Fac simile PURIFICAZIONE PARZIALE, DOSAGGIO E CARATTERIZZAZIONE DELLA LATTATO DEIDROGENASI (LDH) DA FEGATO DI CONIGLIO INTRODUZIONE La LDH è un enzima importante nel metabolismo anaerobico del glucosio per generare ATP. La reazione catalizzata da questo enzima è l’interconversione tra piruvato e L-lattato: in condizioni anaerobiche, il piruvato è convertito in L-lattato, con la concomitante conversione di NADH a NAD+. La rigenerazione di NAD+ permette il flusso metabolico continuo della via glicolitica. Tale flusso continua finché non cessa la richiesta di energia, o finché il livello cellulare ed ematico di L-lattato diventa eccessivamente elevato. Piruvato + NADH + H+ L-lattato + NAD+ LDH La LDH è un tetramero con subunità di 35 kDa. Esistono 2 tipi di subunità: la forma H prevalente nel miocardio e la forma M prevalente nel muscolo e nel fegato. Tali subunità si possono associare per formare cinque tipi di tetrameri (H4, H3M, H2M2, HM3, M4), tutti con attività LDH ma con diverse affinità per i substrati e differenti risposte a effettori allosterici. Obiettivi di questa esperienza erano: 1) ottenere una parziale purificazione della lattato deidrogenasi (LDH); 2) caratterizzare la cinetica dell’enzima purificato; 3) usarlo in dosaggi accoppiati per la misura di altre attività enzimatiche. MATERIALI E STRUMENTAZIONE 20g di fegato di coniglio opportunamente conservato a -20°C; tampone Tris-HCl 0.1 M pH 8.0; tampone Tris-HCl 0.02 M pH 8.0 senza inibitori delle proteasi (PIC); tampone Tris-HCl 0.02 M pH 8.0 con PIC 1X; piruvato di sodio 30 mM; NADH 10 mM; lattato 50 mM; NAD+ 10 mM; Curva di taratura Bradford Il dosaggio delle proteine è stato effettuato secondo il metodo Bradford (1979). L’albumina di siero di bue a 0,1 mg/ml è stata usata come standard. I valori di assorbanza a 595 nm, dopo aver sottratto l’assorbanza del bianco, sono riportati in funzione della quantità di BSA presente nella soluzione (µg) (Grafico 1). La curva ottenuta permetterà, una volta misurata l’assorbanza a 595 nm nei vari campioni in esame, di risalire alla quantità di proteine presente in questi. SAGGIO SPETTROFOTOMETRICO PER LDH: METODOLOGIA L’ossidazione di NADH a NAD+ è accompagnata da decremento di assorbanza con coefficiente di estinzione molare differenziale (∆ε) a 340 nm pari a 6,22·103 M-1cm-1 , per cui è possibile ottenere la velocità di reazione in mM/min dividendo il ∆A340/min per 6,22 (sottintendiamo d = 1 cm); se si moltiplica questo risultato per F, inteso come fattore di diluizione (F= Vf/Vc dove Vc è il volume del campione e Vf è il volume finale del campione diluito) si ottengono le U/mL di enzima contenute nel campione. 1 ∆A = ∆c ⋅ ∆ε 340 ⋅ d Attività del campione= da cui ∆c = ∆A ∆ε 340 ⋅ d essendo d=1 cm risulta ∆c ∆A F = ⋅ ∆t ∆t ∆ε 340 UNITA’ DI MISURA: ∆c = ∆A ∆ε 340 1 U=1 µmol/min mM mmoli 103 µmoli µmoli U = = 3 = = min l ⋅ min 10 ml ⋅ min ml ⋅ min ml Miscela di saggio standard per attività LDH Tampone Tris-HCl 20 mM (senza inibitori) Piruvato 30 mM NADH 10 mM Campione di LDH Portare a 1 mL con H2O milliQ 0,80 mL 0,10 mL 0,02 mL 0,01 mL Nelle prove cinetiche, il saggio standard è stato opportunamente modificato come descritto nei risultati. RISULTATI PURIFICAZIONE DELLA LDH Omogenizzazione del fegato e separazione del sopranatante (estratto grezzo) Si taglia a pezzetti circa 20 g di fegato di coniglio (escludendo le parti con i legamenti) e lo si aggiunge a 3 volumi di tampone Tris-HCl 0,02 M pH 8,1 con inibitori delle proteasi nel provettone del Potter posto precedentemente