Come prevenire il cancro 1 La prevenzione del cancro Prevenire il cancro è possibile: 1) prima che si manifes6 la mala7a: con s1li di vita adegua1 e vaccini contro il cancro 2) quando la mala7a è al suo esordio: a6raverso la diagnosi precoce 3) dopo la cura del cancro: con azioni mirate a contenere il rischio di ricadute. 2 La prevenzione a>raverso gli s6li di vita Ado>are s6li di vita sani aiuta a prevenire il cancro cancro. I principali fa6ori di rischio lega1 agli s1li di vita sono: • fumo • alcol • obesità e comportamen1 alimentari erra1 • vita sedentaria. 3 Vaccini e prevenzione oncologica Oggi ci sono 2 vaccini considera1 u1li per la prevenzione del cancro perché agiscono contro agen1 infeCvi che aumentano il rischio di ammalarsi: •  il vaccino per il virus dell’epa6te B, fra i principali responsabili del tumore del fegato •  il vaccino per il Papilloma virus umano (HPV), il maggiore fa6ore di rischio per il tumore dell’utero. 4 HPV e vaccinazione Le donne di età inferiore ai 25 anni corrono il più alto rischio di infe>arsi con il virus HPV Possono fare il vaccino le ragazze che non hanno ancora avuto rappor1 sessuali. àPerché il vaccino non è efficace se c’è già stato un conta6o con il virus. Per maggiori informazioni: medico di base, consultori familiari, ASL. 5 La prevenzione a>raverso gli esami per la diagnosi precoce Diagnos6care il cancro quando la mala7a è agli esordi aumenta le probabilità di curare il tumore. Ad esempio: l’80-­‐90% delle donne con un tumore del seno di piccole dimensioni e senza linfonodi colpi1 guarisce defini6vamente. 6 I programmi nazionali di screening Oggi esistono 3 1pi tumori per i quali è possibile una diagnosi precoce: •  collo dell’utero •  seno •  colon-­‐re>o. Per la diagnosi precoce di ques1 tumori in Italia sono aCvi i programmi nazionali di screening, grazie ai quali il Ministero della salute raccomanda alle Regioni italiane di proporre esami gratui1 alle fasce di età più a rischio. 7 Il tumore della cervice uterina 1 caso ogni 10.000 donne. Probabilità di morire a causa di questa malaCa < 1 per mille. à Grazie all’introduzione del Pap-­‐test. 8 Il Pap-­‐test È il test impiegato per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina. Avviene a6raverso un prelievo di cellule dall’utero della donna. AIRC consiglia alle donne di eseguirlo regolarmente: ogni 3 anni, a par6re dai 25 anni di età fino almeno ai 65. 9 Il tumore del seno Colpisce 1 donna su 10. Rappresenta la prima causa di mortalità per tumore fra le donne. Fa>ori di rischio: •  età: più dell’80% di ques1 tumori in donne oltre i 50 anni •  familiarità: 10% delle donne malate ha una familiare malata •  s6li di vita: un’alimentazione sbilanciata, l’obesità e il fumo sono fa6ori di rischio per questa malaCa. 10 Gli esami per il tumore del seno 1 A par1re dai 20 anni è consigliabile effe6uare l’autopalpazione 1 volta al mese tra il 7° e il 14° giorno del ciclo. 11 Gli esami per il tumore del seno 2 Gli esami diagnos1ci più frequen1 sono la mammografia e l’ecografia. Le donne sopra i 50 anni li devono ripetere ogni 2 anni, mentre per le donne più giovani sono consiglia1 esami specifici in casi di familiarità con la malaCa. 