Sound and Music - Novità discografiche Novembre 2012
Un altro grande titolo Alpha
che vede protagonista
Marco Beasley
Columnsweb - Novembre 2012
Indice
Hyperion
Alpha
Rewind
Fuga Libera
Ramée
Ricercar
Zig Zag Territoires
CPO
Chandos
MDG
Coro
LSO
Signum
Testament
Supraphon
Playa Sound
Urania
Tactus
Linn
Analogue Productions
Hi-Q Records
OMR
Pure Pleasure
Speakers Corner
Naim
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Servizio Novità
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REW500
Primo piano
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I primi 5 titoli della collezione a medio prezzo
della serie Rewind
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THE ROMANTIC PIANO CONCERTO - VOLUME 58
JOHANN PETER PIXIS - SIGISMOND THALBERG
Tasmanian Symphony Orchestra
Howard Shelley, pianoforte e direzione
CDA67915 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179155
J.P. Pixis: Concerto per pianoforte e orchestra op. 100; Concertino per pianoforte e orchestra op. 68 S. Thalberg: Concerto per pianoforte e orchestra op. 5
Il 58° volume della serie The Romantic Piano Concerto della
Hyperion presenta due pianisti-compositori che contribuirono
a gettare le basi dello stile che avrebbe portato Liszt a scrivere
l’Hexaméron. Sigismond Thalberg è passato alla storia della
musica per il suo epico duello pianistico con Liszt e durante
la sua vita fu considerato tra i più grandi virtuosi della tastiera
del mondo. Purtroppo Thalberg compose un solo concerto per
pianoforte e orchestra - per giunta nei primi anni della sua carriera - ma la scarsità di numero viene largamente compensata
dall’altissimo livello artistico di questo gioiello per virtuosi, nel
quale le mani del solista non si staccano quasi mai dalla tastiera. Johann Peter Pixis è invece caduto - per la verità ingiustamente - nel completo oblio. Il suo Concerto e il suo Concertino
per pianoforte e orchestra proposti in questo disco costituiscono quindi documenti di eccezionale importanza, in quanto
consentono di gettare piena luce su una serie di autori e di
opere di grandissimo interesse. Considerato tra gli interpreti
più autorevoli del repertorio del primo Romanticismo, Howard
Shelley si accosta a queste splendide opere con eleganza e
molto buon gusto nella doppia veste di solista e di direttore
della Tasmanian Symphony Orchestra.
Columnsweb - Novembre 2012
GIOVANNI GABRIELI
SINFONIE SACRE
Ex Cathedra, His Majestys Sagbutts & Cornetts
Concerto Palatino, Jeffrey Skidmore
CDA67957 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179575
FRANZ SCHUBERT
QUINTETTO PER ARCHI D. 956 QUARTETTO D. 703
Ralph Kirshbaum, violoncello; Takács Quartet
CDA67864 (CD alto prezzo)
Barcode: 0034571178646
G. Gabrieli: Vox Domini super aquas Jordanis C64; In ecclesiis
C78; Canzon primi toni a 10 C176; O Jesu mi dulcissime C24;
Omnes gentes plaudite manibus C52; O Jesu mi dulcissime C56;
Kyrie C71-73; Maria virgo C35; Magnificat C75; Litaniae Beatae
Mariae Virginis C63; Exultet iam angelica turba C131
Questo disco segna il gradito ritorno in casa Hyperion dell’ensemble Ex Cathedra diretto da Jeffrey Skidmore, autore di
brillanti registrazioni dedicate al repertorio barocco del Nuovo
Mondo che hanno contribuito a renderlo uno dei gruppi di strumenti originali più amati e apprezzati del mondo. Il programma
di questo nuovo disco propone una straordinaria silloge di brani di Giovanni Gabrieli, compositore di cui nel 2012 si celebra il
quarto centenario della scomparsa. Con i loro toni intensamente drammatici, la loro magistrale scrittura e i loro spettacolari
effetti spaziali, le sontuose opere liturgiche di Gabrieli si collocano nel solco della grande tradizione policorale veneziana.
Gli ensemble His Majestys Sagbutts & Cornetts e Concerto
Palatino tratteggiano i sensazionali affreschi sonori che facevano parte integrante delle esecuzioni originali, quando nelle
occasioni più solenni nelle gallerie della Basilica di San Marco
venivano collocati gruppi di musicisti supplementari.
CARL PHILIPP EMANUEL BACH
SONATE PER PIANOFORTE - VOLUME 2
Danny Driver, pianoforte
CDA67908 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179087
PRIMA SCELTA
i migliori a prezzo speciale
€
14.90
prezzo consigliato
fino al 31.12.2012
L’impareggiabile Takács Quartet torna alla produzione
cameristica di Franz Schubert. Il primo disco dedicato
al grande compositore viennese - comprendente i quartetti Rosamunde e La Morte e la Fanciulla - ha ottenuto
dalla stampa specializzata di tutto il mondo un’accoglienza senza precedenti, al punto da essere ormai
unanimemente considerato la più autorevole edizione di
riferimento moderna di questi straordinari capolavori. Il
programma di questo nuovo disco presenta l’opera cameristica più affascinante di Schubert, il Quintetto per
archi in do maggiore D.956, composto appena sei settimane prima della sua prematura scomparsa. Per creare
un suono caldo e di delicato intimismo, in quest’opera
Schubert aggiunse alla classica formazione del quartetto d’archi un secondo violoncello, la cui parte viene eseguita in questo disco da Ralph Kirshbaum. Oltre a questo capolavoro assoluto della cameristica di tutti i tempi,
il Takács Quartet esegue il Quartettsatz, frammento di
sublime bellezza di un quartetto in do minore mai portato
a termine da Schubert.
