Petria 3(1), 1-20, (1993) Rassegna/Review Cronistoria dei primi cinquant’anni di Virologia vegetale: da Mayer (1886) a Bawden (1936) SERGIO PENNAZIO e MAURIZIO CONTI Istituto di Fitovirologia applicata del CNR, Strada delle Cacce, 73, 10135, Torino. Sono raccolti in ordine cronologico e brevemente commentati lavori di Mayer (1886), Ivanovski (1892), Beijerinck (1898), Takami (1901), Baur (1904), Allard (1914), Clinton (1915), Doolittle (1916), Allard (1916), Allard (1918), Reddick e Stewart (1918), Nishimura (1918), Reddick e Stewart (1919), Duggar e Karrer-Armstrong (1921), Mulvania (1926), Vanterpool (1926), Dvorak (1927), Johnson (1927), Wingard (1928), McKinney (1929), Holmes (1929), Johnson e Grant (1932), Storey (1932), Fukuhushi (1934), Stanley (1935) e Bawden et al., (1936). Questi lavori, condotti nell’arco di un cinquantennio, vengono ritenuti di fondamentale importanza per il configurarsi della Virologia vegetale come scienza sperimentale e per la conoscenza dei virus su base biologica e molecolare. Parole chiave: Fitovirologia, Fitovirus, Storia della Scienza. Short hystory of the first fifty years of Plant Virology: from Mayer (1886) to Bawden (1936). Twenty-six papers in Plant Virology are selected cronologically and briefly discussed. These papers, published during a fifty year term from Mayer (1886) to Bawden et al. (1936), are considered by the authors fundamental for the evolution of Plant Virology as an experimental Science, and for plant viruses on molecular and biological bases. Key words: Plant Virology, Plant Viruses, History of Science Petria 3(1), 21-26, (1993) Articolo scientifico/Scientific paper Effetto della temperatura sulla germinazione delle uredospore di Tranzschelia pruni-spinosae var. discolor. ANNA MARIA MENNITI Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare, Sezione di Patologia Vegetale, Università di Bologna, Via Filippo Re, 8, 40126 – Bologna. E’ stata studiata l’influenza della temperatura sulla germinazione e la crescita del tubulo germinativo delle uredospore di Tranzschelia pruni-spinosae var. discolor. Un’elevata percentuale di germinazione (oltre 80%) è stata osservata, dopo 24 ore, fra 10 e 30 °C; la germinazione era lievemente ridotta a 5 e 35 °C (rispettivamente 72 e 69%), mentre a 0 °C è risultata minima (1%). La lunghezza del tubulo germinativo è stata elevata (578 µm) a temperature comprese fra 10 e 25 °C, con massimo a 20 °C. L’accrescimento è stato contenuto a 5 °C, molto ridotto a 30 e 35 °C (rispettivamente 16 e 10,5 µm) e appena accennato a 0 °C (3 µm). Parole chiave: Tranzschelia pruni-spinosae var. discolor, Ruggine del susino. Effect of temperature on uredospore germination of Tranzschelia prunispinosae var. discolor. Uredospores of Tranzschelia pruni-spinosae (Pers.) Dietel var. discolor (Fuck.) Dun. were tested for germination at various temperatures. After 24 h, a high germination percentage (over 80%) was observed in the 10-30 °C temperature range, germination was lightly reduced at 5 and 35 °C (72 and 69% respectively), as opposed to a minimum activity rate (1%) at 0 °C. Germ-tube length increased progressively at temperatures ranging from 10 to 25 °C (578 µm), with a peak at 20 °C. It was poor at 5 °C, markedly reduced at 30 and 35 °C (16 and 10.5 µm respectively) and barely detectable at 0 °C (3 µm). Key words: Tranzschelia pruni-spinosae var. discolor, Plum rust. Petria 3(1), 27-40, (1993) Articolo scientifico/Scientific paper Response of explants and cultured cells of oleander to inoculation with strains of Pseudomonas syringae subsp. savastanoi LAURA MUGNAI1, GIUSEPPE SURICO1 and NICOLA SANTE IACOBELLIS2 1 2 Istituto di Patologia e Zoologia forestale e agraria, Università di Firenze, P.le delle Cascine, 28, 50144 – Firenze; Istituto Tossine e Micotossine da Parassiti