Anno XVII - numero 10
Rotary Club Vicenza Berici
Bollettino del mese
MAGGIO 2010
Contra’ San Faustino 18 – 36100 VICENZA (VI)– Tel e fax 0444.545460
[email protected]
Rotary Club Vicenza Berici
Giovedì 6 maggio 2010 – interclub Inner Wheel Vicenza, R.C. Vicenza
Berici e R.C. Vicenza Palladio - HOTEL VERGILIUS - Creazzo
Com’era nelle premesse, la serata è stata coniugata pressoché totalmente al femminile e
tutta l’organizzazione è stata svolta lodevolmente. Dai saluti di benvenuto della presidente
Cristina Galletti, che in una sintesi molto efficace ha sottolineato i concetti del comune senso
del servire, dell’amicizia e della collaborazione, all’intervento della Governatrice Martines che
ha delineato la storia e la struttura dell’Inner Wheel.
Il clou della serata è stata la conversazione di Luisa Vinciguerra, past President del Consiglio
Nazionale Inner Wheel.
Essa ha esposto l’evoluzione dell’Inner Wheel negli ultimi dieci anni facendo riferimento ai
cinque fondamentali valori che ne contraddistinguono tutta la vita e l’attività.
Il servizio, sempre al di sopra di ogni interesse personale.
L’amicizia, della quale se ne deve parlar meno, ma viverla di più.
La diversità e il pluralismo che devono consentire la vita di tanti diversi insieme.
La leadership, nel senso di emergere per le proprie caratteristiche personali.
L’integrità, intesa come rigore morale e conformità tra pensiero ed azione.
Prosegue riportando una recente decisione del Consiglio di Legislazione che ha definito
l’Inner Wheel soggetto importante di collaborazione all’interno del Rotary e conclude con
l’immagine delle due ruote, quella esterna del Rotary e quella interna dell’Inner Wheel, che
devono scorrere perfettamente in sinfonia..
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Caminetto in sede di Martedì 11 Maggio 2010
Presiede: dott. Francesco Ortolani – presidente;
Soci presenti: 27
Percentuale: 51,79%
Signore 4;
“Il viaggio della pubblicità: da Carosello a Web 2.0” del nostro consocio prof. Tiziano
Vescovi.
Quando ad essere relatore della serata rotariana è un socio, si ripete ciò che ormai è
prassi: una presenza massiccia di soci e un grande interesse per l’argomento della
conversazione.
E ciò che è accaduto anche in questa occasione che ha visto relatore il nostro socio
prof. Tiziano Vescovi che ci ha parlato di pubblicità.
Ecco in sunto quanto egli ci ha riferito.
IL VIAGGIO DELLA PUBBLICITÀ
DA CAROSELLO AL WEB 2.0
L’ANTICHITÀ
Le prime forme di pubblicità
note risalgono all’antichità:
Messaggi commerciali dei
cinesi, egiziani o romani
(riguardano botteghe artigiane,
voti a politici, spettacoli). Il
Primo manifesto moderno è del
1482 e riguarda un evento
religioso, il “grande perdono di
Notre dame di Reims”.
Il primo annuncio pubblicitario
italiano modernamente inteso è della Repubblica di Venezia nel 1691 e
recita le “virtù ammirabili dell’Acqua delle Regina d’Ongaria, fabbricata dal
sig. Niquaquert, profumiere del sig. Duca d’Orleans” che “si vende da
Gerolamo Albrizzi in Campo della Guerra”.
LA NASCITA
La pubblicità come la intendiamo ora nasce con i mass media, in particolare
la stampa, e con la produzione di massa industriale; fiorisce nell’800. La
parola “pubblicità” appare nel 1849 per la prima volta in un dizionario
italiano. L’800 è il periodo in cui nasce l’annuncio pubblicitario e poi il
manifesto pubblicitario, che domina assoluto fino alla prima metà del ‘900.
La stagione dell’arte applicativa va dall’inizio del ‘900 alla fine degli anni ’30.
I suoi protagonisti principali sono Toulouse Lautrec, Chéret e i post
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impressionisti in Francia, il liberty (Metlicowitz, Dudovic, De Luca, Franzoni,
Hoehenstein), i futuristi in Italia (Depero).
La prima agenzia pubblicitaria nasce nel 1868 in USA col commodoro J.
Walter Thompson, un ufficiale confederato rimasto disoccupato dopo la
sconfitta.
