Doppi bipoli www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 21-11-2012) Doppi bipoli (o 2-porte) ● Doppi bipoli: componenti con due copie di terminali (porte) tali che, per ciascuna coppia, la corrente entrante in uno dei terminali è uguale a quella uscente dall’altro ● Doppio bipolo intrinseco: il vincolo tra le correnti dei terminali di ciascuna porta è determinato dalla struttura interna del componente ● Doppio bipolo non intrinseco: il vincolo tra le correnti è dovuto al modo in cui il componente viene collegato i2 i1 i4 i3 2 Rappresentazioni di un tripolo come doppio bipolo ● Un tripolo può essere considerato come un doppio bipolo con i terminali negativi delle porte collegati tra loro ● Le tensioni e le correnti utilizzate per caratterizzare il componente e le espressioni delle equazioni caratteristiche dipendono dalla scelta del terminale comune 3 Doppi bipoli resistivi ● Le equazioni di un doppio bipolo resistivo sono del tipo f1 v1 (t ), v2 (t ), i1 (t ), i2 (t ), t 0 f 2 v1 (t ), v2 (t ), i1 (t ), i2 (t ), t 0 f1, f2 funzioni generiche ● Se il tempo non compare esplicitamente come argomento di f1 e f2 il componente è detto tempo-invariante 4 Doppi bipoli resistivi lineari tempo-invarianti ● Per un doppio bipolo resistivo lineare e tempo-invariante le equazioni, nel caso generale, sono del tipo a11v1 a12 v2 b11i1 b12i2 0 a21v1 a22 v2 b21i1 b22i2 0 aij, bij (i, j 1, 2) rappresentano delle costanti reali ● Queste equazioni possono essere espresse nella forma Av Bi 0 dove v v 1 v2 i i 1 i2 a A 11 a21 a12 a22 b b B 11 12 b21 b22 ● Quando è possibile esplicitare due delle variabili in funzioni delle rimanenti si possono avere altre forme particolari delle equazioni 5 Rappresentazioni di un doppio bipolo Rappresentazione Variabili Variabili indipendenti dipendenti Comandata in corrente i1, i2 v1, v2 Comandata in tensione v1, v2 i1, i2 Ibrida (diretta) i1, v2 v1, i2 Ibrida inversa v1, i2 i1, v2 Trasmissione (diretta) v2, i2 v1, i1 Trasmissione inversa v1, i1 v2, i2 6 Matrice di resistenza ● Per un doppio bipolo comandato in corrente le equazioni possono essere poste nella forma v1 r11i1 r12i2 v2 r21i1 r22i2 cioè v Ri dove v1 v v2 i1 i i2 r11 R r21 r12 r22 ● R = matrice di resistenza ● Per comprendere il significato dei parametri, si considerano le condizioni di funzionamento in cui una delle variabili indipendenti viene azzerata (mentre l’altra assume un valore arbitrario 0) 7 Significato dei parametri di resistenza r11 v1 i1 i 0 r21 2 v2 i1 i2 0 r11 resistenza di ingresso a vuoto alla porta 1 r21 resistenza di trasferimento a vuoto dalla porta 1 alla porta 2 r22 v2 i2 r12 i1 0 v1 i2 i1 0 r22 resistenza di ingresso a vuoto alla porta 2 r12 resistenza di trasferimento a vuoto dalla porta 2 alla porta 1 8 Esempio – Resistori collegati a T R RC R A RC v1 RA RC i1 v2 RCi1 RC RB RC v1 RCi2 v2 RB RC i2 9 Esempio – Resistori collegati a Π RAB RAC RAC RBC R R R AC BC R AB R R AC BC RAB RAC RBC RAC RAB RBC RAC RAB RBC RAC v2 i1 RBC RAC RAB RBC v1 i1 RAC RBC RAB RAC RBC RAB RBC RAC RBC RAB RAC RBC RBC RAB RAC RBC RAC RAB RBC RAC v1 i2 RAC RAB RBC v2 i2 10 Esempio – Equivalenza T – Π (stella-triangolo) ● Un doppio bipolo a T e un doppio bipolo a Π sono equivalenti se le loro matrici di resistenza RT e R sono uguali R RC RT A RC RC RB RC RAB RAC RAC RBC R R R AC BC R AB RAC RBC RAB RAC RBC RAC RBC RAB RAC RBC RAB RBC RAC RBC RAB RAC RBC ● Confrontando le matrici si riconosce che devono essere verificate le relazioni RAB RAC RAB RBC RAC RBC RA RB RC RAB RAC RBC RAB RAC RBC RAB RAC RBC che corrispondono alle formule di trasformazione triangolo-stella 11 Matrice di conduttanza ● Per un doppio bipolo comandato in tensione le equazioni possono essere poste nella forma i1 g11v1 g12 v2 i2 g 21v1 g 22 v2 cioè i Gv dove v1 v v2 i1 i i2 g11 G g 21 g12 g 22 ● G = matrice di conduttanza 12 Significato dei parametri di conduttanza g11 i1 v1 v 0 g 21 2 i2 v1 v2 0 g11 conduttanza di ingresso in cortocircuito alla porta 1 g21 conduttanza di trasferimento in cortocircuito dalla porta 1 alla porta 2 g 22 i2 v2 g12 v1 0 i1 v2 v1 0 g22 conduttanza di ingresso in cortocircuito alla porta 2 g12 conduttanza di trasferimento in cortocircuito dalla porta 2 alla porta 1 13 Esempio – Resistori