CONTENUTI DIGITALI INTEGRATIVI La beffa dell’astrologia Furono gli antichi Greci a suddividere il percorso apparente annuale del Sole attraverso la sfera celeste in 12 parti e a dare a ognuno di questi settori il nome della maggiore costellazione presente (il cosiddetto segno zodiacale). La pretesa di tratteggiare il carattere e persino di prevedere il futuro di una persona in base al suo segno zodiacale («fare l’oroscopo») scaturisce dall’idea che il momento della nascita sia fondamentale per il destino di un individuo e che le posizioni giornaliere del Sole, dei pianeti e della Luna rispetto allo sfondo celeste possano influire sulla nostra sorte. Esistono però almeno tre buone ragioni per diffidare: – nulla dimostra che gli astri possano influenzare la nostra vita; – la suddivisione nei 12 segni è assolutamente arbitraria; – da quando anticamente sono state operate le suddivisioni dello zodiaco le costellazioni si sono spostate: chi è nato nella prima metà di agosto, per esempio, viene considerato del segno del Leone, ma in realtà il Sole in quel periodo attraversa, nel suo moto apparente, la costellazione del Cancro. Occorre perciò evitare di confondere l’astronomia, che è una vera scienza, con l’astrologia, che di scientifico non ha nulla.