malesia

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MALESIA
• BANDIERA
• Il rosso e il bianco sono di uso tradizionale nel Sud-Est asiatico, mentre il blu sta per
l’unità del popolo malese. Il giallo è il colore dei regnanti, mentre i due simboli
rappresentano l’Islam, la religione dominate. I quattordici stato originari della
federazione sono rappresentati dalle quattordici strisce e dalle altrettante punte della
stella.
• TERRITORIO
La Malesia,o Malaysia, nell'Asia sud-orientale, è suddivisa in due parti: la Malaysia
occidentale, costituita dall'estremità meridionale della Penisola Malese, e la Malaysia
Orientale è situata in Indonesia. Le due regioni, separate dal Mar Cinese Meridionale, distano
tra loro 640 km circa. La superficie totale della Malaysia è di 329.750 km² .La West Malaysia
confina con la Thailandia a nord e Singapore a sud. L'isola di Sumatra, appartenente
all'Indonesia, si trova a sud-est della West Malaysia, oltre lo Stretto di Malacca. La costa
nordorientale della Malaysia Orientale è bagnata dal Mare di Sulu, quella orientale dal Mar di
Celebes.
• La parte peninsulare della Malaysia è occupata da catene montuose a nord,
fiancheggiate da ampie pianure lungo le due fasce costiere, a sud è invece
relativamente pianeggiante.Un'estesa pianura copre la parte orientale di Sabha. I Monti
Crocker, a nord-ovest, raggiungono un'altitudine di 4.101 m con il Monte Kinabalu, la
cima più elevata della Malaysia.
• La parte centromeridionale del Borneo appartiene all'Indonesia I fiumi principali sono
il Sungai Pahang nella West Malaysia e il Batang Rajang e il Kinabatangan nella
Malaysia Orientale. Le coste sono prevalentemente basse e sabbiose lungo il settore
occidentale, per diventare più alte e frastagliate in quello nord-orientale.
• CLIMA
Il clima è di tipo equatoriale con temperature elevate, pressoché uniformi tutto l'anno
(25-28°C); le precipitazioni sono abbondanti con una media annua di 3000 mm. Le piogge non
hanno distribuzione del tutto uniforme nel corso dell'anno per via dell'influsso dei monsoni:
al monsone di SE, che si avverte particolarmente nell'area sudoccidentale e occidentale della
Malesia, si deve l'accentuarsi delle precipitazioni tra aprile e agosto, mentre quello di NE
interessa, tra ottobre e gennaio-febbraio, la Malesia orientale e il Borneo.
• STORIA
Nella penisola malese, punto di passaggio obbligato dei commerci, nel II secolo d.C., si
costituirono i primi regni indigeni. Solo nel XV secolo, con la fondazione del porto di Malacca e
con la penetrazione portoghese, iniziò lo sviluppo economico della Malesia che a partire dal
1511 cadde sotto il dominio prima dei Portoghesi e poi, nel 1641, degli Olandesi. Con il
trattato di Londra la Malesia venne assegnata alla Gran Bretagna, mentre Malacca passò agli
olandesi. Nel 1867 Malacca e Singapore entrarono a far parte della colonia britannica . Nel
1909 la Gran Bretagna ottenne dalla Thailandia gli stati di Kedah, Kelantan, Perlis e
Terengganu che poi riunì nei Confederate Malay States (Confederazione degli stati
malesi).Durante la seconda guerra mondiale la Malesia venne in gran parte conquistata dai
Giapponesi (1942). Nel dopoguerra la propaganda antibritannica e l'acceso spirito
nazionalista e indipendentista portarono alla costituzione dell'Unione Malese. Nel 1957 venne
proclamata l'indipendenza della Federazione Malese che, ampliatasi ancora con l'unione di
Singapore, Sarawak, Sabah e Sultanato del Brunei si costituì in federazione della Grande
Malesia, da cui però il Sultanato del Brunei si staccò volontariamente durante il decennio
successivo. Singapore fu costretta a lasciare la federazione. Nel 2001 si verificarono gravi
scontri etnici tra malesi e indiani, cui il governo rispose con una serie di arresti.
