ING. EDILE E ARCHITETTURA Facoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica……….. Cognome:…………………………….. Nome:……………………………….. Data:…………………. CdL/Matricola:………../………………… Aula:………………….. Compito:………………….. Per annullare la propria presenza a questa prova scrivere “RITIRATO” al rigo seguente: ……………………………….. Modalità di svolgimento: 1. risolvere i problemi, il cui SVOLGIMENTO COMPLETO DEVE ESSERE RIPORTATO SUI FOGLI DI BELLA 2. successivamente, rispondere alle domande; alcune di esse si riferiscono ai problemi e prevedono 4 possibili risposte (tra le quali potrebbe anche non esserci quella giusta); altre domande sono in realtà affermazioni che possono essere vere o false. 3. alla fine, compilare il foglio a lettura ottica con i risultati di tutte le domande a cui si è riusciti a rispondere Regole per lo svolgimento: 1. indicare subito su ogni foglio Cognome, Nome , CdL, Matricola, Aula e Data e Compito. N.B.: Ad esempio, la matricola 06103/000527 corrisponde a C.d.L 6103 e Matr. 527 (annerire le caselle in successione, partendo dall’alto) 2. risolvere ciascun problema COMMENTANDO OPPORTUNAMENTE I PASSAGGI. Soltanto dopo aver risolto gli esercizi, rispondere alle altre domande. Se tra le risposte indicate non c’è quella che lo studente ritiene corretta, le caselle sul foglio ottico non vanno annerite. 3. sforzarsi di risolvere almeno un problema prima di rispondere alle “domande teoriche”, di cui occorre dare una breve spiegazione sul foglio di bella Elementi di valutazione: 1. i compiti non corredati da calcoli numerici (ove richiesti) o costituiti da sole formule senza commenti o spiegazioni saranno penalizzati anche a fronte di risultati esatti. 2. la mancata corrispondenza tra quanto scritto sulla bella e quanto riportato sul foglio ottico può dar luogo all’ annullamento delle risposte, ancorché giuste. Consegna: Mettere 1. la traccia con tutte le altre fotocopie avute 2. il foglio a lettura ottica 3. la brutta copia della svolgimento nel foglio di bella copia e consegnare in un unico plico 1 ING. EDILE E ARCHITETTURA Facoltà di Ingegneria Prova Scritta di Fisica I 5 Giugno 2008 COMPITO B Quesito n. 1 (12 punti) Un motociclista si muove lungo un piano orizzontale. Lungo il proprio percorso incontra una guida circolare di raggio R. La velocità con cui si muove lungo questo piano è tale per cui egli per inerzia arriva nel punto A senza staccarsi dalla guida. Successivamente dopo aver percorso la guida circolare, il motociclista continua il suo moto fino a raggiungere la quota H fermandosi. Da qui inizia un piano inclinato liscio che lo conduce su un piano orizzontale scabro di coefficiente di attrito dinamico µ d. Siano R = 5m, µ d = 0.05, g = 9.8 m/s2 . Dopo aver risolto il problema proposto, si risponda alle seguenti domande: B A H R C D 1) Quanto vale la reazione vincolare in A: (4 punti) c. RV = 7 N RV = 0 (*) RV = 3 N d. RV = 5 N a. b. 2) La velocità minima che il motociclista deve avere in A affinché rimanga attaccato alla guida: (3 punti) a. b. c. d. vA = g 2 R g vA = R vA = g 2 R 2 v A = (gR)1 / 2 (*) 3) La quota H alla quale il motociclista arriva dopo aver compiuto il giro della morte: (2 punti) 15.08 m b. 5.05 m c. 12.50 m (*) d. 9.03 m a. 4) La distanza D percorsa lungo il piano scabro prima di arrestarsi: (3 punti) c. D = µH D = 2H µ D = H µ (*) d. D= H a. b. µ 2 ING. EDILE E ARCHITETTURA Quesito n. 