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Sound and Music - Novità discografiche MAGGIO 2011
Respighi
75° anniversario
La musica del grande compositore
in promozione nel catalogo Sound and Music
Columns - MAGGIO 2011
In questo numero…
Hyperion
CPO
Chandos
Mariinsky
Audite
Testament
Wigmore Hall
Supraphon
Urania
Playa Sound
Tactus
Pegasus
Linn
Naim
Esoteric
OMR
Premium
Speakers Corner
Stockfisch
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L’intervista
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Gianandrea Noseda
Servizio novità
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Più premiati
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Primo piano
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DMITRI SHOSTAKOVICH
SINFONIE N. 3 E N. 10
Coro e Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo
Valery Gergiev
FRANK MARTIN
DER STURM
Solisti, Netherlands Radio Philharmonic Orchestra, T. Fischer
CDA67821/3 (3 CD al prezzo di 2)
Questo cofanetto triplo costituisce un evento di grande importanza per la Hyperion. Infatti, la bellissima
opera in tre atti di Frank
Martin Der Sturm non è
solo la prima opera di ampio respiro registrata dal
vivo dall’etichetta londinese, ma costituisce anche
un’imperdibile occasione
per andare alla scoperta di un capolavoro operistico del XX secolo caduto da tempo nell’oblio. Basata sulla celebre commedia
shakespeariana La tempesta, l’opera di Martin viene riportata
alla vita da una Netherlands Radio Philharmonic Orchestra in
forma smagliante diretta con piglio e molto buon gusto da un
ispirato Thierry Fischer, che riesce a esprimere in maniera molto
efficace l’energia e la passione di un cast di cantanti di altissimo
livello. Robert Holl tratteggia in maniera magistrale il personaggio di Prospero, Simon O’Neill veste i panni di Ferdinand e
Dennis Wilgenhof quelli di Caliban, mentre Christine Buffle
impersona Miranda e James Gilchrist esegue la parte di Antonio.
Concepita verso la fine della vita di Martin, Der Sturm richiese
al compositore svizzero tre anni di lavoro e oggi è considerata
una delle sue opere più belle e significative. Un’occasione davvero imperdibile per ascoltare un caposaldo del repertorio operistico del XX secolo.
CARL LOEWE
LIEDER E BALLATE
F. Boesch, baritono - R. Vignoles, pianoforte
CDA67866 (CD alto prezzo)
MAR0511
Per tutta la durata della
sua carriera il compositore
tedesco Carl Loewe fu
spesso definito lo “Schubert della Germania settentrionale”, un giudizio
quanto mai lusinghiero
che trova conferma da un
lato nel contributo fondamentale che diede nello
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Columns - MAGGIO 2011
sviluppo della ballata romantica in una vera e propria forma
d’arte e dall’altro in una produzione molto vasta, che comprende oltre 400 Lieder e ballate. In particolare, la magistrale
ed efficacissima commistione degli stili lirico e drammatico
con cui seppe dare nerbo a lunghi poemi di carattere narrativo
venne presa a modello da un gran numero di compositori delle generazioni successive. Molte delle ballate presentate in
questo disco sono considerate tra i massimi capolavori del
genere, come si può facilmente notare dalla magistrale interpretazione del giovane baritono austriaco Florian Boesch,
che fa il suo esordio nel catalogo della prestigiosa etichetta
inglese. La sua straordinaria capacità di tratteggiare ritratti e
di narrare storie dai toni romantici gli consente di ridare a
questi brani una nuova vita, anche grazie a una rigorosa coerenza musicale che si sposa a meraviglia con un lirismo molto coinvolgente. L’accompagnamento pianistico fantasioso e
a tratti molto ardito di Loewe trova l’interprete ideale in Roger Vignoles, che aggiunge una nuova perla preziosa alla sua
strepitosa discografia pubblicata dalla Hyperion.
PHILIPP SCHOENDORFF
pe de Monte, che in seguito ricoprì l’incarico di maestro del
coro della corte praghese dell’imperatore Rodolfo II. Accanto alle opere di Schoendorff, vengono proposti un Magnificat
e i due mottetti di de Monte su cui l’allievo basò le sue due
messe. Un disco di stupefacente bellezza, che non può assolutamente mancare nella collezione di nessun appassionato di
polifonia antica che si rispetti.
L’ensemble Cinquecento su HYPERION:
PHILIPPE DE MONTE
JACOBUS VAET
MISSA ULTIMI MIEI SOSPIRI
MISSA EGO FLOS CAMPI
CDA67658
CDA67733
INTEGRALE DELLE OPERE SACRE
Cinquecento
DMITRI SHOSTAKOVICH
TRII PER ARCHI E PIANOFORTE
CDA67854 (CD alto prezzo)
P. Schoendorff: Missa
Usquequo Domine; Magnificat sexti toni; Te decet
hymnus; Veni Sancte Spiritus; Missa super La dolce
vista P. de Monte: Usquequo Domine oblivisceris
me?; Magnificat quarti
toni; La dolce vista della
donna mia
Vincitore di una nomination ai Gramophone Award, l’ensemble Cinquecento aggiunge alla propria discografia pubblicata dalla Hyperion un
nuovo disco destinato con ogni probabilità a fare incetta di
premi come quelli che lo hanno preceduto. Composto da sei
cantori provenienti da cinque diversi paesi europei, questo
ensemble si è inserito nel novero delle migliori formazioni
filologiche del mondo. Le sonorità al tempo stesso delicate
e ricche, trasparenti e vibranti dell’ensemble Cinquecento si
sono rivelate lo strumento ideale per riportare alla vita le elaborate architetture polifoniche del repertorio sacro del XVI
secolo e la spiccata musicalità, la personalità individuale,
il morbido fraseggio, la palpabile partecipazione emotiva e
l’impeccabile intonazione dei suoi componenti contribuisce
a rendere questo disco un titolo di assoluto riferimento per
gli appassionati di musica rinascimentale. Il programma di
questo disco presenta tutte le opere pervenuteci di Philipp
Schoendorff (1565/70-ca 1617), allievo del celebre Philip-
Susan Gritton, soprano
The Florestan Trio
CDA67834 (CD alto prezzo)
D. Shostakovich: Trio n. 1
per archi e pianoforte op. 8
Poème; Sette Romanze su
testi di Alexander Blok op.
127; Trio n. 2 per archi e
pianoforte op. 67
Dopo 16 anni di strepitosi
successi confortati dall’unanime plauso della stampa specializzata di tutto il
mondo, alla fine del 2011
le strade dei tre componenti del Florestan Trio si separeranno.
Si tratta di un vero peccato, perché l’aristocratica eleganza e il
brioso virtuosismo delle interpretazioni dell’ensemble britannico hanno saputo conquistare i pubblici di tutto il mondo, al
punto che non è per nulla esagerato definire lo scioglimento del
Florestan Trio una grave perdita per il panorama cameristico
internazionale. In quest’ultimo disco il Florestan Trio propone
un programma dedicato interamente a Shostakovich, comprendente i due trii per archi e pianoforte e le Sette Romanze su testi
di Alexander Blok, che vedono protagonista lo splendido timbro
sopranile di Susan Gritton. Il Trio n. 1 per archi e pianoforte
op. 8 venne composto nel 1923, frutto di straordinaria maturità
per uno studente di composizione appena diciassettenne. Eseguito per la prima volta oltre vent’anni più tardi nella fase più
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Columns - MAGGIO 2011
sanguinosa della seconda guerra mondiale, il Trio n. 2 è invece
considerato tra i massimi capolavori di Shostakovich per lo spirito inquieto che lo anima dalla prima all’ultima battuta, basato
sull’accostamento di un gran numero di elementi drammatici
contrastanti. Le Sette Romanze su testi di Alexander Blok vennero scritte su richiesta di Mstislav Rostropovich, che voleva
espandere il repertorio suo e di sua moglie, il celebre soprano
Galina Vishnevskaya. Questo ciclo vocale dai tratti al tempo
stesso intimi e insoliti esprime con grande efficacia la dolcezza e l’intensità dell’amore, minacciato dall’ombra incombente
dell’oscurità. Anche in quest’ultima registrazione il Florestan
Trio sfoggia una classe cristallina, una spiccata musicalità e un
approccio interpretativo assolutamente impeccabile.
JEAN SIBELIUS - BEDRICH SMETANA
QUARTETTI PER ARCHI
Dante Quartet
CDA67845 (CD alto prezzo)
J. Sibelius: Quartetto per
archi op. 56 Voces intimae
B. Smetana: Quartetto per
archi n. 1 Dalla mia vita;
Quartetto per archi n. 2
Freschi vincitori del BBC
Music Magazine Award,
i quattro componenti del
Dante Quartet propongono
nel loro terzo disco realizzato per la Hyperion ai
quartetti di Smetana e di Sibelius. Giustamente esaltato per le
sue splendide interpretazioni e per il suo fraseggio aristocratico e
ricco di sensibilità, il Dante Quartet riesce a esprimere alla perfezione la grande intensità emotiva che pervade questi capolavori
della cameristica del Tardo Romanticismo. Intitolato “Dalla mia
vita”, il Quartetto n. 1 di Bedrich Smetana ripercorre le tappe
salienti dell’esistenza del compositore boemo, partendo dagli
anni giovanili, dai primi amori e dalla vocazione per la musica,
per arrivare all’epoca in cui si profilò lo spettro della sordità. Il
tenebroso Quartetto n. 2 si pone in linea con l’opera precedente,
continuando a delineare la vita di Smetana. Quest’opera di straordinaria intensità presenta un linguaggio musicale tanto ardito
quanto insolito, che descrive in maniera molto commovente la
perdita dell’udito di Smetana. È interessante notare come sia
Smetana sia Sibelius affrontarono i periodi più difficili della loro
vita facendo ricorso alle atmosfere intime del quartetto per archi.
Sotto il profilo stilistico, il Quartetto Voces intimae è considerato da molti una intensa prefigurazione della Quarta Sinfonia,
un’opera tormentata scritta durante una delle fasi più acute della
depressione che funestò gran parte della vita di Sibelius. Queste
opere consentono di immergersi nelle vite di due grandi compositori e vengono eseguite dal Dante Quartet con assoluta convinzione e tecnica impeccabile.
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TOMÁS LUIS DE VICTORIA
MISSA TRAHE ME POST TE E MOTTETTI
Iain Simcock, organo
The Choir of Westminster Cathedral, James O’Donnell
CDH55376 (CD medio prezzo)
T.L. de Victoria: Trahe me
post te; Missa Trahe me
post te; Alma redemptoris
mater a 8; Ave regina caelorum; Regina caeli laetare
a 5; Salve regina a 8; Magnificat primi toni a 8
«[Questo disco presenta] alcune delle opere più
espressive e drammatiche
di Tomás Luis de Victoria
[…] Dopo aver ascoltato questa splendida incisione le orecchie
continuano a bearsi di tanta bellezza e il cuore a gioirne: nel
complesso si tratta del rimedio ideale per superare i mesi più
tristi dell’inverno» (Gramophone) «Una lode incondizionata per
la straordinaria serenità e la pura bellezza che pervadono questo
splendido disco» (Choir & Organ) «Assolutamente riuscito, assolutamente strepitoso, assolutamente unico» (Musica, Italia).
FRANZ JOSEPH HAYDN
OPERE VOCALI
Lisa Milne, Bernarda Fink, John Mark Ainsley
Roger Vignoles, pianoforte
CDH55355 (CD medio prezzo)
F.J. Haydn: Arianna a Naxos; Das Leben ist ein
Traum; Auch die sprödeste
der Schönen; Sailor’s song;
Recollection; The wanderer; Pastoral song; Piercing eyes; Despair; Sympathy; Pleasing pain; She
never told her love; The
mermaid’s song; Transport
of pleasure Content; Fidelity; The spirit’s song; O tuneful voice
Verso la fine della sua vita Franz Joseph Haydn compì due viaggi in Inghilterra e si trattenne per diversi mesi a Londra, dove gli
appassionati di musica gli tributarono un vero e proprio trionfo.
Oltre alle celebri Sinfonie Londinesi, nel corso dei suoi soggiorni nella capitale britannica Haydn scrisse un gran numero
di lavori, tra cui parecchie opere cameristiche e vocali, molte
delle quali basate sui testi poetici della sua amica Anne Hunter.
Questo splendido disco raccoglie tutti i brani più famosi, oltre a
una bella silloge di Lieder in tedesco e ad Arianna a Naxos, una
Columns - MAGGIO 2011
scena di ampio respiro basata su un testo italiano di autore anonimo. «Conosco pochi modi più piacevoli per trascorrere un’ora
dell’ascolto di questo incantevole disco» (International Early
Music Review) «Un altro strepitoso disco dedicato al repertorio vocale firmato dalla Hyperion» (The Sunday Times) «Anche
gli appassionati più incalliti delle edizioni filologiche faranno
molta fatica a trovare difetti nelle interpretazioni del fantastico
dream team messo in campo dalla Hyperion» (The Independent
on Sunday) «Un vero trionfo» (Fanfare, Stati Uniti) «Questo
repertorio tanto raffinato quanto sconosciuto viene proposto in
un disco di eccezionale musicalità, che saprà sicuramente entusiasmare tutti gli appassionati» (Gramophone).
ANTON BRUCKNER - RICHARD STRAUSS
OPERE CAMERISTICHE
Raphael Ensemble
CDH55372 (CD medio prezzo)
R. Strauss: Capriccio op.
85 A. Bruckner: Quintetto
per archi in fa maggiore;
Intermezzo in re minore
«In questo splendido disco
[…] fin dalle prime battute
del Quintetto di Bruckner
– uno dei quintetti più belli per qualunque organico
della letteratura cameristica di tutti i tempi – si nota
un’intensità che eguaglia la sua imponente struttura […] Fin
dall’inizio del Preludio, un brano di dolorosa bellezza, […] ci si
rende conto che stiamo per ascoltare una lettura di altissimo livello» (CD Review) «Caldamente raccomandato» (Hi-Fi News)
«Un disco che si colloca al vertice di una discografia molto limitata» (Fanfare, Stati Uniti) «Un’interpretazione superba» (CD
Compact, Spagna).
