Piazza Duomo
Pfarrplatz
Mike Stern / Victor
Wooten Band, USA
Piazza della Rena
Sandplatz
Passiri
o
Mercoledì/Mittwoch
10. Luglio/Juli
Venerdì/Freitag
12. Luglio/Juli
Sabato/Samstag
13. Luglio/Juli
Concerti dei partecipanti alla
Mitteleuropean
Jazz Academy
Abschlusskonzerte der Jazzkurse
Piazza Terme
Thermenplatz
Ponte della Posta
Postbrücke
stra
Rom
The Swallow
Quintet, USA
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a-
Giovedì/Donnerstag
11. Luglio/Juli
- Passe
Via
Rom
Giovanni Guidi
Quartet, I
Castel Kallmünz
Schloss Kallmünz
Corso Libertà - F
reiheitstrasse
sse
Martedì/Dienstag
09. Luglio/Juli
Via Cav
o
ur - Cav
ourstra
Giardino di Castel Kallmünz
Park von Schloss Kallmünz
piazza della Rena 12, Merano / Sandplatz 12, Meran
INFO & TICKET:
The Showtime Agency
Tel. 0473.270256
[email protected] - www.meranojazz.it
[email protected] / [email protected]
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Il programma 2013 della rassegna MeranoJazz, giunta
alla sua 17° edizione, mette a confronto nel breve ciclo
di alcune serate, tre formazioni che si caratterizzano sia
per la diversa collocazione generazionale dei componenti, come per il fatto di operare musicalmente in aree
ben distinte e riconoscibili della musica afroamericana.
Tipicamente “funky” è il repertorio che propone il quartetto elettrico del chitarrista Mike Stern che, proseguendo coerentemente un percorso iniziato nei primi anni
‘80 con Miles Davis, ha sviluppato uno stile molto personale passando dal vigoroso sincretismo del jazz-rock
delle sue prime apparizioni alle eleganti improvvisazioni
che improntano le sue attuali performance. Diverso è invece il climax musicale delle formazioni in cui agiscono
il pianista Giovanni Guidi e il bassista Steve Swallow.
Il primo non è più soltanto una giovane promessa del
jazz italiano, bensì una proposta musicale che rappresenta una solida realtà già attiva a livello internazionale.
Il bassista di New York è colui che ha rivoluzionato l’uso
del basso elettrico nel jazz. Entrambi sono riconducibili
all’area di una moderna “classicità” dello stile e delle
forme che, nel Jazz, è contemporaneamente custode
della tradizione e motore delle future innovazioni.
Vincenzo Costa
direttore artistico
Drei Formationen stehen sich 2013 im Rahmen des 17.
Festivals von MeranJazz in einer kurzen Veranstaltungsreihe gegenüber. Sie unterscheiden sich voneinander
sowohl im Hinblick auf die Generation, der ihre Mitglieder angehören, als auch auf die klar abgrenzbaren Stilrichtungen der afroamerikanischen Musik, in denen sie
beheimatet sind.
Das Repertoire des Jazz-Quartetts des Gitarristen Mike
Stern kommt ganz klar aus dem Bereich des Funk. Stern
hat seinen mit Miles Davis begonnenen Werdegang Anfang der Achtzigerjahre konsequent weitergeführt. Er
entwickelte eine sehr persönliche Musiksprache und ist
von der kraftvollen Stilmischung des Jazzrocks seiner
ersten Auftritte übergegangen zu eleganten Improvisationen, die heute seine Darbietungen prägen.
Ganz anders ist hingegen die musikalische Entwicklung
des Pianisten Giovanni Guidi und des Bassisten Steve
Swallow verlaufen. Guidi ist nicht mehr bloß ein aufgehender Stern am italienischen Jazzhimmel, sondern
eine feste Größe. Mittlerweile ist er sogar in der internationalen Jazz-Szene ein Begriff. Swallow, der stilprägende Bassist aus New York ist derjenige, der den
E-Bass im Jazz völlig neu eingesetzt und damit revolutioniert hat. Beide gehen sowohl im Hinblick auf den Stil
als auch auf die Form aus dem Bereich einer modernen
„Klassizität“ hervor, die im Jazz zugleich Hüterin der
Tradition und Triebkraft von Innovation ist.
Vincenzo Costa
Künstlerischer Leiter
Mitteleuropean Jazz Academy
È da molti anni un punto d’incontro internazionale per
musicisti jazz sotto la direzione artistica del pianista
meranese Franco D’Andrea. L’offerta didattica è sempre molto ampia, con docenti che si alternano ogni 2-3
anni. Quest’anno la masterclass di D’Andrea è dedicata
al tema “Il trio atipico”.
