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Chiesa di Bologna
UFFICIO DIOCESANO MIGRANTES
CELEBRIAMO LA MANIFESTAZIONE
DI CRISTO AI POPOLI
Epifania del Signore 2017
Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
1
2
EPIFANIA DEL SIGNORE
SOLENNITÀ
SANTA MESSA DEI POPOLI
CON LE COMUNITÀ
DEGLI IMMIGRATI CATTOLICI
PRESIEDUTA DALL’ARCIVESCOVO
S.E. MONS. MATTEO ZUPPI
CATTEDRALE DI SAN PIETRO, 6 GENNAIO 2017
3
Canto iniziale
ADESTE FIDELES
CANTO
DI INGRESSO
1. ITALIANO
Venite, fedeli, l’angelo c’invita.
Venite,
venite
a
Betlemme.
1. ITALIANO
Venite, fedeli, l’angelo c’invita.
Nasce per
noi Cristo
Salvatore.
Venite,
venite
a Betlemme.
Nasce
per noi Cristo
Salvatore.
Rit. LATINO
Venite
adoremus,
LATINO Rit.
veniteadoremus,
adoremus, venite adoremus,
Venite
veniteadoremus
adoremus Dominum.
Dominum.
venite
2. FRANCESE
RANCESE Verbe,
Verbe,Lumière,
Lumière,et
et Splendeur
Splendeur du
2.
duPère,
Père,
naît d'une
d'une mère,
mère, petit
IlIlnaît
petitenfant.
enfant.
Dieuvéritable
véritable leleSeigneur
homme.
Dieu
Seigneurfait
fait
homme.
3. IINGLESE
NGLESE
Sing,choirs
choirsofofangels,
angels, sing
3.
Sing,
sing in
in exultation;
exultation;
O
sing,
all
ye
citizens
of
heaven
above!
O sing, all ye citizens of heaven above!
Gloryto
to God,
God, all
all glory
Glory
glory in
in the
thehighest.
highest.
4. PPOLACCO
OLACCO Przyb!d"cie
Przybądźciedzi#
dziś wierni,
wierni, tak
4.
takrozradowani,
rozradowani,
biegnijcie czym
dodo
Betlejem:
biegnijcie
czymprędzej
pr$dzej
Betlejem:
Królnieba,
nieba, ziemi
Król
ziemi dla
dlanas
nasnarodzony!
narodzony!
5. SSPAGNOLO
PAGNOLO Cristianos
Venid, adoremos,
alegre canto;
5.
vayamos,con
jubilosa
el alma,
venid
al
pueblito
de
Belén.
la estrella nos llama junto a Belén,
Hoyha
hanacido
nacido el Rey del
Hoy
de los ángeles.
cielos.
6. SSWAHILI
WAHILI
Jongeeni,
Wakristu,Mwanga
Furahiniwasana.
6.
Mungu
wa waungu,
mianga,
Jongeeni, radhi
jongeeni
Betlehemu.
Amekuwa
kuzaliwa;
Mfalmewawa
mbingu
duniani.
Mungu
kweli,
walaKaja
si kiumbe.
6. ROMENO
Veni%i, credincio&i, bucuro&i &i triumf'tori,
Veni%i, veni%i in Betleem,
S'-L vede%i pe regele îngerilor.
7. TAGALOG Halina, Kristiyano, masaya't panalo
Halina, Halina sa Bethlehem
Masdan Sinilang Hari ng mga Anghel.
4
Gloria in excelsis Deo
GLORIA
SPAGNOLO Y en la tierra paz a los hombres que ama el Señor.
1.
SPAGNOLO
Por
tu inmensa gloria te alabamos, te bendecimos,
Y en la tierra paz a los hombres que ama el Señor.
te adoramos,
te glorificamos,
te damostegracias,
Por
tu inmensa
gloria te alabamos,
bendecimos,
Señor
Dios,
Rey
celestial,
Dios
todopoderoso.
te adoramos, te glorificamos, Padre
te damos
gracias,
Señor Dios, Rey celestial, Dios Padre todopoderoso.
FRANCESE Seigneur, Fils unique, Jésus Christ,
Seigneur
Dieu, Agneau de Dieu, le Fils du Père;
2.
FRANCESE
toi
qui
enlèves
le péchéJésus
du monde,
prends pitié de nous;
Seigneur, Fils unique,
Christ,
Seigneur
Dieu,leAgneau
de monde,
Dieu, lereçois
Fils du
Père;
toi qui enlèves
péché du
notre
prière;
toi
duPère,
monde,
prends
de nous;
toi qui
qui enlèves
es assis à le
la péché
droite du
prends
pitié pitié
de nous.
toi qui enlèves le péché du monde, reçois notre prière;
toi
qui es assis
à la droite
Père, prends pitié de nous.
ITALIANO
Perché
tu solo du
il Santo,
tu solo il Signore,
3.
tu INGLESE
solo l'Altissimo: Gesù Cristo, con lo Spirito Santo
For you alone are the Holy One,
nella gloria di Dio Padre. Amen.
you alone are the Lord,
you alone are the Most High, Jesus Christ,
with the Holy Spirit, in the glory of God the Father. Amen.
Orazione
Preghiamo.
O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il
tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto
per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. Per il nostro Signore
Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito
ORAZIONE
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Preghiamo.
O Dio, che in questo giorno, con la2 guida della stella, hai rivelato alle
genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo
conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
5
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Isaia
Àlzati, rivestiti di luce, perché
viene la tua luce, la gloria del
Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la
terra, nebbia fitta avvolge i
popoli; ma su di te risplende il
Signore, la sua gloria appare su di
te.
Cammineranno le genti alla tua
luce, i re allo splendore del tuo
sorgere. Alza gli occhi intorno e
guarda: tutti costoro si sono
radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano, le
tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo
cuore, perché l’abbondanza del
mare si riverserà su di te, verrà a
te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti
invaderà, dromedari di Màdian e
di Efa, tutti verranno da Saba,
portando oro e incenso e
proclamando le glorie del Signore.
