6ere di diagnos1care precocemente il tumore del polmone. Il tumore del polmone: 250.000 nuovi casi all’anno è la causa della più alta mortalità fra gli uomini. Unica prevenzione efficace non iniziare a o sme>ere di fumare 15 Prevenire il ritorno di un tumore Esistono farmaci che perme6ono di ridurre la probabilità che un tumore si ripresen1 o che dia luogo a metastasi. Ques1 farmaci prolungano gli intervalli di tempo senza malaCa e aumentano la sopravvivenza in mol1 1pi di tumore. 16 Il cancro è sempre più curabile Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità (OMS): il 40% dei tumori è potenzialmente evitabile grazie alla prevenzione primaria e secondaria. Grazie alle conquiste della ricerca: I tassi di mortalità sono diminui6 del 9% negli uomini e dell’8% nelle donne. Le possibilità di sopravvivenza sono aumentate sopra6u6o tra gli individui di mezza età grazie alla diagnosi precoce. 17 La prevenzione è l’arma migliore per evitare il cancro. La ricerca è lo strumento per vincerlo. 18 Kit dida7co AIRC Area Prevenzione www.scuola.airc.it Attribuzione Non Commerciale – Non opere Derivate (CC BY-NC-ND 3.0) Crediti Supervisione scientifica a cura di Lisa Vozza, direzione scientifica AIRC. Ideazione e coordinamento delle attività: Francesca Conti, formicablu srl. Testi: Federica Manzoli, formicablu srl. Impaginazione: Giulia Rocco, formicablu srl. Layout grafico: Marco Lobietti, Nowhere srl. Immagini: WikiMedia Commons, Nature Education, Shutterstock, Archivio AIRC. 19 Per il docente: testo di accompagnamento alla presentazione Come prevenire il cancro 1 La prevenzione oncologica è fondamentale per ridurre l’incidenza del cancro ed è importante comunicare ai ragazzi questa consapevolezza. In questa presentazione è riportata una panoramica delle diverse strategie di prevenzione che si possono ado;are: ‐la prevenzione a;raverso s>li di vita sani; ‐le vaccinazioni an>cancro contro il virus HPV (Papilloma Virus) e quello dell’epa>te B; ‐i metodi di diagnosi precoce; ‐la prevenzione per limitare le recidive. Materie coinvolte: scienze, educazione motoria Classi coinvolte: III, IV, V scuola secondaria di secondo grado Tempo di u7lizzo: 1 ora per la presentazione dei contenu> con lezione frontale Cosa imparano gli studen7: acquisiscono conoscenze sul senso generale della prevenzione, sul vaccino contro l’HPV e sui metodi più consolida> della diagnosi precoce. Conoscenze richieste: conoscenze di base di scienze/educazione sanitaria. La prevenzione del cancro Prevenire il cancro è possibile: 1) prima che si manifes7 la mala<a: con s>li di vita adegua> e vaccini contro il cancro 2) quando la mala<a è al suo esordio: a;raverso la diagnosi precoce 3) dopo la cura del cancro: con azioni mirate a contenere il rischio di ricadute. 2 Ci sono mol> accorgimen> che ognuno di noi può me;ere in pra>ca nella vita quo>diana per prevenire il cancro. La prevenzione si differenzia in: ‐prevenzione primaria, che comprende pra-che quali la corre2a alimentazione, l’a6vità fisica, non fumare e non bere alcolici. Inoltre, sono strumen- di prevenzione primaria i vaccini contro agen- infe6vi che aumentano il rischio di cancro, quali il virus dell’epa-te B (tumori del fegato) o il Papilloma virus umano (HPV, responsabile del cancro della cervice uterina); ‐prevenzione secondaria, che riguarda gli esami ai quali so2oporsi per individuare una mala6a in fase precoce; ‐prevenzione terziaria, che interessa le azioni da intraprendere per evitare la ricaduta di una mala6a. La prevenzione aBraverso gli s7li di vita AdoBare s7li di vita sani aiuta a prevenire il cancro cancro. I principali fa;ori di rischio lega> agli s>li di vita sono: •fumo •alcol •obesità e comportamen> alimentari erra> •vita sedentaria. 