Das Konzept der Meraner Jazzkurse sieht den Wechsel
der DozentInnen alle 2-3 Jahre vor. Die Kurse mit renommierten MusikerInnen aus dem mitteleuropäischen
Raum laden zu einer spannenden Auseinandersetzung
mit dem Jazz ein. Den Kursen steht Franco D’Andrea
vor. 2013 greift D’Andreas Meisterklasse das Thema
“Das atypische Trio” auf.
Info: Tel. 346.1380177 - 348.7933930
Mail: [email protected]
merano
azz
17° edition 2013
Bereits zum vierten Mal bietet das kleine aber renommierte
MeranJazz Festival im Park von Schloss Kallmünz hochkarätige Konzerte. Die Bands Mike Stern/Victor Wooten
Band, Giovanni Guidi Quartet und The Swallow Quintet
werden den historischen Ansitz im Herzen der Stadt Meran
und das hoffentlich zahlreiche Publikum an drei Abenden
in die vielseitige Welt der Jazzmusik eintauchen lassen.
Auch dieses Jahr steht das Rahmenprogramm der Mitteleuropäischen Jazzakademie im Zeichen von Workshops und
Sessions mit Jazzstars wie Franco D’Andrea und Tim Bern.
Zum ersten Mal wird dabei auch ein Jazzgesang-Kurs unter
der Leitung von Diana Torto veranstaltet.
Alle Jazzfreunde – und jene, die es noch werden wollen sind herzlich eingeladen, sich die Zeit für einen unvergesslichen Konzertabend im Rahmen des MeranJazz-Festivals
zu nehmen.
Allen beteiligten MitarbeiterInnen gilt mein aufrichtiger Dank
für ihren Einsatz.
Dr. Günther Januth
Bürgermeister der Stadtgemeinde Meran
Per la quarta volta consecutiva la piccola ma prestigiosa
rassegna MeranoJazz andrà in scena sul magnifico palcoscenico del giardino di castel Kallmünz. Mike Stern/
Victor Wooten Band, Giovanni Guidi Quartet e The Swallow Quintet sono le grandi formazioni che si esibiranno nel
cuore della città e che proporranno un viaggio attraverso
il variegato mondo della musica jazz nella suggestiva cornice dell’antico maniero. A fare da contorno al festival sono
anche quest’anno i seminari e i corsi proposti dalla Mitteleuropean Jazz Academy con star del calibro di Franco
D’Andrea e Tim Bern. Per la prima volta viene proposto anche un corso di canto jazz sotto la direzione di Diana Torto.
Auguro a tutti gli appassionati e a tutte le appassionate di
jazz, ma anche a coloro che si avvicinano per la prima volta a
questo genere, di trascorrere indimenticabili serate musicali.
Un sincero ringraziamento va infine a tutti coloro che si sono
impegnati per rendere possibile questo evento.
dott. Günther Januth
Sindaco di Merano
Nella meravigliosa cornice del giardino di Castel Kallmünz
anche quest’anno potremo assistere ai concerti di MeranoJazz, una rassegna che non smette mai di stupire per la
qualità dei gruppi e dei musicisti che vengono proposti, tutti
di altissimo livello, tutti capaci di trasmettere emozioni ed entusiasmo ad un pubblico sempre più fidelizzato.
Merano ama la musica e l’Amministrazione comunale è ben
felice di rispondere a questa fondamentale esigenza dei suoi
cittadini, proprio attraverso la collaborazione e il sostegno di
iniziative come MeranoJazz, che hanno il merito di incontrare
il favore di tanti appassionati estimatori.
Attraverso poi la qualificata supervisione di Franco D’Andrea,
collaboratore artistico e deus ex machina della Mitteleuropean Jazz Academy, una fantastica opportunità di crescita per i
giovani musicisti, la garanzia di una manifestazione di prestigio è assolutamente assicurata.
Invito quindi i meranesi e i tanti ospiti della nostra città a non
perdere nemmeno una delle serate programmate e ringrazio
tutta l’organizzazione per l’impegno che da sempre dedicano
alla buona riuscita dell’evento.
dott. Giorgio Balzarini
Vicesindaco
Auch in diesem Jahr wird MeranJazz wieder vor der wunderschönen Kulisse des Schlossparkes von Kallmünz veranstaltet. Diese alljährlich stattfindenden Jazzkonzerte begeistern
über die Jahre hinweg das Publikum und können es immer
wieder mitreißen. Da es in Meran viele Musikbegeisterte gibt,
unterstützt die Stadt gerne derartige Musikveranstaltungen,
um dieser Nachfrage entgegen zu kommen.
Franco D’Andrea, künstlerischer Leiter der Mitteleuropean
Jazz Academy, bietet auch heuer wieder jungen MusikerInnen
Gelegenheit, sich mit Jazz und Improvisation auseinander zu
setzen.
