www.solovela.net articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Controllo totale di Nicodemo Angì azza la randa!”: la frase, come un piccolo mister Hide, si trasforma a seconda dell’uso. Essa ha una sua ragion d’essere come parte della conduzione della barca ma, spesso, viene usata per impressionare i neofiti con un’espressione a effetto, un po’ criptica e anche allusiva. Le vele, lo sappiamo bene, sono importantissime. Il motore della barca sono loro, i candidi drappi che l’iconografia ufficiale ci consegna da centinaia d’anni. I nuovi materiali (Kevlar, compositi, carbonio…); che hanno reso il colore bianco non così ovvio, consentono un notevole salto nelle prestazioni e nell’efficienza delle vele, anche se a prezzo di una superiore criticità verso la loro messa a punto. La regolazione delle vele, sopratutto nelle barche più performanti e tecniche, coinvolge moltissimi parametri. La tensione della drizza e il grado di apertura della vela, regolato dalla scotta, sono quelli più macroscopici, nel senso che un errore che li coinvolga provoca uno scadimento elevato delle prestazioni. Intervengono poi altri setting, come quelli che coinvolgono il vang, la posizione del carrello della scotta e la tensione della base della randa, il punto di scotta del genoa, la tensione del sartiame e dei bordi di uscita delle vele e altro ancora. “C Max Ranchi QUALCOSA NON VA Alcuni tecnici hanno scoperto che la rotta di una barca di bolina dipende dalla torsione dell'albero, a sua volta, diversa su mure differenti. Perchè cio accade? Ancora una volta l’elettronica è di grande aiuto I velisti più “arrabbiati”e quelli che regatano abitualmente, poi, conoscono così profondamente le barche e il mare che hanno sviluppato una sensibilità fuori dell’ordinario. Essi percepiscono variazioni di assetto anche minime, così come un pilota si accorge se le gomme della sua auto non sono, anche solo per un decimo di bar, gonfie al punto giusto. Questa ricettività così accentuata li ha portati a scoprire delle piccole ma non irrilevanti discrepanze fra le indicazioni degli strumenti e la rotta della barca. Uno dei fenomeni che si è riscontrato con maggiore evidenza è l’esistenza di differenze di velocità a seconda delle mura. Il fenomeno ha diverse spiegazioni: il posizionamento nello scafo del sensore dell’indicatore, la non perfetta simmetria della chiglia e dell’attrezzatura, la forma del timone e le condizioni del mare. A questi fattori ne va aggiunto un altro, noto come windshear, che richiede però alcune considerazioni preventive per poter essere capito appieno. Il fenomeno del quale parleremo, ...continua... 72 Luglio 2005 pagina 1 di 4 >>> clicca qui e scarica la versione integrale dell'articolo