Il Takács Quartet su HYPERION:
FRANZ SCHUBERT
QUARTETTI LA MORTE E LA FANCIULLA E ROSAMUNDE
CDA67585 (CD alto prezzo)
EDITOR’S CHOICE (Gramophone)
CRITICS’ CHOICE (Gramophone)
FRANZ JOSEPH HAYDN
QUARTETTI PER ARCHI OP. 71
CDA67793 (CD alto prezzo)
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C.P.E. Bach: Sonata H37 Wq52/4; Sonata H39 Wq62/5; Sonata H121
Wq65/31; Sonata H135 Wq65/32; Fantasia H300 Wq67; Rondò H290 Wq61/4
Dopo le eccellenti recensioni che hanno accolto il primo volume,
la Hyperion presenta questo mese un nuovo disco dedicato alle
originalissime e fantasiose sonate per pianoforte di Carl Philipp
Emanuel Bach. Il programma di questo disco abbraccia tutta la
carriera del secondogenito del sommo Cantor lipsiense, portando
l’ascoltatore alla scoperta della scrittura molto espressiva delle
opere giovanili al raffinato stile classico della maturità, nel quale
continuò a inserire gli elementi che lo avevano messo in evidenza, tra cui gli imprevedibili cambiamenti d’atmosfera e di tempo
che lasciarono perplessi molti suoi contemporanei. Danny Driver
si conferma l’interprete ideale di questo affascinante repertorio,
che esegue con un calibratissimo mix di eleganza e di vigore.
Danny Driver su HYPERION:
nanti», queste modinhas hanno una genesi tuttora incerta, anche
se parecchi musicologi sono inclini a ritenere che siano giunte
in Portogallo dalle colonie brasiliane. Queste opere presentano
due stili diametralmente opposti, il primo malinconico e lirico e il
secondo brillante e vivace, spesso con ritmi sincopati nella parte
della voce. Il programma alterna alle opere vocali alcuni lavori
strumentali scritti nello stesso periodo. In questo disco gli spiritati
musicisti dell’ensemble L’Avventura sono affiancati da Sandra
Medeiros e Joana Seara, due soprano portoghesi di grande talento specializzati nel repertorio antico.
RICHARD STRAUSS
INTEGRALE DEI LIEDER - VOLUME 6
Elizabeth Watts, soprano - Roger Vignoles, pianoforte
CDA67844 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571178448
CARL PHILIPP EMANUEL BACH
SONATE PER PIANOFORTE - VOLUME 1
CDA67786 (CD alto prezzo)
EDITOR’S CHOICE (Gramophone)
BENJAMIN DALE
OPERE PER PIANOFORTE
CDA67827 (CD alto prezzo)
EDITOR’S CHOICE (Gramophone)
AA.VV.
CANTI D’AMORE PORTOGHESI DEL XVIII SECOLO
L’Avventura London, Zak Ozmo
CDA67904 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179049
Anonimo: Ganinha, minha Ganinha; Foi por mim, foi pela sorte; A
minha Nerina; É delícia ter amor; Os ‘me deixas’ que tu dás A. da
Silva Leite: Tempo que breve passaste; Tocata do Sr Francisco
Gerardo; Onde vas linda Negrinha; Minuete P.A. Avondano: Minuetto IV; Minuetto VI M.A. Portugal: Você trata amor em brinco;
Já, já me vai, Marília; Cuidados, tristes cuidados J. Maurício: Sobre as asas da ternura; Que fiz eu à natureza?; É amor a lei suave
C. de Seixas: Toccata n. 8 D. Scarlatti: Sonata in fa minore Kk466
L’ensemble L’Avventura London e il suo direttore Zak Ozmo
fanno il loro debutto nel catalogo della Hyperion con un incantevole disco dedicato ai canti d’amore portoghesi del XVIII secolo.
Descritte da un testimone dell’epoca come «voluttuose e affasci4
I primi volume dell’integrale dei Lieder di Richard Strauss varata dalla Hyperion dimostrano senza ombra di dubbio che queste
opere sono tra i vertici più fascinosi ed eleganti della vasta produzione del grande compositore tedesco. Il sesto volume presenta
tra le altre cose il delizioso Schlechtes Wetter op. 69 e l’incantevole Waldesfahrt, appartenente alla stessa raccolta. Il delicatissimo
Malven con cui si chiude il programma di questo disco è stato definito «il quinto Letzte Lied». L’opera più importante di questo disco,
Krämerspiegel, ha avuto origine a seguito delle roventi polemiche
che videro contrapposti per molti anni Strauss e i proprietari delle
principali case editrici tedesche. Il critico letterario berlinese Alfred
Kerr scrisse a Strauss un’arguta serie di versi satirici, nei quali
metteva alla berlina gli editori musicali, citando per nome molti dei
più irriducibili nemici del compositore. Strauss mise in musica tutte
e dodici le poesie di Kerr, dando vita a una satira ben diretta che
vide finalmente la luce nel 1921. Non è difficile capire perché oggi
questo ciclo venga eseguito solo di rado, visto che i testi fanno
riferimento a persone e a situazioni ormai dimenticate e che la
parte del leone viene riservata al pianoforte. Nonostante questo,
la musica di Strauss merita sempre di essere ascoltata con attenzione, sia per gli spiritosi riferimenti alle sue stesse opere come
Il cavaliere della rosa e Una vita d’eroe sia - soprattutto - per lo
splendido preludio dell’ottavo Lied e alla sua ripresa come vasto
postludio, che venne riutilizzato da Strauss quasi un quarto di secolo più tardi per l’opera Capriccio. Le ampie note di copertina
sono state scritte da Roger Vignoles, curatore e pianista di questa
integrale. Questo disco vede anche l’esordio nel prestigioso catalogo della Hyperion del soprano Elizabeth Watts, protagonista
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di recente di un recital di Lieder di Strauss che ha spinto il critico
del Guardian a scrivere un articolo molto lusinghiero, nel quale si
legge: «Vincitrice del premio liederistico nell’edizione del Cardiff
Singer of the World del 2007, la Watts è già un’artista del tutto
matura, tuttavia questa sera ho potuto assistere alla sua definitiva
trasformazione in una cantante davvero grande, anche perché ho
potuto ascoltarla in un repertorio che sembra nata per eseguire.
La Watts possiede le sfumature ideali per interpretare le opere
di Strauss e la magica combinazione di spontaneità vocale e di
infallibile controllo necessaria per confrontarsi con questi lavori».
