Comprare barca usata

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Usato
Da chi
comprare
Scegliere il canale di vendita dove cercare la barca
d’occasione può essere molto importante.
Facendo la scelta giusta si può risparmiare
di Maurizio Anzillotti
1
C
omprare una barca d’occasione, diversamente da quanto possa sembrare, è un’operazione articolata che richiede tempo e
organizzazione. Partire con l’idea che di
barche in vendita ce ne siano molte, specialmente
in questo periodo, e che tutti i proprietari siano alla
ricerca disperata dell’acquirente, potrebbe essere
fuorviante e rischiare di farci perdere molto tempo.
Per acquistare una barca d’occasione al prezzo
migliore, bisogna conoscere il mercato e sapere
dove andare a comprare.
Sul mercato oggi sono presenti principalmente tre
gruppi d’imbarcazioni in vendita. Quelle vendute
dagli istituti di leasing che sono state sequestrate a
locatori che non pagavano più il canone, le permute dei cantieri e le barche dei privati.
Il leasing
Stile innovativo
In alto il Bavaria 46 Vision in navigazione. Si noti il disegno originale del pozzetto che sembra essere un vero e
proprio salottino di navigazione
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Le barche messe in vendita dagli istituti finanziari
che hanno sequestrato il bene perché il locatore ha
smesso di pagare il canone, teoricamente possono essere molto interessanti dal punto di vista del
prezzo. L’istituto finanziario non è interessato a fare
un guadagno sulla barca che vende, ma solo a rientrare del capitale che non gli è stato restituito e
recuperare le spese sostenute per rientrare in possesso del bene e per il suo mantenimento sino al
Una barca usata, indipendentemente
da chi la vende, prima di essere acquistata va fatta periziare
Collaterali
Permuta indolore
Consigli su come dare in
permuta la propria barca
al concessionario
L’usato che aiuta
Come valutare il corredo
di vele di una barca usata
Valutare gli
accessori
Come valutare gli accessori su di una barca usata
momento della vendita. Ciò significa che maggiore
è stata la quota di capitale versata dal locatore al
momento in cui ha smesso di onorare il contratto
di leasing, minore sarà il prezzo di vendita della
barca. Considerando che per arrivare al sequestro,
dal momento in cui si smettono di pagare i canoni al momento in cui l’operatore finanziario entra in
possesso del bene, passa circa un anno, e che, in
media, un contratto di leasing dura sette anni, si
deduce che le barche con i prezzi più vantaggiosi,
siano quelle che hanno 4/5 anni di vita. Questo a
livello teorico. All’atto pratico accade che l’istituto
finanziario per vendere il bene si affida a uno o più
broker le cui competenze, dovendo essere giustamente pagate, si vanno a sommare al prezzo finale
della barca. Inoltre, la barca va mantenuta. Bisogna pagare il posto barca, fare la manutenzione,
la pulizia, tutti costi che si devono aggiungere al
prezzo finale del mezzo. Quindi alla fine, salvo casi
particolari, l’acquisto da una società di leasing, rimanendo comunque un acquisto vantaggioso, non
sembra essere quel grande affare che si favoleggia. Oltre al prezzo finale che non sempre è poi così
allettante, la barca venduta dalla società di leasing
ha un altro problema. Prima che l’istituto finanziario
riesca a sequestrare la barca al locatore moroso,
passa circa un anno. Durante questo periodo il locatore che già sa che la barca gli sarà portata via
perché non sta pagando i canoni del leasing, sicuramente non si impegnerà in modo particolare
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nella manutenzione della barca e questa ne soffrirà
in forma più o meno grave. Nella maggior parte dei
casi, inltre, il locatore, prima di abbandonare la barca al sequestro, la svuota di ogni cosa possa avere
un valore, lasciando all’istituto di leasing una barca
priva di ogni accessorio.
Il ritiro
Il ritiro è forse la situazione più propizia a fare un
buon affare. Il ritiro è la barca che l’armatore ha dato
indietro a un cantiere o a un concessionario per acquistare un modello nuovo. La barca permutata,
non è, al contrario della barca non pagata venduta
dall’istituto di leasing, una barca abbandonata. Il
cantiere prima di prendere in permuta una barca fa
una perizia e nel caso in cui sono riscontarti danni
gravi, questi vengono imputati all’armatore decurtandoli dal prezzo di ritiro. Una volta entrato in possesso della barca, il cantiere o il concessionario, ha
tutto l’interesse a vendere, quindi, se c’è qualche
danno evidente, lo ripara per non rischiare di perdere la vendita.