Per dare un’idea dell’altissimo livello artistico che
caratterizza le tre opere
pubblicate dalla CPO in
collaborazione con il Boston Early Music Festival
basta dire che tutte hanno
ricevuto una nomination ai
Grammy come Miglior
Produzione Operistica. È
quindi con giustificato orgoglio che la casa discografica tedesca presenta questo mese una nuova opera barocca andata in
scena a Boston, Venus and Adonis di John Blow, considerata da
molti musicologi la prima “vera” opera inglese. Le evidenti
analogie esistenti tra il capolavoro di Blow e il Dido and Aeneas di Henry Purcell pare avvalorare l’ipotesi che le due opere
siano state composte più o meno nello stesso periodo e che la
loro genesi abbia avuto più di un punto di contatto. Tuttavia, se
Dido and Aeneas si colloca nella gloriosa tradizione epica che
andava tanto di moda nella seconda metà del XVII secolo, Venus and Adonis costituisce uno dei migliori esempi del genere
pastorale. A differenza di molte altre opere coeve, caratterizzate dalla presenza di interminabili recitativi, per Venus and Adonis Blow scrisse musica per tutto lo svolgimento dell’azione,
divisa in tre atti preceduti da un incantevole prologo pastorale
e conclusi da un epilogo tragico e molto commovente. Facendo seguito all’Actéon di Marc-Antoine Charpentier, i direttori
artistici dell’importante rassegna americana Paul O’Dette e
Stephen Stubbs offrono una nuova imperdibile chicca agli estimatori di rarità barocche, grazie alla magnifica interpretazione
del complesso di strumenti originali Boston Early Music Festival Chamber Ensemble e a un cast di giovani cantanti di altissimo livello.
Già disponibili del Early Music Festival Vocal & Chamber Ensembles
JOHANN GEORG CONRADI: ARIADNE
CPO777073 (3 CD al prezzo di 2)
JEAN-BAPTISTE LULLY: THESÉE
CPO777240 (3 CD al prezzo di 2)
JEAN-BAPTISTE LULLY: PSYCHÉ
CPO777367 (3 CD al prezzo di 2)
JOHN BLOW
VENUS AND ADONIS
Solisti, Boston Early Music Festival Vocal & Chamber Ensembles
Paul O’Dette e Stephen Stubbs
CPO777614 (CD alto prezzo)
J. Blow: Venus and Adonis; Ode per la festa di Santa Cecilia Welcome, ev’ry Guest; Ground per due violini e basso continuo; Chloe
found Amyntas lying all in tears
MARC-ANTOINE CHARPENTIER: ACTÉON
CPO777613
OSKAR NEDBAL
DIE WINZERBRAUT
Solisti, Chor und Orchester des Musik Theater Schönbrunn
Herbert Mogg
CPO777629 (2 CD alto prezzo)
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Columns - MAGGIO 2011
Come molti altri compositori di operette, anche
Oskar Nedbal si avvicinò
alla musica seguendo il
percorso più classico, studiando con un maestro del
calibro
di
Antonín
Dvorák. Quando nel 1892
concluse i suoi studi, il
diciottenne Nedbal aveva
già fondato il Quartetto Boemo, una formazione che riscosse
un grandissimo successo e dove Nedbal continuò a ricoprire
il ruolo di violista fino al 1906. In seguito si trasferì a Vienna, dove si mise in evidenza come direttore di buon talento,
venendo però ben presto conquistato dall’irresistibile fascino dell’operetta, genere che in quegli anni stava conoscendo
un successo senza precedenti. Nel giro di pochissimo tempo
Nedbal dimostrò di avere la stoffa per affermarsi in questo
ambito in vertiginosa ascesa, come dimostra il fatto che la
sua seconda operetta, Polenblut (Sangue Polacco, evidente
allusione alla allora famosissima Wiener Blut di Johann
Strauss II) ottenne uno strepitoso successo sia a Vienna sia
all’estero, al punto da essere considerata ancora oggi il suo
massimo capolavoro. Anche l’operetta successiva, Die Winzerbraut (La sposa della vigna), è basata su motivi tratti dalla tradizione popolare, questa volta croata. Se in Polenblut il
colore locale era rappresentato dal krakowiak, in Die Winzerbraut questo ruolo viene affidato al kolo, una danza che
fa entrare l’ascoltatore nello spirito della vicenda fin dalle
primissime note dell’ouverture. Con questo strepitoso cofanetto doppio lo Schönbrunn Music Theatre e il suo direttore
Herbert Mogg hanno fatto un nuovo regalo di inestimabile
valore agli appassionati di operetta.
apprese che il manoscritto della Quarta era riapparso negli
Stati Uniti. Grazie a questa fortunata riscoperta, la CPO è
orgogliosa di annunciare il completamento della prima integrale delle sinfonie di Krenek. Nel 1938 Krenek si stabilì
negli Stati Uniti, dove sbarcò il lunario insegnando in diverse università. Nel corso di questi incarichi accademici
Krenek conobbe Dimitri Mitropoulos, che da allora divenne suo paladino, dirigendo un gran numero di sue opere sia
vecchie sia nuove. Fu proprio Mitropoulos a commissionare
la Quarta Sinfonia, che tenne a battesimo a New York nel
1947. Si tratta di un’opera molto complessa, nella quale la
scrittura atonale si accompagna a eleganti spunti tonali. Al
contrario, il Concerto Grosso n. 2 è un’opera pervasa da
una grande verve e da una irresistibile vitalità, composta da
Krenek durante la sua fase neobarocca degli anni Venti. Un
nuovo successo della NDR Radiophilharmonie, diretta con
piglio e molto buon gusto da un ispirato Alun Francis.
Solisti: Volker Worlitzsch, violino; Dimitar Penkov, viola;
Nikolai Schneider, violoncello.
Ernst Krenek su CPO:
SINFONIE N. 1 E 5
NDR Radiophilharmonie, Takao Ukigaya
CPO359 (CD basso prezzo)
SINFONIA N. 2
NDR Radiophilharmonie, Takao Ukigaya
CPO255 (CD basso prezzo)
SINFONIA N. 3. POTPOURRI OP. 54
NDR Radiophilharmonie, Takao Ukigaya
CPO236 (CD basso prezzo)
ERNST KRENEK
CHRISTOPH WILLIBALD GLUCK
OPERE ORCHESTRALI
SINFONIE
NDR Radiophilharmonie, Alun Francis
CPO777210 (CD alto prezzo)
E. Krenek: Sinfonia n. 4
op. 113; Concerto Grosso
op. 25 n. 2
A volte, anche le cose
più belle richiedono tempo per realizzarsi. Quasi
vent’anni fa (per la precisione nel 1993) la CPO
incise e mise sul mercato
a spron battuto l’integrale delle sinfonie di Ernst
Krenek, con l’unica eccezione della Quarta, la cui partitura
era ritenuta perduta. Cinque anni fa l’etichetta tedesca ricevette però una telefonata dal Krenek Institute, dalla quale
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L’Orfeo Barockorchester, Michi Gaigg
CPO777411 (CD alto prezzo)
C.W. Gluck: Sinfonia
Chen G3 Wq deest Weimarer; Sinfonia concertante Chen D6 Wq deest;
Sinfonia Chen A1 Wq deest Regensburger; Sinfonia Chen F1 Wq 165.5;
Sinfonia Chen D2 Wq
165.2
Christoph
Willibald
Gluck è oggi conosciuto
quasi esclusivamente per essere stato uno dei massimi protagonisti della riforma operistica avviata nella seconda metà
del XVIII secolo. Da parte loro, i musicologi hanno incon-
Columns - MAGGIO 2011
trato per molti anni grandi difficoltà nello studio delle sue
sinfonie, non potendo contare su manoscritti autografi, ma
solo su copie contemporanee e su pochissime notizie coeve sulla loro esecuzione. Date queste premesse, il rischio di
procedere a false attribuzioni era altissimo e solo negli ultimi anni si è iniziato a vedere i primi studi musicologici dedicati alle sinfonie di Gluck. Sebbene non avanzi la pretesa
di aver fatto con questo disco la scoperta del secolo, Michi
Gaigg ritiene che le opere tuttora dubbie eseguite da l’Orfeo
Barockorchester meritino di essere considerate autentiche,
almeno fino a prova contraria. Le cinque sinfonie presentate
in questo splendido disco sono infatti pervase da un’intensità emotiva che potrebbe essere associata – tra i numerosi
compositori attivi a Vienna nella seconda metà del XVIII
secolo – solo a Mozart.
ANTONIO ROSETTI
OPERE ORCHESTRALI
Kurt W. Meier, oboe, Zürcher Kammerorchester, J. Moesus
CPO777631 (CD medio prezzo)
A. Rosetti: Concerto per
oboe e orchestra C29/
Kaul III:32; Concerto per
oboe e orchestra C30/
Kaul III:27; Sinfonia
Murray A32/Kaul I:10;
Sinfonia A16/Kaul I:7
Lo strepitoso – e sotto
certi aspetti inatteso –
successo ottenuto dalla
serie dedicata dalla CPO
ad Antonio Rosetti (che conta già ben dieci CD!) dimostra
al di là di ogni parola che la musica del compositore boemo
non solo godette di una straordinaria popolarità alla fine del
XVIII secolo, quando compariva nei programmi di sala dei
concerti di tutta Europa, ma può contare ancora oggi su un
gran numero di estimatori. Nel corso della sua breve carriera, Rosetti compose oltre 400 opere, più della metà delle
quali furono pubblicate dagli editori più importanti d’Europa durante la vita di Rosetti. La maggior parte dei concerti
di Rosetti prevede la presenza di due oboi e di due corni,
ma nei concerti per oboe e orchestra il compositore boemo
preferì utilizzare due flauti e due corni, strumenti che gli
consentivano di ottenere un impasto sonoro più variegato.
I suoi concerti presentano un’incredibile ricchezza di spunti
melodici e di idee armoniche e le due sinfonie presentate in
questo disco dimostrano al di là di ogni parola che la produzione di Rosetti non era solo moderna per la sua epoca, ma
anche in grado di sorprendere piacevolmente gli appassionati più esigenti del XXI secolo, che non mancheranno di
apprezzare le loro elaborate costruzioni armoniche e la loro
ricchissima strumentazione.
GEORG PHILIPP TELEMANN
QUARTETTI PARIGINI - VOLUME 2 E 3
John Holloway, violino; Linde Brunmayr, flauto traversiere
Lorenz Duftschmid, viola da gamba; Ulrike Becker, violoncello
Lars-Ulrik Mortensen, clavicembalo
CPO777376 (2 CD medio prezzo)
G.P. Telemann: Concerto in
sol maggiore TWV 43:G1;
Deuxième Suite in si minore
TWV 43:h1; Première Suite in
mi minore TWV 43:e1; Troisième Quatuor in sol maggiore TWV 43:G4; Quatrième
Quatuor in si minore TWV
43:h2; Premier Quatuor in re
maggiore TWV 43:D3; Sonata Seconda in sol minore TWV
43:g1; Cinquième Quatuor in la maggiore TWV 43:A3
Rispondendo alle richieste di molti appassionati di musica
antica, la CPO pubblica questo mese gli ultimi due volumi
dei Quartetti parigini di Georg Philipp Telemann, tratti dalle
raccolte dei Quadri pubblicate dallo stesso compositore di
Magdeburgo nel 1730 ad Amburgo e dei Nouveaux Quatuors
scritti con ogni probabilità durante il soggiorno parigino.
L’etichetta tedesca porta così a termine l’integrale dei dodici
Quartetti parigini, considerati dai musicologi uno dei vertici
più alti della produzione cameristica di Telemann nella raffinata interpretazione di alcuni degli strumentisti specializzati
nel repertorio antico più autorevoli del mondo.
Già disponibile:
QUARTETTI PARIGINI – VOL. 1
CPO777375 (CD medio prezzo)
FELIX MENDELSSOHN BARTHOLDY
TRII PER ARCHI E PIANOFORTE
Atos Trio
CPO777505 (CD medio prezzo)
F. Mendelssohn Bartholdy: Trio per archi e pianoforte op. 49; Trio per archi
e pianoforte op. 66
Le interpretazioni concertistiche e discografiche
dell’Atos Trio sono state
accolte con unanime entusiasmo dai pubblici e dalla
critica di tutto il mondo.
Secondo il critico del quo7
Columns - MAGGIO 2011
tidiano di Melbourne The Age «l’elemento più caratterizzante
di questo trio è la validità di una relazione musicale che affonda
le sue radici in una piena consapevolezza dell’interdipendenza
dei suoi tre componenti». Il Detroit Free Press sottolinea «Tre
strumenti, un suono solo. Nell’Atos Trio si nota il perfetto accordo nel fraseggio, nell’intonazione, nell’approccio complessivo e
nell’interpretazione che contraddistingue le formazioni cameristiche migliori del mondo». Evitando accuratamente ogni estremismo, l’Atos Trio ama spingersi oltre i confini repertoriali e superare sempre nuovi limiti con un approccio fantasioso e ricco di
energia. Proseguendo la sua attività di cacciatore di tesori per la
CPO confortata dalle recensioni positive che hanno accolto i dischi dedicati ai trii di Herzogenberg e Suk, l’Atos Trio si accosta
ora a due opere chiave della letteratura cameristica romantica. I
trii per archi e pianoforte di Mendelssohn rivestono infatti una
grandissima importanza, non solo per la loro bellezza intrinseca
ma anche per il fatto di aver influenzato in maniera evidente sia
Schumann sia Brahms, al punto da spingere alcuni musicologi
a definire Mendelssohn il padre del trio romantico per archi e
pianoforte. Se tanto da tanto, non è affatto improbabile che questo disco sia destinato a diventare un nuovo punto di riferimento
della discografia di Mendelssohn.
Sono già disponibili del L’Atos Trio su CPO:
JOSEF SUK
OPERE CAMERISTICHE
(CPO777470, CD medio prezzo)
MARTIN VON HERZOGENBERG
TRII PER ARCHI E PIANOFORTE
(CPO777335 CD medio prezzo)
BENJAMIN BRITTEN
OPERE ORCHESTRALI
Sarah Connolly, mezzosoprano, Maxim Rysanov, viola
BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner
CHAN10671 (CD alto prezzo)
B. Britten: Phaedra op.
93; Charm of Lullabies;
Lachrymae; Two Portraits;
Sinfonietta op. 1
La prima opera composta
da Britten tra quelle presentate in questo disco è
Two Portraits per archi.
