Alunno: Gruppo: ............... Classe: ........ Data.: 5 Bs 2007/08 I. T. I. S. P. HEMSEMBERGER MONZA COLLAUDO DI UN TRASFORMATORE MONOFASE Oggetto: Trasformatore monofase n° ...... Sn = ........ VA - fn = 50 Hz V1n/V20 = ......... / .......... V I1n/I2n = ......... / .......... V N.B. n°, Sn, V1n/V20 si leggonono sulla targa del TRAFO; I1n/I2n devono essere calcolate con le formule di teoria. Scopo: 1 – Disegnare il circuito equivalente 2 – Tracciare la curva del rendimento convenzionale = f(I2). 3 – Tracciare la caratterisitica esterna V2 = f(I2). PROVE PRATICHE ESEGUITE (Metodo indiretto): a) Misure di temperatura. b) Misura di isolamento. c) Ricerca dei morsetti corrispondenti. 1) Misura del rapporto di trasformazione a vuoto. 2) Misura delle resistenze degli avvolgimenti. 3) Prova a vuoto. 4) Prova in corto circuito. ELABORAZIONE DEI DATI MISURATI 1) Dati delle prove di collaudo 2) Determinazione del circuito equivalente. 3) Determinazione delle caratteristiche esterne (V2 - I2; V2 - I2). 4) Determinazione della caratteristica del rendimento ( - I2). Prova indiretta pag. 1 b) MISURE DI ISOLAMENTO Scopo: Prove: Verificare l’efficacia degli isolanti impiegati nella costruzione, sottoponendoli a sollecitazioni anormali e convenzionali. Misura della resistenza d’isolamento; Prova di rigidità dielettrica. 1.1 - Misura della resistenza d’isolamento La misura si esegue con un megaohmmetro tra: a) avv. prim. – avv. sec.; b) avv. prim. e avv. sec. collegati assieme e nucleo magnetico e parti metalliche. La tensione di prova deve essere di 500 V (per macchine in cat. I 50 < Un < 1000 V c.a.); La resistenza misurata deve essere di almeno 1000 per ogni volt di tensione nominale dell’avv. AT. 1.2 - Prova d’isolamento (o di rigidità dielettrica) Con tale prova si provocano delle forti sollecitazioni elettriche che permettono di rilevare eventuali difetti d’isolamento. La prova si esegue con un misuratore di rigidità dielettrica tra parti attive collegate tra loro e masse. Caratteristiche della prova: Durata della prova: 1 min Tensione isolamento nominale Ui (V) Tensione di prova (V) a f = 50 Hz Ui < 60 1.000 60 < Ui < 300 2.000 300 < Ui < 690 2.500 609 < Ui < 800 3.000 800 < Ui < 1000 3.500 1000 < Ui < 1500 3.500 La prova è superata se non si ha cedimento dell’isolamento. Prova indiretta pag. 2 c) RICERCA DEI MORSETTI CORRISPONDENTI TRASFORMATORE MONOFASE N° ......: S n = ....... VA V 1/V20 = ............. V Metodo di misura: METODO DELLE 2 TENSIONI V1 misura la tensione dell’avvolgimento 1 V2 misura la tensione tra i 2 avvolgimenti collegati in serie N.B. In fig. 2, l’avvolgimento secondario è avvolto in modo opposto rispetto a come è avvolto in fig. 1. Prova indiretta pag. 3 1 - MISURA DEL RAPPORTO DI TRASFORMAZIONE A VUOTO SCHEMA DI MISURA TEORIA Ko = V1 E1 N 1 = V20 E2 N2 CONDIZIONI DELLA PROVA 1. Metodo diretto (semplice e sufficientemente preciso) 2. Z2 molto elevata affinché il secondario sia realmente a vuoto 3. “Almeno” 3 misure alimentando