Lecture du livre du prophète Isaïe.
Debout, Jérusalem, resplendis!
Elle est venue, ta lumière, et la
gloire du Seigneur s’est levée sur
toi. Voici que les ténèbres
couvrent la terre, et la nuée
obscure couvre les peuples.
Mais sur toi se lève le Seigneur, sur
toi sa gloire apparaît.
Les nations marcheront vers ta
lumière, et les rois, vers la clarté
de ton aurore. Lève les yeux
alentour, et regarde: tous, ils se
rassemblent, ils viennent vers toi;
tes fils reviennent de loin, et tes
filles sont portées sur la hanche.
Alors tu verras, tu seras radieuse,
ton cœur frémira et se dilatera.
Les trésors d’au-delà des mers
afflueront vers toi, vers toi
viendront les richesses des
nations. En grand nombre, des
chameaux t’envahiront, de jeunes
chameaux de Madiane et d’Épha.
Tous les gens de Saba viendront,
apportant l’or et l’encens; ils
annonceront les exploits du
Seigneur.
Parole du Seigneur.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
WIMBO WA KATIKATI
Watu wote,
Mtukuzeni Mungu Mwenyezi,
msifuni Bwana siku zote
Mwiembieni Bwana wimbo mpya (2 v.)
Msifuni Bwana siku zote.
Rit. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
6
1. Ee Mungu, mfalme hukumu zako,
Na mwana wa mfalme haki yako.
Atawaamua watu wako kwa haki,
Na watu wako walioonewa kwa hukumu. (K)
O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio del re la tua giustizia; egli giudichi il tuo
popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto.
2. Siku zake yeye, mtu mwenye haki atasitawi,
Na wingi wa amani hata mwezi utakapokoma
Na awe na enzi toka bahari hata bahari,
Toka mto hata miisho ya dunia. (K)
Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E
domini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra
3. Wafalme wa Tarshishi na visiwa na walete kodi,
Wafalme wa Sheba na Seba na watoe vipawa.
Naam, wafalme wote na wamsujudie;
Na mataifa yote wamtumikie. (K)
I re di Tarsis e delle isole portino tributi, i re di Saba e di Seba offrano doni. Tutti i re
si prostrino a lui, lo servano tutte le genti.
4. Kwa maana atamwokoa mhitaji aliapo,
Na mtu aliyeonewa iwapo hana msaidizi
Atamhurumia aliye dhaifu na maskini,
Na nafsi za wahitaji ataziookoa. (K)
Egli libererà il povero che grida e il misero che non trova aiuto, avrà pietà del debole
e del povero e salverà la vita dei suoi miseri.
SECONDA LETTURA
A reading from the letter of St. Paul
to the Ephesians
You have probably heard how I have
been entrusted by God with the grace
he meant for you, and that it was by a
revelation that I was given the
knowledge of the mystery, as I have
just described it very shortly.
This that has now been revealed
through the Spirit to his holy apostles
and prophets was unknown to any
men in past generations; it means
that pagans now share the same
inheritance, that they are parts of the
same body, and that the same
promisehas been made to them, in
Jesus Christ, through the gospel.
Dalla lettera di san Paolo apostolo
agli Efesìni
Fratelli, penso che abbiate sentito
parlare del ministero della grazia di
Dio, a me affidato a vostro favore:
per rivelazione mi è stato fatto
conoscere il mistero. Esso non è stato manifestato agli
uomini delle precedenti generazioni
come ora è stato rivelato ai suoi santi
apostoli e profeti per mezzo dello
Spirito: che le genti sono chiamate, in
Cristo Gesù, a condividere la stessa
eredità, a formare lo stesso corpo e
ad essere partecipi della stessa
promessa per mezzo del Vangelo.
7
CANTO AL VANGELO
V Abbiamo
visto la sua stella in Oriente e siamo venuti con doni
per adorare il Signore.
VANGELO
✠
Dal Vangelo secondo Matteo
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi
vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re
dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo».
All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti
tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in
cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così
è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei
davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che
sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il
tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e
informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo
sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li
precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al
vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il
bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro
scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non
tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
CREDO
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di
tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre
prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato,
non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono
state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; e per
opera dello Spirito Santo si é incarnato nel seno della Vergine Maria e si é fatto
uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
Il terzo giorno é risuscitato, secondo le Scritture é salito al cielo, siede alla
destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il
8
presentiamo a lui le nostre suppliche.
suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che é Signore e da la vita, e
procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio é adorato e glorificato, e
ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e
apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la
risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERE DEI FEDELI
L’Arcivescovo: Fratelli carissimi, illuminati dalla luce del Signore nostro Re che
appare
a noi piccolo e povero Bambino avvolto in fasce nelle braccia di sua
Il Fdiacono:
RANCESE
1.
Madre,
ci prostriamo adorandolo e umilmente presentiamo a lui le nostre
2.diacono:
Oremus
pro personis
consecratis.
Il
Preghiamo
per la
Chiesa santa di Dio.
suppliche.
Que
la lumière
nouvelle qui La luce nuova che risplende da
Preghiera
in silenzio.
resplendit de Bethléem brille Betlemme brilli sempre nelle
francese
toujours dans les paroles et les parole e nelle opere dei ministri
Donne-leur,
la liberté
du Vangelo
cœur : e ogni uomo riconosca
œuvres
desô Seigneur,
ministres
de del
1.
F
RANCESE
que, libreset
desque
choses
de la
terre, che Gesù è il Signore.
l’Évangile,
chaque
homme
Il diacono: Preghiamo
per la Chiesa
santa di Dio.
ils
vivent
toujours
orientés
ciel. che risplende da
reconnaisse
Q u e l a l u mque
i è r e Jésus
n o u v e l est
l evers
q uleiles
Labiens
luce du
nuova
seigneur.
