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LA PATOLOGIA si manifesta dopo la ventesima settimana, L3 SISIFO SI CQlpiSCH IH ^f3Vlu3nZ3 poiché appunto la donna gravida soffre di pressione alta e perde con le urine molte proteine. La gestosi colpisce il 7 per cento delle donne in gravidanza e può evolvere in irrimediabili patologie sia per la madre sia per il feto. « La preeclampsia è determinata da un cattivo sviluppo dei vasi placentari - spiega Roberto Colombo, direttore sanitario di Syniab, presente al congresso svizzero -. Il nuovo test dosa un fattore di crescita placentario: quando questo fattore risulta abnorme il rischio di evolvere in gestosi diventa elevato». L'avvio di questo test è un passo avanti «importantissimo, perchè permette di riconoscere un fattore di rischio a partire dalla dodicesima settimana, mentre i sintomi inizierebbero a manifestarsi soltanto dopo la ventesima, ritardando perciò la diagnosi fino anche alla venitseiesima». INOLTRE, prosegue ancora il direttore del laboratorio di via Orzinuovi, «individuando nel primo trimestre il fattore di rischio alterato possiamo curare la patologia in un modo semplicissimo: somministrando l'aspirinetta cardiaca. Se avviata entro la sedicesima settimana è una terapia molto efficace, che previene le evoluzioni più drastiche e critiche della malattia», FEMAL © RIPRODUZIONE RISERVATA Pag. 2 P ® \ i l8 8 f" i8 1 a^4 a S S &f • I I• I • .*»$%ss& I J 1I 1 1§ Bi 8l Bl™ ™ ^S 8s S11 S ff8 1 I§^ w ^ S i Sl Si S ,,—I S S 1 «JLJ ^ il ruoto di bant Antonio organismo, vi rimangono, b quando c'è una immuno-depressione, dovuta magari a un'insolazione o a un particolare strapazzo, si riattivano. Questi virus si annidano nel nostro sistema nervoso e una volta riattivati percorrono i nervi. Così funziona anche la Varicella Zoster: «Da piccoli prendiamo la varicella, il suo virus si annida e a distanza di moltissimi anni si può riattivare faciìemente a livello del midollo della colonna vertebrale-spiega il dottor Colombo -. La riattivazione oosrto colombo [syniao) avviene attraverso i nervi del costato: ecco perchè viene Di recente introduzione ai chiamata Zoster, che laboratori Synlab è anche il nuovo test per la diagnosi della etimologicamente deriva dalla parola greca con la quale si «Varicella Zoster», meglio indica la cintura, che è appunto conosciuta come «il Fuoco di l'area dove si manifesta Sant'Antonio». prevalentemente il virus. Che si E' il bruciore che causa questo può, comunque, riattivare herpes ad aver indotto la tradizione popolare a scegliere anche sul volto, le natiche e un appellativo tanto singolare: altre parti del corpo. A soffrirne sono soprattutto nel Medioevo il Santo veniva gli anziani. Il problema è che il ritratto nelle iconografie sempre cinto da lingue di fuoco sintomo dell'eruzione cutanea, che rende riconoscibile e quindi Da qui il nome. curabile la malattia, si LE PATOLOGIE derivanti dalla manifesta alla fine dello sfogo, mentre nella fase precedente, famiglia del virus Herpes, che può durare anche quando entrano nel nostro settimane, la persona avverte dapprima un fastidio o prurito, poi dolori e bruciore che possono diventare lancinanti. Per questo motivo è fondamentale fare una diagnosi precoce. Poi si può far ricorso a farmaci antivirali che possono attenuarne l'evoluzione». La diagnosi è possibile grazie alla scoperta di un nuovo anticorpo: «Nelle analisi per tutte le infezioni acute risultano positivi alcuni anticorpi: gli !gm se l'infezione è in corso e gli Igg se !' infezione è pregressa - spiega sempre il direttore sanitario di Synlab -. Se un paziente fa il test per la varicella Zoster saranno positivi solo gli Igg e la diagnosi non sarà possibile, perchè quasi tutti in età infantile hanno