8 Esercitazione: soluzioni A cura di Monica Bonacina∗ Corso di Microeconomia A-K, a.a. 2012-2013 Questo eserciziario sostituisce gli esercizi di fine capitolo del vostro libro di testo. La struttura degli esercizi è analoga a quella che troverete all’esame. Ciascun capitolo dell’eserciziario si compone di tre sezioni. Nella prima sezione, chiamata "Definizioni", vi si chiede di definire sinteticamente alcuni termini. Qualora fosse necessario potrete avvalervi dll’aiuto di formule o/o grafici. Nella seconda sezione, chiamata "Vero/Falso", vi si chiede di dire se gli enunciati riportati sono da considerarsi veri, falsi o incerti e di fornire una spiegazione della vostra risposta. Mi raccomando, concentratevi sulla spiegazione perchè è la parte più importante. La terza sezione, chiamata "Esercizi", contiene degli esercizi. Gli esercizi possono essere sia numerici che di analisi grafica. Buon lavoro!! La maggior parte dei quesiti riportati di seguito è tratta da temi d’esame. 1 Definizioni. Si definiscano sinteticamente i termini anche con l’ausilio, qualora necessario, di formule e grafici. Def. 1. Leader alla Stackelberg. Impresa che sceglie la propria strategia ottima per prima anticipando la reazione dell’impresa follower. Def. 2. Modello di Bertrand. Situazione in cui le imprese competono scegliendo simultaneamente il prezzo al quale vendere il proprio bene. Def. 3. Impresa follower. ∗ Ragazzi, se avete bisogno di contattarmi, la mia mail è [email protected]! 1 Impresa che sceglie la propria strategia ottima tenendo conto della scelta - già effettuata - dall’impresa leader. Def. 4. Dilemma del prigioniero. Situazione in cui i giocatori dispongono di una strategia (strettamente) dominante, la cui adozione porta ad un esito che non è efficiente nel senso di pareto. Def. 5. Equilibrio nel modello di Stackelberg. Equilibrio di Nash perfetto (ovvero perfetto nei sottogiochi) in un mercato in cui la strategia di ciascuna impresa consiste nella scelta del proprio volume di produzione ed una delle due imprese (leader) effettua la propria scelta prima dell’altra (follower). Def. 6. Strategia dominata. Strategia che assicura al giocatore che la adotta un payoff maggiore (o al più uguale) a quello che il giocatore otterrebbe scegliendo una delle strategie alternative a sua disposizione, per ogni possibile strategia adottata dagli altri giocatori. 2 Vero/Falso. Si stabilisca se gli enunciati sono veri, falsi, o incerti. Si fornisca una spiegazione (anche grafica se opportuno) e si argomenti compiutamente la risposta. Vero/Falso 7. Le imprese Alfa e Beta competono simultaneamente in prezzo. I costi medi di produzione del primo duopolista sono costanti e pari a 1 mentre quelli del secondo duopolista sono costanti e pari a zero. In equilibrio ciascuna impresa venderà ad un prezzo pari al proprio costo marginale di produzione ottenendo profitti nulli. FALSO.Nel caso di concorrenza nel prezzo con MC =1MC = 0 l’impresa meno efficiente sceglierà un prezzo pari al suo costo marginale (p =MC ) mentre quella più efficiente praticherà un prezzo leggrmente inferiore alla concorrente onde servire tutto il mercato (p =MC − con numero piccolo e positivo). In questo caso l’impresa più efficiente ottiene un profitto positivo. Vero/Falso 8. Le imprese Alfa e Beta competono simultaneamente in prezzo. I costi medi di produzione del primo duopolista sono costanti e pari a 2 mentre quelli del secondo duopolista sono costanti e pari a zero. La curva di domanda di mercato è = 12 − . Allora il surplus dei consumatori è 72. FALSO. Nel caso di concorrenza nel prezzo con MC =2MC = 0 l’impresa meno efficiente sceglierà un prezzo pari al suo costo marginale (p =MC ) mentre quella più efficiente praticherà un prezzo leggermente inferiore alla concorrente onde 2 servire tutto il mercato (p =MC − con numero piccolo e positivo). Tutti i consumatori acquisteranno il bene al prezzo di 2-; quindi verranno complessivamente acquistate 10+ unità del bene ed il surplus dei consumatori sarà pari a SC=(122+)(10+)/2 ∼ 50 Vero/Falso 9. Nel modello di Bertrand il prezzo di equilibrio per ogni impresa è sempre pari al suo costo marginale. FALSO. Le imprese scelgono un prezzo pari al proprio costo marginale solo se si tratta di un oligopolio (o duopolio) simmetrico. Vero/Falso 10. In duopolio le imprese producono sempre più di quanto produrrebbe un monopolista. VERO. Indipendentemente dal tipo di concorrenza (alla Bertrand, alla Cournot o alla Stackelberg), la presenza di rivali induce le imprese a produrre complessivamente un numero di unità di output maggiori di quelle che verrebbero prodotte da un monopolista. In particolare con concorrenza simultanea nel prezzo e costi simmetrici, due imprese produrrebbero lo stesso livello di output (complessivamente) che verrebbe prodotto in concorrenza perfetta. Vero/Falso 11. Due imprese A e B competono alla Bertrand ed hanno, rispettivamente, funzioni di costo totale ( ) = 10 e ( ) = 5 . In equilibrio, solo B rimarrà sul mercato e venderà il bene al prezzo di monopolio che è pari a 15. FALSO. Dato che l’impresa B è più efficiente praticherà un prezzo leggermente inferiore a quello adottato dall’impresa rivale (p = 10 e p = 10−) e, così facendo, riuscirà a servire tutto il mercato. Ma l’impresa B non può comportarsi da monopolista in quanto se scegliesse un prezzo superiore al costo marginale dell’impresa rivale, questa potrebbe riconquistare tutto il mercato. Vero/Falso 12. Due imprese A e B competono alla Bertrand ed hanno, rispettivamente, costi medi pari a = 8 e = 4. In equilibrio, B produrrà il doppio di A. FALSO. Dato che l’impresa B è più efficiente praticherà un prezzo leggermente inferiore a quello adottato dall’impresa rivale (p = 10 e p = 10−) e, così facendo, riuscirà a servire tutto il mercato. Vero/Falso 13. Due imprese che competono alla Stackelberg e hanno costi marginali uguali e costanti producono, in equilibrio, la stessa quantità FALSO. Anche se i duopolisti hanno lo stesso costo marginale, l’impresa leader si avvantaggia in quanto può scegliere il proprioo livello di produzione prima della rivale. Il leader produrrà più del follower in equilibrio. 