LA PROBLEMATICA DEI NITRATI
IN ORTICOLTURA
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
La presenza di nitrati (NO3), nitriti (NO2) e composti N-nitroso
(es. nitrosammine) negli alimenti e nell’acqua potabile suscita
preoccupazioni per le possibili ripercussioni sulla salute umana.
9 Il settore orticolo risulta particolarmente interessato al
problema dei nitrati, dato che il massiccio impiego di fertilizzanti
azotati, considerato un’esigenza per ottenere alte produzioni ed
elevata qualità, può facilmente determinare un accumulo di questi
composti negli ortaggi, nonché pericoli di inquinamento delle falde
freatiche.
Nell’ambito
dell’Unione
Europea,
gli
ortaggi
contribuiscono per il 70-94% all’assunzione giornaliera di nitrato.
9 Gli ortaggi invece contribuiscono in misura trascurabile
all’assunzione dei nitriti, anche se ortaggi danneggiati, conservati
male o per lunghi periodi, ne possono contenere quantità non
indifferenti. La principale fonte di nitriti sono le carni curate
(preparate e conservate), alle quali nitriti e nitrati vengono
aggiunti per l’azione antibatterica da essi svolta.
9 Gli ortaggi non contengono nitrosammine, le cui fonti dietetiche
più importanti sono prodotti di origine animale quali carni in
scatola, carne e pesce affumicati, insaccati tipo wustel, ecc..
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
MECCANISMO di ACCUMULO dei NITRATI NEGLI ORTAGGI
Il nitrato è un composto fondamentale per la nutrizione delle piante,
in quanto esse soddisfano il loro fabbisogno di azoto assorbendo
prevalentemente azoto nitrico dalla soluzione circolante del terreno
attraverso le radici.
assimilazione
composti organici
assimilazione
NO3
NO3
NO3
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
MECCANISMO di ACCUMULO dei NITRATI NEGLI ORTAGGI
NO3-
NO2-
nitrato-riduttasi
(citoplasma)
9 qualora l’assorbimento
accumulato nelle cellule;
NH4+
composti
organici
(aminoacidi)
nitrito-riduttasi
(cloroplasti o
proplastidi)
superi
l’assimilazione,
il
nitrato
viene
9 un piccolo pool rimane nel citoplasma, direttamente disponibile per
la riduzione enzimatica, mentre un pool di riserva, di grosse
dimensioni (fino a 10 volte la concentrazione del pool metabolico
citoplasmatico), si accumula nel vacuolo.
9 si ritiene che all’interno del vacuolo il nitrato svolga funzione di
regolatore osmotico ai fini del mantenimento del turgore cellulare,
sostituendo in tale funzione composti organici quali zuccheri semplici
e acidi organici, scarsamente sintetizzati in condizioni di limitata
attività fotosintetica.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
QUAL E’ LA PERICOLOSITA’ del NITRATO?
9 Di per sé, il nitrato non è una sostanza pericolosa per la
salute umana, però…
9 il 5-10% del nitrato ingerito dall’uomo è ridotto a nitrito
nella saliva e nel tratto gastrointestinale; inoltre, dalla
reazione del nitrito con altre sostanze (ad es. le ammine
rilasciate dalle digestione delle proteine) si originano composti
N-nitroso (in particolare le nitrosammine) .
IL NITRITO E LE NITROSAMMINE POSSONO DAR LUOGO A
GRAVI PATOLOGIE PER L’UOMO:
l’effetto principale del nitrito è l’ossidazione dell’emoglobina nel
sangue con formazione di metaemoglobina, che non è in grado di
trasportare O2 ai tessuti (metaemoglobinemia). I rischi riguardano
soprattutto i neonati, essendo questi particolarmente sensibili alla
metaemoglobinemia (“blue baby syndrome”).
9
9 Le nitrosammine sono sostanze cancerogene, ritenute in particolare
responsabili del cancro allo stomaco.
TUTTAVIA…
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
ALCUNI RICERCATORI METTONO IN DUBBIO LA PERICOLOSITA’
DEL NITRATO
9 uno studio sulla correlazione tra fattori della dieta e cancro
gastrico, condotto in Italia, ha messo in luce l’associazione inversa tra
l’incidenza del cancro ed il consumo di ortaggi crudi, frutta e vitamina
C (Palli et al., 1992), nonché l’assenza di relazione con l’assunzione di
nitrati (Buiatti et al., 1990).