2 (13 punti) Si consideri il sistema mostrato in figura. Il corpo di massa M1 scivola senza attrito lungo un piano inclinato formante θ un angolo =30° rispetto all’orizzontale . La carrucola A dotata di massa M A è connessa alla massa M2 mediante la M B . (Si consideri che la carrucola A si muove soltanto parallelamente al piano inclinato e, al solito, le funi sono inestensibili e in condizione di non slittamento con le pulegge). Siano M 1 = 0.5 Kg , M 2 = 1Kg , M A = 0.2 Kg , M B = 0.4 Kg , R A = 10cm il raggio della carrucola A e RB = 12cm il raggio carrucola B di massa della carrucola B. Dopo aver risolto il problema proposto, si risponda alle seguenti domande: MB ,RB MA ,RA k M1 M2 1 θ INIZIALMENTE NON SI CONSIDERI LA MOLLA (Suggerimento: Applicando il metodo di d’Alembert la risoluzione è immediata, altrimenti si proceda in modo tradizionale). 5) L’accelerazione della massa M1 : a. a1 = 0 ,73 m / s 2 b. a1 = 8,97 m / s 2 (4 punti) c. a1 = 2 ,24 m / s 2 (*) d. a1 = 21,56 m / s 2 6) La tensione della fune T che insiste tra la massa M2 e la carrucola B: (2 punti) m2 − m A senϑ + m1senϑ 2 a. T2 = m2 a 1 − I AO I BCM m1 + m + + 2 2 2 16 RA 4 RB m2 − m A cos ϑ − m1 cos ϑ 2 b. T2 = m2 1 − IA IB m m1 + O 2 + CM2 + 2 RB 4 4 RA 3 ING. EDILE E ARCHITETTURA m2 m A − senϑ − m1 senϑ 1 2 2 c. T2 = m 2 g 1 − I I 2 m1 + AO + BCM + m2 2 2 4 4RA 4 RB m2 m A senϑ − m1senϑ − 2 2 d. T2 = m2 g 1 − IA IB m1 + O 2 + CM2 + m2 4 RA 4 RB (*) 7) Il modulo della velocità di M2 dopo che essa sia scesa di un’altezza h=5 cm, ipotizzando che il sistema parta da fermo: (3 punti) a. m2 − m A cos ϑ − m1 cos ϑ g h 2 v2 = I I m 2 A B m1 + O 2 + CM2 + 2 RB 4 4 RA b. m m2 − A senϑ + m1senϑ g 2 v2 = 2 h I AO I BCM + + m2 m1 + 2 2 16 RA 4 RB c. m2 m A senϑ − m1 senϑ g − 2 2 (*) v2 = h I AO I BCM m m1 + + + 2 2 2 4 4R A 4 RB d. m2 m A − senϑ − m1senϑ g 2 2 v2 = h I AO I BCM m1 + + + m2 2 2 4 RA 4 RB 8) Il momento di Inerzia della carrucola A rispetto all’asse istantaneo di rotazione: (1 punti) a. I AO = 11,54 Kg m 2 b. I AO = 0 ,003 Kg m 2 (*) c. I AO = 0 ,973 Kg m 2 d. I AO = 12 ,00 Kg m 2 4 ING. EDILE E ARCHITETTURA SI CONSIDERI ORA IL SISTEMA IN PRESENZA DELLA MOLLA DI COSTANTE ELASTICA K=5 N/m , SI CALCOLINO: 9) L’accelerazione a della massa M1 in presenza della molla: (2 punti) a. M2 − M A cos ϑ − M 1 cos ϑ g − k x 2 a= I AO I BCM M 2 + 2 + M1 + 4 RB 4R A 2 b. M M 2 − A senϑ + M 1senϑ g − k 2 a= I AO I BCM M1 + + + M2 16 R A 2 4 R B 2 c. M2 M A − senϑ − M 1senϑ g − k x 2 2 (*) a= I AO I BCM M2 M1 + + + 4 4 R A 2 4 RB 2 d. M2 M A − senϑ − M 1 senϑ g − k x 2 2 2 a= I AO I BCM M1 + + + M2 4R A 2 4RB 2 10) Il periodo di oscillazione del sistema: (1 punti) T T c. T d. T a. b. = 2 ,63 s (*) = 5 ,39 s = 8 ,62 s = 0 ,43 s 5 ING. EDILE E ARCHITETTURA Quesito n. 3 (6 punti) Una sbarra rigida AB, di massa m e lunghezza L, può ruotare senza attriti intorno ad una cerniera A fissata contro una parete. All’estremo B della sbarra è fissata, con un filo ideale, una massa M. A vincolare il moto della sbarra è un braccio rigido privo di massa che si inserisce nel punto D alla distanza 2/3L della sbarra rispetto al punto A ed è legato ad una molla di costante k disposta orizzontalmente all’interno θ della parete. La sbarra AB forma, pertanto, con la verticale, un angolo . (M = 0.4 kg, m = 0.3kg, k = 80 N/m, β = 25°, g = 9.8 m/s2) Dopo aver risolto il problema