Bethléem brille
toujours Betlemme brilli sempre nelle parole
Ilresplendit
cantore:deDominum
deprecemur.
dans les paroles et les œuvres des e nelle opere dei ministri del Vangelo
2.
ROMENO
ministres
de l’Évangile,
!.
Te rogamus,
audi nos.et que e ogni uomo riconosca che Gesù è il
Ilchaque
diacono:
Preghiamo
perque
il Papa
per tutti i vescovi.
homme
reconnaisse
Jésus e Signore.
est
le
seigneur.
Domnul, s!-"i d!ruiasc! via#a în Configurati a Cristo Signore,
2. ROMENO zi
fiecare
pentru mântuirea offrano a ogni giorno la loro vita
diacono:
IlIldiacono:
Preghiamo per il Papa e per tutti i vescovi.
fra#ilor, în unire cu jertfa pe care per la salvezza dei fratelli in
s'-&i
via%a
în Configurati a Cristo Signore, offrano
3.Domnul,
Oremus
prod'ruiasc'
nationum
moderatoribus
ofiecare
celebreaz!
la altar.
unione
al sacrificio
celebrano
zi pentru
mântuirea fra%ilor, a
ogni giorno
la loroche
vita
per la
et
legum
ferendarum
conventibus.
all’altare.
î n u n i r e c u j e r t f a p e c a r e o salvezza dei fratelli in unione al
celebreaz' la
Preghiera
inaltar.
silenzio.
sacrificio che celebrano all’altare.
3.
BENGALI
ENGALI
3.
B
bengali
Il
diacono:Preghiamo
Preghiamo
i governi
e gli organismi
internazionali.
Il diacono:
perper
i governi
e gli organismi
internazionali.
,
,
;
Guidale, ooSignore,
a scegliere
il vero
bene bene
dell’uomo:
difendano
la vita e la
Guidale,
Signore,
a scegliere
il vero
dell’uomo:
difendano
la
Il cantore:
Dominum
deprecemur.
dignità
di
ogni
persona,
promuovano
la
giustizia
e
la
pace.
vita e la dignità di ogni persona, promuovano la giustizia e la pace.
!.UCRAINO
Te rogamus, audi nos.
4.
,
TESTO PROVVISORIO
Il diacono: Preghiamo la pace tra i popoli.
,
()*+ ,-./01, 23+4+56 748-20-696 Lo Spirito Santo, che genera la vera
Il:04),
diacono:
;76<)=81 5>2+1, ?6@ @)50 - pace, susciti uomini capaci di
A:6AB
7461/0 pro
-83=01
*5.C 2B8569),
la via
ardua e
alta del
4. Oremus
pauperibus
et propercorrere
humillimi
ordinis
hominibus.
;748-+250-6;/B B 740:04+<<..
dialogo, della giustizia e della
riconciliazione.
Preghiera in silenzio.
,
,
9
Escutai, Senhor, o seu grito que sobe até Vós:
a exemplo de Santa Teresa,
portoghese
5. POLACCO
Il diacono: Preghiamo per i cristiani perseguitati.
5. POLACCO
Niech
Bóg
Ojciec
przyjmie Dio Padre gradisca la fedeltà di
SE2/2792.job
pagina=34
data=17-11-2010
Il diacono: Preghiamo
per i cristiani
perseguitati.
wierność
tych, numero
którzy
cierpią
quanti
soffrono
persecuzione a
N i e c h B ó g zOpowodu
jciec p
r z y j m causa
i e Diodel
Padre
gradisca
la efedeltà
di
prześladowanie
imienia
nome
di Gesù
li
quanti soffrono
a causa
wierność
tych,
którzy
Jezusa
i niech
chroni
ich cierpią
swą custodisca
con il suopersecuzione
braccio
del nome
di Gesù e li custodisca con il
prześladowanie
z ręką.
powodu imienia
potezna
i miłosierną
potente
e misericordioso.
Jezusa i niech chroni ich swą suo braccio potente e misericordioso.
SPAGNOLOi miłosierną ręką.
6.potezna
Il diacono: Preghiamo le famiglie in difficoltà.
Roguemos
6. SPAGNOLOpor las familias de todo Preghiamo per le famiglie di tutto
el
mundo, Preghiamo
especialmente
las más
il mondo, soprattutto per quelle
Il diacono:
le famiglie
in difficoltà.
afligidas;
por
las
que
sufren
a
sofferenti;per
per
che
Roguemos por las familias de todo elpiùPreghiamo
le quelle
famiglie
di tutto il
causa
de
las
enfermedades,
por
las
soffrono
a
causa
delle
malattie,
mundo, especialmente las más mondo, soprattutto per quelle più
afligidas;
por el
las pan
que necesario
sufren a causa
soffrono a
que
no tienen
o persofferenti;
quelle cheper
nonquelle
hannoche
il pane
de laslejos
enfermedades,
por las para
que nonecessario
causa delle
malattie,
per quelle
che
viven
de
sus
hogares,
o
vivono
lontano
da
Iltienen
Diacono:
el pan sea
necesario
o viven
nonperché
hanno il
il Signore
pane necessario
que
el Señor
su auxilio
y lejos
su casa,
sia loro o vivono
de sus hogares, para que el Señor seasostegno
lontanoe da
casa,
perché il Signore sia
ayuda
loro
aiuto.
3.
pro
humanæ vitæ necessitatibus.
su Oremus
auxilio y su
ayuda
loro sostegno e loro aiuto.
7.