3 Vero/Falso 14. Gli incentivi alla collusione sono più forti in presenza di concorrenza in prezzo di quanto non lo siano con concorrenza in quantità. INCERTO. Una deviazione unilaterale dall’accordo garantisce profitti maggiori in caso di concorrenza in prezzo (per via della possibilità di escludere i rivali dal mercato praticando un prezzo lievemente inferiore a quello concordato); d’altra parte il ritorno all’equilibrio di Bertrand-Nash rappresenta una punizione più severa (profitti nulli) di quanto non sia il ritorno ad un equilibrio di Cournot-Nash (profitti positivi). Vero/Falso 15. Potendo fare la prima mossa uno Stackelberg leader ridurrà il proprio volume di produzione al fine di sostenere il prezzo di mercato ed ottenere maggiori profitti. FALSO. Dal momento che il follower reagisce ad un aumento nella produzione del leader riducendo il proprio livello di produzione, lo Stackelberg leader produce più di quanto non farebbe se la concorrenza fosse simultanea. Vero/Falso 16. Si consideri un duopolio simmetrico. Entrambe le imprese si caratterizzano per costi marginali pari a 5. La curva di domanda inversa di mercato è = 17 − dove Q è la quantità complessivamente domandata. Il surplus dei consumatori nel caso di concorrenza alla Stackelberg è maggiore a quello che si avrebbe con concorrenza alla Cournot. VERO. Nel caso in cui le imprese concorressero alla Cournot (concorrenza simultanea nella quantità), ciascuna impresa sceglierebbe di produrre 4 unità di output (quindi complessivamente sarebbero vendute 8 unità del bene ) ed il prezzo di mercato sarebbe pari a 9. Nel caso in cui invece la concorrenza fosse secondo il modello di Stackelberg (e quindi una delle due imprese scegliesse quanto produrre prima dell’impresa rivale), l’impresa leader sceglierebbe di produrre 6 unità di output, mentre la follower ne produrrebbe 3. Complessivamente sarebbero prodotte 9 unità del bene, quindi il prezzo di mercato nel caso di concorrenza sequenziale nella quantità sarebbe pari a 8. Dato che nel caso di concorrenza simultanea il prezzo pagato dai consumatori sarebbe superiore (la quantità inferiore) a quello che si avrebbe in concorrenza sequenziale, il surplus dei consumatori è maggiore nel caso di concorrenza alla Stackelberg. Vero/Falso 17. Nel modello di Bertrand i duopolisti ottengono sempre un profitto nullo. FALSO. Nel caso di concorrenza simultanea nel prezzo i duopolisti ottengono profitti nulli solo quando hanno gli stessi costi marginali. Vero/Falso 18. In concorrenza monopolistica le imprese possono paticare un prezzo superiore al loro costo marginale. VERO. Nel caso di concorrenza monopolistica il bene venduto non è un perfetto sostituto del bene venduto dai concorrenti quindi cascuna impresa, pur vendendo il 4 bene ad un prezzo superiore al costo mrginale, non perde tutti i suoi clienti. Vero/Falso 19. La concorrenza alla Bertrand porta sempre ad una alloazione efficiente delle risorse. FALSO. Nel caso di concorrenza simultanea nel prezzo l’allocazione delle risporse risulta efficiente nel senso di pareto solo se i duopolisti sono simmetrici (stesso costo marginale). Vero/Falso 20. Si consideri un duopolio simmetrico. Sia "c" il costo marginale di ciascun duopolista ("c" è un parametro positivo) e p=a-Q la domanda di mercato (con "a" parametro positivo e tale che "a""c"). La perdita secca nel caso in cui le imprese competano simultaneamente scegliendo la quantità da produrre è inferiore alla perdita secca che si avrebbe se le imprese competessero alla Stackelberg. FALSO. La perdita secca è pari alla differenza tra il surplus in corrispondenza dell’allocazione efficiente delle risorse e quello in corrispondenza dell’allocazione delle risorse considerata (nel caso di specie con concorrenza alla Cournot o alla Stackelberg). Il surplus totale in concorrenza perfetta sarebbe pari a (a-c) 2 2. Nel caso di concorrenza simultanea simultanea in quantità ciascuna impresa produrrebbe (a-c)/3 unità del bene, il prezzo di mercato sarebbe (a+2c)/3 ed il surplus totale sarebbe pari a 4(a-c) 2 9. Nel caso di concorrenza alla Stackelberg il leader produrrebbe (a-c)/2, il follower produrrebbe (a-c)/4, il prezzo di mercato sarebbe (a+3c)/4 ed il surplus totale sarebbe pari a 15(a-c) 2 32. La perdita secca nel caso di concorrenza alla Cournot è (a − c)2 2 − 4 (a − c)2 9 = ( − )2 18 mentre quella con concorrenza alla Stackelberg è 2 2 (a − c) 2 − 15(a − c) 32 = ( − )2 32 Quindi la perdita secca con concorrenza sequenziale è inferiore a quella con concorrenza simultanea (qualunque sia il valore dei parametri "a" e "c"). Vero/Falso 21. Si consideri un duopolio simmetrico con scelta simultanea. La perdita secca nel caso in cui le imprese competano nella quantità è superiore a quella che si avrebbe se le imprese competessero nel prezzo. VERO. Mentre nel caso di concorrenza nel prezzo la perdita secca è nulla (il prezzo è pari al costo marginale), ne caso di concorrenza nella quantità la perdita secca è positiva (il prezzo è maggiore del costo marginale). Vero/Falso 22. Si consideri un duopolio simmetrico in cui i produttori, Alpha e Beta, si caratterizzano per costi marginali costanti e pari a 4. La curva di domanda inversa di mercato è = 20 − 2 dove Q è la quantità complessivamente domandata. Se Alpha agisse da Stackelberg leader sceglierebbe di produrre lo stesso livello di output che verrebbe prodotto da un monopolista. 