SIR CHARLES VILLIERS STANFORD
OPERE SACRE
Winchester Cathedral Choir, David Hill
CDS44311/3 (3 CD prezzo speciale) Barcode: 0034571143118
Il Ludus Tonalis è senza dubbio quella grande opera di ginnastica
intellettuale che alcuni commentatori hanno definito «rivisitazione del Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach
da parte di un compositore del XX secolo», ma le sue dodici fughe e i relativi interludi presentano numerosi motivi di interesse
anche per la loro espressività e per la loro impeccabile logica.
Sebbene rappresenti essenzialmente un’espressione delle teorie
musicali di Hindemith, il Ludus Tonalis è anche una delle opere
pianistiche più ardite e innovative del XX secolo. La Suite 1922 è
strutturata in cinque movimenti basati sui motivi di diverse danze
popolari americane, ognuno dei quali vede Hindemith fare uso
delle costruzioni armoniche tradizionali e fornire istruzioni all’interprete che ricordano molto lo stile di Erik Satie: «In questo brano il
pianoforte va considerato come un interessante strumento a percussione […]». «L’eccellente pianista John McCabe si impegna a
fornire un approccio coerente, preciso e notevolmente elaborato,
mettendo in evidenza soprattutto gli aspetti più austeri e la densa
scrittura di queste opere» (Le Monde de la Musique, Francia).
AA.VV.
Sir Charles Villiers Stanford è uno dei compositori più rappresentativi del repertorio liturgico anglicano, come dimostra il fatto che
i suoi numerosi Magnificat e Nunc dimittis sono diventati familiari
a generazioni di fanciulli cantori e di frequentatori delle cerimonie
religiose della Chiesa d’Inghilterra. Questo cofanetto triplo propone una vasta antologia della produzione sacra di Stanford - comprendente tra le altre cose i brani per le Lodi e i Vespri, mottetti,
anthem e inni - nella suggestiva interpretazione di un Winchester
Cathedral Choir in forma smagliante diretto da un eccellente David Hill.
STORIE DI NAPOLI
Marco Beasley, tenore
Accordone, Guido Morini
ALP532 (CD alto prezzo) Barcode: 3760014195327
PAUL HINDEMITH
LUDUS TONALIS. SUITE 1922
John McCabe, pianoforte
CDH55413 (CD medio prezzo) Barcode: 0034571154138
Brani di Guido Morini, Andrea Falconieri, Adrian Willaert, Gaetano Latilla, Vincenzo Valente, Gaetano Lama, Giuseppe Cioffi, Pino Daniele e anonimo
Abbracciando un periodo storico molto vasto, che va dal Rinascimento ai giorni nostri, questo affascinante programma
di musica napoletana costituisce una sorta di manifesto delle
variegate influenze musicali che hanno contribuito a forgiare
l’inimitabile stile di Marco Beasley. Sotto l’aspetto del repertorio, questo nuovo titolo della collana Les chants de la terre
della Alpha presenta una grande coerenza, gettando ponti tra
generi che sotto l’aspetto musicologico si pongono spesso agli
antipodi, ma che nel corso della storia hanno esercitato una
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proficua influenza l’uno sugli altri. Per la prima volta, Beasley
e l’ensemble Accordone diretto da Morini propongono un disco
crossover nel senso più ampio del termine e senza porsi alcun
problema di principio, con Beasley che conferma ampiamente
il titolo di vivace “crooner barocco” che è stata coniato per lui
da molti critici entusiasti della spontaneità delle sue interpretazioni. Questo disco ha il merito di spalancare nuovi orizzonti,
di proporre orchestrazioni molto originali e di offrire al pubblico la rara opportunità di scoprire una parte dello straordinario
repertorio musicale che ha influenzato la cultura moderna del
mondo occidentale.
JOHANN SEBASTIAN BACH
TOCCATE E FANTASIE PER ORGANO
Bernard Foccroulle, organo
REW500 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735008
Johann Sebastian Bach (1685-1750): Fantasia e Fuga in sol
minore BWV 542; Fantasia su Wo Gott der Herr nicht bei uns
hält BWV 1128; Toccata e Fuga in re minore BWV 565; Eine feste Burg ist unser Gott BWV 720; Toccata e Fuga in re maggiore
BWV 538 Dorica; Christ lag in Todesbanden BWV 718; Pezzo
per organo in sol maggiore BWV 572; Fantasia su Valet will ich dir
geben BWV 735; Passacaglia in do minore BWV 582
Il programma di questo disco comprende alcune delle opere per
organo più famose di Johann Sebastian Bach. Tra le fantasie su
corali spicca una vera e propria rarità. Infatti, fino a non molto
tempo fa di Wo Gott der Herr nicht bei uns hält si conoscevano
solo le battute iniziali, ma nel marzo del 2008 nel corso di un’asta
pubblica è stata riscoperto il manoscritto originale di Bach, che
Bernard Foccroulle esegue in questo disco da par suo.
GUSTAV MAHLER - RICHARD WAGNER
RÜCKERT LIEDER / WESENDONCK LIEDER. PRELUDIO E MORTE DI ISOTTA
Felicity Lott, soprano; Quatuor Schumann
REW501 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735015
Gustav Mahler (1860-1911): Rückert Lieder (Um Mitternacht; Ich atmet einen Linden Duft; Blicke mir in die Lieder;
Ich bin der Welt abhanden gekommen) Richard Wagner
(1813-1883): Wesendonck Lieder (Der Engel; Stehe still; Im
Treibhaus; Schmerzen; Träume); Preludio e morte di Isotta
Anche se qualcuno continua a snobbarle, le trascrizioni
hanno spesso il merito di rivelare lati pressoché inediti di
opere ben conosciute e di esprimerne i loro contenuti più
reconditi. In questo disco di sorprendente bellezza i quattro
componenti del Quatuor Schumann dimostrano di essere
musicisti di grandissimo talento, riuscendo ad accompagnare Felicity Lott con un suono talmente ricco di sfumature da
non far rimpiangere le ricchissime orchestrazioni di Gustav
Mahler e di Richard Wagner. Da parte sua il soprano inglese
conferma di essere in possesso di una personalità fuori del
comune, delineando un’interpretazione che si va a collocare
ai vertici assoluti della discografia. E poi qualcuno continua
a parlare male delle trascrizioni.
