CAUSE DI FALLIMENTO DEL MERCATO A. Mercati non concorrenziali B. Mercati non completi 1. 2. 3. 4. 5. Scarsa numerosità degli operatori Rendimenti di scala crescenti Barriere o costi di entrata e uscita Presenza di accordi e intese Imperfetta/asimmetrica informazione 1. Esternalità 2. Beni pubblici 3. Costi di transaz. e asimmetrie informative 1. 2. C. Pur in una situazione di ottimo paretiano… Equità dell’equilibrio Bisogni meritori fallimenti micro del mercato - G. Croce 11 B1. Esternalità Esternalità: vantaggi o danni causati dall’azione (consumo o produzione) di un operatore su un altro operatore per i quali il primo non riceve o paga un compenso al secondo inesistenza del mercato Questi vantaggi e danni non entrano nel bilancio privato dell’operatore che li causa, tuttavia sono importanti per il benessere della collettività Esternalità negativa CMarg privato < CMarg sociale BMarg privato > BMarg sociale eccesso di consumo o produzione eccesso di consumo o produzione es.: inquinamento industriale, inquinamento acustico, fumo di sigarette in locali chiusi, congestione del traffico causata dall’uso dell’auto privata, trasmissione malattie infettive Esternalità positiva CMarg privato > CMarg sociale BMarg privato < BMarg sociale deficit di consumo o produzione deficit di consumo o produzione es.: istruzione, ricerca di base, riqualificazione di edifici in aree degradate, educazione dei bambinifallimenti al rispetto degli altri, vaccinazione micro del mercato - G. Croce 2 segue B1. Incompletezza / Esternalità Teorema di Coase 1. Se sono assegnati i diritti di proprietà e non ci sono costi di transazione, le esternalità sono eliminate tramite accordi spontanei tra le parti, indipendentemente dalla distribuzione iniziale dei diritti Il mercato elimina le esternalità e raggiunge l’efficienza ! 2. Se ci sono costi di transazione il raggiungimento della situazione di efficienza può dipendere dall’assegnazione dei diritti di proprietà Il mercato non riesce a eliminare le esternalità e può essere necessario l’intervento dello stato nella distribuzione iniziale dei diritti di proprietà 3 rimedi ai fallimenti del mercato POLITICHE MICROECONOMICHE fallimenti micro del mercato - G. Croce esternalità fallimenti micro del mercato - G. Croce A) Tassazione B) Diritti negoziabili C) Regolamentazione 4 A) Esternalità negativa e imposta pigouviana Si ristabilisce l’uguaglianza tra costo (utilità) marginale privato e sociale applicando un’imposta pari al valore dell’esternalità es.: esternalità negativa di valore pari a K e imposta = K effetto sull’equilibrio dell’impresa p, CMarg CMarg priv + K (imposta) CMarg priv p esternalità K O C q A fallimenti micro del mercato - G. Croce Esternalità positiva e sussidio: frutta e miele 5 p Produzione di miele m quantità di miele; f quantità di frutta Prezzo miele pm=20 Prezzo frutta pf=10 Costo marginale miele MCm=2,5m 25 Costo marginale frutta MCf=2f-5m 20 Fatte le necessarie semplificazioni, possiamo dire che ogni unità di miele prodotta riduce il MC della MCm pm+5 pm frutta di 5 € (esternalità positiva) 8 10 m Se le due imprese operano in concorrenza perfetta, quanto miele e quanta frutta producono? Miele MCm=pm 2,5m=20 m=20/2,5=8 Frutta MCf=pf 2f-5m=10 f=(10+5x8)/2=25 Se le due imprese formano un’unica impresa, quanto miele e frutta sceglie di produrre? Miele MCm=pm+ esternalità 2,5m=20+5 m=25/2,5=10 Frutta MCf=pf 2f-5m=10 f =(10+5x10)/2=30 A quanto ammonta il sussidio (s) che il governo deve pagare al produttore di miele per incentivarlo a produrne la quantità socialmente efficiente? 