12 Il tumore del colon-­‐re>o Terzo tumore per incidenza e mortalità. Fra i fa6ori di rischio: •  età: raro prima dei 40 anni, più frequente dai 60 anni, picco massimo verso gli 80 anni •  s6li di vita: tra i fa6ori di rischio l’alimentazione scorre6a e la sedentarietà. Negli ul1mi anni: aumento dei tumori del colon-­‐re>o, ma diminuzione della mortalità  diagnosi precoce, migliori cure. 13 Gli esami per il tumore del colon-­‐re>o Ricerca del sangue occulto nelle feci (FOBT), invisibile a occhio nudo, e colonscopia. Des1natari del FOBT: uomini e donne fra i 50 e i 70/74 anni. In caso di familiarità per questo tumore si consiglia: 1 colonscopia ogni 5 anni dopo i 50 anni. 14 Discussioni su altri esami Esami per altri 6pi di tumore? Studi in corso stanno valutando ulteriori esami che in futuro potrebbero perme6ere di diagnos1care precocemente altri 1pi di tumore. In par1colare, un semplice esame del sangue, se sarà validato su ampi gruppi di popolazione, potrà perme6ere di diagnos1care precocemente il tumore del polmone. Il tumore del polmone: 250.000 nuovi casi all’anno è la causa della più alta mortalità fra gli uomini. Unica prevenzione efficace  non iniziare a o sme>ere di fumare 15 Prevenire il ritorno di un tumore Esistono farmaci che perme6ono di ridurre la probabilità che un tumore si ripresen1 o che dia luogo a metastasi. Ques1 farmaci prolungano gli intervalli di tempo senza malaCa e aumentano la sopravvivenza in mol1 1pi di tumore. 16 Il cancro è sempre più curabile Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità (OMS): il 40% dei tumori è potenzialmente evitabile grazie alla prevenzione primaria e secondaria. Grazie alle conquiste della ricerca: I tassi di mortalità sono diminui6 del 9% negli uomini e dell’8% nelle donne. Le possibilità di sopravvivenza sono aumentate sopra6u6o tra gli individui di mezza età grazie alla diagnosi precoce. 17 La prevenzione è l’arma migliore per evitare il cancro. La ricerca è lo strumento per vincerlo. 18 Kit dida7co AIRC Area Prevenzione www.scuola.airc.it Attribuzione Non Commerciale – Non opere Derivate (CC BY-NC-ND 3.0)
Crediti
Supervisione scientifica a cura di Lisa Vozza, direzione scientifica AIRC.
Ideazione e coordinamento delle attività: Francesca Conti, formicablu srl.
Testi: Federica Manzoli, formicablu srl.
Impaginazione: Giulia Rocco, formicablu srl.
Layout grafico: Marco Lobietti, Nowhere srl.
Immagini: WikiMedia Commons, Nature Education, Shutterstock, Archivio
AIRC.
19 Per il docente: testo di accompagnamento alla presentazione Come
prevenire
il
cancro
1
La
prevenzione
oncologica
è
fondamentale
per
ridurre
l’incidenza
del
cancro
ed
è
importante
comunicare
ai
ragazzi
questa
consapevolezza.
In
questa
presentazione
è
riportata
una
panoramica
delle
diverse
strategie
di
prevenzione
che
si
possono
ado;are:
‐la
prevenzione
a;raverso
s>li
di
vita
sani;
‐le
vaccinazioni
an>cancro
contro
il
virus
HPV
(Papilloma
Virus)
e
quello
dell’epa>te
B;
‐i
metodi
di
diagnosi
precoce;
‐la
prevenzione
per
limitare
le
recidive.
Materie
coinvolte:
scienze,
educazione
motoria
Classi
coinvolte:
III,
IV,
V
scuola
secondaria
di
secondo
grado
Tempo
di
u7lizzo:
1
ora
per
la
presentazione
dei
contenu>
con
lezione
frontale
Cosa
imparano
gli
studen7:
acquisiscono
conoscenze
sul
senso
generale
della
prevenzione,
sul
vaccino
contro
l’HPV
e
sui
metodi
più
consolida>
della
diagnosi
precoce.
Conoscenze
richieste:
conoscenze
di
base
di
scienze/educazione
sanitaria.
La
prevenzione
del
cancro
Prevenire
il
cancro
è
possibile:
1)
prima
che
si
manifes7
la
mala<a:
con
s>li
di
vita
adegua>
e
vaccini
contro
il
cancro
2)
quando
la
mala<a
è
al
suo
esordio:
a;raverso
la
diagnosi
precoce
3)
dopo
la
cura
del
cancro:
con
azioni
mirate
a
contenere
il
rischio
di
ricadute.