collegati a Π G GAC G AB GAB i1 v1 GAB GAC i2 v1GAB GAB GAB GBC i1 v2GAB i2 v2 GAB GBC 14 Esempio – Resistori collegati a T GA GB GA GC G G G B C G A G G A B GA GB GC GA GB GC GA GB GC G G GC GB i2 v1 A B GA GB GC GB GC i1 v1 GA GB GA GB GC GA GB GBGC GA GB GC GB GA GC GB GA GC G G GC GA i1 v2 B A GB GA GC GA GC i2 v2 15 Matrici ibride ● Se è possibile esprimere v1 e i2 in funzione di i1 e v2 si ha v1 h11i1 h12 v2 i2 h21i1 h22 v2 i1 v1 i H v 2 2 h H 11 h21 h12 h22 ● H matrice ibrida (diretta) ● Se è possibile esprimere i1 e v2 in funzione di v1 e i2 si ha i1 h11 v1 h12 i2 v1 h22 i2 v2 h21 i1 v1 H v i 2 2 h11 H h21 h12 h22 ● H matrice ibrida inversa ● I coefficienti delle matrici ibride non hanno dimensioni omogenee 16 Significato dei coefficienti di H h11 v1 i1 h21 v2 0 i2 i1 v2 0 h11 resistenza di ingresso in cortocircuito alla porta 1 h21 guadagno di corrente in cortocircuito dalla porta 1 alla porta 2 h12 v1 v2 h22 i1 0 i2 v2 i1 0 h22 conduttanza di ingresso a vuoto alla porta 2 h12 guadagno di tensione a vuoto dalla porta 2 alla porta 1 17 Significato dei coefficienti di H h11 i1 v1 h21 i2 0 v2 v1 i2 0 h11 conduttanza di ingresso a vuoto alla porta 1 guadagno di tensione a vuoto dalla porta 1 alla porta 2 h21 h12 i1 i2 h22 v1 0 v2 i2 v1 0 resistenza di ingresso in cortocircuito alla porta 2 h22 h12 guadagno di corrente in cortocircuito dalla porta 2 alla porta 1 18 Matrice di trasmissione (matrice catena) ● Si esprimono la tensione e la corrente alla porta 1 in funzione della tensione e della corrente alla porta 2 ● Per motivi pratici, conviene considerare come variabile indipendente i2 invece di i2 v1 Av2 Bi2 A B T C D v1 v2 T i i 1 2 i1 Cv2 Di2 ● T matrice di trasmissione (matrice catena) ● Significato dei coefficienti A v1 v2 B i2 0 v1 i2 C v2 0 i1 v2 D i2 0 i1 i2 v2 0 ● Non è possibile utilizzare queste relazioni per determinare i coefficienti (occorrerebbe fissare sia la tensione che la corrente della porta 2) 19 Determinazione dei coefficienti di T 1 v2 A v1 1 v2 C i1 i2 0 1 i2 B v1 v2 0 i2 0 1 i2 D i1 v2 0 20 Matrice di trasmissione inversa ● Si esprimono la tensione e la corrente alla porta 2 in funzione della tensione e della corrente alla porta 1 ● Per motivi pratici, conviene considerare come variabile indipendente i1 invece di i1 v2 Av1 Bi1 i2 C v1 Di1 A B T C D v2 v1 T i i 2 1 ● T matrice di trasmissione inversa ● Significato dei coefficienti A v2 v1 B i1 0 v2 i1 C v1 0 i2 v1 D i1 0 i2 i1 v1 0 21 Relazioni tra le rappresentazioni ● Confrontando le varie espressioni delle equazioni di un doppio bipolo si riconosce che (quando il doppio bipolo ammette tutte le rappresentazioni considerate) la matrice G è l’inversa della matrice R la matrice H è l’inversa della matrice H La matrice T è l’inversa della matrice T con i coefficienti della diagonale secondaria cambiati di segno a causa delle scelte diverse per i versi di riferimento delle correnti ● Le altre relazioni tra le varie rappresentazioni si possono ottenere utilizzando le definizioni dei coefficienti delle matrici 22 Esempio - Passaggio da parametri r a parametri h v1 r11i1 r12i2 v2 r21i1 r22i2 v1 h11i1 h12 v2 i2 h21i1 h22 v2 ● Calcolo degli elementi della prima colonna di H v1 i1 h11 h21 v2 0 v2 0 (si pone v2 0) v2 0 v1 r11i1 r12i2 h11 i2 i1 0 r21i1 r22i2 det(R ) r22 h21 i2 r21 i1 r22 r det(R ) v1 r11 r12 21 i1 i1 r22 r22 r21 r22 23 Esempio - Passaggio da parametri r a parametri h v1 r11i1 r12i2 v2 r21i1 r22i2 v1 h11i1 h12 v2 i2 h21i1 h22 v2 ● Calcolo degli elementi della seconda colonna di H h12 v1 v2 h22 i1 0 i1 0 h12 r12 r22 i2 v2 (si pone i1 0) i1 0 v1 r12i2 v2 r22i2 h22 i2 1 v2 r22 v1 r12 v2 r22 1 r22 24 Relazioni tra le rappresentazioni R R G r11 r12 r21 r22 r22 R G r21 R R r22 H r 21 r22 1 r11 H r21 r11 r11 r21 T 1 r21 r22 r21 T 1 r12 r12 R r11 R r12 r22 1 r22 r 12 r11 R r11 R r21 r22 r21 R r12 r11 r12 g 22 G g 21 G g11 g 21 1 g11 g 21 g11 G g 22 g 21 g 22 g 22 g 21 G g 21 g 11 g12 G g12 g 12 G g11 G g12 g 22 g12 g11 G g11 g12 g 22 1 g 22 1 g 21 g 11 g 21 1 g12 g 11 g12 H H h12 h22 h22 1 h21 h22 h22 1 h 12 h11 h11 h21 H h11 h11 h11 h12 h21 h22 h22 h 12 H H h h11 21 H H h H 11 h21 h21 1 h 22 h21 h21 h11 1 h12 h12 h22 H h12 h12 H 1 h 12 h11 h11 h21 H h11 h11 H h12 h22 h22 h21 1 h22 h22 h22 h 12 