Per il cantiere la barca presa in permuta rappresenta
un immobilizzo di capitale e il suo unico desiderio
è venderla il più velocemente possibile, per questo,
questa è la situazione ideale per acquistare.
in collaborazione con
le permute selezionate da SVN
Dufour 405 GL
ORGANIZZAZIONE MARE
Dufour 445 GL
Dufour 405 GL
2011, motore Volvo Penta
40 hp, elettronica completa, coperta in teak,
bowtrust
Il concessionario
accetta permute
Chiedi maggiori informazioni
Dufour 445 GL
2010, motore Volvo Penta
75 hp, elettronica completa, barca in ottime condizioni
Il concessionario
accetta permute
La trattativa
La crisi economica che ha colpito buona parte
del mondo occidentale e in particolare il nostro
paese, ha avuto forti ripercussioni sul mercato
nautico. Oggi si vendono molte meno barche di
quello che si faceva qualche anno fa e la percentuale di vendite con permuta è salita notevolmente. Questo perché ci sono poche persone
che si avvicinano alle barche per la prima volta.
Oggi chi acquista la barca è già da tempo “ammalato” di vela e, non potendo aspettare oltre a
comprarne una nuova, la vecchia la deve dare
in permuta. Il numero di permute maggiore e
l’allungamento dei tempi di vendita di queste,
sta mettendo a dura prova i plafond dei concessionari destinati alle permute. Per questo,
in questi mesi, trattare con un cantiere o un
concessionario può essere molto interessante.
Questo non significa che il concessionario sia
disposto a svendere la sua permuta, ma sicuramente è disposto a fare sforzi maggiori per liberarsene. Questo si può riflettere, da una parte
sul prezzo di acquisto e dall’altra in un servizio
migliore. Ottenere che sulla barca siano fatti
dei lavori per ripristinare dei danni o rinnovare
delle parti, equivale a ottenere maggiori sconti,
così come riuscire a farsi mettere nel prezzo
qualche accessorio in più del quale la barca è
sprovvista. Quando si tratta con il concessionario bisogna tenere presente anche queste possibilità e non puntare solo sul prezzo più basso.
Il momento giusto
Il momento in cui si può trarre il maggior vantaggio nell’acquistare una barca che è stata ritirata, è
quando il cantiere, ma ancor di più il concessionario, ancora non ha preso in permuta la barca.
Oggi la maggior parte degli acquirenti di barche
nuove danno in permuta il loro mezzo usato e il
concessionario, che deve pagare la permuta di tasca propria, può fare permute sin tanto che la sua
capacità finanziaria lo permette. Se il concessionario riesce a vendere il ritiro prima di prenderlo
definitivamente in carico, per lui significa non dover immobilizzare capitale e poter usare questo per
fare un’altra permuta e poter vendere un’altra barca nuova. Quindi, non è raro, in questi casi, che il
concessionario sia disposto a cedere la barca che
sta per permutare a un prezzo più basso di quello
di permuta.
La barca dell’armatore
Nell’acquisto della barca del privato entra in gioco
una componente che non esiste nei due casi precedenti, il valore affettivo. Una barca è un oggetto
che suscita ricordi di bei momenti, di vacanze, di
belle regate. Questi creano un’affezione dell’armatore per la sua barca che spesso lo porta a sopravalutarla. Il valore affettivo è spesso quel meccanismo che fa sì che i prezzi chiesti dagli armatori per
la loro barca siano fuori mercato. Se nel caso del
ritiro effettuato dal concessionario, arrivare subito
è essenziale e crea un vantaggio, nel caso dell’armatore privato, fare la trattativa quando la barca è
stata messa in vendita da poco, è controproducente. E’ con il tempo che l’armatore si rende conto
che la sua è una barca come le altre e che vale
per quello che è. Dopo aver ricevuto diverse offerte
molto più basse della richiesta da lui fatta, l’armatore comincerà a diventare più malleabile. Con gli
armatori privati, le migliori occasioni sono quelle
rappresentate dalle barche che avevano un prezzo
di mercato iniziale molto alto. Più è alta la richiesta
iniziale, più tempo passerà prima che l’armatore
arrivi a portare questo al livello di vendibilità, più è
alta la possibilità che arrivi al livello di rottura. Molte
persone, dopo aver tenuto alto il prezzo per molto
tempo, alla fine si convincono che la barca sia invendibile e la cedono a un prezzo inferiore a quello
di mercato. In questo caso, chi arriva ultimo, gode.
Con l’acqua alla gola
In tempi di crisi si pensa che ci siano molti armatori
con problemi finanziari, come si dice “con l’acqua
alla gola” pronti ad accettare qualsiasi cifra pur di
vendere. Questa convinzione, porta spesso a fare
offerte che non hanno fondamento e fanno perdere
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tempo a chi vende e a chi compra.
Di armatori con “l’acqua alla gola” ce ne sono molti
di meno di quello che si possa pensare, almeno nel
settore delle barche a vela.
Consigli
Se si intende acquistare una barca usata, si faccia
un giro di telefonate di diversi concessionari, facendo presente che si è disposti ad acquistare un
certo tipo di barca ad un buon prezzo. Il concessionario, se gli si dovesse presentare la possibilità
di vendere una barca nuova prendendone in ritiro
una del tipo da voi richiesto, non esisterà a contattarvi. Non ci si limiti a chiamare i concessionari del
cantiere del quale si vuole acquistare la barca, un
concessionario permuta qualsiasi modello di barca, sempre che sia in buone condizioni.
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