TOCILIZUMAB (05-04-2011) Specialità: RoActemra(Roche spa) Forma farmaceutica: ATC: L04AC07 Categoria terapeutica: Inibitori dell'interleuchina Fascia di rimborsabilità: Indicazioni ministeriali: Tocilizumab in associazione con metotressato (MTX) è indicato per il trattamento dell’artrite reumatoide (AR) attiva da moderata a grave in pazienti adulti che non abbiano risposto adeguatamente o siano intolleranti a precedente terapia con uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD) o antagonisti del fattore di necrosi tumorale (TNF). In questi pazienti RoActemra può essere dato in monoterapia in caso di intolleranza a MTX o quando sia inappropriato continuare un trattamento con MTX. Decisioni PTORV Data riunione: 05-04-2010 Decisione: Inserito con Nota Nota Ufficiale: limitatamente a pazienti adulti che non abbiano risposto adeguatamente o siano intolleranti a precedente terapia con uno o più DMARDs (in particolare metotrexato) e almeno un farmaco biologico. L’utilizzo deve avvenire sempre in associazione a MTX, ad eccezione dei casi di intolleranza a MTX Commenti: il farmaco può rappresentare un’opzione terapeutica in particolare per quei pazienti con indici di flogosi molto elevati. Si sottolinea infatti che, dagli studi clinici, tocilizumab si è dimostrato particolarmente efficace nei pazienti giovani con flogosi elevata. La Commissione non ritiene comunque che possa essere utilizzato come prima linea biologica, per la quale anche le linee guida nazionali ed internazionali, raccomandano il ricorso agli anti TNF-alfa. La nuova nota è la seguente: “limitatamente a pazienti adulti che non abbiano risposto adeguatamente o siano intolleranti a precedente terapia con uno o più DMARDs (in particolare metotrexato) e almeno un farmaco biologico. L’utilizzo deve avvenire sempre in associazione a MTX, ad eccezione dei casi di intolleranza a MTX”. Sintesi Inquadramento della patologia L'artrite reumatoide è una malattia cronica autoimmunitaria che colpisce circa 1% della popolazione mondiale con una frequenza di 2,5 volte superiore nelle donne rispetto agli uomini [1]. L'eziologia rimane ancora in parte sconosciuta e la patologia si caratterizza da sinovite che interessa numerose articolazioni causando dolori diffusi con successiva distruzione delle articolazioni e ciò può portare a grave disabilità, coinvolgendo tutti gli aspetti della funzione motoria, dal camminare ai movimenti fini della mano. L'artrite reumatoide non è semplicemente una malattia delle articolazioni, in quanto può colpire molti altri organi causando, per esempio, vasculite diffusa o fibrosi polmonare grave. Più di recente è risultato evidente che alla patologia si associa un aumento della prevalenza di malattia coronarica ed un significativo aumento del rischio di mortalità prematura. Gli obiettivi principali della terapia dell’AR sono: la riduzione dei sintomi dipendenti dalla infiammazione, quali il dolore, la tumefazione articolare e la rigidità; il miglioramento/ripristino della capacità a svolgere ogni funzione; il ritardare o bloccare l’evoluzione del danno anatomico alle articolazioni. Ciò significa puntare alla remissione della malattia (che significa guarigione di una malattia di cui non si conosce la causa che non può quindi essere eliminata). L’abolizione dell’infiammazione può ripristinare una sopravvivenza paragonabile a quella della popolazione sana. I farmaci modificatori di malattia (DMARDs) comunemente usati, come il metotressato, rappresentano ancora oggi la terapia standard, tuttavia non risultano efficaci in tutti i pazienti e anche coloro che mostrano una risposta iniziale al trattamento, possono non andare incontro alla remissione completa della malattia. Più recentemente sono stati introdotti farmaci di origine biologica che hanno come target i mediatori dell'infiammazione quali: il fattore di necrosi tumorale (TNF), le interleuchine IL-1 e IL-6, che sono coinvolti nella cascata infiammatoria. Caratteristiche del prodotto Tocilizumab si lega in modo specifico ai recettori di IL-6 sia solubili che di membrana, si tratta del primo farmaco biologico che agisce specificamente sui recettori IL-6 [2]. Tocilizumab ha dimostrato di inibire i segnali mediati da sIL-6R e mIL-6R. IL-6 è una citochina proinfiammatoria pleiotropica prodotta da diverse tipologie cellulari, tra cui cellule T e B, monociti e fibroblasti. IL-6 è coinvolta in diversi processi fisiologici, quali l’attivazione delle cellule T, l’induzione della secrezione delle immunoglobuline, l’induzione della sintesi epatica delle proteine di fase acuta e la stimolazione dell’emopoiesi. IL-6 è coinvolta nella patogenesi di malattie, tra cui malattie infiammatorie, osteoporosi e neoplasie. La posologia raccomandata è di 8 mg/kg di peso corporeo, ma non meno di 480 mg, una volta ogni quattro settimane. Linee guida di trattamento esistenti Le linee guida del Gruppo multidisciplinare sui farmaci biologici della regione Emilia Romagna ha espresso delle raccomandazioni riguardo l'utilizzo di questi farmaci nell'artrite reumatoide [4]. In particolare raccomanda l'utilizzo di anti-TNF alfa solo per quei pazienti che non rispondano adeguatamente ai DMARDs e ne raccomanda comunque l'utilizzo in associazione a questi ultimi (in particolare metotressato) per aumentarne l'efficacia senza che vi sia un rilevante aumento degli eventi avversi. Non esistono, secondo le linee guida, criteri forti per guidare la scelta tra i tre anti TNF alfa disponibili e ne viene sconsigliato l'utilizzo in associazione tra loro. In caso di mancata risposta clinica a seguito della somministrazione del primo anti TNF alfa si può procedere alla somministrazione di un secondo anti TNF alfa. In caso di ulteriore insuccesso non è giustificato un ulteriore switch. Secondo il gruppo di lavoro il rituximab e l'abatacept sono da riservarsi ai pazienti con AR attiva e fallimento di almeno un DMARDs e di un anti TNF alfa. Le linee guida non esprimono raccomandazioni riguardo ad anakinra (inibitore IL1) e inoltre non fanno riferimento a tocilizumab in quanto la loro stesura è precedente la commercializzazione del farmaco. Le recenti linee guida del NICE per il trattamento dell'artrite reumatoide, aggiornate a febbraio 2009, prendono in considerazione anche i farmaci biologici (adalimumab, infliximab, etanercept, rituximab e abatacept), i quali sembrano efficaci soprattutto nei pazienti che non rispondono a metotressato e vengono generalmente utilizzati in associazione a quest'ultimo. Tuttavia le linee guida non fanno riferimento a tocilizumab in quanto il farmaco era ancora in sperimentazione al momento della stesura delle linee guida [3]. Trattamenti