CAROSELLO
La televisione incomincia a trasmettere nel 1954. La pubblicità televisiva
comincia il 3 febbraio 1957, con la formula unica al mondo di Carosello: 1
minuto e 40 secondi di spettacolo, codino pubblicitario di 35 secondi totale
2’15”, alle 21, dopo il telegiornale, poi tutti i bambini a letto. Il Primo
carosello presenta le pubblicità di Shell, Oréal, Singer, Cynar.
Perché questa formula unica al mondo? Perché la Rai non voleva fare
pubblicità essendo servizio pubblico e non essendo percepito come etico
l’uso della televisione a fini commerciali. Ma erano necessari forti
finanziamenti finanziamenti per completare e potenziare la rete strutturale
e coprire i costi di produzione nazionale degli spettacoli. L’unico modo di
farla quindi era quello di mascherarla da spettacolo, divertimento come fine
dichiarato e messaggio pubblicitario come appendice trascurabile.
Carosello è nato perciò da una volontà antipubblicitaria con un
compromesso: lo spettacolo avrebbe contrabbandato il messaggio
commerciale, attenuandone la forza; cosa che in realtà non avvenne, ma
addirittura lo enfatizzò.
Il nome fu scelto sull’onda del successo di un film del ’52 Carosello
Napoletano, un musical italiano. La formula che doveva essere in sottotraccia
portò invece un successo incredibile, Carosello divenne un momento
fondamentale della giornata degli italiani. Il successo fu immediato e
divenne un fenomeno sociale rilevante, che scandiva la giornata degli italiani
decretandone la chiusura.
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Gli stessi attori, personaggi e registi (Rosi, Gregoretti, Damiani, Loy, Olmi,
Zurlini, Fellini, Avati, Pontecorvo, Leone, Lizzani, Lattuada, Bolognini, i
Taviani) che all’inizio snobbavano carosello non possono più rimanerne
estranei e fanno a gara per esserci. Gran parte del successo Carosello lo deve
anche ai cartoni animati. Da Jo Condor (Ferrero), Unca Dunca (Riello), Caio
Gregorio (Rhodiatoce), Capitan Trinchetto (Recoaro), Cocco Bill (Eldorado),
Babbut mammut figliut (Pirelli), Calimero (Mira Lanza), Papalla (Philco),
Caballero (Lavazza), Olivella e Mariarosa (Bertolli). Molte scenette sono
ancora oggi, a distanza di 50 anni, nell'immaginario collettivo di coloro che
hanno superato anagraficamente gli "anta": la bionda birra Peroni, l'omino
con i Baffi della Bialetti. Qui ricordiamo soltanto, a titolo esemplificativo, il
detersivo Omo, identificato con "l'uomo a mollo" Franco Cerri, e la
brillantina Linetti (l'ispettore Rock).
Carosello è l'Italia del boom economico, la sua rappresentazione metaforica
e commerciale. Il programma terminò l' 1 gennaio 1977, fu la fine di
un'epoca.
Gli anni ’70 rappresentarono il passaggio della pubblicità verso la
modernità, raggiunta negli anni ’80 con le TV commerciali.
dopo la La sentenza della corte costituzionale del 1981 cambiano
completamente le regole del gioco pubblicitario, togliendo il monopolio
televisivo alla Rai. Improvvisamente si aprono spazi enormi per la pubblicità
sulle TV commerciali, che costringono la RAI a seguire le stesse strade. La
pubblicità invade i programmi si espande a dismisuta, ma finisce per ridurre
la sua efficacia. Il paradosso pubblicitario è che più pubblicità c’è meno
si nota.
DOPO LA TV
A metà degli anni, 90
appare Internet che
rappresenta una forza di
cambiamento
rivoluzionario nel mondo
della comunicazione. Le
tecnologie di
informazione e
comunicazione sono a
basso costo e interattive,
l’accesso alle
informazioni è
grandissimo. È il cliente a
cercare l’informazione, non la pubblicità a cercare il cliente.
