ESTIVAL JAZZ LUGANO
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COMUNICATO STAMPA
ESTIVAL JAZZ XXXIII EDIZIONE
Un cartellone imperdibile e impetuoso come una tempesta tropicale
Estival non deve andar dal medico per dire: “Trentatre!”. La simbiosi fra l’organizzatore
Andreas Wyden e il direttore artistico Jacky Marti è infatti in perfetta salute e
sempreverde, pronta ogni anno ad offrire un’edizione dal taglio coinvolgente,
appassionante e originale con ritmi caldi, atmosfere raffinate per una festa musicale
continua e coloratissima, una fitta giostra di sorprese a livello mondiale fra star, amici di
sempre e rivelazioni di oggi.
È la sintesi più appropriata per presentare il 33. cartellone di Estival che si preannuncia
particolarmente carico di emozioni, con grandi protagonisti della scena contemporanea,
dal Jazz alla World Music al Rock, con i suoi artisti emergenti accanto a icone della
musica mondiale.
D’accordo, su certe cifre è d’obbligo l’approssimazione, l’uso di una certa cautela e non
è sempre facile puntare sul numero di persone che ogni anno riempiono le piazze di
Lugano e Mendrisio. In ogni caso le piazze sono sempre stracolme e questo è sinonimo
di successo, fedeltà e affetto da parte di un pubblico che affolla i concerti di Estival. Ai
più scettici basterà constatare di persona.
Se negli ultimi anni si è registrata una presenza significativa di “World” è perché oggi è
una realtà con la quale la musica contemporanea, proprio a partire dal Jazz, deve
misurarsi in una prospettiva di contaminazione di generi e stili che vanno a incrociarsi col
“Mainstream” e con le forme più significative d’avanguardia, creando sonorità
affascinanti e coinvolgenti, dal Jazz d’autore al Rock più classico.
Quella di avere sul palcoscenico di Estival gruppi e artisti provenienti da altri mondi è un
chiaro riflesso di come la musica si sia inserita nel panorama internazionale con un
processo di globalizzazione che, in certi casi, rimette addirittura in discussione generi,
mode e stili.
Ecco una delle ragioni per cui il palcoscenico di Estival è sempre stato e resta sensibile
alle trasformazioni: prestigioso per rilanciare la tradizione, i grandi nomi del Jazz e della
World ma anche un osservatorio privilegiato sulle principali tendenze musicali di grande
impatto. Ma senza ignorare il ritorno di grandi protagonisti della storia del Rock.
Dopo quell’indimenticabile anteprima con Van Morrison (2002) e i trionfali concerti degli
Yes, dei Jethro Tull, di Eric Burdon, per non citarli tutti, ecco l’arrivo del leggendario Jack
Bruce (ex Cream) sul palco a Lugano nell’anno del Sessantesimo anniversario del Blues
del Regno Unito.
Infine, ci sembra tutt’altro che superfluo ricordare che se il successo di oltre trent’anni lo
si deve alla tenacia e all’affiatamento di tutto l’apparato organizzativo, non si può certo
dimenticare che Estival continua a rimanere un Open Air rigorosamente gratuito di
assoluto livello. Ciò costituisce la sorprendente unicità di Estival nel panorama europeo
e mondiale. E tutto ciò grazie anche agli sponsor.
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Pertanto un ringraziamento particolare va a BancaStato, sponsor principale, alla Città
di Lugano, a Manor, a Swisscom, all’Host Broadcaster RSI che assicurerà, come tutti
gli anni, la diretta radiotelevisiva dei concerti, a Swisslos, a Lugano Turismo, alla Città
di Mendrisio così come a tutto il pool formato dagli altri numerosi sostenitori e sponsor.
Estival, come sempre, si svolgerà sull’arco di 2 week-end. Coinvolgerà il Piazzale alla
Valle di Mendrisio venerdì 24 e sabato 25 giugno e la Piazza della Riforma a
Lugano da giovedì 30 giugno a sabato 2 luglio 2010, proponendo in tutto 18
concerti, comprese le pre-serate luganesi nel Villaggio Estival dedicate alle scuole di
musica svizzere epatrocinate dalla RSI.