JOHANN SEBASTIAN BACH
SONATE E PARTITE PER VIOLINO SOLO - VOLUME 1
Hélène Schmitt, violino
REW502 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735022
Johann Sebastian Bach (1685-1750): Sonata n. 1 in sol
minore per violino senza basso accompagnato BWV 1001;
Partita n. 1 in si minore per violino senza basso accompa6
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gnato BWV 1002; Partita n. 2 in re minore per violino senza
basso accompagnato BWV 1004
«Quando si comincia a studiare un’opera come questa bisogna essere consapevoli di trovarsi all’inizio di un cammino
molto lungo, dal quale si tornerà profondamente trasformati e con il costante desiderio di ricominciare di nuovo dal
principio. Per affrontare adeguatamente queste opere sulle
quali aleggia il genio allo stato puro è necessario rivestirsi
di umiltà e allo stesso tempo gioire del fatto di esserne il
messaggero» (Hélène Schmitt).
AA.VV.
NOBODY’S JIG
The Witches
REW503 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735039
Mozart aveva l’abitudine di chiamarlo “papà Haydn”, un appellativo affettuoso che dimostra quale grande influenza il
grande compositore di Rohrau esercitò non solo sullo stile
del sommo Salisburghese, ma anche su quello di Ludwig
van Beethoven, che Haydn ribattezzò “Gran Mogol” per il
temperamento brusco e scostante dei suoi anni giovanili. Il
maggiore carisma di Mozart e di Beethoven (che a Haydn
comunque dedicò le sue prime tre sonate per pianoforte)
fece cadere nell’oblio per qualche tempo gran parte della
produzione di Haydn, per quanto non avesse nulla di invidiare in termini di brillantezza e di originalità alle loro. I trii
presentati in questo disco confermano questa tesi e costituiscono una splendida introduzione al mondo del più anziano
tra i compositori della trimurti viennese.
CESAR FRANCK
OPERE ORCHESTRALI
Orchestre Philharmonique Royal de Liège, C. Arming
FUG596 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439005969
Le vivaci jig e i malinconici song proposti da questo imperdibile disco ci conducono di volta in volta nell’atmosfera sfrenata delle taverne dell’Inghilterra del XVII secolo e nell’ambiente raffinato della corte elisabettiana, dimostrando a chi fosse
ancora convinto che per affrontare questo genere di musica
sia necessario fare riscorso a strumenti originali e a polverosi
trattati d’epoca che il confine tra musica colta e musica popolare a volte può essere estremamente labile. Un disco che
ci offre la possibilità di apprezzare l’ensemble Les Witches in
forma smagliante nel suo repertorio d’elezione.
FRANZ JOSEPH HAYDN
TRII PER NIKOLAUS ESTERHAZY
Rincontro
REW504 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735046
C. Franck: Sinfonia in re minore; Ce qu’on entend sur la montagne; Hulda, Ballet allégorique
L’etichetta Fuga Libera è orgogliosa di arricchire il proprio
prestigioso catalogo con il primo disco di Christian Arming, il
nuovo direttore dell’Orchestra Filarmonica Reale di Liegi. Per
questo primo disco, il direttore austriaco ha deciso di presentare una bella silloge di opere orchestrali del compositore francobelga César Franck. Il programma si apre con la Sinfonia in
re minore, seguita da due opere meno conosciute, il poema
sinfonico Ce qu’on entend sur la montagne e la musica per il
balletto Hulda. Pervenutoci tramite un grande manoscritto di
64 pagine, Ce qu’on entend sur la montagne è ispirato all’omonima poesia di Victor Hugo e - essendo stato scritto nel 1846 potrebbe essere il primo poema sinfonico della storia della musica. Infatti, sebbene Liszt abbia iniziato a scrivere più o meno
nello stesso periodo un’opera simile sulla medesima poesia,
il grande compositore di origine ungherese la portò a termine
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solo tra il 1849 e il 1850 con il titolo Bergsinfonie. Intitolato La
lotta dell’Inverno contro la Primavera, il balletto dell’opera Hulda è strutturato in cinque movimenti secondo lo schema della
sinfonia. A proposito di quest’opera, Franck disse: «Credo che
il balletto scritto per l’opera Hulda sia venuto molto bene e ne
sono contentissimo. L’ho appena diretto… e ballato!».
EDOUARD LALO
OPERE ORCHESTRALI
JEAN-MARIE LECLAIR
CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA OP. 7
N. Boriso-Glebsky, violino; J.P. Collard, pianoforte
Sinfonia Varsovia, Augustin Dumay
FUG594 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439005945
Luis Otavio Santos, violino
Les Muffatti, Peter Van Heyghen
RAM1202 (CD alto prezzo) Barcode: 4250128512022
E. Lalo: Symphonie espagnole per violino e orchestra; Sonata
per violino e pianoforte; Guitare per violino e pianoforte
Per il sesto volume della serie Chapelle Musicale Reine Elisabeth, l’etichetta Fuga Libera ripresenta la Sinfonia Varsovia
diretta da Augustin Dumay e il giovane violinista Nikita BorisoGlebsky, grande protagonista qualche mese fa del Concerto n.
3 per violino e orchestra di Henri Vieuxtemps (FUG575). Vincitore nel 2010 del Concorso Sibelius e del Concorso Fritz Kreisler e classificatosi ai primissimi posti nei concorsi Ciaikovsky,
Regina Elisabetta e Montréal, Boriso-Glebsky è considerato
uno dei talenti più luminosi tra i violinisti dell’ultima generazione. Questo splendido disco propone un programma molto
attraente, presentando accanto alla celeberrima Symphonie
espagnole due brani molto meno noti, come la Sonata per violino e pianoforte e Guitare, nelle quali Boriso-Glebsky viene
accompagnato dal pianista Jean-Philippe Collard, autore di un
prova di scintillante vitalità, che contribuiscono a ricordare che
Lalo fu uno dei pionieri più creativi del repertorio cameristico
francese della seconda metà del XIX secolo.