H H h h11 21 H H h11 h21 1 h21 h11 h21 H h12 h 11 h12 h12 h22 h22 h21 H h21 h 22 h12 1 h12 T A T C C 1 D C C D T B B A 1 B B B T D D C 1 D D T C A A 1 B A A A B C D D T C T B T A T T 1 D C C T A C C A 1 B B T D B B B 1 A A T C A A 1 C D D A T D D D B T T C A T T A B C D Μ det(M ) Ogni riga riporta le espressioni dei coefficienti di una matrice in funzione dei coefficienti delle matrici indicate nelle intestazioni delle colonne 25 Esempio – doppi bipoli che non ammettono la matrice R o la matrice G v1 v2 R (i1 i2 ) v1 R v R 2 R i1 R i2 R R R R R ● Non è possibile imporre valori arbitrari ad entrambe le tensioni (cioè utilizzarle come variabili indipendenti) la matrice G non è definita i1 i2 G (v1 v2 ) i1 G G v1 i G G v 2 2 G G G G G ● Non è possibile utilizzare le correnti come variabili indipendenti la matrice R non è definita 26 Reciprocità ● Ipotesi: v1, v2 , i1, i2 v1, v2, i1, i2 insiemi arbitrari di tensioni e correnti che soddisfano le equazioni del doppio bipolo ● Definizione: si dice che il doppio bipolo è reciproco se v1i1 v2 i2 v1i1 v2i2 ● Per interpretare il significato di questa relazione e ricavare le condizioni che devono soddisfare i parametri delle matrici del doppio bipolo si fa riferimento alle situazioni in cui una sola delle variabili indipendenti è diversa da zero 27 Reciprocità - parametri r Condizione 1 i1 I Condizione 2 i2 0 i1 0 v2 r21i1 r22i2 r21 I i2 I v1 r11i1 r12i2 r12 I Condizione di reciprocità v1i1 v2 i2 v1i1 v2i2 v1 0 v2 I v1I v2 0 v2 v1 r12 r21 28 Reciprocità - parametri g Condizione 1 v1 V Condizione 2 v2 0 v1 0 i2 g 21v1 g 22 v2 g 21 V v2 V i1 g11v1 g12 v2 g12 V Condizione di reciprocità v1i1 v2 i2 v1i1 v2i2 V i1 0 i2 0 i1 V i2 i2 i1 g12 g 21 29 Reciprocità - parametri h Condizione 1 i1 I Condizione 2 v2 0 i1 0 i2 h21i1 h22 v2 h21 I v2 V v1 h11i1 h12 v2 h12 V Condizione di reciprocità v1i1 v2 i2 v1i1 v2i2 v1 0 0 i2 v1 I V i2 h12 h21 i2 v 1 I V 30 Reciprocità - parametri h, T e T ● Parametri h: procedendo in modo simile al caso precedente si ottiene la condizione h12 h21 ● Parametri di trasmissione: si può dimostrare che per un doppio bipolo reciproco valgono le condizioni det(T) 1 det(T) 1 31 Doppi bipoli reciproci ● Per un doppio bipolo reciproco valgono le seguenti proprietà: Applicando una corrente I ad una qualunque delle porte all’altra porta si ottiene la stessa tensione a vuoto Applicando una tensione V ad una qualunque delle porte all’altra porta si ottiene la stessa corrente di cortocircuito Il guadagno di corrente in cortocircuito in una direzione è uguale al guadagno di tensione a vuoto nella direzione opposta cambiato di segno 32 Simmetria ● Si dice che un doppio bipolo è simmetrico se, per ogni insieme di tensioni e di correnti alle porte che soddisfano le sue equazioni caratteristiche, anche l’insieme ottenuto scambiando la porta 1 con la porta 2 soddisfa le equazioni caratteristiche ● Si può dimostrare che le matrici di un due porte simmetrico soddisfano le seguenti proprietà matrice R: r11 r22 r12 r21 matrice G: g11 g22 g12 g21 matrice H: h12 h21 det(H) 1 matrice H: h12 h21 det (H) 1 matrice T: AD det(T) 1 matrice T: A’ D’ det(T) 1 La simmetria implica anche la reciprocità 33 Trasformatore ideale ● Le equazioni del trasformatore ideale possono essere espresse intermini di matrice ibrida o di matrice di trasmissione (dirette o inverse) Parametri di trasmissione v1 Kv2 i1 1 i2 K Parametri ibridi v1 Kv2 i2 Ki1 K rapporto di trasformazione o rapporto spire ● Per il trasformatore ideale non è possibile definire le matrici R e G ● Vale la relazione h12 h21 K Il trasformatore ideale è un componente reciproco (ma non simmetrico, se K ≠ 1 ) 34 Generatori dipendenti Generatore di tensione controllato in corrente v1 0 v2 ri1 v1 0 0 i1 v r 0 i 2 2 Caso particolare di rappresentazione in termini di parametri di resistenza r11 r12 r22 0 Generatore di corrente controllato in tensione i1 0 i2 gv1 r21 r i1 0 0 v1 i g 0 v 2 2 Caso particolare di rappresentazione in termini di parametri di conduttanza g11 g12 g 22 0 g 21 g 35 Generatori dipendenti Generatore di corrente controllato in corrente v1 0 i2 i1 v1 0 0 i1 i 0 v 2 2 Caso particolare di rappresentazione in termini di parametri ibridi (diretti) h11 h12 h22 0 Generatore di tensione