9 gli ortaggi, oltre ad essere la principale fonte di nitrato,
contengono anche una serie di micronutrienti essenziali e antiossidanti
che sono in grado di inibire la formazione dei composti N-nitroso.
9 le condizioni acide dello stomaco causano la formazione di ossido
nitrico, che è ritenuto fondamentale nella difesa del corpo umano
contro
batteri
patogeni
quali
Salmonella, Escherichia coli,
Campylobacter ed altri; per questa via il nitrato svolgerebbe un ruolo
chiave contro le gastroenteriti.
9 l’ossido nitrico ha proprietà vasodilatatorie e modula la funzione e la
coagulazione delle piastrine; per questa via si potrebbe attribuire al
nitrato anche un effetto sulle malattie cardiache.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
DOSE GIORNALIERA ACCETTABILE
Secondo il Comitato Scientifico per l’Alimentazione Umana della
Commissione Europea (European Commission’s Scientific Committee
for Food, SNC), la dose giornaliera accettabile (Acceptable Daily
Intake, ADI) negli adulti è di 3,65 mg/kg di peso corporeo per il
nitrato e di 0,06 mg/kg di peso corporeo per il nitrito (pari, per una
persona di 60 kg, a 219 mg di nitrato e 3,6 mg di nitrito).
questo significa che, con il consumo di 100 g di lattuga
contenente 2500 mg/kg di nitrati, una persona di 60 kg assume una
quantità di nitrato (250 mg) superiore all’ADI (senza considerare il
possibile contributo di acqua ed altri alimenti).
da diversi studi condotti in vari paesi europei e negli Stati
Uniti, è stata stimata un’assunzione giornaliera complessiva di nitrati
di 149-160 mg/giorno.
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Livelli massimi di nitrato ammessi per la commercializzazione di
spinaci e lattughe secondo il Regolamento CE 563/2002, in vigore dal
22 aprile del 2002*.
Prodotto
Periodo di raccolta
NO 3
(mg/kg s.f.)*
Spinaci freschi
Spinaci conservati o surgelati
Lattughe (tranne la "Iceberg")
Lattughe del tipo "Iceberg"
dal 1° nov. al 31 mar.
3000
dal 1° apr. all 31 ott.
2500
per tutto l'anno
2000
dal 1° ott. al 31 mar.:
coltivazione al coperto
4500
coltivazione in pien'aria
4000
dal 1° apr. all 31 ott.
3500
coltivazione al coperto
3500
coltivazione in pien'aria
2500
per tutto l'anno
coltivazione al coperto
2500
coltivazione in pien'aria
2000
*Ha sostituito il Reg. CE 197/97, entrato in vigore il 15/2/97;
*I limiti si applicano solo a prodotti destinati a consumatori adulti.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
Regolamento CE 563/2002
9 differenza tra i limiti ammessi per gli spinaci freschi rispetto a
quelli conservati o surgelati:
i nitrati presenti nel prodotto fresco sono in parte perduti durante la
cottura e le operazioni preliminari di lavaggio e blanching che precedono la
surgelazione.
9 differenza tra i limiti ammessi nel periodo primaverile-estivo
rispetto a quello autunno-invernale:
maggior consumo di ortaggi freschi nel periodo primaverile-estivo;
esigenza “politica” di non mettere in difficoltà i produttori (in particolare
quelli del nord Europa) durante il periodo autunno-invernale.
9 limiti più alti per la lattuga coltivata in serra:
esigenza “politica” di non mettere in difficoltà i produttori (in particolare
quelli del nord Europa).
9 limiti più bassi per la lattuga di tipo “Iceberg”:
importanza economica di questa tipologia
sempre più rilevante;
più volte in letteratura è stato riportato che
questo tipo di lattuga accumula meno nitrato delle altre.