Negli anni 2000 avviene il sorpasso: la maggioranza della spesa in
comunicazione non va più nella pubblicità ma si spoasta su altre forme come
le promozioni, Web, relazioni pubbliche, sponsorizzazioni, eventi ecc. si
sviluppa lo street marketing in cui si usano le strade e gli ambienti comuni
come elementi pubblicitari per marche e prodotti. Nasce il web 2.0 in cui il
protagonista non è più l’azienda ma il cliente che diventa produttore dei
messaggi, diffusore, utilizzatore. Questo protagonismo del cliente sta
cambiando completamente le regole del gioco pubblicitario. Quando le
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nuove generazioni entreranno come protagoniste nel mercato nulla sarà più
come prima…
Notizie Rotariane
-
Un vivo ringraziamento del Presidente a tutti i soci che hanno partecipato
all’Assemblea Distrettuale,
Tutti i soci sono invitati al Congresso Distrettuale fissato per il 4 e il 5 giugno
prossimo a Venezia-Mestre;
Girolamo Rossi e Giovanna Rossi di Schio espongono programmi e finalità del
Gruppo Amici dell’Olimpico e della 19° edizione della settimana musicale
dell’Olimpico “da Parigi a Vienna e S. Pietroburgo;
Questa settimana facciamo gli auguri di Buon Compleanno ai soci Ciscato, Teso
e Vescovi.
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Martedì 18 maggio 2010 – Visita alla Trend - Villa alle Scalette
Presiede: dott. Francesco Ortolani – presidente;
Soci presenti: 35
Percentuale: 62.50%
Signore 9;
Ospiti : dr. Pino Bisazza – relatore;
Relazione: “La TREND ed il futuro”
Quella che segue è la presentazione di TREND che si trova navigando in Internet e che i presenti
all’incontro hanno ritrovato nelle parole di Pino Bisazza.
“TREND, un nome scelto non a caso. Significa tendenza, indica la direzione verso cui si muove il
cambiamento.
Nata nel 2000, Trend produce vetro, oro, smalti, graniglie di vetro, quarzo e granito ed in pochi anni
si è affermata sul mercato come precursore di nuove tendenze, grazie all’impegno nella ricerca e
sviluppo di nuovi prodotti, la spiccata sensibilità all’evoluzione dei mercati e l’abilità nel rivisitare i
canoni della tradizione artistica in chiave contemporanea.
Ogni anno l’estro creativo di architetti, designer, artisti e stilisti di riconosciuta fama si misura con la
potenza comunicativa dei prodotti Trend, dando vita a suggestive trasparenze e vivaci luminosità che
decorano con originalità spazi privati , ambienti urbani, opere d’arte in tutto il mondo. L’anima più
artistica risiede nella produzione del mosaico a foglia d’oro e degli smalti colorati. Il cactus è l’icona
della creatività di Trend che si fa strada anche nei terreni più aridi. E’ la visione di ciò che sarà,
espressa attraverso la capacità di eseguire accostamenti materici e cromatici originali.
E’ l’emblema di uno stile che fa dell’innovazione la leva in grado di muovere il mercato”
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Nel suo intervento, Pino Bisazza, oltre ad ampliare i concetti sopra riportati, ci ha parlato della crisi
economica, di ciò che a suo avviso si deve fare per uscirne e di quanto Trend stà mettendo in atto,
attraverso una sempre più attenta organizzazione e servizi più efficienti, per la conquista di nuovi
mercati.
Conclude con l’augurio che gli imprenditori italiani sappiano cogliere le positività che ancora
l’economia mondiale ci offre e che questo tsunami economico ci dia la sveglia. Soprattutto agli
italiani che hanno sempre avuto qualche cosa in più degli altri nella creatività e nella ricerca
dell’innovazione.
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Notizie rotariane
-
Tutti i soci sono invitati al Congresso Distrettuale di sabato 5 giugno a Mestre
Per coloro che vi aderiranno, sabato 22 maggio è programmata dal R.C. Bassano del
Grappa la visita guidata alla mostra dedicata a Jacopo da Bassano.
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Caminetto in sede di Martedì 25 Maggio 2010
Presiede: dott. Francesco Ortolani – presidente;
Soci presenti: 27
Percentuale: 48.21%
Signore 3;
Ospiti: dr. Stefano Marzotto e dr.Ugolini – relatori;
Relazione: “L’importanza del bicchiere per bere meglio”
Il dr. Marzotto, che inizia la conversazione, pone subito l’accento sul fatto che è
importante abbinare ad ogni cibo il vino giusto per poter meglio esaltare il sapore
del cibo e del vino; e ad ogni vino, per comprenderne meglio tutte le sue
caratteristiche organolettiche, bisognerebbe abbinare il bicchiere adatto .
