ANALISI MENSILE DEL MERCATO
MAGGIO 2016
SINTESI
EUROPA:
Titoli azionari in rialzo sulla scia delle aspettative che il Regno Unito confermi la permanenza nell’Unione Europea
REGNO UNITO:
Trend positivo per le azioni che hanno beneficiato della pubblicazione di solidi dati sull’economia domestica
USA:
Mercati in rialzo visti gli ottimi dati sugli utili e della decisione della Bank of England di mantenere i tassi di interesse ai minimi
storici
GIAPPONE:
Andamento rialzista per i mercati, favoriti dall’indebolimento dello yen e dagli sviluppi sul fronte della politica monetaria
REGIONE ASIA-PACIFICO:
Trend divergente per i mercati azionari sulla scia dei segnali globali
MERCATI EMERGENTI:
Mercati in flessione a causa dei timori rispetto alla crescita economica cinese
REDDITO FISSO:
Rendimenti contrastanti dai mercati del reddito fisso
EUROPA
I titoli azionari europei hanno guadagnato terreno nel mese di maggio, in quanto il sentiment
degli investitori è stato sostenuto dai risultati degli ultimi sondaggi che hanno mostrato un
aumento delle posizioni a favore della permanenza britannica nell’Unione Europea. I mercati
hanno inoltre beneficiato dell’accordo sul debito raggiunto tra la Grecia e i ministri delle
finanze dell’Eurozona a seguito delle misure di austerity approvate dal governo del primo
ministro greco Alexis Tsipras. A livello settoriale, le migliori performance sono state messe a
segno dalla tecnologia, mentre i titoli di materiali ed energia hanno subito alcune prese di
profitto dopo il forte rally degli ultimi mesi. Nel complesso, le small cap hanno sovraperformato
le large cap, mentre i titoli growth sono andati meglio di quelli value.
I dati macroeconomici sono apparsi ampiamente positivi, nonostante il deludente risultato
dell’indice dei direttori d’acquisto (PMI) del settore manifatturiero. Il PMI dell’Eurozona ha
perso terreno a maggio, principalmente a causa del debole trend di crescita dei nuovi ordini
all’esportazione. Germania e Paesi Bassi si sono distinti in positivo, in quanto entrambi i
Paesi hanno mostrato tassi di crescita più elevati. L’indicatore del sentiment economico
(ESI) per l’Eurozona è salito nel mese di maggio per effetto del netto miglioramento della
fiducia dei consumatori; nello specifico l’ESI è aumentato in Francia e Germania mentre è
diminuito lievemente in Spagna. Anche il tasso di disoccupazione dell’Eurozona è sceso al
10,2% in aprile, arrivando a toccare il livello più basso da agosto 2011. A maggio il tasso di
disoccupazione tedesco ha raggiunto il minimo dalla riunificazione della Germania nel 1990.
REGNO UNITO
Per il quarto mese consecutivo, a maggio le azioni britanniche hanno chiuso il periodo in rialzo;
nonostante l’incertezza rispetto al referendum sulla Brexit abbia continuato a dominare il sentiment degli investitori, una serie di ottimi risultati sugli utili e la decisione della Bank of England
(BoE) di mantenere i tassi di interesse ai minimi storici hanno sostenuto le quotazioni azionarie
nel corso del mese. Al contempo, l’Eurozona ha accordato alla Grecia un’estensione dei prestiti
di salvataggio e i mercati hanno messo a segno un rally dopo l’ondata di vendite innescata dai timori che la Federal Reserve USA (Fed) possa intervenire sui tassi di interesse nel mese di giugno.
Con un rendimento mensile del 2,6%, le società di medie dimensioni hanno sovraperformato le
controparti small cap e large cap che hanno rispettivamente registrato uno 0,4% e 0,3%. A livello
settoriale, le compagnie assicurative operanti nel ramo danni, le società di trasporti industriali e
articoli per la casa hanno espresso i risultati migliori, mentre i titoli delle risorse hanno realizzato
una delle peggiori performance.