3 Ado;are s>li di vita sani aiuta a prevenire il cancro: il 70‐80% dei casi oncologici è a;ribuibile a fa;ori non ereditari. I principali fa2ori di rischio non ereditari sono: il fumo, l’alcol, un’alimentazione scorre;a e la vita sedentaria. Altri fa;ori di rischio sono l’esposizione a sostanze cancerogene naturali o ar>ficiali presen> nell’ambiente, come agen> chimici (per es. il benzene), fisici (per es. le radiazioni ionizzan>) e virali (per es. il Papilloma virus umano o HPV). Evitare i fa;ori di rischio per contrastare l’insorgenza dei tumori rientra nella prevenzione primaria. Vaccini e prevenzione oncologica Oggi ci sono 2 vaccini considera> u>li per la prevenzione del cancro perché agiscono contro agen> infeXvi che aumentano il rischio di ammalarsi: • il vaccino per il virus dell’epa7te B, fra i principali responsabili del tumore del fegato • il vaccino per il Papilloma virus umano (HPV), il maggiore fa;ore di rischio per il tumore dell’utero. 4 Rientrano fra gli strumen> di prevenzione primaria anche i vaccini contro specifici agen> infeXvi che aumentano il rischio di cancro, quali il virus dell’epa7te B (tumore del fegato) o il Papilloma virus umano (HPV). In par>colare l’HPV è uno dei principali faBori di rischio per il tumore della cervice uterina e si trasme;e per via sessuale. L’80% circa delle infezioni dovute all’HPV è transitorio, asintoma>co e guarisce spontaneamente. La maggior parte delle donne che entrano in conta;o con il virus, infaX, è in grado di eliminare l’infezione grazie al proprio sistema immunitario senza successive conseguenze per la salute. Per le ragazze che non hanno ancora avuto rappor> sessuali il miglior modo per prevenire alcuni ceppi del Papilloma virus è la vaccinazione. HPV e vaccinazione Le donne di età inferiore ai 25 anni corrono il più alto rischio di infeBarsi con il virus HPV Possono fare il vaccino le ragazze che non hanno ancora avuto rappor> sessuali. Perché il vaccino non è efficace se c’è già stato un conta;o con il virus. Per maggiori informazioni: medico di base, consultori familiari, ASL. 5 L’infezione da HPV avviene sopraBuBo fra le giovani donne di età inferiore ai 25 anni (l’incidenza è di 4,5 casi ogni 100 donne per anno). Il vaccino contro l’HPV è efficace contro i due ceppi virali (HPV16 e HPV18) responsabili della maggior parte dei tumori della cervice uterina. In Italia il vaccino è oggi fornito gratuitamente alle ragazze nel dodicesimo anno di età. Il vaccino può essere somministrato anche a ragazze più grandi, ma la copertura è efficace sopra;u;o per coloro che non sono ancora entrate a conta;o con il virus a;raverso rappor> sessuali. Il medico di base, i consultori familiari e le ASL sul territorio sono a disposizione per fornire indicazioni sull’opportunità di ricevere il vaccino e le sue modalità. La prevenzione aBraverso gli esami per la diagnosi precoce Diagnos7care il cancro quando la mala<a è agli esordi aumenta le probabilità di curare il tumore. Ad esempio: l’80‐90% delle donne con un tumore del seno di piccole dimensioni e senza linfonodi colpi> guarisce defini7vamente. 6 So;oporsi a un esame per la diagnosi precoce può consen>re di individuare un tumore quando è ancora in fase iniziale e non si è diffuso in altri organi. Per alcuni >pi di tumore esistono dei programmi nazionali di diagnosi precoce rivol> alla popolazione, che riguardano il tumore del seno, quello della cervice uterina e quello del colon‐re;o. Tra;are un tumore quando è ancora piccolo è più semplice: gli interven> chirurgici sono più facili da eseguire, i risulta> delle cure sono spesso migliori come pure la qualità della vita di chi si so;opone alle terapie. I programmi nazionali di screening Oggi esistono 3 >pi tumori per i quali è possibile una diagnosi precoce: • collo dell’utero • seno • colon‐reBo. Per la diagnosi precoce di ques> tumori in Italia sono aXvi i programmi nazionali di screening, grazie ai quali il Ministero della salute raccomanda alle Regioni italiane di proporre esami gratui> alle fasce di età più a rischio. 