7. SSRILANKESE
RILANKESE
IlIlSingalese
diacono:
tuttii igli
gliammalati.
ammalati.
diacono: Preghiamo
Preghiamo tutti
IlIl Signore
tutti quelli
quelli che
che sono
sonoprovati
provatidalla
dallasofferenza,
sofferenza,lalaserenità
Signore conceda a tutti
serenità
croce
affinché, lecondividendo
le siano
sue anche
di Cristo di
sullaCristo
croce sulla
affinché,
condividendo
sue sofferenze,
Il Signore conceda
a tutti
quelli che sono provati dalla sofferenza, la
partecipi della
suaanche
gloriapartecipi
in paradiso.
sofferenze,
siano
della sua gloria in paradiso.
serenità di Cristo sulla croce affinché, condividendo le sue sof9!
ferenze, siano anche partecipi della sua gloria in paradiso.
TESTO PROVVISORIO
8. FILIPPINO
IlIldiacono:
perdeprecemur.
i poveri.
cantore:Preghiamo
Dominum
Nawa’y
ang Panginoon,
kinilala at Il Signore, riconosciuto Re e Salvatore
C.
Te rogamus,
audi nos.
itinanging Hari at Tagapagligtas na
isinilang sa karukhaan, kasalatan ng
sabsaban at kahinaan ng sanggol,
Ilkasiyahan
Diacono:
Niyang gawing kabahagi sa
kanyang kariwasaan ang lahat ng
4.
Oremus
prosauniverso
salat
at hamak
buhay. mundo.
nella povertà del presepe e nella
fragilità di un bambino, renda
partecipi della sua ricchezza tutti i
poveri e i piccoli.
Francese
Que le Seigneur concède à tous
les hommes d’écouter l’appel à
faire partie du Royaume du
Il
10
Signore conceda a tutti gli
uomini di ascoltare la chiamata
a far parte del Regno di Cristo,
ora
ang
lahat
ng salat humanæ
at hamak sa necessitatibus.
4.
Oremus
4. Diacono:
Oremus pro
pro humanæ vitæ
vitæ necessitatibus.
Il
buhay.
Preghiera
inpro
silenzio.
o humanæ
vitæ necessitatibus.
Oremus
humanæ vitæ necessitatibus.
9.
M
9.4.
MALAYALAM
ALAYALAM
diacono:
perper
tutti
i profughi
e gli e
esiliati.
malayalam
diacono:Preghiamo
Preghiamo
tutti
i profughi
gli esiliati.
malayalam
enzio.IlIlPreghiera
in silenzio.
malayalam
!
!
Il Signore conforti quanti sono
oppressi dall’odio e dalla violenza,
dall’angoscia e dalla disperazione.
!
Il cantore: Dominum deprecemur.
!
!
minum10.
deprecemur.
10.
ORTOGHESE
PP
ORTOGHESE
!.
Te rogamus,
audi nos.
Il
cantore:
Dominum
deprecemur.
IlIl diacono:
perper
i giovani.
diacono:Preghiamo
Preghiamo
i giovani.
, audiQue
nos.
!. agradecidos
Te rogamus,
peloaudi
dom nos.
da vida
Que agradecidos pelo dom da vida e Grati per il dono della vita e
edodo
amor,
possam
descobrir
a dell’amore, scoprano la bellezza
amor,
possam
descobrir
a beleza
da
gratuidade
e da fidelidade
Il Diacono:
beleza
da gratuidade
e dae della gratuità e della fedeltà e si
estejam dispostos
ao sacrifício
ao dispongano al sacrificio e al perdono.
fidelidade
e estejam
dispostose ao
5. Diacono:
Oremus
pro familia
Domini hodie hic congregata.
Il
perdão.
sacrifício
e ao perdão.
o familia
hodie
hic congregata.
12.
TDomini
IGRINO
5.
Oremusin
pro
familia
Domini hodie hic congregata.
Preghiera
silenzio.
Il11.
diacono:
Preghiamo
quanti
subiscono violenza.
BENGALI
tedesco
enzio.IlPreghiera
in silenzio.
diacono: Preghiamo
per quanti non hanno casa o lavoro
Der Herr mache alle Getauften ihm gleichförmig:
tedesco
im Gehorsam
inGetauften
der Demut,
e alle Getauften
ihm und
gleichförmig:
Der
Herr mache
alle
ihm gleichförmig:
im
Opfer
und
in
der
Liebe.
und in der
Demut, und in der Demut,
im Gehorsam
n derPer
Liebe.
im
Opfer
der Liebe.
cheund
sonointrattati
ingiustamente e senza compassione, perchè
Il coloro
cantore:
Dominum
deprecemur.
conflitto e l'aggressione che sperimentano abbiano una risoluzione rapida
minumpacifica.
deprecemur.
Il
Dominum
deprecemur.
!.cantore:
Te rogamus,
audi nos.
, audi12.
nos.
!.SWAHILI
Te rogamus, audi nos.
Il diacono: Preghiamo per tutti i popoli della terra.
B w a n a , M f a l m e w a a m a n i n a Il Signore, Principe di pace e Re della
Il Celebrante:
Celebrante:
Il
historia,
Ongoza hatima ya watu ili storia, guidi le sorti dei popoli a
TESTO
PROVVISORIO
waweze
kushirikishana
urithi ewako,
la sua eredita, a formare
OCelebrante:
Dio,mwili
nostro
rifugio
nostracondividere
forza,
Il
O
Dio,
nostro
rifugio
e nostra
Wajenge
mmoja,
na kushiriki
lo forza,
stesso corpo, a partecipare della
accogli
l’umile
preghiera
della
tua Chiesa:
Chiesa:
ahadi
za injili.
promessa
del Vangelo.
ifugiokatika
e nostra
forza,
accogli
l’umile
preghiera
della
tua
O
Dio,
nostro
rifugio
e nostra
forza,
tuINGLESE
che
infondi
in
noi
13.
preghiera
della
tua Chiesa:
tu
che
infondi
in
noi
accogli
l’umile
preghiera
della tua Chiesa:
Il diacono:
Preghiamo
per
i migranti,
i profughi
e gli esiliati.