Sul versante economico, in base agli ultimi dati dell’Office for National Statistics (ONS), l’inflazione – calcolata mediante l’indice dei prezzi al consumo (IPC) – sarebbe scesa dallo 0,5% di marzo
allo 0,3% di aprile, in flessione per la prima volta dallo scorso settembre soprattutto a causa della
diminuzione delle tariffe aeree dopo le vacanze di Pasqua. Al contempo, il numero di occupati è
salito in misura modesta a marzo, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile, un segnale
che il mercato del lavoro si sta raffreddando dopo una lunga serie di ottimi risultati. Rispetto al
quarto trimestre 2015, gli occupati sono saliti di 44.000 unità a 31,6 milioni nel primo trimestre
2016, con un aumento sia dei posti di lavoro full time e part time sia del numero dei lavoratori
autonomi. Stando ai dati dell’ONS, la disoccupazione è scesa di 2.000 unità a 1,7 milioni, con
il tasso di disoccupazione che è rimasto stabile al 5,1%. Sul fronte della politica monetaria, il
Comitato per la politica monetaria (CPM) della BoE si è espresso all’unanimità in favore del mantenimento dei tassi d’interesse allo 0,5%, in quanto gli operatori che determinano i tassi hanno
segnalato come il nervosismo legato all’incerto esito del referendum sulla Brexit stia iniziando a
pesare sulla crescita economica. Questo è stato il quarto voto unanime consecutivo del CPM da
febbraio.
RENDIMENTI DELL’INDICE* al 31.05.2016
Indice:
MSCI Europe
1 mese:
0,98%
1 anno:
-11,32%
5 anni:
14,05%
Valuta:
Locale (mix di valute)
* Performance complessiva
Fonte: DataStream
RENDIMENTI DELL’INDICE* al 31.05.2016
Indice:
FTSE All Share
1 mese:
0,24%
1 anno:
-9,67%
5 anni:
9,89%
Valuta:
GBP
* Performance complessiva
Fonte: DataStream
ANALISI MENSILE DEL MERCATO
STATI UNITI
I titoli azionari statunitensi hanno guadagnato terreno per il terzo mese consecutivo a maggio,
in quanto i robusti dati economici hanno rassicurato gli investitori in merito alla solidità
dell’economia statunitense. Gli indicatori economici migliori delle attese hanno inoltre indotto
la Fed USA a ipotizzare un incremento dei tassi di interesse “nei prossimi mesi”. Il mercato
ha reagito con prudenza alla notizia, mentre i titoli finanziari hanno tratto vantaggio dalla
prospettiva di maggiori profitti dovuti a un potenziale incremento dei margini di interesse
netti. A livello settoriale, la tecnologia ha realizzato i guadagni più importanti in quanto questi
titoli hanno rimbalzato dopo le perdite subite ad aprile; generalmente i titoli tecnologici
sono anche i meno sensibili agli aumenti dei tassi. Il settore sanitario ha guadagnato terreno,
recuperando alcune delle perdite subite da inizio anno. Anche i titoli di beni di consumo
di base e servizi di pubblica utilità hanno chiuso il mese in territorio positivo. I titoli più
penalizzanti del mese sono stati quelli del settore dell’energia che hanno risentito della
continua volatilità dei prezzi delle materie prime.
MAGGIO 2016
RENDIMENTI DELL’INDICE* al 31.05.2016
Indice:
S&P 500
1 mese:
1,53%
1 anno:
-0,49%
5 anni:
55,88%
Valuta:
USD
* Performance complessiva
Fonte: DataStream
Sul versante economico, i dati riferiti al mercato interno sono apparsi ampiamente positivi. Per
quanto riguarda l’andamento del primo trimestre, la crescita del PIL statunitense non è stata
così debole come inizialmente indicato ed è stata rivista al rialzo allo 0,8%. Il dato core sui
consumi personali, l’indicatore preferito dalla Fed per misurare l’inflazione, è salito dello 0,2%
nel corso del mese, in linea con le attese. La spesa statunitense al consumo, che rappresenta
oltre i due terzi dell’attività economica statunitense, ha superato le aspettative degli
analisti con un rialzo dell’1,0% in aprile, il suo miglior incremento da agosto 2009. L’indice
del sentiment dei consumatori curato dall’Università del Michigan e da Thomson Reuters
ha rimbalzato del 6,4% a maggio, in netto aumento rispetto al dato di aprile. Il dato sulla
disoccupazione è apparso pressoché invariato, con le richieste di sussidi di disoccupazione in
costante calo.