2,5x10=20+s s=25-20=5 Miele MCm(m=10)=pm+s fallimenti micro del mercato - G. Croce 6 B) Diritti negoziabili (a inquinare) L’autorità predetermina il livello “ottimale” di produzione inquinante (livello OC) e vende all’asta i diritti a produrre e inquinare L’impresa troverà conveniente acquistare i diritti e produrre fino alla quantità a cui il prezzo di vendita del prodotto è pari al costo marginale più il prezzo di acquisto del diritto: per un prezzo del diritto pari al valore dell’esternalità (K) l’impresa produce la quantità ottimale OC l’acquisto dei diritti sposta verso l’alto la curva del CMarg NB: imposte e diritti negoziabili incentivano innovazioni che riducono l’inquinamento fallimenti micro del mercato - G. Croce 7 C) Regolamentazione Impone limiti max, in caso di esternalità negative (es. divieto di fumo nei locali pubblici; divieto di far rumore in strada dopo le 24) o min, in caso di esternalità positive (es. istruzione obbligatoria almeno fino al 15esimo anno di età) L’efficacia relativa delle varie politiche dipende da • • • Costi di amministrazione: più bassi per la regolamentazione Incertezza sulla reazione delle imprese: regolamentazione e diritti sono preferibili se c’è in incertezza Effetti di incentivo a ridurre l’inquinamento più forti in caso di imposte e diritti Es. Protocollo di Kyoto (1997) prevede diritti negoziabili a inquinare fallimenti micro del mercato - G. Croce 8 Il dramma delle proprietà comuni: quante mucche al pascolo? m numero di mucche al pascolo Se, per es., il valore monetario totale del latte prodotto è f(m)=120m-⅓m2 , allora il prodotto marginale è MP=120-⅔m, e il prodotto medio è AP=f(m)/m= 120-⅓m . a=60 costo (marginale e medio) di una mucca al pascolo am=60m costo totale Condizione di max profitto nel caso di proprietà privata: MP=a 120-⅔m=60 m=90 Nel caso di proprietà comune il pascolo è conveniente finchè: 120-⅓m =60 m=180 AP=a nel caso di propretà comune il singolo non considera che il suo AP, MP ingresso riduce il prodotto medio di AP tutti gli altri (esternalità negativa!) MP 60 a 0 90 Sfruttamento eccessivo del pascolo m 180 fallimenti micro del mercato - G. Croce Proprietà comuni: aragoste 9 MP, AP Costo di una barca per la pesca di aragoste: c=2000€ MP Val. mon. del prodotto totale di b barche: 6000 f(b)=10000b-1000b2 Val. mon. del prodotto medio di una barca: 2000 AP=f(b)/b=10000-1000b AP c+L c Val. mon. del prodotto marginale : MP=10000-2000b 4 8 b Se la pesca è libera, quanti si dedicano alla pesca di aragoste, ognuno con la sua barca? AP=c 10000-1000b=2000 b=8 Se invece è una sola impresa a esercitare la pesca, quante barche vi impiega? Max profitti MP=c 10000-2000b=2000 b=4 Se il governo vuole evitare lo sfruttamento eccessivo, quanto dovrebbe far pagare una licenza di pesca (prezzo della licenza=L)? AP(b=4)=c+L 10000-1000x4=2000+L L=4000€ I pescatori potrebbero anche “cooperare” e adottare volontariamente un regolamento che limita la pesca oppure potrebbero associarsi in un’unica impresa (formano una cooperativa) fallimenti micro del mercato - G. Croce 10 Valutazione di progetti pubblici (ANALISI COSTI-BENEFICI) Le politiche pubbliche correnti consistono nel realizzare progetti pubblici: il policy maker deve decidere quale progetto è da preferire tra le varie alternative. Fasi della scelta (come per l’imprenditore privato): 1. Individuazione delle alternative 2. Precisazione delle conseguenze in termini fisici e per ogni periodo futuro 3. Valutazione dei costi e ricavi in base ai prezzi di mercato 4. Attualizzazione di costi e ricavi 5. Calcolo del tasso di rendimento atteso Si sceglie il progetto con il tasso di rendimento più alto fallimenti micro del mercato - G. Croce 11 Differenze sostanziali tra la scelta del POLICY MAKER e dell’IMPRENDITORE PRIVATO Il policy maker deve tenere conto delle esternalità Il policy maker non può basarsi sui prezzi di mercato se questo non è in concorrenza perfetta fallimenti micro del mercato - G. Croce 12 CAUSE DI FALLIMENTO DEL MERCATO A. Mercati non concorrenziali 1. 2. 3. 4. 5. Scarsa numerosità degli operatori Rendimenti di scala crescenti Barriere o costi di entrata e uscita Presenza di accordi e intese Imperfetta/asimmetrica informazione 1. Esternalità 2. Beni pubblici 3. Costi di transaz. e asimmetrie informative B. Mercati non completi 1. 