5 VERO. L’impresa Beta (follower) sceglierebbe il livello di output determinato dalla sua funzione di risposta ottima che, nel caso in esame è q = 4 − 2, (essendo i ricavi marginale di Beta pari a 20-4q -2q A ed i costi margianli di Beta pari a 4).1 Il leader, anticipando il comportamento del follower, si caratterizzerebbe per un profitto pari a = (20 − 2 − 8 + − 4) = (8 − ) ; quindi il leader produrrebbe 4 unità del bene. Un monopolista che fronteggia una curva di domanda pari a quella in esame e con costi marginali pari a 4 sceglierebbe di produrre 20-4Q=4 ovvero deciderebbe di produrre 4 unità del bene. Vero/Falso 23. Le imprese 1, 2 e 3 concorrono alla Bertrand. I costi marginali di produzione sono, rispettivamente MC1 =5, MC2 =4 e MC3 =4. La domanda di mercato per il bene prodotto dai duopolisti è = 20 − 2. Allora il surplus dei produttori sarà nullo e quello dei consumatori sarà massimo. VERO. Le imprese 2 e 3 sceglieranno infatti un prezzo pari al loro costo marginale (anche l’impresa 1, meno efficiente, delle altre, pratica un prezzo pari al suo costo maginale ma essendo questo maggiore di quello praticato dalle altre imprese presenti sul mercato nessun consumatore deciderà di acquistare da quest’ultima). Il bene verrà quindi venduto ad un prezzo pari a 4. I produttori dato che vendono ad un prezzo pari al minimo prezzo a cui sono disposti a vendere il bene ottengono un surplus nullo; mentre i consumatori visto che il prezzo praticato dagli oligopolisti è il minimo possibile, ottengono un surplus massimo. Vero/Falso 24. Le imprese 1, 2 e 3 concorrono alla Bertrand. I costi marginali di produzione sono, rispettivamente MC1 =5, MC2 =5 e MC3 =4. La domanda di mercato per il bene prodotto dai duopolisti è = 20 − 2. Allora il surplus dei produttori sarà nullo e quello dei consumatori sarà massimo. FALSO. Le imprese 1 e 2 sceglieranno un prezzo pari al loro costo marginale mentre l’impresa 3 (quella che poi servirà tutto il mercato), sceglierà un prezzo pari a 5- maggiore del suo costo marginale. Così facendo l’impresa 3 si assicura un profitto positivo (dato che i costi fissi sono nulli tale profitto è anche pari al surplus dei produttori) ed i consumatori, visto che il prezzo praticato dall’impresa 3 non è pari al suo costo marginale, non anno surplus massimo. Vero/Falso 25. Sul mercato concorrenziale delle mele operano 4 imprese aventi tutte la stessa struttura di costo: TC=5q , dove q indica la quantità di mele prodotta dalla singola impresa. La domanda di mele è = 18 − 2 (Q indica la quantità di mele complessivamente domandata dal mercato). Quindi il surplus totale di questo mercato è 32. FALSO. Le imprese si caratterizzano per un costo marginale costanete e pari a 5; quindi il bene sarà venduto ad un prezzo pari a 5. A questo prezzo i consumatori acquistaranno 8 unità del bene. Dato che i produttori vendono il bene ad un prezzo pari al prezzo minimo a cui sono disposti a vendere il bene, il surplus dei produttori 1 Vi ricordo che la funzione di risposta ottima dell’impresa Beta si ottiene risolvendo il problema di massimizzazione dell’impresa Beta da cui si ottiene che l’impresa Beta sceglie il livello di output in corrispondenza del quale MR =MC , data la decisione di produzione dell’impresa leader. 6 è pari a zero e tutto il surplus economico coincide con quello dei consumatori. Dopo aver opportunamente calcolato la curva di domanda inversa, otteniamo che il surplus dei consumatori è (9-5)x8/2=16. Vero/Falso 26. Le imprese A, B e C competono in prezzo nel mercato della telefonia. I costi marginali dei tre produttori sono, rispettivamente, MC =3, MC =2 e MC =1. In equilibrio, ciascuno sceglierà un prezzo pari al proprio costo marginale ottenendo profitti nulli. FALSO. Le imprese A e B sceglieranno un prezzo pari al loro costo marginale mentre l’impresa C (quella che poi servirà tutto il mercato), sceglierà un prezzo pari a 2- maggiore del suo costo marginale. Così facendo l’impresa C si assicura un profitto positivo. Vero/Falso 27. Sul mercato concorrenziale dell’acciaio operano 5 imprese aventi tutte la stessa struttura di costo: TC=10q , dove qi indica la quantità di acciaio prodotta dalla singola impresa. La domanda di acciaio è = 20 − (Q indica la quantità di acciaio complessivamente domandata dal mercato). Quindi il surplus totale di questo mercato è 50. VERO. Le imprese si caratterizzano per un costo marginale costanete e pari a 10; quindi il bene sarà venduto ad un prezzo pari a 10. A questo prezzo i consumatori acquistaranno 10 unità del bene. Dato che i produttori vendono il bene ad un prezzo pari al prezzo minimo a cui sono disposti a vendere il bene, il surplus dei produttori è pari a zero e tutto il surplus economico coincide con quello dei consumatori. Dopo aver opportunamente calcolato la curva di domanda inversa, otteniamo che il surplus dei consumatori è (20-10)x10/2=50. Vero/Falso 28. Nel modello di Cournot, ogni duopolista reagisce ad un aumento della produzione dell’impresa rivale aumentando il proprio livello di produzione. FALSO. Le funzioni di reazione nel cas di concorrenza simultanea in quantità hanno pendenza negativa ad indicare che ciascun duopolista reagisce ad un aumento nella quantità prodotta dall’impresa rivale contraendo il propro livello di produzione. Vero/Falso 29. Nel modello di Stackelberg l’impresa leader produce più dell’impresa follower perché è più efficiente. FALSO. L’impresa leader produce di più della follower perchè potendo scegliere per prima si avvantaggia. Non è quindi necessario che il leader sia più efficiente del follower affinchè produca un maggior livello di output in equilibrio. Vero/Falso 30. Nella competizione alla Cournot il duopolista con costo marginale maggiore non produce nulla. 7 FALSO (in generale). Dato che nel caso di concorrenza simultanea in quantità gli oligopolisti si comportano in maniera meno aggressiva di quando la concorrenza è nel prezzo, in generale anche l’impresa con costi marginali più elevati (e quindi quella meno efficiente) riesce a servire una parte del mercato. Ovviamente servirà, nel caso di concorrenza duopolistica, meno della metà del mercato. Vero/Falso 31. Nella competizione alla Bertrand il duopolista con costo marginale maggiore viene escluso dal mercato. VERO. Nel caso di concorrenza simultanea nel prezzo, se i duopolisti si caratterizzano per costi marginali diversi, solo l’impresa più efficiente produrrà e servirà l’intero mercato escludendo l’impresa rivale. Vero/Falso 32. Le imprese A e B competono in prezzo in un certo mercato. I costi marginali dei due produttori sono, rispettivamente, MC =3, MC =2. La domanda di mercato del bene è = 13 − . Un ricercatore dell’università di