GIAPPONE
Il mercato azionario giapponese ha seguito un graduale trend rialzista nel mese di maggio a
dispetto di un momentum particolarmente debole a causa dei ridotti volumi delle contrattazioni.
L’indebolimento della spesa al consumo e dei dati sull’inflazione, unito alla decisione della Bank
of Japan (BoJ) di mantenere invariata la propria politica monetaria, ha inciso negativamente sulle
quotazioni azionarie, oltre a determinare un rafforzamento dello yen a inizio maggio. La notizia
del rinvio del prossimo rialzo dell’imposta sui consumi e le aspettative legate al summit dei G7
in Giappone hanno però contribuito a sostenere il mercato. L’aumento dei prezzi delle materie
prime e un indebolimento dello yen hanno quindi favorito la ripresa delle quotazioni azionarie. Lo yen ha iniziato il mese a ¥106 nel cambio con il dollaro USA per poi scendere intorno a
¥111 nel momento in cui si sono rafforzate le prospettive di un incremento dei tassi di interesse
statunitensi nel mese di giugno. La stagione giapponese di pubblicazione degli utili dell’esercizio 2015 ha raggiunto il culmine a metà maggio, con gli utili delle società quotate al TOPIX che
sono risultati leggermente inferiori al previsto. A dispetto della flessione degli utili, molte società
si sono comunque impegnate a mantenere, se non a incrementare, i dividendi per gli azionisti.
A livello settoriale, beni di consumo di base, discrezionali e telecomunicazioni hanno generato i
rendimenti più sostenuti, ma anche le small cap hanno continuato a sovraperformare. I settori di
energia e servizi di pubblica utilità hanno invece chiuso il mese in territorio negativo.
Sul versante economico, il PIL reale del primo trimestre è cresciuto dell’1,7% su base annualizzata nel periodo gennaio-marzo, ben al di sopra delle previsioni di consensus che indicavano un
modesto +0,3%. Anche se l’economia giapponese è tornata a crescere dopo una contrazione
dell’1,7% annualizzato nel quarto trimestre 2015, il contributo derivante dalla spesa pubblica è
apparso più solido del previsto e il trend sottostante è rimasto sottotono. L’incremento della produzione industriale in aprile e le previsioni sulla produzione dei prossimi mesi relativamente ottimiste si sono scontrate con la continua debolezza dei sondaggi delle società, tra cui l’indice PMI
del settore manifatturiero. Al contempo, ad aprile l’inflazione core è scesa dello 0,3% rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno, principalmente a causa dei prezzi di alimentari ed energia.
RENDIMENTI DELL’INDICE* al 31.05.2016
Indice:
Topix
1 mese:
2,93%
1 anno:
-17,56%
5 anni:
64,56%
Valuta:
JPY
* Performance complessiva
Fonte: DataStream
ANALISI MENSILE DEL MERCATO
REGIONE ASIA-PACIFICO
I mercati azionari della regione Asia Pacifico Giappone escluso hanno mostrato un trend divergente nel mese di maggio, in un contesto segnato dalle minori speranze di nuovi incentivi sul larga
scala in Cina e dai timori di un rialzo dei tassi di interesse statunitensi prima del previsto. A livello
settoriale, le società sanitarie, informatiche (IT) e delle telecomunicazioni hanno guadagnato terreno; i materiali hanno invece seguito al ribasso i prezzi dei metalli, ma anche energia e prodotti
industriali hanno perso terreno. Le azioni cinesi hanno subito un arretramento, con il settore dei
materiali che ha risentito della repressione normativa mirata a limitare le speculazioni nel mercato