7 La diagnosi precoce in campo oncologico può essere fru;o del caso, quando, per esempio, il tumore viene individuato grazie a un esame effe;uato per altri mo>vi e non con lo scopo specifico di cercare un cancro. Molto più spesso, però, il merito della scoperta precoce di alcuni tra i tumori più diffusi (come seno, collo dell’utero, colon‐re;o) avviene proprio grazie a programmi di screening tumorale. In Italia, secondo le indicazioni del Ministero della salute, il Servizio sanitario nazionale fornisce gratuitamente accertamen> per la diagnosi precoce oncologica, anche se le modalità, i >pi di esame e la popolazione coinvolta possono variare da Regione a Regione. Il tumore della cervice uterina 1 caso ogni 10.000 donne. Probabilità di morire a causa di questa malaXa < 1 per mille. Grazie all’introduzione del Pap‐test. 8 Per molto tempo il tumore della cervice uterina ha rappresentato la più frequente forma di cancro per le donne, ma negli ul>mi anni il quadro è cambiato. Nei Paesi in via di sviluppo questo tumore è ancora la seconda causa di morte per cancro, mentre nel mondo occidentale il numero dei casi con>nua a diminuire, grazie sopra;u;o all’introduzione del Pap‐test, uno strumento di diagnosi precoce molto efficace. In Italia ogni anno 3.500 donne sono colpite dal tumore della cervice uterina, con una media nazionale di 1 caso ogni 10.000 donne, ma le probabilità di morire a causa di questa malaXa sono inferiori all’1 per 1.000. Il Pap‐test È il test impiegato per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina. Avviene a;raverso un prelievo di cellule dall’utero della donna. AIRC consiglia alle donne di eseguirlo regolarmente: ogni 3 anni, a par7re dai 25 anni di età fino almeno ai 65. 9 Il test impiegato per lo screening del tumore della cervice uterina è il Pap‐test. Consiste in un prelievo, tramite una spatola e uno spazzolino, di alcune cellule del collo dell’utero, che muoiono e si staccano nel corso del normale processo di ricambio dei tessu-. Le cellule vengono strisciate su un vetrino, che viene poi colorato e analizzato al microscopio, per stabilire se vi siano eventuali cellule anormali. AIRC consiglia alle donne di eseguire il Pap‐test ogni 3 anni, a par5re dai 25 anni di età fino almeno ai 65. Il tumore del seno Colpisce 1 donna su 10. Rappresenta la prima causa di mortalità per tumore fra le donne. FaBori di rischio: •età: più dell’80% di ques> tumori in donne oltre i 50 anni •familiarità: 10% delle donne malate ha una familiare malata •s7li di vita: un’alimentazione sbilanciata, l’obesità e il fumo sono fa;ori di rischio per questa malaXa. 10 Il tumore del seno colpisce 1 donna su 10. È il tumore più frequente nel genere femminile e rappresenta il 25 % di tuX i tumori che colpiscono le donne. È la prima causa di morte per tumore fra le donne, con un tasso di mortalità del 17% di tuX i decessi per causa oncologica. I fa;ori di rischio per il cancro del seno, alcuni dei quali prevenibili, sono: ‐l’età: più dell’80% dei casi di tumore del seno colpisce donne sopra i 50 anni; ‐la familiarità: circa il 10% delle donne con tumore del seno ha più di un familiare stre;o malato (sopra;u;o nei casi giovanili); ‐una sovrapproduzione di estrogeni nel corpo, data per esempio dall’obesità; ‐il fumo. Gli esami per il tumore del seno 1 A par>re dai 20 anni è consigliabile effe;uare l’autopalpazione 1 volta al mese tra il 7° e il 14° giorno del ciclo. 11 La pra7ca dell’autopalpazione a par7re dai 20 anni, 1 volta al mese tra il 7° e il 14° giorno del ciclo, è un efficace metodo di diagnosi precoce. Rispe;are l’età e i tempi consiglia> è importante poiché la stru;ura del seno si modifica in base ai cambiamen> ormonali mensili: effe;uare l’autopalpazione al momento sbagliato potrebbe creare confusione o falsi allarmi. Gli esami per il tumore del seno 2 Gli esami diagnos>ci più frequen> sono la mammografia e l’ecografia. Le donne sopra i 50 anni li devono ripetere ogni 2 anni, mentre per le donne più giovani sono consiglia> esami specifici in casi di familiarità con la malaXa. 