alternativi I trattamenti alternativi sono rappresentati dagli altri farmaci biologici modificatori di malattia, quali gli antagonisti del TNF: adalimumab, etanercept ed infliximab, l'inibitore dell'IL1 anakinra, e gli immunosoppressori rituximab e abatacept che possono essere utilizzati in caso di fallimento di almeno un DMARDs e di un anti TNF alfa. Tutti questi farmaci sono registrati in associazione a metotressato o altri farmaci modificatori della malattia in pazienti che non hanno mostrato una risposta adeguata o risultano intolleranti a metotressato. Una recente "overview of review" della Cochrane [5] ha raccolto i risultati che provenivano dalle revisioni pubblicate sui farmaci biologici utilizzati nell'AR col fine di poterne fare un confronto indiretto ed esprimere delle raccomandazioni di utilizzo. I risultati portano a concludere che l'efficacia di questi farmaci risulta simile ad eccezione di anakinra che sembra meno efficace di etanercept ed adalimumab. Studi OR vs Tipo di inclusi Farmaco Inserimento in PTORV placebo per somministrazione nella ACR 20 review [5] Si con nota limitativa: artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severo quando la risposta ai farmaci DMARDs, compreso il metotrexato, risulta inadeguata; artrite reumatoide grave, attiva e progressiva in adulti non 8 RCT per 3.09 (IC precedentemente trattati con metotrexato; in monoterapia in Adalimumab sottocute un totale di 95%: 2.18 caso di intolleranza al metotrexato o quando il trattamento 2269 pz 4.39) continuato con metotrexato non è appropriato: per tali indicazioni è richiesta prescrizione da parte di centri specializzati riconosciuti dalla regione secondo il protocollo Antares Si con nota limitativa: deve essere utilizzato e prescritto 4 RCT per 1.58 (IC Anakinra sottocute solamente dai Centri specializzati riconosciuti dalla un totale di 95%: 0.97 - Etanercept sottocute Infliximab infusione ev Rituximab infusione ev Abatacept infusione ev Regione, secondo il Protocollo Antares. Si con nota limitativa: nell' artrite reumatoide (in fase attiva negli adulti quando la risposta a DMARDs, metotrexato incluso, risultata inadeguata e grave attiva e progressiva negli adulti in precedenza non trattati con metotrexato) limitatamente alle Reumatologie individuate per il Progetto Antares Si con nota limitativa: artrite reumatoide in pazienti con malattia in fase attiva quando la risposta ai farmaci che modificano la malattia, incluso il metotrexato sia stata inadeguata (deve essere utilizzato e prescritto solamente dai Centri specializzati riconosciuti dalla Regione, secondo il Protocollo Antares) Si con nota limitativa: per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado severo in pazienti adulti che hanno mostrato un'inadeguata risposta o un'intolleranza ad altri farmaci antireumatici modificanti la malattia, comprendenti uno o più inibitori del fattore di necrosi tumorale; da precisare le caratteristiche dei pazienti come nel progetto Antares. Il farmaco deve essere utilizzato e prescritto solamente dai Centri specializzati riconosciuti dalla Regione, secondo il Protocollo Antares. Si, con nota limitativa: in combinazione a metotressato per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva da moderata a grave in pazienti adulti che hanno mostrato una risposta insufficiente o un'intolleranza ad altri farmaci antireumatici modificanti la malattia, incluso almeno un inibitore del fattore di necrosi tumorale (TNF); da precisare le caratteristiche dei pazienti come nel progetto Antares 1164 pz 2.56) 4 RCT per 4.47 un totale di (IC95%: 1205 pz 2.70- 7.38) 3 RCT per 2.26 (IC un totale di 95%: 1.21 819 pz 4.21) 3 RCT per 3.59 (IC un totale di 95%: 2.02 823 pz 6.37) 6 RCT per 3.03 (IC un totale di 95%: 2.02 1712 pz 4.55) Dati di efficacia L'efficacia di tocilizumab è stata dimostrata principalmente in 5 studi clinici randomizzati su un totale di 4211 pazienti di età superiore ai 18 anni con artrite reumatoide attiva, diagnosticata secondo i criteri ACR e che presentavano almeno 8 articolazioni dolenti e 6 articolazioni gonfie al momento dell'inclusione negli studi. Inoltre i criteri di inclusione comprendevano una risposta inadeguata ad almeno un trattamento di fondo (metotressato o altro DMARD) negli studi OPTION [6], TOWARD [7] e LITHE [8], una risposta inadeguata ad almeno un anti-TNF nello studio RADIATE [9] e il non aver ricevuto metotressato nei 6 mesi precedenti lo studio per ragioni diverse dalla mancanza efficacia o intolleranza al farmaco nello studio AMBITION [10]. Gli studi sono stati condotti verso placebo. Tocilizumab era sempre utilizzato in associazione alla terapia con altri DMARD ad eccezione dello studio AMBITION in cui la monoterapia con tocilizumab è stata confrontata alla monoterapia con metotressato. Era permessa una precedente e concomitante terapia con corticosteroidi per via orale (ma non per via intra-articolare) e FANS. I pazienti che non avevano risposto a terapia con anti-TNF erano esclusi dagli studi, eccetto per lo studio RADIATE. L'end-point primario per tutti gli studi era la proporzione di pazienti che raggiungevano un miglioramento del 20% della patologia secondo i criteri dell'American College of Rheumatology (ACR-20) alla settimana 24. End-point secondari erano la percentuale di pazienti con un miglioramento del 50% e del 70% della patologia (ACR-50 e ACR-70) e altre misure della severità della patologia acuta come il punteggio della scala DAS-28 e la valutazione di parametri quali: dolore, fatica disabilità e salute globale fisica e psicologica. Negli studi OPTION [6] e LITHE [8], condotti su pazienti con risposta non adeguata a MTX, i pazienti sono stati randomizzati a placebo o tocilizumab 4mg/kg o 8mg/kg ogni 4 settimane in associazione a MTX orale 10-25 mg a settimana. Non era permesso il trattamento con altri DMARD. Dopo 24 settimane di trattamento la percentuale di pazienti che avevano raggiunto l'ACR-20 è risultata significativamente maggiore per entrambi i bracci tocilizumab rispetto al placebo in tutti e due gli studi. Lo studio LITHE [8] è l'unico ad essere stato condotto per un periodo superiore alle 24 settimane e aveva come obiettivo coprimario la valutazione dell'inibizione della progressione del danno strutturale dopo 52 settimane di trattamento, valutato tramite il punteggio Scharp-Genant Score. L'aumento di tale punteggio è risultato significativamente inferiore nei pazienti trattati con tocilizumab + MTX rispetto ai pazienti trattati con placebo + MTX. Questo è indicativo di una significativa riduzione del tasso di progressione del danno strutturale nei pazienti trattati con tocilizumab