estratto da l`Arena (il giornale di Verona) martedì 04 settembre 2007

estratto da l’Arena (il giornale di Verona) martedì 04 settembre 2007, provincia pag. 27
BRENTINO BELLUNO. La novità scientifica segue quelle, altrettanto eccezionali, del
«ranuncolo di Kerner» e del cosiddetto «velo da sposa». C’è un nuovo fiore sul Baldo
Una nuova specie vegetale esclusiva del massiccio del monte Baldo è stata scoperta dai botanici del
Museo Civico di Rovereto, Alessio Bertolli e Filippo Prosser, sulle cenge degli spalti strapiombanti
del monte Cimo (all’altitudine di 956 metri) sopra Brentino, Preabocco e il Cristo della Strada, sul
versante che da sulla valle dell’Adige. Guenthera repanda baldensis va ad aggiungersi agli
altrettanto esclusivi (e bellissimi) Calliantemo di Kerner, uno stupendo ranuncolo delle creste a
2000 metri, ed alla rivierasca del Garda Gypsophila papillosa, il cosiddetto «velo da sposa» del
nostro botanico monte celebre come Hortus Italiae. È una nuova specie unica. « L’abbiamo trovata
per la prima volta il 7 giugno 2004 sulla cengia più alta del monte Cimo, era con noi il tirocinante
del museo Dennis Pozzer. Allora fummo meravigliati di essere improvvisamente davanti a qualcosa
di assolutamente insolito e del tutto inaspettato», spiegano i due esperti botanici. «Era un Crucifera
con robusta radice legnosa, rosetta di foglie con vistosi e profumati fiori gialli, fusti nudi con grossi
frutti penzolanti che ricordavano bacelli di fagiolini. Una folgorazione. Immediatamente abbiamo
pensato a una brassica che cresce nel mondo solo in Friuli Venezia Giulia, la glabrescens».
«Tuttavia», proseguono, «studi successivi hanno evidenziato come questa brassica del monte Cimo
non c’entrasse proprio per niente con quella dell’Est italiano, né con altre note nelle Alpi
Occidentali. Quelle più simili crescono nella penisola iberica, ad Alicante. Le somiglianze sono tali
che ci hanno spinto a considerarla sottospecie e non a sé stante, soprattutto per la grandissima
distanza tra il Baldo e la Spagna». «Intanto», prosegue il racconto dei due stuidiosi, «perlustravamo,
anche con calate sulle corde, ogni angolo delle rupi del Cimo, trovando nuovamente la pianta da
sopra Preabocco fino subito a Nord di Brentino». E’ nuova per la scienza, appartiene al gruppo delle
Guenthere repande di cui sono note 18 sottospecie nell’area mediterranea occidentale. Era la
diciannovesima, la baldensis. Tutte le stazioni di scoperta sono nel territorio comunale di Brentino
Belluno.
La scoperta è stata consacrata in questi giorni dalla pubblicazione dell’abstract relativo su
«Willdenowia», prestigioso annuario internazionale dell’Orto e Museo Botanico di Berlino. E’ uno
studio di ben otto pagine in cui la specie viene sottoposta a ogni tipo di comparazione, misurazione,
riferimento su foglie, fiori, frutti e semi, evidenziandone le caratteristiche uniche nella grande
famiglia delle Brassicaceae.
«La nuova sottospecie cresce sporadicamente sulle rupi spioventi e le cenge sottostanti, in ambiente
assai arido e roccioso», dicono i due ricercatori. «L’unica minaccia che la riguarda è il passaggio
degli arrampicatori del Cimo: la via XXV Aprile, vi passa proprio sopra».