LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - La presenza di nitrati (NO3), nitriti (NO2) e composti N-nitroso (es. nitrosammine) negli alimenti e nell’acqua potabile suscita preoccupazioni per le possibili ripercussioni sulla salute umana. 9 Il settore orticolo risulta particolarmente interessato al problema dei nitrati, dato che il massiccio impiego di fertilizzanti azotati, considerato un’esigenza per ottenere alte produzioni ed elevata qualità, può facilmente determinare un accumulo di questi composti negli ortaggi, nonché pericoli di inquinamento delle falde freatiche. Nell’ambito dell’Unione Europea, gli ortaggi contribuiscono per il 70-94% all’assunzione giornaliera di nitrato. 9 Gli ortaggi invece contribuiscono in misura trascurabile all’assunzione dei nitriti, anche se ortaggi danneggiati, conservati male o per lunghi periodi, ne possono contenere quantità non indifferenti. La principale fonte di nitriti sono le carni curate (preparate e conservate), alle quali nitriti e nitrati vengono aggiunti per l’azione antibatterica da essi svolta. 9 Gli ortaggi non contengono nitrosammine, le cui fonti dietetiche più importanti sono prodotti di origine animale quali carni in scatola, carne e pesce affumicati, insaccati tipo wustel, ecc.. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - MECCANISMO di ACCUMULO dei NITRATI NEGLI ORTAGGI Il nitrato è un composto fondamentale per la nutrizione delle piante, in quanto esse soddisfano il loro fabbisogno di azoto assorbendo prevalentemente azoto nitrico dalla soluzione circolante del terreno attraverso le radici. assimilazione composti organici assimilazione NO3 NO3 NO3 - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - MECCANISMO di ACCUMULO dei NITRATI NEGLI ORTAGGI NO3- NO2- nitrato-riduttasi (citoplasma) 9 qualora l’assorbimento accumulato nelle cellule; NH4+ composti organici (aminoacidi) nitrito-riduttasi (cloroplasti o proplastidi) superi l’assimilazione, il nitrato viene 9 un piccolo pool rimane nel citoplasma, direttamente disponibile per la riduzione enzimatica, mentre un pool di riserva, di grosse dimensioni (fino a 10 volte la concentrazione del pool metabolico citoplasmatico), si accumula nel vacuolo. 9 si ritiene che all’interno del vacuolo il nitrato svolga funzione di regolatore osmotico ai fini del mantenimento del turgore cellulare, sostituendo in tale funzione composti organici quali zuccheri semplici e acidi organici, scarsamente sintetizzati in condizioni di limitata attività fotosintetica. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - QUAL E’ LA PERICOLOSITA’ del NITRATO? 9 Di per sé, il nitrato non è una sostanza pericolosa per la salute umana, però… 9 il 5-10% del nitrato ingerito dall’uomo è ridotto a nitrito nella saliva e nel tratto gastrointestinale; inoltre, dalla reazione del nitrito con altre sostanze (ad es. le ammine rilasciate dalle digestione delle proteine) si originano composti N-nitroso (in particolare le nitrosammine) . IL NITRITO E LE NITROSAMMINE POSSONO DAR LUOGO A GRAVI PATOLOGIE PER L’UOMO: l’effetto principale del nitrito è l’ossidazione dell’emoglobina nel sangue con formazione di metaemoglobina, che non è in grado di trasportare O2 ai tessuti (metaemoglobinemia). I rischi riguardano soprattutto i neonati, essendo questi particolarmente sensibili alla metaemoglobinemia (“blue baby syndrome”). 9 9 Le nitrosammine sono sostanze cancerogene, ritenute in particolare responsabili del cancro allo stomaco. TUTTAVIA… - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - ALCUNI RICERCATORI METTONO IN DUBBIO LA PERICOLOSITA’ DEL NITRATO 9 uno studio sulla correlazione tra fattori della dieta e cancro gastrico, condotto in Italia, ha messo in luce l’associazione inversa tra l’incidenza del cancro ed il consumo di ortaggi crudi, frutta e vitamina C (Palli et al., 1992), nonché l’assenza di relazione con l’assunzione di nitrati (Buiatti et al., 1990). 