lato primario (AT) e 3 misure alimentando lato secondario (BT) 4. La misura, per motivi di sicurezza, “può essere” condotta a tensioni anche molto inferiori alle Vn (senza perdere in precisione). TABELLE SPERIMENTALI Alimentazione lat AT V1 V1 V2 V K'0 Alimentazione lat BT V1 V1 V2 V K''0 Ko K1 K 2 ...k n n N.B. V1 = tensione lato AT; V2 = tensione lato BT RISULTATI DELLA PROVA Ko = ……….. Prova indiretta pag. 4 2 - MISURA DELLA RESISTENZA DEGLI AVVOLGIMENTI SCHEMA DI MISURA TEORIA Misura di resistenza di piccolo valore (dell’ordine di qualche hom al massimo) Metodi più indicati: Metodo di confronto, Metodi a ponte, Doppio ponte di Thomson CONDIZIONI DELLA PROVA 1. Misura in corrente continua e a temperatura ambiente (20 °C) 2. Rz = resistenza zavorra “almeno 50 ” per limitare le correti 3. Voltmetriche a valle per limitare gli errori di autoconsumo degli strumenti 4. “Almeno” 3 misure per avvolgimento con correnti variabili ma inferiori al 10% della In per non riscaldare l’avvolgimento (resistenza a temperatura ambiente) 5. Accorgimenti per limitare gli errori di cavetti (0,2 /m) e di contatto (0,1-0,5 ): Collegare il Voltometro direttamente sui morsetti del trasformatore e prima dei collegamenti amperometrici TABELLE SPERIMENTALI Avvolgimento primario VOLT. mV AMPER. mA R1m = R1m = Prova indiretta Avvolgimento secondario R VOLT. mV A 20 °C A 75 °C AMPER. mA R R2m = R2m = pag. 5 4 - PROVA A VUOTO SCOPO Determinare: Pfe; Io, cos o, Zo, Ro, Xo, Ia, I SCHEMA DI MISURA Alimentazione lato …………… (AT/BT??) TEORIA 1. Io = (6% 10%) di In a quando il trasformatore è alimentato a Vn 2. Pfe = Po - Pcu1(Io) dove Pcu1(Io) = R1 x Io2 Io = (6% 10%) di In a Vn 10% di In = 0,1 In. Al quadrato = 0,01 I2n e quindi Pcu1(Io) = 1% di Pcu1(In) e quindi con buona approssimazione si possono trascurare Po = Pfe 3. Le Pfe (perdite nel ferro) sono dovute al ciclo d’isteresi ed alle correnti parassite e sono proporzionali all’incirca a V2. CONDIZIONI DELLA PROVA 1. Alimentazione lato BT per avere tensioni e correnti compatibili con gli strumenti di misura; l’avvolgimento AT è a vuoto (aperto) 2. Voltmetriche a monte per trascurare gli autoconsumi. 3. Prova a tensione variabile tra (circa) 40% 120% di Vn “almeno 10 misure” 4. Il cos è basso (solitamente inferiore a 0,5) Prova indiretta pag. 6 TABELLA SPERIMENTALE V/Vn % 10% 20% V V I A Po W Puc-o W Pfe W Cos 0 125% N.B. Calcolare le Pcu-o e verificare che sono trascurabili rispetto alle Po e quindi Po = Pfe GRAFICI N.B. I grafici devon essere interpolati Io – Vo: Po – Vo: Coso – Vo: Prova indiretta Caratteristica di magnetizzazione (notare ginocchio di saturazione) Funzione quadratica (parabola) in quanto Po Pfe che è funzione di V2. Dipende dalla curva Io – Vo (R = cost, mentre Xfe varia come la curva Io-Vo) pag. 7 RISULTATI DELLA PROVA Po = ….…. W Po% = …….. Cos 0 = …….. Ia = …….…. A Io = ….... A Zo = …….