2. C. Pur in una situazione di ottimo paretiano… Equità dell’equilibrio Bisogni meritori fallimenti micro del mercato - G. Croce 13 B2. Beni pubblici Due proprietà fondamentali a. Non escludibilità la natura del bene o ragioni tecniche rendono impossibile escludere qualcuno dal consumo del bene e, quindi, imporre il pagamento di un prezzo Conseguenza: nessun privato a convenienza a fornire il bene b. Non rivalità il consumo da parte di un soggetto non riduce la disponibilità per il consumo da parte degli altri soggetti: fornire un’unità aggiuntiva del bene non implica alcun costo (costo marginale nullo) Conseguenza: la mancanza o la scarsità di offerta del bene determina una grave inefficienza (perdita di benessere sociale) Es.: faro, illuminazione stradale, difesa nazionale, prevenzione e controllo epidemie, conoscenza (es. teorema di Pitagora), un bel paesaggio Un bene pubblico può essere considerato un caso particolare di esternalità fallimenti micro del mercato - G. Croce 14 Segue B2. Beni pubblici Non ci sono incentivi alla produzione privata del b.p. poiché non si può ottenere un prezzo assenza del mercato! parassitismo (free riding) Giustificazioni dell’intervento pubblico: Per facilitare accordi cooperativi Per finanziare/produrre il b.p. impiegando risorse da entrate fiscali anziché mediante imposizione di un prezzo Se la non rivalità è limitata effetti di congestione: È preferibile la produzione su scala ridotta (limitando l’accesso) mediante enti locali, clubs… fallimenti micro del mercato - G. Croce 15 Free-riding: un esempio In un giorno di festa una folla compone una bandiera vivente molto suggestiva e bella da vedere dall’alto. Il problema è che ad ognuno dei partecipanti piacerebbe molto poter godere di questo spettacolo, ma per far ciò deve lasciare il suo posto nella bandiera e salire sulla torre della piazza. Se uno lascia la bandiera lo spettacolo rimane comunque quasi perfetto e può goderne la vista. E seguendo questo ragionamento, tanti decidono di salire sulla torre… ma a quel punto della bandiera è rimasta poca cosa fallimenti micro del mercato - G. Croce 16 Un esempio: free-riding in condominio A e B sono gli inquilini che abitano per un certo periodo in due case che hanno un cortile in comune. Il cortile è molto sporco ed entrambi devono decidere, indipendentemente l’uno dall’altro, se incaricare una ditta di pulizie di ripulirlo. L’utilità del cortile pulito è pari a 100 per ciascun condomino. Il costo della pulizia è 120, oppure 70 per ciascuno se entrambi incaricano una ditta (infatti ognuna si avvantaggia del lavoro dell’altra). Nota bene: la pulizia del cortile è un bene pubblico infatti è non rivale e non escludibile. Quali scelte compiono i condomini? Il cortile verrà pulito? Da chi? Per analizzare la situazione si può usare la “teoria dei giochi”. 17 fallimenti micro del mercato - G. Croce Un esempio: free-riding in condominio Condomino B Condomino A Pulire Non pulire Pulire 30 , 30 -20 , 100 Non pulire 100 , -20 0,0 La matrice mostra un gioco di free-riding (noto come “dilemma del prigioniero”) con un equilibrio con strategia dominante (non pulire, non pulire) in cui ognuno preferisce fare il parassita. Eppure il risultato (0 , 0) non è certo un ottimo p.: la soluzione (pulire, pulire) consentirebbe un miglioramento p.. E se cooperassero potrebbero massimizzare l’utilità totale: accordandosi per incaricare insieme una ditta e dividere la spesa otterrebbero il migliore risultato. Quindi esistono possibilità di migliorare la situazione di entrambi i condomini ma un sistema di scelte decentrate non le sfrutta (inefficienza). fallimenti micro del mercato - G. Croce 18 Dov’è il bene pubblico nell’area della nostra facoltà? … forse nel parcheggio ? fallimenti micro del mercato - G. Croce 19 Il passaggio pedonale nel