Scritta da Britten durante i suoi anni di studio al
Royal College of Music,
quest’opera rimase inedita per tutta la vita dell’autore e ven8
ne pubblicata postuma solo nel 1997. Il primo “ritratto” è un
brillante studio di carattere di un amico di gioventù, mentre il
secondo è un autoritratto dai toni tipicamente introspettivi, che
vede assoluto protagonista il timbro elegiaco della viola, strumento che Britten suonava spesso. La parte solistica nei Two
Portraits e nelle Lachrimae è affidata a Maxim Rysanov, giovane violista in vertiginosa ascesa. La cantata Phaedra è una
delle ultimissime opere scritte da Britten prima della sua morte.
Britten scrisse quest’opera ispirandosi al modello delle cantate
barocche italiane di Händel, anche se sono presenti evidenti influenze dello stile di Purcell, soprattutto nell’eleganza con cui
il testo viene tradotto in musica. Il testo di quest’opera è basato
sulla traduzione in versi inglesi della tragedia Phèdre di Jean
Racine realizzata da Robert Lowell, che narra la storia di Fedra,
una donna che dopo essere stata respinta dal figliastro Ippolito,
lo calunnia fino a farlo uccidere e poi a suicidarsi oppressa dai
rimorsi. Il ruolo della protagonista di Phaedra venne scritto per
il celebre mezzosoprano inglese Janet Baker e in questo disco
viene ricoperto da Sarah Connolly, che esegue anche A Charm
of Lullabies. Si tratta di un’opera estremamente espressiva e di
straordinaria intensità emotiva, che non può assolutamente mancare nella collezione di ogni appassionato del repertorio del XX
secolo che si rispetti.
AA.VV.
LE DIVIN ARCADELT
Musica Contexta, The English Cornett and Sackbut Ensemble
CHAN0779 (CD alto prezzo)
J. Arcadelt: Missa Ave Regina caelorum; Hodie beata
virgo Maria; Pater noster GPierluigi da Palestrina: Senex puerum portabat; Diffusa est gratia A. de Silva: Ave
Regina caelorum; Inviolata,
integra et casta es Maria
Anonimo: Suscepimus, Deus
(Introito); Suscepimus, Deus
(Graduale); Nunc dimittis;
Responsum accepit Simeon (Communio)
Con questo suggestivo programma, l’ensemble vocale Musica
Contexta e The English Cornett and Sackbutts Ensemble ci conduce in un viaggio musicale in un giorno di febbraio nella Roma
del XVI secolo. Immaginate di passeggiare nelle vie della Città
Eterna in occasione della Candelora e di fermarvi in tutte le chiese che incontrate per ascoltare la musica che vi si sta eseguendo.
In una chiesa potremmo sentire un castrato accompagnato da
un ensemble di tromboni, in un’altra un coro a cappella e nella
successiva un coro con un complesso di strumenti a fiato. Questa
straordinaria varietà si spiega con il fatto che Roma era molto
aperta nei confronti delle influenze musicali provenienti dall’estero. Una delle influenze più durature fu quella esercitata dai
NINO ROTA
OPERE ORCHESTRALI
Davide Botto, contrabbasso; Barry Douglas, pianoforte
Filarmonica ’900 del Teatro Regio di Torino, G. Noseda
PRIMA SCELTA - i migliori a prezzo speciale
€ 14,90
(prezzo consigliato - fino al 30.06.2011)
N. Rota: Sinfonia n. 3;
Concerto soirée per piano
noforte e orchestra;
Divertimento
concertante per
contrabbasso
Oggi Nino Rota
è conosciuto soprattutto come compositore
di colonne sonore, una
fama destinata a durare
almeno fino a quando continueranno a essere proiettati film
entrati giustamente nella storia del cinema come La strada,
La dolce vita e 8 1/2 di Federico Fellini, Il gattopardo di Luchino Visconti e Il padrino di Francis Ford Coppola. Con una
simile quantità di capolavori, molti tendono a sottovalutare
(se non a dimenticare del tutto) il grande contributo dato da
Rota ai repertorio concertistico e teatrale, che comprende decine di brani per pianoforte, lavori per complessi cameristici
di tutti i generi, opere orchestrali, un nutrito corpus di lavori corali e – per concludere – ben 11 opere liriche e cinque
balletti. Le opere presentate in questo irresistibile disco sono
melodiose e di gradevolissimo ascolto come le sue colonne
sonore più famose, anche grazie alla insuperabile interpretazione della Filarmonica ’900 del Teatro Regio di Torino
diretta da Gianandrea Noseda, uno degli artisti di punta della
Chandos. Se le prime due sinfonie di Rota – entrambe scritte
negli anni Trenta – sono dirette discendenti della grande tradizione romantica, la Terza Sinfonia (composta tra il 1956 e
il 1957) è caratterizzata da contenuti più frivoli e da uno stile
assai meno elaborato di sapore essenzialmente neoclassico.
Il programma comprende anche il Divertimento concertante
per contrabbasso e orchestra, che vede grande protagonista
Davide Petracchi. Scritta per il celebre virtuoso Franco Petracchi, quest’opera sfrutta fino in fondo le risorse tecniche
ed espressive del contrabbasso, imponendo al solista di suonare su un’estensione di quasi quattro ottave. In questo lavoro
Rota ci conduce poi in un viaggio che vede l’eroe – vale a
dire il contrabbasso – eseguire nel secondo movimento una
deliziosa marcetta pervasa di ironia e nel terzo assumere uno
spirito più lirico. Il finale inizia con un tema ricco di energia,
che spinge il contrabbasso a rivaleggiare con i legni non solo
in agilità, ma anche in brillantezza nel registro acuto.
Il Concerto soirée è un’opera che fa categoria sé. Considerate le sue caratteristiche, quest’opera potrebbe essere definita
una sorta di concerto per pianoforte e orchestra scritta nello
spirito delle Soirées musicales di Rossini, nella quale Barry
Douglas non è chiamato ad affrontare trascendentali passaggi
virtuosistici secondo lo stile dei grandi concerti romantici, ma
a divertirsi con l’orchestra suonando una serie di motivi estremamente gradevoli. Da tutto questo deriva un’opera vivace
e di straordinaria piacevolezza. Dopo aver vinto nel 1986 la
medaglia d’oro al Concorso Ciaikovsky di Mosca, Douglas
ha iniziato una intensa carriera concertistica. Tra le sue prossime uscite spicca il primo volume di una serie dedicata alle
opere pianistiche di Johannes Brahms, previsto per i primi
mesi del 2012.
CHAN10669
Il Liszt orchestrale di Noseda a € 14,90 (promozione valida fino al 30.06.2011)
Vol. 1
CHAN10341
Vol. 2
CHAN10375
Vol. 3
CHAN10417
Vol. 4
CHAN10490
Vol. 5
CHAN10524
Columns - MAGGIO 2011
compositori provenienti dalla Penisola Iberica come Andreas
de Silva. De Silva ricoprì per due anni l’incarico di “cantor et
compositor” presso la Cappella Sistina, dove è tuttora conservato il suo mottetto Ave Regina caelorum. Tra gli altri stili che
caratterizzarono la produzione sacra della Città eterna meritano
di essere citati quelli provenienti dalle regioni settentrionali della
Francia e dai Paesi Bassi. Tra il 1539 e il 1551 Jacob Arcadelt
fece parte della Cappella Sistina, dove ebbe modo di conoscere
il mottetto di de Silva, che prese come base per la sua messa Ave
Regina caelorum. Il programma di questo disco comprende altri
due lavori di Arcadelt, il maestoso Pater noster e l’intensissimo
Hodie beata virgo Maria. L’anno in cui Arcadelt lasciò Roma
per fare ritorno in Francia in città giunse Giovanni Pierluigi da
Palestrina, che arricchì la musica sacra della città papale con
centinaia di opere, tra cui 105 messe, 68 offertori – tra cui il
Diffusa est – almeno 140 madrigali e oltre 300 mottetti, tra cui il
Senex puerum portabat presentato in questo disco.
YORK BOWEN
SINFONIE N. 1 E N. 2
BBC Philharmonic Orchestra, Sir Andrew Davis
CHAN10670 (CD alto prezzo)
Questo splendido disco
propone le sole due sinfonie
pervenuteci di York Bowen,
nell’eccezionale interpretazione della BBC Philharmonic Orchestra diretta da
Sir Andrew Davis. La Sinfonia n. 1 venne portata a
termine nel 1902, quando il
Bowen era ancora studente
di composizione alla Royal
Academy of Music di Londra. Nel complesso si tratta di un’opera di grande interesse, con il meraviglioso lirismo del primo movimento, la ricchissima tavolozza sonora che caratterizza tutti i
tempi e il per certi versi sorprendente senso di benessere del finale che dimostrano più di qualunque parola la grande predisposizione al genere sinfonico di un compositore che non si accontentava di copiare i modelli che allora andavano di moda per
compiacere i suoi professori. Negli anni trascorsi da Bowen alla
Royal Academy of Music venne eseguito almeno un movimento
di questa sinfonia, ma è molto probabile che questa versione
della Chandos sia la prima edizione discografica di questo lavoro. Sette anni più tardi, quando Bowen pose mano alla Seconda
Sinfonia, la musica aveva subito numerosi cambiamenti, in termini strumentali anche con l’adozione pressoché generalizzata
di orchestre di grandi dimensioni. Pertanto, quest’opera presenta
dimensioni assai maggiori rispetto a quelle della Prima Sinfonia
e prevede l’utilizzo di un organico di gran lunga più numeroso.
Il Finale è semplicemente spettacolare, in quanto parte da spunti
quasi insignificanti, per sfociare in un’incontenibile esplosione
10
sonora, nella quale si può riconoscere il marchio di fabbrica di
Bowen. Come ha affermato un celebre critico, questa sinfonia è
l’opera di un compositore che aveva ormai preso piena coscienza di sé e della natura positiva ed estremamente vitale delle sue
opere.
MIECZYSLAW WEINBERG
OPERE ORCHESTRALI
Gothenburg Symphony Orchestra, Thord Svedlund
CHSA5089 (SACD alto prezzo)
M. Weinberg: Sinfonia n. 3
op. 45; Suite n. 4 da La
chiave d’oro op. 55d
Con questo disco la Gothenburg Symphony Orchestra e il suo direttore Thord
Svedlund proseguono la
loro integrale delle opere
orchestrali di Mieczyslaw
Weinberg, una serie che ha
dato un contributo determinante alla rivalutazione del compositore polacco avvenuta nel
corso degli ultimi anni. Weinberg scrisse la Terza Sinfonia tra il
1949 e il 1950, poco dopo l’avvio della campagna antiformalista promossa da Andrei Zhdanov, che imponeva ai compositori
sovietici di scrivere musica su misura per il popolo, vale a dire in
uno stile facilmente comprensibile alle masse, preferibilmente
basato su motivi popolari. Per ottemperare a questa disposizione, Weinberg scelse un canto popolare bielorusso (“Guarda che
luna”) come secondo tema del primo movimento e un motivo
polacco in forma di mazurka (“Matek è morto”) per il secondo
movimento, trasformando quest’ultimo in modo da utilizzarlo
come tema principale del Finale. In ogni caso, queste scelte non
si rivelarono sufficienti ad assicurare l’esecuzione della sinfonia,
in quanto la première venne rinviata per motivi mai del tutto
chiariti. In seguito si diffuse la voce che durante le prove del
concerto Weinberg aveva scoperto una serie di “errori” che lo
avevano spinto a ritirare l’opera per sottoporla a una profonda
revisione. Può darsi che questa sia stata solo una scusa per coprire le pressioni venute dall’alto per ritirare la sinfonia o può darsi
che sia la pura verità. In ogni caso, dieci anni più tardi Weinberg
rimaneggiò davvero la sua sinfonia, portando a termine la versione che venne eseguita per la prima volta nel 1960. Tra il
1954 e il 1955 Weinberg compose il balletto La chiave d’oro
prendendo spunto da una famosa novella di Alexei Tolstoi, nella
quale coesistono alcuni elementi della storia di Pinocchio e altri
di Petrushka. Questo balletto consente di fare un viaggio negli
stili dei grandi compositori russi del XIX secolo, spaziando dai
valzer di Ciaikovsky, alle opere per complesso di ottoni di Rimsky-Korsakov, qualche flash del Petrushka di Stravinsky, a cui
si aggiungono meravigliosi brani lenti che ricordano l’ouverture
fantasia Romeo e Giulietta di Prokofiev.
Columns - MAGGIO 2011
AA.VV.
OPERE PER PIANOFORTE
Philip Edward Fisher, pianoforte
CHAN10676 (CD alto prezzo)
A. Borodin: Petite Suite;
Scherzo in la bemolle
maggiore N. RimskyKorsakov: Scherzino op.
11 n. 3; Valzer op. 15 n.
1; Romanza op. 15 n. 2
C. Cui: Notturno in fa
diesis minore M. Mussorgsky: Quadri di un’esposizione M. Balakirev: Islamey; Rêverie in
fa maggiore
Nel suo primo disco solistico pubblicato dalla Chandos
Philip Edward Fisher esegue una bella silloge di opere
del membri del cosiddetto Gruppo dei Cinque, termine
con cui oggi vengono indicati collettivamente César Cui,
Alexander Borodin, Mili Balakirev, Modest Mussorgsky
e Nikolai Rimsky-Korsakov, che negli anni Sessanta del
XIX secolo si misero insieme con l’obiettivo di elaborare
uno stile nazionale genuinamente russo. Fatto molto interessante, il Gruppo dei Cinque era formato interamente
da appassionati di musica autodidatti. In particolare, Borodin fece coesistere la sua passione per la musica con la
professione di chimico, Rimsky-Korsakov era un ufficiale
di marina, mentre Mussorgsky prima di dedicarsi anima
e corpo alla musica militò nell’esercito e poi nel servizio
civile. Inserendo nelle loro opere le melodie dei canti popolari che sentivano nei villaggi, le danze dei cosacchi, gli
inni sacri eseguiti nelle chiese e il rintocco delle campane,
questi compositori riuscirono a esprimere brillantemente
la vita quotidiana che si conduceva in Russia. Spaziando dal Notturno di Cui – un’opera dallo stile tradizionale,
in cui si può riconoscere qualche eco chopiniana – alle
innovazioni tecniche e agli evidenti elemento del folklore caucasico di Islamey di Balakirev, le opere presentate in questo disco mettono in evidenza gli stretti legami
che questi compositori mantennero con il passato e con
le innovazioni tecniche che avrebbero influenzato artisti
del calibro di Prokofiev e di Stravinsky e avrebbero favorito l’evoluzione che la musica russa attraversò negli
anni successivi.