2
Ci
sono
mol>
accorgimen>
che
ognuno
di
noi
può
me;ere
in
pra>ca
nella
vita
quo>diana
per
prevenire
il
cancro.
La
prevenzione
si
differenzia
in:
‐prevenzione
primaria,
che
comprende
pra-che
quali
la
corre2a
alimentazione,
l’a6vità
fisica,
non
fumare
e
non
bere
alcolici.
Inoltre,
sono
strumen-
di
prevenzione
primaria
i
vaccini
contro
agen-
infe6vi
che
aumentano
il
rischio
di
cancro,
quali
il
virus
dell’epa-te
B
(tumori
del
fegato)
o
il
Papilloma
virus
umano
(HPV,
responsabile
del
cancro
della
cervice
uterina);
‐prevenzione
secondaria,
che
riguarda
gli
esami
ai
quali
so2oporsi
per
individuare
una
mala6a
in
fase
precoce;
‐prevenzione
terziaria,
che
interessa
le
azioni
da
intraprendere
per
evitare
la
ricaduta
di
una
mala6a.
La
prevenzione
aBraverso
gli
s7li
di
vita
AdoBare
s7li
di
vita
sani
aiuta
a
prevenire
il
cancro
cancro.
I
principali
fa;ori
di
rischio
lega>
agli
s>li
di
vita
sono:
•fumo
•alcol
•obesità
e
comportamen>
alimentari
erra>
•vita
sedentaria.
3
Ado;are
s>li
di
vita
sani
aiuta
a
prevenire
il
cancro:
il
70‐80%
dei
casi
oncologici
è
a;ribuibile
a
fa;ori
non
ereditari.
I
principali fa2ori
di
rischio
non
ereditari
sono:
il
fumo,
l’alcol,
un’alimentazione
scorre;a e
la
vita
sedentaria.
Altri fa;ori
di rischio
sono
l’esposizione a
sostanze
cancerogene
naturali
o
ar>ficiali presen>
nell’ambiente,
come
agen>
chimici (per
es.
il benzene),
fisici
(per
es.
le
radiazioni ionizzan>)
e virali (per
es.
il Papilloma virus umano
o
HPV).
Evitare
i fa;ori di
rischio
per
contrastare l’insorgenza
dei tumori rientra
nella
prevenzione
primaria.
Vaccini
e
prevenzione
oncologica
Oggi
ci
sono
2
vaccini
considera>
u>li
per
la
prevenzione
del
cancro
perché
agiscono
contro
agen>
infeXvi
che
aumentano
il
rischio
di
ammalarsi:
• il
vaccino
per
il
virus
dell’epa7te
B,
fra
i
principali
responsabili
del
tumore
del
fegato
• il
vaccino
per
il
Papilloma
virus
umano
(HPV),
il
maggiore
fa;ore
di
rischio
per
il
tumore
dell’utero.
4
Rientrano
fra gli strumen>
di prevenzione
primaria
anche
i vaccini contro
specifici agen>
infeXvi
che
aumentano
il rischio
di
cancro,
quali il
virus dell’epa7te
B
(tumore
del
fegato)
o
il
Papilloma
virus
umano
(HPV).
In
par>colare
l’HPV
è uno
dei
principali
faBori
di
rischio
per
il
tumore
della
cervice
uterina
e
si
trasme;e
per
via
sessuale.
L’80%
circa delle
infezioni dovute
all’HPV
è
transitorio,
asintoma>co
e guarisce
spontaneamente.
La
maggior
parte
delle
donne che
entrano
in
conta;o
con
il
virus,
infaX,
è
in
grado
di eliminare l’infezione
grazie
al
proprio
sistema immunitario
senza successive conseguenze
per
la
salute.
Per
le
ragazze
che non
hanno
ancora avuto
rappor>
sessuali
il miglior
modo
per
prevenire
alcuni ceppi
del
Papilloma
virus è
la
vaccinazione.