delle materie prime. Anche l’incremento dei default delle obbligazioni corporate e l’indebolimento dei dati economici hanno preoccupato gli investitori, nonostante i policymaker non abbiano
ritenuto necessario dare slancio all’economia con l’introduzione di incentivi su larga scala. Il
mercato di Hong Kong ha perso terreno sulla scia di una crescita economica del primo trimestre
inferiore alle attese. Il settore immobiliare è stato messo sotto pressione poiché il rallentamento
della Cina ha alimentato i timori rispetto alla sostenibilità della domanda. Le azioni sudcoreane
hanno subito una flessione in quanto le misure anti-dumping imposte sulle importazioni di acciaio
anti-corrosivo dagli USA hanno penalizzato il settore dei materiali. Il settore dei prodotti industriali
ha risentito dei timori per l’elevato indebitamento del settore della cantieristica navale, mentre
i principali costruttori navali hanno presentato piani di auto-ristrutturazione ai rispettivi creditori
che prevedono, ad esempio, la riduzione della forza lavoro e la dimissione di asset. Le società
immobiliari e di beni di consumo hanno spinto al ribasso il mercato di Singapore. La crescita del
PIL del primo trimestre è stata rivista in lieve rialzo su base sequenziale, essenzialmente a causa
delle favorevoli revisioni alla crescita manifatturiera. Sul fronte positivo, il mercato taiwanese ha
guadagnato terreno. La notizia che i fornitori di Apple si stanno preparando alle consistenti partite
di iPhone 7 nel secondo semestre dell’anno ha dato slancio al settore IT. Le azioni indiane hanno
guadagnato terreno alla luce dell’approvazione di importanti leggi politiche e dei primi segnali di
ripresa degli utili aziendali. I recenti risultati elettorali in cinque Stati hanno mostrato un rafforzamento dei consensi del partito al governo. Inoltre la crescita economica ha superato le attese
nel periodo gennaio-marzo sulla scia del rafforzamento dei consumi privati. Le azioni australiane
hanno guadagnato terreno poiché la Reserve Bank of Australia ha tagliato il principale tasso di interesse a un nuovo minimo record, in ragione delle più contenute prospettive di inflazione rispetto
a quanto precedentemente previsto. Anche il sentiment dei consumatori ha subito un netto
miglioramento nel mese di maggio. Dai sondaggi condotti a livello societario nel mese di aprile
dalla National Australia Bank è emerso un contesto commerciale favorevole alle aziende australiane, a dispetto del parziale ridimensionamento degli ottimi guadagni registrati a marzo.
MAGGIO 2016
RENDIMENTI DELL’INDICE* al 31.05.2016
Indice:
MSCI Asia Pacific ex JP
1 mese:
0,52%
1 anno:
-14,68%
5 anni:
-1,12%
Valuta:
Locale (mix di valute)
* Performance complessiva
Fonte: DataStream
Il mercato delle Filippine ha guadagnato terreno in quanto l’agenda economica del presidente
eletto Rodrigo Duterte ha indicato un generale proseguimento delle attuali politiche economiche.
Le società immobiliari e di beni di consumo hanno sostenuto il mercato tailandese grazie agli
ottimi risultati ottenuti sul fronte degli utili. Anche la crescita del PIL del primo trimestre è risultata
superiore alle attese a causa delle misure di stimolo e dell’ottimo trend del turismo. I titoli azionari
della Malesia hanno invece perso terreno in quanto la ponderazione del Paese all’interno di un
importante indice MSCI è stata ridotta in conseguenza di un riequilibrio, con efficacia a partire dal
1° giugno. Al contempo la debolezza dei settori di materiali e servizi di pubblica utilità ha pesato
sul mercato indonesiano.
