MALESIA Superficie 329.733 Kmq Popolazione 26.640.000 abitanti Densità 80,7 ab/kmq Lingua Religione Malese(ufficiale), inglese, cinese, tamil Musulmani (53%), Buddisti (17%), Induisti (7%), Cristiani (6,4%) Capitale Kuala Lumpur Forma istituzionale Federazione di monarchie costituzionali Unità Monetaria Dollaro Malese o Ringgit(RM) Membro di APEC, ASEAN, Commonwealth,OCI,ONU Fonte: ICE MALESIA Quadro politico La Malesia, ufficialmente Malasya, è uno Stato Federale dell’Asia sudorientale, costituito dalla Malesia Occidentale e dalla Malesia Orientale. É un paese islamico moderato, caratterizzato dalla convivenza pacifica tra i diversi gruppi etnici che compongono la popolazione. L’elemento chiave per il suo sviluppo politico ed economico è, infatti, la sua complessità etnico -culturale (60% della popolazione malay, 24% cinese, 8% indiana, gruppi autoctoni dell’est) favorita dall’immigrazione proveniente dal sud della Cina e dall’India, e poi utilizzata come manodopera per le miniere e le piantagioni locali. Ex colonia inglese, fin dall’acquisto dell’indipendenza nel 1957, la storia politica della Malesia ha visto un susseguirsi di Governi di coalizione dominati dall’UMNO (United Malays National Organization, fondato nel 1946). Nelle elezioni politiche del 2008, la coalizione al governo dall’indipendenza ha registrato la peggiore performance della sua storia: pur mantenendo la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento (140 su 222; 62%), l’UMNO ha perso quella dei 2/3 che consentiva alla maggioranza di modificare la Costituzione senza il consenso dell’opposizione, che è, invece, passata da 19 a 82 seggi e ha ottenuto il mandato per governare 5 dei 13 stati federati. A loro volta i partiti dell’opposizione (PKR, DAP e PAS), sulla scia del successo elettorale, hanno costituito un’alleanza chiamata Pakatan Rakyat (PR, Alleanza Popolare) sotto la guida di Anwar Ibrahim. Dopo circa un anno dalle elezioni, a seguito delle dimissioni del Premier Badawi, e’ salito al potere il 3 aprile 2009 Najib Tun Razak, diventando il sesto Primo Ministro della Malaysia. Le ultime elezioni hanno avuto luogo il 5 maggio 2013, registrando una vittoria di misura della coalizione di Governo. Quadro macroeconomico Il Paese presenta una delle economie più aperte del sud-est asiatico e dal 1998 ha sempre registrato un surplus nella parte corrente della bilancia dei pagamenti, grazie ai notevoli introiti delle esportazioni e al consolidato afflusso di capitali IDE. Con l’attuale Primo Ministro Najib, la Malesia continua nel tentativo di raggiungere nel 2020 lo status di “Paese ad alto reddito” al fine di attrarre investimenti esteri. Secondo il rapporto 2014-2015 sulle economie più competitive del mondo (the Global Competitiveness Report 2014-15), il Paese occupa il 20° posto tra le 144 economie più competitive del mondo nel 2014, mentre, nello stesso ambito, tra i Paesi ASEAN (Association of South-East Asian Nations) di cui è membro, si colloca al secondo posto. Nel 2010 il Governo malese ha presentato il Nuovo Modello Economico e il 10 ° Piano Economico Malese per rilanciare il ruolo del settore privato e il ruolo del Governo all’interno del processo economico. Il Governo ha annunciato nel 2014 la liberalizzazione di 17 settori di attività. Gli operatori esteri potranno detenere il 100% della proprietà di società di 2 MALESIA servizi che operano nei seguenti settori: telecomunicazioni, corrieri postali, scuole, università e istituti di formazione professionale, cliniche e ospedali, consulenza del lavoro. Per le società di architettura e ingegneria sarà necessario ancora attendere