SINOPSI DELL’INTERVENTO DEL PROFESSOR GIAMPAOLO FABRIS PRESIDENTE DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE ALL’UNIVERSITA’ SAN RAFFAELE (ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELL’UPA 28 GIUGNO 2006) Il consumatore è nuovo non solo perché ha portato a termine il suo periodo di noviziato ed è diventato più maturo, più esigente, più selettivo e più competente ma perché stiamo entrando in un’epoca nuova. La società della modernità ormai volge al tramonto e stiamo assistendo alla fase nascente di una società nuova quella della postmodernità. Ancora minoritaria come persone che vi partecipano ma già culturalmente egemone. Una società che ha valori, stili di vita ma soprattutto paradigmi diversi da quelli che abbiamo lasciato alle spalle e con cui chi produce, chi vende e chi comunica deve familiarizzarsi. Occorre che il mondo della pubblicità reinventi una nuova cassetta degli attrezzi (de Saussurre) se vuole comunicare efficacemente con la società post moderna. Dove le preclusioni ideologiche nei confronti della pubblicità si sono ormai dissolte e viene considerata in tutto e per tutto un genere mediatico e, in quanto tale, valutata. L’ironia, lo spaesamento, la complicità, la strizzata d’occhio, la garbata trasgressione sono i linguaggi che ricevono un maggiore apprezzamento. Lo scenario dei media che fa da sfondo alla pubblicità è profondamente cambiato all’insegna di ampi processi di ibridazione, convergenza, richiesta reale di interattività. L’intero sistema mediale sta concludendo il salto evolutivo verso una grado maggiore di complessità, avviato con la diffusione di Internet – che rappresenta il vero paradigma dell’interattivo e del nuovo - e senza possibilità di ritorno. DA A ‘MONOMEDIA’(tv-centrico) GENERALISTA MONOLITICO POCHE SCELTE GRANDI INVESTIMENTI PUBBLICITARI GENERALIZZATI SCARSA ACCOUNTABILITY FRUITO ‘PASSIVAMENTE’ MULTIMEDIA PLURALISTA FRAMMENTATO INFINITE OPZIONI INVESTIMENTI PUBBLICITARI PIU’NUMEROSI, DIVERSIFICATI CONTROLLO PIU’ ACCURATO DEGLI INVESTIMENTI FRUITO ‘ATTIVAMENTE’ Fabris ha condotto, per conto di UPA, una ricerca su tre tribù metropolitante: i dinks (double income no kids), gli hip-hoppers e skaters e no global trovando in tutte e tre un uso certamente diverso ma senza prevenzioni o diffidenze nei confronti della pubblicità. Un quarto segmento è rappresentato dagli extracomunitari : le risultanze di questi studi sono state soltanto anticipate e verranno presentate nel corso di un evento nel mese di settembre. Fabris conclude indicando, trasversalmente alla ricerca su esperti e consumatori, alcuni temi “caldi” la funzione informativa della pubblicità il consumo “blended” del testo pubblicitario il valore della personalizzazione del messaggio le potenzialità delle pubblicità multicanale dall’entertainment all’engagement nuovi format e occasioni di comunicazione l’onnipresenza (non invasiva) della pubblicità.