controllato in tensione i1 0 v2 v1 h21 i1 0 0 v1 v 0 i 2 2 Caso particolare di rappresentazione in termini di parametri ibridi (inversi) 0 h11 h12 h22 h21 36 Generatori dipendenti ● I quattro tipi di generatori dipendenti corrispondono a matrici R, G, H e H’ con il solo elemento 21 diverso da zero I generatori dipendenti sono componenti non reciproci ● Ciascun tipo di generatore ammette una sola tra le matrici R, G, H e H’ ● Si può verificare che l’unica altra matrice definita in tutti e quattro i casi è la matrice T ● I doppi bipoli (e più in generale i componenti N-porte) lineari resistivi possono essere rappresentati mediante circuiti equivalenti formati da generatori dipendenti e resistori In questo modo è possibile estendere i metodi di analisi studiati in Elettrotecnica ai circuiti che contengono doppi bipoli (e N-porte) 37 Circuiti equivalenti di doppi bipoli lineari Matrice di resistenza v1 r11i1 r12i2 v2 r21i1 r22i2 Matrice di conduttanza i1 g11v1 g12 v2 i2 g 21v1 g 22 v2 38 Circuiti equivalenti di doppi bipoli lineari Matrice H v1 h11i1 h12 v2 i2 h21i1 h22 v2 Matrice H i1 h11 v1 h12 i2 v1 h22 i2 v2 h21 39 Circuiti equivalenti di doppi bipoli lineari Circuiti equivalenti a T Doppio bipolo reciproco v1 r11i1 r12i2 v2 r12i1 r22i2 Doppio bipolo non reciproco v1 r11i1 r12i2 v2 r21i1 r22i2 40 Circuiti equivalenti di doppi bipoli lineari Circuiti equivalenti a Π Doppio bipolo reciproco i1 g11v1 g12 v2 i2 g12 v1 g 22 v2 Doppio bipolo non reciproco i1 g11v1 g12 v2 i2 g 21v1 g 22 v2 41 Teoremi di rappresentazione dei doppi bipoli Rappresentazione comandata in corrente ● Ipotesi: Q doppio bipolo formato da componenti resistivi lineari e generatori indipendenti Q è comandato in corrente Circuito equivalente: vG1, vG2 tensioni a vuoto alle porte di Q (v1 e v2 per i1 i2 0) R matrice di resistenza del doppio bipolo ottenuto da Q azzerando i generatori indipendenti 42 Teoremi di rappresentazione dei doppi bipoli Rappresentazione comandata in tensione ● Ipotesi: Q doppio bipolo formato da componenti resistivi lineari e generatori indipendenti Q è comandato in tensione Circuito equivalente: iG1, iG2 correnti di cortocircuito alle porte di Q (i1 e i2 per v1 v2 0) G matrice di conduttanza del doppio bipolo ottenuto da Q azzerando i generatori indipendenti 43 Teoremi di rappresentazione dei doppi bipoli Rappresentazione ibrida (diretta) ● Ipotesi: Q doppio bipolo formato da componenti resistivi lineari e generatori indipendenti Q ammette la rappresentazione ibrida (diretta) Circuito equivalente: vG1 v1 per i1 0, v2 0 iG2 i2 per i1 0, v2 0 H matrice ibrida (diretta) del doppio bipolo ottenuto da Q azzerando i generatori indipendenti 44 Collegamenti di bipoli e doppi bipoli ● Di seguito si prenderanno in esame alcuni casi in cui un doppio bipolo è ottenuto collegando due doppi bipoli oppure collegando un doppio bipolo con uno più bipoli ● In tutti i casi si sottintende che siano soddisfatte le seguenti ipotesi (che nei casi pratici dovranno sottoposte a verifica) I collegamenti considerati sono leciti (cioè non dànno origine a circuiti impossibili o indeterminati) Le matrici utilizzate per rappresentare i doppi bipoli sono definite Nel caso di doppi bipoli non intrinseci, i componenti, collegati nei modi considerati, si comportano effettivamente come doppi bipoli 45 Resistori in serie alle porte ● In questo caso conviene utilizzare i parametri di resistenza r R 11 r21 r12 r22 v1 R1i1 v1 R1 r11 i1 r12 i2 v2 R2i2 v2 r21 i1 R2 r22 i2 r R1 R 11 r21 r12 r22 R2 Le resistenze in serie alle porte si sommano alle resistenze di ingresso 46 Resistori in parallelo alle porte ● In questo caso conviene utilizzare i parametri di conduttanza g G 11 g 21 g12 g 22 v1 g12 v2 i1 G1v1 i1 G1 g11 v1 G2 g 22 v2 i2 G2 v2 i2 g 21 g G1 G 11 g 21 g12 G2 g 22 Le conduttanze dei resistori in parallelo alle porte si sommano alle conduttanze di ingresso 47 Doppi bipoli in serie ● LKI: i1 i1a i1b i2 i2 a i2b i i a ib ● LKV: v1 v1a v1b v2 v2 a v2 b v v a vb ● Componenti: v a R ai a vb R bib v (R a R b )i v Ri R Ra Rb ● La matrice R del doppio bipolo risultante è data dalla somma delle matrici di resistenza dei due doppi bipoli 48 Resistore in serie al terminale comune di un tripolo ● Questo collegamento può essere