parcheggio della facoltà è un bene pubblico C’è sempre qualche auto parcheggiata sul passaggio pedonale: un evidente fallimento del “mercato” fallimenti micro del mercato - G. Croce 20 Il bene pubblico “passaggio pedonale” Non rivalità: il passaggio pedonale, se libero, è disponibile a tutti in uguale misura. Non escludibilità: chi lascia libero il passaggio (non lo ostruisce con la sua auto) non può esigere un prezzo da chi vi passerà. Costo della “fornitura” del passaggio pedonale: tempo di ricerca di un altro parcheggio. Fallimento: nessun automibilista ha convenienza a fornire il passaggio libero il passaggio è bloccato, nessuno può passare quindi tutti stiamo peggio! (i disabili peggio di tutti): ognuno fa il “furbo” ma il risultato è un’idiozia collettiva Quali soluzioni per garantire il passaggio pedonale? 1. Spirito civico: ognuno si ritiene obbligato a rispettare le norme “sociali” (senza bisogno di leggi, multe e controlli) 2. Legge dello stato (codice della strada): divieto di parcheggio sulle strisce bianche; si paga la polizia municipale per farla rispettare 3. Mafia: dove neanche la legge viene rispettata l’«ordine» viene imposto mediante violenze e ricatti dai capoclan fallimenti micro del mercato - G. Croce 21 B3. Costi di transazione e asimmetrie informative Costi di transazione: costi per l’organizzazione e il funzionamento dei mercati Sono aggravati da incertezza su eventi futuri e asimmetrie informative Informazione asimmetrica le due parti interessate ad una transazione non dispongono della stessa informazione Principale: è la parte con meno informazione e che si affida all’altra per il compimento di un’azione Agente: è la parte con maggiore informazione e che agisce per conto del Principale Es.: datore di lavoro-lavoratore; azionisti-manager; cliente-avvocato; cliente-banca; mercato delle auto usate; mercato dei viaggi turistici; mercato delle assicurazioni fallimenti micro del mercato - G. Croce 22 22 Segue B3. asimmetrie informative SELEZIONE AVVERSA: Il principale non osserva caratteristiche esogene rilevanti dell’agente o del bene RISCHIO MORALE: Il principale non osserva il comportamento dell’agente successivo alla decisione di effettuare la transazione Conseguenze: scambi vantaggiosi non vengono realizzati, scomparsa del mercato, distorsioni Soluzioni privatistiche: garanzie, certificazioni della qualità, codici doentologici, reputazione queste soluzioni sono più facili quando le interazioni tra le parti coinvolte si ripetono nel lungo periodo Soluzioni pubbliche: regolamentazione, certificazione, imprese pubbliche fallimenti micro del mercato - G. Croce 23 23 Selezione avversa. Il mercato delle auto usate. Prezzo max di acquisto Prezzo min di vendita qualità alta 2400 2000 qualità bassa 1200 1000 Se gli acquirenti riconoscono la qualità della singola auto si realizzano scambi di auto di entrambe le qualità a prezzi compresi tra quelli di acquisto e vendita. Se invece gli acquirenti non hanno l’informazione sulla qualità della singola auto (informazione asimmetrica), il prezzo al quale sono disposti ad acquistare è pari al valore medio (atteso) delle auto usate in vendita. qualità alta qualità bassa Probabilità 0,50 0,50 Prezzo max di acquisto = 0,50·2400 + 0,50·1200 = 1800 Ma a questo prezzo i venditori offrono solo auto di bassa qualità. Quindi scompaiono dal mercato le auto migliori, sebbene gli acquirenti sarebbero disposti a pagarle più di quanto chiedano i venditori (inefficienza)! fallimenti micro del mercato - G. Croce 24 Selezione avversa. Il mercato degli ombrelli. Gli ombrelli possono essere di alta o bassa qualità, ma chi li compra lo scopre solo dopo averli usati (informazione asimmetrica). Inoltre la qualità di ciascun ombrello è data. Il costo marginale di un ombrello è uguale per ombrelli buoni e cattivi. A differenza dell’esempio delle auto, il prezzo è fissato dal mercato di concorrenza