12 Tra i 20 e i 40 anni non sono generalmente previs> par>colari esami, se non una visita annuale del seno dal ginecologo o da un medico esperto (senologo). Solo in situazioni par>colari, per esempio in caso di familiarità o di scoperta di noduli, è consigliabile approfondire l’analisi con una ecografia o una biopsia del nodulo sospe;o. Tra i 40 e i 50 anni le donne con una situazione familiare a rischio per il tumore del seno, cioè con madri o sorelle malate, dovrebbero invece cominciare a so;oporsi a mammografia con cadenza annuale, meglio se associata a ecografia vista la stru;ura ancora densa del seno. Tra i 50 e i 60 anni il rischio di sviluppare un tumore del seno è piu;osto alto e di conseguenza le donne in questa fascia di età devono so;oporsi a controllo mammografico ogni anno. Infine, anche dopo i 60 anni la prevenzione oncologica è importante e, nel caso del tumore del seno, lo è ancora di più, dal momento che tra i 50 e i 70 anni il rischio di sviluppare questo tumore raggiunge il suo massimo. Gli esper> consigliano una mammografia ogni 2 anni almeno fino ai 75 anni. Il tumore del colon‐reBo Terzo tumore per incidenza e mortalità. Fra i fa;ori di rischio: •età: raro prima dei 40 anni, più frequente dai 60 anni, picco massimo verso gli 80 anni •s7li di vita: tra i fa;ori di rischio l’alimentazione scorre;a e la sedentarietà. Negli ul>mi anni: aumento dei tumori del colon‐reBo, ma diminuzione della mortalità diagnosi precoce, migliori cure. 13 Il tumore del colon‐re;o colpisce l’ul>ma parte dell’intes>no. In genere si sviluppa da piccole formazioni benigne chiamate adenomi, che si possono formare nell’intes>no. Solo una piccola parte di ques> adenomi si può trasformare in un tumore maligno e in tempi piu;osto lunghi (10‐15 anni). Nei Paesi occidentali il cancro del colon‐re;o rappresenta il terzo tumore maligno per incidenza e mortalità, dopo quello della mammella nella donna e quello del polmone nell’uomo. La malaXa, abbastanza rara prima dei 40 anni, è sempre più frequente a par7re dai 60 anni, raggiunge il picco massimo verso gli 80 anni e colpisce in egual misura uomini e donne. Negli ul>mi anni si è assis>to a un aumento del numero di tumori, ma anche a una diminuzione della mortalità, a;ribuibile sopra;u;o a un’informazione più adeguata, alla diagnosi precoce e ai miglioramen> terapeu>ci. Gli esami per il tumore del colon‐reBo Ricerca del sangue occulto nelle feci (FOBT), invisibile a occhio nudo, e colonscopia. Des>natari del FOBT: uomini e donne fra i 50 e i 70/74 anni. In caso di familiarità per questo tumore si consiglia: 1 colonscopia ogni 5 anni dopo i 50 anni. 14 L’esecuzione periodica dell’esame della ricerca del sangue occulto nelle feci (Faecal Occult Blood Test – FOBT) è un metodo efficace per diagnos7care precocemente il tumore del colon‐reBo: a;raverso questo esame, infaX, si possono diagnos>care tumori allo stadio iniziale, più facilmente curabili, o asportare adenomi prima che diven>no tumori. Se questo esame risulta posi>vo, si esegue una colonscopia; in caso di familiarità per questo tumore si consiglia una colonscopia ogni 5 anni dopo i 50 anni. Quasi tu;e le Regioni italiane hanno avviato programmi di screening per le persone, uomini e donne, fra i 50 e i 70/74 anni. Nella maggior parte dei casi la presenza di sangue occulto nelle feci non è segno di tumore (si può tra;are di problemi minori come emorroidi, o ragadi). Discussioni su altri esami Esami per altri 7pi di tumore? Studi in corso stanno valutando ulteriori esami che in futuro potrebbero perme;ere di diagnos>care precocemente altri >pi di tumore. In par>colare, un semplice esame del sangue, se sarà validato su ampi gruppi di popolazione, potrà perme;ere di diagnos>care precocemente il tumore del polmone. Il tumore del polmone: 250.000 nuovi casi all’anno è la causa della più alta mortalità fra gli