REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AZIENDA PER L’ASSISTENZA SANITARIA N°1 – TRIESTINA Trieste, 16 dicembre 2015 VIA GIOVANNI SAI, 1-3 – 34128 TRIESTE Prot. N° Ai Sigg. 59409 GEN II 2 C 1 (da citare nella risposta) Medici di Medicina Generale S.C. Assistenza Farmaceutica Strada della Rosandra, 24 – 34147 Trieste Servizio Pediatri di Libera Scelta Dirigente Responsabile per quanto comunicato dr. Stefano PALCIC tel. 040 399 5978 Alle Strutture Dipendenti ed Accreditate (nome e cognome, numero di telefono) e mail: Fax: Tel. [email protected] 040 814996 040 3995978 Rif. Nota di data Oggetto newsletter n. 6/2015 di interesse farmaceutico Con la presente si riassumono alcuni provvedimenti di interesse farmaceutico; in allegato i documenti originali per approfondire le tematiche trattate. EMA: rafforzamento delle raccomandazioni sulla prevenzione delle gravidanze durante il trattamento con micofenolato mofetile In seguito ad una nuova valutazione riguardante il rapporto rischio/beneficio, l’EMA comunica che il micofenolato mofetile è confermato quale medicinale teratogeno e non deve essere usato in gravidanza a meno che non vi siano disponibili alternative idonee per prevenire il rigetto del trapianto. Sia gli uomini che le donne in terapia con micofenolato mofetile devono utilizzare un contraccettivo efficace prima di iniziare la terapia, durante e dopo l’interruzione del trattamento con il farmaco (fino sei settimane dopo la fine della terapia per le donne e novanta giorni per gli uomini). Se necessario si raccomanda di effettuare un test di gravidanza da 8 a 10 giorni prima di iniziare la terapia e un altro subito prima dell’inizio del trattamento. I pazienti inoltre non devono donare il sangue durante il trattamento e per i novanta giorni successivi alla sua conclusione. Modifiche piani terapeutici Si informa che è stato eliminato del piano terapeutico per il medicinale Ranexa (ranolazina, classe A, RR). Variazione da 6 a 12 mesi del rinnovo del piano terapeutico per i medicinali Xoterna Breezhaler e Ultibro Breezhaler (indacaterolo/glicopirronio 110/50 mcg). Pagina 1 di 4 Centralino Fax 040 3991 111 040 399 7189 C.F. e P. IVA 01258370327 www.aas1.sanita.fvg.it POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA: [email protected] ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Dimetilfumarato (Tecfidera): raccomandazioni aggiornate per minimizzare il rischio di rara infezione cerebrale PML L’EMA ha emanato una nuova raccomandazione al fine di minimizzare i rischi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) nei pazienti adulti con sclerosi multipla recidivante-remittente trattati con dimetilfumarato (Tecfidera, classe A, nota 65, RRL, erogabile dalle strutture pubbliche). È noto come una piccola percentuale di pazienti in trattamento con Tecfidera sviluppi una severa riduzione dei linfociti, a tal riguardo l’EMA raccomanda che venga eseguito: un esame emocromo completo (linfociti compresi) prima dell’inizio della terapia e ogni 3 mesi in corso di trattamento. un esame di risonanza magnetica basale come riferimento (di norma entro 3 mesi dall’inizio del trattamento). Vareniclina: avviso di sicurezza sui rischi di sintomi psichiatrici e potenziali interazioni con l’alcol L’australiana TGA (Therapeutic Good of Health) ha aggiornato il profilo di sicurezza del farmaco vareniclina (Champix) con nuove informazioni che mirano ad aumentare la consapevolezza sui rischi di manifestare sintomi psichiatrici e potenziale interazione con l’alcol. Progetto AIFA ”Farmaci e gravidanza”: revisione scientifica delle schede dei medicinali SSRI Nell’ambito del progetto scientifico AIFA sull’uso corretto dei farmaci in gravidanza è stata condotta una revisione sulla più recente letteratura inerente alcuni inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) impiegati per il trattamento di disturbi d’ansia e depressivi (cfr www.farmaciegravidanza.gov.it). In generale l’assunzione di SSRI: nel 2° trimestre di gravidanza si correla probabilmente ad un rischio aumentato di preeclampsia nel 3° trimestre e in prossimità del parto può determinare rallentata crescita fetale, problemi di adattamento e sintomi di astinenza in genere transitori. FDA: l’uso a lungo termine di clopidogrel non aumenta la mortalità o il rischio di cancro Le meta-analisi condotte della FDA hanno esaminato i risultati di 21 studi per valutare l’effetto a lungo termine (12 o più mesi di terapia) con clopidogrel sulla mortalità per qualsiasi causa in persone affette da malattie cardiache. I risultati indicano che l’uso a lungo termine dell’antiaggregante clopidogrel non modifica il rischio di morte nelle persone con malattie cardiache o a rischio di svilupparle, né sembra influenzare il rischio di cancro. Background: I dati pubblicati su Dual Antiplatelet Trial (DAPT) evidenziavano un preoccupante segnale di sicurezza per un uso prolungato di clopidogrel. Nello studio DAPT la popolazione era composta da pazienti che, dopo essere stati sottoposti a intervento coronarico percutaneo e al posizionamento di uno stent a rilascio di farmaco, hanno ricevuto 12 mesi di trattamento con clopidogrel o prasugrel più aspirina. Nei 18 mesi successivi 1000 pazienti sono stati randomizzati al trattamento con la doppia terapia antiaggregante o con aspirina+placebo. L’uso per 30 mesi dell’associazione clopidogrel+aspirina ha mostrato un aumento