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Quantità di nitrato perso con la bollitura in alcuni ortaggi (in %
rispetto alla quantità presente nel prodotto fresco)
NO3 perso (%)
ORTAGGIO
Asparago
100
Fava
76
Fagiolino
36
Cavolo broccolo
60
Cavolo di Bruxelles
31-51
Cavolo verza
72
Carota
45-84
Cavolfiore
98
Sedano
17
Finocchio
40
Cavolo rapa
45
Porro
46
Cipolla
100
Pisello
70
Peperone
89
Patata
56
Spinacio
43
Da: Santamaria,
Rapa
61
1997.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
Livelli massimi di nitrato (mg/kg di prodotto fresco) ammessi per
alcuni ortaggi in alcuni paesi europei.
Ortaggio
Austria
carota
1500
bietola da orto
4500
indivia (estate)
2500
indivia (inverno)
3500
cavolo cappuccio
1500
Belgio
Germania
3000
3500
3500
2000
2500
2500
2000
3500
2500
ravanello
sedano verde
Olanda Svizzera
3500
1500
5000
sedano bianco
4000
valerianella
3500
Da: Santamaria, 1997.
2500
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Numerosi fattori influenzano l’assorbimento e l’accumulo di nitrato
negli ortaggi:
9 GENOTIPO
9 ORGANO della PIANTA
9 ETA’ della PIANTA o del TESSUTO
9
™
™
™
™
™
FATTORI AMBIENTALI:
luce;
temperatura;
U.R. dell’aria;
concentrazione di CO2;
disponibilità idrica.
9
™
™
™
FATTORI COLTURALI:
concimazione;
irrigazione;
densità colturale.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
GENOTIPO
9 la capacità di accumulare nitrato è diversa nelle varie specie
orticole.
TRA le SPECIE che ACCUMULANO PIU’ NITRATO troviamo:
Brassicaceae (rucola, ravanello)
Chenopodiaceae (bietola, spinacio)
Asteraceae (lattuga)
Apiaceae (sedano, prezzemolo)
ciò è stato messo in relazione: alla differente localizzazione ed
attività della nitrato-riduttasi (NR) o, in generale, ad una diversa
capacità di assorbimento, traslocazione ed assimilazione del nitrato
da parte della pianta.
9 differenze nel contenuto di nitrato si riscontrano anche tra le
diverse cultivar della stessa specie (possibilità di creare nuove
cultivar con minore attitudine all’accumulo tramite il miglioramento
genetico).
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
ORGANO DELLA PIANTA
9 i diversi organi della pianta differiscono per il contenuto in
nitrato; in ordine decrescente di livello di nitrato, possono essere
così elencati: PICCIOLI > FOGLIE > STELI > RADICI >
INFIORESCENZE > TUBERI > BULBI > FRUTTI.
per questo il problema dei nitrati interessa soprattutto gli
ortaggi da foglia, mentre quelli da frutto (o seme) sono solitamente
poveri di nitrato.
9 il tessuto più ricco di nitrato è quello xilematico, dato che
l’accumulo riguarda principalmente le cellule parenchimatiche dello
xilema.
pertanto gli organi che servono al trasporto delle sostanze
nutritive e sono quindi più ricchi di xilema (piccioli, steli, radici),
mostrano le concentrazioni più alte.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
In base alla capacità di accumulare nitrato nella parte edule, gli
ortaggi possono essere così classificati (da Santamaria, 1997):
Molto basso
(< 200)
Aglio
Asparago
Carciofo
Cavolo di Brux.
Cocomero
Cipolla
Fagiolino
Fava
Funghi
Melanzana
Melone
Patata
Peperone
Pisello
Pomodoro
Contenuto di nitrato (mg/kg s.f.)
Medio
Alto
Basso
(200-500) (500-1000) (1000-2500)
Cavolo cappuccio
Carota
Cavolo verza
Cavolfiore
Cima di rapa
Cavolo broccolo
Radicchio
Cetriolo
Cicoria catalogna
Cipollotti
Scorzonera
Zucca
Zucchino
Cavolo rapa
Cicoria da foglia
Finocchio
Indivia
Porro
Prezzemolo
Scarola
Sedano rapa
Molto alto
(> 2500)
Bietola da coste
Bietola da orto
Cerfoglio
Lattuga
Ravanello
Rucola
Sedano
Spinacio
Valerianella
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In campioni di rucola prodotti nell’area fiorentina, il contenuto di
nitrato nei piccioli (6075 mg/kg di peso fresco) è risultato circa 3
volte superiore a quello presente nei lembi fogliari (2083 mg/kg di
peso fresco).