HPV
e
vaccinazione
Le
donne
di
età
inferiore
ai
25
anni
corrono
il
più
alto
rischio
di
infeBarsi
con
il
virus
HPV
Possono
fare
il
vaccino
le
ragazze
che
non
hanno
ancora
avuto
rappor>
sessuali.
Perché
il
vaccino
non
è
efficace
se
c’è
già
stato
un
conta;o
con
il
virus.
Per
maggiori
informazioni:
medico
di
base,
consultori
familiari,
ASL.
5
L’infezione
da
HPV
avviene
sopraBuBo
fra
le
giovani
donne
di
età
inferiore
ai
25
anni
(l’incidenza è
di 4,5
casi ogni 100
donne
per
anno).
Il
vaccino
contro
l’HPV
è efficace
contro
i due
ceppi
virali
(HPV16
e HPV18)
responsabili della
maggior
parte
dei tumori
della cervice uterina.
In
Italia
il vaccino
è
oggi fornito
gratuitamente
alle ragazze
nel dodicesimo
anno
di età.
Il vaccino
può
essere
somministrato
anche a ragazze
più
grandi,
ma
la copertura
è
efficace
sopra;u;o
per
coloro
che non
sono
ancora
entrate
a conta;o
con
il virus
a;raverso
rappor>
sessuali.
Il
medico
di
base,
i
consultori
familiari
e
le
ASL
sul
territorio
sono
a disposizione
per
fornire
indicazioni sull’opportunità di
ricevere
il vaccino
e
le
sue
modalità.
La
prevenzione
aBraverso
gli
esami
per
la
diagnosi
precoce
Diagnos7care
il
cancro
quando
la
mala<a
è
agli
esordi
aumenta
le
probabilità
di
curare
il
tumore.
Ad
esempio:
l’80‐90%
delle
donne
con
un
tumore
del
seno
di
piccole
dimensioni
e
senza
linfonodi
colpi>
guarisce
defini7vamente.
6
So;oporsi
a
un
esame per
la diagnosi precoce
può
consen>re
di individuare
un
tumore
quando
è
ancora in
fase iniziale
e
non
si
è
diffuso
in
altri organi.
Per
alcuni >pi
di
tumore
esistono
dei programmi
nazionali di diagnosi precoce
rivol>
alla popolazione,
che riguardano
il
tumore
del
seno,
quello
della cervice
uterina e quello
del colon‐re;o.
Tra;are un
tumore
quando
è ancora piccolo
è più
semplice:
gli
interven>
chirurgici
sono
più
facili
da
eseguire,
i
risulta>
delle
cure
sono
spesso
migliori
come
pure
la
qualità
della
vita
di
chi
si
so;opone
alle
terapie.
I
programmi
nazionali
di
screening
Oggi
esistono
3
>pi
tumori
per
i
quali
è
possibile
una
diagnosi
precoce:
•
collo
dell’utero
•
seno
•
colon‐reBo.
Per
la
diagnosi
precoce
di
ques>
tumori
in
Italia
sono
aXvi
i
programmi
nazionali
di
screening,
grazie
ai
quali
il
Ministero
della
salute
raccomanda
alle
Regioni
italiane
di
proporre
esami
gratui>
alle
fasce
di
età
più
a
rischio.
7
La diagnosi precoce in
campo
oncologico
può
essere fru;o
del caso,
quando,
per
esempio,
il tumore
viene individuato
grazie a un
esame
effe;uato
per
altri mo>vi e
non
con
lo
scopo
specifico
di
cercare
un
cancro.
Molto
più
spesso,
però,
il merito
della
scoperta precoce
di alcuni
tra i tumori
più
diffusi (come
seno,
collo
dell’utero,
colon‐re;o)
avviene
proprio
grazie
a programmi
di
screening
tumorale.
In
Italia,
secondo
le indicazioni del Ministero
della
salute,
il
Servizio
sanitario
nazionale
fornisce
gratuitamente accertamen>
per
la
diagnosi
precoce oncologica,
anche
se
le
modalità,
i
>pi
di
esame
e
la
popolazione
coinvolta
possono
variare
da
Regione
a
Regione.