l'approvazione di uno specifico regolamento. Nel mese di giugno 2012 è stato lanciato un nuovo programma per l'attrazione di aziende estere operanti nel settore delle tecnologie innovative. Le nuove joint venture godranno di una deduzione annuale del 20% dei costi di acquisizione, per un periodo di 5 anni. Condizione necessaria è che le società siano controllate per il 60% da partners locali. All’inizio dell’anno 2014, la Banca Centrale malese - Bank Negara Malaysia ha, con effetto immediato, liberalizzato le transazioni valutarie per i cittadini e le aziende malesi. Ciò significa che, tramite le banche autorizzate, si potranno effettuare transazioni da una valuta straniera all'altra o si potranno mantenere depositi o posizioni creditizie in valuta estera. Tra le altre liberalizzazioni, il Governo della Malesia ha deciso di togliere il divieto di importazione di carne bovina proveniente dai paesi dell'Unione Europea, divieto introdotto nel 2001 a seguito del pericolo di contaminazione da BSE. Pertanto le ditte interessate ad esportare carne bovina dovranno richiedere l'autorizzazione al “Department of Veterinary Services” del locale Ministero dell' Agricoltura ed al “Department of Islamic Development Malaysia”, responsabile per la certificazione Halal. Il locale Ministero dei Trasporti ha annunciato che non sarà più necessario richiedere la ''Domestic Shipping License'' per le navi da crociera straniere che attraccheranno in uno o più porti della Malesia. Il provvedimento mira a favorire e stimolare il turismo crocieristico. Dall’aprile 2011 il Governo malese ha inoltre abolito i dazi di importazione su oltre 300 prodotti quali: abbigliamento, lingerie, calzature e accessori in pelle, articoli per la persona, cosmetici, profumi, gioielleria ecc. L’abolizione dei dazi sarà dal 5% al 30% e saranno pertanto favorite le vendite legate al turismo, consentendo al Paese il rilancio come centro di attrazione per gli acquisti nell'area del sud est asiatico. Le esportazioni - in particolare di elettronica, petrolio e gas - costituiscono il motore più importante dell’economia; nel tentativo di diminuire la dipendenza dalle esportazioni, la politica economica tende a tenere sempre più in considerazione l’aumento della domanda interna che nel ǀ semestre del 2014 ha quasi toccato il +7%. I livelli di disoccupazione sono in diminuzione e hanno raggiunto il 2,8% nel ǀ semestre del 2014; l’inflazione, pilotata per lo più dalla forte espansione del settore immobiliare e delle costruzioni, ha raggiunto il 3,3% nello stesso semestre. Per quanto riguarda la bilancia dei pagamenti, la Malesia ha una consolidata tradizione di Paese esportatore e presenta un netto avanzo delle transazioni correnti. Principali beni indirizzati al mercato estero riguardano l’elettronica di consumo, i macchinari e gli idrocarburi. Il paese conta anche su uno stabile afflusso di investimenti dall’estero. Tra i maggiori partner commerciali vi sono Singapore, Cina, Giappone e USA., 3 MALESIA Principali Indicatori Economici 2009a 2010a 2011a 2012a PIL PIL nominale in (miliardi di 202,3 247,5 289,3 305,0 US$) PIL nominale (miliardi di M$) 712,9 797,3 885,3 941,9 Crescita reale del PIL (%) -1,5 7,4 5,2 5,6 Spesa sul PIL (% reale) Consumi privati 0,6 6,9 6,9 8,2 Consumi pubblici 4,9 3,4 16,2 5,0 Investimenti fissi lordi -2,7 11,9 6,3 19,2 Esportazioni di beni e servizi -10,9 11,1 4,5 -1,8 Importazioni di beni e servizi -12,7 15,6 6,2 2,5 Origine del PIL (% reale) Agricoltura 0,1 2,4 5,8 1,3 Industria -6,7 8,4 2,5 5,3 Servizi 2,9 7,4 7,3 6,5 Demografia e reddito Popolazione (m) 27,8 28,3 28,8 29,2 PIL pro-capite (US$ a PPA) 