Vegetali del CNR, Viale L. Einaudi 51, 70125 – Bari. Wild-type olive and oleander strains of Pseudomonas syringae subsp. savastanoi and some mutants defective in phytohormone production were inoculated on explants of oleander leaves. All strains multiplied but only strains able to synthetize indoleacetic acid (IAA) induced tissue proliferation: the olive strains only in vitro; the oleander strains both in vivo and in vitro. The findings confirm the primary role of IAA in knot induction and suggest that in oleander plants inoculated with an olive strain, knot formation is blocked at a later stage than IAA production. In experiments with oleander cell suspension cultures, P. s. subsp. savastanoi was found to attach to cells of oleander. Key words: Olive and oleander knot disease, Tissue culture, IAA, Cytokinins, Attachment, SEM observation. Risposta di espianti e di colture cellulari di oleandro all’inoculazione con Pseudomonas syringae subsp. savastanoi. Isolati di Pseudomonas syringae subsp. savastanoi da tubercoli su olivo e su oleandro e loro mutanti per la produzione di fitormoni sono stati inoculati su espianti di foglie di oleandro. Tutti gli isolati si sono moltiplicati nei tessuti inoculati ma solo quelli capaci di produrre acido indolacetico (IAA) hanno causato la produzione di callo. Invece, nelle prove di patogenicità su foglie intere di oleandro, gli isolati da olivo e i mutanti difettivi della produzione di IAA, non hanno causato sintomi della malattia. I risultati ottenuti confermano il ruolo primario dell’ IAA nell’induzione dei tubercoli di "rogna" e suggeriscono, quale possibile meccanismo della resistenza dell’oleandro agli isolati da olivo, l’inattivazione dell’IAA prodotto nel sito d’inoculo dai batteri inoculati. Da prove condotte con colture liquide di cellule di oleandro è emerso che P. s. subsp. savastanoi si attacca alle cellule di oleandro. Parole chiave: Rogna dell’olivo e dell’oleandro, Coltura di tessuti, IAA, Citochinine, Attaccamento, Osservazioni al SEM. Petria 3(1), 41-46, (1993) Articolo scientifico/Scientific paper Il virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro (TSWV) in Puglia. GIAN LUIGI RANA, IPPOLITO CAMELE, MARIA NUZZACI e ANGELO DE STRADIS Dipartimento di Biologia, Difesa e Biotecnologie Agro-Forestali, Università della Basilicata, Via Nazario Sauro, 85, 85100-Potenza. Si dà segnalazione dell’isolamento del virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro (TSWV) da frutti di pomodoro presentanti vistose macchie anulari giallastre, provenienti dall’agro di Terlizzi (Bari) e destinati al mercato. Il virus è stato identificato mediante prove di microscopia elettronica immunoadsorbente, seguita da decorazione, e doppia diffusione in gel di agarosio, usando un siero immune ad un isolato dello stesso virus da lattuga (TSWV-L). Parole chiave: Pomodoro, TSWV. Tomato spotted wilt virus (TSWV) in Apulia (southern Italy). TSWV was isolated from marketable tomato fruits showing extensive yellow ringspot which were collected in the Terlizzi area (province of Bari). The virus was identified by immunosorbent electron microscopy followed by decoration and by double diffusion tests in agarose gel using an antiserum to a TSWV isolate from lettuce (TSWV-L). Key words: Tomato, TSWV. Petria 3(1), 47-58, (1993) Articolo scientifico/Scientific paper Caratterizzazione comparata di un isolato di PVY necrogeno su peperone LUIGI D’AQUINO, FELICE SCALA e ANTONIO RAGOZZINO Istituto di Patologia Vegetale, Università di Napoli, Via Università, 100, 80055 – Portici. In coltivazioni protette di peperone in Campania sono stati osservati fenomeni di necrosi delle nervature fogliari e dei fusti, di origine virale. Mediante l’ausilio di saggi biologici, sierologici, dell’ "immunoblotting" e della microscopia elettronica, l’entità