DMITRI SHOSTAKOVICH
SINFONIE N. 3 E N. 10
Coro e Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo
Valery Gergiev
MAR0511 (SACD alto prezzo)
Il terzo volume della strepitosa integrale delle sinfonie di Dmitri Shostakovich realizzata da Valery
Gergiev per la Mariinsky
Live propone la Terza e la
Decima Sinfonia. Come
era già accaduto per i primi due volumi – vincitori
di numerosi riconoscimenti della stampa specializzata di tutto il mondo e di ben due nomination ai Grammy
Awards – il direttore russo propone due sinfonie composte
nella prima e nell’ultima fase della parabola creativa di Shostakovich. Eseguita per la prima volta nel gennaio del 1930,
la Terza Sinfonia si conclude con un passaggio corale basato
su un testo di Semyon Isaakovich Kirsanov che esalta la festa
del Primo Maggio e la rivoluzione bolscevica. Shostakovich
affermò che la Terza Sinfonia «esprime lo spirito di una ricostruzione pacifica», un fatto che però sembra contraddetto dai
suoi toni cupi e tenebrosi. La Decima Sinfonia è invece una
delle opere orchestrali più amate ed eseguite di Shostakovich. Eseguita per la prima volta nel dicembre del 1953 poco
dopo la scomparsa di Stalin, questa sinfonia è il frutto di un
lunghissimo lavoro, nel corso del quale Shostakovich la sottopose a profonde revisioni e rielaborazioni. Il grande soprano Galina Vishnevskaya affermò che la Decima rappresentava «il testamento spirituale di Shostakovich e una irriducibile
condanna alla tirannia».
Già disponibili di Dmitri Shostakovich:
SINFONIE N. 2 E N. 11
SINFONIE N. 1 E N. 15
Coro e Orchestra
Orchestra
del Teatro Mariinsky
del Teatro Mariinsky
Valery Gergiev
Valery Gergiev
MAR0507 (SACD alto prezzo) MAR0502 (SACD alto prezzo)
11
Columns - MAGGIO 2011
EDITION SERGIU CELIBIDACHE
INTEGRALE DELLE REGISTRAZIONI RIAS
Deutsches Symphonie-Orchester Berlin
Berliner Philharmoniker, Sergiu Celibidache
dalla RIAS tra il 1948 e il 1957 conservati nell’archivio
della Deutschland Radio, mentre non sono state prese in
considerazione le copie in possesso di privati di incisioni
eliminate dall’ente radiofonico tedesco a causa della loro
scarsa qualità sonora.
Solisti: Gerhard Puchelt, pianoforte; Siegfried Borries,
violino; Gustav Scheck, flauto
AUD21406 (3 CD medio prezzo)
G. Gershwin: Rhapsody
in Blue M. Ravel: Rapsodie espagnole F. Busoni: Concerto per violino
e orchestra op. 35a L.
Cherubini: Ouverture
da Anacréon P. Hindemith: Concerto per pianoforte e orchestra H.
Genzmer: Concerto per
flauto e orchestra d’archi A. Copland: Appalachian Spring H. Tiessen: HamletSuite op. 30; Salambo-Suite op. 34a; Sinfonia n. 2 op. 17
Stirb und Werde R. Schwarz-Schilling: Introduzione e
Fuga per orchestra d’archi
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, Sergiu Celibidache (1912-1996) assunse per sette anni la direzione dei
Berliner Philharmoniker al posto di Wilhelm Furtwängler,
che era stato sospeso a causa della sua presunta collusione con il regime nazista. L’attività del celebre direttore
romeno alla testa dell’orchestra berlinese è documentata
da una serie di registrazioni realizzate sia in studio sia
dal vivo dalla RIAS di Berlino. Per questo cofanetto triplo della Audite sono stati utilizzati per la prima volta i
master originali conservati nell’archivio della RIAS, un
fatto che consente di ottenere una qualità sonora fino a
ora inimmaginabile. A parte poche eccezioni, Celibidache
si rivelò sempre molto critico sulla resa sonora delle sue
registrazioni, un fatto che contribuisce a rendere ancora
più prezioso questo cofanetto della Audite. Inoltre queste
incisioni – soprattutto se confrontate alle ultime registrazioni effettuate a Monaco di Baviera – costituiscono uno
spaccato di grande interesse dei primi anni di carriera di
Celibidache, quando sapeva infiammare il pubblico con
interpretazioni di incredibile vigore.Un’ulteriore attrattiva di questo cofanetto è costituita dal repertorio piuttosto insolito, che accanto a una serie di opere di Busoni,
Hindemith e Copland, getta luce su Heinz Tiessen e Reinhard Schwarz-Schilling, due compositori tedeschi oggi
ingiustamente dimenticati, e sul Concerto per flauto e orchestra scritto nel 1944 da Harald Genzmer, le cui opere
andarono perdute poco dopo questa incisione della RIAS,
per essere riscoperte qualche anno più tardi. In questi tre
dischi vengono presentati tutti i master originali realizzati
12
TESTAMENT
WILHELM FURTWÄNGLER DIRIGE BRUCKNER
Berliner Philharmoniker, Wilhelm Furtwängler
TES1466 (CD alto prezzo)
A. Bruckner: Sinfonia n.
5 in si bemolle maggiore
Nel corso degli ultimi
trent’anni questa edizione della Quinta Sinfonia
di Bruckner è stata pubblicata diverse volte, nel
1982-84 dalla Denon,
nel 1989 dalla Deutsche
Grammophon, nel 2005
dalla giapponese Opus
Kura e nel 2006 dalla Melodiya, a cui si aggiungono altre
ristampe dalla qualità sonora quanto meno precaria. Un
esame rigoroso ha messo in evidenza il fatto che queste
versioni erano basate su diversi master – alcuni di buona qualità e altri decisamente mediocri – che erano stati
portati via dall’Unione Sovietica. Inoltre, queste edizioni presentano notevoli differenze anche sotto l’aspetto
dell’editing e del processo di digitalizzazione dei master.
Questa nuova versione della Testament è stata realizzata a
partire dal master originale conservato presso l’archivio
del Rundfunk Berlin-Brandenburg (RBB, un tempo SFB),
di cui è riportata una fotografia nel booklet di questo disco. Il master era di qualità molto elevata, per cui non è
stato necessario sottoporlo a lavorazioni particolari. Fin
dal primo ascolto di questa versione, non si può che rimanere stupiti della naturalezza, della profondità, della
trasparenza e della consistenza del suono dell’orchestra
diretta da Furtwängler, al punto che si è dovuto procedere
a un intervento di editing in un solo caso. Pertanto, si può
affermare che l’odissea della Quinta Sinfonia di Bruckner
diretta da Furtwängler – iniziata circa settant’anni fa – è
finalmente giunta all’epilogo. Gli estimatori dell’arte di
Wilhelm Furtwängler e dei Berliner Philharmoniker hanno
così finalmente l’opportunità di ascoltare con una qualità
sonora fino a poco fa inimmaginabile un’interpretazione
ricca di vigore e di brillantezza, che tra le altre cose rive-
Columns - MAGGIO 2011
la l’affinità temperamentale del grande direttore tedesco
con un’opera spesso definita difficile e ai limiti dell’eseguibilità. Inoltre questo splendido disco della Testament
costituisce un evento di particolare importanza, in quanto
celebra il 125° anniversario della nascita di Furtwängler,
caduto il 25 gennaio del 2011 (dalle note di copertina di
Helge Grünewald, 2011).
MAURICE GENDRON ESEGUE CIAIKOVSKY E SCHUMANN
Maurice Gendron, violoncello
Jean Françaix, pianoforte
Orchestre de la Suisse Romande
Ernest Ansermet
JOHANNA MARTZY INTERPRETA SCHUBERT
Johanna Martzy, violino; Jean Antonietti, pianoforte
P.I. Ciaikovsky: Variazioni su un tema rococò
per violoncello e pianoforte R. Schumann:
Concerto per violoncello
e orchestra op. 129; Fantasiestücke op. 73; Romanze op. 94
Considerato il più grande
violoncellista francese
di tutti i tempi, nel corso
della sua carriera Maurice Gendron suonò con tutti i solisti più importanti dell’epoca e formò un trio di altissimo
livello con i fratelli Yehudi ed Epzibah Menuhin. Gendron
era apprezzato soprattutto per il suo suono caldo e per
l’intensità delle sue interpretazioni, che gli consentirono
di firmare alcune delle migliori interpretazioni dei grandi
classici del Tardo Romanticismo.
In questo disco le possiamo ascoltare nelle Variazioni su
un tema rococò di Ciaikovsky e nel Concerto op. 129 di
Schumann accompagnato da una Orchestre de la Suisse
Romande in forma smagliante diretta da un ispiratissimo
Ernest Ansermet. Il programma è completato da due brani per pianoforte di Schumann eseguiti da Jean Françaix,
un pianista di ottimo talento oggi conosciuto soprattutto
come compositore.
TES1468 (2 CD al prezzo di uno e mezzo)
F. Schubert: Sonata n. 1
per violino e pianoforte
D.384; Sonata n. 2 per
violino e pianoforte
D.385; Sonata n. 3 per
violino e pianoforte
D.408; Rondò brillante
per violino e pianoforte
D.895; Fantasia per violino e pianoforte D.934;
Sonata per violino e pianoforte D.574
Sebbene Schubert fosse considerato un violinista e violista
di notevole talento, le sue quattro sonate per violino e pianoforte non pongono difficoltà particolari agli esecutori,
al punto che viene quasi da chiedersi per quale motivo ne
siano state realizzate così poche incisioni di alto livello. A
parte queste splendide interpretazioni di Johanna Martzy e
di Jean Antonietti, entrate giustamente nella leggenda, nei
cataloghi discografici è possibile trovare solo le versioni
di Fritz Kreisler e Sergei Rachmaninov e di Josef Suk e
Jan Panenka, tra le pochissime che sono riuscite a cogliere
fino in fondo la meravigliosa semplicità di queste opere.
Al contrario, il Rondò brillante e la Fantasia sul Lied Sei
mir gegrüsst sono tra le opere più difficili della letteratura
romantica per violino e pianoforte, essendo state scritte su
misura per Josef Slavik, un virtuoso boemo di grandissimo talento scomparso nel fiore degli anni. Da parte loro
Adolf Busch e Rudolf Serkin hanno realizzato di queste
opere registrazioni di ottimo livello, tuttavia alcuni solisti
di prima grandezza come Jascha Heifetz e David Oistrakh
mancarono parzialmente il segno, nel tentativo di rivelare
i segreti più nascosti della Fantasia. La Martzy e Antonietti eseguono invece queste sei opere ponendo una straordinaria attenzione al testo e una assoluta cura ai dettagli.
Le loro esecuzioni sono infatti perfettamente bilanciate
e caratterizzate da una qualità sonora eccezionalmente
buona per l’epoca e – ove necessario – riescono sempre
ad abbinare allo slancio espressivo la giusta morbidezza,
trasparenza e dolcezza priva di inopportuni sdilinquimenti
(dalle note di copertina di Tully Potter, 2011).
TES1310 (CD alto prezzo)
LEONID KOGAN INTERPRETA BEETHOVEN
Leonid Kogan, violino
Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire
Constantin Silvestri
TESLP2386 (LP da 180 grammi)
L. van Beethoven: Concerto per violino e orchestra op. 61
13
Columns - MAGGIO 2011
LEONID KOGAN INTERPRETA CIAIKOVSKY
Leonid Kogan, violino
Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire
Constantin Silvestri
TESLP2323 (LP da 180 grammi)
P.I. Ciaikovsky: Concerto per violino e orchestra op. 35; Méditation
in rte minore
Il leggendario violinista
russo Leonid Kogan è
stato un fenomeno assolutamente irripetibile,
impossibile da classificare in base ad alcuna
caratteristica stilistica,
definizione accademica o scuola esecutiva. Di sicuro Kogan fu un virtuoso dal talento assolutamente inimitabile.
Le caratteristiche che contribuirono a farlo assurgere tra i
miti dell’archetto sono il suo temperamento passionale, la
sua straordinaria comunicativa e una tecnica di adamantina perfezione. Per questo motivo, i numerosi ammiratori
di Kogan non possono che salutare con grande entusiasmo
l’uscita di questi due LP da 180 grammi della Testament
basati su master analogici originali della EMI, che propongono alcuni dei principali cavalli di battaglia del grande
violinista russo. Nel primo Kogan interpreta con un pathos
del tutto privo di retorica il capolavoro violinistico di Beethoven, mentre nel secondo dà libero sfogo al suo virtuosismo in una esaltante lettura del Concerto di Ciaikovsky.
Due novità del catalogo in vinile della Testament che non
possono assolutamente mancare nella collezione di nessun
amante del violino che si rispetti.
LUDWIG VAN BEETHOVEN
INTEGRALE DELLE SONATE PER VIOLINO E PIANOFORTE – VOL. 3
Alina Ibragimova, violino; Cédric Tiberghien, pianoforte
I primi due volumi sono
stato accolti con grande
entusiasmo sia dal pubblico sia dalla critica, che
le ha attribuito in diversi
casi la massima valutazione (Cinque Stelle) e
l’ambitissimo Editor’s
Choice.