proposto, si risponda alle seguenti domande: B D L 11) Qual è la forza elastica Fel con la quale la molla deve opporsi alla rotazione della sbarra per mantenere il sistema in equilibrio statico: (3 punti) a. b. c. d. β M Fel = 16,25 N Fel = 2,60 N Fel = 3.77 N (*) Fel = 6,54 N A 12) Determinare quanto vale l’elongazione della molla, necessaria ad erogare la forza Fel calcolata in precedenza: (1 punti) a. b. c. d. ∆x = kFel 2 Fel k Fel ∆x = (*) k Fel ∆x = k ∆x = 13) Sapendo che la forza massima erogabile dalla molla prima della rottura, vale valore della massa M per cui si può avere equilibrio: (2 punti) a. M max = 2 Felmax m tgβ − 3 g 2 b. M max = 3 Felmax 1 m + 2 g tgβ 2 c. M max = 2 Felmax 1 m − (*) 3 g tgβ 2 d. M max = Felmax tgβ − m g Felmax , calcolare il massimo 6 ING. EDILE E ARCHITETTURA k Quesito n. 4 v (14 punti) Un cannone, posizionato ad una altezza h lancia, orizzontalmente, mediante la compressione di una molla, una palla di massa M . Si consideri che il moto avviene nel campo gravitazionale e si trascuri l’attrito dell’aria. Dopo aver risolto il problema proposto, si risponda alle seguenti domande: (M = 200g, h = 4.9m, d = 30m, g = 9.8m/ s2) h d 14) Quanto deve valere la velocità iniziale della palla se si vuole raggiungere la distanza d sulla orizzontale: (3 punti) a. viniz = 300 m / s b. viniz = 120 m / s c. viniz = 30 m / s (*) d. viniz = 18 m / s 15) Si determini la costante elastica della molla k se la distanza l di cui la molla viene compressa nell’esplosione vale 40 cm: (2 punti) a. b. c. d. v l2 v2 k = m 2 (*) l v k =m l 2 v k= 2 l k =m 16) Calcolare il modulo della velocità iniziale, che la palla deve avere se questa volta il cannone è inclinato di un angolo pari a α = 30° rispetto all’orizzontale : (3 punti) a. viniz = 65,32 m / s b. viniz = 16.27 m / s (*) c. viniz = 12,14 m / s d. viniz = 21,67 m / s 17) Noto il modulo della velocità iniziale che la palla deve avere se il cannone ha un alzo pari a 30°, calcolare il valore assoluto della compressione della molla necessaria ad erogare una tale velocità iniziale (2 punti) a. ∆x = b. ∆x = m v (*) k k v m 7 ING. EDILE E ARCHITETTURA c. ∆x = d. ∆x = m k ⋅v 7m v 2k 18) Se allo stesso istante in cui la palla viene esplosa orizzontalmente dal cannone una biglia viene lasciata cadere lungo la verticale dalla stessa altezza h, quale delle seguenti affermazioni risulta corretta: (4 punti) a. b. c. d. Quesito n. 5 Tocca terra per prima la palla di cannone; Toccano terra insieme; (*) Tocca terra prima la biglia; L’esito della caduta dipende dalle peso della biglia; (3 punti) Si consideri un ambiente chiuso le cui dimensioni aono W = 5 m, L= 4 m, H = 3 m. La struttura è realizzata con pareti intonacate, pavimento in marmo, e soffitto completamente ricoperto di pannelli acustici. In una delle pareti vi è una porta in legno di dimensioni 1,20 m x 2,20m. Dati i coefficienti di assorbimento riportati in tabella : Materiale Intonaco su muro pieno Marmo Pannelli acustici Porta in legno Coefficiente d’assorbimento α (500 Hz) 0,06 0,05 0,50 0,15 19) Determinare il tempo di riverbero T60 a 500Hz: (3 punti) T60 b. T60 c. T60 d. T60 a. = 0,66 s (*) =1,04 s = 0,23 s = 2,51 s Altre domande 20) L’asse z intorno a cui ruota un corpo rigido è un asse principale di inerzia del corpo. Con ovvio significato dei r r r simboli vale la relazione ( P =quantità di moto, L =momento