rispetto al placebo. Nello studio TOWARD [7] i pazienti con risposta inadeguata al trattamento con farmaci modificatori di malattia (era permesso il trattamento con i seguenti DMARD: metotressato, clorochina, idrossiclorochina, sali d'oro, sulfasalazina, azatioprina e leflunomide che potevano essere utilizzati da soli o in associazione) sono stati randomizzati a ricevere tocilizumab 8mg/kg o placebo, in aggiunta alla loro terapia con farmaci modificatori della malattia. A 24 settimane una percentuale significativamente maggiore di pazienti del braccio tocilizumab hanno raggiunto l'end-point primario (ACR-20). Nello studio RADIATE [9] sono stati inclusi pazienti intolleranti o non-responder a terapia con antagonisti del TNF-alfa (etanercept, infliximab, adalimumab o lenflunomide) erano stati randomizzati a ricevere tocilizumab ai due dosaggi di 4 o 8 mg/kg in associazione a metotressato, o placebo più metotressato. I pazienti dovevano aver interrotto il trattamento con gli anti-TNF prima di entrare dello studio. Anche in questo studio la percentuale di pazienti che ha raggiunto l'ACR-20 dopo 24 settimane è stata significativamente maggiore nei due bracci trattati con tocilizumab, così come per quasi tutti gli endpoint secondari (ACR-50, ACR-70 e punteggio DAS28) indipendentemente da quali e quanti farmaci antiTNF avevano fallito precedentemente. Tocilizumab è stato valutato anche in monoterapia nello studio AMBITION [10] in cui sono stati arruolati pazienti che non erano stati mai precedentemente trattati con metotressato o che avevano interrotto il trattamento almeno 6 mesi prima dell'inizio dello studio per cause diverse dalla mancanza di efficacia clinica o intolleranza. Al momento dell'inclusione il 66% dei pazienti erano già stati trattati con MTX, mentre il restante erano MTX-naive. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere tocilizumab 8mg/kg ogni 4 settimane o metotressato una volta a settimana ad una dose iniziale di 7,5 mg poi aumentata fino ad un massimo di 20 mg in associazione ad acido folico (la dose mediana di MTX durante tutto lo studio è stata di 15,5 mg/settimana). Il primo obiettivo dello studio era la dimostrazione della non-inferiorità di tocilizumab vs metotressato nella popolazione per-protocol nella percentuale di pazienti che raggiungevano ACR-20. Il limite stabilito per definire la non inferiorità era una differenza non superiore a 0.12 nel limite più basso dell'intervallo di confidenza del 95% della differenza tra i due trattamenti. Qualora fosse stata dimostrata la non inferiorità si valutava la superiorità di tocilizumab nella popolazione ITT. I risultati dello studio hanno permesso di dimostrare la non inferiorità prima e la superiorità poi di tocilizumab vs metotressato.Tuttavia l'EMA [11] non ha considerato sufficiente questo studio per registrare il farmaco in prima linea in quanto il trattamento con metotressato viene considerato efficace oltre che nel il trattamento dei sintomi della malattia, anche nell'inibire la progressione del danno strutturale, mentre non vi sono evidenze per tocilizumab che dimostrino una remissione del danno strutturale nella terapia di prima linea. Aggiornamento a marzo 2011 L'EMA ad aprile 2010 ha pubblicato un nuovo assesment report del CHMP [18] che riporta i nuovi dati di efficacia e sicurezza del farmaco a seguito dei risultati a lungo termine dello studio LITHE. I risultati a 2 anni di trattamento hanno confermato che tocilizumab in associazione a metotressato riduce il tasso di progressione del danno articolare rispetto al solo metotressato. Una percentuale maggiore di pazienti trattati con tocilizumab 8mg/kg + MTX infatti non ha riportato progressione, misurata mediante raggi X al termine dei 2 anni di trattamento rispetto al gruppo placebo + MTX. I risultati relativi agli endpoint che valutavano il miglioramento delle funzioni fisiche alle settimane 52 e 104 hanno dimostrato un miglioramento di tali endpoint con tocilizumab 8 mg/kg rispetto al placebo e tali risultati si sono mantenuti anche durante il terzo anno di trattamento. A seguito di questi nuovi dati l'EMA ha modificato il riassunto delle caratteristiche del prodotto del farmaco e nella sezione relativa alle indicazioni terapeutiche è stato aggiunto: RoActemra ha dimostrato di ridurre la percentuale di progressione del danno articolare, come valutato mediante raggi X, e di migliorare le funzioni fisiche quando somministrato in associazione con metotressato. Referenza Pazienti e trattamento Disegno/fase Misure di esito Risultati principali Jadad score 1° HR 4.0 (IC 95%, 2.6 6.1) per Tocilizumab 8 mg vs placebo (p<0.0001), 1° pz con HR 2.6 (IC95%, 1.7 ACR-20 2 24 3.9)per Tocilizumab 4 mg RCT, doppio cieco, sett vs placebo (p<0.0001) ev + MTX controllato con 2° pz con ACR-20: 5 placebo, di superiorità, ACR-50, pz Tocilizumab 8 mg: 59% ITT / III Tocilizumab 4 mg: 48% ev + MTX con ACR-70, Placebo: 26% [N=214] punteggio 622 pz>18 anni con AR da moderata a severa e risposta non adeguata a MTX. Smolen J et al, Lancet 2008 (OPTION) [6] Genovese M et al, Arthr Rheumat 2008 (TOWARD) [7] Trattamento: - tocilizumab os[N=205] - tocilizumab 10-25 os - placebo ev + MTX os [N=204] Trattamento di 24 sett 1220 pz>18 anni con RCT, doppio cieco, AR da moderata a controllato con severa e risposta non placebo, di superiorità, adeguata a DMARD ITT / III Trattamento: DAS28 2° ACR-50 e ACR- 70: superiorità statisticamente significativa per entrambi i dosaggi di tocilizumab 1° pz con 1° 65% tocilizumab vs ACR-20 2 24 25% placebo (p<0.0001) setT 2° ACR50: 38% 4 2° pz con tocilizumab ACR-50, pz placebo vs 9% (p<0.0001) tocilizumab ev+ DMARD [N=805] - placebo ev+ DMARD [N=415] Trattamento di 24 sett con ACR-70, ACR-70: punteggio tocilizumab vs DAS28 placebo (p<0.0001) 21% 3% 1190 pz>18 anni con AR da moderata a severa e Emea Scientific risposta non adeguata a MTX. Discussion [11], 1° pz con ACR-20: 56% tocilizumab ACR-20 2 24 8mg/kg, 47% tocilizumab sett. RCT, doppio cieco, 4mg/kg, 25% placebo. variazione controllato con ev + MTX punteggio Genant- N.D. placebo, di superiorità, punteggio modified sharp: +0.34 scala Genantev + MTX ITT / III tocilizumab 4mg/kg, modified [N=398] +0.29 tocilizumab 8mg/kg, Sharp a 52 + MTX os +1.13 placebo (p<0.0001) sett Kremer JM et al, Trattamento: poster presentato al - tocilizumab 72° congresso os[N=399] dell'American College - tocilizumab of Rheumatology [8] os - placebo ev (LITHE) [N=393] Trattamento di 52 sett 499 pz>18 anni con AR da moderata a severa e risposta non adeguata agli antagonisti del TNF. Emery P et al, Ann Rheum Dis 2008 (RADIATE) [9] RCT, doppio cieco, Trattamento: - tocilizumab ev + MTX controllato con os [N=163] placebo, di - tocilizumab ev + MTX superiorità,ITT / II os[N=175] - placebo ev + MTX os [N=160] Trattamento di 24 sett 673 pz >18 anni con AR da moderata a severa MTX-naive o che avevano interrotto il trattamento per ragioni RCT, doppio cieco, diverse da intolleranza o duble dummy,con Jones G et al, mancata efficacia. controllo attivo, di non Ann Rheum Dis 2010 inferiorità e poi se Trattamento: (AMBITION) [10] - tocilizumab ev [N=288] dimostrata di - MTX os [N=284] superiorità, PP e ITT/ II - placebo per 8 sett, tocilizumab ev per 16 sett [N=101] Trattamento di 24 sett 1° pz con ACR-20 2 24 1° 50% tocilizumab sett 2° pz con 8mg/kg vs 30.4% 4 ACR-50, pz tocilizumab 4 mg/kg vs con ACR-70, 10.1% placebo (p<0.001) punteggio DAS28 1° dimostrata la non inferiorità sulla popol. PP: 1° pz con 70.6% tocilizumab, 52.1% ACR-20 2 24 MTX, differenza pesata di sett 0.21 (IC 95%, 0.13 2° pz con 0.29). 