Contri: la comunicazione sociale? Lasciatela ai professionisti!

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IMPRESA & TERRITORI
Contri: la comunicazione sociale?
Lasciatela ai professionisti!
8 NOV 2016
Milano (askanews) - La comunicazione sociale? Lasciatela
fare ai professionisti! O almeno che le istituzioni accettino
gestire da un alto dirigente ministeriale, molto qualificato
e stimato nel suo campo, che non è però quello della
comunicazione. Il risultato è stato una campagna
disastrosa, unanimemente biasimata.
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la recente iniziativa informativa sul "fertility day" fatta
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il contributo di creativi e esperti. Ce lo ha ricordato ancora
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Alberto Contri, presidente di Pubblicità Progresso
combatte dal 1971 contro questo vizio tutto italiano di non
affidarsi - in tema di comunicazione - a professionisti del
settore: "La comunicazione sociale in realtà usa
esattamente le stesse tecniche della comunicazione
commerciale - afferma - La differenza è che mentre la
comunicazione commerciale vende dei prodotti, la
comunicazione sociale vende delle motivazioni a dei
comportamenti. Ma la deriva che ha preso in Italia la
comunicazione sociale dal tono "pietoso" e "pietistico" è
stata una deriva che ha penalizzato molto anche l'aspetto
creativo. Invece vediamo che all'estero si usa invece anche
l'ironia per promuovere le cause più difficili, come le
campagne sul Aids o la disabilità grave".
A differenza di Enti e istituzioni, va però detto, che le
imprese anche italiane stanno dimostrando di saper usare
benissimo i temi sociali per promuovere il brand, con
campagne di comunicazione a cavallo tra la corporate
social responsibility e il marketing. Si tratta di un vero e
proprio trend tutto ancora da approfondire, anche in una
prospettiva critica.
"Non si può più pensare a una comunicazione sociale fatta
dalle imprese che sia come uno zucchero a velo da mettere
su una torta non tropo buona - aggiunge Contri - Nel
senso: faccio dei prodotti inquinanti, poi restauro la
chiesetta oppure regalo dei soldini a dei bambini
ammalati. In realtà deve essere sempre più stretto il
rapporto tra il comportamento dell'azienda e la
comunicazione. In questo caso l'azienda è condannata alla
qualità sia dei comportamenti commerciali sia della
comunicazione".
Un tassello dell'impegno di Pubblicità Progresso
nell'elevare la qualità complessiva del settore, committenti
e creativi inclusi, è costituito anche dal primo Festival della
Comunicazione Sociale: 20 appuntamenti dal 15 al 23
novembre che faranno di Milano la città di riferimento per
chi è impegnato a comunicare per coinvolgere e dialogare
con i cittadini, o anche per le imprese che trovano nel
"sociale" un importante terreno di impegno.
in genere nelle università per promuovere la cultura della
comunicazione sociale, e fare in modo che soprattutto gli
operatori, le Onlus, le istituzioni imparino a comunicare
meglio".
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"Perché facciamo tutto questo? - conclude Contri - per