in ghiaccio. Omogeneizzare il fegato e centrifugare a 10000 RPM a 4°C per 1 ora. Precipitazione con solfato di ammonio Prelevati 100 µl di estratto grezzo (EG) in una Eppendorff, da conservare in ghiaccio, si inizia il frazionamento con solfato d’ammonio ((NH4)2SO4) (SA) che permetterà sia di frazionare che di concentrare le proteine del campione. In questo modo le proteine presenti in soluzione precipitano per il fenomeno chiamato “salting out” in cui il sale attrae verso sé le molecole di acqua di solvatazione che stanno attorno alle proteine (SO42- e NH4+sono più affini alle molecole di acqua rispetto alle proteine), le proteine a questo punto tendono così ad aggregarsi e quindi a precipitare: - il sovranatante ottenuto dalla centrifugazione (EG) è messo in un Becher su ghiaccio con un agitatore magnetico e si aggiunge SA solido fino a raggiungere il 35% di saturazione. Quando tutto il sale si è sciolto si lascia in agitazione minima per 15 min; si trasferisce la sospensione al 35% di SA in tubi da centrifuga e si centrifuga a 10000 RPM; terminata la centrifugazione, si decanta il sopranatante (S35) in un cilindro graduato tenuto in ghiaccio e si risospende il precipitato nel volume minimo di tampone di estrazione Tris-HCl che dia una soluzione limpida (P35) e se ne misura il volume; si prelevano 100 µl del precipitato al 35% di SA (P35) in una Eppendorff per i dosaggi, e si mette a -20°C il restante P35. - si porta il S35 al 70% di saturazione con SA solido, operando come per la precipitazione al 35%. Al termine della centrifugazione si decanta il sopranatante (S70) in un cilindro graduato a freddo, per misurarne il volume; si scioglie il precipitato nel volume minimo di tampone Tris-HCl (P70), e se ne misura il volume; si mettona a parte 100 µl di S70 e 100 µl di P70 per i successivi dosaggi; Il precipitato risospeso P70 sarà il campione da caricare sulla colonna cromatografia S-200. -dosare le aliquote conservate (EG, P35, P70, S70) per le proteine e per l’attività LDH: Cromatografia su colonna Sephacryl-200 (S-200) Impaccare una colonna con la resina Sephacryl-200. Una volta pronta, sistemare la colonna in un armadio frigorifero e mandarla a flusso a 10 mL/h con 0,5 L di tampone Tris-HCl 20 mM con PIC. A 2 questo punto, si caricano sulla colonna 1,5 mL di campione P70, si collega la pompa ad un collettore di frazioni raccogliendo 1,4 mL/frazione. Completata l’eluizione, si procede alla lettura dell’assorbanza a 280 nm di tutte le frazioni per stimare il contenuto proteico; si procede poi al saggio dell’attività LDH ogni tre frazioni (con la miscela di saggio precedentemente descritta) a partire dalla frazione in cui l’assorbanza a 280 nm raggiunge il valore più alto; quando si trova attività, saggiare le frazioni una per una fino alla scomparsa dell’attività. Si riuniscsono le frazioni con attività più alta a formare il POOL 1 in modo da escludere le frazioni che presentano assorbanza a 410 nm elevata e quindi ottenere una soluzione in cui l’enzima è stato parzialmente purificato. Dalle letture effettuate di assorbanza a 280nm e dell’attività enzimatica delle frazioni ottenute dalla cromatografia su colonna Sephacryl-200 è possibile costruire un grafico per identificare le frazioni da raccogliere per formare il POOL 1. Cromatografia su colonna Cibacron Blue Agarose Tabella di purificazione La tabella di purificazione che segue mostra in forma compatta i passaggi per la purificazione dell’enzima LDH: Volume (mL) Attività (U/mL) Attività totale (U) Concentrazione