(ff) il fiordaliso di Trionfetti è una delle molte centauree apuane che

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17 febbraio 2011
(f.f.) il fiordaliso di Trionfetti è una delle molte centauree apuane che allietano con la loro fioritura
le nostre montagne. Essa è abbastanza diffusa, non è protetta, ma merita il nostro rispetto.
GENERE CENTAUREA
Famiglia Asteraceae.
Centaurea L. classificata da Linneo nel 1753.
Altre notizie sul genere Centaurea si trovano sull’articolo dedicato alla Centaurea montis-Borlae,
pubblicato in questa rubrica.
Il nome generico dovrebbe essere pronunciato centaurèa, anche se è accettata la forma centàurea
meno corretta. Esso deriva dal latino centaurēum usato per nominare queste piante. Il termine latino
a sua volta deriva dal greco Κένταυρος (= centauro, mostro mitologico metà uomo e metà cavallo) e
dall’aggettivo derivato Κενταύρειος (= centaureo, centaurico). Infatti Κείρων (= Chirone),
considerato il più saggio e il più sapiente dei centauri, guarì molti eroi, anche con l’uso della
centaurea, pianta amarissima e medicamentosa. Altre leggende dicono invece che egli stesso usò la
pianta per curarsi.
In realtà le piante di questo genere non hanno reali proprietà medicamentose, se non un blando
effetto digestivo, per cui anche l’attività medicamentoso deve essere considerata mitologica.
Il genere comprende oltre 600 specie erbacee perenni, annuali o biennali che vegetano nelle zone
temperate dell’emisfero boreale, in particolare nella zona mediterranea e in Asia sud-occidentale.
Esse sono caratterizzate da capolini di fiori, solitari o riuniti in pannocchie, con i colori che variano
dal bianco al giallo al rosso e al blu. I fiori sono tutti tubulari e quelli della periferia, per lo più
sterili, si aprono in ampi lobi. L’involucro dell’infiorescenza è formato da brattee che ricordano il
carciofo e possono essere anche spinose. I frutti sono acheni.
Esistono difficoltà classificatorie nel genere a causa di polimorfismi. Molte specie europee sono
endemiche e a rischio di estinzione.
CENTAUREA TRIUMFETTI
Centaurea triumfetti All.
Classificata da Carlo Allioni1 nel 1773.
Conosciuta anche come: Centaurea axillaris Willdt.
Conosciuta volgarmente come: fiordaliso di Trionfetti, fiordaliso montano.
1
Carlo Allioni (1728-1804) fu medico e botanico piemontese. Diresse l’Orto Botanico di Torino e introdusse in Italia
la calssificazione binomia di Linneo. In particolare scrisse “Flora pedemontana“ sulle piante del regno sabaudo.
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Il nome specifico triumfetti intende onorare Giovanni Battista Trionfetti (1656-1708), medico e
botanico italiano, nato a Bologna. Egli fu direttore del giardino botanico di Roma.
A questa pianta sono riconosciute
proprietà
medicinali
come
astringente, diuretica, espettorante,
purgante e tonica.
Esistono
incertezze
nella
classificazione
di
Centaurea
montana e di Centaurea triumfetti
tanto che alcuni autori le
accomunano.
Comunque Centaurea triumfetti
raggiunge altezze minori (20-70
cm), ha fiori mediamente più piccoli
(3,5-6 cm), vegeta in luoghi più
bassi e più aridi e le squame hanno
più ciglia più lunghe.
Figura 1: Centaurea triumfetti, il fiore
Invece Centaurea montana raggiunge altezze maggiori (20-80 cm), ha fiori più grandi (4,5-7 cm),
vegeta in luoghi più alti e umidi e le squame hanno meno ciglia e più corte.
Così riporta il botanico apuano Pietro Pellegrini 2 (probabilmente egli considera insieme le due
specie sopra citate):
838. – Centaurea montana – L.
= Centaurea axillaris – Willd.
= Centaurea seusana – Chaix.
= Centaurea lugdunensis – Jord.