MERCATI EMERGENTI
A maggio i titoli azionari dei mercati emergenti hanno perso terreno a causa dei timori rispetto alla crescita economica cinese. I contrastanti dati sulla produzione manifatturiera cinese
hanno messo in luce le difficoltà dei policymaker che si trovano a dover bilanciare le misure di
incentivazione monetaria con la necessità di tenere sotto controllo la capacità manifatturiera
in eccesso. Sul fronte positivo, i mercati delle Filippine hanno guadagnato terreno a seguito
dell’elezione quale nuovo presidente del sindaco Davao che si è impegnato a eliminare la criminalità e la corruzione all’interno del Paese. I titoli dell’America Latina hanno perso terreno. I
mercati brasiliani hanno subito una flessione dopo l’apparente battuta d’arresto delle iniziative
mirate ad allontanare la Presidente Dilma Rousseff. Il processo di impeachment ha però ottenuto il via libera dopo che la camera alta ha sospeso la Rousseff dall’incarico di Presidente. Le
azioni messicane hanno risentito negativamente della debolezza dei dati sulle esportazioni automobilistiche riferiti ad aprile, mentre i mercati cileni hanno perso terreno in linea con i prezzi
del rame. Dall’altro lato dell’Atlantico, i titoli azionari di Europa emergente, Medio Oriente e
Africa hanno chiuso il mese in flessione. I titoli azionari russi hanno subito un arretramento a
causa della difficile situazione economica in cui versa il Paese, le cui casse sono state penalizzate dall’indebolimento delle quotazioni petrolifere. Le azioni turche hanno perso terreno a
causa dell’incertezza politica dovuta alle dimissioni del Primo Ministro che hanno fatto nascere
speculazioni rispetto a un ruolo più determinante del Presidente e al possibile impatto negativo sul processo di riforma. In Sud Africa, le preoccupazioni per la crescita economica hanno
pesato sulle azioni in quanto i deboli dati sull’attività estrattiva e la produzione manifatturiera
hanno messo in evidenza il rallentamento di entrambi questi settori.
I dati economici dei Paesi emergenti hanno mostrato un andamento eterogeneo. In Cina
l’inflazione al consumo è stata in linea con le aspettative, dando alla banca centrale un certo
margine di manovra per allentare la politica monetaria. In America Latina, la Colombia ha
innalzato i tassi di interesse per contenere l’elevata inflazione e sostenere la debolezza della
valuta. Nel primo trimestre dell’anno l’economia russa ha subito una contrazione minore del
previsto, a conferma che il Paese può riuscire a sopportare il calo delle quotazioni petrolifere.
RENDIMENTI DELL’INDICE* 31.05.2016
Indice:
MSCI Emerging Markets
1 mese:
-0,98%
1 anno:
-13,32%
5 anni:
-5,49%
Valuta:
Locale (mix di valute)
* Performance complessiva
Fonte: DataStream
ANALISI MENSILE DEL MERCATO
REDDITO FISSO
I mercati del reddito fisso hanno registrato rendimenti contrastanti nel mese di maggio. I
Treasury statunitensi hanno guadagnato terreno nella prima parte del mese per poi invertire
il trend nel momento in cui la Fed USA ha lasciato intendere di poter intervenire sui tassi di
interesse prima del previsto. Essendo risultati superiori alle attese, anche i dati sull’inflazione
hanno contribuito a questa flessione, con i Treasury USA che hanno quindi chiuso il mese con
rendimenti piatti. I titoli di Stato britannici (Gilt) e i bund tedeschi hanno registrato rendimenti
positivi nel mese di maggio. La domanda di Gilt degli investitori è aumentata a causa dei dati
macroeconomici britannici ancora deludenti e della costante incertezza legata all’imminente
referendum sulla Brexit. Sui mercati delle obbligazioni societarie, le obbligazioni corporate
investment grade hanno realizzato rendimenti contrastanti e hanno sottoperformato i titoli di
Stato delle principali regioni a causa dell’ampliamento degli spread creditizi. I mercati hanno
risentito negativamente del grande volume di nuove emissioni, provocato in primis dalle operazioni di M&A finanziate con capitale di debito negli Stati Uniti e dal programma di acquisti
di obbligazioni corporate della BCE. I mercati delle obbligazioni high yield hanno messo a
segno un rally nel corso del mese sulla scia del miglioramento della propensione al rischio
dovuto a un rimbalzo di quasi il 90% delle quotazioni petrolifere rispetto ai minimi di febbraio.
Nei mercati emergenti, le obbligazioni sovrane in valuta forte hanno archiviato rendimenti
negativi, mentre le obbligazioni corporate hanno generato rendimenti lievemente positivi. Gli
ultimi dati dell’indice PMI provenienti dei mercati emergenti sono risultati piatti, anche se con
una forte dispersione tra Paesi e regioni.
MAGGIO 2016
RENDIMENTI DELL’INDICE* al 31.05.2016
Indice:
Barclays Global Aggregate
1 mese:
0,08%
1 anno:
0,96%
5 anni:
5,40%
Valuta:
USD
* Performance complessiva
Fonte: DataStream
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