uomini. Unica prevenzione efficace non iniziare a o smeBere di fumare 15 Studi in corso stanno valutando ulteriori esami che potrebbero perme;ere la diagnosi precoce di altri >pi di tumore. In par>colare, un semplice esame del sangue, se sarà validato su ampi gruppi di popolazione, potrà consen>re di diagnos>care precocemente il tumore del polmone. Il tumore del polmone è la prima causa di morte per cancro fra gli uomini ed è in crescita fra le donne, dato l’aumento delle fumatrici. Questa malaXa da sola rappresenta il 20% di tu< i casi di cancro nelle persone di genere maschile. In Italia, si calcolano circa 250.000 nuovi casi all’anno. Per ora l’unico modo per difendersi da questo >po di tumore è la prevenzione primaria, cioè il rispe;o di s>li di vita sani. In questo caso in par>colare: non fumare. Prevenire il ritorno di un tumore Esistono farmaci che perme;ono di ridurre la probabilità che un tumore si ripresen> o che dia luogo a metastasi. Ques> farmaci prolungano gli intervalli di tempo senza malaXa e aumentano la sopravvivenza in mol> >pi di tumore. 16 Oltre alle forme di prevenzione primaria e secondaria, esiste una forma di prevenzione deBa terziaria. Quest’ul>ma ha l’obieXvo di contrastare le cosidde;e recidive (o ricadute) o le eventuali metastasi dopo che la malaXa è stata curata con la chirurgia, la radioterapia o la chemioterapia (o tu;e e tre insieme). Sono comprese in questa forma di prevenzione le terapie adiuvan> (chemioterapia, radioterapia e tra;amen> ormonali), che prolungano gli intervalli di tempo senza malaXa e aumentano la sopravvivenza in mol> >pi di tumore come quello dei tes>coli, del seno, del colon‐re;o e mol> altri. Il cancro è sempre più curabile Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità (OMS): il 40% dei tumori è potenzialmente evitabile grazie alla prevenzione primaria e secondaria. Grazie alle conquiste della ricerca: I tassi di mortalità sono diminui7 del 9% negli uomini e dell’8% nelle donne. Le possibilità di sopravvivenza sono aumentate sopra;u;o tra gli individui di mezza età grazie alla diagnosi precoce. 17 L’Organizzazione mondiale della sanità s>ma che il 40% dei tumori potrebbe essere prevenuto ado;ando s>li di vita correX e so;oponendosi con regolarità a visite ed esami di diagnosi precoce. Grazie alle conquiste della ricerca, nei periodi 1990‐1994 e 2000‐2004 i tassi di mortalità per 25 tumori in 34 Paesi europei sono diminui7 del 9% negli uomini e dell’8% nelle donne, con un forte calo sopra;u;o tra gli individui di mezza età. C’è ancora però molto da fare e il quadro complessivo mostra grandi differenze da tumore a tumore e da Paese a Paese. (Per approfondire: h;p://www.airc.it/prevenzione‐del‐tumore/cancro‐curabile.asp) La prevenzione è l’arma migliore per evitare il cancro. La ricerca è lo strumento per vincerlo. 18 Kit dida<co AIRC Area Prevenzione www.scuola.airc.it Attribuzione Non Commerciale – Non opere Derivate (CC BY-NC-ND 3.0) Crediti Supervisione scientifica a cura di Lisa Vozza, direzione scientifica AIRC. Ideazione e coordinamento delle attività: Francesca Conti, formicablu srl. Testi: Federica Manzoli, formicablu srl. Impaginazione: Giulia Rocco, formicablu srl. Layout grafico: Marco Lobietti, Nowhere srl. Immagini: WikiMedia Commons, Nature Education, Shutterstock, Archivio AIRC. 19 Per saperne di più Sul significato della prevenzione e sulle pra>che della “prevenzione primaria” scheda di approfondimento: “Vivere meglio fa bene”. Per una visione complessiva sul tema della prevenzione oncologica: h;p://www.airc.it/prevenzione‐del‐tumore/prevenzione‐cancro.asp, ossia la sezione del sito di AIRC dedicata a questo tema. Per avere maggiori informazioni sul significato della prevenzione e sulle pra>che della “prevenzione primaria”, che riguarda principalmente l’adozione di s>li di vita sani: scheda di approfondimento “Prevenzione – Una sfida da rinnovare ogni anno” in questo kit didaXco.