Pavia inventa una tecnica che consentirebbe all’impresa che la adottasse di produrre il bene ad un costo marginale costante e pari a 1. L’invenzione è tutelata da un brevetto e quindi non potrebbe essere adottata da ambedue le imprese. L’impresa B sarebbe disposta a pagare più di A per ottenere il diritto all’uso della nuova tecnica. VERO. Se l’invenzione fosse adottata dall’impresa A, quest’ultima potrebbe praticare un prezzo pari a 2- (l 0 impresa B se non dispone della tecnica ha un costo marginale pari a 2), servire tutto il mercato e ottenere un profitto pari a (circa) 11. Se l’invenzione fosse adottata dall’impresa B, quest’ultima potrebbe praticare un prezzo pari a 3- (l’impresa A se non dispone della tecnica ha un costo marginale pari a 3), servire tutto il mercato ed ottenere un profitto pari a (circa) 20. L’impresa B sarebbe quindi disposta ad acquistare il brevetto per un prezzo di 20 mentre l’impresa A per tale brevetto sarebbe disposta a pagare solo 11. 3 Esercizi. Si risolvano i seguenti esercizi. Esercizio 1. Sul mercato dei fagioli operano 3 imprese che competono alla Bertrand; ciascuna di esse è caratterizzata dal costo totale TC = 6 , dove è la quantità prodotta dall’impresa i (i=1,2,3). La curva di domanda di mercato è = 20−(12), dove Q è la quantità totale scambiata. (1) Individuate l’equilibrio di mercato, rappresentando correttamente le curve di domanda ed offerta di mercato. (2) Calcolate il profitto ottenuto da ciascuna impresa in tale equilibrio, il surplus totale dei produttori e dei consumatori e il surplus sociale. (3) Supponete che il prezzo di un bene sostituto dei fagioli aumenti. Come vi aspettate che si modifichi l’equilibrio di mercato dei fagioli (prezzo, quantità, surplus sociale)? Non occorre fare calcoli, ma basta usare un grafico. Soluzioni. (1) Se le imprese sono simmetriche e competono alla Bertrand, cioè decidendo il prezzo per sottrarsi clienti a vicenda sino a quando c’è spazio per fare 8 profitti, fisseranno il prezzo al livello del loro costo marginale. Data la funzione di costo totale, il costo marginale di ciascuna è 6 (anche il costo medio è 6). La funzione di offerta della singola impresa è = ≥ min ( ) da cui, sostituendo otteniamo =6 in corrispondenza di un prezzo pari a 6 ciascuna impresa è disposta ad offrire tutta la capacità a sua disposizione; dunque la curva di offerta di mercato è orizzontale di altezza 6. La curva di domanda (inversa) è = 20 − (12) → = 40 − 2 con intercetta verticale 40, inclinazione -2 e intercetta orizzontale 20. Si veda il grafico sotto. p 40 D Equilibrio S p*=6 Q*=17 20 Q L’equilibrio di mercato, ottenuto come intersezione tra curva di domanda e di offerta di mercato è ∗ = 6; ∗ = 17 (2) Il profitto ottenuto dalle imprese è, come sempre nel caso Bertrand con costo marginale uguale e costante, pari a zero. Il surplus dei produttori che, in assenza di costi fissi equivale alla somma dei profitti delle singole imprese, è anch’esso pari a zero. Infine il surplus dei consumatori è = 40−6 2 × 17 = 289 Il surplus sociale (somma di surplus dei produttori e dei consumatori) è quindi anch’esso pari a 289. (3) Se il prezzo di un bene sostituto dei fagioli aumenta, la domanda di quel bene da parte dei consumatori si riduce, mentre quella di fagioli aumenta (a parità di prezzo dei fagioli) dunque la curva di domanda di fagioli si sposta verso destra. Stante la forma della curva di offerta di fagioli, ne consegue un aumento (il prezzo di equilibrio nel mercato dei fagioli resta pari a 6) della quantità di fagioli scambiata e del surplus sociale. 9 Esercizio 2. Alfa e Beta sono gli unici produttori di mozzarella di bufala. I costi totali di produzione di ciascuna impresa sono = 20 , dove è la quantità prodotta dall’impresa i (i=, ). La domanda di mozzarelle di bufala è = 100 − , dove Q è la quantità totale scambiata. Le imprese competono tra loro sul prezzo. (1) Calcolate l’equilibrio di mercato specificando prezzo praticato, quantità vendute e profitti della singola impresa. (2) L’impresa Alfa è costretta (per un’improvvisa epidemia negli allevamenti di bufale) ad apportare modifiche al processo produttivo ed i suoi costi totali divengono: 0 = 30 (i costi totali dell’impresa rivale restano = 20 ). Si calcoli il nuovo equilibrio di mercato specificando prezzo praticato, quantità vendute e profitti della singola impresa. (3) Confrontate l’equilibrio al punto (2) con quello che si avrebbe se Beta si comportasse da monopolista. Dite come mai Beta sceglie di praticare un prezzo inferiore a quello di monopolio. Soluzione. (1) In caso di concorrenza alla Bertrand tra imprese aventi la medesima struttura di costo, ciascuna sceglierà di praticare un prezzo pari al proprio costo marginale = = 20 e si spartiranno il mercato in parti uguali. Dalla curva di domanda si ottiene che in corrispondenza di un prezzo pari a 20 verranno vendute ∗ = 100 − 20 = 80 unità; quindi ciascun duopolista venderà 40 unità (∗ = ∗ 2 = 40) ed otterrà un profitto pari a ∗ = 20 × ∗ − (∗ ) = 0 (2) A causa delle modifiche al processo produttivo, l’impresa Alfa diventa meno efficiente di Beta. In presenza di concorrenza alla Bertrand tra duopolisti asimmetrici (ovvero con costi marginali diversi), il duopolista meno efficiente sceglierà di praticare un prezzo pari al suo costo marginale (p0 = 0 = 30) mentre quello più efficiente sceglierà 0 = 0 − = 30 − 0 dove è un numero piccolo e positivo, in modo da sottrarre tutti i clienti all’impresa rivale ed ottenere dei profitti positivi. Dato che l’impresa Beta pratica un prezzo inferiore a quello scelto dall’impresa Alfa tutti i consumatori acquisteranno il bene da Beta e, sostituendo nella curva di domanda si ottiene il livello di produzione in corrispondenza del nuovo equilibrio 0 = 100 − (30 − ) = 7 + ∼ 70 I profitti di Beta sono 0 = 0 0 − (0 ) ∼ 700 0 (i profitti di Alfa sono nulli perchè nessuno vuole acquistare il bene da Alfa). (3) L’equilibrio di monopolio per l’impresa Beta si ottiene risolvendo l’equazione = ovvero 100 − 2 = 20 = 40 e, per sostituzione nella curva di domanda inversa = 100 − 40 = 60 