pari al costo marginale. qualità alta qualità bassa Prezzo max di acquisto 14 8 Costo e prezzo di mercato 11,50 11,50 Quota sul totale degli ombrelli q 1-q Ipotesi: gli acquirenti conoscono solo la probabilità q Valore atteso dagli acquirenti Condizione perché avvengano scambi q ·14 + (1-q)·8 q ·14 + (1-q)·8 ≥ 11,50 q ≥ 7/12 = 58,3% Dato il prezzo di mercato, gli acquirenti comprano ombrelli solo se almeno i 7/12 di essi sono di buona qualità. In caso contrario non ci saranno scambi (inefficienza). fallimenti micro del mercato - G. Croce 25 Selezione avversa. Il mercato degli ombrelli. La scelta della qualità Le imprese devono decidere quale tipo di ombrelli produrre. Ipotesi: i due tipi di ombrelli hanno un diverso costo di produzione. In concorrenza perfetta ogni produttore sa di non poter influenzare prezzo e qualità media degli ombrelli. qualità alta Costo Prezzo di mercato (pari al valore atteso dagli acquirenti) qualità bassa 11,50 11 q ·14 + (1-q)·8 In queste condizioni ogni produttore ha convenienza a produrre ombrelli cattivi per minimizzare il costo. Di conseguenza q=0: le imprese sono disposte a produrre solo ombrelli cattivi, e il prezzo di acquisto è q ·14 + (1-q)·8 = 8, inferiore al costo di produzione, pari a 11. Quindi non vengono prodotti e scambiati ombrelli di entrambi i tipi (inefficienza). fallimenti micro del mercato - G. Croce 26 Selezione avversa. L’assicurazione contro i furti di bici Probabilità di furto Valore di una bici Quota di assicurati sul totale quartiere A 0,05 1000 0,50 quartiere B 0,25 1000 0,50 Se l’assicurazione non è in grado di sapere in quale quartiere della città il cliente userà la bici (informazione asimmetrica), potrebbe fissare il premio sulla probabilità media di furto. Valore atteso di una bici rubata 0,50 · 0,05 · 1000 + 0,50 · 0,25 · 1000 = 150 per l’assicurazione Ma così l’assicurazione rischia di fallire! Alcuni di coloro che abitano nel quartiere A non trovano conveniente assicurarsi, quindi il premio dovrà essere ancora più alto, in base alla probabilità di furto di B. L’impresa di assicurazione finisce per subire una selezione avversa: rimangono solo i clienti del quartiere B, più rischioso. Quindi i clienti provenienti da A, pur disposti a pagare un’assicurazione che sarebbe conveniente anche per l’impresa, non riescono ad assicurarsi (inefficienza). Lo stesso risultato potrebbe verificarsi nel caso di un’assicurazione contro le malattie. Una possibile soluzione: assicurazione obbligatoria con un premio basato sul rischio medio della popolazione. fallimenti micro del mercato - G. Croce 27 Un caso concreto. Fallimenti di mercato nella sanità Nel settore della sanità possono sorgere problemi notevoli di azzardo morale e di selezione avversa. A questi si aggiungono problemi di equità se non tutta la popolazione è in grado di pagare le spese mediche. La selezione avversa si verifica perché le assicurazioni che si impegnano a pagare le spese mediche a chi si ammala non sono in grado di distinguere gli individui in buona salute da quelli in peggiori condizioni. In molti paesi europei la soluzione adottata consiste in un sistema sanitario pubblico, in cui i servizi medici sono finanziati dal bilancio pubblico (quindi attraverso le entrate fiscali) a vantaggio di tutta la popolazione. Negli USA vige tradizionalmente un sistema misto: gli anziani e i poveri sono coperti dalla sanità pubblica, mentre la gran parte della popolazione paga un’assicurazione privata per prevenire il rischio di future spese mediche, ma il 15% della popolazione non ha alcuna copertura. Questo mercato presenta anche un’elevata concentrazione di potere di mercato poiché è dominato da poche grandi assicurazioni. Il presidente Obama ha varato una riforma che prevede l’obbligo individuale di assicurazione sanitaria (come quella per chi guida le automobili), e impone alle assicurazioni private di fornire polizze più facilmente accessibili alle fasce di popolazione escluse. fallimenti micro del mercato - G. Croce 28 CAUSE DI FALLIMENTO DEL MERCATO A. Mercati non concorrenziali B. Mercati non completi 1. 