visto come un caso particolare di collegamento in serie di doppi bipoli r R a 11 r21 r12 r22 R R Rb R R r R r12 R R R a R b 11 r21 R r22 R R si somma a tutti gli elementi della matrice Ra 49 Doppi bipoli in parallelo ● LKV: v1 v1a v1b v2 v2 a v2 b v va vb ● LKI: i1 i1a i1b i2 i2 a i2b i i a ib ● Componenti: ia Ga va ib G b vb i (G a G b ) v i Gv G Ga Gb La matrice G del doppio bipolo risultante è data dalla somma delle matrici di conduttanza dei due doppi bipoli 50 Resistore collegato tra le due porte ● Questo può essere visto come un caso particolare di collegamento in parallelo di doppi bipoli g G a 11 g 21 g12 G G G b G G g 22 g G G G a G b 11 g 21 G g12 G g 22 G G si somma agli elementi della diagonale principale e si sottrae dagli elementi della diagonale secondaria della matrice Ga 51 Collegamento serie-parallelo ● LKV: v1 v1a v1b v2 v2 a v2 b ● LKI: i1 i1a i1b i2 i2 a i2b ● Componenti: v1a i1a v1b i1b i H a v i H b v 2a 2 a 2b 2b v1 i1 i1 H H H i a b v v 2 2 2 H H a Hb La matrice H del doppio bipolo risultante è data dalla somma delle matrici ibride dei due doppi bipoli 52 Collegamento parallelo-serie ● LKV: v1 v1a v1b v2 v2 a v2 b ● LKI: i1 i1a i1b i2 i2 a i2b ● Componenti: i1a v1a i1b v1b H H b a v 2a i2 a v2b i2b i1 v1 v1 H H H v a b i i 2 2 2 H Ha Hb La matrice H del doppio bipolo risultante è data dalla somma delle matrici ibride inverse dei due doppi bipoli 53 Doppi bipoli in cascata ● In questo caso conviene utilizzare le matrici di trasmissione v2 a v1 T a i 1 i2 a v1b v2 T b i i2 1b ● Le tensioni e le correnti alla porta comune coincidono v1b v2 a i1b i2 a v1 v2 T T i a b i T Ta Tb 1 2 La matrice T del doppio bipolo risultante è data dal prodotto delle matrici di trasmissione dei due doppi bipoli 54 Doppi bipoli terminati Sorgente Doppio bipolo Carico ● Nelle applicazioni pratiche si incontra spesso il caso in cui le porte di un doppio bipolo sono collegate a due bipoli come mostrato nella figura ● Il primo bipolo costituisce la sorgente del segnale in ingresso al doppio bipolo e può rappresentare il circuito equivalente di Thévenin o Norton degli stati precedenti ● Il secondo bipolo costituisce il carico e può rappresentare l’impedenza equivalente degli stati successivi 55 Indici degli elementi delle matrici del doppio bipolo ● Quando un doppio bipolo è utilizzato in modo che è possibile attribuire alle due porte i ruoli di ingresso e di uscita, gli indici degli elementi delle matrici del doppio bipolo vengono indicati anche nel modo seguente 11 i (input) il parametro esprime la relazione tra la tensione e la corrente alla porta di ingresso 21 f (forward) il parametro indica come ciò che avviene alla porta di ingresso influenza l’uscita 12 r (reverse) il parametro indica come ciò che avviene alla porta di uscita influenza l’ingresso 22 o (output) r R i rf rr ro il parametro esprime la relazione tra la tensione e la corrente alla porta di uscita g G i gf gr g o h H i hf hr ho 56 Doppi bipoli unilaterali ● Un doppio bipolo per cui il parametro r è nullo è detto unilaterale Un doppio bipolo unilaterale è un componente non reciproco ● In queste condizioni si può avere propagazione del segnale solo dalla porta 1 alla porta 2 Eventuali disturbi sovrapposti a v2 o i2 nel caso di un doppio bipolo bilaterale vengono trasferiti alla porta 1 Nel caso di doppio bipolo unilaterale questi disturbi non possono modificare v1 e i1 Per un doppio bipolo bilaterale v1 e i1 variano al variare del carico Per un doppio bipolo unilaterale v1 e i1 sono indipendenti dal carico ● Il fatto che un doppio bipolo sia unilaterale spesso rappresenta una situazione vantaggiosa (più semplice da gestire) ● In pratica, di solito non possibile fare in modo che il parametro r sia esattamente zero, ma solo che sia molto piccolo rispetto al parametro f 57 Funzioni di rete ● La sorgente viene rappresentata mediante un circuito equivalente di tipo Thévenin o Norton ● Il carico viene rappresentato mediante una resistenza equivalente 58 Funzioni di rete ● Equazioni della sorgente v1 vS RSi1 i1 iS GSv1 ● Equazioni del doppio bipolo v1 ri v r 2 f rr i1 ro i2 i1 g i i g 2 f g r v1 g o v2 v1 hi i h 2 f hr i1 ho v2 ● Equazioni del carico v2 RLi2 i2 GL v2 ● Scelta la rappresentazione del doppio bipolo, le