La Costellazione del del LEONE LEONE Domani, 22 luglio 2013 , alle ore 17,55 circa, il Sole, nel corso del suo moto apparente attraverso il cielo, entrerà nella Costellazione del Leone. Ciò, però solo per tradizione perché, in realtà, il Sole, entra nella Costellazione del “Cancro”. Questo “sfasamento zodiacale” rispetto al passato, è dovuto al fenomeno della Precessione degli Equinozi per via del quale la Terra cambia in modo lento, ma continuo e inesorabile, l’orientamento del suo asse di rotazione rispetto alle stelle fisse di riferimento situate nella sfera celeste. Il moto di precessione fa compiere all’asse terrestre un giro completo quasi ogni 26.000 anni, talché, tra circa 13.000 anni, la Stella Vega prenderà il posto attualmente occupato dalla Stella Polare, quale Polo Nord della Terra nel firmamento. Comunque piace continuare a pensare il sole nella Costellazione del Leone soprattutto per il suo suggestivo significato ancestrale. Comincia così il periodo più caldo dell’anno, comunemente detto “Solleone” che dura almeno fino al 22 agosto quando il Sole passa nella Costellazione della Vergine. Quella del Leone è la quinta Costellazione dello Zodiaco e rappresenta il felino accovacciato con la testa che guarda verso ovest. Ad osservarlo meglio, però, ha la forma di una falce ed il suo segno Ω rappresenta molto probabilmente la testa e la criniera del leone maschio. È una delle costellazioni più brillanti dell’universo e comprende almeno 100 stelle molto luminose, tra cui: - Regolo: in latino “piccolo Re” - Adhafera: astro giallo il cui nome significa la “cresta del Leone”; - Rasalas: le “sopracciglia”; - Algenabi: stella meridionale della testa del Leone; - Duhr: la schiena del Leone; - Denebola: la coda del Leone Mitologicamente “Leo” rappresenta il leone di “Nemea”, città a sud di Corinto, il quale uccideva in gran numero gli abitanti del luogo. Ercole, su incarico di Giunone andò a caccia dell’animale e ingaggiò con esso una terribile battaglia, tentando invano di ucciderlo con clava e frecce, ma senza risultato perché la belva era invulnerabile. Poi, Ercole, nella prima delle sue “sette fati che” riuscì ad sopprimerlo con le proprie mani, soffocandolo, e lo portò in trionfo per la città. Il Solleone, che per gli Egiziani significava il periodo dell’intensa calura estiva, era l’emblema della violenza e della ferocia perché essi subivano danni dai leoni i quali, per il forte caldo, abbandonavano le loro tane nel deserto e andavano a cercare frescura presso le rive del Nilo. Nei loro spostamenti però facevano strage degli uomini che incontravano lungo il cammino e per questo erano fortemente temuti. La forte calura estiva è detta anche “Canicola” poiché la Costellazione del “Cane”, che però non è zodiacale, si trova in prossimità di quella del Leone e quindi ne condivide le condizioni.