Il bicchiere a flùte, ad esempio, come quello a tulipano, serve nei fini frizzanti per
poter esaltare le bollicine che essi
sprigionano,
Quando si beve, il bicchiere va tenuto
con il pollice, l’indice ed il medio.
In ogni caso, di fronte a vini pregiati
bisogna
utilizzare
bicchieri
appropriati, perché essi devono mettere
in risalto colore, profumo ed aroma.
Se un vino frizzante, ad esempio, viene
messo in un bicchiere a forma diversa
dal flùte o dal
tulipano, cambia
completamente il suo sapore.
Pertanto la forma del bicchiere è essenziale per una corretta degustazione ed una
giusta valutazione del vino.
Il Dr. Ugolini, collaboratore del dr.Marzotto, continua, poi, la relazione.
“Non dovete considerarci dei maniaci”, però è anche vero che il vino è una bevanda
che tende a dare “emozione “e non è più considerato solo come una bevanda per
dissetarsi.
C’è stata una notevole evoluzione nella
produzione di vino negli ultimi anni a
favore della qualità.“Bere meno per bere
meglio”.
Anche la custodia della bottiglia è di
fondamentale importanza per la corretta
conservazione del vino. La bottiglia va
tenuta in ambiente con una umidità media,
non alla luce e ad una temperatura
oscillante tra i 12 e i 16 gradi. Non deve
essere tenuta né al caldo né al freddo.
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Alcuni vini rossi necessitano del decanter (recipiente particolare tra l’altro sempre
meno usato) perché questi vini hanno necessità di essere ossigenati prima di
degustarli.
Una volta c’era un detto che diceva che ad esempio vini di 20 anni dovevano essere
aperti 20 ore prima di essere bevuti e così via , ma questa non è la regola.
L’arieggiamento del vino ha lo scopo di far perdere l’odore di chiuso che il vino
stesso conserva. Ci sono vini che necessitano di un maggiore arieggiamento di altri.
Esso si può ottenere, anche senza il decanter, usando il bicchiere adatto la cui forma
consente di mettere in risalto sapore ed aroma.
Già il bicchiere stesso funziona da decanter. Il dr. Ugolini ci mostra alcuni bicchieri
dalla forma diversa , che lui stesso ha portato, e che servono per mettere in risalto
l’aroma e il sapore dei vini..
L’ideale sarebbe quello di avere dei bicchieri di cristallo. Il piombo contenuto nel
vetro non è pericoloso perché non viene ceduto.
I bicchieri sono formati da 3 parti: la base , lo stelo e il corpo
Lo stelo, che ha una funzione prettamente estetica, distanzia la base dal corpo ed ha
la funzione di permettere la presa della mano in modo che non tocchi il corpo del
bicchiere stesso.
Infatti prendendo il corpo del bicchiere con la mano si rischia di riscaldare il corpo
stesso alterando così la temperatura alla quale il vino va bevuto.
I vini rossi ad esempio non vanno bevuti freddi perché contengono quantità diverse
di tannini che con il freddo aumentano la sensazione di “amaro”.
I vini bianchi invece vanno serviti freschi e d’inverno lo stesso vino può essere
servito ad una temperatura più alta. Dipende anche dalla stagione.
Altro passaggio importante nella degustazione del vino è la “roteazione”.
La roteazione aumenta la superficie di contatto del liquido con il bicchiere e
permette alle molecole volatili di staccarsi più rapidamente e quindi di dare una
intensità aromatica maggiore nel momento in cui andiamo ad annusare il profumo
del vino.
Per i vini bianchi ,in genere , si utilizzano bicchieri a flùte o a tulipano mentre per i
vini rossi si usano bicchieri più ampi perchè necessitano di ossigenazione.
Un bicchiere più stretto convoglia il vino nella parte centrale della lingua, mentre un
bicchiere più largo permette un assaggio su tutto il palato. Insomma la forma del
bicchiere influenza in maniera notevole la degustazione del vino e quindi la sua
valutazione.
I bicchieri prima di ogni assaggio dovrebbero essere lavati perché possono assorbire
l’odore del mobile in cui sono riposti o quello del detersivo con i quali sono stati
puliti.
Un certo tipo di ristorazione ha recepito tutti questi piccoli accorgimenti, ma non
tutti sono attenti a queste cose anche perché diventa difficile nei ristoranti lavare i
bicchieri a mano per questioni di tempo.
Al termine della stimolante relazione, dopo le risposte alle numerose domande, si
passa alla degustazione di alcuni vini.
(Ciro Posenato)
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