una
fiducia
filiale
nel
tuo
amore
di Padre,
Padre,
n noi tu
che
infondi
in noi
una
fiducia
filiale
nel tuo amore
di
the new
shiningcon
forthpienezza
from La luce gioiosa che irradia da
donaci
di light
ottenere
ale nel May
tuo
amore
difiliale
Padre,
una
fiducia
tuo
amore
di Padre,
donaci
di
ottenere
con
pienezza
Bethlehem
dissipate
thenel
darkness
of Betlemme
dissipi le tenebre della
ciò
che
ti
domandiamo
con
fede.
solitude,
and suffering
thatfede.
solitudine, dell’angoscia e della
ere con
pienezza
donaci
di
ottenere
con pienezza
ciò
cheanguish
ti domandiamo
con
still
envelops
the
lives of
so many of sofferenza che ancora avvolgono la
Per
Cristo
nostro
Signore.
ndiamo
con
fede.
ciò
che
ti and
domandiamo
con fede.
Per
Cristo
nostro
our
brothers
sisters. Signore.
vita di tanti fratelli.
ro Signore.
Per
Cristo
nostro
Signore.
!. Amen.
Amen.
11
!.
!. Amen.
il
e
L’ Arcivescovo: Padre, fonte di luce e di bontà, oggi riveli il tuo Figlio al mondo
come luce dei popoli; ascolta le preghiere che con fede ti rivolgiamo e guidaci
nel cammino di questo mondo verso la gioia radiosa della vita che verrà. Per
Cristo nostro Signore.
PRESENTAZIONE DEI DONI
I rappresentanti delle comunità cattoliche etniche di Bologna presentano un dono
all’Arcivescovo, insieme al pane e al vino per la Santa Eucaristia, mentre i gruppi
africani eseguono i canti.
I- HO GNIN NOU NANA LA SIN GNIN
Rit.: Ho gnin nou nana la sin gnin, woè ni djè nou wo ;
woè lo woè, woè ni djè nou wo!
1. Ho apeto kpo gnin noublanui. Ho pkonon siè gnin na wo. Woè ni djè nou wo
2. Ho apeto kpo gnin noublanui.
Hoo vin siè la si gnin. woè ni djè nou wo
3. Ho apeto kpo gnin noublanui.
Mi sodokoé gnin na wo.Oh ma djè nou wo.
II- E JAMBI E
Rit.: Eeee Jambi é, Jambi guiéna mi dja aa,
mébiché djagué na mio oooo (x2)
1. Jambi guiéna lè Pembè(x2),
mé biché dja guéna mio oo (bis)
2. Jambi guiéna Mayoko (x2),
mé biché dja guéna mio oo
317
3. Jambi guiéna Milima (x2),
mé biché dja guéna mio oo
(q = 80-88)
SANTO
SANTO
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S Be- ne - det-to co- lui che vie- ne nel no- me del SiFa
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o - san- na nel - l’al- to dei cie
li.
12
PATER NOSTER
PADRE NOSTRO
Ognuno recita la preghiera del Signore nella propria lingua.
CANTO DI COMUNIONE
1. ITALIANO
Astro del ciel, pargol divin,
mite Agnello redentor,
tu che i vati da lungi sognar,
tu che angeliche voci nunziar,
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.
2. FRANCESE
O nuit de foi! Sainte nuit!
Les bergers sont istruits;
confiants dans la voix des cieux.
Ils s'en vont adorer leur Dieu;
et Jésus en échange
leur sourit radieux.
3. INGLESE
Silent night, holy night,
Son of God, love's pure light.
Radiant beams from Thy holy face,
With the dawn of redeeming grace.
Jesus, Lord at Thy birth,
Jesus, Lord at Thy birt.
4. SPAGNOLO
Noche de paz, noche de amor,
en los campos el pastor,
coros celestes proclaman salud,
gracias y glorias en su plenitud,
por nuestro buen Redentor,
por nustero buen Redentor.
6. UCRAINO
Свята ніч, тиха ніч!
Ясність б’є від зірниць,
Дитинонька Пресвята,
Така ясна, мов зоря,
Спочиває в тихім сні.
7.SWAHILI
Usiku mtakatifu!
Wengine walala
wakeshao ni Yosefu tu
na Maria waliomlinda
Yesu mwana mzuri
Yesu mwana mzuri.
8. ROMENO
Vin usor, ingeri in zbor,
Bland graind pastorilor
Vestea buna rasuna in cor.
S-a nascut azi un Mantuitor
Pace-n veci tututor,
Pace-n veci tuturor!
9. TAGALOG
Natanaw na sa Silangan
Ang Talang Patnubay
Nang gabing katahimikang
Ang Sanggol sa lupa’y isilang
Ng Birheng matimtiman,
Sa hamak na sabsaban
5. POLACCO
Cicha noc, święta noc,
Pokój niesie ludziom wszem.
A u żłobka Matka Święta
Czuwa sama uśmiechnięta,
Nad Dzieciątka snem,
Nad Dzieciątka snem.
13
CANTO FINALE
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බෙත්බෙබෙබේ!අද!රෑ!උපන්නා!
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1. FRANCESE
FRANCESE
Lesanges
angesdans
dansnos
noscampagnes
campagnes
Les
ont
entonné
l'hymne
descieux;
cieux;
ont entonné l'hymne des
et
l'echo
des
nos
montagnes
et l'echo des nos montagnes
reditcecechant
chantmelodieux.
melodieux.
redit
3. SPAGNOLO
SPAGNOLO
Hoy a la tierra el cielo envìa,
Hoy
la tierra
el cielo envìa,
unaacapilla
celestial,
una
capilla
celestial,
trayendo paz y alegria,
trayendo
y alegria,
cantandopaz
el himno
triunfal.
cantando el himno triunfal.
3. INGLESE
INGLESE
Come to Bethlehem and see
Come
to Bethlehem
and
see sing;
Him Whose
birth the
angels
Come,
adore
on the
bended
knee,
Him
Whose
birth
angels
sing;
Christadore
the Lord,
the newborn
Come,
on bended
knee, King.