Il programma di questo
disco presenta tre lavori
dallo stile molto diverso, come la Sonata n. 6 in la maggiore op. 30 n. 1, la Sonata n. 3 in mi bemolle maggiore
op. 12 n. 3 e la celeberrima Sonata n. 9 in la maggiore A
Kreutzer, unanimemente considerata tra i massimi capolavori della produzione cameristica di Beethoven. Recensendo il concerto tenutosi alla Wigmore Hall nel maggio
del 2010, il critico del Times ha scritto: «La Ibragimova e
Tiberghien hanno dato il meglio di se stessi nella Sonata A
Kreutzer, enfatizzando il grande vigore che pervade il primo e il terzo movimento e la deliziosa vena melodica del
tempo centrale». Eseguendo opere che molti artisti affrontano solo dopo parecchi anni di carriera, la Ibragimova
e Tiberghien riescono nell’impresa di offrirci una lettura
brillante e sotto molti aspetti originale di questi caposaldi del repertorio cameristico romantico. «Il duo formato
dalla Ibragimova e da Tiberghien sfoggia una freschezza
e una spontaneità davvero invidiabili» (Financial Times),
mentre nella recensione pubblicata dal BBC Music Magazine (Cinque Stelle) si legge «[Alina Ibragimova] possiede
quel timbro e quella musicalità che fanno sobbalzare gli
ascoltatori della poltrona».
Già disponibili:
SONATE PER VIOLINO E PIANO - VOL. 1 SONATE PER VIOLINO E PIANO - VOL. 2
WHLive0036
(CD medio prezzo)
WHLive0041
(CD medio prezzo)
WHLive0045 (CD medio prezzo)
L. van Beethoven: Sonata n. 6 per violino e pianoforte op.
30 n. 1; Sonata n. 3 per violino e pianoforte op. 12 n. 3; Sonata n. 9 per violino e pianoforte op. 47 Kreutzer
Con questo disco Alina Ibragimova e Cédric Tiberghien portano trionfalmente a termine la loro splendida integrale dal
vivo delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven.
14
FRANZ SCHUBERT
DIE SCHÖNE MÜLLERIN
Christopher Maltman, baritono; Graham Johnson, pianoforte
WHLive0044 (CD medio prezzo)
Columns - MAGGIO 2011
Questo disco rappresenta
il primo di tre volumi che
vedranno il baritono inglese Christopher Maltman
eseguire i tre grandi cicli
liederistici di Franz Schubert, Die schöne Müllerin,
Winterreise e Schwanengesang. Registrato nel
corso di diversi concerti
dal vivo presso la Wigmore Hall, questo splendido disco vede la partecipazione di Graham Johnson, protagonista della straordinaria integrale in 37
volumi dei Lieder di Schubert pubblicata dalla Hyperion (oltre che di quella della produzione vocale di Schumann e di
quella – tuttora in fieri – di Brahms). Die schöne Müllerin è
stato il primo ciclo liederistico di Schubert, essendo stato
scritto dal compositore viennese all’età di 26 anni. Abbracciando tutti gli aspetti dell’universo espressivo, quest’opera
richiede agli interpreti di vivere un’ampia gamma di emozioni, dall’inquieta incertezza dei primi Lieder, all’introspezione
e alla rassegnazione che conclude la tragica vita del giovane
mugnaio. Maltman ha affermato che per eseguire questo ciclo è necessario tratteggiare le fattezze dello sfortunato protagonista «con una certa vulnerabilità», un obiettivo che il
baritono inglese e Johnson hanno cercato di raggiungere trasponendo diversi brani nel registro baritonale più acuto, vicino alla tessitura del tenore. La decisione di Maltman e di
Johnson di portare la voce al di fuori del suo registro più tipico contribuisce ad aggiungere i colori e l’intensità che il tenore mirava a raggiungere: «I venti Lieder di Die schöne Müllerin sono caratterizzati da un incedere implacabile e da una
incessante riesaminazione».
AA.VV.
GRANDI CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA ROMANTICI
Václav Hudeček, violino
Orchestra Sinfonica della Radio di Praga
Orchestra Sinfonica di Praga
Václav Smetáček, Jiří Bělohlávek, direttori
SU4055 (2 CD medio prezzo)
F. Mendelssohn: Concerto per violino e orchestra op. 64
J. Brahms: Concerto per violino e orchestra op. 77 P.I.
Ciaikovsky: Concerto per violino e orchestra op. 35 J. Sibelius: Concerto per violino e orchestra op. 47
Václav Hudeček è considerato da molti addetti ai lavori uno dei
violinisti di maggiore talento ad aver calcato nella seconda metà
del XX secolo il palco delle sale da concerto di tutto il mondo.
Dopo aver debuttato a
Londra con la Royal
Philharmonic Orchestra a
soli 15 anni, Hudeček si è
esibito in alcuni dei massimi templi del concertismo
mondiale con formazioni
del calibro dei Berliner
Philharmoniker, della Cleveland Symphony Orchestra, della NHK Philharmonic Orchestra e dell’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia.
Il primo ad accorgersi dell’eccezionale talento di Hudeček fu
David Oistrakh, che divenne il suo maestro e mentore e che
diresse le orchestre in alcuni dischi che lo videro apprezzato
solista. Hudeček registrò i quattro grandi concerti romantici
presentati in questo cofanetto doppio della Supraphon tra i 22
e i 28 anni accompagnato da due grandi direttori del calibro
di Václav Smetáček e Jiří Bělohlávek, che esaltano ai massimi livelli la straordinaria musicalità e i ragguardevoli mezzi
tecnici di questo autorevole esponente della scuola violinistica russa, la cui interpretazione nonostante l’implacabile trascorrere del tempo non ha perso smalto e continua a ricoprire
un posto speciale nel cuore di molti appassionati del grande
repertorio violinistico.
AA.VV.
FLOS INTER SPINAS
Tiburtina Ensemble
SU4037 (CD alto prezzo)
Litaniae in die cinerum
Santa Caterina: Ave,
beatissima civica – Ave,
Maria – Ave, maris stella; Adoretur virginum
rex; Prudens et vigilans
virgo; Sale, virgo Katherina – Sicut solis radium
– Haec dies; Lectio de
Sancta Katherina; O
Christi pietas; Ave, gemma claritatis; Ave, virgo – Ave, gloriosa – Domino Santa
Barbara: Virgo Deum exorabat; Virginis preconia – Mellis stilla – Domino; Lectio de Sancta Barbara; Piscinam
lavacri; Ave, virgo regia – Ave, plena gratiae – Fiat; Dulci
voce resonet – Canticum Beatae Virginis Mariae; Ave, plena – Salve, Virgo – Aptatur Santa Margherita: Ego trado
corpus meum; Fortis agonista; Dominator Domine – Ecce
ministerium – Domino; Dicta sunt gloriosa – Responsorium Virgo veneranda; O, Maria virgo – O, Maria maris
stella – In veritate; sancta Margareta; Sanctum nomen
Domini; Mors – Mors – Mors – Mors
15
Columns - MAGGIO 2011
€ 12,90 al pubblico
RE
SPI
GHI
TRITTICO BOTTICELLIANO
R. Wallfisch
Bournemouth Sinfonietta Vasary
CHAN8913
CONCERTO GREGORIANO,
POEMA AUTUNNALE
BBC Philharmonic, Sir E. Downes
CHAN9232
16
ANTICHE ARIE E DANZE (INTEGRALE)
BELKIS, REGINA DI SABA,
VETRATE DI CHIESA,
METAMORPHOSEON
IMPRESSIONI BRASILIANE
Philharmonia Orchestra G. Simon
CHAN8405
Philharmonia Orchestra G. Simon
CHAN8317
CONCERTO PER PIANO
LA BOUTIQUE FANTASQUE
BBC Philharmonic, Sir E. Downes
CHAN9285
BBC Philharmonic, G. Noseda
CHAN10081
LA SENSITIVA, ARETUSA,
Sinfonia 21, Richard Hickox
CHAN9415
NEBBIE, DEITÀ SILVANE
BBC Philharmonic, R. Hickox
CHAN9453
BURLESCA, PRELUDIO CORALE
QUINTETTO CON PIANO, QUARTETTO
SINFONIA DRAMMATICA
TOCCATA PER PIANO E ORCHESTRA,
E FUGA, ROSSINIANA
PER ARCHI, SEI PEZZI PER VIOLINO E PIANO
BBC Philharmonic, Sir E. Downes
CHAN9213
LA BOUTIQUE FANTASQUE, GLI UCCELLI
LA PENTOLA MAGICA,
OPERA COMPLETA PER VIOLINO E PIANO
OPERA OMNIA PER ORGANO
M. Rogliano, M. Paciarello
TC871890 (2 CD al prezzo di 1)
A. Macinanti, organo
TC871802
VARIAZIONI PER CELLO E PIANO
TRILOGIA ROMANA
M. Valli, A. Macinanti
TC871801
Philharmonia Orchestra Y. P.
Tortelier
CHAN10035X
ANTICHE ARIE E DANZE,
BBC Philharmonic, G. Noseda
CHAN10388
LA SENSITIVA, ARETUSA
Orchestra Teatro Massimo Palermo
M. Conti
CPO777071
BELFAGOR
BBC Philharmonic, Sir E. Downes
CHAN9311
€ 9,90 al pubblico
Orchestra Teatro Massimo Palermo
M. Conti
CPO777295
The Ambache
CHAN9962
Promozione valida fino al 30/06/2011
Columns - MAGGIO 2011
VETRATE DI CHIESA,
IMPRESSIONI BRASILIANE
Cincinnati Symphony
Lopez-Cobos
TELCD80356
PINI DI ROMA, GLI UCCELLI, FONTANE DI ROMA
Atlanta Symphony Orchestra
Lane
TELCD80085
PINI E FONTANE DI ROMA,
METAMORPHOSEON
Cincinnati Symphony, Lopez-Cobos
TELCD80505
TRITTICO BOTTICELLIANO
Lausanne Chamber Orchestra
Lopez-Cobos
TELCD80309
TRASCRIZIONI PER ORCHESTRA
Cincinnati Symphony, Lopez-Cobos
TELCD80396
17
Columns - MAGGIO 2011
Le numerose raffigurazioni medievali che ritraggono la
Vergine circondata da Santa Caterina, Santa Dorotea, Santa Barbara e Santa Margherita dimostrano quanto grande
fosse la devozione nei confronti della Madre di Dio e della
sante a lei più legate, che influenzò profondamente il misticismo del tardo Medioevo. I brani presentati in questo
disco consentono di ripercorrere le tappe salienti delle vite
al tempo stesso tragiche e gloriose di queste martiri e di
rivivere il loro culto, tramandatoci da una serie di codici
duecenteschi e trecenteschi oggi conservati nel Convento
benedettino di San Giorgio situato all’interno del Castello
di Praga. A questi brani corali sono stati affiancati alcuni
mottetti polifonici mariani scelti in alcuni dei manoscritti
più significativi di quel periodo. Da notare che nell’esecuzione del Tiburtina Ensemble diretto da Barbora Sojková
la linea del canto di questi mottetti viene accompagnata
dall’arpa gotica di Hana Blažíková. Il primo disco inciso
dal Tiburtina Ensemble per la Supraphon, Blossoms Among
the Thorns, ha fatto scoprire al pubblico degli appassionati
di tutto il mondo la straordinaria ricchezza del patrimonio
musicale e le tradizioni spirituali del Medioevo boemo. Un
disco davvero imperdibile.
AA.VV.
MONOLOGUE
Jitka Hosprová, viola
SU4049 (CD alto prezzo)
P. Bořkovec: Sonata per
viola sola J. Klusák: Monologo Ubi vult per viola
sola; Partita per viola
sola L. Vycpálek: Suite
per viola sola op. 21 J.
Smolka: La nebbia della
depressione, fantasia per
viola sola sull’ultimo
frammento di Bedrich
Smetana
In passato la viola è stata considerata una parente povera
del violino e del violoncello, strumenti a cui molti compositori – primo tra tutti Johann Sebastian Bach, con le sue
sonate e partite – dedicarono opere di straordinaria bellezza.
A parte qualche rara eccezione, la viola si è vista rendere
giustizia solo nel corso del XX secolo. Questo splendido
disco che vede protagonista Jitka Hosprová presenta una
meravigliosa antologia delle migliori composizioni per viola sola scritte nella patria di Dvorák, Smetana e Janácek.
Per espresso desiderio della Hosprová, in questo disco sono
state incluse due opere ceche di grande importanza (la Suite
di Ladislav Vycpálek, autore che studiò composizione con
Vítězslav Novák, e la Sonata di Pavel Bořkovec, in gioventù allievo di Josef Suk) accanto ad alcuni brani di due degli
18
esponenti più rappresentativi dei compositori cechi della
vecchia guardia, Jan Klusák e Jaroslav Smolka). La viola
di Jitka Hosprová riesce a esprimere efficacemente tutte le
sfumature delle passioni umane, evocando di volta in volta
la tristezza, un senso di mistero, accese passioni e un insostenibile languore. Grazie a queste caratteristiche, questo
disco si spinge molto oltre la dimensione di una semplice antologia, con ogni composizione che sembra prendere
vita, ed è davvero difficile non innamorarsi delle sonorità
calde, passionali e sempre coinvolgenti della viola della
Hosprová.
ANTONÍN REJCHA
TRII PER ARCHI E PIANOFORTE
Guarneri Trio Prague
SU4057 (CD medio prezzo)
A. Rejcha: Trio per archi
e pianoforte op. 101 n. 1;
Trio per archi e pianoforte op. 101 n. 2; Trio per
archi e pianoforte op. 101
n. 2
La vita di Antonín Rejcha
fu talmente avventurosa,
da spingere alcuni ad affermare che potrebbe costituire il soggetto ideale
per un film hollywoodiano. All’età di appena 11 anni fuggì
da casa per poter studiare musica. Dopo aver superato difficoltà di ogni genere, alla fine la fortuna gli arrise, al punto
che nel giro di pochissimo tempo imparò a suonare alla perfezione il flauto, il violino e il pianoforte. A 15 anni Rejcha
si vide offrire il posto di flautista nell’orchestra del principe
elettore di Colonia Max Franz, dove ebbe la possibilità di
conoscere e di lavorare gomito a gomito con il suo coetaneo
Ludwig van Beethoven. Amico di molti dei compositori più
importanti dell’epoca tra cui Franz Joseph Haydn, Rejcha
in seguito ottenne una cattedra al Conservatoire di Parigi,
dove ebbe la possibilità di indirizzare la carriera dei suoi
numerosi allievi, tra i quali spiccano i nomi di Hector Berlioz, Franz Liszt, Charles Gounod e César Franck. Questo
splendido disco presenta tre dei sei grandi Trii concertanti
per archi e pianoforte, pubblicati a Parigi nel 1824. Oltre
a una inesauribile vena melodica, questi lavori sono caratterizzati da una scrittura gaiamente virtuosistica, che mette i tre strumenti su un piano di sostanziale parità. I trii di
Rejcha costituiscono le opere ideali per mettere in evidenza
le grandi doti del Guarneri Trio, una formazione che dopo
un quarto di secolo di onorata attività concertistica è oggi
considerata tra gli ensemble cameristici migliori del mondo
grazie a un suono d’insieme, a un virtuosismo e a un’intelligenza musicale che non temono confronti.