Nel corso del XVIII secolo pochi musicisti francesi furono apprezzati, ammirati ed esaltati come il grande virtuoso di violino lionese Jean-Marie Leclair. Nel 1753 Leclair fu descritto
dal Mercure de France come «il più grande autore di musica
strumentale che la Francia abbia mai avuto». Tre anni dopo la
sua morte - Leclair fu brutalmente assassinato nel 1764 da un
nipote geloso - Charles Henry de Blainville coniò per lui l’onorevolissimo epiteto di «Corelli di Francia», con cui fu celebrato
fino all’inizio del XIX secolo. Nel 1754 Friedrich Wilhelm Marpurg collocò Leclair sullo stesso livello di Telemann, Händel e
dei membri della famiglia Bach per l’assoluta maestria con cui
sapeva padroneggiare l’armonia e il contrappunto e nel 1790
Francesco Galeazzi scrisse che era l’unico francese degno di
essere annoverato nella lista dei più grandi violinisti del XVIII
secolo insieme a Corelli, Vivaldi, Somis, Locatelli, Geminiani,
Tartini e Stamitz. Alla luce di questo giudizi molto lusinghieri, i
Concerti per violino e orchestra op. 7 presentati in questo nuovo disco della Ramée possono essere considerati allo stesso
tempo il vertice più alto e un eccellente compendio del grande
talento dimostrato da Leclair come virtuoso e come compositore, un talento che oggi lo rende degno di essere ricordato
ed eseguito molto più spesso. Ascoltando questo bellissimo
disco, verrete travolti da una cascata di fuochi d’artificio di brillantezza e virtuosismo, con lo straordinario violinista Luis Otavio Santos (recente vincitore di un Diapason d’Or per un disco
di sonate per violino dello stesso Leclair anch’esso pubblicato
dalla Ramée) e l’ensemble di strumenti originali Les Muffatti
(giunto al quinto disco per la Ramée) diretti dalla magica bacchetta di Peter van Heyghen.
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AA.VV.
A BAROQUE CHRISTMAS
AA.VV.
AMORE, GOZZOVIGLIA E DANZA NELLA MUSICA MEDIEVALE
Millenarium, Choeur de Chambre de Namur, Psallentes
RIC328 (7 CD prezzo speciale) Barcode: 5400439003286
Canti dei trovatori e danze dei saltimbanchi (Thibaut de Champagne; Bernart de Ventadorn; Gaucelm Faidit; B. De Palol);
Canti dei trovieri e danze dei menestrelli (Chastelain de Councy;
M. D’Arras; A. Daniel; B. de Castile; G. D’Epinal; Riccardo Cuor
di Leone; Gace Brulé); Carmina Burana; Carmina Burana - Officium lusorum; Llibre Vermell; Danze e virtuosismo nel Medioevo; Maestri dell’organetto fiorentino
Nel corso degli ultimi anni l’ensemble Millenarium ha realizzato
per la Ricercar diversi dischi dedicati al repertorio monodico profano del Medioevo. Oggi l’etichetta belga riunisce questi titoli in
un cofanetto di sette CD che fornisce un’immagine estremamente esaustiva della musica profana medievale, una testimonianza
di fondamentale importanza per tracciare un quadro finalmente
completo di un’epoca in cui il repertorio sacro era limitato al solo
canto gregoriano. Questo cofanetto prende in esame tutti i generi musicali in voga in questo periodo, spaziando dai canti dei
trovatori e dei trovieri, ai brani di volta in volta delicati e scurrili
contenuti nel manoscritto dei Carmina Burana, per arrivare fino
alla straordinaria ricostruzione della Messe des joueurs tramandataci dallo stesso manoscritto. In questa tradizione monodica
venne composto anche il Llibre Vermell dell’Abbazia di Montserrat, che riunisce i canti dei devoti che per secoli si recarono
in pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Il disco Danza è
dedicato alle danze e ai brani strumentali del Medioevo, un repertorio pressoché sconosciuto che ha il potere di scatenare negli ascoltatori una voglia irresistibile di ballare! Questo cofanetto
è completato da una registrazione di grande interesse di brani
per organetto, che vede protagonisti due dei membri fondatori
dell’ensemble Millenarium, vale a dire Christophe Deslignes (organetto) e Thierry Gomar (percussioni).
Solisti, Vox Luminis, L. Meunier; Ricercar Consort
P. Pierlot; La Fenice, J. Tubéry; Choeur de Chambre de Namur
L. G. Alarcon e B. Boterf; Akadémia, Françoise Lasserre
La Pastorella, F. de Roos; Syntagma Amici; Mare Nostrum
Ensemble Faux Bourdon; Les Agrémens
RIC329 (3 CD prezzo speciale) Barcode: 5400439003293
S. Scheidt: Puer natus in Bethlehem; Angelus ad pastores; Das
alte Jahr vergangen ist D. Buxtehude: Puer natus in Bethlehem;
Wie schön leuchtet der Morgenstern; Das neugeborne Kindelein M.
Weckmann: Gegrüssest seist du H. Schütz: Historia der Geburt
Jesu Christi SWV 435 P.F. Böddecker: Sonata sopra la Monica
per fagotto J. Krieger: Ihr Hirten verlasset die finstere Nacht A.
Corelli: Concerto grosso op. 6 n. 8 Fatto per la notte di Natale I.