Christ the Lord, the newborn King.
4. ITALIANO
Giungono i …
Magi dall’Oriente,
SRILANKESE
portano
doni
BENGALESE … al Signor;
luce alle genti in tutto il mondo,
TAGALOG…
ora risplende e viene a noi.
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ෙස්සන!බිළිබෙක්!මල්!වබේ!
7.ITALIANO
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මවබෙ!ෙබේ!සුරතල්!විඳින්නා!
Cristo
nasce
sulla paglia,
බෙත්බෙබෙබේ!අද!රෑ!උපන්නා!
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Figlio
del
Padre,
Dio-con-noi,
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Verbo eterno,()(!*((!+,(--(!
Re di pace,
මවබෙ!ෙබේ!සුරතල්!විඳින්නා!
pone la tenda in mezzo
ai suoi.
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මුතු!වැනි!රූ!සපුවයි!ඇබේ!
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මුතු!වැනි!රූ!සපුවයි!ඇබේ!
POLACCO
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Betlejem (#4#!
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!
poszli nisko si! ! sk"onili
dary Jemu z"o#yli.
5.SWAHILI
Mbali kule nasikia
malaika
wa mbinguni
TESTO
PROVVISORIO
wakiimba wengi pia
wimbo huo juu angani.
6. POLACCO
Pospieszyli do Betlejem
pastuszkowie mili
poszli nisko si$ skEonili
dary Jemu zEoGyli.
14
MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO
PER LA GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO
15 gennaio 2017
“Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”
Cari fratelli e sorelle!
«Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi
accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato» (Mc 9,37; cfr Mt
18,5; Lc 9,48; Gv 13,20). Con queste parole gli Evangelisti ricordano alla
comunità cristiana un insegnamento di Gesù che è entusiasmante e, insieme,
carico di impegno. Questo detto, infatti, traccia la via sicura che conduce fino a
Dio, partendo dai più piccoli e passando attraverso il Salvatore, nella dinamica
dell’accoglienza. Proprio l’accoglienza, dunque, è condizione necessaria perché
si concretizzi questo itinerario: Dio si è fatto uno di noi, in Gesù si è fatto
bambino e l’apertura a Dio nella fede, che alimenta la speranza, si declina nella
vicinanza amorevole ai più piccoli e ai più deboli. Carità, fede e speranza sono
tutte coinvolte nelle opere di misericordia, sia spirituali sia corporali, che
abbiamo riscoperto durante il recente Giubileo Straordinario.
Ma gli Evangelisti si soffermano anche sulla responsabilità di chi va contro la
misericordia: «Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli
conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel
profondo del mare» (Mt 18,6; cfr Mc 9,42; Lc 17,2). Come non pensare a questo
severo monito considerando lo sfruttamento esercitato da gente senza scrupoli
a danno di tante bambine e tanti bambini avviati alla prostituzione o presi nel
giro della pornografia, resi schiavi del lavoro minorile o arruolati come soldati,
coinvolti in traffici di droga e altre forme di delinquenza, forzati alla fuga da
conflitti e persecuzioni, col rischio di ritrovarsi soli e abbandonati?
Per questo, in occasione dell’annuale Giornata Mondiale del Migrante e del
Rifugiato, mi sta a cuore richiamare l’attenzione sulla realtà dei migranti
minorenni, specialmente quelli soli, sollecitando tutti a prendersi cura dei
fanciulli che sono tre volte indifesi perché minori, perché stranieri e perché
inermi, quando, per varie ragioni, sono forzati a vivere lontani dalla loro terra
d’origine e separati dagli affetti familiari.
Le migrazioni, oggi, non sono un fenomeno limitato ad alcune aree del pianeta,
ma toccano tutti i continenti e vanno sempre più assumendo le dimensioni di
una drammatica questione mondiale. Non si tratta solo di persone in cerca di un
lavoro dignitoso o di migliori condizioni di vita, ma anche di uomini e donne,
anziani e bambini che sono costretti ad abbandonare le loro case con la
speranza di salvarsi e di trovare altrove pace e sicurezza. Sono in primo luogo i
15
minori a pagare i costi gravosi dell’emigrazione, provocata quasi sempre dalla
violenza, dalla miseria e dalle condizioni ambientali, fattori ai quali si associa
anche la globalizzazione nei suoi aspetti negativi. La corsa sfrenata verso
guadagni rapidi e facili comporta anche lo sviluppo di aberranti piaghe come il
traffico di bambini, lo sfruttamento e l’abuso di minori e, in generale, la
privazione dei diritti inerenti alla fanciullezza sanciti dalla Convenzione
Internazionale sui Diritti dell’Infanzia.
L’età infantile, per la sua particolare delicatezza, ha delle esigenze uniche e
irrinunciabili. Anzitutto il diritto ad un ambiente familiare sano e protetto dove
poter crescere sotto la guida e l’esempio di un papà e di una mamma; poi, il
diritto-dovere a ricevere un’educazione adeguata, principalmente nella famiglia
e anche nella scuola, dove i fanciulli possano crescere come persone e
protagonisti del futuro proprio e della rispettiva nazione. Di fatto, in molte zone
del mondo, leggere, scrivere e fare i calcoli più elementari è ancora un
privilegio per pochi. Tutti i minori, poi, hanno diritto a giocare e a fare attività
ricreative, hanno diritto insomma ad essere bambini.
Tra i migranti, invece, i fanciulli costituiscono il gruppo più vulnerabile perché,
mentre si affacciano alla vita, sono invisibili e senza voce: la precarietà li priva
di documenti, nascondendoli agli occhi del mondo; l’assenza di adulti che li
accompagnano impedisce che la loro voce si alzi e si faccia sentire. In tal modo,
i minori migranti finiscono facilmente nei livelli più bassi del degrado umano,
dove illegalità e violenza bruciano in una fiammata il futuro di troppi innocenti,
mentre la rete dell’abuso dei minori è dura da spezzare.