PESO FRESCO
PICCIOLO
34%
LEMBO
FOGLIARE
66%
In questo caso, 80 g di rucola
corrisponderebbero a 167 mg di
nitrato utilizzando soltanto i lembi
fogliari (piccioli eliminati tagliando
le foglie a livello della prima
lobatura) e a 275 mg utilizzando le
foglie intere.
NITRATO
PICCIOLO
60%
LEMBO
FOGLIARE
40%
Da: Lenzi et al., 2002.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
ETA’ della PIANTA o del TESSUTO
9 generalmente, la quantità di nitrato tende a diminuire con l’età
della pianta, e quindi approssimandosi alla raccolta, probabilmente
perché via via che si esauriscono le riserve di N esterne, la pianta
comincia a riutilizzare quelle accumulate al suo interno;
9 all’interno della pianta, però, i tessuti più vecchi risultano più
ricchi di nitrato, possedendo le loro cellule minore efficienza
fotosintetica e vacuoli più voluminosi (es. foglie di lattuga esterne
rispetto a quelle interne).
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
FATTORI AMBIENTALI: luce
9 è probabilmente il fattore ambientale
influenza il tenore di nitrato negli ortaggi;
che
maggiormente
9 interessa sia l’intensità luminosa che la radiazione solare globale
ricevuta (quindi entra in gioco anche il fotoperiodo);
9 l’effetto della luce è molteplice: interviene nella sintesi della NR,
la induce (la NR è poco attiva al buio), e influenza l’attività
fotosintetica, da cui dipende il processo di organicazione dell’azoto
nel suo complesso.
il maggiore accumulo di nitrato si verifica nei periodi
caratterizzati da bassa intensità luminosa e da giorni brevi
(autunno-inverno);
sono soprattutto gli ortaggi provenienti dalle coltivazioni di
serra realizzate nei mesi invernali, ed in particolare quelli
realizzati nel Nord Europa, a presentare i maggiori problemi in
termini di accumulo di nitrati.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
In piante di rucola esposte ad una illuminazione supplementare di
circa 100 watt/m2, somministrata per 12 ore al giorno (dalle 7 alle
19) si è osservata una diminuzione del nitrato accumulato rispetto a
quello rilevato in piante allevate in condizioni di illuminazione
naturale.
Campione
NO3 (mg/kg p.f.)
senza illuminazione
5118
con illuminazione
3598 (- 30%)
La prova è stata
condotta in serra, nei
pressi di Firenze, nei
mesi di novembre e
dicembre.
Da: Lenzi et al., 2002.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
FATTORI AMBIENTALI: luce
9 sembra che anche la qualità della luce possa avere un effetto sul
tenore di nitrato: infatti variazioni sono state osservate usando
film fotoselettivi di colore diverso come materiale di copertura di
tunnel.
9 il livello di nitrato mostra variazioni nell’arco della giornata da
collegarsi all’attività della NR, a sua volta legata alle variazioni
dell’intensità luminosa: i livelli più elevati si hanno al mattino e
quelli più bassi nelle ore serali.
per questo motivo è consigliabile eseguire la raccolta degli
ortaggi interessati dal problema dei nitrati nel tardo pomeriggio,
dopo le ore di massima insolazione.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
FATTORI AMBIENTALI: temperatura
9 ha un effetto complesso sull’accumulo di nitrato, in quanto
influenza processi tra loro contrastanti in relazione a questo
fenomeno: dinamica dell’azoto nel terreno (mineralizzazione e
nitrificazione), assorbimento e traslocazione degli ioni nitrici,
metabolismo dell’elemento all’interno della pianta.
9 inoltre, il grado con cui i suddetti processi sono influenzati dalla
temperatura dipende anche da altri fattori, come ad esempio la
luce.