• Popolazione e cultura
Avendo fatto parte, centinaia di anni fa, della via delle spezie internazionale, la Malesia
ha finito col diventare un mosaico di culture diverse. Dalle rivolte interne che il paese ha
attraversato nel 1969, Il paese ha maturato una tolleranza maggiore verso una società
multiculturale e cosmopolita come è la sua, riuscendo a instaurare una convivenza tranquilla
tra cristiani, mussulmani e buddisti. Il concetto di una ‘identità malesiana’ oramai si identifica
nella multiculturalità della nazione, e questo si traduce nelle due caratteristiche della
popolazione: ospitalità e cortesia. Malesi, cinesi, indiani e molti altri gruppi etnici convivono
in Malesia da generazioni. Tutte queste culture si sono influenzate a vicenda, creando una
vera e propria cultura malese. I gruppi etnici più numerosi sono quello malese, quello cinese e
quello indiano. A Sabah ed a Sarawak esiste una miriade di gruppi etnici indigeni, ciascuno
con il proprio patrimonio culturale. Oltre al malese, lingua ufficiale, l’inglese e il cinese sono
molto usati. Oltre il 60% della popolazione è musulmana, circa il 18% buddhista, il 10%
cristiana, il 6% induista.
La Chiesa del Cristo (Bovenkerk per gli olandesi o Christ Church secondo la
denominazione anglosassone) è la più antica chiesa olandese che si trova al di fuori dei
Paesi Bassi.
I MALESI
Oggi i malesi, principale gruppo etnico del Paese, rappresentano da soli oltre il 50%
della popolazione. In Malesia il termine malese si riferisce a chi pratica l'islamismo e segue le
tradizioni malesi, parla la lingua malese e discende da antenati malesi. I malesi sono noti per il
loro manierismo delicato ed il ricchissimo patrimonio artistico.
I CINESI
I cinesi malesi rappresentano il secondo gruppo etnico per numero e rappresentano il
25% della popolazione. Si tratta nella maggior parte dei casi dei discendenti degli emigranti
cinesi che si trasferirono qui durante il diciannovesimo secolo. Sono noti per la loro diligenza
e l'acuto senso degli affari.
GLI INDIANI
Gli indiani rappresentano il più piccolo dei tre gruppi etnici principali e costituiscono
approssimativamente il 10% della popolazione. Per la maggior parte si tratta dei discendenti
degli emigranti provenienti dall'India meridionale, di lingua tamil, stabilitisi nel Paese durante
il dominio coloniale britannico. Attirati dalla prospettiva di uscire dal sistema delle caste della
società indiana, essi si trasferirono in Malesia per costruirsi una vita migliore. Si trattava
prevalentemente di indù, che portarono con loro anche una cultura a tinte vivaci, testimoniata
dalle decorazioni dei templi, dalla cucina ricca di spezie e dai bellissimi sari.
Orang Asli
Asli è un termine generico usato per indicare qualsiasi gruppo indigeno della Malesia
peninsulare. Si tratta di tre gruppi tribali principali: negritos, senoi e proto-malesi I negritos
vivono di solito al nord, i Senoi nel centro, ed i proto-malesi a sud. Ciascun gruppo o
sottogruppo ha lingua e cultura proprie. Alcuni sono pescatori, altri agricoltori, altri ancora
conducono una vita semi-nomade.