Come rispondere a tale realtà?
Prima di tutto rendendosi consapevoli che il fenomeno migratorio non è avulso
dalla storia della salvezza, anzi, ne fa parte. Ad esso è connesso un
comandamento di Dio: «Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché
voi siete stati forestieri in terra d’Egitto» (Es 22,20); «Amate dunque il
forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d’Egitto» (Dt 10,19).
Tale fenomeno costituisce un segno dei tempi, un segno che parla dell’opera
provvidenziale di Dio nella storia e nella comunità umana in vista della
comunione universale. Pur senza misconoscere le problematiche e, spesso, i
drammi e le tragedie delle migrazioni, come pure le difficoltà connesse
all’accoglienza dignitosa di queste persone, la Chiesa incoraggia a riconoscere il
disegno di Dio anche in questo fenomeno, con la certezza che nessuno è
straniero nella comunità cristiana, che abbraccia «ogni nazione, razza, popolo e
lingua» (Ap 7,9). Ognuno è prezioso, le persone sono più importanti delle cose e
il valore di ogni istituzione si misura sul modo in cui tratta la vita e la dignità
dell’essere umano, soprattutto in condizioni di vulnerabilità, come nel caso dei
minori migranti. Inoltre occorre puntare sulla protezione, sull’integrazione e su soluzioni
durature.
Anzitutto, si tratta di adottare ogni possibile misura per garantire ai minori
migranti protezione e difesa, perché «questi ragazzi e ragazze finiscono spesso
in strada abbandonati a sé stessi e preda di sfruttatori senza scrupoli che, più di
16
qualche volta, li trasformano in oggetto di violenza fisica, morale e
sessuale» (Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata mondiale del migrante e
del rifugiato 2008).
Del resto, la linea di demarcazione tra migrazione e traffico può farsi a volte
molto sottile. Molti sono i fattori che contribuiscono a creare uno stato di
vulnerabilità nei migranti, specie se minori: l’indigenza e la carenza di mezzi di
sopravvivenza – cui si aggiungono aspettative irreali indotte dai media –; il basso
livello di alfabetizzazione; l’ignoranza delle leggi, della cultura e spesso della
lingua dei Paesi ospitanti. Tutto ciò li rende dipendenti fisicamente e
psicologicamente. Ma la spinta più potente allo sfruttamento e all’abuso dei
bambini viene dalla domanda. Se non si trova il modo di intervenire con
maggiore rigore ed efficacia nei confronti degli approfittatori, non potranno
essere fermate le molteplici forme di schiavitù di cui sono vittime i minori.
È necessario, pertanto, che gli immigrati, proprio per il bene dei loro bambini,
collaborino sempre più strettamente con le comunità che li accolgono. Con
tanta gratitudine guardiamo agli organismi e alle istituzioni, ecclesiali e civili,
che con grande impegno offrono tempo e risorse per proteggere i minori da
svariate forme di abuso. E’ importante che si attuino collaborazioni sempre più
efficaci ed incisive, basate non solo sullo scambio di informazioni, ma anche
sull’intensificazione di reti capaci di assicurare interventi tempestivi e capillari.
Senza sottovalutare che la forza straordinaria delle comunità ecclesiali si rivela
soprattutto quando vi è unità di preghiera e comunione nella fraternità.
In secondo luogo, bisogna lavorare per l’integrazione dei bambini e dei ragazzi
migranti. Essi dipendono in tutto dalla comunità degli adulti e, molto spesso, la
scarsità di risorse finanziarie diventa impedimento all’adozione di adeguate
politiche di accoglienza, di assistenza e di inclusione. Di conseguenza, invece di
favorire l’inserimento sociale dei minori migranti, o programmi di rimpatrio
sicuro e assistito, si cerca solo di impedire il loro ingresso, favorendo così il
ricorso a reti illegali; oppure essi vengono rimandati nel Paese d’origine senza
assicurarsi che ciò corrisponda al loro effettivo “interesse superiore”.
La condizione dei migranti minorenni è ancora più grave quando si trovano in
stato di irregolarità o quando vengono assoldati dalla criminalità organizzata.
Allora essi sono spesso destinati a centri di detenzione. Non è raro, infatti, che
vengano arrestati e, poiché non hanno denaro per pagare la cauzione o il viaggio
di ritorno, possono rimanere per lunghi periodi reclusi, esposti ad abusi e
violenze di vario genere. In tali casi, il diritto degli Stati a gestire i flussi
migratori e a salvaguardare il bene comune nazionale deve coniugarsi con il
dovere di risolvere e di regolarizzare la posizione dei migranti minorenni, nel
pieno rispetto della loro dignità e cercando di andare incontro alle loro
esigenze, quando sono soli, ma anche a quelle dei loro genitori, per il bene
dell’intero nucleo familiare.
Resta poi fondamentale l’adozione di adeguate procedure nazionali e di piani di
cooperazione concordati tra i Paesi d’origine e quelli d’accoglienza, in vista
dell’eliminazione delle cause dell’emigrazione forzata dei minori.
17
In terzo luogo, rivolgo a tutti un accorato appello affinché si cerchino e si
adottino soluzioni durature. Poiché si tratta di un fenomeno complesso, la
questione dei migranti minorenni va affrontata alla radice. Guerre, violazioni
dei diritti umani, corruzione, povertà, squilibri e disastri ambientali fanno parte
delle cause del problema. I bambini sono i primi a soffrirne, subendo a volte
torture e violenze corporali, che si accompagnano a quelle morali e psichiche,
lasciando in essi dei segni quasi sempre indelebili.