18.723 19.998 21.085 22.369 Indicatori fiscali (% del PIL) Saldo del settore pubblico -6,7 -5,4 -4,8 -4,5 Pagamenti di interessi del 2,0 2,0 2,0 2,0 debito del settore pubblico Saldo primario del settore -4,7 -3,5 -2,8 -2,4 pubblico Debito pubblico netto 50,8 51,1 51,5 53,3 Prezzi e indicatori finanziari Tasso di cambio M$-US$ (fine 3,42 3,08 3,18 3,06 periodo) Prezzi al consumo (fine 1,0 2,1 3,0 1,2 periodo;%) Prezzi alla produzione -7,3 5,6 9,0 0,0 (media;%) Tasso di interesse di prestito 4,8 4,9 4,8 4,7 (fine periodo;%) Conto corrente (US$ m) Bilancia commerciale 40.731 42.301 49.549 40.719 Merci: export fob 158.058 199.295 228.632 227.664 Merci: import fob 117.327 156.994 179.084 186.944 Bilancia dei servizi 820 -450 -2.029 -4.536 Bilancia dei redditi -4.17 -8.083 -7.128 -11.642 Bilancia dei trasferimenti unilaterali (aiuti umanitari, -5.58 -6.77 -6.884 -5.904 aiuti comunitari, etc,) Bilancia in conto corrente 31.801 26.998 33.508 18.638 4 2013a 2014b 2015b 313,2 332,5 374,9 986,7 4,7 1,073,3 5,7 1,152,8 5,6 7,2 6,3 8,5 0,6 2,0 6,8 6,5 7,2 5,8 7,7 6,6 6,7 8,7 6,0 7,9 2,1 3,7 6,0 2,4 5,2 6,5 2,6 5,5 6,0 29,7 23.405c 30,2 24.72 30,7 26.205 -3,9 -3,7 -3,6 2,1 2,1 2,1 -1,8 -1,6 -1,5 54,7 54,3 54,4 3,28 3,17 2,98 3,2 2,8 3,6 -1,9 3,3 3,4 4,6 4,7 5,3 32.494 219.199 186.705 -4.77 -11.17 -4.822 39.573 38.651 235.09 249.758 -211.107 195.517 -4.045 -3.484 -9.245 -12.064 -5.419 -5.923 11.732 20.865 17.179 MALESIA Debito estero (US$ m) Stock di debito 69.784 85.127 94.468 103.95 106.731c 110.052 Servizio del debito pagato 12.126 13.36 10.873 9.676 9.283c 12.089 Rimborsi di capitale 9.793 11.349 8.981 7.358 7.560c 10.255 Interesse 2.333 2.011 1.892 2.319 1.723c 1.834 Servizio del debito dovuto 12.126 13.36 10.873 9.676 9.283c 12.089 Riserve internazionali (US$ m) Totale delle Riserve 96.713 106.525 133.618 139.724 134.854 133.48 internazionali a b c Attuale; Previsioni EIU Stime EIU. Fonte: IMF, International Financial Statistics. Agg. Luglio 2014 116.865 9.65 7.703 1.946 9.65 136.748 Rischio Paese Sace colloca la Malesia nella seconda categoria di rischio, essendo la settima categoria quella che denota il maggior rischio. Indicatori di rischio Rating OCSE 2 S&P’s A- Moody’s A- Indicatori di Business Climate Doing Business 2014 Index of Economic Freedom 2013 Corruption Perceptions Index 2013 Attuale Precedente 6° su 183 56° su 177 8° su 183 53° su 183 53° su 177 54° su 176 Fitch A- Fonte: EIU, gennaio 2014 Rischi economici Sinora la Malesia non è stata toccata dal rallentamento dell’economia mondiale. Comunque, il persistere della crisi sui mercati internazionali, potrà far subire al Paese dei contraccolpi. Ad esempio, il 33% dell'export malese è costituito dai microchip e da prodotti dell'elettronica. La diminuzione dei consumi sui mercati più sviluppati può causare forti danni a questo settore produttivo. Essendo il più grande esportatore di olio di palma, usato in diversi comparti industriali (alimentare, cosmetico , farmaceutico, ecc.), un minore utilizzo in tali industrie implicherebbe una diminuzione del prezzo e andrebbe quindi a nuocere gravemente l’economia. Stesso discorso per i prodotti petroliferi: diminuendo il costo del petrolio, possono calare le entrate derivanti dall’export dei prodotti petroliferi. Il settore che ha più trainato la crescita del PIL in Malesia negli ultimi anni è quello delle costruzioni. Notevoli investimenti nel real estate vengono tuttora 5 MALESIA realizzati da investitori locali e stranieri. Lo scorso anno il settore è cresciuto di oltre il 18,5%. Un raffreddamento della domanda può' portare, come successe alla fine degli anni 90, ad una