5 ACR-50, pz Dimostrata la superiorità con ACR-70, su popol ITT con una punteggio differenza pesata di 0.19 DAS28 a favore di tocilizumab (IC 95%, 0.11 0.27, p<0.001) *Jadad Scale: strumento per la verifica della qualità della pubblicazione; si basa sulla considerazione che i tre elementi principali che devono essere riportati per avere maggiori garanzie sulla buona qualità di uno studio clinico siano la randomizzazione, la condizione di doppia cecità, e la gestione dei drop-out. Si considerano buone le pubblicazioni che ottengono almeno 3 punti, mentre si considerano di scarsa qualità quelle che raggiungono un punteggio uguale o inferiore a due. AR: artrite reumatoide, MTX: metotressato, DMARD: Disease-Modifying Anti-Rheumatic Drugs,TNF: tumor necrosis factor; Il punteggio ACR-20: scala di valutazione della risposta alla terapia che comprende: A. la conta del numero di articolazioni dolenti, B. la conta del numero di articolazioni tumefatte, C. la misurazione della VES o della PCR, D. la determinazione della disabilità funzionale mediante l’impiego dell’ “Healt Assessment Questionnaire" (HAQ, 6-8), E. il rilievo del grado di dolore riferito dal paziente espresso su scala visuo-analogica (VAS dolore), F. il giudizio del medico sul grado complessivo di attività della malattia espresso mediante scala analogica (VAS medico), G. il giudizio del paziente sul grado complessivo di attività della malattia espresso mediante scala analogica (VAS paziente). Una risposta statisticamente significativa al trattamento terapeutico si ritiene documentata dalla riduzione di almeno il 20% del numero di articolazioni dolenti e del numero di articolazioni tumefatte, e del 20% di almeno tre dei 5 rimanenti parametri: questa risposta (ACR 20) è stata quindi proposta come indice di valutazione minimo della risposta (9), in quanto valore minimo di differenziazione dal trattamento con placebo. Genant-modified Sharp si concentra su 14 siti specifici per l'evidenza di erosione ossea e 13 siti per restringimento dello spazio articolare, sia le principali misure in corso di danno strutturale alle articolazioni. Il punteggio totale è 584 con incrementi di 0,5 punti, per un punteggio massimo totale di 292. Dati di sicurezza I dati di sicurezza di tocilizumab provengono principalmente dai 5 studi di fase III nei quali un totale di 3778 pazienti hanno ricevuto almeno una dose di farmaco ad una posologia di 4mg/kg o 8 mg/kg. La percentuale di pazienti che hanno interrotto il trattamento causa di eventi avversi è stato del 3% nei pazienti trattati con placebo vs il 5% dei pazienti trattati con tocilizumab [11]. Gli eventi avversi registrati più frequentemente nei pazienti trattati con tocilizumab (con una frequenza >5%) sono stati: infezioni delle vie respiratorie superiori, rinofaringite, cefalee, ipertensione e aumento delle transaminasi epatiche. Nell'unico studio di confronto diretto verso metotressato l'incidenza di eventi avversi è risultata simile tra i due gruppi di trattamento (78% e 80% rispettivamente per metotressato e tocilizumab). In tabella sono riportati gli eventi avversi più frequenti nello studio vs metotressato che si sono presentati con incidenza diversa tra i due gruppi di trattamento. La maggior parte di questi eventi avversi è stata di grado medio o moderato, mentre eventi avversi seri sono stati registrati in 12 pazienti trattati con tocilizumab e in 15 pazienti trattati con metotressato. Vi sono stati 4 decessi nel corso dello studio, 3 pazienti nel gruppo tocilizumab e 1 paziente nel gruppo di controllo, una sola di queste morti è considerata essere correlata al trattamento ed è stata causata da una perforazione gastrointestinale in un paziente trattato con tocilizumab. Relativamente alle alterazioni dei parametri di laboratorio, un numero superiore di pazienti del braccio tocilizumab hanno fatto esperienza di neutropenia di grado 3. Nessun paziente ha sviluppato neutropenia febbrile. Anche gli enzimi epatici AST e ALT sono aumentati maggiormente nei pazienti trattati con tocilizumab e 3 pazienti che erano in trattamento con il farmaco sperimentale hanno abbandonato il trattamento per aumento delle ALT. Un aumento della concentrazione di bilirubina è stato registrato nel 7.6% dei pazienti trattati con tocilizumab vs il 0.7% dei pazienti trattati con metotressato. Non sono stati però registrati segni e sintomi di epatite o disfunzione epatica. Il colesterolo totale e le lipoproteine a bassa densità sono aumentati maggiormente nei pazienti trattati con tocilizumab. La Scientific discussion dell'EMA [11] afferma che i rischi maggiori correlati al trattamento con tocilizumab sono le infezioni, i disordini gastrointestinali, le reazioni nel sito di iniezione, i disordini della pelle, le neutropenia e l'aumento degli enzimi epatici e dei parametri lipidici. Alcuni eventi avversi, come quelli di natura cardiovascolare e l'insorgenza di patologie maligne, non sono stati valutati in maniera adeguata a causa della scarsità di dati sul lungo termine. L'EMA ha previsto un "risk management plan" per monitorare i pazienti, raccogliere i dati di farmacovigilanza e informare i medici di eventuali rischi correlati all'utilizzo del farmaco, soprattutto riguardo: infezioni, polmoniti non infettive, reazioni di ipersensibilità, disordini gastrointestinali (potenziale rischio di perforazione), eventi cardiovascolari e disfunzioni epatiche. Aggiornamento a marzo 2011: E' uscita a dicembre 2010 una Nota Informativa Importante concordata con le autorità regolatorie europee ed AIFA [13] che riferisce di un caso di anafilassi fatale di un paziente trattato con tocilizumab. In conseguenza di ciò è stato modificato il RCP del farmaco nel paragrafo 4.4 (avvertenze