contratto il virus. EINVECE stato scoperto che un altro tipo di anticopri, le Iga contro il virus della Varicella zoster, si rendono positive e permettono così di curare la patologia. Se questa si presenta frequentamele il medico dovrà interrogarsi sullo stato immunitario della persona, perchè sintomo di una depressione del sistema immunitario da non sottovalutare», EMAL Pag. 3 SALUTE. Una nuova analisi consento dì diagnosticare una patologia diffusa, di cui soffre il 5 per cento degli italiani una volta al giorno e il 35 per cento una volta ai mese • ^ j ^ TI P I ^ llfX S 8I JIL. «JL. ^ CSCC CìVCk O T T O t i ì 1 o tS A I—i I—i S S I—7 8 s S S s i S S 9—, ^ * ^ t t — 7 8 TJ1 Q 1 **<\TT~Ì l Q S , l V ! SS st% S ifns w"""l| * n S S 1 171 Jì I lT sr 71Tn 1A171 1111 i r * A I T I ITJl i l Q X V JLOJ V ^ J L 11\\ \ \ A\ ì V JL« I * SIS \ i\ ì i l i JL b£XJLJL£Ju Colombo: «Finalmente si dà o ©y@riCS P^3l¥SCIsll Brescia è una città leader nella diagnostica. E da quindici giorni a Brescia è possibile effettuare il nuovissimo «Pep test», analisi in grado di diagnosticare una malattia estremamente diffusa quanto poco conosciuta: il reflusso gastroesofageo. Ne soffrono in Italia il 5 per cento delle persone una volta al giorno, il 20 per cento una volta la settimana e ben il 35 per cento una volta al mese. LA PARTICOLARITÀ della patologia sta nella difficoltà dei medici a riconoscerla, perchè ol- il sintomo DÌU s s Ossi S O I I B O «Ex s iiLJi SLlE^f IL 5 3LJH SLfLJi *??& & , ^ ^ s § s & ^ 8 ^ ® V tre al sintomo principale che è il classico bruciore di stomaco, presenta, una vasta gamma di sintomi atipici che possono essere fraintesi e sottovalutati. Il primo e unico, per il momento, laboratorio in Italia ad effettuare queste analisi è Synlab, realtà all'avanguardia in campo diagnostico, da alcuni anni presente a Brescia con sede in via Orzinuovi 111 (un tempo sotto l'insegna Fleming e Fleming Lab). «Questo test è più importante di quanto si possa immaginare, perchè finalmente ci permette di dare nome ecognome a questa malattia - spiega il dottor Roberto Colombo, direttore sanitario di Synlab -. Talvolta per condizioni anatomiche o funzionali la valvola che c'è fra l'esofago e lo stomaco non tiene bene e, così, parte del contenuto gastrico che è fortemente acido refluisce nell'esofago provocando piccole piaghe e lesioni». Il sintomo che tutti riconoscono èia pirosi, una sensazione di bruciore dietro lo sterno che ascende fino a irritare la gola, che però non sempre si manifesta: «Questa malattia crea non pochi problemi ai medici per la moltitudine di sintomi che la nascondono - sottolinea Colombo -. Basti pensare che una buona parte delle per- sone che si recano in Pronto Soccorso per fare un elettrocardiogramma per un dolore elettro-sternale soffrono in realtà di reflusso gastroesofageo. Anche l'asma e la tosse ripetuta o il mal di gola possono essere dovuti a questa patologia, così come le carie e le otiti». Con il «Pep test» si misurala Pepsina, sostanza che viene prodotta esclusivamente dallo stomaco e che, come spiega Colombo, «se è presente in alta concentrazione è indice della patologia». LE CURE, quando la malattia è diagnosticata, sono comunque semplici: «Sono consigliati la somministrazione di antiacidi, l'aumento dei cuscini sui quali si riposa e lunghe camminate dopo aver mangiato, secondo gli antichi dettami della scuola salernitana: "Post prandium lento pede deambulare". Il Pep test non è una scoperta eclatante, ma un concreto aiuto a molti medici e ai numerosi pazienti che soffrono della patologia ignorandola e rincorrendo a cure inadeguate». # © RIPRODUZIONE RISERVATA Pag. 4 li SynSab è il primo e unico laboratorio in Italia in cui è possibile effettuare il «Pep Test» ROTOLI VE Pag. 5