Columns - MAGGIO 2011
zione di grande fascino, che saprà conquistare anche i beethoveniani più esigenti.
WOLFGANG AMADEUS MOZART
QUARTETTI PER ARCHI
PIOTR ILIC CIAIKOVSKY
Amadeus Quartett
LE GRANDI SINFONIE
Hallé Orchestra, Sir John Barbirolli
URNWS120 (2 CD a prezzo speciale)
URNWS119
(2 CD al prezzo di 1 CD medio prezzo)
P.I. Ciaikovsky: Sinfonia
n. 4 op. 36; Sinfonia n. 5 op.
64; Sinfonia n. 6 op. 74 Patetica; Ouverture fantasia
Romeo e Giulietta
Insieme a Herbert von Karajan, Sir John Barbirolli è
stato il primo grande direttore occidentale a incidere
le ultime tre sinfonie di
Ciaikovsky. Pressoché introvabili per molti anni, queste splendide registrazioni stereofoniche tratteggiano un Ciaikovsky possente e drammatico, scolpito in una realtà profondamente tragica e poco incline al lirismo
che pervade la lettura della maggior parte dei direttori non russi.
LUDWIG VAN BEETHOVEN
FIDELIO
S. Jurinac, J. Peerce, M. Stader, G. Neidlinger, De. Ernster
Orchestra e Coro dell’Opera di Stato Bavarese
H. Knappertsbusch
W.A. Mozart: Quartetto
per archi n. 17 K.458
Jagdquartett; Quartetto per
archi n. 19 K.465 Dissonanzenquartett; Quartetto
per archi n. 20 K.499
Hoffmeister-Quartett;
Quartetto n. 21 per archi
K.575 Prussiano I; Quartetto per archi n. 22 K.589
Prussiano II; Quartetto per
archi n. 23 K.590 Prussiano III
Insieme al Quartetto Italiano, l’Amadeus Quartett è stato la formazione cameristica europea più famosa della seconda metà del
XX secolo, passata giustamente alla storia del disco grazie alle
sue magistrali interpretazioni dei capolavori di Mozart, Beethoven e Schubert. Questo cofanetto doppio della Urania dal generosissimo minutaggio raccoglie i quartetti più significativi di
Mozart, incisi dall’Amadeus Quartett tra il 1951 e il 1955. Sebbene sia passato oltre mezzo secolo, si tratta ancora di ineludibili
punti di riferimento della storia dell’interpretazione cameristica.
URNWS118 (2 CD a prezzo speciale)
Questa mitica edizione del
Fidelio di Beethoven risulta
di difficile reperibilità da
parecchio tempo, per cui
non si può che accogliere
con grande entusiasmo la
sua riproposizione a un
prezzo particolarmente favorevole nel catalogo della
Urania. Per rendersi conto
della sua straordinaria levatura artistica, è sufficiente pensare che i critici specializzati nelle
registrazioni storiche collocano questa edizione ai vertici di
quelle ascrivibili alla scuola tedesca, sullo stesso piano di quelle
dirette da Otto Klemperer e da Wilhelm Furtwängler. Lenta e
quasi sacrale, la direzione di Knappertsbusch pone la travagliata
vicenda di Leonora e di Florestano in un’aura quasi mitica, più
vicina ai poemi omerici che non al genere del Singspiel che fiorì
in Germania a cavallo del XVIII e del XIX secolo. Una registra-
ECUADOR
MUSICA DELLE ANDE
PSSA141214 (CD basso prezzo)
Con questo nuovo album
dedicato al pasillo, al bolero
e all’albazo, Ligia Villarroel propone una suggestiva
silloge dei brani che vengono cantati sulla Cordigliera
delle Ande, pezzi molto vivaci che consentono alla
celebre cantante ecuadoriana di esprimere tutta la sua
vitalità e la sua joie de vivre.
Gli etnomusicologi di tutto il mondo si arrovellano da tempo
sulla caratteristica principale della musica ecuadoriana, costituita dal fatto di sembrare sempre triste nonostante la presenza di
19
L’intervista:
Gianandrea Noseda
Ho raggiunto telefonicamente Gianandrea Noseda
a Manchester alla vigilia dell’applauditissimo
Otello eseguito alla Bridgewater Hall, che ha visto
al fianco del direttore milanese Clifton Forbis nei
panni di Otello e Barbara Frittoli (protagonista degli
Inni sacri pubblicati due mesi fa dalla Chandos,
CHAN10659) in quelli di Desdemona. Questo per
chiudere definitivamente la bocca di chi dalle nostre
parti crede ancora che Manchester sia sinonimo di
industrie e di calcio.
Nella precedente intervista rilasciatami da Noseda
avevamo parlato di Luigi Dallapiccola, un compositore
che in Italia stenta ancora a ottenere la considerazione
– se non il successo – che senza dubbio meriterebbe.
Questa volta al centro del nostro discorso c’è Nino
Rota, un autore che – pur essendo nato appena sette
anni dopo Dallapiccola – presenta caratteristiche
molto diverse rispetto al compositore di Pisino.
Questo non fa che confermare la grande ricchezza del
repertorio orchestrale italiano del XX secolo. Anche se molti
tendono ancora a identificare il nostro patrimonio musicale
con l’opera lirica [giova ricordare che il melodramma italiano
non finì nel 1901 con la morte di Verdi, ma proseguì rigoglioso
con Puccini (morto nel 1924) e Mascagni (scomparso nel
1945) e prosegue vitale ancora oggi, ndr], la musica italiana
esplorò con profitto anche altri territori, per esempio con
Bruno Maderna e Luciano Berio. Nino Rota è oggi famoso
soprattutto per le sue bellissime colonne sonore, ma non si
tratta assolutamente di un genere minore.
Già le colonne sonore di Le notti di Cabiria, La strada
e 8½ di Federico Fellini, Il Gattopardo di Luchino
Visconti e Il padrino di Francis Ford Coppola, musica
che si ascolto così spesso da ritenerla quasi banale…
E invece no! Anche se non presentano le strutture elaborate
di altri compositori suoi contemporanei, le colonne sonore di
Rota sono davvero bellissime. Ce ne siamo accorti tutti – io,
l’orchestra e il pubblico – quando ho diretto la suite da La
strada. Un vero capolavoro.
di Giovanni Tasso
Da queste considerazioni legate al Rota più
conosciuto viene spontaneo passare al disco che
la Chandos pubblica questo mese, che presenta tre
opere più legate alla tradizione.
Queste opere sono pervase dalla stessa piacevolezza
d’ascolto delle colonne sonore. Una piacevolezza né
semplice né tanto meno banale, come qualcuno potrebbe
credere. Infatti, a un ascolto attento non si può che
rimanere conquistati dal magistrale controllo strutturale
del compositore milanese, talmente raffinato e gradevole
che finisce sempre per sedurre le platee. Ecco, se dovessi
paragonare lo stile di Rota a quello di qualche altro
compositore penserei a Jacques Ibert e al suo asciutto stile
neoclassico e al suo evoluto percorso armonico.
Oltre alla Terza Sinfonia – che va ad aggiungersi
alle prime due registrate per la Chandos da Marzio
Conti (CHAN10546) – questo disco presenta anche
il Divertimento concertante per contrabbasso, uno
strumento non troppo avvezzo ai ruoli solistici.
Eppure, nonostante questa desuetudine, il contrabbasso fa
una bellissima figura, sfoggiando buoni spunti virtuosistici
[eseguiti alla grande da Davide Botto, solista degno delle
massime lodi così come Barry Douglas, protagonista del
Concerto soirée per pianoforte e orchestra, ndr] e una
meravigliosa cantabilità nel registro centrale. Se a questo
aggiungiamo una scrittura orchestrale molto ingegnosa,
ne deriva un’opera di sorprendente bellezza, dalla quale
traspare la voglia furba di piacere al pubblico di Rota.
“Voglia furba” di Rota?
Non mi fraintenda, non sto parlando di nulla di sconveniente.
Con quest’espressione mi riferisco alla capacità di Rota di
captare i gusti del pubblico e di creare qualcosa che andasse
in quella direzione. Se non avesse avuto questo talento, non
avrebbe mai potuto scrivere le colonne sonore che lo hanno
reso famoso in tutto il mondo
Sulla copertina del disco è raffigurata una lambretta,
uno dei simboli della rinascita dell’Italia dopo la fine
della seconda guerra mondiale. Questa immagine mi
ha fatto pensare che Rota diede un grande contributo
al clima prima di speranza, poi di ottimismo e infine di
euforia che contagiò strati sempre più larghi di italiani
nei primi due decenni del secondo dopoguerra.
Non so se Rota incarnò davvero questo ruolo. Quello che è
sicuro è che la sua musica si presenta sempre con il sorriso
sulle labbra, un fatto che fa sicuramente bene al cuore ieri
come oggi. La copertina si pone in linea con quella del
disco con le prime due sinfonie [nella quale campeggiava
una Fiat Cinquecento, ndr] e rende omaggio al Neorealismo
cinematografico di Rossellini, Visconti, De Sica e Germi.
Vista la quasi totale assenza delle opere di Rota dai
cartelloni delle stagioni concertistiche italiane (anche
nell’anno che segna il centenario della nascita!), c’è
da chiedersi come vengono accolte all’estero.
Purtroppo anche al di fuori dell’Italia Rota viene eseguito solo
di rado, un fatto che rende ancora più apprezzabile l’impegno
della Chandos, un impegno che si estende anche ad altri
autori italiani nella collana Musica Italiana, come Casella,
Dallapiccola, Wolf-Ferrari e Respighi, a cui si aggiungono
i recenti dischi dedicati agli intermezzi italiani con la BBC
Philharmonic Orchestra e l’Inno delle Nazioni di Verdi con i
complessi del Teatro Regio di Torino.
Già il Teatro Regio di Torino, che in questo disco torna
con la Filarmonica ’900.
Si tratta di un’ottima formazione, che si è costituita all’interno
del teatro torinese per eseguire non solo le opere dei
compositori del XX secolo, ma un repertorio più vasto, che
può arrivare anche a Beethoven.
Questo excursus nel passato fa venire spontaneo
chiedersi quali siano i progetti futuri del sodalizio
Noseda-Chandos.
Con la Chandos i progetti non mancano e alcuni interessano
anche artisti italiani. Nel mese di luglio è prevista l’uscita
dell’ultimo disco della serie con la BBC Philharmonic
Orchestra dedicata a Sergei Rachmaninov con la Terza
Sinfonia, il Principe Rostislav e il Caprice bohemien e
più avanti faremo seguito al disco con i tre concerti per
pianoforte e orchestra di Béla Bartók (CHAN10610) con la
registrazione dei concerti per viola e violino sempre con la
BBC e John Ehnes. Dei progetti successivi, beh, parleremo
nella prossima intervista!
Sempre a disposizione, Maestro.
Columns - MAGGIO 2011
ritmi vivaci e trascinanti. Secondo alcuni, questo aspetto della
musica ecuadoriana troverebbe spiegazione nel mancato avvicendamento di stagioni del paese sudamericano e secondo altri
nel grande senso di solitudine che si prova di fronte ai maestosi
contrafforti delle Ande.
Solisti: Ligia Villarroel, Marcelo Penafiel, voce; Karen Valente,
voce; Rénaldo Greco, flauto traverso; Pascaline Jestin, voce.
SCOZIA
CORNAMUSE SCOZZESI
Artisti vari
PSSA141215 (CD basso prezzo)
Questa registrazione proviene dal catalogo della
Scotdisc, una delle case discografiche impegnate da
più tempo nella valorizzazione del patrimonio musicale scozzese. Quando si
parla della musica celtica –
e soprattutto della Highlands – il pensiero corre immediatamente al suono
evocativo delle cornamuse. In questo disco questi strumenti
eseguono una serie di marce - sia militari sia civili - tuttora profondamente legate al cuore e all’anima degli scozzesi, e non solo
a loro.
ALFONSO RENDANO
OPERE PER PIANOFORTE
Stefano Severini, pianoforte
TC851801 (CD alto prezzo)
La storia di Alfonso Rendano sembra quasi una favola.
Nato nel 1853 a Carolei, in
provincia di Cosenza, il piccolo Alfonso si mise subito
in luce come fanciullo prodigio, un fatto che convinse
i suoi genitori a mandarlo a
studiare al Conservatorio di
Napoli. Nella prestigiosa
istituzione partenopea Rendano rimase però solo sei mesi, per diventare a soli 13 anni allievo privato di Sigismund Thalberg, uno dei virtuosi più affermati
dell’epoca. Colpito dal talento del suo allievo, Thalberg lo spedì
22
a Parigi con una lettera di raccomandazione per Rossini, che gli
schiuse le porte di una fortunata carriera solistica che lo vide
suonare al fianco di veri e propri mostri sacri come Franz Liszt e
Joseph Joachim. Dall’ascolto di questo nuovo disco della Tactus
emerge l’immagine di un compositore di grande talento, autore
di brani complessi e tecnicamente molto innovativi. La Barcarola sul Corsaro di Byron è un’opera divisa in ampie sezioni trattate con grande libertà e che ricorda un poema sinfonico, nelle
Danze slave si può ravvisare qualche reminiscenza chopiniana,
mentre il Valse triste, i due notturni e la Mazurka sono intrisi del
classico sentimentalismo di fine Ottocento, che comunque non
scade mai in svenevolezze di facciata. Il grande eclettismo di
Rendano trova poi piena espressione nel confronto tra i toni ironici e al limite del grottesco della Serenata bizzarra e nello sbrigliato virtuosismo della Gavotta dei folletti, dai quali emerge
nitida l’immagine di un compositore sospeso tra gli assorti languori di Chopin e l’accesa brillantezza di Liszt. Una nuova riscoperta di grande importanza nel repertorio strumentale italiano, che ci viene proposta dalla sapiente lettura di uno Stefano
Severini particolarmente ispirato.