speciali e precauzioni di impiego) in cui si raccomanda agli operatori sanitari di sorvegliare i segni di ipersensibilità o anafilassi in tutti i pazienti in trattamento con tocilizumab, sia durante che in seguito alla sua somministrazione. Nel caso si verifichi una reazione anafilattica durante il trattamento, deve essere disponibile un trattamento appropriato per l’uso immediato. Se si verifica anafilassi o qualsiasi altra grave reazione di ipersensibilità/reazione all'infusione, o la somministrazione di tocilizumab deve essere interrotta immediatamente, o le procedure mediche appropriate devono essere messe in atto, e la terapia con tocilizumab deve essere sospesa in via definitiva. Eventi avversi Tocilizumab 8 mg/kg (N=288) Metotressato (N=284) Infezioni (totale) 34.4% 37.3% Nasofaringiti 6.9% 6.0% Infezioni del tratto respiratorio superiore 7.3% 5.3% Disordini gastrointestinali 29.9% 31.3% Disordini del sistema nervoso centrale (totale) 12.8% 6.3% Cefalee 7.3% 2.5% Disordini della pelle e della sottocute 14.6% 11.3% Ipertensione 5.6% 2.1% Disordini psichiatrici 6.9% 3.9% Neutropenia di grado 3 3.1% 0.4% Indicazione studi in corso Nel registro governativo americano [12] e nell'Osservatorio sperimentazioni dell'AIFA [13] sono presenti numerosi studi in corso per Tocilizumab. Tra quelli più rilevanti, si segnalano 3 studi: uno di confronto verso adalimumab in pazienti intolleranti o non responders a metotressato che però deve ancora iniziare il reclutamento; uno che intende valutare l'efficacia dell'associazione di tocilizumab e metotressato rispetto alla monoterapia con tocilizumab o con metotressato in pazienti naive al trattamento con farmaci biologici o con metotressato, l'ultimo con l'obiettivo di valutare l'efficacia di due diverse strategie di trattamento: associare tocilizumab a metotressato rispetto allo switch a solo tocilizumab, nei pazienti che hanno risposto in maniera inadeguata al trattamento con solo metotressato. Registro / Pazienti e trattamento Disegno / fase Misure di esito Note Nazione 300 pz Trattamento: Clinicaltrials.gov - tocilizumab 8mg/kg ev ogni 4 RCT, multicentrico, sett + placebo sc singolo cieco - adalimumab 4mg/kg sc ogni 2 sett + placebo ev I: punteggio scala DAS 28 Non ancora in II: ACR20, ACR50, reclutamento ACR70 Trattamento di 24 sett DAS: disease activity score; MTX: metotressato Altri report HTA Lo Scottish Medicine Consortium [14] ha raccomandato l'utilizzo dei tocilizumab per i pazienti con artrite reumatoide severa e risposta inadeguata, o intolleranti, a una precedente terapia con uno o più farmaci modificatori di malattia o antagonisti del fattore di necrosi tumorale. Tuttavia, l'uso viene ristretto alla terapia di associazione in quanto la ditta non ha presentato alcuna analisi economica relativa al trattamento in monoterapia. Il report dello SMC riporta un'analisi costo utilità presentata dalla ditta che utilizza un modello di simulazione e che confronta l'associazione di tocilizumab e metotressato verso una sequenza di trattamenti in pazienti con AR severa, che non avevano risposto adeguatamente a terapia con DMARD o anti-TNF-alfa. Vengono considerate due coorti di pazienti: la prima coorte che, comprende i pazienti non rispondenti a DMRAD, in cui tocilizumab associato a MTX viene confrontato ad etanercept, seguiti da una sequenza di DMARD convenzionali e cure palliative, la seconda coorte comprende i pazienti con risposta inadeguata a anti TNF, in cui tocilizumab associato a MTX viene confrontato a rituximab, seguiti da una sequenza di DMARD convenzionali e cure palliative. I dati sono ricavati dagli studi clinici e sono stati considerati i punteggi ACR e i questionari HAQ. Non essendo disponibile alcuno studio di confronto diretto è stato eseguito un confronto indiretto. Nel base-case risulta un costo incrementale per tocilizumab di £20.096 e £22.254 per QALY guadagnato rispettivamente per la coorte DMARD e anti-TNF alfa. Le analisi di sensibilità dimostrano la robustezza dei risultati. I risultati sono trasferibili alla nostra realtà in quanto tutti i farmaci biologici sono più cari in Italia rispetto alla Scozia, ma tutti della stessa misura. Il report dell'Agenzia francese HAS [15] è favorevole al rimborso di tocilizumab. Per quanto riguarda il giudizio in merito all'innovatività al valore terapeutico (Amélioration du Service Médical Rendu, ASMR), l’agenzia ha attribuito un miglioramento nullo (livello V*) rispetto ai farmaci antagonisti del TNF, nei pazienti intolleranti a DMARD tradizionali, incluso metotressato nella posologia massima tollerata. L'agenzia attribuisce un miglioramento di livello II, nei pazienti con risposta inadeguata o intolleranti a farmaci anti-TNF-alfa. Il NICE ha pubblicato un appraisal [4], in attesa della guidance che dovrebbe essere pubblicata ad Agosto 2010, in cui si raccomanda l'utilizzo di tocilizumab solo in combinazione con metotressato, in terza linea di trattamento con biologici, in pazienti cioè che non rispondo ad etanercept e successivamente anche a rituximab, o per quei pazienti che non rispondono ad etanercept e per i quali non è indicato il trattamento con rituximab. Il farmaco è stato valutato attraverso un'analisi di Costo-Efficacia e il NICE, ad eccezione delle popolazioni di pazienti precedentemente indicati ha stimato che il farmaco si collocasse sempre sopra la soglia di £30.000/QALY. Nel documento si sottolinea che il tocilizumab ha un costo maggiore rispetto a rituximab ed etanercept (quest'ultimo tra l'altro è un sottocute, mentre tocilizumab si somministra per endovena) e quindi non essendo stata dimostrata la superiorità del trattamento rispetto ai comparators, le strategie che sostituiscano tocilizumab ad etanercept o rituximab, a meno che questi non siano controindicati, sono da considerarsi non Costo-Efficaci. Si sottolinea comunque che la Ditta ha facoltà di presentare ulteriori e diverse evidenze fino al 16 Luglio 2010, pertanto il giudizio del NICE non è da considerarsi ancora definitivo. Analisi economiche Non è presente nessun articolo economico in full-text, al momento è presente solo uno studio presentato come un poster [16], in cui in pazienti che non rispondono ai DMARDs si confronta una sequenza di trattamenti formati nell'ordine da: etanercept, adalimumab, rituximab + metotressato, abatacept + metotressato e cure palliative (STS), con una sequenza nella quale etanercept viene sostituito da tocilizumab, ma rimangono invariati gli altri trattamenti. Viene sviluppata un'analisi di Costo-Utilità con orizzonte temporale la vita del paziente; sono presi in considerazione 2 set di analisi uno in cui si considera solo i costi diretti