Donati: Angelus Gabriel descendit F. Caccini: O che nuovo stupor
G. Bassano: Nativitas tua Dei genitrix G.B. Bassani: Nascere dive
puellule Anonimo: Pardon d’all’oriente tre Re per adorar; Fantasia
per sonar lo cornetto; Born is the Babe; Sweet was the song the Virgin sung; Noël des Rois et des Princes T. Merula: Hor ch’è tempo
di dormire A. Grandi: O Intemerata M.A. Ziani: Alma Redemptoris
Mater G.A. Rigatti: Nunc dimittis G. Giorgi: Tui sunt cæli W. Byrd:
Lullaby, my sweet Little Baby E. du Caurroy: Cinq Fantaisies sur
Une jeune fillette J.F. Dandrieu: A Minuit fut un réveil; Où s’en vont
ces gais bergers? H. Du Mont: Christus natus est nobis; O flos
convalium L.C. Daquin: Noël X; Noël J.S. Bach: Ich freue mich in
dir BWV 133; Pastorale BWV 590; Das ist des Vaters Wille
La celebrazione della Natività è sempre stata una delle fonti di
ispirazione favorite per i compositori, i pittori e i poeti. I diversi
elementi del racconto evangelico evocano infatti un gran numero
di immagini molto suggestive, come i delicati sentimenti di fronte
alla mangiatoia in cui venne collocato Gesù Bambino, l’infinito
amore della Vergine Maria, la visita dei Re Magi, i cori angelici
che cantano la gloria di Dio e i pastori accorsi alla grotta in cui
si compirono dopo secoli di attesa le profezie dell’Antico Testamento. Queste suggestive immagini sono presenti nel vastissimo
repertorio legato al Natale e in molti casi vengono ulteriormente
enfatizzate da un organico strumentale particolarmente ricco di
colori e di melodie legate alla tradizione popolare. Questo incantevole cofanetto della Ricercar consente di immergersi nella festosa
tradizione natalizia con un vasto programma di lavori noti e meno
noti di compositori del Rinascimento e del primo Barocco.
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CLAUDE DEBUSSY
OPERE ORCHESTRALI
Anima Eterna Brugge, Jos van Immerseel
ZZT313 (CD alto prezzo) Barcode: 3760009293137
D.125; Sinfonia n. 3 D.200; Sinfonia n. 5 D.485; Sinfonia n. 1
D.82; Sinfonia n. 9 D.944 La Grande
Tra il 1996 e il 1997 la Zig Zag Territoires registrò l’integrale
delle sinfonie di Franz Schubert nell’interpretazione al tempo
stesso fantasiosa e filologicamente rigorosa di Jos van Immerseel alla testa della sua orchestra Anima Eterna. Basata
sull’attento studio dei manoscritti di Schubert e sull’utilizzo di
strumenti originali, questa integrale consente di scoprire un
universo sonoro di meravigliosa bellezza, nel quale coesistono
armoniosamente una irresistibile freschezza espressiva e una
coinvolgente profondità introspettiva. All’epoca della loro prima
uscita, questi dischi furono salutati dalla critica specializzata
come una delle edizioni di riferimento della produzione sinfonica di Schubert.
LUDVIG IRGENS JENSEN
C. Debussy: La Mer, Images, Prélude à l’après-midi d’un faune
Dopo gli strepitosi dischi dedicati a Maurice Ravel (ZZT060901)
e a Francis Poulenc (ZZT110403), entrambi accolti con unanime entusiasmo sia dal pubblico sia dalla stampa specializzata
di tutto il mondo, Jos van Immerseel fa ritorno al repertorio
francese, con un nuovo disco comprendente alcune delle opere orchestrali più famose di Claude Debussy. Ovviamente il
direttore fiammingo è affiancato dalla formazione di strumenti
originali Anima Eterna, il cui rigoroso approccio filologico consente di scoprire lati inediti ed entusiasmanti di partiture che
molti credono - non sempre a ragione - di conoscere fin nei
minimi dettagli.
OPERE SINFONICHE
Trondheim Symphony Orchestra, Eivind Aadland
CPO777347 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0761203734726
FRANZ SCHUBERT
INTEGRALE DELLE SINFONIE
Anima Eterna Brugge, Jos van Immerseel
ZZT308 (4 CD prezzo speciale) Barcode: 3760009293083
F. Schubert: Sinfonia n. 8 D.759 Incompiuta; Sinfonia n. 6
D.589 La Piccola; Sinfonia n. 4 D.417 Tragica; Sinfonia n. 2
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L.I. Jensen: Tema con Variazioni; Partita Sinfonica; Air; Suite
Kong Baldvines Armring; Sinfonia in re minore; Rondò marziale; Passacaglia
«Si distinse dalla maggior parte dei suoi colleghi compositori
non solo nella ricchezza dell’invenzione melodica, nella coerenza tematica e nella fenomenale varietà dell’orchestrazione,
ma soprattutto nella grande maestria con cui sapeva esprimere anche le più piccole sfumature e nell’assoluto controllo delle
sua progressioni armoniche. Pochi compositori contemporanei
riuscirono a eguagliarlo nell’arte della modulazione». Con questa frase Christoph Schlueren, l’autore delle note di copertina
di questo disco, presenta Ludvig Irgens Jensen, compositore
norvegese pressoché sconosciuto al di fuori dei confini del suo
paese natale. Un destino ingrato, che del resto lo accomuna
alla maggior parte dei musicisti scandinavi della sua generazione. Da sempre paladina dei compositori caduti nell’oblio, la
CPO è orgogliosa di presentare in questo disco una silloge del-
Columnsweb - Novembre 2012
le grandi opere orchestrali di Jensen nell’interpretazione della
formidabile Trondheim Symphony Orchestra diretta da Eivind
Aadland. Ascoltando questo disco, gli appassionati del repertorio meno noto della prima metà del XX secolo scopriranno un
compositore di grande interesse, degno di essere paragonato
ai più famosi Jean Sibelius e Carl Nielsen. E nei prossimi mesi
l’etichetta tedesca ha in serbo nuove sorprese!
GOTTFRIED HEINRICH STOLZEL
NOVE QUADRI DI DRESDA E BRUXELLES
Epoca Barocca
CPO777764 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203776429
RICHARD EILENBERG
VALZER, POLKE E MARCE
WDR Rundfunkorchester Köln, Christian Simonis
CPO777342 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203734221
Dopo averci deliziato con le vigorose marce, le vivaci polke e
i coinvolgenti valzer del compositore tedesco Benjamin Bilse,
la WDR Rundfunkorchester Köln diretta da Christian Simonis
volge la propria attenzione sulle opere di Richard Eilenberg.