AA.VV.
IN MAREMMA
Coro degli Etruschi
PG013 (CD medio prezzo)
In Maremma; Briosa polca; Befanata; Angelica (versione 1970); Angelina; I pidocchi; Fior di languore; Ninne nanne; Il cecio valzer; La
monacella; La campagnola; A testa
bassa; Bella se vuoi venì; E dammi un
ricciolo; Bella ciao; E dammi un ricciolo; Il mulinaro; Buondì e buongiorno; Polca; O mite terra; In Maremma
Il Coro degli Etruschi giunti quasi a
celebrare i quaranta anni dalla sua fondazione, costituisce una
delle rarissime realtà toscane in grado di ripercorrere le strade
del canto polifonico di tradizione di questa terra senza alcuna
contaminazione. Attingendo dalla memoria familiare, ma anche attraverso un costante e appassionato lavoro di indagine sul
territorio, il “patrimonio” di questo gruppo vocale è costituito,
accanto a canti noti al pubblico, da melodie recuperate dall’oblio e riproposte per la prima volta assoluta in questo prezioso
CD attraverso registrazioni d’epoca, opportunamente restaurate
e da documenti sonori allestiti per l’occasione. Le registrazioni
non sono state effettuate in studio ma dal vivo in contesti più
consoni sia al Coro sia al tipo di musica che questo disco vuole
testimoniare.
Columns - MAGGIO 2011
GEORG PHILIPP TELEMANN
TRII E QUARTETTI
Ensemble Meridiana
LINNCKD368 (SACD alto prezzo)
G.P. Telemann: Concerto
per flauto dolce, oboe, violino e basso continuo TWV
43:G6; Trio per due “dessus” e basso continuo TWV
42:e11; Trio n. 3 per oboe,
violino e basso continuo
TWV 42:g5; Trio n. 7 per
flauto dolce, viola da gamba e basso continuo TWV
42:F3; Concerto per flauto
dolce, oboe, violino e basso continuo TWV 43:a3; Trio per violino, viola da gamba e basso continuo; Trio per flauto dolce,
violino e basso continuo
In questo splendido disco l’Ensemble Meridiana presenta una
vasta silloge della sterminata produzione cameristica di Telemann, dalla quale emerge lo straordinario talento del grande
compositore di Magdeburgo nell’esprimere gli stili nazionali
dell’epoca con organici sempre diversi. Ascoltando i sette brani
in programma si può quasi fare un viaggio nel Barocco europeo,
passando con incredibile naturalezza dalla Francia del Re Sole,
all’Italia rappresentata dalle città di Venezia e di Napoli e dalla
Germania della triade Bach-Händel-Telemann alla Polonia, nazione che orbitava nella sfera d’influenza tedesca ma vantava
una ricchissima tradizione popolare. L’interpretazione dell’Ensemble Meridiana è pervasa da una freschezza, un’energia e una
vitalità molto coinvolgente, che vi permetteranno di scoprire un
lato di sorprendente bellezza della produzione di Telemann.
WILLIAM BYRD
INTEGRALE DELLE OPERE PER CONSORT DI VIOLE DA GAMBA
Phantasm
LINNCKD372 (SACD alto prezzo)
Questo nuovo titolo della
Linn presenta l’unica integrale veramente completa della produzione
per consort di viole da
gamba di William Byrd,
comprendendo anche la
prima registrazione assoluta di due inni riscoperti
di recente.
Le opere per consort di viole da gamba di Byrd sono caratterizzate da una scrittura polifonica e sono pervase da
una vena di sottile malinconia. Le interpretazioni proposte
in questo disco esprimono con grande eleganza la struttura
polifonica di questi lavori, creando impasti sonori di grandissimo fascino. Questo titolo è il secondo disco realizzato
dall’ensemble Phantasm per la Linn, dopo quello dedicato
alle opere di John Ward che nel 2010 ha ottenuto una nomination per i prestigiosi Gramophone Awards. Seguendo il modello dei grandi quartetti d’archi del XX secolo,
nelle sue interpretazioni l’ensemble Phantasm ama prendere rischi allo scopo di rinnovare le tradizioni espressive della musica antica. Recensendo i suoi dischi, i critici
delle riviste specializzate di tutto il mondo hanno definito
le esecuzioni dell’ensemble Phantasm in termini quanto
mai lusinghieri, esprimendo giudizi come “coinvolgente”,
“rivelatorio”, “elettrizzante” e “interpretazioni pervase da
uno spirito ardente”. I dischi dell’ensemble Phantasm si
sono aggiudicati ben due Gramophone Award e molti altri
premi e riconoscimenti da riviste specializzate di tutto il
mondo, che in molti casi lo hanno definito il consort di
viole da gamba del mondo.
CAROL KIDD
TELL ME ONCE AGAIN
Carol Kidd, Nigel Clark
LINNAKD377 (SACD alto prezzo)
Tell Me Once Again è il
titolo dell’attesissimo album che vede la straordinaria vocalist jazz Carol
Kidd al fianco del fenomenale chitarrista Nigel
Clark. Il programma di
questo delizioso album
presenta una ricca antologia dei principali cavalli di battaglia della
Kidd e di Clark in arrangiamenti realizzati apposta per il
loro incontro. Sotto l’aspetto stilistico, le melodie delle
canzoni di Carol sono gradevoli e pervase da una sottile
sensualità, mentre la chitarra di Nigel sfoggia una raffinatezza delicata e assolutamente impeccabile. Tutti i brani in
programma sono caratterizzati da un intimismo molto
coinvolgente, al punto che chiudendo gli occhi potreste
avere l’impressione che la Kidd si trovi davanti alla vostra
poltrona. Per questo, accomodatevi, rilassatevi e fatevi
conquistare dalle incantevoli melodie di quest’album.
23
Columns - MAGGIO 2011
TRICHOTOMY
THE GENTLE WAR
NACD156
I Trichotomy sono un
gruppo jazz emergente
inglese, che ha riscosso
unanimi plausi sia di
pubblico che di critica
durante il suo ultimo tour
in Inghilterra. La musica
che propone il trio è al
tempo stesso densamente
ritmica e improvvisamente melodica, con le eccellenti composizione del pianista Sean Foran che cercano un punto di equilibrio tra il
dialogo degli stumenti e le libere improvvisazioni dei singoli. The Gentle War ha il sound di una band che cerca con
successo di sviluppare un suo stile particolare.
HECTOR BERLIOZ
SINFONIA FANTASTICA
Orchestre de Paris, Charles Munch
ESS90049 (SACD alto prezzo)
Tornato in Francia nel
1963 dopo una permanenza di quasi 14 anni
alla testa della Boston
Symphony Orchestra che
aveva contribuito a portare ai massimi vertici
della sua storia, Charles
Munch venne nominato
presidente della Ècole
Normale de Musique di Parigi e riprese a occuparsi con
passione del prediletto repertorio francese del XIX secolo.
Per portare avanti quest’opera di valorizzazione dei grandi
capolavori francesi, nel 1967 il ministro della Cultura André Malraux chiese al settantaseienne direttore alsaziano
di fondare la prima orchestra a tempo pieno finanziata dallo stato, l’Orchestre de Paris. Di fronte a questa imperdibile opportunità, Munch si mise immediatamente al lavoro e
il 14 novembre dello stesso anno diresse il primo trionfale
concerto. Queste rosee prospettive vennero però spezzate
24
meno di un anno più tardi dall’infarto che uccise Munch e
la sua creatura passò nelle mani di Herbert von Karajan.
Questo splendido disco testimonia questa fruttuosa esperienza con una travolgente lettura della Sinfonia fantastica
di Hector Berlioz, che ci viene restituita dai tecnici della
Esoteric con una qualità sonora di incredibile realismo.
GEORGES BIZET
OPERE ORCHESTRALI
Orchestra del Conservatoire di Parigi, André Cluytens
ESS90050 (SACD alto prezzo)
G. Bizet: L’Arlesiana
Suite n. 1; L’Arlesiana
Suite n. 2; Carmen Suite
Nel corso della sua carriera, André Cluytens si
mise in luce come uno
dei migliori direttori lirici della metà del XX
secolo, come testimonia
anche il fatto che nel
1955 fu il primo direttore francese (e il terzo non tedesco,
dopo Toscanini e De Sabata) a calcare il mitico podio del
Festspielhaus di Bayreuth. Purtroppo la sua morte avvenuta a soli 62 anni ne impedì la definitiva consacrazione
e lasciò un grande vuoto nel panorama concertistico internazionale. Questo splendido disco della Esoteric offre
la possibilità di apprezzare l’incontenibile energia e lo
spiccato talento teatrale del grande direttore belga nei tre
capolavori orchestrali di Georges Bizet, la cui ricchissima
tavolozza timbrica viene resa con una fedeltà sonora finora inimmaginabile dalla accuratissima rimasterizzazione
effettuata dagli ingegneri dell’etichetta giapponese. Un
disco che lascerà a bocca aperta anche gli audiofili più
esigenti.
PREMIUM
NAT KING COLE
AUDIOPHILE SELECTION
Nat King Cole
PRM27914 (CD alto prezzo)
A Blossom Fell; Pretend; Unforgettable; Autumn Leaves;
Smile; Too Young; ’Tis Autumn; Somewhere Along The Way;
Tenderly; Embraceable You; I’m Going To Laugh You Right
Out Of My Life; Walkin’ My Baby Back Home; That’s All;
Mona Lisa; I Love You For Sentimental Reasons
Columns - MAGGIO 2011
I cataloghi delle etichette
audiophile sono pieni
zeppi di titoli dedicati a
Nat King Cole, un fatto
che potrebbe spingere
qualcuno a chiedersi
quale bisogno ci fosse di
questo disco dedicato al
grande jazzista americano. In realtà per correre
ad acquistare questo disco non esiste solo una ragione, ma
almeno due: la prima è costituita dal programma, che comprende quindici dei brani più amati di Nat King Cole eseguiti con il suo inconfondibile stile, e la seconda dalla eccezionale qualità sonora della Premium, che vi consentirà
di vivere un’esperienza d’ascolto assolutamente unforgettable!
AA.VV.
BEST AUDIOPHILE SAXOPHONES
S. Hamilton, Scott Hamilton Quintet, G. Harris
D. McKenna, J. Hanna, S. Getz, Ray Brown Trio, R. Moore
PRM27876 (CD alto prezzo)
Il sax è senza dubbio uno
degli strumenti più amati
dagli audiofili, come dimostra il fatto che nelle
fiere dedicate all’hi-end
si sentono risuonare
pressoché ovunque le sonorità di volta in volta
morbide, intime e lancinanti dello strumento che
ha reso famosi solisti come Cannonball Adderley, John
Coltrane, Stan Getz e Coleman Hawkins. Questo nuovo
CD della Premium ci offre la possibilità di ascoltare dodici brani molto famosi in interpretazioni memorabili e con
la qualità sonora che contraddistingue questa etichetta.
Come resistere alla tentazione?
LUDWIG VAN BEETHOVEN
INTEGRALE DELLE SONATE PER VIOLONCELLO E PIANOFORTE
M. Rostropovich, violoncello, S. Richter, pianoforte
SC-PH2920 (2 LP da 180 grammi)
Difficile immaginare un
duo più carismatico e affiatato di quello composto da Mstislav Rostropovich e da Sviatoslav
Richter, i due grandi maestri russi che nella seconda metà del XX secolo hanno monopolizzato
l’attenzione degli amanti
della cameristica. In questo splendido disco della Speakers Corner questi due colossi eseguono le cinque sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven, considerate da molti addetti ai lavori tra
le perle più preziose della produzione del grande compositore di Bonn. Grazie alla splendida rimasterizzazione realizzata dall’etichetta tedesca sentirete il timbro caldo e
rotondo del violoncello di Rostropovich e le cascate di
note del pianoforte di Richter con una chiarezza e una trasparenza tali che vi verrà il sospetto che si trovino davanti
alla vostra poltrona.
BADEN POWELL
SOLITUDE ON GUITAR
Baden Powell, chitarra e voce
Joaquim Paes Henriques, batteria, Eberhard Weber, basso
SC-CL32441 (LP da 180 grammi)
La chitarra acustica condivide lo stesso destino di
molti altri strumenti non
amplificati: quasi tutti si accostano alla sei corde cercando di eseguire costruzioni armoniche valide sotto
l’aspetto tecnico e gradevoli all’ascolto, ma solo pochi
riescono a raggiungere l’obiettivo che si erano prefissati. Baden Powell appartiene a quella limitatissima cerchia di
chitarristi che sanno far coesistere in maniera davvero convincente il virtuosismo con uno spiccato senso armonico. Powell
esprime questo suo talento soprattutto nei brani lenti, nei quali
gli accordi spezzati della sua chitarra danno l’impressione di
sbocciare come fiori. Powell conduce l’ascoltatore con cautela
nelle sue melodie, facendo sempre una breve pausa prima di
ogni variazione armonica. Per Powell la scelta di suonare in maniera più vigorosa o più delicata non dipende da quanto è scritto
sullo spartito, ma è il risultato di un’interpretazione del tutto personale, come si può notare ascoltando la sua versione della canzone per bambini “Kommt ein Vogel Geflogen”, lontana anni
luce dallo stile brasiliano più consueto. Naturalmente, nel programma di questo disco non mancano brani di bossa nova vivaci
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Columns - MAGGIO 2011
e curati fin nei minimi dettagli. Come si può facilmente capire
dal titolo, in questo disco la protagonista assoluta è la chitarra,
che viene a seconda dei casi accompagnata, sostenuta e spinta
dal gruppo ritmico. La ballata “Se Todos Fossem Iguais A Voce”
è caldamente raccomandata per prepararsi all’ascolto della bossa “Na Gafieira Do Vidigal”.