10 Pur essendo più efficiente di Alfa, Beta non pratica il prezzo di monopolio perchè in corrispondenza di tale prezzo ( = 60) l’impresa Alfa potrebbe agire strategicamente, sottrarre tutti i clienti a Beta scegliendo un prezzo 00 = − ed ottenere profitti positivi. Esercizio 3. Nell’isola di Soledonia esiste un’unica spiaggia comunale. Il sindaco deve decidere quante licenze per stabilimenti balneari distribuire e per quale somma. La domanda di ombrelloni da spiaggia è = 2000 − , dove X è il numero di ombrelloni complessivamente domandato e p il prezzo a cui vengono offerti. Sono al vaglio due proposte. (1) Il partito al Governo propone di vendere due licenze. I due destinatari delle licenze, stabilimento A e stabilimento B, verrebbero a competere tra loro sulla quantità. I costi di produzione in questo caso sarebbero C(x ) = 200x , dove i=A,B ed x +x = X. Dopo aver derivato e rappresentato graficamente le funzioni di risposta ottima dei due stabilimenti (indicate in ascissa x ), calcolate l’equilibrio in termini di quantità offerta, prezzo, profitti e surplus dei consumatori. (2) Il partito di opposizione propone di distribuire 4 licenze. In questo caso i quattro destinatari delle licenze (stabilimenti 1, 2, 3 e 4) verrebbero a competere sul prezzo. I costi di produzione sarebbero analoghi a quanto individuato al punto 1: C(x ) = 200x , dove i=1,2,3,4. Calcolate l’equilibrio in termini di quantità offerta (in aggregato e da ciascun oligopolista), prezzo, i profitti ed il surplus dei consumatori. (3) Per quale somma massima il comune potrebbe vendere ciascuna licenza nei due casi? Supponendo che l’obiettivo del sindaco sia la massimizzazione del gettito generato dalla vendita delle licenze balneari, quale delle due proposte accetterà? Argomentate Soluzione. (1) La funzione di reazione di ciascun duopolista si ottiene ponendo = sapendo che MR dipende anche da quanto produce l’altro duopolista, e risolvendo nella quantità del primo. Consideriamo il duopolista A. I suoi ricavi totali, usando la funzione di domanda di mercato inversa per esprimere il prezzo, sono ( ) = (2000 − − ) da cui un ricavo marginale ( ) = 2000 − 2 − Il costo marginale del duopolista è pari a 200; quindi la sua funzione di reazione si ottiene risolvendo in x l’equazione = → = 900 − 12 Similmente la funzione di reazione del secondo duopolista è = → = 900 − 12 La rappresentazione grafica, convenendo di misurare in ascissa x , è la seguente:L’equilibrio di Cournot è ottenuto risolvendo il sistema delle due funzioni di reazione: ½ = 900 − 12 = 900 − 12 11 xB 180 Funz. di reaz ione di A Equilib rio di N ash-Cournot 90 60 Funz. di reazione di B 1/2 60 90 180 xA Figure 1: da cui, dopo qualche passaggio x =x =600; conseguentemente la produzione aggregata è X =1200. Dalla funzione di domanda inversa otteniamo il prezzo di equilibrio: p =2000-X = 800 I profitti di ciascun duopolista sono = − ( ) = 360000 Il surplus dei consumatori è dato dall’area del triangolo che ha per base la quantità totale prodotta e per altezza la differenza fra l’intercetta della domanda inversa ed il prezzo di equilibrio (immaginate il grafico), e vale = 05 × 1200 × (2000 − 800) = 720000 (2) Nel caso di concorrenza à la Bertrand con oligopolisti caratterizzati dalla medesima funzione di costo totale (e dunque di costo marginale), avremo un prezzo di equilibrio = = 200 dove i=1,2,3,4. Dalla curva di domanda diretta otteniamo la quantità complessiva prodotta = 2000 − 200 = 1800 La quantità prodotta da ciascun oligopolista è un quarto del totale (perchè ci sono 4 imprese): = 4 = 450 ed il profitto di ciascun oligopolista è pari a zero. Il surplus dei consumatori (immaginate di nuovo il grafico, dove ora il prezzo di equilibrio è 200 e la quantità 1800), è dato da = 05 × 1800 × (2000 − 200) = 1620000 (3) Dal momento che in presenza di concorrenza à la Bertrand i profitti degli oligopolisti sono nulli, la somma massima che i duo polisti saranno disposti a pagare per una licenza sarà pari a zero. Sarà invece possibile ven-dere per una somma positiva le licenze in caso di concorrenza à la Cournot (in questo caso la somma massima a cui è possibile vendere ciascuna licenza è pari ai profitti ottenuti da ciascun duopolista, cioè 360000). Dunque se l’obiettivo del sindaco è la massimizzazione del gettito generato dalla vendita delle licenze, opterà per la prima proposta. 12 Esercizio 4. Gianni & Pinotto sono titolari dell’unica impresa produttrice di giocattoli di Playland. La domanda di mercato è = 10− dove Y indica la quantità di giocattoli e p il prezzo di vendita. I costi marginali (e medi) di produzione sono pari a 4. (1) Calcolate l’equilibrio di monopolio in termini di quantità prodotta, prezzo praticato, profitto ottenuto e surplus dei consumatori. Fornite una rappresentazione grafica delle grandezze di cui sopra. (2) In seguito ad un terribile litigio i due titolari decidono di separarsi dando vita a due imprese identiche, la Gianni’s (G) e la Pinotto’s (P), caratterizzate da costi marginali di produzione MC = MC = 4. Iniziano quindi a competere simultaneamente sulle quantità. Indicate con y i giocattoli prodotti dalla Gianni’s e con y quelli della Pinotto’s (Y = y +y ). Calcolate il nuovo equilibrio raggiunto e confrontate i valori ottenuti con quelli individuati al punto precedente. (3) Supponete ora che l’impresa G diventi uno Stackelberg leader e che quindi faccia la prima mossa scegliendo il proprio volume di produzione prima dell’impresa P. Vi aspettate che le due imprese continuino a spartirsi equamente il mercato? Perché? Argomentate a parole senza fare calcoli Soluzione. (1) Il monopolista sceglie il livello di output che massimizza il suo profitto, ovvero tale per cui = I ricavi totali del monopolista, usando la domanda inversa per esprimere il prezzo, sono ( ) = (10 − ) da cui un ricavo marginale = 10 − 2 Il costo marginale del monopolista è pari a 4; quindi la condizione MR = MC implica 10 — 2Y = 4. Ne segue un livello di produzione Y∗ =3, un prezzo praticato p∗ = 7, profitti ∗ = ∗ ∗ − 4 ∗ = 7 × 3 − 4 × 3 = 21 − 12 = 9 Il surplus dei