Ich möchte hiermit alle MeranerInnen und Interessierte von
auswärts einladen, sich die Konzerte nicht entgehen zu lassen und mich gleichzeitig bei den OrganisatorInnen für ihren
Einsatz bedanken.
dott. Giorgio Balzarini
Vizebürgermeister
Martedì/Dienstag 9. Luglio/Juli
Mike Stern - Victor Wooten Band, USA
feat. Bob Franceschini
& Derico Watson
MikeStern: guitar
Bob Franceschini: sax
Victor Wooten: bass
Derico Watson: drums
Considerato uno dei migliori chitarristi della propria generazione, spesso nominato per i Grammy Awards e
collocato ai vertici nei referendum della rivista Down
Beat, Mike Stern si è imposto sulla scena internazionale con Miles Davis nei primi anni Ottanta. Allora il
suo stile manifestava influssi che provenivano dalla
tradizione di Wes Montgomery, ma non mancavano i
legami con l’acceso espressionismo rock di Jimi Hendrix e con il suo predecessore nelle band di Davis, John
McLaughlin.
Il sodalizio del chitarrista con il bassista elettrico Victor
Wooten, paladino degli estimatori di Jaco Pastorius e
già collaboratore di Chick Corea e Béla Fleck, si sviluppa sulle coordinate della musica di estrazione funk,
dove le influenze di James Brown, Davis e Pastorius e
si mescolano vorticosamente in un flusso torrenziale,
spesso giocato su una vivace acrobazia virtuosistica. Il
sassofonista Bob Franceschini è collaboratore di Stern
da molto tempo: figurava nell’album “Voices” del 2001,
con cui il chitarrista ottenne una nomination per il Grammy Award.
Mike Stern gilt als einer der besten Jazz-Gitarristen
seiner Generation: Schon oft wurde er für einen Grammy Award nominiert. In den Leserumfragen des JazzMagazins Down Beat hat er es bis auf die ersten Plätze
geschafft. Bekannt geworden ist er in der Jazz-Szene
Anfang der Achtzigerjahre, als er zusammen mit Miles
Davis spielte. Damals war sein Stil von der Wes-Montgomerys-Tradition geprägt. Es fehlten aber auch nicht
Bezüge zum energetischen, expressionistischen Rock
von Jimi Hendrix und zu John McLaughlin, seinem
Vorgänger in Davis’ Band.
Für dieses Projekt hat sich der Gitarrist mit dem hochvirtuosen E-Bassisten Victor Wooten zusammengetan. Grammygewinner Wooten, ein Musiker, der alle
Bassstile seit Jaco Pastorius in sich vereint, arbeitete
bereits sehr erfolgreich in den Gruppen von Chick
Corea und Béla Fleck. Die Zusammenarbeit SternWooten entwickelt sich entlang der Koordinaten des
Funk-Reservoirs. In ihr vermischen sich Einflüsse von
James Brown, Miles Davis und Jaco Pastorius zu einem reißenden Strom an Virtuosität. Der Saxofonist
Bob Franceschini arbeitet seit geraumer Zeit mit Stern
zusammen: Bereits 2001 war er auf dem Album „Voices“ zu hören, für das der Gitarrist für einen Grammy
Award nominiert wurde.
Mercoledì/Mittwoch 10. Luglio/Juli
Giovanni Guidi Quartet, I
Giovanni Guidi: piano
Dan Kinzelman: sax
Francesco Ponticello: bass
Enrico Morello: drums
Il pianista ventisettenne Giovanni Guidi, scoperto qualche anno fa da Enrico Rava e da allora assiduo collaboratore del trombettista, continua a incrementare la
propria presenza sulla scena internazionale, arrivando
a ospitare nei propri lavori musicisti di spicco come Michael Blake, Gianluca Petrella, Gerald Cleaver. Recente è il suo approdo alla prestigiosa etichetta Ecm, per
la quale ha registrato nel dicembre 2012 il suo ultimo
lavoro in trio, “City of Brocken Dreams”.
Guidi manifesta un’ampia dimestichezza con molti stili
e modalità del jazz contemporaneo: nel proprio approccio privilegia gli aspetti più eterei e delicati, la spazialità filigranata, la cura degli sfondi opalescenti, ma non
disdegna le escursioni più veementi e percussive. Un
pianismo funzionale all’apertura di ampi spazi e allo
stimolo creativo per i musicisti che suonano con lui.
In questo caso nella formazione spicca il sassofonista
statunitense Dan Kinzelman, da anni ben sintonizzato
con la musica di Guidi, che insieme al contrabbassista
Francesco Ponticello si è esibito nel quintetto del pianista, all’ultima edizione del Festival di Saalfelden.