(luoghi in cui è stata osservata:) Al Monte Orsaio, alla Predia sopra Fivizzano (parl.) e nelle Alpi
Apuane al Sagro, al Cavallo, alla Tambura, al Piano di Santo sopra il Forno, a Porneta e alla foce di
Antona, tra il M. Brugianaa e Caglieglia (Bert.), tra il M: Carchio e l’Altissimo, sopra il paese di
Vinca e tra il Sagro e la Foce di Vinca, a Sassalbo sopra Fivizzano, a Meira, a Montefiore, alla Foce
dei Carpinelli sopra Casola, nei monti di Bagnone a Mochignano e a Collesino, nei prati di
Camporaghena sopra Comano, tra Codiponte e Mezzana, tra Equi e Ugliancaldo.
Fiorisce in giugno e luglio. Pianta perenne erbacea.
Pellegrini cita altre specie dello stesso genere: Centaurea alba L. [Centaurea alba L. subsp. deusta
(Ten.) Nyman]; Centaurea amara L. [Centaurea bracteata Scop.]; Centaurea aplopepa Moretti
[Centaurea arrigonii Greuter]; Centaurea calcitrapa L.; Centaurea cyanus L.; Centaurea jacea L.;
Centaurea maculosa Lam.; Centaurea nervosa Willd.; Centaurea nigrescens Willd.; Centaurea
paniculata Lam. [Centaurea panicultata L.]; Centaurea rupestris L. [Centaurea arachnoidea Viv.];
Centaurea scabiosa L. [Centaurea scabiosa L. subsp. scabiosa]; Centaurea solstitialis L.;
Centaurea transalpina Schleich.
2
Pietro Pellegrini “Flora della Provincia di Apuania ossia Rassegna delle piante fanerogame indigene, inselvatichite,
avventizie esotiche e di quelle largamente coltivate nel territorio di Apuania e delle crittogame vascolari e cellulari,
con la indicazione dei luoghi di raccolta”, Stab. Tip. Ditta E. Medici, Massa, 1942. Il testo è stato ristampato in copia
anastatica nel maggio 2009 dalla Società Editrice Apuana di Carrara per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di
Carrara. Pag. 176.
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LA PIANTA
Classificazione: Superdivisione:
Spermatophyta;
Divisione:
Magnoliophyta
(Angiospermae);
Classe:
Magnoliopsida;
Sottoclasse: Asteridae; Ordine:
Asterales; Famiglia Asteraceae
(Compositae);
Sottofamiglia
Tubuliferae; Genere Centaurea;
Specie: Centaurea triumfetti
Forma biologica: Emicriptofita
scaposa (simbolo: H scap).
Emicriptofita (simbolo H): pianta
erbacea biennale o perenne con
gemme svernanti a livello del suolo
che sono protette dalla lettiera o
dalla neve. Scaposa (simbolo
Scap): pianta dotata di asse fiorale
eretto e spesso senza foglie.
Figura 2: Centaurea triumfetti
Descrizione: pianta erbacea perenne alta da 30 a 40 cm, ma può arrivare anche a 80 cm. Ha fusto
eretto originante da un breve rizoma orizzontale e porta all’apice, generalmente, una sola
infiorescenza. Esso è di colore verde grigiastro con peli biancastri. Le foglie sono lanceolate, strette
e lunghe. Il capolino è abbastanza grande raggiungendo circa 50 mm di diametro con involucro
cilindrico ovato con squame con appendici nerastre. I fiori periferici sono azzurro-violetto mentre
quelli centrali sono rosa porporino. Il frutto è un achenio con pappo.
Antesi: maggio - agosto
Tipo corologico: pianta delle regioni montane europee e caucasiche. Presente in tutta Italia eccetto
la Sardegna.
Habitat: prati, boscaglie, luoghi ombrosi dai 300 fino a 1700.
Conservazione: la specie non è compresa nella LRT (Lista Rossa Toscana) delle specie vegetali
dove sono presenti molte piante conspecifiche.
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