Il
tumore
della
cervice
uterina
1
caso
ogni
10.000
donne.
Probabilità
di
morire
a
causa
di
questa
malaXa
<
1
per
mille.

Grazie
all’introduzione
del
Pap‐test.
8
Per
molto
tempo
il tumore della
cervice uterina ha rappresentato
la più
frequente
forma di cancro
per
le
donne,
ma
negli ul>mi anni il
quadro
è
cambiato.
Nei Paesi
in via di
sviluppo
questo
tumore
è ancora
la seconda
causa
di
morte
per
cancro,
mentre nel
mondo
occidentale
il numero
dei
casi
con>nua
a
diminuire,
grazie
sopra;u;o
all’introduzione
del
Pap‐test,
uno
strumento
di
diagnosi
precoce
molto
efficace.
In
Italia
ogni
anno
3.500
donne
sono
colpite dal
tumore
della cervice
uterina,
con
una media nazionale
di 1
caso
ogni
10.000
donne,
ma le
probabilità
di
morire
a
causa
di
questa
malaXa
sono
inferiori
all’1
per
1.000.
Il
Pap‐test
È
il
test
impiegato
per
la
diagnosi
precoce
del
tumore
della
cervice
uterina.
Avviene
a;raverso
un
prelievo
di
cellule
dall’utero
della
donna.
AIRC
consiglia
alle
donne
di
eseguirlo
regolarmente:
ogni
3
anni,
a
par7re
dai
25
anni
di
età
fino
almeno
ai
65.
9
Il test
impiegato
per
lo
screening
del tumore della
cervice uterina è il
Pap‐test.
Consiste
in
un
prelievo,
tramite
una
spatola
e
uno
spazzolino,
di
alcune
cellule
del
collo
dell’utero,
che
muoiono
e
si
staccano
nel
corso
del
normale
processo
di
ricambio
dei
tessu-.
Le
cellule
vengono
strisciate
su
un
vetrino,
che
viene
poi
colorato
e
analizzato
al
microscopio,
per
stabilire
se
vi
siano
eventuali
cellule
anormali.
AIRC
consiglia
alle
donne
di
eseguire
il
Pap‐test
ogni
3
anni,
a
par5re
dai
25
anni
di
età
fino
almeno
ai
65.
Il
tumore
del
seno
Colpisce
1
donna
su
10.
Rappresenta
la
prima
causa
di
mortalità
per
tumore
fra
le
donne.
FaBori
di
rischio:
•età:
più
dell’80%
di
ques>
tumori
in
donne
oltre
i
50
anni
•familiarità:
10%
delle
donne
malate
ha
una
familiare
malata
•s7li
di
vita:
un’alimentazione
sbilanciata,
l’obesità
e
il
fumo
sono
fa;ori
di
rischio
per
questa
malaXa.
10
Il tumore
del
seno
colpisce
1
donna
su
10.
È
il tumore più
frequente nel genere
femminile
e rappresenta
il 25
%
di tuX
i tumori
che
colpiscono
le donne.
È
la
prima
causa
di
morte
per
tumore
fra
le
donne,
con
un
tasso
di mortalità del 17%
di
tuX
i
decessi per
causa
oncologica.
I
fa;ori
di
rischio
per
il
cancro
del
seno,
alcuni
dei
quali
prevenibili,
sono:
‐l’età:
più
dell’80%
dei
casi
di
tumore
del
seno
colpisce
donne
sopra
i
50
anni;
‐la
familiarità:
circa
il
10%
delle
donne
con
tumore
del
seno
ha
più
di
un
familiare
stre;o
malato
(sopra;u;o
nei
casi
giovanili);
‐una
sovrapproduzione
di
estrogeni
nel
corpo,
data
per
esempio
dall’obesità;
‐il
fumo.
