Fibre tessili: - Dipartimento di Farmacia

annuncio pubblicitario
Spartium junceum
Fibre tessili:
( Ginestra odorosa )
Classificazione scientifica
ginestra e lino
di Miarianna Monetta
Regno:
Divisione:
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Sottofamiglia:
Plantae
Magnoliophyta
Magnoliopsida
Fabales
Fabaceae
Faboideae
Tribù:
Genisteae
Titolo :
Il titolo di un filato indica la finezza del medesimo.
Un filato può avere diversi modi per misurare un
titolo, ma il più usato e quello numerico Nm che
indica il numero di km che si fanno con un kg di
fibra. Ad esempio il Nm 44 indica che 44.000
metri di filo hanno peso di un kg.
Finissaggio :
Dopo la tessitura la pezza viene sottoposta a
candeggio per asportarne l0sporco e le impurità
residue ed anche per sbiancarla.
I vantaggi del lino :
• Elevato assorbimento dell’umidità massimo
confort nei tessuti estivi.
• Più resistente da bagnato che da asciutto anche se
lavato più volte si mantiene intatto .
• Bassissima elasticità i tessuti in lino sono
dimensionalmente stabili e non si deformano nel
tempo .
• Non provoca allergie è una fibra naturale che
favorisce il benessere dell’organismo; proprio per
questa caratteristica viene usato nelle prevenzione
e cura dell’igiene intima.
Quindi il tessuto viene tinto del colore desiderato
(tinto in pezza),oppure stampato. Il lino è molto
versatile, può essere sottoposto a svariati trattamenti
di tintoria, stampa e fissaggio.
Morfologia
Le Ginestrae sono una tribù di piante che
appartengono alla famiglia delle Faboideae.
Generalmente si presentano come un arbusto
sempreverde a forma cespugliosa fino a 5 metri
d’altezza e rami giunchiformi di colore verde
scuro.
Foglie,fiori e frutti
• Le foglie sono scarse, lanceolate, opposte e
precocemente caduche.
• I fiori sono profumati in racemi con corolla grande
giallo dorata.
• Il frutto è un legume eretto un po’ falciforme
contenente molti semi ovoidei
•
Diffusione e habitat
Le ginestre sono diffuse in Europa, nel Medio Oriente
ed in Nord Africa .
Questo tipo di piante è facilmente riscontrabile dal
livello del mare a 1000 metri ed oltre. Si sviluppa
in terreni aridi, pendii, scarpate; per questo motivo
viene anche definita fiore del deserto.
la fioritura avviene tra maggio-agosto .
Tessitura:
La tessitura prevede la realizzazione di filati tramite
l’intreccio di una serie di fili posti
perpendicolarmente( trama e ordito).
Questo metodo ebbe grande importanza nel Medioevo
in quanto divenne un importante attività per
l’economia di esportazione . Per velocizzare i tempi
di produzione nel tardo Medioevo fu inventato il
telaio a pedale che prese il sopravvento su quello
manuale .
Torcitura:
L’ avvolgimento di due o più fili per ottenere un
filato più resistente per la cucitura, il ricamo e la
tessitura.
In base alla direzione in cui si torcevano le fibre si
avevano filati a Z(sinistra) o S(destra)
Impieghi e proprietà
Dalla ginestra si ricava un olio che viene
estratto dall’industria profumiera
La fibra è impiegata per la fabbricazione di
filati, cordami, tessuti.
I rami si utilizzano per legare i tralicci della
vite o di altre coltivazioni rampicanti, i
fiori sono assai ricercati dalle api poiché
contengono un ottimo nettare.
Le ginestre, inoltre, hanno anche proprietà
diuretiche e purgative.
Tra curiosità e…
La Ginestra è celebrata nell’omonima poesia di
Giacomo Leopardi
Qui sull’arida schiena
Del formidabil monte
Sterminator Vesevo
…
Tuoi cespi solitari intorno spargi,
Odorata ginestra,
Contenta dei deserti
Storia
La ginestra è nota sin dall’antichità per il suo
impiego come pianta da fibra. La stessa etimologia
della parola greca spartos sta a confermare il
tradizionale uso delle fibra nella produzione di
stuoie, corde e manufatti vari. Oggi sembra che il
mercato delle fibre sia in forte crescita in molti settori
della produzione industriale italiana. Ciò è dato dal
fatto che le fibre ricavate dai suoi rametti, definiti
anche vermene, mostrano capacità di resistenza e
flessibilità. Grazie alle sue caratteristiche il centro
ricerche della Fiat ha pensato di utilizzarla insieme
ad altre materie nella produzione degli sportelli,
perché il vermene e difficilmente infiammabile ed in
caso di incendio della vettura riduce il grado di
tossicità delle esalazioni da combustione .