significativo del rischio di morte per cause non cardiovascolari (cancro e traumi). Modifica regime di fornitura di medicinale per uso umano a base di testosterone Alle specialità medicinali a base di testosterone precedentemente classificate in classe C con ricetta ripetibile (cfr elenco allegato) si applica il seguente nuovo regime di fornitura: farmaco soggetto a prescrizione medica limitativa da rinnovare volta per volta (RNRL), vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti- endocrinologo. Rimane invariata la classificazione in classe C. PPI: se assunti per lunghi periodi e in modo inappropriato possono essere pericolosi Da una review pubblicata su CMAJ (Canadian Medical Association Journal) emerge come l’assunzione prolungata di PPI possa essere gravata da effetti collaterali anche importanti; infatti sia la FDA che la Health Canada hanno lanciato degli allarmi sulla loro sicurezza soprattutto per quanto riguarda il rischio di infezioni da Clostridium difficile, fratture e di grave ipomagnesemia. Gli autori della review invitano a prescrivere questi farmaci, utili se usati correttamente, al dosaggio più basso e per il periodo più breve possibile. Fortemente raccomandata anche la rivalutazione periodica dei pazienti che assumono cronicamente tali medicinali per cogliere eventuali stati carenziali o effetti indesiderati da trattamento prolungato con PPI. Si ricorda della necessità di attenersi alle note AIFA 1 o 48 per quanto attiene la corretta rimborsabilità. Potenziamento della radiotossicità associata all’uso di vemurafenib (Zelboraf) Si comunica che, da un’analisi sulla sicurezza dell’uso di vemurafenib (Zelboraf, classe H, RNRLspecialista oncologo), sono emersi casi severi di lesioni correlate alle radiazioni sia a livello cutaneo sia riguardanti organi viscerali; per alcuni pazienti sottoposti a radioterapia prima, durante o dopo trattamento con vemurafenib l’esito è stato fatale. Raccomandazione aggiornata: ridistribuzione del grasso corporeo e acidosi lattica associati a farmaci anti – HIV L’EMA ha aggiornato le raccomandazioni sul rischio della distribuzione del grasso corporeo e acidosi lattica associata a farmaci per l’infezione da HIV, trasmettendo le informazioni in linea con le attuali evidenze: l’avvertenza generale sulle modifiche sia nella quantità che nella distribuzione del grasso corporeo (lipodistrofia) viene rimossa per i medicinali anti-HIV, precisando che solo zidovudina, stavudina e probabilmente didanosina possono causare lipoatrofia (perdita di grasso sottocutaneo). l’avvertenza di classe sull’acidosi lattica è stata rimossa, ad eccezione dei prodotti contenenti zidovudina, stavudina e didanosina. Talidomide (Thalidomide Celgene, classe H, RNRL): la dose iniziale in associazione a melfalan deve essere ridotta nei pazienti di età superiore ai 75 anni Celgene in accordo con EMA ed AIFA, raccomanda la riduzione della dose iniziale di talidomide in associazione a melfalan e prednisone nei pazienti di età superiore ai 75 anni con mieloma multiplo non trattato, specificando quanto segue: melfalan usato in associazione a talidomide deve essere impiegato ad una dose iniziale ridotta (in pazienti di età >75 anni) il profilo generale delle reazioni avverse segnalate in pazienti di età >75 anni trattati con talidomide 100 mg, risulta comparabile ai pazienti di età <75 anni trattati con talidomide 200 mg. Crizotinib (Xalkori, classe H, RNRL, oncologo pneumologo internista): inserita nuova avvertenza riguardante l’insufficienza cardiaca Alcuni casi gravi, talvolta fatali, di insufficienza cardiaca sono stati segnalati, in pazienti con o senza patologie cardiache preesistenti, in trattamento con crizotinib (trattamento di adulti pretrattati per NSCLC positivo per ALK in stadio avanzato). Se si osservano sintomi di insufficienza cardiaca è opportuno considerare l’adozione di misure adeguate: riduzione della dose o sospensione del trattamento. InductOs: sospensione temporanea della produzione nell’UE In seguito ad un rilevamento di non conformità rispetto ai requisiti di produzione l’EMA ha raccomandato la sospensione della produzione di InductOs, sebbene attualmente non vi sia alcuna indicazione di rischio per i pazienti. InductOs è un impianto disponibile come kit contenente una polvere, il solvente e una spugna assorbibile di collagene. Il principio attivo è la dibotermina alfa, una proteina utilizzata per favorire la formazione di nuovo tessuto osseo in pazienti con problemi intervertebrali e fatture alle gambe. Aggiornamento elenco degli specialisti abilitati alla prescrizione del medicinale Binocrit (eritropoietina): nefrologo, oncologo, anestesista, emotrasfusionista, pediatra, chirurgo – (RNRL) Nessuna relazione causale tra i vaccini HPV (somministrati a giovani donne) sindrome regionale complessa (CRPS) e sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS) Individuazione dei Centri autorizzati dalla Regione FVG alla prescrizione dei medicinali (in allegato) Aggiornamento elenco Legge 648/96 (farmaci dispensati dalle strutture pubbliche) - estensione di indicazioni per micofenolato sodico, lenograstim e filgrastim (cfr allegato) Con i migliori saluti Il Dirigente della SC Assistenza Farmaceutica dott. Stefano PALCIC -atto firmato- Le precedenti newsletter sono disponibili all’indirizzo ww.ass1.sanita.fvg.it/it/azienda_informa/professionisti/assistenza_farmaceutica