Nato a Lipsia nel 1848, Eilenberg oggi sarebbe completamente
dimenticato se di tanto in tanto non venissero ancora eseguiti
brani come Corsa in slitta a San Pietroburgo e Il mulino della Foresta Nera. In realtà, Eilenberg non può essere limitato
a questa immagine sbiadita, in quanto fu uno degli ospiti più
ambiti nei salotti nobiliari e i suoi brani caratteristici rimasero
sulla cresta dell’onda per decenni. Da ragazzo Eilenberg studiò pianoforte e composizione e all’età di sedici anni scrisse
un’ouverture da concerto di pregevole fattura. Nel 1873 il venticinquenne Eilenberg venne nominato direttore dell’orchestra
di Stettino, dove diede inizio alla sua lunga carriera di compositore. Eilenberg scrisse marce, danze, pezzi caratteristici, brani
salottieri, il balletto La rosa di Shiraz e le operette La comtesse
Clicquot, Re Mida, Marietta e Il grande principe. Di Eilenberg
ci sono pervenute circa 350 opere, tra cui dieci fantasie, suites
e molti altri brani di scintillante leggerezza composti secondo
il gusto dell’epoca e arrangiati un gran numero di volte. Il programma di questo disco si apre con il brillante galop Cuerassier - Attaque e si conclude con la bellissima Corsa in slitta
a San Pietroburgo, un brano che André Rieu non poté fare a
meno di includere nel suo repertorio.
G.H. Stölzel: Nove Quadri di Dresda e Bruxelles
I musicisti tedeschi attivi nella prima metà del XVIII secolo nutrivano una profonda stima nei confronti di Gottfried Heinrich
Stölzel. Trattato con la medesima deferenza che veniva riservata a Bach, Telemann e Händel, Stölzel ricoprì l’incarico di
maestro di cappella alla corte di Sassonia-Gotha-Altenburg per
oltre trent’anni. Purtroppo oggi il suo nome è quasi svanito dai
programmi concertistici, ma le sue bellissime opere sono ancora presenti nel catalogo della CPO. In particolare, l’etichetta tedesca ha rivelato il talento di Stölzel nel repertorio sacro con le
prime registrazioni mondiali del suo Oratorio di Natale e della
Brockes Passion. Ascoltando questo disco si può invece scoprire i Quadri di Dresda e Bruxelles, brani cameristici per oboe,
corno, fagotto e basso continuo, che vedono questi strumenti
dialogare in veste solistica secondo il migliore stile concertante
italiano dell’epoca. Seguendo alla lettera il principio enunciato
da Quantz di «scrivere opere per più strumenti concertanti»,
Stölzel fonde le parti dei tre strumenti solisti in una scrittura
molto gradevole ed elaborata, nella quale riesce a conquistare
qualche scampolo di gloria addirittura il basso continuo. In queste opere Stölzel offre a ogni strumento a turno la possibilità di
sfoggiare le proprie doti virtuosistiche, mentre gli altri restano
discretamente sullo sfondo. I bravissimi componenti di Epoca Barocca, una formazione cameristica di strumenti originali
fondata e diretta da Alessandro Piqué, confermano in questo
disco la loro spiccata propensione per il repertorio meno noto ma non per questo poco affascinante - del XVIII secolo.
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ARNOLD MENDELSSOHN
QUARTETTI PER ARCHI OP. 67 E OP. 83
Reinhold-Quartett
CPO777774 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203777426
Nato nella cittadina dell’Alta Slesia di Ratibor, Arnold Mendelssohn iniziò la sua carriera musicale a Bonn, dove fu assunto
come organista e direttore del coro della comunità luterana.
Nel 1883 si vide offrire il posto di direttore di Bielefeld e poi
di sovrintendente della musica sacra a Darmstadt. Parallelamente a queste attività, Mendelssohn insegnò contrappunto al
Conservatorio di Francoforte. Cugino di secondo grado del più
famoso Felix, Arnold Mendelssohn si distinse soprattutto nel
repertorio liederistico. Nella sua produzione vi sono numerose
opere corali, canti popolari, quartetti per archi, sonate e opere
liriche. Nell’ultima fase della sua carriera Mendelssohn scrisse
la maggior parte delle sue opere più famose, concepite più che
altro per organici cameristici. Tra di esse spiccano i quartetti
per archi proposti in questo disco della CPO, entrambi scritti nel 1916 e caratterizzati da uno stile tardo romantico molto
espressivo, nei quali Mendelssohn raggiunse una notevole
originalità. Questi lavori videro la luce in un periodo molto convulso della prima guerra mondiale. Evocando immagini molto
realistiche di quegli anni, questi due quartetti si collocano su un
livello artistico molto alto, che li rende degni di essere paragonati a più famosi quartetti di Wolf, Reger e Strauss. La celebre
enciclopedia musicale tedesca MGG parla di Arnold Mendelssohn in questi termini: «Uno dei compositori più interessanti
della sua epoca, un musicista e un uomo dotato di una sensibilità molto profonda e in grado di occuparsi con pari profitto di
musica, letteratura, teologia e filosofia, ma in possesso di un
modo di pensare del tutto originale».