sanitari, l'altro in cui si considerano sia i costi diretti sanitari sia quelli indiretti. Inoltre si sviluppano anche delle analisi di sensibilità, univariate e multivariate , queste ultime considerando una soglia di accettabilità di €50.000/QALY. Il lavoro è stato fatto con l'obiettivo di confrontare i 2 schemi di trattamento sopraindicati, nella realtà italiana. Considerando solo i Costi Diretti e quindi la prospettiva del SSN, nel Base-Case risulta un ICER = €3.741/QALY e in ogni scenario considerato nell'analisi di sensibilità univariata, questo si colloca ampiamente sotto la soglia dei €50.000/QALY, risultando ancora più favorevole qualora si considerino anche i Costi Indiretti. L'analisi multivariata indica d'altra parte che il trattamento rimane costo efficace (sotto la soglia di €50.000/QALY) nel 96% dei casi e che nel 40% dei casi sembra dominante. Con prospettiva della Società e quindi anche considerando i Costi Indiretti è presentato solo l'ICER nel Base-Case, il quale risulta essere €2.108/QALY. Le maggiori criticità legate a questo studio rimangano l'utilizzo dei confronti indiretti per la stima delle differenze di efficacia, la scelta della sequenza terapeutica e della durata delle singole terapie (che non risultano supportate da linee guida i studi), la mancanza di riferimenti sui costi analizzati ed il fatto che essendo un poster diventa difficile poter valutare appieno la bontà dei risultati. Aggiornamento a marzo 2011 Sono stati recentemente pubblicati i risultati preliminari di un'analisi farmacoeconomica [19], contestualizzata nella realtà italiana, con l'obiettivo di valutare la costo-utilità di tocilizumab in combinazione a metotressato come prima linea biologica nei pazienti con artite rumatoide di grado moderato/severo con una risposta inadeguata ai DMARDs. E' stato sviluppato un modello di simulazione matematico per avere una proiezione dei costi sanitari complessivi e per calcolare i QALYs. L'orizzonte temporale dell'analisi era lifetime e la prospettiva è stata quella del SSN. Sono state messe a confronto le terapie d'attacco con tocilizumab o con i farmaci biologici quali etanercept, come primo farmaco, seguito in sequenza da adalimumab, rituximab ed abatacept. Le analisi di sensibilità condotte hanno preso in considerazione altri schemi terapeutici, invertendo l'ordine dei farmaci biologici. Dalle 1000 prove di simulazione effettuate, tocilizumab risulta dominante nell'80% dei casi delle simulazioni probabilistiche (con minori costi sanitari e guadagno in termini di QALY). L'unico scenario in cui tocilizumab non risulta dominante è quello che considera l'aggiunta di tocilizumab alla terapia standard, senza sostituirlo ad un altro biolgoico ed in questo caso è stato calcolato un ICER di 20.000€ per QALY. Non è possibile esprimere dei commenti su questa analisi ,in quanto non essendo presente il full text sia i dati clinici sia quelli economici non sono specificati. Nello stesso documento è presente anche un'analisi di budget impact [20], realizzata dal gruppo di ricerca dell'Università del Sacro Cuore del prof Ricciardi, con l'obiettivo di valutare, attraverso l'implementazione di un modello analitico, l'impatto di spesa dovuto all'introduzione di tocilizumab con la prospettiva del SSN. L'analisi prevedeva il ricorso ad un modello di Markov, al fine di simulare la progressione dei pazienti con artrite reumatoide attraverso varie sequenze di trattamenti. Il ciclo di simulazione è stato di un anno e l'orizzonte temporale complessivo di 5 anni. E' stato considerato che i pazienti con AR entrassero nel modello con la prima linea di trattamento biologico, la quale poteva essere: tocilizumab come prima linea biologica, seguita da una seconda e una terza linea con anti TNFalfa o una sequenza alternativa in cui tutte e tre le linee di trattamento erano costituite da farmaci anti TNFalfa. Nel basecase è stata considerata una percenuale di penetrazione del tocilizumab del 100%. Per il calcolo della popolazione target è stato stimato un tasso di prevalenza di AR dello 0,46% e, sulla base di dati di vendita è stato stimato che circa il 3,08% dei pazienti con AR fosse in trattamento con un primo anti-TNFalfa e che il 10% di questi siano quelli che iniziano ogni anno il trattamento con farmaci biolgici e che costituiscono quindi la popolazione eleggibile, pari a 705 pazienti. Sono stati considerati tutti i costi diretti sanitari ed in particolare i costi di acquisizione e somministrazione dei farmaci e i test ed esami di monitoraggio. Tutti i farmaci biologici sono stati considerati associati a metotressato. Nel base case l'uso di tocilizumab in prima linea è risultata la strategia meno costosa, con un risparmio calcolato dello 3,1% al quinto anno. Negli scenari in cui si ipotizzava una penetrazione ridotta del tocilizumab (rispettivamente del 50% e 20%) gli esiti venivano ridotti proporzionalmente ed il budget complessivo risultava ridimensionato con un risparmio complessivo al quinto anno dell'1,5% e dello 0,6%. UVEF esprime alcuni dubbi relativi all'analisi, in particolare: - il costo del trattamento con tocilizumab considerato nell'analisi è inferiore rispetto a quello calcolato da UVEF, in quanto l'analisi considera 13 somministrazioni all'anno, mentre da scheda tecnica la somministrazione deve avvenire ogni 4 settimane ed è quindi più corretto considerare una media di 13,5 somministrazioni all'anno (come fatto da UVEF). Inoltre l'analisi utilizza il costo per milligrammo e non viene considerato lo spreco di farmaco, mentre secondo il nostro punto di vista è più corretto considerare l'uso dell'intera fiala di farmaco (in questo caso per un paziente di 65 kg si dovrebbe considerare il consumo di un fl da 400 mg e 2 fl da 80 mg). A fronte di queste considerazioni, risulta un costo per anno di trattamento superiore di circa € 1.300 rispetto a quello consiederato nell'analisi (€ 12.863 rispetto a € 11.583). Anche qualora considerassimo 13 somministrazioni annue, il prezzo sarebbe maggiore di circa €800 rispetto a quello considerato nell'analisi (€12.368 rispetto a €11.583). - Viene considerato un costo di somministrazione per etanercept relativo al tempo impiegato dall'infermiere, ma trattandosi di un farmaco sommistrato per via sottocutanea riteniamo che non sia necessario l'accesso ospedaliero e che quindi non sia corretto conteggiare il costo della somministrazione. In quest'analisi Il costo del trattamento con etanercept risulterebbe quindi sovrastimato. - Nei costi per la somministrazione di infliximab e tocilizumab (entrambi farmaci somministrati in infusione ev) sono considerati tempi dell'infermiere molto diversi (20 