equazioni consentono di ricavare le tensioni e le correnti alle porte ● Inoltre è possibile determinare delle funzioni di rete che esprimono le relazioni tra le tensione e le correnti alle porte ● In seguito, come esempio, si farà uso della matrice ibrida, ma il procedimento può essere esteso facilmente alle altre rappresentazioni 59 Guadagno di corrente v1 hi i1 hr v2 i2 hf i1 ho v2 v2 RLi2 ● Combinando l’equazione del carico con la seconda equazione del doppio bipolo si ottiene la relazione tra le correnti di ingresso e di uscita i2 hf i1 ho RLi2 i2 Il guadagno di corrente è hf i1 1 ho RL Ai i2 hf i1 1 ho RL ● In particolare se si annulla la resistenza di carico si ha Ai cc i2 hf i1 60 Guadagno di tensione v1 hi i1 hr v2 i2 hf i1 ho v2 i2 GL v2 ● Eliminando i1 e i2 dalle equazioni si ottiene la relazione tra le tensioni di ingresso e di uscita GL v2 hf i1 ho v2 i1 ho GL h GL v2 v1 hi o hr v2 hf hf Il guadagno di tensione è Av v2 hf hf H hi GL v1 hi ho hr hf hiGL ● In particolare nel funzionamento a vuoto si ha Av 0 hf H 61 Resistenza di ingresso v1 hi i1 hr v2 i2 hf i1 ho v2 v2 RLi2 ● La resistenza di ingresso del doppio bipolo caricato si ottiene eliminando i2 e v2 dalle equazioni hf hh R i1 v1 hi i1 hr RLi2 hi r f L i1 1 ho RL 1 ho RL v hh R hh Rin 1 hi r f L hi r f i1 1 ho RL ho GL i2 ● In particolare a vuoto e in cortocircuito si ottiene, rispettivamente Rin0 v1 H hh hi r f i1 ho ho Rincc hi 62 Guadagni di tensione e corrente riferiti al generatore ● Per calcolare i guadagni riferiti ai generatori si moltiplicano i guadagni di tensione e di corrente riferiti alla porta 1 per i fattori di partizione che legano, rispettivamente, vS a v1 e iS a i1 AV S v2 v1 v2 Rin AV vS vS v1 RS Rin AIS i2 i1 i2 Gin AI iS iS i1 GS Gin 63 Equazione di uscita v1 vS RSi1 v1 hi i1 hr v2 i2 hf i1 ho v2 ● Eliminando i1 e v1, si ottiene la relazione che lega la tensione e la corrente alla porta 2 vS RSi1 hii1 hr v2 i2 hf hh VS ho r f v2 hi RS hi RS i1 vS hr v2 hi RS ● A partire da questa relazione di possono ricavare i circuiti equivalenti di Thévenin e Norton del bipolo ottenuto collegando la sorgente e il doppio bipolo 64 Resistenza di uscita ● La resistenza di uscita si ottiene azzerando il generatore vS 0 hr hf v2 i h v R 2 2 o out hi RS i2 VS 0 hh ho r f hi RS 1 ● Nei casi particolari di RS 0 o GS 0 si ha rispettivamente Routcc hh ho r f hi 1 h i H Rout0 1 ho 65 Tensione a vuoto i2 0 v2 v20 ● La tensione di uscita a vuoto si ottiene ponendo i2 0 nell’equazione di uscita hf hh vS ho r f v20 0 hi RS hi RS v20 hf vS ho hi hr hf ho RS ● La relazione tra la tensione a vuoto e la tensione del generatore è v20 hf vS H ho RS 66 Tensione a vuoto ● Lo stesso risultato si può ottenere utilizzando la resistenza di ingresso a vuoto per determinare v1 e quindi moltiplicando v1 per il guadagno di tensione a vuoto H Rin 0 ho hf hf vS v20 vS Av 0 vS H h R Rin 0 RG H H o G RG ho 67 Corrente di cortocircuito v2 0 i2 i2 cc ● La corrente di uscita in cortocircuito si ottiene ponendo v2 0 nell’equazione di uscita i2 cc hf hf vS iS 1 hiGS hi RS ● La relazione tra la corrente di cortocircuito e la corrente iS è i2 cc hf iS 1 hi GS 68 Corrente di cortocircuito ● Lo stesso risultato si può ottenere utilizzando la resistenza di ingresso in cortocircuito per determinare i1 e quindi moltiplicando i1 per il guadagno di corrente in cortocircuito i2 cc iS RS RS hf Aicc iS hf iS hf 1 hiGS Rincc RS hi RS 69 Circuiti equivalenti del doppio bipolo ● Dal punto di vista della sorgente, il doppio bipolo può essere rappresentato da una resistenza equivalente Rin che, in generale, dipende dalla resistenza di carico RL ● Dal punto di vista del carico, il doppio bipolo può essere rappresentato mediante un circuito equivalente di tipo Thévenin o Norton, i cui parametri, in generale, dipendono dalla resistenza del generatore RS 70 Funzioni di rete espresse con i parametri R, G e H Av Ai Rin Rout v 20 vS i2 cc iS R rf RL R ri RL rf ro RL G gf g o GL g f GL G g i GL rr ri r f ro RL gg g i r f g o GL 1 gr gf g o g G i S gf GRS g o gf g i GS rr ro r f ri RS rf ri RS rf RGS ro H hf H hi GL hf 1 ho RL 1 hi hr hf ho GL hh ho r f hi RS hf H hoGS hf 1 hi GS 1 71 Funzioni di rete espresse con i parametri R, G e H Av0 Aicc R rf ri r