… Io % = …... Ra = …….. I = ……... A X = ……… N. B. Pfe, Io, Cos o, sono stati ricavati dai grafici e non dalla tabella Pfe, Io, Cos o, Ia, I sono riferiti alla tensione nominale N.B. Pfe, Pfe%, Io% non dipendono dal lato di alimentazione; Io, Ia, I, Zo, Ro, X, si riferiscono al lato di alimentazione della prova. Prova indiretta pag. 8 5 - PROVA IN CORTO CIRCUITO SCOPO: Si determinano: Pcu; Ze, Re, Xe N.B. Serve TA per trafo da 1500-2000 VA SCHEMA DI MISURA TEORIA 1. Vcc = (6% 10%) di Vn quando negli avvolgimenti circola la corrente nominale. 2. Pcu = Pcc + Pfe(Vcc) Pfe(Vcc) = K x Vcc2 Vcc = (6% 10%) di Vn a In 10% di Vn = 0,1 Vn; al quadrato = 0,01 V2n e quindi Pfe(Vcc) = 1% di Pfe(Vn) e quindi con buona approssimazione Pcc = Pcu 3. Le Pcu (perdite nel rame) sono dovute all’effetto Joule e alla perdite addizionali e sono proporzionali a I2. CONDIZIONI DELLA PROVA 1. Alimentazione lato AT per avere tensioni e correnti compatibili con gli strumenti di misura; l’avvolgimento BT è chiuso in corto circuito 2. Voltmetriche a valle per trascurare gli autoconsumi. 3. Prova a corrente variabile tra (circa) 40% 120% di In “almeno 10 misure” 4. Prova per valori decrescenti di corrente, per avere la macchina a regime termico 5. Il cos è alto e costante (solitamente superiore a 0,7) N.B. L’alimentazione è a tensione ridotta rispetto alla tensione nominale, altrimenti il trasformatore va in “fumo”. Prova indiretta pag. 9 TABELLA SPERIMENTALE I/In % 10% 20% V V I A Pcc W Pfe-cc W Pcu W Cos cc 125% N.B. Calcolare le Pfe-cc e verificare che sono trascurabili rispetto alle Pcc e quindi Pcu = Pcc GRAFICI N.B. I grafici devon essere interpolati Vcc – Icc: Caratteristica lineare in quanto durante la prova: Re = costante se non cambia la temperatura degli avvolgimenti; Xe = costante in quanto il ferro lavora nella zona lineare della caratteristica di Pcc – Icc: Coso – Icc: Prova indiretta magnetizzazione (lontano dalla saturazione); Funzione quadratica (parabola) in quanto Pcc Pcu che è funzione di I2. Caratteristica lineare perché Re = cost e Xe = cost pag. 10 RISULTATI DELLA PROVA Pcu = ….…. W Pcu% = …….. Cos cc = …….. Ze = …….… Vcc = ….... V Re = …….. N. B. Pcu, Vcc, Cos cc, Vcc% = …... Xe = ……… sono stati ricavati dai grafici e non dalla tabella e sono riferiti alla corrente nominale N.B. Pcu, Pcu%, Vcc% non dipendono dal lato di alimentazione; Vcc, Ze, Re, Xe, si riferiscono al lato di alimentazione della prova. Prova indiretta pag. 11 5 - DETERMINAZIONE DEL CIRCUITO EQUIVALENTE PROVA A VUOTO (alimentazione lato secondario o BT) Dai grafici della prova a vuoto si ricava Po, I2o, Coso, in corrispondenza della tensione nominale V = V2o (prova eseguita alimentando il secondario). Calcolo di Ra e X lato primario I valori di Po, Qo, Coso misurati alla tensione V = V2o (alimentazione lato secondario), coincidono con quelli misurati alla V = V1n con alimentazione lato primario. La I2o chiaramente cambia. Po = Pfe Pfe = V1n2 Ra Qo = Po x tag o Qo = V1n2 X Prova indiretta Ra = X = V1n2 Pfe V1n2 Qo pag. 12 PROVA IN CORTO CIRCUITO (alimentazione lato primario o AT) Dai grafici