Filatura:
La produzione di filati a partire della fibra tessile è
considerato il procedimenti più importante. La
filatura a mano è compiuta con l’ausilio
dell’arcolaio e del fuso le cui forme variano a
seconda della regione. Il fuso è composto da un
bastoncino infilato in un tondino forato (largo dai
4-6 cm). La rotazione impressa del bastoncino,
prolungata dall’ effetto centrifugo del tondino
torce le fibre, che nel girare accumula sul
bastoncino il filo fatto.
Cardatura :
La cardatura avviene utilizzando dei pettini
"chiodati" con trama più o meno fitta a seconda
delle necessità. Il risultato finale è una fibra
avente forma a spirale di consistenza morbida. Gli
scarti legnosi non vengono buttati via ma
utilizzati come concime, combustibile o isolante.
Trasformazione della
ginestra in fibra tessile
Fasi di lavorazione
Raccolta
Nei mesi di luglio-agosto, quando la ginestra
raggiunge la piena maturità, le donne di buon
mattino si recano nei boschi
per tagliare i rami che vengono raccolti in manipoli e
poi ripiegati su se stessi in modo da formare dei
mazzetti di 20-30 cm. Gli stessi saranno legati
in fasci di circa 10 kg.
Bollitura:
L'ultimo procedimento consiste nella bollitura della
matassa avente lo scopo di ammorbidirla
ulteriormente, sbiancarla e assottigliare il filo.
Volendo, sempre in fase di bollitura e tramite
l'utilizzo di coloranti naturali, è possibile tingere
la matassa.
Battitura :
Una volta termina l'asciugatura i mazzetti vengono
passati con la gramola (attrezzo artigianale) per
separare le fibre dalla parte più legnosa del lino e
renderlo quindi più morbido. Si tratta solo del
primo passaggio della lavorazione, infatti la
pianta viene successivamente sottoposta alla
"battitura" per eliminare definitivamente i residui
legnosi.
Bollitura
Dopo essere selezionati e ridotti a mazzetti più piccoli
vengono tuffati in grandi caldaie di rame per
essere bolliti. L’operazione dura dalle quattro alle
otto ore. In questo lasso di tempo i mazzetti
vengono rigirati per rendere l’azione dissolvente
dell’acqua più uniforme
.
Macero
Dopo la bollitura i mazzetti vengono lasciati a
raffreddare e riuniti in fasci di venti ciascuno,
trasportati alle fiumane(al fiume) dove restano
immersi nell’acqua sotto il peso di massi per circa
otto giorni. Ciò permette di ammorbidire la fibra e
facilitarne il distacco nelle operazioni successive.
Raccolto :
Il raccolto avviene fra metà luglio e metà agosto. Il
lino per uso tessile deve essere estirpato dal terreno
in modo da assicurare la massima lunghezza utile
della fibra(gli steli vengono laboriosamente
strappati a mano). Il trattamento della pianta dopo
l'estirpazione dipende da come dovrà essere
macerata la fibra, se ad "acqua" oppure "a terra".
Trasformazione del lino in filato:
fasi di lavorazione
Per ottenere un filato vi sono delle fasi di lavorazione
che precedono la filatura:
•Raccolto
• Battitura
• Bollitura
• Cardatura
E delle fasi che seguono: torcitura e tessitura e
finissaggio
Scorticatura
All’ ottavo giorno i mazzetti vengono tolti
dall’acqua e stropicciati con la sabbia delle rive del
fiume per togliere la viscosità che si forma e poi
vengono risciacquati ancora una volta e si
cominciano a scorticare. Si ottiene, così, una fibra
grezza che prende il nome di rama nuda, cioè la
parte legnosa che,asciugata al sole, viene usata per
accendere il fuoco .
Battitura
La fibra grezza viene posta su grosse pietre in riva al
fiume e battuta con una mazza di legno
(copano)per liberare i fasci fibrosi dal tessuto
corticale. I mazzi vengono risciacquati più volte e
messi ad asciugare assumendo una colorazione
giallognola; questa fibra grezza prende il nome di
stuppa .
Sfibratura
Le stuppe così ottenute vengono battute una seconda
volta; in seguito vengono aperte con un arnese
simile ad un coltello. Le donne, con le mani aprono
le fibre per ricavarne la parte soffice da cui si
ottengono delle fibre per produrre sacchi e teloni.
mentre popolazioni limitrofe filavano il lino con
torsione destrorsa. Dagli studi effettuati si può
ipotizzare che il telo sindonico sia di origine
siriana.
L'esame della sua costituzione tessile non permette di
stabilirne l'età. Nell'area medio-orientale sono stati
ritrovati tessuti molto simili al telo sindonico, per
tipo di intreccio, composizione e per alcune particolari
irregolarità di tessitura, con datazione pressoché
contemporanea a Cristo. In questa epoca storica gli
Egiziani usavano filare con torsione sinistrorsa,
Lo sapevate che …
La Sindone conservata a Torino è un lenzuolo di lino
che misura cm 437xl 11, filato e tessuto a mano
con molte irregolarità. Il disegno a spina di pesce
gli conferisce un aspetto nobile e prezioso.
circolare) ricoperte di cuoio su cui sono fissate
decine di chiodi. Tra i denti di queste spazzole,
fissate su una scatola a pioli, si mette la stuppa e
si ricopre con l’altra metà in modo che la stuppa,
scorrendo si allunga dando origine all’ordito.