grave crisi nel settore immobiliare che si ripercuoterebbe anche nel settore bancario. Rischi operativi Il costo del lavoro in Malesia è alquanto superiore rispetto ai Paesi confinanti, ma la produttività è maggiore. Le richieste dei sindacati per accrescere il salario minimo possono portare gli investitori esteri, per le produzioni labor intensive, a ricercare alternative in altri mercati. Per quanto riguarda l’Italia, comunque, il maggior ostacolo alla crescita della nostra presenza nel territorio è il mantenimento della Malesia nella lista dei Paesi considerati paradisi fiscali. Il rischio è che molti operatori o investitori italiani possano scegliere di non effettuare investimenti o operazioni in Malesia. Prospettive future La Malesia si è posta l’ambizioso obiettivo di conseguire lo status di Paese ad “alto reddito” entro il 2020, un criterio utilizzato dalla Banca Mondiale per definire i mercati sviluppati. Il Paese è diventato maggiormente aperto agli investimenti esteri, il numero di società quotate e la liquidità sul mercato sono notevolmente aumentati, offrendo agli investitori un maggior numero di opportunità. Leader nella produzione della gomma, la Malesia è riuscita a diversificare con successo la sua economia in aree quali turismo, elettronica, farmaceutica e produzione di dispositivi medici, diventando un importante centro per la finanza islamica. Le riforme adottate recentemente sono necessarie per realizzare gli obiettivi definiti dal Governo in termini non soltanto di status di nazione sviluppata, ma anche di trasformazione in centro regionale per il commercio, l‘istruzione e l’industria manifatturiera. Essendo il Paese gravato da un deficit fiscale dovuto al vecchio sistema malese di sussidi, il Governo sta compiendo progressi per evitare di registrare anche un deficit delle partite correnti, eliminando certi sussidi esistenti da tempo. È stata inoltre introdotta l’imposta sui beni e servizi (GST) e sono state rafforzate le reti di sicurezza sociale, al fine di garantire la sostenibilità delle finanze governative e consentire di destinare maggiori spese per ottenere una crescita sostenibile ed equa a medio termine. Inoltre, nel corso del 2015 la Malesia assumerà la presidenza dell’ASEAN ed è stata incaricata di guidare l’iniziativa ASEAN Economic Cooperation (AEC), il cui lancio è previsto per il 2015. 6 MALESIA Interscambio con l’Italia La Malesia offre rilevanti opportunità per le nostre imprese. Posta al centro della regione del sud est asiatico, il Paese presenta, infatti, un vantaggioso sistema d’incentivi agli investimenti, una diffusa conoscenza della lingua inglese, un buon livello di infrastrutture, una manodopera generalmente qualificata e dai costi contenuti, che possono garantire all’Italia una costante e solida presenza nell’intera regione. Importanti società italiane hanno infatti eletto la Malesia quale centro nevralgico delle proprie attività nel sud est asiatico. Sono circa un centinaio le aziende italiane ivi operanti. Gli investimenti principali sono stati effettuati nella produzione di gomma e prodotti derivati (7 progetti per un valore totale di 58,8 milioni di Euro), macchinari (11 progetti per un valore di 34,6 milioni di Euro) e prodotti chimici (5 progetti per un valore di 27,2 milioni di Euro), due progetti nel settore dei tessuti e prodotti tessili con un capitale italiano pari a 1,9 milioni di Euro ed uno per il settore di prodotti elettrici ed elettronici, con capitale italiano pari a 703.700 Euro. Genova-Malesia Attualmente, le aziende di Genova che hanno dichiarato di avere rapporti con questo Paese sono 40. Febbraio 2015 7