angolare, M =momento della forza, E c =energia r r cinetica, ω =velocità angolare, α =accelerazione angolare) (1 punti) r r dL a. P = dt b. M = I z ω c. d. EC = I z α2 r r L = I z ω (*) 8 ING. EDILE E ARCHITETTURA 21) Due ruote uguali A e B hanno la stessa energia cinetica; A sta ruotando intorno ad un asse fisso passante per il suo CM, B sta invece rotolando (puro rotolamento) su un piano (1 punti) a. la ruota A ha velocità angolare maggiore di B (*) b. la ruota B ha velocità angolare maggiore di A c. le due ruote hanno velocità angolari uguali d. le due ruote hanno velocità angolari nulle 22) Se la risultante di due vettori è nulla, i due vettori a. sono uguali, ma hanno punto di applicazione diverso b. hanno modulo e verso uguali, ma direzione diversa c. hanno modulo e direzione uguali, ma verso opposto (*) d. hanno verso e direzione uguali, ma modulo diverso 23) Un blocco scivola su un piano scabro. La forza di attrito compie (1 punti) a. un lavoro nullo, se il piano è orizzontale b. un lavoro positivo se il piano è inclinato e il blocco si muove verso il basso c. un lavoro positivo se il piano è inclinato e il blocco si muove verso l’alto d. un lavoro negativo, in tutti i casi (*) 24) In presenza di forze di attrito, l’energia meccanica di un sistema di particelle che evolve da una configurazione iniziale A ad una configurazione finale B (1 punti) a. rimane costante (E A = E B ) b. diminuisce (E A > E B ) (*) c. d. aumenta (E A < E B ) raddoppia (E B = 2E A ) 25) Una ruota omogenea ha massa M, raggio R e momento d’inerzia I rispetto all’asse passante per il suo CM. Se la ruota compie un moto di puro rotolamento, con il CM che si sposta con velocità di modulo v CM , l’energia cinetica della ruota risulta (2 punti) 1 2 a. Mv CM 2 1 I 2 1 2 b. v CM (*) Mv CM + 2 R2 2 1 I 2 c. v CM 2 R2 1 1 2 2 d. Mv CM + Iv CM 2 2 26) Dato un sistema di particelle, la variazione della sua energia cinetica è uguale (1 punti) a. al lavoro delle forze interne b. al lavoro delle forze esterne c. al lavoro delle forze interne ed esterne (*) d. alla variazione dell’energia cinetica del centro di massa 27) Il periodo di oscillazione di un pendolo semplice non dipende (1 punti) a. dall’ampiezza dell’oscillazione (*) b. dalla lunghezza del filo c. dall’accelerazione di gravità d. da nessuna delle precedenti 28) La figura rappresenta due carrucole di raggi r1 ed r2 collegate da una cinghia che non scivola su di esse. Se la carrucola di raggio r1 ha accelerazione angolare α 1 , l’accelerazione angolare dell’altra carrucola vale (2 punti) a. α2 = r2 α1 r1 r1 r2 9 ING. EDILE E ARCHITETTURA b. α2 = r1 α 1 (*) r2 c. α2 = r1 α1 r1 + r2 d. α2 = r1 + r2 α1 r2 29) Su due corpi diversi agiscono forze uguali. Si può affermare che le accelerazioni prodotte sono (1 punti) a. uguali b. direttamente proporzionali alle masse c. direttamente proporzionali al quadrato delle masse d. inversamente proporzionali alle masse (*) r 30) Un disco orizzontale gira intorno al proprio asse con velocità angolare costante ω . Ad un certo istante un piccolo frammento di massa m cade verticalmente sul disco e si attacca alla superficie di esso. Il modulo della velocità angolare del disco: (1 punti) a. raddoppia b. rimane invariato c. diminuisce (*) d. aumenta m 31) Un punto materiale si muove di moto rettilineo lungo l’asse x con velocità v = kt con k = 2 2 e t in secondi. s