Gli
esami
per
il
tumore
del
seno
1
A
par>re
dai
20
anni
è
consigliabile
effe;uare
l’autopalpazione
1
volta
al
mese
tra
il
7°
e
il
14°
giorno
del
ciclo.
11
La
pra7ca
dell’autopalpazione
a
par7re
dai
20
anni,
1
volta
al
mese
tra
il
7°
e
il
14°
giorno
del
ciclo,
è
un
efficace
metodo
di
diagnosi
precoce.
Rispe;are
l’età e
i tempi
consiglia>
è
importante poiché
la stru;ura del seno
si modifica in
base ai
cambiamen>
ormonali
mensili:
effe;uare
l’autopalpazione
al
momento
sbagliato
potrebbe
creare
confusione
o
falsi
allarmi.
Gli
esami
per
il
tumore
del
seno
2
Gli
esami
diagnos>ci
più
frequen>
sono
la
mammografia
e
l’ecografia.
Le
donne
sopra
i
50
anni
li
devono
ripetere
ogni
2
anni,
mentre
per
le
donne
più
giovani
sono
consiglia>
esami
specifici
in
casi
di
familiarità
con
la
malaXa.
12
Tra
i
20
e
i
40
anni
non
sono
generalmente
previs>
par>colari esami,
se
non
una
visita
annuale
del seno
dal
ginecologo
o
da un
medico
esperto
(senologo).
Solo
in
situazioni
par>colari,
per
esempio
in
caso
di
familiarità
o
di
scoperta
di
noduli,
è
consigliabile approfondire
l’analisi con
una
ecografia
o
una
biopsia
del
nodulo
sospe;o.
Tra
i
40
e
i
50
anni
le
donne con
una situazione
familiare
a
rischio
per
il
tumore
del seno,
cioè con
madri
o
sorelle
malate,
dovrebbero
invece
cominciare
a
so;oporsi
a
mammografia
con
cadenza
annuale,
meglio
se
associata
a
ecografia
vista
la
stru;ura
ancora
densa
del
seno.
Tra
i
50
e
i
60
anni
il
rischio
di sviluppare
un
tumore del
seno
è
piu;osto
alto
e di
conseguenza
le
donne in
questa
fascia
di
età
devono
so;oporsi
a controllo
mammografico
ogni anno.
Infine,
anche
dopo
i
60
anni
la prevenzione oncologica è
importante
e,
nel caso
del
tumore
del
seno,
lo
è ancora
di
più,
dal momento
che
tra
i
50
e
i
70
anni
il
rischio
di
sviluppare
questo
tumore
raggiunge
il
suo
massimo.
Gli
esper>
consigliano
una
mammografia
ogni
2
anni
almeno
fino
ai
75
anni.
Il
tumore
del
colon‐reBo
Terzo
tumore
per
incidenza
e
mortalità.
Fra
i
fa;ori
di
rischio:
•età:
raro
prima
dei
40
anni,
più
frequente
dai
60
anni,
picco
massimo
verso
gli
80
anni
•s7li
di
vita:
tra
i
fa;ori
di
rischio
l’alimentazione
scorre;a
e
la
sedentarietà.
Negli
ul>mi
anni:
aumento
dei
tumori
del
colon‐reBo,
ma
diminuzione
della
mortalità

diagnosi
precoce,
migliori
cure.
13
Il tumore del colon‐re;o
colpisce
l’ul>ma parte dell’intes>no.
In
genere si sviluppa da piccole
formazioni benigne
chiamate
adenomi,
che si
possono
formare
nell’intes>no.
Solo
una
piccola parte di
ques>
adenomi si
può
trasformare
in
un
tumore maligno
e
in
tempi
piu;osto
lunghi
(10‐15
anni).
Nei Paesi occidentali il cancro
del colon‐re;o
rappresenta il
terzo
tumore
maligno
per
incidenza
e
mortalità,
dopo
quello
della
mammella nella donna
e
quello
del
polmone
nell’uomo.
La malaXa,
abbastanza
rara prima dei 40
anni,
è sempre più
frequente
a
par7re
dai
60
anni,
raggiunge il picco
massimo
verso
gli
80
anni
e
colpisce in
egual misura
uomini e
donne.