della prova in c.to-c.to si ricava Pcc, V1cc, Coscc, in corrispondenza di della corrente nominale I = I1n (prova eseguita alimentando il primario). Calcolo di Re e Xe lato secondario I valori di Pcc, Qcc, Coscc misurati alla corrente I = I1n (alimentazione lato primario), coincidono con quelli misurati alla I = I2n con alimentazione lato secondario. La V1cc chiaramente cambia. La caratteristica Vcc-Icc è lineare pertanto in qualsiasi punto il rapporto Vcc/Icc dà la Ze’ vista al primario Vcc Ze' Ze’ = che vista al secondario diventa Ze’’ = Icc K2 Pcu Pcc = Pcu Pcu = Re’ * I1n2 = Re’’ * I2n2 Re’’ = I2n2 Quindi si ricava la Xe’’ vista al secondario Xe’’ = Ze''2 - Re''2 Riporto della Re’’ da 20°C (temperatura della prova) alla temper. convenzionale di 75°C. (K = 1,216) La Xe’’ non varia al variare della temperatura. 234,5 + r Re’’75°C = Re’’ * K Con K = (valida solo per il 234,5 + o rame) N.B. Essendo il trasformatore di piccola potenza, sono state trascurate le perdite addizionali nel riporto a 75 °C Ricalcalo di tutti i parametri alla temperatura convenzionale di 75°C. Pcu75°C = Re’’75°C * I2n2 Ze’’75°C = Re''75°C2 + Xe''2 Ze’75°C = k2 * Ze’’75°C Re''75°C Ze’’75°C Non dipende dal lato alimentazione Ze’’75°C * I2n V20 Non dipende dal lato alimentazione Coscc75°C = Vcc% = Non dipende dal lato alimentazione Normalmente sulla targa di un trasformatore vengono riportati i seguenti valori riferiti a 75°C ed alle condizioni nominali di funzionamento: Sn V1 / V2o Prova indiretta I1 / I2 Pcu Pfe Vcc% pag. 13 6 - DETERMINAZIONE DELLA CADUTA DI TENSIONE E DEL RENDIMENTO a) Carico con cos = 1 ∆V = Re’’75°C * I2 = V2 * I2 V2 * I2 + Pfe + Re’’75°C * I22 b) Carico con cos = 0,8 ∆V = (Re’’75°C * I2 * cos) + (Xe’’ * I2 * sen) = V2 * I2 * cos V2 * I2 * cos + Pfe + Re’’75°C * I22 Calcolare V20, - V e per I2 = 0, 1/4*I2n, 2/4*I2n ¾*I2n, 4/4*I2n, 5/4*I2n e tracciare i 3 grafici: V2-I2; ∆V 2-I2; -I2 VERFICA DI CORRETTEZZA Calcolare le Pcu, note le resistenze degli avvolgimenti ricavate nella prova n° 2. Pcu = R1*I1n2 + R2*I2n2 (alla t. ambiente di 20 °C) Questo valore deve essere leggermente inferiore a quello ricavato con la prova in corto circuito (alla In) per 2 motivi: 1. Non contempla le perdite addizionali 2. Nella prova in c.to-c.to gli avvolgimenti si riscaldano e non sono più a 20 °C. Prova indiretta pag. 14 5 – CURVE CARATTERISTICHE CALCOLO DEL RENDIMENTO CONVENZIONALE E DELLA V2 ATTRAVERSO LE MISURE (VUOTO E C.TO C.TO) Fatt. carico a % 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 V1 V I1 A V2o V I2 A Pfe W 75°C Req" Cos Cos Cos Cos Cos Cos Cos Cos Cos 1 0,9 0,8 1 0,9 0,8 1 0,9 0,8 Pcu P2 P2 P2 V2 V2 V2 W kW kW kW % % % Rendim - Corrente = 1,0 1,0 Rendim 0,9 0,9 Cos 1 0,8 Cos 0,8 0,8 Cos 0,9 0,7 0 2 4 I [A] 6 8 Caduta di tensione (approssimata) V2 = I 2 ( R" eq Cos X " eq Sen ) V 2o V2% = 0,7 0,6 P2 P 2 Pfe Pcu 10 V2 x100 Rendim - Corrente 14,0 12,0 DV2% 10,0 Cos 1 8,0 Cos 0,9 6,0 Cos 0,8 4,0 2,0 0,0 0 Prova indiretta 2 4 I [A] 6 8 10 pag. 15