Cardatura
Il primo ciclo della lavorazione delle ginestre si
compie all’aperto, mentre il secondo ciclo viene
effettuato in casa.
Si preparano due tavolette di legno (anche di forma
Fusi di legno
Mentre la fibra rimasta tra i due denti del cardo,
dopo la cardatura, dà origine al filo per la trama. Le
fibre del peso di 200-300 grammi, vengono filate
mediante la rocca e il fuso e poi lavorate al telaio.
principale, quella in cui la qualità si coniuga con lo
stile di vita e la creatività .
Donna che usa un telaio artigianale
Con il Rinascimento il lino viene molto utilizzato per
la produzione di capi raffinati come camicie e
lenzuola. Questa fibra, però, conobbe un momento di
massimo splendore tra la fine del 1800 ed i primi
anni del ‘900 con esploratori e i grandi viaggiatori
che si avventurano in Africa ed A sia vestiti di lino.
Dopo aver accompagnato l’uomo per 10.000 anni, il
lino entra nel terzo millennio passando dalla porta
Il lino: la storia in breve
Una coltura antichissima che risale circa ad 8000
anni fa. Ritrovato in tombe egizie, utilizzato oltre
che per l’abbigliamento anche per il bendaggio delle
mummie. I fenici, essendo ottimi navigatori
esportarono in Irlanda ed Inghilterra il lino,
acquistato in Egitto .
contati.
Linum usitatissimum
(Lino comune)
Classificazione scientifica
Campi di impiego
I tessuti di lino vengono utilizzati per la confezione
di biancheria per la casa e per l’abbigliamento
estivo sia maschile che femminile. Essendo una
fibra rigida i capi assumono un aspetto
stropicciato, caratteristica principale che
contraddistingue ai manufatti. Oltre a tessuti, il
lino viene utilizzato per la creazione di corde,
spago, tele d’arredamento. I tessuti di lino vengono
utilizzati nel ricamo a punto croce e in altri a fili
Regno:
Divisione:
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Genere:
Specie:
Plantae
Magnoliophyta
Magnoliopsida
Euphorbiales
Linaceae
Linum
L. usitatissimum
Habitat: Il lino viene coltivato nelle regioni temperate
sia per le fibre che per i semi.
Coltivazione: In Europa occidentale, le varietà di lino
attualmente coltivate provengono da ceppi originari
dell'Olanda e dei paesi baltici (Estonia, Lettonia e
Lituania).
Il lino cresce meglio nei luoghi in cui c'è una buona
esposizione solare. Le notti sono fresche ed il suolo è
relativamente caldo ed umido
Morfologia: E’ una pianta erbacea annuale alta tra i
30-60 cm con fusto eretto molto fragile ramificato,
nella parte finale con foglie tenere lanceolate.
Fiori e semi
I fiori sono grandi di colore
azzurro cielo con 5 sepali, 5
petali e 5 stami gialli. I frutti
sono capsule contenenti piccoli
semi neri o arancione a seconda
della varietà. La radice è un
corto fittone. Conosciuto come la
più antica delle fibre, il lino deve
la sua fama non solo alla
versatilità dei suoi tessuti, ma
anche
alle
innumerevoli
proprietà dei suoi semi.
Composizione delle fibre di lino
La fibra di lino è morbida e molto più resistente di
quella del cotone che può presentare costi di
produzione più elevati.
Il lino si compone per il 70% da cellulosa e sue fibre
sono di una lunghezza compresa tra i 20 ed i 30
mm. La fibra ha un aspetto lucido ed ha la capacità
di assorbire l’ umidità rigonfiandosi moderatamente
essendo composta principalmente da cellulosa
al microscopio
Al microscopio ogni
singola fibra è
chiaramente visibile
e presenta degli
anelli orizzontali a
pari distanza.
BIBLIOGRAFIA
•
Immagini in copertina tratte dal sito:
www.erboristeriadulcamara
• Classificazione scientifica della ginestra e del lino
tratta dal sito: www.wikipedia.it
• Quadro presente in pag. 2 di M.F. Caliri tratto dal
sito: www.digilander.libero.it/marcello
• Le fasi della lavorazione della ginestrasono tratte dal
sito:
www.xoomer.alice.it/pellegrinorocco/nuova_pagina_2.h
tm
• Classificazione scientifica del lino tratto dal sito:
www.wikipedia.it
• Lino e la storia in breve tratto dal sito: www.lino.it
• La sacra sindone tratta dal sito:
www.peyco.com//memoriali/cultura/sindone
• Fasi di lavorazione del lino: www.lino.it,
www.wikipedia.it
• Foto bollitura, cardature e filatura tratte dal sito:
www.girovagandointrentini.it/puntate/2004/primaver
a/
Foto della tessitura del lino tratte dal sito: www.fotosearch.
Scarica