È assolutamente necessario, pertanto, affrontare nei Paesi d’origine le cause
che provocano le migrazioni. Questo esige, come primo passo, l’impegno
dell’intera Comunità internazionale ad estinguere i conflitti e le violenze che
costringono le persone alla fuga. Inoltre, si impone una visione lungimirante,
capace di prevedere programmi adeguati per le aree colpite da più gravi
ingiustizie e instabilità, affinché a tutti sia garantito l’accesso allo sviluppo
autentico, che promuova il bene di bambini e bambine, speranze dell’umanità.
Infine, desidero rivolgere una parola a voi, che camminate a fianco di bambini e
ragazzi sulle vie dell’emigrazione: essi hanno bisogno del vostro prezioso aiuto,
e anche la Chiesa ha bisogno di voi e vi sostiene nel generoso servizio che
prestate. Non stancatevi di vivere con coraggio la buona testimonianza del
Vangelo, che vi chiama a riconoscere e accogliere il Signore Gesù presente nei
più piccoli e vulnerabili.
Affido tutti i minori migranti, le loro famiglie, le loro comunità, e voi che state
loro vicino, alla protezione della Santa Famiglia di Nazareth, affinché vegli su
ciascuno e li accompagni nel cammino; e alla mia preghiera unisco la
Benedizione Apostolica.
Dal Vaticano, 8 settembre 2016, Festa della Natività della B. Vergine Maria.
18
ARCIDIOCESI DI BOLOGNA
ASSISTENZA SPIRITUALE AGLI IMMIGRATI CATTOLICI
Incaricato diocesano per la pastorale dei migranti:
Mons. Juan Andrés Caniato
Via Altabella, 6 – 40126 Bologna - tel. 051.6480797 - [email protected]
Africani Anglofoni
Cappellano: Mons. Daniel Emmanuel Kamara (cell. 333.525.58.15)
Presso Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria
Via Mameli, 5 – 40132 Bologna
Santa Messa ogni domenica, ore 13.00
Incontro formativo (carismatici), martedì e venerdì ore 21.
Africani Francofoni
Cappellano: Don Louis Gabriel Tsamba (cell. 351.063.71.16)
Presso Parrocchia di S. Antonio di Savena
Via Massarenti, 59 – 40138 Bologna
Santa Messa ogni domenica, ore 15 (invernale), ore 16 (estivo)
Bangladesh
Referente: Chitra Suborna Gonsalves (cell. 334.795.47.74)
Presso Cappella di Villa Pallavicini
Via Marco Emilio Lepido 196 – 40132 Bologna
La Santa Messa viene celebrata a Natale, Pasqua e saltuariamente durante
l’anno.
La comunità si riunisce per incontri di festa e di preghiera comune.
Eritrei cattolici di rito etiope
Cappellano: Don Kidanemariam Tesfamariam Gebregzabher (cell. 328.169.36.51)
Presso Santuario del Santissimo Crocifisso al Cestello
Via del Cestello, 25 – 40124 Bologna
Celebrazioni I e III domenica del mese, ore 15,30 (il programma può subire
variazioni).
Filippini
1) Movimento Yahweh Elohim Catholic Charismatic Community
Referente: Yun Soriano (Tel. 051.634.65.01)
Basilica S. Maria dei Servi
Strada Maggiore, 43 – 40125 Bologna
Santa Messa ultima domenica del mese, ore 15.30
2) Comunità Carismatica El Shaddai
Referente: Michelina Lopez (cell. 329.265.41.28)
Presso Parrocchia Ss. Bartolomeo e Gaetano
Strada Maggiore, 4 – 40125 Bologna
Santa Messa ogni domenica, ore 9 (la prima domenica del mese, ore 10.45)
19
Latino Americani Ispanofoni
- Confraternita Señor de los Milagros:
José de la Cruz (cell. 389.510.54.93)
- Comunità Ecuatoriana (Virgen del Quiche):
Carmen Escobar (cell. 328.006.29.54)
Presso Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano
Strada Maggiore, 4 – 40125 Bologna
Santa Messa ogni domenica, ore 17.00 (l’ultima domenica del mese, ore 12)
Polacchi
Cappellano: P. Tomasz Klimczak (cell. 348.062.09.73)
1) Presso Parrocchia S. Caterina di Strada Maggiore
Strada Maggiore, 76 – 40125 Bologna
Santa Messa ogni domenica, ore 15,30
2) Presso Santuario della Madonna delle Creti
Via delle Creti – 40054 Budrio (BO)
Santa Messa ogni domenica, ore 10
Incontro formativo, ogni II e IV giovedì del mese
Suore Missionarie di Cristo Re per gli immigrati polacchi
Santuario della Pioggia – Via Avesella, 2 - 40121 Bologna (Tel. 051.23.51.84)
Romeni di Rito greco-cattolico
Parroco: Don Marinel Muresan (cell. 349.299.31.09)
Parrocchia personale di Santa Croce dei Romeni
Via del Cestello, 25 – 40124 Bologna
Divina Liturgia ogni domenica ore 10,30
Romeni di Rito latino
Cappellano: Don Claudio Gherghel (cell. 320.383.73.61)
Presso Parrocchia della Santissima Annunziata
Via S. Mamolo, 2 – 40136 Bologna
Santa Messa ogni domenica ore 15.30
Sri Lanka
Cappellano: don Christo Fernando (cell. 380.651.03.64)
Presso Parrocchia di Sant’Antonio Maria Pucci
Via della Repubblica, 28 - 40127 Bologna
Santa Messa ogni domenica ore 12
Ucraini di Rito Greco-Cattolico
Parroco: Don Andriy Zhyburskyy (cell. 328.192.38.09)
1) Parrocchia personale di San Michele degli Ucraini
Via de’ Leprosetti, 2 – 40125 Bologna
Divina Liturgia ogni domenica ore 10 e 14; giorni feriali, ore 14
2) Chiesa di Santa Maria Maddalena di Cento (FE)
Via Gennari, 68 – 44042 Cento (FE)
Divina Liturgia, I e III domenica del mese , ore 16.30
20