consumatori è dato dall’area del triangolo che ha per base la quantità totale prodotta e per altezza la differenza fra l’intercetta della domanda inversa e il prezzo di equilibrio (immaginate il grafico), e vale ∗ = 05 × 3 × (10 − 7) = 92 = 45 [rappresentazione grafica in aula]. (2) La funzione di reazione di ciascun duopolista si ottiene ponendo = sapendo che MR dipende anche da quanto produce l’altro duopolista, e risolvendo nella quantità del primo. Consideriamo il duopolista G. I suoi ricavi totali, usando la funzione di domanda di mercato inversa per esprimere il prezzo, sono ( ) = (10 − − ) da cui un ricavo marginale ( ) = 10 − 2 − Il costo marginale del duopolista è pari a 4; quindi la sua funzione di reazione si ottiene risolvendo in x l’equazione = 13 xP 6 Funz. di reazione di G Equilibrio di Nash-Cournot Funz. di reazione di P 1/2 2 3 6 xG Figure 2: da cui = 3 − 12 Similmante la funzione di reazione del secondo duopolista è = → = 3 − 12 La rappresentazione grafica, convenendo di misurare in ascissa y , è la seguente: L’equilibrio di Cournot è ottenuto risolvendo il sistema delle due funzioni di reazione: ½ = 3 − 12 = 3 − 12 da cui, dopo qualche passaggio otteniamo quanto produce ciascun duopolista: y =y = 2. La produzione aggregata è =4∗ Il prezzo di equilibrio, usando la domanda inversa, è = 10 − 4 = 6 ∗ I profitti di ciascun duopolista sono = − ( ) = 4 ed il surplus dei consumatori, calcolato come spiegato anche al punto precedente, è = 05 (10 − 6) × 4 = 8 ∗ (3) Nel caso in cui la Gianni’s diventi uno Stackelberg leader, aumenterà la sua quota di mercato facendo la prima mossa e scegliendo un livello di produzione superiore a quello scelto in corrispondenza dell’equilibrio simultaneo di Cournot. La Pinotto’s reagirà contraendo il suo livello di output e producendo quindi meno di quanto individuato in corrispondenza dell’equilibrio simultaneo di Cournot. I profitti della Gianni’s aumentano mentre quelli della Pinotto’s si riducono per effetto del vantaggio strategico della Gianni’s. 14 Esercizio 5. Su un mercato operano due sole imprese, l’impresa Saturno (S) e l’impresa Giove (G). La curva di domanda è = 100 − , dove Q è la quantità totale scambiata. I costi totali di produzione di ciascuna impresa sono = 16 , dove è la quantità prodotta dall’impresa i (i=, G). (1) Quanto producono le due imprese quando competono scegliendo simultaneamente la quantità da produrre? A quanto ammontano i profitti di ciascuna impresa? (2) Ipotizzate ora che le imprese competano scegliendo simultaneamente il prezzo di vendita. Quale sarebbe il prezzo praticato e che profitti otterrebbe ciascun duopolista? (3) A quanto ammonterebbero i profitti in caso di accordo collusivo? (4) Sulla base dei risultati precedenti in quale circostanza ritenete che sarebbe più facile l’adozione di un comportamento collusivo? Argomentate. Soluzione. (1) L’equilibrio di Cournot si ottiene risolvendo il sistema delle funzioni di reazione dei duopolisti. La funzione di reazione dell’impresa Saturno è ottenuta risolvendo l’equazione = per q da cui 100 − 2 − = 16 → = 42 − 12 Similmente risolvendo per l’equazione = si ottiene la funzione di reazione di G 100 − 2 − = 16 → = 42 − 12 Quindi l’equilibrio di Cournot è ½ = 42 − 12 = 42 − 12 con una produzione da parte di ciascun duopolista pari a = = 28, una produzione aggregata di 56 unità, un prezzo di equilibrio pari a 44 ed un profitto per ciascun duopolista di = 44 × 28 − 16 × 28 = 784 (2) Nel caso di concorrenza alla Bertrand tra duopolisti simmetrici ciascuna impresa sceglierebbe un prezzo pari al proprio costo marginale. Il prezzo di equilibrio sarebbe quindi pari a 16. In corrispondenza di tale prezzo si avrebbe una domanda complessiva = 100 − 16 = 84 Ciascuna impresa servirebbe metà mercato ( = = 842 = 42) ottenendo un profitto = 16 × 42 − 16 × 42 = 0 (3) Se le imprese decidessero di colludere sceglierebbero un volume di vendite (un livello di prezzo) tale da massimizzare il profitto congiunto Π = + = = − ( ) + − ( ) = (100 − ) − 16 + (100 − ) − 16 = = (100 − )( + ) − 16( + ) = = (100 − ) − 16 15 quindi dalla condizione di massimizzazione del profitto si ottiene un livello di produzione Π = 0 → 100 − 2 − 16 = 0 → = 42 e, per sostituzione, un prezzo di equilibrio = 100 − 42 = 58 I profitti complessivi dell’industria in corrispondenza dell’accordo collusivo sarebbero quindi Π = 58 × 42 − 16 × 42 = 1764 Ipotizzando che le imprese si spartiscano equamente il mercato (e quindi i profitti) l’accordo collusivo garantirebbe a ciascun duopolista un profitto 1 = 2Π = 1764 2 = 882 (4) Dato che nel caso di concorrenza in quantità le imprese accordandosi riescono ad aumentare i propri profitti di − = 882 − 784 = 98 mentre in caso di concorrenza alla Bertrand l’aumento di profitti conseguente la formazione del cartello è − = 882 − 0 = 882 mi aspetto che sia più semplice indurre imprese che competono in prezzo ad accordarsi. Esercizio 6. Nel mercato italiano dei gelati confezionati sono presenti due grandi imprese, la Salgida (S), la Frammontana (F), che competono scegliendo simultaneamente la quantità da produrre. I costi totali di produzione di ciascuna impresa sono TC(y ) = 6y dove y è la quantità prodotta dall’impresa i (i=, F). La domanda di mercato è = 10 − (13), dove = + (1) Determinate e fornite una rappresentazione grafica delle funzioni di reazione delle due imprese. (2) Calcolate l’equilibrio di mercato. (3) Supponete ora che l’impresa S diventi uno Stackelberg leader e che quindi scelga il proprio volume di produzione prima dell’impresa F. Vi aspettate che le due imprese continuino a spartirsi equamente il mercato? Perché? (Si risponda senza fare calcoli). (4) Usando il grafico al punto (1) individuate come cambiano i volumi di vendite dei duopolisti quando l’interazione diventa sequenziale. Soluzione. (1) E’ necessario innanzitutto calcolare le funzioni di risposta ottima (usiamo BR per indicare tali funzioni) dei duopolisti. Trattandosi di una concorrenza simultanea in quantità esse risultano date da → = (1) → = (2) e Dal momento che la domanda inversa è = 30 − 