Giorgio Thoeni
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Mendrisio, Piazzale alla Valle, 24-25 giugno
I colori del vento: da Cuba all’Africa passando per l’Europa
Se Estival compie 33 anni, Mendrisio festeggia il suo 14. appuntamento con la grande
musica del mondo. È proprio il caso di dirlo: con quattro su sei concerti, Piazzale alla
Valle si apre più che mai alla World con un programma davvero eccezionale. Si
comincia Venerdi 24 giugno con l’Afri-letric Quintet del pianista cubano Omar Sosa,
una figura carismatica, uno dei più versatili artisti della scena jazz contemporanea che si
presenta alla platea con un mix di sonorità urbane e originalissime in cui trionfano
elementi elettronici e suoni dalle origini afro-cubane. Una magia trascinante e densa di
fascino tropicale.
Dopo di lui è la volta di una voce femminile fra le più acclamate del Mali e dell’Af rica
intera: Oumou Sangarè. Oltre ad essere una battagliera Ambasciatrice mondiale della
FAO, Oumou possiede la capacità di elevare la musica tradizionale delle origini verso
affascinanti sfumature contemporanee sulla scia dell’Afro-Pop più moderno e attuale.
Cantautrice e portavoce della sua generazione, Oumou è una vera e propria
incarnazione dei valori per i quali si è sempre battuta.
Per chiudere la prima serata di Mendrisio, Estival ha chiamato i Mezzoforte, un gruppo
islandese sulla breccia da più di trent’anni con oltre una dozzina di album all’attivo e
famosi in tutto il mondo per il loro Funky jazzato, energico e pulito, equilibrato,
essenziale e senza troppi fronzoli: dalla terra dei ghiacci la musica più calda!
La seconda e ultima serata di Sabato 25 giugno propone appuntamenti a dir poco
sorprendenti. Già l’apertura è tutto un programma con il ritorno di un artista di casa
nostra: Sandro Schneebeli in scena per farci sognare con “Scala Nobile”, un progetto
pieno di poesia, energia e fascino che cavalca il Jazz e la World grazie a composizioni
azzeccate e musicisti di assoluto livello, pronti a spiccare il volo dell’improvvisazione, fra
cui troviamo ospiti d’eccezione come Paul McCandless degli Oregon e la voce del
lucernese Bruno Amstad.
Non c’è tregua per chi ama il ritmo e la voce, dopo Schneebeli sale sul palco Ricardo
Lemvo, il Mambo in persona. Nato in Congo e di origini angolane, Lemvo propone un
mix contagioso di sapori cubani e centroafricani con un taglio innovativo, pionieristico e
tutto da scoprire.
Le diverse incisioni al suo attivo e i numerosi concerti sono tutti stati accolti con grande
entusiasmo dal pubblico e dalla stampa specializzata. Fra gli ultimi riconoscimenti
vogliamo ricordare quello del prestigioso “New York Times” che nel 2007 ha proclamato
il suo album “Isabela” come il miglior esempio di World Music.
Per siglare trionfalmente il ritorno di Estival a Mendrisio, la scena è tutta per Papa
Wemba, il maestro del Soukouss, la musica tradizionale del Congo, un genere che ha
influenzato tutta la musica africana con i suoi ritmi a base di Romba, Funk e Rock.
Spesso definito come “il re della Rumba Rock” Wemba è infatti uno dei protagonisti del
passaggio dalla Rumba congolese, al più vivace Soukous che già alla fine degli anni '70
lo vede protagonista a tutti gli effetti. Famoso per i suoi costumi, per lo stile vocale
dinamico e personalissimo, è evidente che con lui non sarà possibile rimanere insensibili
all’irrefrenabile richiamo della danza per concludere questa originale e strepitosa
cavalcata in terra Momò.
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Lugano, Piazza della Riforma, 30 giugno-2 luglio
Un uragano di classe: dal Tango al Jazz al Blues alle grandi voci
Per la prima serata è ormai impensabile che sulla storica scena luganese non vi sia
l’Orchestra della Svizzera Italiana (OSI). Dopo essere stata diretta da protagonisti
prestigiosi del Gotha musicale mondiale, il prestigioso (e numeroso) organico Giovedi
30 giugno torna in piazza della Riforma per accompagnare la grande pianista argentina
Martha Argerich, nome di assoluto rilievo nel campo del pianismo mondiale che
esattamente dieci anni fa ha operato la scelta di Lugano quale sede del Progetto che
pende il suo nome per una piattaforma di incontri, di sperimentazione e di concerti. Un
onore per tutta la Svizzera italiana e per la Città che, come si ricorderà, lo scorso anno le
ha conferito la cittadinanza onoraria.