Der 27-jährige Pianist Giovanni Guidi genießt auf der
internationalen Jazz-Szene immer größere Anerkennung. Er wurde vor einigen Jahren von Enrico Rava
entdeckt und hat von diesem Moment an ununterbrochen mit dem Trompeter zusammengearbeitet.
Bekannte Künstler wie Michael Blake, Gianluca Petrella, Gerald Cleaver waren bereits auf seinen Platten als Gastmusiker zu hören. Vor kurzem ist er ins renommierte ECM-Lager aufgerückt, mit dem er im Trio
im Dezember 2012 sein jüngstes Werk „City of Broken
Dreams“ aufgenommen hat. Guidi offenbart eine große
Vertrautheit mit vielen verschiedenen Stilrichtungen
und Formen des zeitgenössischen Jazz. Er bevorzugt
in seinem Ansatz die ätherischen, zarten Aspekte, die
filigrane Räumlichkeit vor einem akkurat geschliffenen,
opaleszierenden Hintergrund, verschmäht dabei aber
auch nicht perkussive Abschweifungen. Sein Spiel lässt
den anderen Musikern in der Gruppe viel Freiraum
und regt ihre Kreativität an. In dieser Formation sticht
der amerikanische Saxofonist Dan Kinzelman hervor.
Er hat sich seit Jahren bestens auf Guidis Musik eingestellt und ist auch schon beim letzten Jazzfestival
Saalfelden gemeinsam mit dem Kontrabassisten Francesco Ponticello im Quintett des Pianisten aufgetreten.
Giovedì/Donnerstag 11. Luglio/Juli
The Swallow Quintet, USA
Steve Swallow: e-bass
Carla Bley: organ
Chris Cheek: sax
Steve Cardenas: guitar
Jorge Rossy: drums
Chi ha la fortuna di chiamarsi Swallow può definire il
proprio gruppo “quintetto rondine”: “The Swallow Quintet”. Ma nel caso del grande bassista elettrico, innovatore e caposcuola nel jazz contemporaneo, ci troviamo
davvero di fronte a una musica che si libra in aria con
la leggerezza e con l’imprevedibile volo di una rondine.
Nella formazione non può mancare Carla Bley, compagna di arte e di vita del bassista, con la quale Swallow condivide assiduamente il percorso musicale da più
di trentacinque anni. Un sodalizio che ha dato vita a pietre miliari nella storia del jazz, a partire dal memorabile
album “Musique Mecanique”, del 1978.
In quei contesti, come in numerosissime altre occasioni,
tra l’altro con Jimmy Giuffre, Paul Bley, Gary Burton e
Roy Haynes, Swallow ha sempre dato il suo contributo
di musici-sta dall’incredibile sensibilità, attento alle sfumature, preciso, discreto e nel contempo aperto alle avventure più audaci. Il quintetto in scena a Merano vede
la Bley impegnata esclusivamente all’organo Hammond
e allinea solisti di grande pregio, le cui personalità modellano una musica dalle fitte dinamiche cameristiche.
Wer das Glück hat, Swallow zu heißen, mag seine Gruppe wohl „The Swallow Quintet“ (Schwalbenquintett)
nennen. Im Falle des großen E-Bassisten – Vorreiter
und Wegbereiter des zeitgenössischen Jazz– stehen
wir aber tatsächlich vor einer Musik, die im wahrsten
Sinne des Wortes mit der Unvorhersehbarkeit und
Leichtigkeit einer Schwalbe durch die Lüfte schwebt.
Nicht fehlen darf in seiner Formation Carla Bley Kunstund Lebensgefährtin des Bassisten. Mit ihr teilt Swallow seit mehr als 35 Jahren ohne Unterbrechung den
musikalischen Werdegang: ein Bündnis, das angefangen beim unvergesslichen Album „Musique Mecanique“
von 1978, Meilensteine der Jazz-Geschichte hervorgebracht hat.
In diesem Umfeld sowie bei zahlreichen anderen Gelegenheiten, unter anderem bei der Zusammenarbeit
mit Jimmy Giuffre, Paul Bley, Gary Burton und Roy
Haynes, hat sich Swallow stets als Musiker gezeigt, der
über ein unglaubliches Feingefühl verfügt, mit großer
Aufmerksamkeit für die kleinsten Schattierungen,
präzise, diskret und gleichzeitig offen für die gewagtesten Experimente.
Im Quintett, das nach Meran kommt, wird Carla Bley
ihr Können ausschließlich an der Hammond-Orgel zum
Besten geben. Beim Zusammenspiel mit den großartigen Solisten an ihrer Seite wird eine lebhaft dynamische Kammermusik Gestalt annehmen.
Giuseppe Segala