3 = 30 − 3 − 3 , abbiamo che i ricavi totali delle due imprese sono 2 2 e = × = 30 − 3 × − 3 = 30 − 3 × − 3 16 da cui i seguenti ricavi marginali = 30 − 3 − 6 e = 30 − 3 − 6 Similmente i costi marginali sono = 6 e = 6 quindi sostituendo nella (??) e nella (2) otteniamo → 30 − 3 − 6 = 6 → = 4 − 12 (3) → 30 − 3 − 6 = 6 → = 4 − 12 (4) e y2 8 4 y1(y2) Equilibrio di Cournot-Nash y*2 y2(y1) y*1 4 8 y1 (2) Mettendo a sistema le BR trovate sopra otteniamo ½ ½ ½ ∗ = 4 − 12 = → → ∗ = 4 − 12 = 8 3 8 3 da cui una quantità complessivamente prodotta pari a ∗ ∗ ∗ = + = 163 un prezzo di equilibrio di ∗ = 30 − 3 ∗ = 14 e profitti per ciascun duopolista pari a ∗ = ∗ = ∗ − ∗ = 64 3 (3) Pur avendo una struttura identica di costi, le due imprese non continueranno a spartirsi equamente il mercato in quanto l’impresa A cercherà di sfruttare il vantaggio che le deriva dalla possibilità di "fare la prima mossa" e produrrà più dell’impresa B. (4) [N.B. Qui ci sono anche i calcoli per confermare l’analisi grafica sottostante, questi calcoli numerici non erano necessari in questo esercizio in quanto si richiedeva esclusivamente l’analisi grafica]. Se l’impresa A diventa uno Stackelberg leader, sceglie il proprio livello di output anticipando la scelta dell’impresa rivale ovvero anticipando il fatto che → 30 − 3 − 6 = 6 → = 4 − 12 17 (5) dunque inserendo nella funzione di profitto di A la scelta ottima dell’impresa B contenuta nella BR , otteniamo = × − 6 = (30 − 3 − 3 ) × − 6 = £ ¡ ¢ ¤ = 30 − 3 − 3 4 − 12 − 6 × = ¤ £ 2 = 12 − 32 × = 12 − 32 nel momento in cui ad y sostituisco il valore della risposta ottima di B, ottengo un profitto per l’impresa A che è funzione esclusivamente di . Per trovare quanto produce l’impresa A, Stackelberg leader, devo semplicemente calcolare la derivata del profitto risptto a e porla uguale a zero = 0 → 12 − 3 = 0 → =4 8 3 Sostituendo il valore ottenuto nella funzione di risposta ottima dell’impresa B ottengo quanto produce l’impresa B = 4 − 12 =4−2=2 8 3 Dunque la quantità di bene complessivamente prodotta è + =4+2=6 = ed il prezzo a cui è venduta è = 30 − 3 = 30 − 18 = 12 I profitti dello stackelberg leader (ovvero dell’impresa A) sono = (12 − 6) × 4 = 24 mentre quelli dell’impresa B sono = (12 − 6) × 2 = 12 Graficamente y2 8 4 y1(y2) Equilibrio di Cournot-Nash Equilibrio di Stackelberg y*2 y2(y1) y*1 4 18 8 y1 Esercizio 7. Si consideri un mercato caratterizzato da una curva di domanda inversa pari a = 250 − . Supponete che nel mercato operino solo due imprese, 1 e 2. Entrambe le imprese si caratterizzano per rendimenti di scala costanti ed il costi di produrre la prima unità di output è pari a 10. (1) Supponete che le due imprese interagiscono strategicamente secondo il modello di oligopolio di Cournot. Ricavate e fornite una rappresentazione grafica delle curve di reazione delle due imprese. (2) Trovate la produzione di equilibrio, il surplus dei produttori e quello dei consumatori in corrispondenza di tale equilibrio. (3) Il Governo introduce una licenza che consente all’impresa 1 di scegliere il proprio livello di output prima dell’impresa 2. Discutete ed individuate analiticamente il nuovo equilibrio di mercato in termini di quantità prodotta da ciascun duopolista e prezzo a cui il bene viene venduto. Sulla base dei risultati ottenuti ritenete che i consumatori saranno favorevoli o contrari all’introduzione della licenza? Perchè? Soluzione. (1) Se i rendimenti di scala sono costanti ed il costo di produrre la prima unità è 10, allora i costi medi ed i costi marginali saranno costanti e pari a 10. Se le imprese interagiscono strategicamente secondo il modello di Cournot, ciascuna sceglierà (stante l’aspettativa sul comportamento dell’impresa rivale), il livello di output che le consente di massimizzare il proprio profitto; dunque l’impresa 1 sceglierà q1 t.c. 1 = 1 → 250 − 21 − 2 = 10 → 1 = 120 − 2 2 e, analogamente l’impresa 2 sceglierà 2 t.c. 2 = 2 → 250 − 22 − 1 = 10 → 2 = 120 − 1 2 q2 240 120 q1(q2) Equilibrio di Cournot-Nash q*2 q2(q1) q*1 120 240 q1 (2) In corrispondenza dell’equilibrio di Cournot ciascun produttore sceglie un livello di output coerente con la sua funzione di reazione; quindi tale equilibri si ottiene risolvendo un sistema con le funzioni di reazione dei due oligopolisti. Ovvero risolvendo ½ 1 = 1 2 = 2 da cui si ottiene una quantità ottima per ciascun duopolista pari ad 80. La quantità complessivamente prodotta è quindi pari a 160. Tale quantità è vendurìta ad un 19 prezzo di mercato di 90. Il surplus dei produttori è, in questo caso, pari alla somma dei profitti ottenuti dai due duopolisti; quindi essendo i profitti di ciascun duopolista pari a 6400, il surplus dei produttori sarà pari a 12800. In fine, il surplus dei consumatori è pari a (250-90)x160/2=12800. (3) L’impresa 1 in questo caso può comportarsi da Stackelberg leader. L’impresa 2 - che sceglie per seconda- si comporta in maniera analoga a quanti ottenuto al punto (1). L’impresa 1, potendo anticipare come l’impresa 2 reagirà alla sua scelta di produzione, sceglierà il livello di output che massimizza il proprio profitto stante che che 2 = 120 − 1 2. Quindi caso di specie il profitto dell’impresa 1, tenuto conto della reazione dell’impresa 2 è 1 = (250 − 1 − 2 − 10)1 = (120 − 1 2)1 e la scelta ottima è 1 = 0 → 120 = 1 1 Se l’impresa 1 produce 120 unità di output, l’impresa 2 ne produrrà 60. Complessivamente saranno quindi vendute 180 unità del bene ad un prezzo di 70. Dal momento che nel caso di concorrenza sequenziale (rispetto a quanto accadeva con la concorrenza simultanea) i consumatori possono acquistare un maggior numero di unità del bene ad un prezzo inferiore, saranno favorevoli all’introduzione della licenza. Esercizio 8. La domanda di mercato di acqua minerale è Q = 13 - 0,5P, dove Q è la quantità totale offerta dalle imprese 1 e 2. I costi medi delle due imprese sono costanti e pari a 2. (1) Supponete che le due imprese competano alla Cournot. Calcolate la quantità prodotta in equilibrio dalle imprese, i loro profitti e il surplus sociale. (2) Supponete ora che le due imprese