Non deve sorprendere pertanto se, ad esempio con alte
temperature, si può verificare sia un accumulo di nitrati, sia un
loro decremento, sia nessuna apprezzabile influenza.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
FATTORI AMBIENTALI: U.R. dell’aria
9 un’elevata
U.R.
dell’aria,
determinando
una
riduzione
dell’evapotraspirazione,
porta
anche
ad
una
riduzione
dell’assorbimento degli ioni nitrici, e quindi ad un minore accumulo
di nitrato.
FATTORI AMBIENTALI: concentrazione di CO2
9 un maggiore contenuto di CO2 nell’aria (concimazione carbonica in
ambiente protetto) promuove una più intensa attività fotosintetica,
con conseguente minore accumulo di nitrato.
in relazione a queste due
condizioni (elevata U.R. dell’aria
ed elevata concentrazione di
CO2 in presenza di concimazione
carbonica), se le condizioni
luminose fossero ottimali, nelle
colture di serra potrebbero
essere riscontrati valori di
nitrato più bassi che in pieno
campo.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
FATTORI AMBIENTALI: disponibilità idrica
9 un’elevata disponibilità idrica nel terreno favorisce l’assorbimento
degli ioni nitrici da parte delle piante, ma d’altra parte un
massiccio apporto di acqua al terreno favorisce la perdite del
nitrato per dilavamento, potendo così ridurre la quantità assorbita
dalle piante.
9 anche la carenza idrica può determinare un accumulo di nitrato,
perché provoca una riduzione dell’attività della NR prima ancora
che si abbia il declino dell’assorbimento degli ioni nitrici.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
FATTORI COLTURALI: concimazione
la concimazione azotata è il fattore colturale che maggiormente
influenza l’accumulo di nitrato negli ortaggi. Vari aspetti della
concimazione devono essere considerati:
9 dose
™ in generale, il tenore di nitrato aumenta con l’aumentare della
disponibilità di N nel mezzo di coltivazione (per lo meno fino ad un
certo limite) in relazione al maggiore assorbimento radicale di NO3.
una oculata gestione della concimazione azotata dovrebbe
essere tale da evitare che la disponibilità di N superi il fabbisogno
della coltura;
nella scelta delle dosi da apportare è indispensabile: considerare la
dotazione iniziale di N minerale (nitrico e ammoniacale) del terreno;
calcolare l’ammontare dell’N minerale che può provenire dalla
degradazione della S.O.; determinare l’N nitrico e ammoniacale
presenti nell’acqua di irrigazione.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
Effetto della dose di N sulla crescita e l’accumulo di nitrato in
piante di rucola allevate in vaso (da Lenzi e Tesi, 2000).
Dose
Kg ha-1
peso
fresco
g a pianta
3,0 c
nitrati
mg Kg-1 s.f.
89
4,0 bc
707 d
136
5,7 ab
1682 c
183
6,9 a
2713 b
229
5,8 ab
3620 a
43 (controllo)
103 e
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
9 tipo di concime
™ l’uso di concimi contenenti N in forma ureica o ammoniacale può
ridurre l’accumulo di nitrato nelle piante, tuttavia bisogna
considerare che: esistono delle limitazioni all’impiego dell’ammonio,
che può risultare tossico; l’efficacia di questa strategia dipende
anche dalle condizioni ambientali, in quanto normalmente queste sono
tali da determinare un rapido passaggio dalla forma ureica e
ammoniacale a quella nitrica;
™ la concimazione organica in genere riduce l’accumulo di nitrato, in
quanto rende l’N disponibile in maniera più graduale, evitando eccessi
di disponibilità;
™ per lo stesso motivo, anche l’uso di concimi a lento rilascio
(concimi granulari ricoperti di resine polimeriche in grado di liberare
gradualmente gli elementi nutritivi nell’arco di 10-16 settimane, a
seconda di temperatura, umidità, porosità, struttura e tessitura del
terreno) può ridurre l’accumulo di nitrato;
™ con la concimazione fogliare è possibile ottenere un più basso
tenore di nitrati in relazione alla possibilità di limitare i quantitativi
di N apportati.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
9 inibitori della nitrificazione
™ si tratta di sostanze (es. nitropirina e dicianydiamide) che
rallentano temporaneamente il processo di ossidazione biologica
dell’ammonio a nitrato: di conseguenza, maggiori quantità
dell’ammonio proveniente dalla concimazione o dalla mineralizzazione
della sostanza organica rimangono nel terreno per un arco di tempo
maggiore; sembrano dare risultati interessanti in termini di riduzione
dell’accumulo di nitrato, ma trovano una grossa limitazione nel costo,
piuttosto elevato.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
9 coltivazione fuori suolo
facilita il controllo dell’accumulo di nitrato, in quanto:
™ consente una somministrazione strettamente controllata dei
fertilizzanti azotati, con possibilità di variare in tempi brevissimi la
quantità e la forma chimica dell’N;
™ la disponibilità di alcuni microelementi (Mo, B, Cu, Mn),
indispensabili per l’attività degli enzimi implicati nell’organicazione
dell’N, viene ottimizzata;
™ l’azoto somministrato in forma ammoniacale non va incontro ai
fenomeni di adsorbimento ed ossidazione che subisce nel terreno.