2. 3. 4. 5. Scarsa numerosità degli operatori Rendimenti di scala crescenti Barriere o costi di entrata e uscita Presenza di accordi e intese Imperfetta/asimmetrica informazione 1. Esternalità 2. Beni pubblici 3. Costi di transaz. e asimmetrie informative 1. 2. C. Pur in una situazione di ottimo paretiano… Equità dell’equilibrio Bisogni meritori fallimenti micro del mercato - G. Croce 29 29 C1. Equità Come definire l’equità? Diverse concezioni: uguaglianza delle opportunità dottrina liberale dottrina socialista uguaglianza dei risultati L’ottimo p. non garantisce l’equità! Quale relazione tra equità e efficienza? Separabilità: eq. ed eff. del tutto indipendenti (come nel II Teorema dell’EB) Trade-off: maggiore equità “costa” una perdita di efficienza, per costi amministrativi e disincentivi all’offerta di lavoro e al risparmio (la redistribuzione avviene per mezzo di un secchio bucato) Complementarietà: maggiore equità migliora anche l’efficienza fallimenti micro del mercato - G. Croce 30 30 Segue C1. Equità Complementarietà: maggiore equità migliora anche l’efficienza! Migliori condizioni di vita aumentano salute e produttività dei più poveri L’equità rafforza la coesione sociale e la vitalità economica POLITICHE PUBBLICHE DI REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO Trasferimenti a persone o imprese (spesa pubblica) Progressività delle imposte (entrate fiscali) Prezzi minimi e prezzi max (politiche dei prezzi) 31 fallimenti micro del mercato - G. Croce Trade-off tra efficienza ed equità nelle spese per l’istruzione più uguaglianza “costa” meno efficienza (v. Stiglitz 2004) uguaglianza Spesa compensativa per i più svantaggiati Spesa uguale per tutti Spesa concentrata sui più capaci Max prodotto nazionale efficienza 32 Complementarietà (parziale) tra efficienza ed equità Più spesa per i meno avvantaggiati aumenta anche l’efficienza uguaglianza Spesa compensativa per i più svantaggiati Spesa uguale per tutti Spesa concentrata sui più capaci efficienza Max prodotto nazionale 33 C2. Bisogni meritori Per il principio dell’individualismo etico (alla base del criterio paretiano) ogni individuo è il miglior giudice di se stesso, cioè è in grado di giudicare ciò che è meglio per sè Ma questo postulato non è valido se gli individui soffrono un deficit di informazione se gli individui soffrono un deficit di razionalità Allora la scelta individuale è sostituita da una scelta dello stato (paternalismo) mediante obblighi e divieti, allo scopo di tutelare i bisogni meritori (salute, istruzione, ecc.) l’intervento paternalistico può servire a proteggere l’individuo da comportamenti che ne pregiudicherebbero la libertà in un periodo futuro Es. obbligo di casco, obbligo scolastico, divieto di consumo di droghe o alcool, tassazione delle bevande zuccherate fallimenti micro del mercato - G. Croce 34 34 C3. Diversi concetti di efficienza La CONCORRENZAPERFETTA può realizzare l’ottimo p., cioè l’efficienza allocativa, ma non è detto che realizzi anche l’efficienza dinamica, che dipende dalla capacità innovativa. Il MONOPOLIO può favorire l’innovazione, poiché: Può finanziare la ricerca mediante gli extraprofitti L’impresa monopolista è incentivata a innovare dalla possibilità di appropriarsi degli extraprofitti che ne derivano fallimenti micro del mercato - G. Croce 35 35 Segue C3. Diversi concetti di efficienza Quindi il monopolio è inefficiente secondo il concetto di ottimo p. però può favorire l’innovazione minimizza il costo medio (con rendimenti crescenti di scala) L’intervento pubblico deve tendere a realizzare il migliore compromesso tra efficienza allocativa (prezzo = CMarg) e efficienza dinamica fallimenti micro del mercato - G. Croce 36 36