L`INTERVENTO PUBBLICO NELL`ECONOMIA

Nozioni di concorrenza
1) Scarsità e rivalità Æ concorrenza
Smith Æ contrazioni della quantità offerta porta, a causa della
concorrenza tra individui, all’incremento del prezzo.
L’INTERVENTO PUBBLICO
NELL’ECONOMIA
2) Cournot: numerosità delle imprese ed effetto delle
decisioni dei singoli sul prezzo
3) Betrand, Ricardo, Mill Æ Concorrenza come mobilità
del capitale e del lavoro tra settori produttivi
4) Schumpeter Æ imprenditore che interrompe la circolarità
dell’attività economica (produzione di beni data la tecnologia)
introducendo nuovi prodotti o processi Æ INNOVAZIONE Æ
DISTRUZIONE CREATRICE.
Implicazioni della concorrenza
EFFICIENZA
Efficienza Paretiana
Arrow – Debreu e II e II teorema
dell’economia del benessere
Fallimenti di mercato ed intervento pubblico
Esternalità
Teoremi dell’economia del benessere
I teorema: Se gli operatori sono price takers, se esiste un
insieme completo di mercati, se è presente informazione
completa, ogni equilibrio competitivo, se esiste, è
efficiente in senso paretiano.
II teorema: Se insiemi di produzione e curve di
indifferenza convessi, mercati completi, con perfetta
informazione e se possono essere effettuati trasferimenti a
somma fissa, un allocazione efficiente in senso paretiano
può essere raggiunta con un mercato perfettamente
concorrenziale.
Intervento microeconomico pubblico
Finalità di:
-
Beni pubblici Æ free rider
Asimmetria informativa Æ adverse selection e moral hazard
-
Diritti di proprietà Æ teorema di Coase
-
Stabilizzazione Æ controbilanciare l’andamento
ciclico dell’economia (spesa pubblica,
manovre fiscali, tasso di interesse e di
cambio)
Allocazione Æ controlli amministrativi (leggi) e
incentivi (finanziari o fiscali)
Redistribuzione Æ equità: diminuire le
disuguaglianze ex post nella distribuzione
della ricchezza; diminuire le disuguaglianze
nelle opportunità di accesso (borse di studio,
azioni a favore delle minoranze).
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Politiche industriali
Politiche industriali
Misure di tipo generale Æ Politiche per l’industria: hanno l’obiettivo
di influire sull’efficienza dell’apparato industriale
1) fornitura di beni che altrimenti verrebbero prodotti in maniera
subottimale (infrastrutture come aeroporti o reti di
telecomunicazione)
2) Politiche per l’istruzione, tutela della legalità, efficienza della
giustizia, difesa dell’ambiente
3) Regole amministrative che influenzano la competitività dei
settori industriali
4) Politiche orizzontali:
- Politiche dei fattori (es. formazione professionale e
riqualificazione) influenzano il capitale umano; incentivi
all’innovazione tecnologica.
- Politiche energetiche
- Politiche di promozione delle esportazioni
Ma le politiche industriali hanno in genere un carattere selettivo
Æ mirano a modificare la struttura economica di una regione o paese
(dal lato dell’offerta)
Obiettivo: massimizzare l’efficienza allocativa di lungo periodo di un
paese o regione.
Æ Promuovere tutte le lavorazioni che portano ad un aumento del
surplus complessivo, e rinunciare a quelle che lo riducono
Ciò può essere fatto a scapito di altri paesi o insieme ad altri paesi.
Dubbi
Politiche industriali
Come si identifica una industria meritevole di aiuto da
parte dello stato?
- Settori ad alto valore aggiunto
- Comparti che generano esternalità positive
- Settori che mostrano maggiori potenzialità di crescita
futura
Molti dubbi
1) alto VA può dipendere da condizioni strutturali (barriere
all’entrata ad esempio); posizione privilegiata di alcuni paesi in
termini di tecnologia e quindi delle loro imprese. Maggior profitto
può dipendere da maggiori rischi.
2) Esternalità: ricadute tecnologiche utili ad altri settori (settori con
alta intensità di R&S). Rischi di campioni nazionali Æ sussidi
incrociati e gare tra paesi. Rischi di effetti perversi: le imprese sanno
di poter contare sugli aiuti e risultano meno efficienti. Æ meglio
politiche orizzontali
3) Chi ha maggiori potenzialità di crescita cresce anche da solo.
Perché lo stato dovrebbe essere più bravo degli imprenditori nel
capire in anticipo le potenzialità Æ potrebbe invece distorcere
arbitrariamente le potenzialità di alcuni settori a scapito di altri.
REGOLAMENTAZIONE
Strumento di correzione di alcuni fallimenti di mercato
con la fissazione e il controllo di variabili di struttura
(es. barriere amministrative all’entrata) o di
performance (es. prezzi e profitti).
Affiancata da legislazione antitrust che mira a
modificare la struttura dei mercati e il comportamento
degli operatori.
Giustificazione: interesse pubblico
Distorsioni della Regolamentazione
Le regole imposte dal regolatore possono generare
rendite Æ rent seeking e gruppi di interesse
Analisi costi e benefici della regolamentazione Æ cosa è
meglio tra un mercato imperfetto o una
regolamentazione imperfetta?
La regolamentazione fa parte delle politiche per
l’industria.
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Quali fallimenti del mercato la giustificano?
1) POTERE DI MONOPOLIO: normativa che mira a
bloccare impedire il formarsi del monopolio oppure
limitare gli abusi del potere di monopolio
Monopolio naturale Æ nazionalizzazione o
regolamentazione?
Sviluppo e controllo dei mercati finanziari
Cosa intendiamo per sistema finanziario efficiente?
Criteri di Tobin:
a) efficienza informativa Æ nessuno è in grado di
ricavare un profitto attraverso lo scambio basandosi sulle
informazioni pubbliche disponibili;
b) efficienza nella valutazione delle variabili
fondamentali Æ la valutazione dei corsi azionari è
basata su aspettative razionali (il corso riflette i
pagamenti futuri cui il titolo da diritto)
Quali fallimenti del mercato la giustificano?
2) ESTERNALITÀ: il sistema dei prezzi può non
rispecchiare il costo sociale di una produzione Æ
incentivi, norme e tasse possono ridurre tali esternalità.
INFORMAZIONE INCOMPLETA: lo stato può ridurre
il costo di raccolta di informazioni utili al consumatore.
Es. informazioni per valutare i rischi del consumo di un
bene o di un servizio (medicinali, trasporto aereo) Æ
imposizione di standard di sicurezza, rilascio di
informazioni minime.
Sviluppo e controllo dei mercati finanziari
c) efficienza assicurativa Æ gli agenti economici
possono assicurarsi rispetto ai vari stati di natura
Cioè trasferimento di beni e servizi a date future e
pagamento mediante contratti a termine legati al verificarsi
di determinate condizioni.
d) efficienza allocativa: i mercati finanziari svolgo un
ruolo di ripartizione del rischio allocandolo presso coloro
che sono più propensi ad assumerlo.
La minaccia di scalate può così stimolare l’efficienza delle
imprese.
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