47 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 5 MAGGIO 2015 Spettacoli [email protected] Persino il cinepanettone sarà ambientato a Gomorra Il nuovo cinepanettone di Natale con Lillo e Greg si intitolerà «Natale a Gomorra - Pallottole e champagne». Sarà diretto da Volfango De Biasi. www.ecodibergamo.it Biondi: «La gente cerca di sgretolarti La musica però ti aiuta» Mario venerdì canta al Creberg Teatro Con il nuovo album «Beyond» ha deciso di andare oltre il blues, il soul, i suoi successi E poi il moderno oggi è attraSoul, blues & oltre. versato dal vintage. Nel disco Mario Biondi ha intitolato il ci sono influssi degli anni Otsuo nuovo album (in uscita tanta e Novanta, degli anni Setoggi) «Beyond», quasi a sottoli- tanta anche, accanto a un tratneare la voglia di andare al di to decisamente più attuale. là dello stile consolidato. Voce “Beyond” è un progetto giovafonda da crooner rubacuori, ne. Propone una visione della Biondi parte oggi stesso in musica che può abbracciare tour, da Torino e venerdì - 8 anche un pubblico giovanile». maggio - farà tappa al Creberg Tra i solchi un funky-tango, Teatro di Bergamo «All Of My Life», e (inizio ore 21; bipezzi come «Come glietti disponibili). «Ho voluto Down» dove la ricer«L’idea del titolo nava avanti. All’inrimettermi ca sce dalla voglia di aldomani di «Sun» zare un po’ l’asticelin gioco, Mario Biondi poteva la. Mi piace metterreplicare una esplorare anche mi in gioco sul sound formula vincente altre facce che gli ha portato e sui moduli di canto» spiega. «Volevo di me stesso» fortuna in Italia e alprovare a esplorare l’estero, invece ha altre sfaccettature preferito sperimendel mio carattere, della vocali- tare dell’altro: «La verità è che tà, della musica in genere». sono un inquieto, un’anima in pena. Non mi piace sedermi Un suono moderno sugli allori. Non mi va di essere Il tratto caratteristico di una forma di me stesso e in «Beyond» è la modernità del particolare quella che è piaciusuono, anche se qualche volta ta. Ognuno di noi ha tante sfacil clima ritorna vintage. «Ho cettature; siamo tutto, niente, cercato di superare un cliché. siamo simpatici, antipatici, Il termine modernità è aperto, belli, brutti. Mi piace dimoè difficile definirne il confine. strare tutto quello che sento e UGO BACCI vivo dalla parte artistica. Non sempre combacia con la parte personale, diciamo che c’è un bel match». A proposito di quello strano equilibrio che si instaura tra vintage e modernità, Biondi è andato a girare il videoclip di «Love Is A Temple» al Vittoriale di Gardone Riviera, la magnifica dimora di Gabriele D’Annunzio. Dove le architetture, il parco fanno da sfondo al racconto sentimentale. «È quasi un tempio della modernità, e dell’amore, il Vittoriale. Concede una visione che va al di là, evoca un immaginario molto osé. Supera i luoghi comuni». Il tema dell’amore In alcune canzoni il tema dell’amore è ricorrente, nel brano finale, «Where Does The Money Go», ci si chiede dove vadano a finire i soldi. Tempo in «levare», il pezzo sottolinea ironicamente un tema forte che attraversa la quotidianità di ognuno: «Ho pensato di arrangiare quel brano in diverse maniere, ma non prendeva la forma giusta, non lo trovavo A Stezzano arriva Fragola «Preferisco imparare» A vent’anni suonati Lorenzo Fragola ha alle spalle un promettente futuro e davanti a sé risultati brillanti. Anche per questo è pensabile che siano in molti oggi, alle 17, ad aspettarlo al varco del centro commerciale «Le due torri» di Stezzano, dove il ragazzo si reca ad incontrare i fan e a firmare le copie del suo album d’esordio «1995». Già vincitore di X-Factor, con alle spalle un singolo certificato doppio platino, ha partecipato al Festival di Sanremo nella categoria Big, con piazzamento a metà classifica. Ora l’album «1995», prodotto da Fausto Cogliati e Fabrizio Ferraguzzo, ha già mietuto consensi in classifica, e a meno di un mese dalla pubblicazione ha conquistato il disco d’oro. Lo stesso Fragola ha scritto buona parte dei testi, curato gli arrangiamenti, anche se tutti i brani portano la firma Lorenzo Fragola a X Factor FOTO ANSA/ D. DAL ZENNARO Mario Biondi a Bergamo nel 2012 FOTO FRAU consono con il resto del progetto. Quando mi è venuta l’idea del ritmo reggae la canzone “ha quagliato”. Il tema ci tocca da sempre, tanto più ora che c’è crisi. Il denaro è come le donne: né con loro, né senza di loro. È che i soldi non si sa mai dove vadano a finire, se l’hai dato a qualcuno non sai mai se tornerà». Nel disco precedente c’era Chaka Khan a dialogare con Biondi, qui compaiono altri amici: l’immancabile Bluey degli Incognito, Jeff Cascaro, i Dap Kings, Bernard Butler degli Suede, Dee Dee Bridgewater che ha scritto un testo su melodia dolcissima. «C’è anche Alain Clark, applicato a “Blind”, Bluey mi ha aiutato a scrivere il testo di “Another Kind Of Love”. Sono in buona compagnia. Dee Dee l’ho incontrata al Blue Note di Milano e le ho detto: ho una canzone dolcissima, mettici qualche parola. Lo ha fatto, ma mi ha fatto penare: è l’ultimo testo che mi è arrivato». Biondi non dimentica che è partito da Bergamo il successo di «Handful Of Soul», dieci anni or sono: «Il percorso è stato tortuoso, se si vivesse solo di musica sarebbe tutto più facile; la vita ti mette sempre alla prova su tanti fronti. La gente si attacca, ti attacca, magari non vive bene il successo che hai, cerca di sgretolarti. Allora la musica aiuta». 1 di un coautore. Si va da Nek a Tom Odell, tanto per confermare che l’album è vario, multi-sfaccettato, tra pop acustico e soul bianco, tra Ed Sheeran, Paolo Nutini e JamesMorrison. La formula della love ballad affiora qua e là, da «Siamo uguali» a «Distante», passando per «La nostra vita è oggi». Un po’ di soft rock non guasta il clima di «Best Of Me», «Homeland» e «Da sempre». Il linguaggio scelto da Fragola e dal suo staff è moderno. «1995» è un disco intelligente, al passo con i tempi. Il singolo sanremese è molto centrato. È di ieri la notizia che è disco di platino. Successo aperto, progressivo. Lorenzo è una promessa già mantenuta, nonostante la giovanissima età. «Ho sempre tenuto presente quello che volevo» spiega Lorenzo. «E così mi sono accostato al disco avendo ben chiaro in testa le cose che intendevo fare. È facile farsi condizionare da quello che fanno gli altri, dalle influenze musicali in genere, ma ho avuto la fortuna di incontrare uno staff di lavoro che mi ha aiutato a portare avanti le mie idee». Lorenzo suona da quando ha cinque anni, la musica lo ha ac- compagnato da sempre. A un certo punto però il panorama che aveva intorno è cambiato. Fare canzoni è diventato un discorso tremendamente serio. «Mi sono reso conto che qualcosa stava cambiando quando sono entrato in studio per incidere “The Reason Why”. Lì ho capito che mi sarei confrontato con una realtà diversa, con altri cantanti. Diventavo un concorrente ed entravo in quel mondo che scrutavo da lontano». X-Factor prima e Sanremo poi hanno cambiato radicalmente la visione di Lorenzo che a «1995» ha lavorato con grande dedizione, seguendo ogni fase della lavorazione. «Preferisco imparare, mettermi in gioco in quel che non so fare. Quando sono entrato in studio mi è piaciuto seguire ogni cosa, dalla pre-produzione alla produzione, dagli arrangiamenti al master. Credo che mettere qualcosa di tuo in ogni cosa alla fine ripaghi. Se hai fatto un errore è tuo e non puoi dare la colpa a nessuno. Se hai fatto la cosa giusta sei felice, perché hai concretizzato una tua idea». 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA U. B. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Omossessualità Una rassegna tra cinema, danza, letture Bergamo Città dei Mille? Certo, «ma dei mille amori»: così annuncia una prossima iniziativa l’Assessore comunale alle Politiche sociali, Maria Carla Marchesi, presentando la rassegna cinematografica «Orlando», alla seconda edizione. Si svolgerà all’Auditorium di piazza della Libertà (e in altri spazi cittadini) dal 13 al 17 maggio. La rassegna è stata presentata dall’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti, dall’assessore alle Politiche sociali Maria Carla Marchesi e da Mauro Danesi, l’organizzatore, e Angelo Signorelli, presidente di Laboratorio 80. Dedicata a identità di genere e orientamenti sessuali, proporrà più di venti appuntamenti tra cinema, danza, performance, incontri e reading: in programma diverse anteprime, tra le quali, provenienti dal MoMA di New York, due film di Andy Warhol: sabato 16, «Camp» (1965) e domenica 17 «Mario Banana». In calendario ci sono 12 film, tra cui diversi in anteprima. Raccontano amori, sperimentazioni, relazioni anti-convenzionali, differenze, protagonismi, difficoltà. Tra i registi, lo svedese Ester Martin Bergsmark, il britannico Peter Strickland, l’italiano Francesco Scarponi, con la produzione di Lab 80 film (domenica 17, ore 20,45). Venerdì 15 iniziative all’insegna della danza, in collaborazione con il Festival Danza Estate. Protagonista lo spettacolo Joseph di Alessandro Sciarroni, alle 21 in Auditorium. Domenica 17 letture di Pier Vittorio Tondelli, scrittore omosessuale scomparso nel 1991 (Teatro Tascabile, ore 17,30). 1