Negli ul>mi
anni si è assis>to
a un
aumento
del
numero
di
tumori,
ma
anche a una
diminuzione
della
mortalità,
a;ribuibile
sopra;u;o
a
un’informazione
più
adeguata,
alla
diagnosi
precoce
e
ai
miglioramen>
terapeu>ci.
Gli
esami
per
il
tumore
del
colon‐reBo
Ricerca
del
sangue
occulto
nelle
feci
(FOBT),
invisibile
a
occhio
nudo,
e
colonscopia.
Des>natari
del
FOBT:
uomini
e
donne
fra
i
50
e
i
70/74
anni.
In
caso
di
familiarità
per
questo
tumore
si
consiglia:
1
colonscopia
ogni
5
anni
dopo
i
50
anni.
14
L’esecuzione
periodica dell’esame
della ricerca
del
sangue
occulto
nelle feci (Faecal
Occult
Blood
Test
–
FOBT)
è un
metodo
efficace
per
diagnos7care
precocemente
il
tumore
del
colon‐reBo:
a;raverso
questo
esame,
infaX,
si
possono
diagnos>care tumori allo
stadio
iniziale,
più
facilmente
curabili,
o
asportare adenomi
prima che
diven>no
tumori.
Se questo
esame
risulta
posi>vo,
si
esegue
una colonscopia;
in
caso
di
familiarità per
questo
tumore
si
consiglia
una colonscopia ogni 5
anni
dopo
i 50
anni.
Quasi
tu;e
le
Regioni italiane
hanno
avviato
programmi
di screening
per
le
persone,
uomini
e donne,
fra
i
50
e
i
70/74
anni.
Nella maggior
parte
dei
casi
la presenza di sangue
occulto
nelle
feci
non
è
segno
di
tumore
(si
può
tra;are
di
problemi
minori
come
emorroidi,
o
ragadi).
Discussioni
su
altri
esami
Esami
per
altri
7pi
di
tumore?
Studi
in
corso
stanno
valutando
ulteriori
esami
che
in
futuro
potrebbero
perme;ere
di
diagnos>care
precocemente
altri
>pi
di
tumore.
In
par>colare,
un
semplice
esame
del
sangue,
se
sarà
validato
su
ampi
gruppi
di
popolazione,
potrà
perme;ere
di
diagnos>care
precocemente
il
tumore
del
polmone.
Il
tumore
del
polmone:
250.000
nuovi
casi
all’anno
è
la
causa
della
più
alta
mortalità
fra
gli
uomini.
Unica
prevenzione
efficace

non
iniziare
a
o
smeBere
di
fumare
15
Studi
in
corso
stanno
valutando
ulteriori esami che potrebbero
perme;ere la
diagnosi precoce
di
altri >pi
di
tumore.
In
par>colare,
un
semplice
esame
del sangue,
se
sarà validato
su
ampi gruppi di popolazione,
potrà
consen>re di diagnos>care
precocemente
il
tumore
del
polmone.
Il
tumore del polmone
è
la
prima
causa
di
morte
per
cancro
fra gli
uomini ed
è
in
crescita fra
le donne,
dato
l’aumento
delle
fumatrici.
Questa malaXa da sola rappresenta il
20%
di
tu<
i
casi
di
cancro
nelle
persone
di
genere
maschile.
In
Italia,
si
calcolano
circa
250.000
nuovi
casi
all’anno.
Per
ora l’unico
modo
per
difendersi
da questo
>po
di
tumore
è
la
prevenzione
primaria,
cioè il rispe;o
di
s>li di
vita
sani.
In
questo
caso
in
par>colare:
non
fumare.
Prevenire
il
ritorno
di
un
tumore
Esistono
farmaci
che
perme;ono
di
ridurre
la
probabilità
che
un
tumore
si
ripresen>
o
che
dia
luogo
a
metastasi.
Ques>
farmaci
prolungano
gli
intervalli
di
tempo
senza
malaXa
e
aumentano
la
sopravvivenza
in
mol>
>pi
di
tumore.