competano alla Bertrand. Senza fare conti, rispondete alle seguenti domande fornendo una spiegazione: vi attendete che la produzione delle imprese aumenti? Il loro profitto si modifica? Il surplus sociale aumenta? (3) Supponete infine che le due imprese riescano a colludere. Calcolate la quantità prodotta in equilibrio dalle imprese, i loro profitti e il surplus sociale. Soluzione (1) (Ricordatevi sempre di calcolare subito la curva di domanda inversa!!!). Se le imprese interagiscono strategicamente secondo il modello di Cournot, ciascuna sceglierà (stante l’aspettativa sul comportamento dell’impresa rivale), il livello di output che le consente di massimizzare il proprio profitto; dunque l’impresa 1 sceglierà q1 t.c. 1 = 1 → 26 − 41 − 22 = 2 → 1 = 12 − 2 2 e, analogamente l’impresa 2 sceglierà 2 t.c. 2 = 2 → 26 − 42 − 21 = 2 → 2 = 12 − 1 2 Risolvendo un sistema con le due funzioni di reazione otteniamo la quantità prodotta da ciascun duopolista in corrispondenza dell’equilibrio di Cournot. Nel caso di specie ciascuna impresa produrrà 4 unità di output. Quindi complessivamente l’industria produrrà 8 unità del bene che sarà venduto ad un prezzo di 10. Le imprese otterranno un profitto di 32 ciascuna; quindi il surplus dei produttori sarà pari a 64. I consumatori invece ottengono un surplus pari a 64. Il surplus totale è quindi pari a 128. 20 (2) Se la concorrenza tra le due imprese fosse simultanea nel prezzo, ciascuna impresa sceglierebbe di praticare un prezzo pari al proprio costo marginale (il surplus dei produttori sarebbe nullo) ed i consumatori ad un prezzo pari a 2 acquistarebbero 12 unità del bene ottenendo un surplus pari a 144. Il surplus totale sarebbe pari a 144128. (3) Se le due imprese riuscissero a colludere si accorderebbero al fine di produrre lo stesso livello di output che sarebbe prodotto in monopolio (ciascuna produrrebe la metà di tale livello di output) e si spartirebbero equamente i profitti di monopolio. L’equilibrio di monopolio nel caso in esame si caratterizza per una quantità pari a 6 (quindi ciascuna impresa produrrebbe 3 unità del bene), un prezzo di 14. Ciascuna impresa otterrebbe quindi un profitto pari a 36. Il surplus dei consumatori in questo caso sarebbe pari a 36. Il surplus totale in questo caso sarebbe quindi pari a 108. Esercizio 9. A Soledad vi è un unico venditore di piante grasse, l’impresa G, che vende piate grasse sostenendo un costo medio costante di 10. La domanda di piante grasse è Q =90—3p. (1) Calcolate l’equilibrio di monopolio specificando il prezzo a cui l’impresa G vende le piante grasse, il numero di piante vendute ed il surplus ottenuto dal produttore. (2) Il governo vuole eliminare la situazione di monopolio fin qui esistente e concede una licenza (a titolo gratuito) ad un altro gestore, impresa E, fornendogli una tecnologia di produzione del tutto analoga a quella dell’ex-monopolista. Calcolate il nuovo prezzo di equilibrio ed i profitti ottenuti da ciascun duopolista supponendo che le due imprese competano à la Bertrand. (3) Quanto sarebbe disposta a versare l’impresa G al governo di Soledad per convincerlo a non concedere la licenza all’impresa E, preservando così la sua posizione di monopolista? Soluzione (1) (Ricordatevi sempre di calcolare subito la curva di domanda inversa!!!). Il monopolista, stante la forma della curva di domanda - e quindi dei suoi costi marginali - e dei costi sceglierà di produrre 30 unità di output che saranno vndute ad un prezzo pari a 20; infatti = → 30 − (23) = 10 → = 30 (2) Nel caso in cui le due imprese competano simultaneamente nel prezzo, sceglieranno di vendere il bene ad un prezzo pari al costo margianle di produzione. Ciascuna servirà la metà del mercato producendo 30 unità del bene, ed entrambe otterranno profitti nulli. (3) L’impresa sarebbe disposta a versare una somma pari al profitto che faceva in monopolio (più correttamente a tale profitto meno ) onde preservare il diritto ad essere il solo a poter servire il mercato. Esercizio 10. Si consideri un mercato in cui sono presenti due grandi imprese, A e B. Entrambe le imprese si caratterizzano per costi medi costanti e pari a 10. La domanda di mercato è Q =130—p, dove Q è la quantità complessivamente domandata. (1) Supponete che i duopolisti competano à la Cournot. Trovate l’espressione analitica delle loro funzioni di reazione. (2) Calcolate i volumi di vendite, il prezzo ed il profitto ottenuto da ciascun produttore in corrispondenza dell’equilibrio di Cournot. (3) Se le due imprese competessero scegliendo simultaneamente il prezzo invece che la quantità, quale sarebbe l’equilibrio di mercato? Quale il surplus di produttori e consumatori? 21 Soluzione. (1) (Ricordatevi sempre di calcolare subito la curva di domanda inversa!!!). Se le imprese interagiscono strategicamente secondo il modello di Cournot, ciascuna sceglierà (stante l’aspettativa sul comportamento dell’impresa rivale), il livello di output che le consente di massimizzare il proprio profitto; dunque l’impresa 1 sceglierà q1 t.c. 1 = 1 → 130 − 21 − 2 = 10 → 1 = 60 − 2 2 e, analogamente l’impresa 2 sceglierà 2 t.c. 2 = 2 → 130 − 22 − 1 = 10 → 2 = 60 − 1 2 (2) Risolvendo un sistema con le due funzioni di reazione calcolate al punto (1) otteniamo la quantità prodotta da ciascun duopolista in corrispondenza dell’equilibrio di Cournot. Nel caso di specie ciascuna impresa produrrà 40 unità di output. Quindi complessivamente l’industria produrrà 80 unità del bene che sarà venduto ad un prezzo di 50. Le imprese otterranno un profitto di 1600 ciascuna; quindi il surplus dei produttori sarà pari a 3200. I consumatori invece ottengono un surplus pari a (130-50)x80/2=3200. Il surplus totale è quindi pari a 6400. (3) Nel caso in cui le due imprese competano simultaneamente nel prezzo, sceglieranno di vendere il bene ad un prezzo pari al costo margianle di produzione. Ciascuna servirà la metà del mercato producendo 60 unità del bene, ciscuna impresa otterrà profitti nulli (quindi il surplus dei produttori sarà pari a zero) mentre il surplus dei consumatori sarà (130-10)x120/2=7200. 22