™ l’azoto può essere eliminato completamente dalla soluzione
nutritiva nelle ultime fasi del ciclo colturale (es. ultima settimana) in
modo da “costringere” la pianta ad utilizzare i nitrati
precedentemente accumulati nei tessuti (somministrazione di sola
acqua o di una soluzione nutritiva in cui i nitrati sono sostituiti con
solfati o cloruri).
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
ORTAGGI DA FOGLIA COLTIVATI CON IL SISTEMA “FLOATING”
BASILICO
PREZZEMOLO
RUCOLA
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
FATTORI COLTURALI: irrigazione
9 influenza l’accumulo di nitrato influenzando la disponibilità idrica
e apportando nitrati e nitriti al terreno se contenuti nell’acqua di
irrigazione.
FATTORI COLTURALI: densità colturale
9 influenza l’accumulo di nitrato influenzando la disponibilità di luce
per le singole piante (che diminuisce all’aumentare della densità),
con conseguenze:
™ sull’attività della nitrato-riduttasi;
™ sul grado di filatura delle piante: una disposizione più rada delle
piante comporta una loro minore filatura e conseguentemente un più
elevato rapporto tra lamina fogliare (con più basso contenuto di
nitrato) ed picciolo (a maggiore accumulo).
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
Effetto della densità colturale sulla crescita e l’accumulo di nitrato
in piante di rucola allevate in vaso (da Lenzi e Tesi, 2000).
Densità
n° piante a vaso
(= n° piante per m2)
peso
fresco
g a pianta
peso
fresco
g a vaso
nitrati
mg Kg-1
s.f.
3 (= 210)
4,5 ab
13,4 b
4306 b
5 (= 350)
6,6 a
32,9 ab
4028 b
10 (= 700)
4,9 ab
48,7 a
4937 b
20 (= 1400)
3,0 b
60,8 a
5744 a
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
Alcune strategie per controllare il tenore di nitrato negli ortaggi
(produttore)
9 scelta della varietà;
9 razionalizzazione della concimazione azotata;
9 regolazione dell’irrigazione (evitare sia eccessi che carenze);
9 utilizzazione di concimi a lento effetto;
9 ricorso alla concimazione fogliare;
9 adozione di sistemi di coltivazione fuori suolo;
9 (in serra) ricorso
concimazione carbonica;
all’illuminazione
supplementare
e
alla
9 adottare densità colturali non troppo elevate;
9 effettuare la raccolta non troppo precocemente e verso la fine
della giornata;
9 in ortaggi quali rucola e spinacio, alzare l’altezza del taglio alla
raccolta.
- LA PROBLEMATICA DEI NITRATI IN ORTICOLTURA -
Alcune strategie per ridurre l’assunzione di nitrato (consumatore)
9 nella lattuga: eliminare le foglie esterne;
9 nella rucola e nello spinacio: eliminare i piccioli;
9 nei mesi autunno-invernali, quando l’accumulo di nitrato è
maggiore, prediligere i prodotti ottenuti in pieno campo e rivolgere
il consumo verso specie alternative a quelle più interessate dal
problema, sostituendole ad esempio con carciofi, cavolfiori, cavoli
broccoli, ecc., che sono ortaggi con uno scarso contenuto di nitrati.