Al tempo t = 0 s, il punto materiale si trova nella posizione x o = x (t = 0 ) = 10m ; al tempo t =2s il punto materiale si trova nella posizione (1 punti) a. x = 8m b. x = 10m c. x = 12m d. x = 14m (*) r r 32) Siano a e b due vettori e sia θ l’angolo tra di essi. Il modulo della somma vale (1 punti) a. a 2 + b 2 − 2ab cos θ b. a 2 + b 2 + 2ab cos θ (*) c. d. a 2 + b2 a+b Domande di Acustica 33) Quale e’ sbagliato ? (3 punti) a. L w = 10 Log( W/ Wo ) b. L I = 10 Log( I / Io ) c. L p = 10 Log( P / Po ) (*) d. Nessuno 34) Al fattore di direttivita’ Q=8 corrisponde una emissione in: (3 punti) a. un semispazio b. un quadrante c. un sestante d. un ottante (*) 35) La formula L p = LW + 10 Log (Q) − 20 Log ( r ) − 11 dB e’ valida: (3 punti) a. b. c. d. in ambiente esterno (*) in ambiente anecoico in ambiente interno e’ sbagliata 10 ING. EDILE E ARCHITETTURA 36) Nell’acustica architettonica si usa prevelentemente la curva di ponderazione: (3 punti) a. A (*) b. B c. C d. D 37) Il tempo di riverbero, secondo Sabine, e’ pari a: (3 punti) a. T=0.16 Vol / Assorb (*) b. T=0.16 Assorb / Vol c. T=0.16 Vol^2 / Riflessione d. nessuna delle precedenti 38) La formula L p = LW + 10 Log ( a. b. c. d. 4 Q ) e’ valida: (3 punti) + 2 RL 4π r in ambiente esterno in ambiente anecoico in ambiente interno (*) e’ sbagliata 39) L’intensita’ sonora e’ proporzionale a: (3 punti) a. pressione b. quadrato della pressione (*) c. campo elettrostatico d. cubo della potenza 40) Per la presenza di componenti tonali in una emissione sonora la normativa prevede una penalizzazione del livello di pressione di: (3 punti) a. - 3 dBC b. +3 dBA (*) c. +5 dB d. 0 dBA 41) Le curve isofoniche evidenziano una maggiore sensibilita’ dell’orecchio umano nell’intervallo: (3 punti) a. 2-20 Hz b. 100-500 Hz c. 2- 5 KHz (*) d. 15- 20 KHz 42) Ricordando che i valori di riferimento sono: p0 = 20 µPa = 2 × 10-5 Pa, I0 = 10-12 W/m2 , quanto vale il livello di intensita’ sonora corrispondente ad una intensita’ di 1 W/m2 ?. (3 punti) a. 10 dB b. 100 dB c. 120 dB (*) d. 12 dB 11 ING. EDILE E ARCHITETTURA SOLUZIONI Quesito n. 1 Il problema in oggetto è facilmente risolvibile per mezzo della seconda legge di Newton e della legge di conservazione dell’energia. Si noti che in relazione alla simmetria del problema, ai fini della risoluzione, si può sempre adottare un sistema di coordinate unidimensionale. Nel suo moto lungo la guida il motociclista è soggetto alla forza peso mg sempre diretta verso il basso ed alla reazione vincolare della guida, diretta radialmente. Nel punto A le due forze hanno stessa direzione e stesso verso. Questo esercizio è caratterizzato dal dover tenere in debito conto la proprietà per la quale il motociclista rimane in contatto con la guida mentre percorre il giro della morte. La velocità minima che permette una tale configurazione è quella per la quale nel punto A l’accelerazione centripeta sia almeno uguale all’accelerazione di gravità. E’ evidente che in tale ipotesi la reazione vincolare della guida nel punto A risulti nulla e questo soddisfa la richiesta del primo quesito. Pertanto: v A2 =g, R da cui segue la risposta alla seconda domanda: v A = ( gR)1 / 2 = 7 m/s. Ora, dopo aver compiuto il giro della guida il motociclista sale lungo la guida fino ad una certa quota H che dipende dalla velocità con la quale ha percorso il cammino precedente. Siccome ci troviamo in assenza di forze esterne il moto è compiuto in regime di conservazione dell’energia meccanica. Allo scopo di calcolare l’altezza massima H cui il corpo può giungere utilizziamo quindi il principio di conservazione dell’energia tra A e B. Si ha: 1 2 mv A + mgh A = mgH . 