16
Oltre alle forme
di prevenzione
primaria
e
secondaria,
esiste
una
forma
di
prevenzione
deBa
terziaria.
Quest’ul>ma ha
l’obieXvo
di
contrastare
le
cosidde;e recidive
(o
ricadute)
o
le
eventuali
metastasi
dopo
che
la
malaXa
è
stata curata con
la
chirurgia,
la radioterapia o
la
chemioterapia (o
tu;e
e
tre insieme).
Sono
comprese
in
questa forma di
prevenzione
le terapie
adiuvan>
(chemioterapia,
radioterapia e
tra;amen>
ormonali),
che
prolungano
gli
intervalli di tempo
senza
malaXa
e
aumentano
la
sopravvivenza in
mol>
>pi
di
tumore
come
quello
dei
tes>coli,
del
seno,
del
colon‐re;o
e
mol>
altri.
Il
cancro
è
sempre
più
curabile
Secondo
l’Organizzazione
mondiale
per
la
sanità
(OMS):
il
40%
dei
tumori
è
potenzialmente
evitabile
grazie
alla
prevenzione
primaria
e
secondaria.
Grazie
alle
conquiste
della
ricerca:
I
tassi
di
mortalità
sono
diminui7
del
9%
negli
uomini
e
dell’8%
nelle
donne.
Le
possibilità
di
sopravvivenza
sono
aumentate
sopra;u;o
tra
gli
individui
di
mezza
età
grazie
alla
diagnosi
precoce.
17
L’Organizzazione
mondiale
della sanità s>ma che
il 40%
dei tumori potrebbe
essere
prevenuto
ado;ando
s>li di vita correX
e so;oponendosi
con
regolarità a visite
ed
esami di diagnosi precoce.
Grazie
alle conquiste
della
ricerca,
nei
periodi
1990‐1994
e
2000‐2004
i
tassi
di
mortalità
per
25
tumori
in
34
Paesi
europei
sono
diminui7
del
9%
negli
uomini
e
dell’8%
nelle
donne,
con
un
forte calo
sopra;u;o
tra
gli individui di
mezza
età.
C’è
ancora
però
molto
da
fare
e
il
quadro
complessivo
mostra
grandi
differenze
da
tumore
a
tumore
e
da
Paese
a
Paese.
(Per
approfondire:
h;p://www.airc.it/prevenzione‐del‐tumore/cancro‐curabile.asp)
La
prevenzione
è
l’arma
migliore
per
evitare
il
cancro.
La
ricerca
è
lo
strumento
per
vincerlo.
18
Kit
dida<co
AIRC
Area
Prevenzione
www.scuola.airc.it
Attribuzione Non Commerciale – Non opere Derivate (CC BY-NC-ND 3.0)
Crediti
Supervisione scientifica a cura di Lisa Vozza, direzione scientifica AIRC.
Ideazione e coordinamento delle attività: Francesca Conti, formicablu srl.
Testi: Federica Manzoli, formicablu srl.
Impaginazione: Giulia Rocco, formicablu srl.
Layout grafico: Marco Lobietti, Nowhere srl.
Immagini: WikiMedia Commons, Nature Education, Shutterstock, Archivio
AIRC.
19
Per
saperne
di
più
Sul
significato
della
prevenzione
e
sulle
pra>che
della
“prevenzione
primaria”
scheda
di
approfondimento:
“Vivere
meglio
fa
bene”.
Per
una visione complessiva
sul tema
della prevenzione
oncologica:
h;p://www.airc.it/prevenzione‐del‐tumore/prevenzione‐cancro.asp,
ossia
la
sezione
del
sito
di
AIRC
dedicata
a
questo
tema.
Per
avere
maggiori informazioni
sul significato
della prevenzione e sulle
pra>che
della “prevenzione primaria”,
che
riguarda
principalmente
l’adozione
di
s>li
di
vita
sani:
scheda
di
approfondimento
“Prevenzione
–
Una
sfida
da
rinnovare
ogni
anno”
in
questo
kit
didaXco.