Laboratorio di Idee del Contemporaneo, prof.ssa Marcella Anglani PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MARCO SCOTINI Mercoledì 25 gennaio 2017 ore 15.00 Aula 39 ARTECRAZIA Dopo la crisi finanziaria del 2008 è evidente che una indagine attenta dello «stato dell’arte» non può prescindere da una critica di quei meccanismi che creano l’illusione dell’esposizione come spazio aperto, non codificato, estraneo alle gerarchie prestabilite e alle egemonie d’impresa;; come anche il nuovo ruolo assunto dai pubblici dell’arte nelle industrie creative e nell’economia dell’evento. Eppure nell’ultimo decennio numerose sono le esperienze artistiche, espositive e museali che hanno proposto nuove pratiche e nuove forme di relazione con gli spazi, le opere e il pubblico stesso. L’arte contemporanea si rivela così capace di misurarsi con il terreno della politica, facendo della critica all’economia e alla società neoliberale il luogo in cui mettere alla prova la libertà artistica come tale. Biennali e pubblici, misure del valore e display, mediatizzazione e attivismo sono al centro di questa disamina da cui lo statuto dell’arte non risulta più lo stesso, così come le sue funzioni e i suoi ruoli. Il libro raccoglie contributi critici su Guy Debord, Peter Friedl, Alberto Grifi, Sanja Ivekovic´, Armand Lulaj, Deimantas Narkevičius, Oliver Ressler, Harald Szeemann, Franco Vaccari, Paolo Virno, Clemens von Wedemeyer, Li Xianting, fra gli altri. Marco Scotini è direttore artistico di FM Centro per l’Arte Contemporanea e direttore del Dipartimento di Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA, Milano. È responsabile del programma espositivo del PAV di Torino e, in qualità di curatore, ha collaborato con numerose istituzioni internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, Biennale di Praga, Van Abbemuseum, Reina Sofia, SALT, Castello di Rivoli e MIT. Ha pubblicato Politiche della memoria (DeriveApprodi 2014).