2 Esplicitando la quota del punto A in termini del raggio ed introducendo il valore di ha: H= v A calcolato precedentemente, si v A2 / 2 + 2 gR R 5 = + 2 R = R =12.5 m 2 2 g Una volta raggiunto il punto B, il motociclista incontra un piano inclinato senza attrito; lungo questo piano il moto si svolge, di nuovo, in regime di conservazione dell’energia meccanica. Infine, raggiunto il punto C prosegue il suo moto su un piano orizzontale scabro dove a causa della forza di attrito si ferma dopo una certa distanza D. E’ evidente che una volta giunto nel punto C con energia cinetica pari all’energia potenziale in B (mgH,) il sistema inizi un moto contro la forza d’attrito che cessa quando ha completamente dissipato l’energia a causa della forza esterna non conservativa. La distanza D percorsa durante tale moto sarà quindi calcolabile considerando il lavoro compiuto dalla forza di attrito ( N = mg) e lo si eguaglierà all’energia disponibile in C (Teorema delle forze vive). Pertanto: mgH (energia posseduta in B che si conserva in C) = Fattrito D = mgD e quindi D= H µ =250 m, che risolve il quarto quesito. 12 ING. EDILE E ARCHITETTURA Quesito n. 2 MB ,RB MA ,RA M1 k M2 1 β Risoluzione con il Principio di d’Alembert Dopo aver scelto la direzione di evoluzione del sistema (come indicato in figura) e aver fatto le opportune considerazioni sull’eguale e opposto contributo al lavoro apportato delle forze interne si può scrivere rapidamente la relazione che lega i lavori compiuti dalle forze esterne al lavoro delle forze inerziali: − P1x dx1 − PAx dx A + P2 dx 2 = m1 a1 dx1 + I AO α AO dβ AO + I BCM α BCM dβ BCM + m2 a 2 dx 2 Si individuano a tal punto i legami tra i differenti spostamenti, e si portano tutti in funzione di dx1 : dx1 = dx a1 = a dx 2 = dx 2 dβ AO = dx 2R A a2 = a 2 α AO = a 2R A m2 m A senϑ − m1senϑ g = − 2 2 dβ BCM = dx 2RB α BCM = dx A = dx 2 a 2RB I AO I BCM m2 m1 + + + a (2 RA )2 (2 RB )2 4 Da cui si giunge a: m2 m A 1 0,2 1 0,5 − senϑ − m1 senϑ g − − 9,8 2 2 2 2 2 2 = = 2,24 m / s 2 a= I AO I BCM 0,003 0.03 1 m2 + + 0,5 + + + m1 + (0,2)2 (0,24)2 4 (2 R A )2 (2 RB )2 4 Scrivendo l’equazione di Newton per la massa 2 ricaviamo subito la tensione del filo tra la massa 2 e la carrucola B: 13 ING. EDILE E ARCHITETTURA P2 − T2 = m 2 a 2 1 T2 = m2 g 1 − 2 ⇒ T2 = m 2 (g − a 2 ) m2 m A senϑ − m1 senϑ − 2 2 I AO I BCM m m1 + + + 2 2 2 (2 R A ) (2 RB ) 4 = 8,68 N Il momento d’inerzia del cilindro A rispetto all’asse passante per il punto O si ottiene applicando il teorema di Huygens-Steiner : I AO = 1 3 m A R A2 + m A R A2 = m A R A2 = 0,003 Kg m2 2 2 La velocità che la massa 2 raggiunge dopo aver percorso un tratto di altezza h è ricavata applicando la formula della cinematica relativa al moto uniformemente accelerato che lega il quadrato della velocità allo spazio: a v 22 = v 220 + 2 a 2 (x h − x0 ) ⇒ v 2 = 2 h =0,33 m/s 2 ed infine m2 m A senϑ − m1 senϑ g − 2 2 =0,33 m/s v2 = h I AO I BCM m m1 + + + 2 2 2 (2 R A ) (2 RB ) 4 In presenza della molla bisogna aggiungere semplicemente il lavoro compiuto dalla forza elastica: − P1x dx − PAx