9 gli ortaggi, oltre ad essere la principale fonte di nitrato, contengono anche una serie di micronutrienti essenziali e antiossidanti che sono in grado di inibire la formazione dei composti N-nitroso. 9 le condizioni acide dello stomaco causano la formazione di ossido nitrico, che è ritenuto fondamentale nella difesa del corpo umano contro batteri patogeni quali Salmonella, Escherichia coli, Campylobacter ed altri; per questa via il nitrato svolgerebbe un ruolo chiave contro le gastroenteriti. 9 l’ossido nitrico ha proprietà vasodilatatorie e modula la funzione e la coagulazione delle piastrine; per questa via si potrebbe attribuire al nitrato anche un effetto sulle malattie cardiache. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - DOSE GIORNALIERA ACCETTABILE Secondo il Comitato Scientifico per l’Alimentazione Umana della Commissione Europea (European Commission’s Scientific Committee for Food, SNC), la dose giornaliera accettabile (Acceptable Daily Intake, ADI) negli adulti è di 3,65 mg/kg di peso corporeo per il nitrato e di 0,06 mg/kg di peso corporeo per il nitrito (pari, per una persona di 60 kg, a 219 mg di nitrato e 3,6 mg di nitrito). questo significa che, con il consumo di 100 g di lattuga contenente 2500 mg/kg di nitrati, una persona di 60 kg assume una quantità di nitrato (250 mg) superiore all’ADI (senza considerare il possibile contributo di acqua ed altri alimenti). da diversi studi condotti in vari paesi europei e negli Stati Uniti, è stata stimata un’assunzione giornaliera complessiva di nitrati di 149-160 mg/giorno. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - Livelli massimi di nitrato ammessi per la commercializzazione di spinaci e lattughe secondo il Regolamento CE 563/2002, in vigore dal 22 aprile del 2002*. Prodotto Periodo di raccolta NO 3 (mg/kg s.f.)* Spinaci freschi Spinaci conservati o surgelati Lattughe (tranne la "Iceberg") Lattughe del tipo "Iceberg" dal 1° nov. al 31 mar. 3000 dal 1° apr. all 31 ott. 2500 per tutto l'anno 2000 dal 1° ott. al 31 mar.: coltivazione al coperto 4500 coltivazione in pien'aria 4000 dal 1° apr. all 31 ott. 3500 coltivazione al coperto 3500 coltivazione in pien'aria 2500 per tutto l'anno coltivazione al coperto 2500 coltivazione in pien'aria 2000 *Ha sostituito il Reg. CE 197/97, entrato in vigore il 15/2/97; *I limiti si applicano solo a prodotti destinati a consumatori adulti. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - Regolamento CE 563/2002 9 differenza tra i limiti ammessi per gli spinaci freschi rispetto a quelli conservati o surgelati: i nitrati presenti nel prodotto fresco sono in parte perduti durante la cottura e le operazioni preliminari di lavaggio e blanching che precedono la surgelazione. 9 differenza tra i limiti ammessi nel periodo primaverile-estivo rispetto a quello autunno-invernale: maggior consumo di ortaggi freschi nel periodo primaverile-estivo; esigenza “politica” di non mettere in difficoltà i produttori (in particolare quelli del nord Europa) durante il periodo autunno-invernale. 9 limiti più alti per la lattuga coltivata in serra: esigenza “politica” di non mettere in difficoltà i produttori (in particolare quelli del nord Europa). 9 limiti più bassi per la lattuga di tipo “Iceberg”: importanza economica di questa tipologia sempre più rilevante; più volte in letteratura è stato riportato che questo tipo di lattuga accumula meno nitrato delle altre. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - Quantità di nitrato perso con la bollitura in alcuni ortaggi (in % rispetto alla quantità presente nel prodotto fresco) NO3 perso (%) ORTAGGIO Asparago 100 Fava 76 Fagiolino 36 Cavolo broccolo 60 Cavolo di Bruxelles 31-51 Cavolo verza 72 Carota 45-84 Cavolfiore 98 Sedano 17 Finocchio 40 Cavolo rapa 45 Porro 46 Cipolla 100 Pisello 70 Peperone 89 Patata 56 Spinacio 43 Da: Santamaria, Rapa 61 1997. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - Livelli massimi di nitrato (mg/kg di prodotto fresco) ammessi per alcuni ortaggi in alcuni paesi europei. Ortaggio Austria carota 1500 bietola da orto 4500 indivia (estate) 2500 indivia (inverno) 3500 cavolo cappuccio 1500 Belgio Germania 3000 3500 3500 2000 2500 2500 2000 3500 2500 ravanello sedano verde Olanda Svizzera 3500 1500 5000 sedano bianco 4000 valerianella 3500 Da: Santamaria, 1997. 2500 - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - Numerosi fattori influenzano l’assorbimento e l’accumulo di nitrato negli ortaggi: 9 GENOTIPO 9 ORGANO della PIANTA 9 ETA’ della PIANTA o del TESSUTO 9 FATTORI AMBIENTALI: luce; temperatura; U.R. dell’aria; concentrazione di CO2; disponibilità idrica. 9 FATTORI COLTURALI: concimazione; irrigazione; densità colturale. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - GENOTIPO 9 la capacità di accumulare nitrato è diversa nelle varie specie orticole. TRA le SPECIE che ACCUMULANO PIU’ NITRATO troviamo: Brassicaceae (rucola, ravanello) Chenopodiaceae (bietola, spinacio) Asteraceae (lattuga) Apiaceae (sedano, prezzemolo) ciò è stato messo in relazione: alla differente localizzazione ed attività della nitrato-riduttasi (NR) o, in generale, ad una diversa capacità di assorbimento, traslocazione ed assimilazione del nitrato da parte della pianta. 9 differenze nel contenuto di nitrato si riscontrano anche tra le diverse cultivar della stessa specie (possibilità di creare nuove cultivar con minore attitudine all’accumulo tramite il miglioramento genetico). - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - ORGANO DELLA PIANTA 9 i diversi organi della pianta differiscono per il contenuto in nitrato; in ordine decrescente di livello di nitrato, possono essere così elencati: PICCIOLI > FOGLIE > STELI > RADICI > INFIORESCENZE > TUBERI > BULBI > FRUTTI. per questo il problema dei nitrati interessa soprattutto gli ortaggi da foglia, mentre quelli da frutto (o seme) sono solitamente poveri di nitrato. 9 il tessuto più ricco di nitrato è quello xilematico, dato che l’accumulo riguarda principalmente le cellule parenchimatiche dello xilema. pertanto gli organi che servono al trasporto delle sostanze nutritive e sono quindi più ricchi di xilema (piccioli, steli, radici), mostrano le concentrazioni più alte. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - In base alla capacità di accumulare nitrato nella parte edule, gli ortaggi possono essere così classificati (da Santamaria, 1997): Molto basso (< 200) Aglio Asparago Carciofo Cavolo di Brux. Cocomero Cipolla Fagiolino Fava Funghi Melanzana Melone Patata Peperone Pisello Pomodoro Contenuto di nitrato (mg/kg s.f.) Medio Alto Basso (200-500) (500-1000) (1000-2500) Cavolo cappuccio Carota Cavolo verza Cavolfiore Cima di rapa Cavolo broccolo Radicchio Cetriolo Cicoria catalogna Cipollotti Scorzonera Zucca Zucchino Cavolo rapa Cicoria da foglia Finocchio Indivia Porro Prezzemolo Scarola Sedano rapa Molto alto (> 2500) Bietola da coste Bietola da orto Cerfoglio Lattuga Ravanello Rucola Sedano Spinacio Valerianella - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - In campioni di rucola prodotti nell’area fiorentina, il contenuto di nitrato nei piccioli (6075 mg/kg di peso fresco) è risultato circa 3 volte superiore a quello presente nei lembi fogliari (2083 mg/kg di peso fresco). PESO FRESCO PICCIOLO 34% LEMBO FOGLIARE 66% In questo caso, 80 g di rucola corrisponderebbero a 167 mg di nitrato utilizzando soltanto i lembi fogliari (piccioli eliminati tagliando le foglie a livello della prima lobatura) e a 275 mg utilizzando le foglie intere. NITRATO PICCIOLO 60% LEMBO FOGLIARE 40% Da: Lenzi et al., 2002. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - ETA’ della PIANTA o del TESSUTO 9 generalmente, la quantità di nitrato tende a diminuire con l’età della pianta, e quindi approssimandosi alla raccolta, probabilmente perché via via che si esauriscono le riserve di N esterne, la pianta comincia a riutilizzare quelle accumulate al suo interno; 9 all’interno della pianta, però, i tessuti più vecchi risultano più ricchi di nitrato, possedendo le loro cellule minore efficienza fotosintetica e vacuoli più voluminosi (es. foglie di lattuga esterne rispetto a quelle interne). - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - FATTORI AMBIENTALI: luce 9 è probabilmente il fattore ambientale influenza il tenore di nitrato negli ortaggi; che maggiormente 9 interessa sia l’intensità luminosa che la radiazione solare globale ricevuta (quindi entra in gioco anche il fotoperiodo); 9 l’effetto della luce è molteplice: interviene nella sintesi della NR, la induce (la NR è poco attiva al buio), e influenza l’attività fotosintetica, da cui dipende il processo di organicazione dell’azoto nel suo complesso. il maggiore accumulo di nitrato si verifica nei periodi caratterizzati da bassa intensità luminosa e da giorni brevi (autunno-inverno); sono soprattutto gli ortaggi provenienti dalle coltivazioni di serra realizzate nei mesi invernali, ed in particolare quelli realizzati nel Nord Europa, a presentare i maggiori problemi in termini di accumulo di nitrati. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - In piante di rucola esposte ad una illuminazione supplementare di circa 100 watt/m2, somministrata per 12 ore al giorno (dalle 7 alle 19) si è osservata una diminuzione del nitrato accumulato rispetto a quello rilevato in piante allevate in condizioni di illuminazione naturale. Campione NO3 (mg/kg p.f.) senza illuminazione 5118 con illuminazione 3598 (- 30%) La prova è stata condotta in serra, nei pressi di Firenze, nei mesi di novembre e dicembre. Da: Lenzi et al., 2002. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - FATTORI AMBIENTALI: luce 9 sembra che anche la qualità della luce possa avere un effetto sul tenore di nitrato: infatti variazioni sono state osservate usando film fotoselettivi di colore diverso come materiale di copertura di tunnel. 9 il livello di nitrato mostra variazioni nell’arco della giornata da collegarsi all’attività della NR, a sua volta legata alle variazioni dell’intensità luminosa: i livelli più elevati si hanno al mattino e quelli più bassi nelle ore serali. per questo motivo è consigliabile eseguire la raccolta degli ortaggi interessati dal problema dei nitrati nel tardo pomeriggio, dopo le ore di massima insolazione. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - FATTORI AMBIENTALI: temperatura 9 ha un effetto complesso sull’accumulo di nitrato, in quanto influenza processi tra loro contrastanti in relazione a questo fenomeno: dinamica dell’azoto nel terreno (mineralizzazione e nitrificazione), assorbimento e traslocazione degli ioni nitrici, metabolismo dell’elemento all’interno della pianta. 9 inoltre, il grado con cui i suddetti processi sono influenzati dalla temperatura dipende anche da altri fattori, come ad esempio la luce. Non deve sorprendere pertanto se, ad esempio con alte temperature, si può verificare sia un accumulo di nitrati, sia un loro decremento, sia nessuna apprezzabile influenza. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - FATTORI AMBIENTALI: U.R. dell’aria 9 un’elevata U.R. dell’aria, determinando una riduzione dell’evapotraspirazione, porta anche ad una riduzione dell’assorbimento degli ioni nitrici, e quindi ad un minore accumulo di nitrato. FATTORI AMBIENTALI: concentrazione di CO2 9 un maggiore contenuto di CO2 nell’aria (concimazione carbonica in ambiente protetto) promuove una più intensa attività fotosintetica, con conseguente minore accumulo di nitrato. in relazione a queste due condizioni (elevata U.R. dell’aria ed elevata concentrazione di CO2 in presenza di concimazione carbonica), se le condizioni luminose fossero ottimali, nelle colture di serra potrebbero essere riscontrati valori di nitrato più bassi che in pieno campo. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - FATTORI AMBIENTALI: disponibilità idrica 9 un’elevata disponibilità idrica nel terreno favorisce l’assorbimento degli ioni nitrici da parte delle piante, ma d’altra parte un massiccio apporto di acqua al terreno favorisce la perdite del nitrato per dilavamento, potendo così ridurre la quantità assorbita dalle piante. 9 anche la carenza idrica può determinare un accumulo di nitrato, perché provoca una riduzione dell’attività della NR prima ancora che si abbia il declino dell’assorbimento degli ioni nitrici. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - FATTORI COLTURALI: concimazione la concimazione azotata è il fattore colturale che maggiormente influenza l’accumulo di nitrato negli ortaggi. Vari aspetti della concimazione devono essere considerati: 9 dose in generale, il tenore di nitrato aumenta con l’aumentare della disponibilità di N nel mezzo di coltivazione (per lo meno fino ad un certo limite) in relazione al maggiore assorbimento radicale di NO3. una oculata gestione della concimazione azotata dovrebbe essere tale da evitare che la disponibilità di N superi il fabbisogno della coltura; nella scelta delle dosi da apportare è indispensabile: considerare la dotazione iniziale di N minerale (nitrico e ammoniacale) del terreno; calcolare l’ammontare dell’N minerale che può provenire dalla degradazione della S.O.; determinare l’N nitrico e ammoniacale presenti nell’acqua di irrigazione. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - Effetto della dose di N sulla crescita e l’accumulo di nitrato in piante di rucola allevate in vaso (da Lenzi e Tesi, 2000). Dose Kg ha-1 peso fresco g a pianta 3,0 c nitrati mg Kg-1 s.f. 89 4,0 bc 707 d 136 5,7 ab 1682 c 183 6,9 a 2713 b 229 5,8 ab 3620 a 43 (controllo) 103 e - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - 9 tipo di concime l’uso di concimi contenenti N in forma ureica o ammoniacale può ridurre l’accumulo di nitrato nelle piante, tuttavia bisogna considerare che: esistono delle limitazioni all’impiego dell’ammonio, che può risultare tossico; l’efficacia di questa strategia dipende anche dalle condizioni ambientali, in quanto normalmente queste sono tali da determinare un rapido passaggio dalla forma ureica e ammoniacale a quella nitrica; la concimazione organica in genere riduce l’accumulo di nitrato, in quanto rende l’N disponibile in maniera più graduale, evitando eccessi di disponibilità; per lo stesso motivo, anche l’uso di concimi a lento rilascio (concimi granulari ricoperti di resine polimeriche in grado di liberare gradualmente gli elementi nutritivi nell’arco di 10-16 settimane, a seconda di temperatura, umidità, porosità, struttura e tessitura del terreno) può ridurre l’accumulo di nitrato; con la concimazione fogliare è possibile ottenere un più basso tenore di nitrati in relazione alla possibilità di limitare i quantitativi di N apportati. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - 9 inibitori della nitrificazione si tratta di sostanze (es. nitropirina e dicianydiamide) che rallentano temporaneamente il processo di ossidazione biologica dell’ammonio a nitrato: di conseguenza, maggiori quantità dell’ammonio proveniente dalla concimazione o dalla mineralizzazione della sostanza organica rimangono nel terreno per un arco di tempo maggiore; sembrano dare risultati interessanti in termini di riduzione dell’accumulo di nitrato, ma trovano una grossa limitazione nel costo, piuttosto elevato. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - 9 coltivazione fuori suolo facilita il controllo dell’accumulo di nitrato, in quanto: consente una somministrazione strettamente controllata dei fertilizzanti azotati, con possibilità di variare in tempi brevissimi la quantità e la forma chimica dell’N; la disponibilità di alcuni microelementi (Mo, B, Cu, Mn), indispensabili per l’attività degli enzimi implicati nell’organicazione dell’N, viene ottimizzata; l’azoto somministrato in forma ammoniacale non va incontro ai fenomeni di adsorbimento ed ossidazione che subisce nel terreno. l’azoto può essere eliminato completamente dalla soluzione nutritiva nelle ultime fasi del ciclo colturale (es. ultima settimana) in modo da “costringere” la pianta ad utilizzare i nitrati precedentemente accumulati nei tessuti (somministrazione di sola acqua o di una soluzione nutritiva in cui i nitrati sono sostituiti con solfati o cloruri). - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - ORTAGGI DA FOGLIA COLTIVATI CON IL SISTEMA “FLOATING” BASILICO PREZZEMOLO RUCOLA - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - FATTORI COLTURALI: irrigazione 9 influenza l’accumulo di nitrato influenzando la disponibilità idrica e apportando nitrati e nitriti al terreno se contenuti nell’acqua di irrigazione. FATTORI COLTURALI: densità colturale 9 influenza l’accumulo di nitrato influenzando la disponibilità di luce per le singole piante (che diminuisce all’aumentare della densità), con conseguenze: sull’attività della nitrato-riduttasi; sul grado di filatura delle piante: una disposizione più rada delle piante comporta una loro minore filatura e conseguentemente un più elevato rapporto tra lamina fogliare (con più basso contenuto di nitrato) ed picciolo (a maggiore accumulo). - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - Effetto della densità colturale sulla crescita e l’accumulo di nitrato in piante di rucola allevate in vaso (da Lenzi e Tesi, 2000). Densità n° piante a vaso (= n° piante per m2) peso fresco g a pianta peso fresco g a vaso nitrati mg Kg-1 s.f. 3 (= 210) 4,5 ab 13,4 b 4306 b 5 (= 350) 6,6 a 32,9 ab 4028 b 10 (= 700) 4,9 ab 48,7 a 4937 b 20 (= 1400) 3,0 b 60,8 a 5744 a - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - Alcune strategie per controllare il tenore di nitrato negli ortaggi (produttore) 9 scelta della varietà; 9 razionalizzazione della concimazione azotata; 9 regolazione dell’irrigazione (evitare sia eccessi che carenze); 9 utilizzazione di concimi a lento effetto; 9 ricorso alla concimazione fogliare; 9 adozione di sistemi di coltivazione fuori suolo; 9 (in serra) ricorso concimazione carbonica; all’illuminazione supplementare e alla 9 adottare densità colturali non troppo elevate; 9 effettuare la raccolta non troppo precocemente e verso la fine della giornata; 9 in ortaggi quali rucola e spinacio, alzare l’altezza del taglio alla raccolta. - LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA - Alcune strategie per ridurre l’assunzione di nitrato (consumatore) 9 nella lattuga: eliminare le foglie esterne; 9 nella rucola e nello spinacio: eliminare i piccioli; 9 nei mesi autunno-invernali, quando l’accumulo di nitrato è maggiore, prediligere i prodotti ottenuti in pieno campo e rivolgere il consumo verso specie alternative a quelle più interessate dal problema, sostituendole ad esempio con carciofi, cavolfiori, cavoli broccoli, ecc., che sono ortaggi con uno scarso contenuto di nitrati.