patogena è stata ricondotta ad un isolato del Virus Y della patata. Tale isolato si discosta da quelli già noti nella zona per un diverso comportamento sulle piante indicatrici, che ne complica l’inquadramento nei tradizionali ceppi di PVY. Parole chiave: Virus Y della patata, Peperone, Necrosi nervale, Resistenza. Comparative characterization of a PVY-isolate necrogenic on pepper. Necrosis of leaf veins and stems were occasionally observed in pepper crops grown under glasshouse in Campania (southern Italy). Biologic, immunologic and immunomicroscopic studies showed that the symptoms were due to an isolate of PVY. This isolate differs from those already known in the same area for being necrogenic on pepper, and for the symptoms shown by some test plants. It is uncertain which of the traditional groups of PVY strains the isolate belongs to. Key words: Potato Virus Y, Pepper, Vein necrosis, Resistance. Petria 3(1), 59-64, (1993) Note brevi/Short notes Parassiti fungini delle piante nell’Italia meridionale, VIII. Septoria andropogonis su frumento. SALVATORE FRISULLO1 e ANNAMARIA CONTESINI2 1 2 Istituto di Produzioni e Preparazioni Alimentari, Università degli Studi di Bari, Via Napoli, 25, I-71100 – Foggia; Dipartimento di Patologia Vegetale, Università degli Studi, Via G. Amendola, 165/A, 70126 – Bari. Septoria andropogonis, fungo nuovo per l’Europa, è segnalata per la prima volta su frumento duro e tenero. Vengono descritti i sintomi della malattia e alcune caratteristiche morfologiche e colturali del fungo. Si è riscontrato che la malattia è già largamente diffusa in importanti aree cerealicole della Puglia, del Molise, della Calabria e della Basilicata. Parole chiave: Frumento duro e tenero, Septoria andropogonis. Plant-pathogenic fungi in southern Italy. VIII. Septoria andropogonis on wheat. The occurrence of Septoria andropogonis J.J. Davis, a new fungus for Europe, is reported for the first time on durum and bread wheats. Symptoms of the disease and some caracteristics of the pathogen both in culture and on natural hosts are given in detail. It has been shown that the disease is widely spread in some wheat-growing areas of Apulia, Molise, Calabria and Basilicata. Key words: Durum and bread wheats, Septoria andropogonis. Petria 3(1), 65-68, (1993) Note brevi/Short notes. Fusarium oxysporum f. sp. gladioli su montbretia per fiore reciso in Italia ALESSANDRO INFANTINO e PIETRO RUMINE Istituto Sperimentale per la Floricoltura, Sezione di Pescia, Via dei Fiori,1, I-51012 – Pescia (Pistoia) Viene segnalata per la prima volta in Italia la presenza di Fusarium oxysporum f. sp. gladioli su montbretia (Montbretia crocosmiiflora). Le piante colpite si presentano poco sviluppate con ingiallimenti e disseccamenti fogliari e arresto di sviluppo delle spighe. I cormi infetti mostrano, in sezione trasversale, imbrunimenti più o meno diffusi dei tessuti vascolari. Prove di patogenicità su piantine di generi appartenenti alla famiglia delle Iridacee (Crocus, Freesia, Gladiolus, Iris e Ixia) hanno permesso una completa caratterizzazione del patogeno. Parole chiave: Bulbose da fiore, Montbretia, Fusarium oxysporum. Fusarium oxysporum f.sp. gladioli on montbretia for cut flower in Italy. Fusarium oxysporum Schl. f. sp. gladioli (Massey) Snyder et Hansen has been observed for the first time in Italy on montbretia (Montbretia crocosmiiflora) grown in open field for cut flower production. The disease caused severe stunting, yellowing and wilting of leaves, and incomplete flowering. The infected corms showed dark-brown vascular discolorations. Pathogenicity tests were carried out on plants of genera of the Iridaceae family (Crocus, Freesia, Gladiolus, Iris and Ixia) in order to characterize the pathogen. Key words: Flower bulbs, Montbretia, Fusarium oxysporum.