"Da noi si fa così": le spiegazioni dell’autore Antonio Izzo La canzone nasce dalla profonda ammirazione e gratitudine nei confronti delle persone che mi hanno accolto nella grande famiglia dell’OBV, facendomi capire fin dal primo giorno il senso di dedizione, abnegazione e appartenenza di chi lavora qui. Provenivo da ospedali più grandi, forse troppo, dove il rapporto medico-paziente era ridotto al minimo indispensabile. In OBV in primis mi è stato insegnato che la mia professione non è curare la malattia, ma prendermi cura del malato, della persona. Quando nella canzone si dice: “Ti guardo e ti prometto, non sarai mai solo in questo letto, non sarai, solo mai... Quello che faccio, lo faccio con passione, e il tuo dolore, è il mio dolore...” … vogliamo trasmettere il concetto che di certo non possiamo promettere la guarigione a tutti i pazienti, ma a tutti i pazienti possiamo promettere che ci prenderemo cura di loro! 1 “Io non sono solo un campanello, sono un'infermiera, cuore e cervello... e se vuoi fidarti di me, io sarò pronta a camminare con te...” In questo passaggio molto bello della canzone, si vuole far capire che la soluzione alla malattia non può essere solo in una pillola. Le infermiere non devono essere solo dei semplici distributori programmati di farmaci, ma essere coscienti che la risata è il più efficace antidoto, l’amore e la passione la vera medicina. “Ogni giorno, ogni turno da fare, cerco di dare e di migliorare... qui in OBV è sempre così, quello che sento è una forza dentro!!!” Queste parole per dire che mi è stato insegnato che qui il lavoro è un processo continuo di miglioramento e che prima di formare grandi professionisti, si formano grandi uomini. Tutto questo mi avete trasmesso in questi anni di lavoro in OBV e questa canzone è il mio modo di dirvi “GRAZIE!” dal più profondo del cuore. 2