minuti per infliximab e 6,67 minuti per tocilizumab) ma non è chiaro il motivo di tale differenza. - Contrariamente a quanto sostenuto dagli autori i risultati sembrano sensibili al prezzo dei farmaci in particolar modo a quello del tocilizumab. L'analisi inoltre è stata svolta prima dell'uscita della Dear Doctor Letter per tocilizumab, che prevede un attento monitoraggio durante e dopo la somministrazione del farmaco a causa del potenziale rischio di anafilassi. Presumiamo che tele monitoraggio comporterà dei costi aggiuntivi che andranno a sommarsi ai costi per la somministrazione di tocilizumab. Alla luce di queste differenze, difficilmente l'inserimento di tocilizumab dovrebbe comportare un risparmio per il SSN. Metodologia Pazienti / Punto Misura Misura Referenza / tipo di Confronti Nazione time di di Risultati efficacia analisi horizon vista costo Analisi Costo Utilità Schema di Modello di trattamento con Diamantopoulos simulazione tocilizumab vs et al [16] Analisi di schema con sensibilità etanercept univariata multivariata Capri S, IJPH 2010 Italia Schema di trattamento con tocilizumab vs schemi di Analisi Costo trattamento con i Utilità farmaci biologici Modello di più simulazione Italia frequentemente (10.000 prove utilizzati (nel di basecase simulazione) etanercept seguito da adalimumab, rituximab e abatacept) Base Case: ICER=€ 3.741/QALY (SSN). ICER=€2.108/QALY (Società) Pazienti con artrite reumatoide SSN / QALY che non Società rispondono ai DMARDs Costi Diretti sanitari / Costi Diretti sanitari e Costi Indiretti Pazienti con artrite reumatoide SSN che non rispondono ai DMARDs tocilizumab dominante nell'80% delle simulazioni. Costi Nello scenario in cui Diretti è sanitari tocilizumab aggiunto a terapia standard: ICER di € 20.000/QALY. QALY Univariata (SSN): Sempre sotto i €50.000/QALY. Multivariata (SSN): 96% dei casi sotto la soglia di €50.000/QALY, 40% Dominante Popolazione target La prevalenza di pazienti con artrite reumatoide nella popolazione adulta è di circa 0,46% [17] e a partire da questo dato la ditta ha stimato una popolazione di 18.500 pazienti con artrite reumatoide nella Regione Veneto. La ditta, ha riportato nel suo documento una stima della percentuale di pazienti con artrite reumatoide trattati con farmaci biologici, pari al 6% per un totale di 1.100 pazienti. Inoltre nel documento presentato si ipotizza un'incidenza di naive ai biologici di 50 l'anno, sottolineando come però questo numero sia uguale a quello dei pazienti che durante l'anno cessano il trattamento con i farmaci biologici e quindi che la popolazione resta stabile. La ditta stima che in Veneto i pazienti in trattamento con biologici per l'indicazione in studio siano di 1.100 e che solo il 15% di questi, cioè 165 pazienti, siano eleggibili al trattamento con tocilizumab, perché o naive ai biologici (50 pazienti) o perché abbiano fallito un precedente trattamento con farmaci biologici. Basandosi viceversa su quanto presente sul report di HAS [15] la popolazione eleggibile al trattamento sembrerebbe maggiore, in virtù di un maggior numero percentuale sia di pazienti trattati con biologici sia di pazienti eleggibili al trattamento con tocilizumab (30% anziché 15% tra naive e non responders ad altri biologici). Se fossero verificate le percentuali di HAS la popolazione eleggibile in Veneto sarebbe compresa in un range di valori tra 417 - 583 pazienti. Analisi dei costi (costi delle alternative, potenziale impatto di budget etc) Il costo del trattamento con tocilizumab è in linea con quello di etanercept e del trattamento con il dosaggio standard di adalimumab. E' invece quasi doppio rispetto al dosaggio standard di infliximab ed è superiore anche rispetto a rituximab. E' invece inferiore rispetto al trattamento con abatacept. Prezzo dei farmaci: Principio attivo Unità posologiche Prezzo di cessione ospedaliera (ex factory incluso di sconti obbligatori) 1 flaconc 80 mg € 136,12 TOCILIZUMAB 1 flaconc 200 mg € 340,28 INFLIXIMAB 1 flaconc 400 mg 1 fl 100 mg € 680,57 € 466,25 1 fl 25mg € 119,70 € 239,39 ETANERCEPT ADALIMUMAB RITUXIMAB ABATACEPT ARAKINRA 1 fl 50 mg 1 pen o sir 40 mg 1 fl 500 mg 1 fl 250 mg 1 sir 100 mg € 465,88 € 1.318,19 € 337,55 € 30,60 Costo dei trattamenti: Costo all'ospedale Spreco Principio Tipo di Somministrazioni per anno di Dosaggio per Note attivo somministrazione in un anno terapia somministrazione comprensivo di spreco Il costo è stato calcolato per un pz di 65 kg, infusione ev di 1 TOCILIZUMAB 8mg/kg 13.5* € 12.863 €68 considerando ora ogni 4 sett l'utilizzo di un fl da 400 mg e 2 fl da 80 mg. Il dosaggio standard è di 3 mg/kg a somministrazione che in casi selezionati può essere aumentato 3 - 7.5 infusione ev di 2 € 6.992 INFLIXIMAB 7.5* €23.3 - €58.3 fino ad un massimo mg/kg ore ogni 8 sett 17.484 di 7.5 mg/kg. Il costo è stato calcolato per un px di 65 kg, con l'utilizzo di 2 fl nel dosaggio da 3mg/kg e 5 fl nel dosaggio da 7 mg/kg. ETANERCEPT 50 mg sc, 1 volta a sett 52 € 12.448 -Il dosaggio standard è di 40 mg ogni 2 sett, ma i per pazienti che in monoterapia mostrano una sc 1 volta ogni 2 € 12.113 ADALIMUMAB 40 mg 26 - 52 -riduzione nella sett o ogni sett 24.226 risposta possono beneficiare di un aumento della dose a 40 mg di adalimumab ogni settimana Un ciclo di terapia è infusione ev di 2 € 5.273 RITUXIMAB 1g 2-4 -costituito da 2 ore ogni 6-12 mesi 10.545 somministrazioni di ABATACEPT 750 mg infusione ev di 30 minuti ogni 4 sett 13.5* € 13.671 -- ANAKINRA 100 mg sc ogni gg 365 € 11.170 -- 1000 mg a distanza di 2 sett, che possono essere ripetute ogni 6-12 mesi. E' stato quindi calcolato il costo per un ciclo all'anno e per 2 cicli. Per i pazienti con peso compreso tra i 60 e i 100 kg il dosaggio è di 750 mg (3 fl di farmaco) a somministrazione. * Numero di somministrazioni derivante dalla media dei primi due anni Budget Impact La ditta ha presentato una sua Budget Impact; con una popolazione eleggibile di 165 pazienti in un anno si è confrontato uno scenario in cui tutti i pazienti venivano trattati con etanercept, con uno in cui il 20% dei 165 pazienti veniva trattato con tocilizumab e il restante 80% con etanercept, stimando un costo per il tocilizumab pari a €380.000, ma un risparmio per la Regione pari a €33.000 in un anno. L'analisi presentata ha però considerato un costo per il tocilizumab più basso di quello di UVEF, probabilmente perché non sembra essere considerato (anche se non specificato nel documento) lo spreco di prodotto. Tocilizumab, considerando una media di 13,5 somministrazioni (media nei primi 2 anni) ha un costo maggiore rispetto ad etanercept per cui sembra improbabile che l'introduzione porti a una diminuzione dei costi. Si sottolinea comunque che tocilizumab risulta circa in linea con etanercept e adalimumab al dosaggio standard e che però questi 2 presentano il vantaggio della somministrazione sotto cute e quindi del mancato accesso ospedaliero. Rispetto agli altri trattamenti per infusione ev (infliximab e rituximab) tocilizumab presenta una frequenza di somministrazione maggiore e quindi un aumentato costo associato agli accessi ospedalieri ed un costo maggiore di infliximab e e rituximab. Viceversa confrontato con abatacept il costo del trattamento, anche considerando il numero di accessi ospedalieri è in linea con quello del comparator, risultando leggermente più conveniente. 