Proprio per sottolineare il decennale e grazie all’accordo fra le due grandi banche ticinesi
BancaStato (sponsor principale della manifestazione) e BSI (sponsor principale del
“Progetto Martha Argerich”), Estival può aprire la 33.edizione con un concerto dedicato
al Tango argentino in onore delle origini della rinomata pianista che sarà affiancata dal
compositore e Premio Oscar, l’argentino Luis Bacalov, dal bandoneonista Nestor
Marconi e dall’OSI diretta da Eduardo Hubert .
Incontestabilmente il pianoforte è il re di due terzi della serata nella prestigiosa cornice
della principale piazza cittadina. Dopo il fascino delle note tanghere, gli 88 tasti sono tutti
per l’impeto e la classe della giapponese Hiromi. Scoperta quando aveva 17 anni da
Chick Corea, l’artista di Shizuoka si esprime sempre al limite delle sue possibilità
virtuosistiche colme di energia e poesia nella versione in Trio, il progetto per lei forse più
congeniale. Con lei sul palco due giganti: il bassista (a sei corde: l’ha inventato lui
vent’anni fa!) Anthony Jackson e il batterista Steve Smith.
Per il gran finale della serata d’esordio a Lugano, Estival mantiene fede all’impegno di
regalare al suo grande pubblico un protagonista della storia del Rock. Nell’anno del 60.
anniversario del Blues britannico, ecco che le luci sono tutte puntate su Jack Bruce: il
compositore, il musicista, la leggenda. Raccontare la sua carriera cinquantennale è un
condensato del “Who’s Who” della musica elettrica e del British Blues, da Alexis Korner
a John Mayall, da Graham Bond a Manfred Mann, per intenderci.
Ma la popolarità di Jack è strettamente legata ai “Cream”, la band fondata con Eric
Clapton e Ginger Baker, un trio che ha vissuto gli onori della scena per soli due anni e
mezzo vendendo la bellezza di 35 milioni di dischi! Otto musicisti sul palco di Lugano per
ripercorrere i pezzi fra i più famosi del Rock Blues come i suoi “White Room”, “Politician”
e “Sunshine Of Your Love”. Un vero e proprio evento musicale per questa 33. edizione!
Vincitore di 4 Grammy Awards per i quali è stato anche nominato ben 19 volte,
protagonista di sempre con uno stile unico, originale, caldo e ritmato, è il chitarrista
californiano Larry Carlton ad aprire i concerti di Venerdi 1 luglio. Il suo chitarrismo, fin
dalle sue prime apparizioni con i Crusaders e con i Fourplay e con oltre 30 album alle
spalle più numerosi collaborazioni con musicisti e band di fama mondiale, ha collocato
uno standard inconfondibile nell’arco di tre decenni. Gli appassionati possono così
rendersi conto di persona quanto indubbiamente Larry sia destinato a lasciare indelebile
il suo marchio anche per il futuro, sia nel Jazz come nel Blues, nel Pop e nel Rock.
“Sing the Truth!” è l’invito e la fantastica scelta di Dianne Reeves, Lizzy Wright e
Angélique Kidjo: tre grandi cantanti della scena musicale mondiale unite per portare
alta la fiamma di Miriam Makeba, Abbeey Lincoln e Odetta: un superbo Trio schierato
per dichiarare a gran voce alle platee di tutto il mondo il proprio sostegno nella lotta per
l’affermazione dei diritti civili. Dianne Reeves, vincitrice di molti Grammy di cui il quarto,
più recente, come miglior cantante jazz, Lizzy Wright, pianista e cantante con una lunga
e importante esperienza dal Jazz al Country al Blues, Angélique Kidjo, straordinaria
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artista del Benin e voce di quella musica africana in simbiosi fra tradizione e nuove
sonorità sono insieme per un progetto che propone un repertorio di brani originali ma
anche di melodie scelte dall’eredità del Jazz, del Folk, del Blues.