f ro Rin0 ri Rincc R ro Rout0 ro Routcc R ri G g f go gf gi go G 1 gi gi G 1 go H h f H hf H ho hi 1 ho hi H 72 Resistenza caratteristica ● Il valore della resistenza di carico RL per cui risulta Rin RL è detto resistenza caratteristica e viene indicato con R0 ● Utilizzando le espressioni ricavate per Rin e imponendo Rin RL R0 si ottiene (ri ro ) (ri ro ) 2 4rr rf R0 2 ( g g ) ( g g )2 4g g o i o r f i 2 1 (H 1) (H 1) 2 4hi ho 2ho ● Quando RL R0 si dice che il doppio bipolo è adattato 73 Doppi bipoli in cascata ● Nella pratica si presenta frequentemente il caso in cui un sistema è costituito da più doppi bipoli collegati in cascata ● Le funzioni che descrivono il comportamento del doppio bipolo risultante non sono legate in modo semplice alle funzioni di rete relative ai singoli componenti ● Non è semplice ricavare come cambia il comportamento del sistema se viene variata la sua configurazione (per es. se viene eliminato uno dei moduli o ne viene aggiunto un altro) 74 Doppi bipoli in cascata ● In alcuni casi particolari il problema può essere semplificato Per esempio, se tutti i doppi bipoli hanno resistenza di ingresso molto elevata e resistenza di uscita molto piccola il guadagno di tensione complessivo è circa uguale al prodotto dei loro guadagni a vuoto Questa situazione non è sempre facilmente realizzabile (specialmente nel caso di doppi bipoli passivi) ● Se tutti i doppi bipoli hanno la stessa resistenza caratteristica il doppio bipolo risultante ha ancora la stessa resistenza caratteristica in condizioni di adattamento il guadagno complessivo si ottiene moltiplicando i guadagni dei singoli doppi bipoli ● Questa scelta trova numerose applicazioni pratiche Es. sistemi a 600 usati in telefonia, sistemi a 50 utilizzati a radiofrequenza e per strumenti di misura 75 N-porte resistivi ● Componenti con 2N terminali che costituiscono N porte per ciascuna porta la corrente entrante in uno dei terminali è uguale a quella uscente dall’altro ● Relazioni costitutive f1 v1 , , v N , i1 , iN , t 0 f N v1 , , v N , i1 , iN , t 0 f1, ..., fN funzioni generiche ● Se il tempo non compare esplicitamente nelle funzioni il componente è detto tempo-invariante 76 N-porte lineari tempo-invarianti ● Nel caso più generale le equazioni costitutive di un N-porte lineare e tempo-invariante sono del tipo a11v1 a1N v N b11i1 b1N iN 0 a N 1v1 a NN v N b11i1 bNN iN 0 ● Queste equazioni possono essere scritte nella forma Av Bi 0 dove v1 i1 a11 a1N b11 b1N v i A Β v N iN a N 1 a NN bN 1 bNN 77 Rappresentazioni di un N-porte lineare ● Parametri di resistenza v Ri v1 v v N i1 i iN r11 r1N R rN 1 rNN i1 i iN g11 g1N G g N 1 g NN ● Parametri di conduttanza i Gv v1 v v N ● Se l’N-porte ammette entrambe le rappresentazioni, si ha G R 1 R G 1 ● Le altre possibili rappresentazioni sono dette ibride 78 Significato dei parametri di resistenza rjk vj ik ih 0 h k Rapporto tra la tensione alla porta j e la corrente alla porta k quando tutte le porte diverse dalla k-esima sono a vuoto 79 Significato dei parametri di conduttanza g jk ij vk vh 0 h k Rapporto tra la corrente alla porta j e la tensione alla porta k quando tutte le porte diverse dalla k-esima sono in cortocircuito 80 Reciprocità ● Si dice che un N-porte è reciproco se, dati due generici insiemi di tensioni e correnti vk , ik e vk , ik (k =1,...,N) compatibili con le sue equazioni caratteristiche, è verificata la relazione N N v i vi k 1 k k k 1 k k Se il componente ammette la matrice di resistenza vale la relazione rjk rkj k j Se il componente ammette la matrice di conduttanza vale la relazione g jk g kj k j 81 Teorema di reciprocità ● Un N-porte ottenuto connettendo componenti resistivi reciproci è reciproco Dimostrazione ● Premessa: per un resistore la condizione di reciprocità è sempre verificata, infatti v Ri vi Rii vi vi v Ri vi Rii ● Si considerano due condizioni di funzionamento dell’N-porte, in cui le porte vengono collegate a due insiemi arbitrari di N bipoli, scelti con l’unico vincolo che i circuiti ottenuti dal collegamento ammettano soluzione unica ● Si indica con l il numero totale di lati dei circuiti così ottenuti e si attribuiscono i numeri da 1 a N ai bipoli collegati alle porte 82 Teorema di reciprocità Dimostrazione ● Si indicano