proteica (mg/mL) Proteine totali (mg) Attività specifica enzima (U/mg) EG P35 P70 S70 POOL 1 POOL 2 Fattore di purificazione Resa (%) 1 100 SDS-PAGE Preparato un gel di poliacrilammide al 12%, si denaturano i campioni (POOL S-200 e POOL Cibacron Blue) con Sample Buffer 5X (in modo tale che sia diluito cinque volte) e si caricano questi ultimi sul gel. In un dei pozzetti del gel, si caricano i marcatori di pesi molecolari grazie ai quali potremo determinare i PM delle bande nel campione purificato. Dopo la corsa, si colora il gel con Blue di Coomassie e si decolora con metanolo al 50%. Figura 1: SDS-page POOL S-200 e POOL Cibacron Blue. corsia1 corsia2 corsia3 corsia4 corsia5 Parziale caratterizzazione cinetica della LDH da fegato di coniglio Cinetica del piruvato 3 Per valutare la cinetica della LDH relativa al piruvato sono state fatte misure di velocità iniziale su miscele di reazione in cui si faceva variare la concentrazione di piruvato fra ---- mM e ---- mM. Con i dati ottenuti è possibile costruire sia il grafico dei reciproci che quello di Michaelis-Menten e da questi calcolare le relative Vmax e KM: Da cui Vmax= -----∆A/min e KM= --- mM. Grafico Da cui Vmax= -----∆A/min e KM= ---mM. Cinetica del NADH L’analisi cinetica relativa al coenzima NADH è stata effettuata a una concentrazione fissa di piruvato di --- mM, mentre quella del coenzima variava da --- mM a ---- mM. Coi dati ottenuti è possibile costruire sia il grafico dei reciproci che quello di Michaelis-Menten e da questi calcolare le relative Vmax e KM. G Da cui Vmax= -----∆A/min e KM= --- mM. Grafico Da cui Vmax= -----∆A/min e KM= --- mM. Cinetica del lattato È stata tentata la determinazione dei parametri cinetici della reazione catalizzata dalla LDH anche nel verso da lattato a piruvato, utilizzando una quantità di preparato enzimatico dieci volte superiore a quella usata nel verso da piruvato a lattato, e variando sia la [lattato] a [NAD+] fissa, sia la [NAD+] a [lattato] fissa. Grafici CONCLUSIONI Nel corso della purificazione, si sono verificati alcuni inconvenienti, che hanno inficiato la buona riuscita dell’isolamento. In particolare, il mal funzionamento di un collettore di frazioni nella cromatografia su S-200 ha mischiato le frazioni contenenti la LDH con quelle contenenti altre proteine a diverso PM (in particolare, emoglobina). Il fattore di purificazione e la resa finale risultano così meno alti di quanto ci si poteva attendere anche dopo la cromatografia su Cibacron Blue. A conferma di questo, si può osservare il risultato dell’SDS-PAGE, nella quale si riesce comunque a distinguere una banda intorno a 35 kDa che presumibilmente è la LDH, arricchita nel passaggio di purificazione su Cibacron Blue. La determinazione dei parametri ottenuti dalla cinetica enzimatica si è dovuta limitare alla valutazione delle KM per il coenzima NADH e per il substrato piruvato, mentre l’analisi cinetica nella reazione inversa non è riuscita, a causa della bassa attività del preparato. Due misure preliminari di attività enzimatiche diverse sono state effettuate sull’estratto grezzo di fegato di coniglio, sfruttando le proprietà di enzima rivelatore della LDH e grazie al fatto che il pH ottimale di questo enzima è del tutto sovrapponibile a quello degli enzimi da dosare (attività ottimale nell’intervallo fra 7,5 e 8). In dosaggi accoppiati con la reazione rivelatrice, sono state determinate le attività degli enzimi piruvato cinasi e L-alanina amminotrasferasi. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 4