Fibre naturali
Fibre vegetali
Cotone: La fibra di cotone si ricava dalla bambagia che avvolge i semi delle piante del
genere Gossypium.
Storia: Il cotone, molto diffuso in tutta l'area mediterranea, mentre era ampiamente noto agli
Aztechi in America, anche se si dovette attendere il Settecento per una nuova diffusione del
tessuto nel continente.
Lino: Il lino è una fibra composita ricavata dal libro del Linum usitatissimum (lino) composta
per circa il 70% da cellulosa.
Come tutte le fibre liberiane, il lino ha una lunghezza media delle fibre elementari che varia dai
20 ai 30 mm; la sua finezza si aggira dai 20 ai 30 micron; la fibra presenta una sezione
poligonale.
La fibra ha un aspetto lucido, si presenta con una mano fredda e scivolosa. In presenza di
umidità questa fibra ne assorbe rigonfiandosi moderatamente; essendo di origine cellulosica, se
bruciata produce una finissima polvere nero-grigia.
Canapa: La fibra della canapa è una fibra tessile ottenuta dal floema o libro dei fusti delle
piante di Cannabis sativa.
Fibra di canapa; il colore bianco della polpa rende la fibra di canapa la materia prima ideale
per produrre carta, perché non necessita di solventi chimici per essere sbiancata
Prima dell'avvento del proibizionismo della cannabis essa era diffusa nel mondo come materia
prima per la produzione di carta, essendo una delle piante più produttive in massa vegetale di
tutta la zona temperata]. Le sue fibre inoltre hanno costituito per migliaia di anni importanti
grezzi per la produzione di tessili e corde. Oggigiorno sono coltivabili legalmente per usi tessili
varietà selezionate di cannabis libere da principi psicoattivi.
Iuta: La iuta (detta anche juta o corcoro) è una fibra tessile naturale ricavata dalle piante
del genere Corchorus, inserito nella famiglia delle Malvaceae. Come per il lino e la canapa, la
materia tessile per la produzione si ricava dal fusto della pianta.
Circa l'85% della produzione mondiale di iuta è concentrata nel delta del Gange: i principali
paesi produttori sono quindi Bangladesh e India, e in misura minore Cina, Tailandia, Birmania,
Pakistan, Nepal e Bhutan.
sola o mescolata con altri filati, per realizzare oggetti vari, come borse, cinture, cappelli o tappeti
La iuta è altamente igroscopica, di colore bianco, giallognolo o bruno. Le fibre sono ruvide e
tenaci e il filato risulta anch'esso ruvido, rigido e molto resistente. La iuta si può lavorare
all'uncinetto da.
Fibre animali
Lana: La lana è una fibra tessile naturale che si ottiene dal vello di ovini (pecore e di alcuni
tipi di capre), conigli, camelidi (cammelli) e alcuni tipi di lama. Essa si ottiene attraverso
l'operazione di tosatura, ovvero taglio del pelo, che per le pecore, avviene in primavera. La lana
che si viene ad ottenere viene definita lana vergine.
Un altro metodo per ricavare la lana è quello di recuperarla dopo la macellazione della pecora
stessa. La lana che si ricava si chiama lana di concia.
L'industria inoltre riutilizza la lana ricavata dagli scarti di produzione; si parla in questo caso di
lana rigenerata, e il procedimento è detto ciclo rigenerato.
In passato lo stemma delle corporazioni di mercanti di lana aveva una pecora, circondata da
foglie di Quercia (araldica) e altre piante.
Seta: La seta è una fibra proteica di un animale con la quale si possono ottenere tessuti
tendenzialmente pregiati. La seta viene prodotta da alcuni insetti dell'ordine dei lepidotteri
oppure dai ragni. La seta utilizzata per realizzare tessuti si ottiene dal bozzolo prodotto da bachi
da seta, nella maggior parte appartenenti alla specie Bombyx mori. A volte vengono utilizzate
anche alcune specie della famiglia Saturniidae.
Abbigliamento in seta, tacuinum sanitatis casanatensis
(XIVsecolo)
Sara Bianciardi,Antonia Barbarito e Maria Santoro