•
• ECONOMIA
Negli ultimi trent’anni la Malesia ha conosciuto un fortissimo sviluppo economico,
trasformandosi da paese in via di sviluppo ad uno dei paesi più ricchi del sud-est asiatico, non
più dipendente soltanto dalla produzione ed esportazione di materie prime. Con la Nuova
politica economica , la Malesia è divenuta leader mondiale nella produzione di componenti
elettronici e primo paese del Sud-Est asiatico per l’assemblaggio e l’esportazione di
autoveicoli.Il paese è uno dei più sviluppati del pianeta con il PIL al 29º posto tra quelli
mondiali, mentre è al 59º posto per PIL pro capite. L’ISU al 61 posto.
-Tra le attività più produttive troviamo le colture, del riso, il mais, le patate e le patate dolci, i
frutti tropicali, soprattutto l'ananas, caffè, cacao, arachidi, palme da cocco, palme da olio, pepe
e altre spezie. Lo sfruttamento dei boschi riguarda soprattutto l'albero del caucciù, ma anche
il legname; la pesca, molto attiva in tutta la Malesia. Modesto è invece l'allevamento, che si
basa principalmente sul bestiame suino.
-la Malesia ha notevoli giacimenti di petrolio e gas naturale, nel Sabah e Sarawak, . Si estrae
anche argento, ferro, oro, carbone e bauxite. Un complesso petrolchimico importante e per la
liquefazione del gas si trova presso Sarawak. Importante il comparto dell’elettronica,
soprattutto semiconduttori, e la lavorazione di prodotti come tabacco e legname.
-Il settore terziario è uno dei più sviluppati infatti la Malesia è uno dei paesi più visitati del
mondo. Per quanto riguarda il commercio, alla base delle importazioni in Malesia vi sono:
macchinari in genere e mezzi di trasporto, materie prime di base, generi alimentari e bevande,
combustibile e prodotti chimici.
• Kuala lumpur
La città fu fondata da minatori che nel 1857 trovarono lo stagno sull’ampio delta dei
fiumi Gombak e Klang, cresciuta da una ‘confluenza fangosa’ ( il significato di Kuala Lumpur)
fino a diventare una città moderna e vivace di oltre un milione di persone. L'insediamento
iniziò a prosperare quando Raja Abdullah, un membro della famiglia reale di Selangor, aprì la
valle del Kelang alle ricerche minerarie.Con l'espansione della città, il Regno Unito che
dominava la Malesia all'epoca nominò un rappresentante (chiamato Capitano dei Cinesi) per
amministrare l'insediamento. Oggi KL non è solamente la capitale del commercio e degli affari
della Malesia ma è anche la capitale politica e la città più grande del paese. Con un piano per
farla diventare una delle capitali asiatiche più competitive per il 2020, Kuala Lumpur cresce
anno dopo anno con sempre nuovi grattacieli modernissimi. Nonostante il recente sviluppo
KL ha mantenuto molto dello splendore di un tempo con gli antichi palazzi coloniali che
stanno gomito a gomito con i palazzi ultra moderni.
• SANDOKAN
La Malesia di oggi è molto più complessa di quella descritta dallo scrittore: la giungla è
ancora, fitta e rigogliosa, così come le spiagge bianchissime e il mare di un blu tropicale, ma è
nello skyline delle grandi città che si può intuire il futuro della Malesia.
Parlare della cosiddetta “Malesia Britannica”, e cioè del gruppo di colonie governate
così a lungo dalla Corona Inglese, è fondamentale per capire la Malaysia odierna, e per
decifrare di conseguenza la composita dimensione etnica, linguistica e religiosa della sua
capitale. In particolare bisogna ricordare come gli “Stabilimenti degli Stretti” – così
chiamavano i britannici i territori malesi – abbiano visto un pesante sfruttamento economico
da parte dei colonizzatori nella produzione di gomma, nell’estrazione di stagno e nel
commercio di spezie. Ed era quello lo sfruttamento (impersonato dal “Rajah Bianco” di
Sarawak James Brooke, personaggio realmente esistito) contro il quale si batteva il
leggendario Sandokan, immaginario eroe partorito dalla fantasia del grande Emilio Salgari.