Tre voci stupende unite dall’arte e da una nobile causa e accompagnate da una band
che schiera anche due fra le più acclamate e versatili protagoniste del Jazz
contemporaneo: la pianista Geri Allen e la batterista Terry Line Carrington. Un
concerto strepitoso che proporrà anche una graditissima e meritata sorpresa...
Un fine serata degno di questo nome con uno degli esempi più belli e provocatori: gli
Afro Celt Sound System. Che cos’hanno in comune le antiche melodie celtiche con i
ritmi centroafricani? Eppure quando 15 anni fa sono apparsi sulla scena, l’impatto è
stato dirompente e la loro intelligente fusione musicale è un turbine che porta a danze
liberatorie. Più volte nominati per i Grammy, la band è quanto di meglio possa proporre
la scena World contemporanea: un fenomeno dove confluiscono tutti gli ingredienti e gli
stili con un “power” convincente e un sound davvero irresistibile. La stampa li ha spesso
definiti “un incontenibile uragano”, “musica da cardiopalmo”.
L’ultima grande serata a Lugano inizia Sabato 2 luglio con Celebrate Mama Afrika, un
concerto che chiude idealmente il filone africano di questa edizione con una proposta
che unisce la sua vocazione civile all’esortazione per un mondo di pace. Il progetto è
stato creato dal trombettista Hugh Masekela per ricordare Miriam Makeba, la voce più
famosa, più ascoltata al mondo, quella che maggiormente ha rappresentato lo spirito
dell’Africa durante i suoi 31 anni di esilio sotto il regime dell’Apartheid e scomparsa nel
2008 all’età di 76 anni.
“Mama Afrika” raggruppa le canzoni che hanno reso popolare Miriam con un concerto
che è anche un ritratto vivente dell’Africa. Per questo importante progetto Masekela, già
compagno di vita e nell’arte della Makeba,ha voluto accanto a sé Vusi Mahlasela (in
Sudafrica, semplicemente “The Voice”), la pluripremiata Thandiswa e Lira, una delle più
popolari cantanti sudafricane che ricordiamo in un trascinante versione di “Pata Pata”,
canzone simbolo della Makeba eseguita in occasione del grandioso concerto inaugurale
ai Mondiali di Calcio del 2010.
Un altro bel colpo messo a segno da Estival è quello di poter offrire al pubblico di Piazza
della Riforma un concerto molto particolare a cui daranno vita due fra le più prestigiose
formazioni vocali della storia del Jazz: I Manhattan Tranfer e i New York Voices. Tim
Hauser, Janis Siegel, Cheryl Bentyne e Alan Paul, meglio noti come gli strepitosi The
Manhattan Transfer da anni collezionano serie impressionanti di Grammy. Accanto a
loro ritroviamo The New York Voices, applauditissimi ospiti della ventesima edizione di
Estival. Vincitori di un Grammy nel 1996, Darmon Meader, Lauren Kinhan, Peter Elridge
e Kim Nazarian, affondano le loro radici nel Jazz esplorando una straordinaria varietà di
generi musicali. I due quartetti sono insieme per presentare un progetto dal titolo
Vocalese, un termine che racchiude l’arte dell’improvvisazione per assoli di canto nel
Jazz, nello Swing, nel Bebop. Il concerto è patrocinato dalla RSI.
Mark King, Marcus Miller e altri ancora devono molto a colui che è considerato uno dei
massimi interpreti del basso elettrico: Larry Graham. A lui si deve l’invenzione dello
“slap”, una tecnica che ha modificato radicalmente l’accompagnamento musicale e
l’universo espressivo dell’accompagnamento al basso. Pioniere del R&B, maestro del
Funk e acrobata del “paradiddle”, è lui che chiude da protagonista assoluto questa
straordinaria edizione di Estival. Musicista, cantante, autore e produttore, il nome di
Larry è legato al popolare gruppo psichedelico soul/funk di “Sly & Family Stone” (tutti
ricordiamo l’energica performance sul palco di Woodstock?) e alla band da lui fondata e
di cui è leader e cantante, la Graham Central Station il gruppo che accompagna lo
“Slap Man” per un concerto conclusivo unico e entusiasmante: il miglior sipario per la
notte.