FRANK SINATRA
SWING ALONG WITH ME
Frank Sinatra
MFSL1-344 (LP da 180 grammi)
DENNIS KOLEN
NORTHEIM | GOLDMINE
Dennis Kolen, voce, chitarra, arpa blues e basso
SFLP8059 (LP da 180 grammi)
Dennis Kolen è un giovane
cantautore originario di
Rotterdam. Gli olandesi
sono tradizionalmente considerati grandi viaggiatori
e ovunque il destino li abbia voluti – su un vascello
nel bel mezzo di un oceano
tempestoso tre secoli fa o
su un fuoristrada ai confini
del mondo oggi – hanno
sempre dato prova di essere dotati di un grande coraggio. Dennis Kolen ha avuto il coraggio di credere nella Stockfisch Records e da questa collaborazione è scaturito questo bellissimo
disco. Kolen è cresciuto ascoltando i vinili della collezione di
suo padre, che comprendeva i più grandi successi di Jackson
Browne, James Taylor e Paul Simon, cantanti che hanno influenzato profondamente gli orizzonti musicali del giovane
Dennis. Crescendo, Dennis ha cominciato ad apprezzare anche
i musicisti della West Coast che fecero furore negli anni Settanta come gli Eagles, Poco, Crosby, Stills & Nash. Il risultato
di questo eclettico percorso artistico viene presentato in questo
splendido SACD, che vede protagonista un cantante dalla voce
straordinariamente espressiva, che non teme il confronto nemmeno con grandissimi del calibro dei Beatles e di Joni Mitchell.
Come dice il titolo, questo disco è davvero una miniera d’oro.
Questo titolo è disponibile anche su SACD (SFSA4059).
Artisti: Ferry Lagendijk, pianoforte, fender rhodes, hammond b3 e mellotron; Wietse Zeedijk, basso elettrico e voce;
Jimmy van den Nieuwenhuizen, batteria e percussioni; Beata Kossowska, arpa blues; Beo Brockhausen, sax, flauto e
percussioni; Lea Morris, voce; Wojtek Bolimowski, violino e arrangiamento d’archi; Zsuzsanna Bolimowski, violino; Oksana Labach, viola; Lucile Chaubard, violoncello;
Peter Funk, dobro; Sven van Samson, hang; Hans-Jörg
Maucksch, basso
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Falling in Love with Love; The Curse of an Aching Heart; Don’t
Cry Joe; Please Don’t Talk About Me When I’m Gone; Love
Walked In; Granada; I Never Knew; Don’t Be That Way; Moonlight on the Ganges; It’s a Wonderful World; Have You Met
Miss Jones?; You’re Nobody ’Til Somebody Loves You
Nel corso della storia del disco pochi album sono stati considerati così importanti da spingere una casa discografica a
intentare una causa legale per cercare di bloccarne l’uscita,
che secondo le previsioni avrebbe ottenuto un successo a
livello planetario. Questo è quanto accadde nel 1961, quando la Capitol Records chiamò in giudizio la Reprise Records, l’etichetta appena fondata da Frank Sinatra, affinché
cambiasse il titolo Sinatra Swings in Swing Along With Me.
La Capitol era infatti convinta che questo disco fosse troppo simile sia per i contenuti sia per il titolo a Come Swing
With Me, un altro disco di Sinatra che era stato accolto in
maniera trionfale. Come prevedibile, la causa legale non
riuscì a bloccare un successo annunciato e Swing Along
With Me si rivelò un album sensazionale che consentì agli
appassionati di tutto il mondo di apprezzare un Sinatra in
forma smagliante. In questo disco il leggendario Ol’ Blue
Eyes è affiancato da Billy May, autore degli splendidi arrangiamenti e direttore di un’orchestra piena di vitalità.
Columns - MAGGIO 2011
Come ciliegina su una torta già molto appetitosa, il programma comprende una lunga serie dei brani più amati di
quegli anni, resi famosi da Sinatra in decine di concerti da
“sold out”. Un’interpretazione insuperabile, una ritmica
assolutamente irresistibile e la proverbiale qualità sonora
che hanno reso giustamente famosi in tutto il mondo gli
LP da 180 grammi della OMR: davvero difficile chiedere
di più.
Già disponibili di Frank Sinatra su LP:
MFSL1-326
MFSL-317
Pubblicato nel 1979, l’album eponimo dei B-52s
contribuì a ingrossare le
schiere di fan della band
americana grazie a testi e
armonie estremamente
originali e a costruzioni
armoniche tanto brillanti
quanto vigorose. In un
batter d’occhio, l’album
raggiunse il 59° posto
della classifica di Billboard e nel 2003 il network televisivo VH1 lo inserì nella lista dei 99 dischi migliori di tutti i
tempi. Al di là delle cifre, il giudizio più lusinghiero su
questo disco venne dato nientemeno che da John Lennon,
che poco prima di morire dichiarò di averlo apprezzato
molto.
Questo nuovo titolo della OMR ci offre così la possibilità
di rivivere un’epoca indimenticabile della musica con una
qualità sonora fino a questo momento impensabile.
ECHO AND THE BUNNYMEN
HEAVEN UP THERE
MOFI1-007 (LP da 150 grammi)
MFSL2-312
MFSL2-332
MFSL1-333
MFSL1-345
THE B-52S
The B-52
MOFI1-004 (LP da 150 grammi)
Show of Strength; With a
Hip; Over the Wall; It
Was a Pleasure; A Promise; Heaven Up Here;
The Disease; All My Colour; No Dark Things;
Turquoise Days; All I
Want
Secondo album di Echo
& The Bunnymen, Heaven Up Here venne pubblicato nel maggio del 1981 e nel giro di poche settimane
fu il primo album della band post punk inglese a entrare
nella Top 10 del Regno Unito. L’alto livello di questo disco venne in seguito confermato dall’ingresso nella classifica americana di Billboard e dagli eccellenti volumi
di vendite registrati dai singoli “A Promise” e “Over the
Wall”. Questa splendida ristampa su LP da 150 grammi
va ad arricchire il catalogo della OMR, sempre più punto di riferimento per gli audiofili dai gusti più insoliti e
raffinati.
BILLY JOEL
PIANO MAN
Planet Claire; 52 Girls; Dance This Mess Around; Rock
Lobster; Lava; There’s a Moon in the Sky; Hero Worship;
6060-842; Downtown
Billy Joel
MUDSACD2062 (SACD alto prezzo)
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Columns - MAGGIO 2011
Travelin’ Prayer; Piano
Man; Ain’t No Crime;
You’re My Home; The
Ballad of Billy the Kid;
Worse Comes to Worst;
Stop in Nevada; If I Only
Had the Words (To Tell
You); Somewhere Along
the Line; Captain Jack
Lanciato sul mercato nel
1973, Piano Man è il secondo album realizzato da Billy Joel e il primo pubblicato
dalla Columbia Records, dopo i problemi legali che il pianista e cantautore americano aveva avuto con la Family
Records.
Scrivendo le canzoni di Piano Man, Joel fu fortemente influenzato da Tumbleweed Connection di Elton John, come
si può notare sia nella musica sia nei testi.
Con questo album Joel dimostrò di essere un musicista
davvero completo e il singolo “Piano Man” balzò al 25°
posto della classifica di Billboard. Giunge perciò molto opportuna questa splendida ristampa su SACD della
OMR, che consente di cogliere appieno tutte le sfumature
della musica di Joel.
BILLY JOEL
TURNSTILES
Billy Joel
MUDSACD2063 (SACD alto prezzo)
Say Goodbye to Hollywood; Summer, Highland Falls; All You
Wanna Do Is Dance;
New York State of Mind;
James; Prelude / Angry
Young Man; I’ve Loved
These Days; Miami 2017
(Seen the Lights Go Out
on Broadway)
A partire dal 1976 Billy
Joel si affermò come una delle stelle più luminose dei cantautori pop-rock che si erano stabiliti in California.
Con Turnstiles Joel alzò il tiro su obiettivi molto più ambiziosi, sforzandosi di realizzare un disco i cui contenuti e
la cui portata superassero i livelli raggiunti con gli album
precedenti e lanciassero definitivamente la sua stella nella
stratosfera dei grandissimi.
Riunendo in sé generi diversissimi dal rock duro a un pop
delicato ai più grandi successi della tradizione americana,
Turnstiles è oggi considerato uno dei più grandi capolavori di Joel e uno degli album più significativi di quegli anni.
Per riproporre questo imperdibile album la OMR è andata
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a cercare il master analogico originale, consentendo agli
appassionati del grande cantante americano di apprezzare tutte le caratteristiche che hanno reso famoso il loro
beniamino, vale a dire l’intimismo, la cura dei dettagli,
l’espressività e il calore vocale.
Sotto l’aspetto della qualità sonora, questo disco è semplicemente spettacolare, con un palcoscenico sonoro di
proporzioni quasi cinematografiche, una ineguagliabile
tavolozza di colori e un’atmosfera che non teme confronti.
SERVIZIO NOVITÀ
TUTTI I DISCHI IN ARRIVO NEL TUO NEGOZIO DI FIDUCIA
Analogico:
Speackers Corner
SC-CL32441
Speackers Corner
SC-PH2920 (2 LP)
Testament
TESLP2323
Testament
TESLP2386
Pure Pleasure
PPAN65119 (3 LP)
Original Master Recordings
MFSL1-344
Premium
PRM27876
Naim
NACD156
Digitale:
Linn Records
LINNAKD377
Audio Fidelity
AFZ100 (CD Gold)
Premium
PRM27914
Columns - MAGGIO 2011
I più premiati
I dischi del catalogo Sound and Music
che hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali
GRAMOPHONE Editor’s Choice MAGGIO 2011
BRIAN EASDALE
COLONNE SONORE
GUSTAV MAHLER
SINFONIA N. 10
BBC National Chorus and Orchestra Deryck Cooke, voce e pianoforte;
of Wales; R. Gamba
Philharmonia Orchestra,
CHAN10636 (CD alto prezzo)
London Symphony Orchestra,
Berthold Goldschmidt
TES1457 (3 CD al prezzo di 2)
FRANZ LISZT
OPERE PER PIANOFORTE
Marc-André Hamelin, pianoforte
CDA67760
Premiati con 5 Stelle dalla rivista MUSICA MAGGIO 2011
THOMAS ARNE
ARTAXERXES
The Classical Opera Company, Page
LINNCKD358
(2 SACD a prezzo speciale)
30
ANTONÍN DVORÁK
QUARTETTI PER ARCHI N. 12 E 13
Pavel Haas Quartet
SU4038 (CD alto prezzo)
FRANZ LISZT
ANNÉES DE PÈLERINAGE
Louis Lortie, pianoforte
CHAN10662(2) (2 CD al prezzo di 1)
MARCO ENRICO BOSSI
OPERE PER ORGANO - VOL. 5
Andrea Macinanti, organo
TC862715 (CD alto prezzo)
Columns - MAGGIO 2011
I più premiati
I dischi del catalogo Sound and Music
che hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali
MAURICE RAVEL
AA.VV.
GUSTAV HOLST
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE
THE MUSIC OF ROME
OPERE ORCHESTRALI
Steven Osborne, pianoforte
CDA67731/2 (2 CD alto prezzo)
The Cardinall’s Musick, A. Carwood Manchester Chamber Choir,
CDA67860 (CD alto prezzo)
BBC Philharmonic, Sir A. Davis
CHANSA5086 (SACD alto prezzo)
FRITZ REINER IN CONCERTO
Chicago Symphony Orchestra,
Fritz Reiner
URNWS111 (2 CD basso prezzo)
FRICSAY DIRIGE BÉLA BARTÓK
T. Varga, R. Schulz, A. Foldes,
G. Anda, L. Kentner, H. Krebs
RIAS Symphonie-Orchester
RIAS Kammerchor,
Chor der St. Hedwigs-Kathedrale
Berlin,
AUD21407 (3 CD)
WOLF - STRAUSS
OPERE VOCALI
Angelika Kirchschlager, mezzosoprano
Roger Vignoles, pianoforte
WHLive040 (CD medio prezzo)
31
MFSL1-344
SC-PH2920
SC-CS32441
Columns - MAGGIO 2011
BADEN POWELL
FRANK SINATRA
INTEPRETANO BEETHOVEN
SOLITUDE ON GUITAR
SWING ALONG WITH ME
ASLP8456
TESLP2386
ROSTROPOVICH E RICHTER
BEETHOVEN
MILES DAVIS
CONCERTO PER VIOLINO
SOMEDAY MY PRINCE WILL COME
Leonid Kogan, violino
Novità disponibili in questi negozi
Il Classico (Torino) 011 547341 - Stereo 1 (Torino) 011 6635403 - Musica (Cuneo) 0171 65855 - Uncini (Genova) 010 564021
Audio Bloom (Busto Arsizio - VA) 339 6035807 - Casa del Disco (Varese) 0332 232229 - Pick-Up Dischi (Somma Lombardo
- VA) 0331 252550 - Alta Fedeltà (Merate - LC) 039 9906728 - Sound Machine (Milano) 02 92860273 - Sergio Pozzi
(Pandino - CR) 0373 91708 - Sound Center (Brescia) 030 3701234 - K2 Immagine e Suono (Campoformido - UD) 0432 662569
Ges.Co.Ser (Cesena - FO) 0547 610320 - Hi-Fi Natali (Monsummano - PT) 0572 51360 - Videosound (Bastia Umbra - PG)
075 8008644
Centro Musicale Ialenti (Terni) - 0744 407655 - Dimensione Hi-Fi (Roma) 06 8184609
Musical Cherubini (Roma) 06 432191 - Alchimie Musicali (Roma) 06 41294732 - Punto Musica (Roma) 06 5127307
Valentini Hi-Fi (Pagliare del Tronto - AP) 0736 899295 - Angelucci Hi-Fi (Castelfrentano - CH) 0872 569111
Audio Corner (Caserta) 0823 472323 - 3D Audio (Napoli) 081 7808977 - Centro Musica (Bari) 080 5211777
Audio e Music (Taranto) 099 7351701 - Domus Audia (Palermo) 091 6110257 - Pickup Hi-Fidelity (Palermo) 091 6259164
Nei punti vendita affiliati Home Vision
www.homevision.it
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Sound and Music Columns - MAGGIO 2011
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