L’impatto dello screening sulla mortalità:
i dati dell’Osservatorio Epidemiologico
dell’ASL di Brescia
Osservatorio Epidemiologico –Michele Magoni
Quanto pesano questi tumori?
ANNI DI VITA PERSI
13.094 anni di vita persi
21 <50 anni
52 tra 50-69
131 >=70
anni vita persi % sul totale
1.337
10,2%
K SENO è prima causa specifica di perdita di anni di vita nelle donne
36.600 anni di vita persi
1.161
3,2%
• È, in Italia, il tumore più diffuso tra le donne (1/3 circa del
totale delle diagnosi tumorali) e la prima causa di morte
per tumore.
• L’incidenza è più elevata nel Nord Italia e tra le donne
con livello socioeconomico elevato.
• I fattori di rischio principali sono: menarca precoce e
menopausa tardiva, la nulliparità o la prima gravidanza a
termine dopo i 30 anni, il mancato allattamento al seno e
l’uso di contraccettivi orali. Obesità, scarso esercizio
fisico, alto consumo di carboidrati e di grassi saturi sono
anch’essi considerati fattori di rischio importanti.
• La sopravvivenza relativa a 5 anni dalla diagnosi è in
costante aumento ed è oggi pari al 87%.
MORTALITA’ TUMORE MAMMELLA NELL’ASL
RISPETTO AL RESTO DEL PAESE
La mortalità per tumori dell’ASL è stata, rispetto
alla media nazionale, superiore del 7%, un
eccesso simile a quelli riscontrato per l’intera
Regione Lombardia che aveva un +12% (2008-09
ultimi dati disponibili ISTAT per causa).
INCIDENZA TUMORE MAMMELLA 1999-2006:
CONFRONTO REGISTRI LIMITROFI
TUMORE MAMMELLA :INCIDENZA ASL 1999-2006
è stato rilevato un unico cluster di comuni
nell’area centro orientale dell’ASL che
presentava un +10% di rischio relativo
(P=0,029) rispetto alla media ASL.
La mortalità per tumori seno: trend
-16% ultimi
anni rispetto
2000-04
La mortalità per tumori seno: trend
50-75 anni
(età dello
screening)
>=75
anni
-25%
=
DECESSI vs CASI INCIDENTI NELL’ASL
TASSI NON NUMERI
-11%
-16%
• LISTA PARTECIPANTI ALLO SCREENING DAL 1987
• CONFRONTO TRA CHI HA FATTO MAMMOGRAFIA E CHI NO
TRA CHI HA FATTO MAMMOGRAFIA:
EPISODICA (-25% DELL’ATTESA) /// O CON REGOLARITA’
P<0,0001
C’è sicuramente un bias di selezione: le donne
che fanno lo screening diverse da chi non lo fa:
• stili di vita
• accesso alle cure
Altre CAUSE DI MORTE
Associazione protettiva per
tumore al seno è la più forte
P<0,0001
P>0,05
• Familiarità
• Stili di vita :fattori dietetici ( consumo di carni rosse e di
insaccati, farine e zuccheri raffinati), il sovrappeso e la
ridotta attività fisica, il fumo e l’eccesso di alcool. Molta
frutta e verdura sono protettivi.
• Il carcinoma del colon-retto è in assoluto il tumore a
maggiore insorgenza nella popolazione italiana.
• La sopravvivenza relativa a 5 anni dalla diagnosi è molto
migliorata ed è intorno al 64%
MORTALITA’ TUMORE COLON RETTO NELL’ASL
RISPETTO AL RESTO DEL PAESE
La mortalità per tumori dell’ASL è stata, rispetto
alla media nazionale, simile sia nei maschi
che nelle femmine (2008-09 ultimi dati
disponibili ISTAT per causa).
Tassi incidenza per tumori colon retto in Lombardia 1999-2006
La mortalità per tumori colon retto: trend
-20%
-26%
50-75 anni
(età dello
screening)
-27%
-45%
>=75
anni
-16%
-10%
Dati italiani
Prima dell'introduzione del Pap test, il carcinoma della
cervice era una delle principali cause di morte per cancro
in donne.
Il PAP test permette di identificare lesioni precancerose e
carcinomi in situ: non si vedono come nuovi casi di
tumore ma ci sono.
Conoscere la
prevenzione
I morti che
preveniamo
nessuno li vede!
Ci sono prove che la protezione offerta dal test Hpv
a cinque anni è infatti maggiore di quella offerta dal Pap test
a tre anni
Uno screening basato sul test Hpv avrà complessivamente
costi inferiori rispetto a quelli dello screening citologico
tradizionale