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Clin Exper Rheum 2005, 23(6): 819-28. 18) Scientific Discussion EMEA/H/C/00955/II/0007 19) Capri S. et al, IJPH 2010; 7(2) suppl.2 20) Iannazzo S. et al, IJPH 2010; 7(2) suppl.2 SINTESI Sintesi L'artrite reumatoide è una malattia cronica autoimmunitaria che colpisce circa 1% della popolazione mondiale con una frequenza di 2,5 volte superiore nelle donne rispetto agli uomini. Recentemente sono stati introdotti in terapia farmaci di origine biologica che hanno come target i mediatori dell'infiammazione quali: il fattore di necrosi tumorale (TNF), le interleuchine IL-1 e IL-6, che sono coinvolti nella cascata infiammatoria. Tocilizumab si lega in modo specifico ai recettori di IL-6 sia solubili che di membrana, si tratta del primo farmaco biologico che agisce specificativamente sui recettori IL-6. La posologia raccomandata è di 8 mg/kg di peso corporeo, ma non meno di 480 mg, una volta ogni quattro settimane. I trattamenti alternativi sono rappresentati dagli altri farmaci biologici modificatori di malattia, quali gli antagonisti del TNF: adalimumab, etanercept ed infliximab, l'inibitore dell'IL1 anakinra, e gli immunosoppressori rituximab e abatacept che possono essere utilizzati in caso di fallimento di almeno un DMARDs e di un anti TNF alfa. L'efficacia di tocilizumab è stata dimostrata principalmente in 5 studi clinici randomizzati su un totale di 4211 pazienti di età superiore ai 18 anni con artrite reumatoide attiva, diagnosticata secondo i criteri ACR. Inoltre i criteri di inclusione comprendevano una risposta inadeguata ad almeno un trattamento di fondo (metotressato o altro DMARD) negli studi OPTION, TOWARD e LITHE, una risposta inadeguata ad almeno un anti-TNF nello studio RADIATE e il non aver ricevuto metotressato nei 6 mesi precedenti lo studio per ragioni diverse dalla mancanza efficacia o intolleranza al farmaco nello studio AMBITION. Gli studi sono stati condotti verso placebo e tocilizumab era sempre utilizzato in associazione alla terapia con altri DMARD ad eccezione dello studio AMBITION in cui la monoterapia con tocilizumab è stata confrontata alla monoterapia con metotressato. L'end-point primario per tutti gli studi era la proporzione di pazienti che raggiungevano un miglioramento del 20% della patologia secondo i criteri dell'American College of Rheumatology (ACR-20) alla settimana 24 ed è stato raggiunto da una percentuale significativamente maggiore di pazienti del gruppo tocilizumab sia nei 4 studi verso placebo che nello studio verso metotressato. Tuttavia l'EMA non ha considerato sufficiente un unico studio per registrare il farmaco in prima linea in quanto il trattamento con metotressato viene considerato efficace oltre che nel il trattamento dei sintomi della malattia, anche nell'inibire la progressione del danno strutturale, mentre non vi sono evidenze per tocilizumab che dimostrino una remissione del danno strutturale nella terapia di prima linea. Gli eventi avversi registrati più frequentemente nei pazienti trattati con tocilizumab sono stati: infezioni delle vie respiratorie superiori, rinofaringite, cefalee, ipertensione e aumento delle transaminasi epatiche. Nell'unico studio di confronto diretto verso metotressato l'incidenza di eventi avversi è risultata simile tra i due gruppi di trattamento. L'EMA ha previsto un "risk managment plan" per monitorare i pazienti, raccogliere i dati di farmacovigilanza e informare i medici di eventuali rischi correlati all'utilizzo del farmaco, soprattutto riguardo: infezioni, polmoniti non infettive, reazioni di ipersensibilità, disordini gastrointestinali (potenziale rischio di perforazione), eventi cardiovascolari e disfunzioni epatiche. Lo Scottish Medicine Consortium ha raccomandato l'utilizzo dei tocilizumab ma lo ha ristretto alla terapia di associazione in quanto la ditta non ha presentato alcuna analisi economica relativa al trattamento in monoterapia . Il NICE ha pubblicato un appraisal in cui si raccomanda l'utilizzo di tocilizumab solo in combinazione con metotressato, in terza linea di trattamento con biologici, in pazienti cioè che non rispondo ad etanercept e successivamente anche a rituximab, o per quei pazienti che non rispondono ad etanercept e per i quali non è indicato il trattamento con rituximab. E' stato reperito un studio di farmacoeconomia presentato sotto forma di poster in cui si analizzavano i rapporti di costo utilità di 2 sequenze di trattamento, una che aveva come primo trattamento tocilizumab vs una che aveva come trattamento iniziale etanercept. I risultati erano molto favorevoli a tocilizumab, ma rimangono forti perplessità nei risultati in quanto sono stati considerati i confronti indiretti per valutare differenze nell'efficacia delle sequenze di trattamento, non è riportata la durata dei singoli trattamenti negli schemi e non sono riportati i prezzi dei farmaci considerati nella valutazione dei costi. Il costo del trattamento con tocilizumab è in linea con quello di etanercept e del trattamento con il dosaggio standard di adalimumab. E' invece quasi doppio rispetto al dosaggio standard di infliximab ed è superiore anche rispetto a rituximab. E' invece inferiore rispetto al trattamento con abatacept. La ditta ha stimato una popolazione eleggibile al trattamento, in Veneto, di 165 pazienti e su questi ha stimato un possibile impatto sulla Spesa in Regione. Sono stati confrontati 2 scenari, il primo nel quale tutti i pazienti fossero in trattamento con etanercept e il 2° in cui il 20% erano in trattamento con tocilizumab e il restante con etanercept, stimando che l'introduzione del farmaco potrebbe portare ad un risparmio della spesa. Lo scenario presentato non è considerato convincente in quanto la ditta sembra ad esempio sottostimare il costo di tocilizumab. Il farmaco ha comunque un costo simile agli altri biologici, per cui la sua introduzione non dovrebbe portare a cambiamenti significativi della spesa.