a dx a dx dx dx a dx + P2 − k dx = m1 a dx + I AO + I BCM + m2 2 2 2 RA 2 RA 2 R B 2 RB 2 2 Da cui otteniamo: m2 m A senϑ − m1 senϑ g − k x − 2 2 a= I AO I BCM m m1 + + + 2 2 2 (2 R A ) (2 RB ) 4 Il periodo di oscillazione del sistema è 14 ING. EDILE E ARCHITETTURA T= 1 2π µ = = 2π f K ω m1 + ⇒ T = 2π I AO (2 R A ) 2 I BCM + 2 (2 RB ) k + m2 4 = 2,63 s Il problema poteva anche essere risolto con Newton accrescendo leggermente la difficoltà: P2 − T2 = m2 a 2 T R − T R = I A A BCM α B 2 B T A R A − T1 2 R A − P2 x R A = I AO α A T − P = m a 1 1 1 1x Ricordando le relazioni tra le accelerazioni e calcolando tutto rispetto all’accelerazione del corpo 1 a1 = a a2 = a 2 α AO = a 2RA α BCM = a 2 RB a P2 − T2 = m2 2 a T R − T R = I A A BCM 2 B 2 RB a TA RA − T1 2 RA − PAx RA = I AO 2 RA T1 − P1x = m1 a Risolvendo il sistema precedente si giunge al medesimo risultato. Quesito n. 3 Il problema in oggetto può essere risolto con le equazioni della dinamica dei sistemi rigidi. In particolare per il calcolo della configurazione di equilibrio ci si può riferire alla seconda equazione cardinale con polo nel punto A. Nel caso specifico detta Fel la forza elastica che la molla esercita sul braccio rigido ancorato al punto D, e considerando come positivi i momenti che tendono a far ruotare la sbarra in senso antiorario, la seconda equazione cardinale nel caso di statica del sistema si scrive come: B Fel − LTB sin(π − β ) − L mg sin(π − β ) + d ⋅ Fel sin α = 0 . 2 Ora ricordando che TB = Mg , d = 2 / 3L , e notando che α= D TB L π 2 β + β si mg M ottiene − LMg sin β − L 2 mg sin β + L ⋅ Fel cos β = 0 2 3 A 15 ING. EDILE E ARCHITETTURA e in definitiva Fel = m 3 ( M + ) g ⋅ tgβ = 3.77 N. 2 2 Il calcolo della elongazione della molla può essere fatta considerando la relazione Fel = − k∆x , per cui si avrà ∆x = Fel = 0.04 m. k Il massimo valore M max della massa M sopportabile dal sistema è quello per cui la forza elastica raggiunge il suo max massimo carico in relazione al carico di rottura Fel soluzione sarà data da M max = . Quindi riferendosi di nuovo alla seconda equazione cardinale la 2 Felmax 1 m − . 3 g tgβ 2 Quesito n. 4 Il problema considerato rappresenta un tipico caso di moto del proiettile. k vy =30° v y k vx v h x d Considerato un sistema di assi coordinati, come in figura il moto del proiettile essere scisso lungo le due direzioni coordinate, risultando descritto dalle due equazioni: x = vt , 1 y = − gt 2 + h . 2 Si noti che per come si sono considerati gli assi coordinati la palla di cannone muove dallo zero della coordinate lungo l’asse x mentre ha una altezza iniziale non nulla e pari ad h lungo y. Allo scopo di ricavare la velocità iniziale, necessaria per percorrere il tratto d fino a colpire l’esercito nemico, basta combinare le due precedenti come se si volesse ricavare la legge oraria 1 x2 y =− g 2 +h 2 v 16 ING. EDILE E ARCHITETTURA e risolvere in termini della variabile v quando la distanza percorsa vale esattamente x = d e la quota invece y = 0: v= gd 2 = 30m/s. 2h Il calcolo della costante della molla può essere fatto a partire dalla legge di conservazione dell’energia. Infatti, non essendovi in gioco forze esterne e rappresentando il sistema palla di cannone – molla un sistema regolato da sole forze interne, la dinamica esplosiva avrà luogo conservando l’energia meccanica. In ragione di ciò si possono eguagliare