le tensioni e le correnti relative ai due funzionamenti con v1, , vl i1, , il e v1, , vl i1, , il ● Per il teorema di Tellegen si ha N l v i v i 0 k 1 k k k N 1 k k N l vi vi 0 k 1 k k k N 1 k k ● Se l’N-porte è formato da componenti reciproci, i secondi addendi di queste equazioni sono uguali l l v i vi k N 1 k k k N 1 k k Questo richiede che siano uguali i primi addendi, cioè che le tensioni e le correnti dell’N-polo risultante soddisfino la condizione di reciprocità N N v i vi k 1 k k k 1 k k 83 N-porte dinamici ● Per una rete lineare dinamica a N porte le relazioni tra le correnti e le tensioni alle porte sono di tipo differenziale lineare omogeneo ● In condizioni di regime sinusoidale, applicando la trasformata di Steinmetz si ottengono relazioni lineari algebriche omogenee tra i fasori delle tensioni V1...VN e delle correnti I1... IN del tipo Av Bi 0 dove V1 I1 a11 a1N b11 b1N v i A Β VN I N a N 1 a NN b N 1 b NN ● Le equazioni hanno la stessa forma delle equazioni di un N-porte resistivo, ma in questo caso le matrici hanno coefficienti complessi dipendenti dalla pulsazione 84 Matrici di impedenza e di ammettenza ● Se il componente è comandato in corrente oppure in tensione è possibile rappresentarlo mediante parametri di impedenza o di ammettenza che costituiscono l’estensione al caso dei regimi sinusoidale dei parametri di resistenza e di conduttanza ● Matrice di impedenza v Zi z11 z1N Z z N 1 z NN z jk Vj Ik I h 0 h k ● Matrice di ammettenza i Yv y11 y1N Y y N 1 y NN y jk Ij Vk Vh 0 h k 85 Matrici ibride e matrici di trasmissione ● Per i componenti a due porte si possono estendere al regime sinusoidale le definizioni delle matrici ibride e di trasmissione (in questo caso i coefficienti sono complessi e dipendono da ) I1 V1 h11 h12 I1 H V I h 2 2 21 h 22 V2 Matrice ibrida h12 V1 V1 I1 h11 H I V h h I 22 2 2 2 21 Matrice ibrida inversa V2 V1 A B V2 T I I C D I 2 2 1 Matrice di trasmissione V1 V2 A B V1 I C D I T I 1 1 2 Matrice di trasmissione inversa 86 Relazioni tra le rappresentazioni dei doppi bipoli Z Z Y z11 z12 z 21 z 22 z 22 Z Y z 21 Z Z z 22 H z 21 z 22 1 z11 H z 21 z11 z11 z 21 T 1 z 21 z 22 z 21 T 1 z12 z12 Z z11 Z z12 z 22 1 z 22 z 12 z11 Z z11 Z z 21 z 22 z 21 Z z12 z11 z12 y 22 Y y 21 Y y11 y 21 1 y11 y 21 y11 Y y 22 y 21 y 22 y 22 y 21 Y y 21 y 11 y12 Y y12 y 12 Y y11 Y y12 y 22 y12 y11 Y y11 y12 y 22 1 y 22 1 y 21 y 11 y 21 1 y12 y 11 y12 H H h12 h 22 h 22 1 h 21 h 22 h 22 1 h 12 h11 h11 h 21 H h11 h11 h11 h12 h 21 h 22 h 22 h 12 H H h h11 21 H H h H 11 h 21 h 21 1 h 22 h 21 h 21 1 h11 h12 h12 h 22 H h12 h12 H 1 h 12 h11 h11 h21 H h11 h11 H h12 h22 h22 1 h 21 h22 h22 h22 h 12 H H h h11 21 H H h12 h11 h21 h22 1 h21 h11 h21 H h12 h11 h12 h22 h21 H h21 h 22 h12 1 h12 T A T C C 1 D C C D T B B 1 A B B B T D D 1 C D D T C A A 1 B A A A B C D D T C T B T A T T 1 D C C T A C C 1 A B B T D B B 1 B A A T C A A 1 C D D T A D D D B T T C A T T A B C D Μ det(M ) Ogni riga riporta le espressioni dei coefficienti di una matrice in funzione dei coefficienti delle matrici indicate nelle intestazioni delle colonne 87 Circuiti con doppi bipoli dinamici ● Facendo uso della trasformata di Steinmetz, nel caso di circuiti in regime sinusoidale, o, più in generale, della trasformata di Fourier è possibile estendere ai circuiti contenenti doppi bipoli dinamici tutti i risultati ricavati per i doppi bipoli e per gli N-porte resistivi ● In particolare si possono generalizzare i circuiti equivalenti dei doppi bipoli i teoremi di rappresentazione dei doppi bipoli le relazioni relative ai collegamenti tra doppi bipoli il teorema di reciprocità le definizioni delle funzioni di rete, che in questo caso divengono funzioni a valori complessi della pulsazione 88 Funzioni di rete espresse con i parametri Z, Y e H Av Ai Z in Z out V20 VS I 2 cc IS Z zf ZL Z z i Z L zf zo ZL Y yf y o YL y f YL G y i YL zz zi r f zo ZL yy y i r f y o YL 1 yryf y o y Y i S yf YZS y o yf y i YS zz zo r f z i ZS zf z i ZS zf ZGS z o H hf H h i YL hf 1 hoZL 1 hi h rhf h o YL hh h o r f h i ZS hf H h o YS hf 1 h i YS 1 89 Funzioni di rete espresse con i parametri Z, Y e H A v0 A icc Z zf zi z f zo Z in0 zi Z incc Z zo Z out0 zo Z outcc Z zi Y y f yo yf yi yo Y 1 yi yi Y 1 yo H h f H hf H ho hi 1 ho hi H 90