• COSE DA VEDERE
Petronas Twin Towers
Le Torri gemelle della Malesia, alte 452 metri, sono uno degli edifici più pazzeschi del
mondo, segno del progresso del Paese e dell’impronta modernista che ha assunto ormai la
città. Per avere una delle viste più belle su Kuala Lumpur, vi basterà salire fino all’86esimo
piano. Potrete anche passeggiare sospesi nel vuoto, sul piccolo ponte che collega le due torri
Grotte Batu
Le Batu Caves rappresentano uno dei santuari indù più importanti e particolari della
Malesia. Si trovano a circa 10 km dal centro della città, e sono raggiungibili in pochi minuti di
treno, o in autobus, dalla stazione centrale. Il sito è famosissimo per la grande statua dorata
della divinità, posta all’entrata, e per le scimmiette, che tenteranno di estorcevi cibo a tutti i
costi. 272 gradini vi separano dalla cima e dalla bellissima vista che si gode da lassù.
Istana Negara
Istana Negara è il Palazzo Reale e anche la residenza ufficiale del capo dello stato
melesiano. La sua nuova sede, aperta nel 2012, si trova a Jalan Duta, a nord della città ed è una
tappa fissa dei tour organizzati alla scoperta della città.
Parco
Si tratta del più grande giardino botanico di Kuala Lumpur, situato a pochi passi dalla
piazza centrale, piazza Merdeka. Quasi 92 ettari di verde, divisi in piccole aree
particolarissime, tra le più belle al mondo. Passeggiate all’interno del parco, e percorrete il
sentiero che vi condurrà al laghetti,fontane, al monumento nazionale e alle piccole riserve
naturalistiche, che includono un giardino delle orchidee, quello degli hibiscus, il parco dei
cervi, il parco degli uccelli.
Giardino delle Farfalle
Passeggiare lungo i sentieri del Giardino delle Farfalle, sfiorati da centinaia e centinaia
di farfalle vi farà sentire come in una fiaba. Oltre 5000 farfalle, tartarughe, carpe e chi più ne
ha, più ne metta, per un luogo di serenità nel bel mezzo della metropoli!
Masjid Jamek
Costruita nel 1909, la moschea di Jamek, meglio conosciuta come Masjid Jamek tra gli
abitanti del luogo, è la moschea più antica della città. La moschea è situata al punto d'incontro
tra i fiumi Klang e Gombak, luogo di nascita di Kuala Lumpur.Lo stile architettonico è ispirato
a influenze Mogul dell'India settentrionale. Nel 1965 è stata ufficialmente dichiarata Moschea
Nazionale.
Aquaria KLCC
Non è grande ma è bello, è uno degli acquari meglio progettati di tutta l’Asia. Attrazione
principale è il tunnel subacqueo di vetro lungo 90 metri da cui poter osservare tutte le specie
viventi ospitate nell’acquario, avendo l’impressione di trovarsi sott’acqua. Le specie marine
che si possono trovare sono almeno 250, contando più di 20.000 animali acquatici provenienti
dalla Malesia e dal resto del mondo.
• CIBI
La cucina malese tradizionale è decisamente piccante, avvicinandosi alla cucina
indonesiana.La principale caratteristiche di questa cucina è rappresentata dall'uso
abbondante di erbe e spezie e in particolare dalla presenza quasi costante del peperoncino nei
vari piatti. Una giornata tipo prevede almeno tre pasti principali: la colazione, il pranzo e la
cena, più innumerevoli snack consumati per lo più in strada. L'elemento comune di tutti i pasti
è la presenza del riso.I piatti principali sono il Satay Senibong (un piatto a base di carne di
manzo ed è accompagnato da una salsa di arachidi molto saporita) e il Nasi Lemak Si tratta del
piatto nazionale della cucina malese e ha come base riso cucinato in latte di cocco e foglie di
pandan.
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