l’energia potenziale della molla, che è determinata in maniera quadratica dalla sua elongazione, e l’energia cinetica posseduta dalla palla di cannone subito dopo l’esplosione: 1 2 1 2 kl = mv , 2 2 da cui, in maniera diretta, si ha: k =m v2 =1125 N/m. l2 Il terzo quesito propone di calcolare la velocità iniziale necessaria alla palla per raggiungere lo schieramento nemico qualora il cannone venga inclinato di 30°. Come per la prima domanda bisognerà rifarsi allo studio del moto del proiettile in due dimensioni. Tuttavia, in questo caso, la velocità iniziale avrà componenti sia lungo l’asse x che lungo l’asse z. Le equazioni del moto lungo le due componenti saranno: x = vxt , 1 y = − gt 2 + v y t + h 2 dove v x = v cos α e v y = v sin α dove v è il modulo della velocità diretta come in figura. Ricavando di nuovo il tempo dalla prima relazione e sostituendo le espressioni per la velocità calcolate in termini del modulo e dell’alzo del cannone si ha 2 1 x x y = − g + v sin α +h, 2 v cos α v cos α che valutata nuovamente quando x= d e y = 0, ricavando v, permette di trovare la soluzione alla terza domanda: v= 1 gd 2 =16,27 m/s 2 (h + d ⋅ tgα ) cos 2 α Nel caso della quarta richiesta del problema, si può procedere di nuovo con la conservazione dell’energia. Noto il modulo della velocità che la palla deve avere quando il cannone è inclinato di 30°, possiamo calcolare la compressione della molla necessaria a raggiungere questa velocità utilizzando il valore della costante elastica ottenuta nel calcolo precedente. Quindi, sarà di nuovo: 1 2 1 2 kl = mv 2 2 ma questa volta sarà necessario invertire questa relazione per calcolare l, pertanto 17 ING. EDILE E ARCHITETTURA | l |= m v = 0.2 m. k Da notare che l’equazione precedente ha in realtà due soluzioni, una con segno positivo ed una con segno negativo. Ciò r r è perfettamente in accordo con la legge di Hooke F = − k ⋅ ∆x secondo cui la forza elastica prodotta da una molla ha r direzione opposta della sua compressione ∆x , cosicché, se si vuole una forza respingente bisogna comprimerla, mentre se si desidera una forza attrattiva bisogna elongarla. Nel caso specifico, poiché vogliamo una forza esplosiva bisognerebbe considerare la soluzione con il segno negativo. La quinta domanda è una domanda concettuale di facile soluzione. Come è noto sin dagli esperimenti di Galileo il moto dei gravi soggetti alla pura accelerazione gravitazionale, quindi in caduta libera, nel vuoto non dipende dalla loro massa, né dalla loro forma pertanto la palla di cannone e la biglia arriveranno allo stesso tempo alla quota zero. Quesito n. 5 La risoluzione del problema consiste nella applicazione della formula di Sabine : Tr60 = 0,16 V n ∑α S i i i =1 Per cui vanno calcolati prima il volume della stanza e i Sabine metrici, dopodiché si ricava il tempo di riverbero. V = W ⋅ L ⋅ H = 5 ⋅ 4 ⋅ 3 = 60 m 3 Le superfici della porta e delle pareti laterali sono: S po = 1,20 ⋅ 2,20 = 2,64 m 2 S pa = 2(W + L )H − S po = 2(5 + 4 ) ⋅ 3 − 2,64 = 51,36 m 2 La superficie del pavimento e del soffitto sono S pv = S so = W ⋅ L = 5 ⋅ 4 = 20 m 2 Per cui possiamo calcolare i Sabine metrici: A po = α po S po = 0,15 ⋅ 2,64 = 0,40 m 2 A pa = α pa S pa = 0,06 ⋅ 51,36 = 3,08 m 2 A pv = α pv S pv = 0,05 ⋅ 20 = 1 m 2 Aso = α so S so = 0,50 ⋅ 20 = 10 m 2 Infine si calcola il tempo di riverbero con la formula succitata 18