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JOHAN ROSENMULLER
SONATE À 2, 3, 4 È 5 STROMENTI DA ARCO & ALTRI
Musica Fiata, Roland Wilson
CPO777688 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203768820
J. Rosenmuller: Sonate à 2, 3, 4 è 5 Stromenti da Arco & Altri
(Norimberga 1682)
Le sonate di Johann Rosenmüller registrate dall’ensemble
di strumenti originali Musica Fiata diretto da Roland Wilson
ribadiscono il ruolo fondamentale che il compositore tedesco
rivestì nella transizione dallo stile di Heinrich Schütz a quello
di Johann Sebastian Bach. Questo protagonista del Barocco
europeo non trovò solo una notevole fortuna grazie alle sue
vibranti opere, ma continuò a essere apprezzato ed eseguito
per molto tempo dopo la sua morte, avvenuta nel 1684. Nonostante gli sforzi degli studiosi, la vita di Rosenmüller è ancora
in gran parte avvolta nel mistero. Con ogni probabilità, nacque il 24 agosto del 1617 a Ölsnitz, nella regione tedesca del
Vogtland. Nel 1642 Rosenmüller iniziò a lavorare nella Chiesa
di San Tommaso di Lipsia, venendo chiamato nel 1650 a ricoprire l’incarico di baccalaureus funerum e nell’anno successivo
quello di organista nella Chiesa di San Nicola. Dopo una lunga
permanenza in Italia, Rosenmüller ottenne il posto di maestro
di cappella del duca Anton Ulrich di Brunswick-Wolfenbüttel.
Il 12 settembre del 1684 fu sepolto a Wolfenbüttel. Sebbene
siano state pubblicate nel 1682 dopo il suo ritorno in Germania,
le sonate presentate in questo disco rivelano in maniera molto
evidente quanto avessero inciso sul suo stile i quasi 25 anni
trascorsi a Venezia. Secondo quanto scritto dal celebre studioso Peter Wollny: «Grazie ai molti anni che trascorse in Italia,
lo stile che Rosenmüller sviluppò dopo la sua permanenza a
Lipsia assunse nuove dimensioni di grande interesse e una
maturità quasi classica. Grazie alla sua notevole fama e ai suoi
eccellenti legami con le principali corti tedesche, la musica di
Rosenmüller ebbe un impatto stilistico fondamentale per lo sviluppo della musica del suo paese».
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FRIEDRICH HARTMANN GRAF
CONCERTI PER FLAUTO E ORCHESTRA
Gaby Pas-Van Riet, flauto
Südwestdeutsches Kammerorchester
Pforzheim Johannes Moesus
CPO777724 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203772421
SIR EDWARD ELGAR
THE STARLIGHT EXPRESS
Elin Manahan Thomas, Roderick Williams, Simon Callow
Scottish Chamber Orchestra, Sir Andrew Davis
CHANSA5111(2) (2 SACD a prezzo speciale) Barcode: 0095115511121
F.H. Graf: Concerto per flauto, archi e due corni; Concerto per
flauto, archi, due oboi e due corni; Concerto per flauto, archi e
due corni; Concerto per flauto, archi e due corni
Sebbene oggi sia quasi sconosciuto, Friedrich Hartmann Graf
godette di una grande popolarità, venendo considerato un
compositore elegante e alla moda e uno dei più grandi flautisti
in circolazione. Questa fama trova conferma nel fatto che le
sue opere - sia in edizioni a stampa sia più spesso in forma
manoscritta - si trovano in tutte le principali biblioteche europee. I suoi lavori vennero distribuiti da alcune delle case editrici più importanti dell’epoca tra cui Breitkopf e dallo stesso
autore, che offrendoli a gruppi di abbienti sottoscrittori dimostrò
di possedere uno spiccato talento per gli affari. Come scrisse
in testimone dell’epoca: «Le opere per flauto sono tenute in
grande considerazione dagli appassionati di questo strumento,
soprattutto in Inghilterra, in Olanda e in Svizzera e nelle corti
tedesche godono di una eccezionale popolarità». I quattro attraenti concerti per flauto e orchestra presentati in questo disco
costituiscono una gradevolissima addizione alla discografia
del repertorio del primo Classicismo, anche grazie alla raffinata interpretazione di Gaby Pas-Van Riet, accompagnato da
una Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim in forma
smagliante, diretta da un ispirato Johannes Moesus.
The Starlight Express fu adattato dal libro di Algernon Blackwood A Prisoner in Fairyland per una produzione teatrale andata
in scena nel West End di Londra durante la prima guerra mondiale su musiche di Elgar. Facendo coesistere gli elementi di
solito contrastanti del racconto fantastico e del melodramma,
The Starlight Express è basato su un mondo di fantasia abitato
da un gruppo di ragazzi in possesso della “luce di stella”, una
caratteristica che gli adulti che vivono con loro hanno irrimediabilmente perduto. La versione presentata in questo nuovo cofanetto della Chandos è la più completa mai apparsa su disco
ed è basata su una nuova edizione critica pubblicata nell’ambito della Elgar Edition e adattata per questa registrazione dal direttore Sir Andrew Davis. Al posto del lavoro teatrale, la Chandos ha preferito presentare un racconto della vicenda scritto
da Davis per esprimere lo spirito originale del libro utilizzando
il linguaggio attuale. Come ha spiegato Davis: «Tutta la musica
di Elgar - fatta eccezione per i songs e gli interludi - fu concepita come parte di un melologo, al punto che staccata dal suo
contesto, in molti casi appare priva di significato». Per ovviare
a questo problema, continua Sir Andrew «ho deciso di scrivere
un testo, basato in parte sulla commedia e in parte sul libro A
Prisoner in Fairyland». Come voce recitante per questo disco è
stato scelto l’attore inglese Simon Callow. Le musiche di scena
di Elgar occupano tutto il primo disco e parte del secondo. A
questo fa seguito una suite dal carattere rapsodico di movimenti orchestrali e brani cantati. Come bonus, sono stati inseriti tre song strettamente legati a quest’opera. Nel 1914, quando
venne messa in scena una riduzione del libro di Blackwood, un
giovane compositore di nome Clive Carey venne incaricato di
scriverne musiche di scena, ma lo scoppio della prima guerra
mondiale portò alla cancellazione della produzione originale.
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Columnsweb - Novembre 2012
Quando si decise di riprendere questo progetto, per le musiche
di scena venne interpellato Elgar, che accettò con entusiasmo
di portare a termine la partitura. Nel frattempo Carey aveva
già scritto tre song, che non vennero inseriti nella produzione
definitiva. Questi brani vengono presentati in questo disco in
prima registrazione mondiale nella splendida orchestrazione di
Sir Andrew Davis. Accanto alla Scottish Chamber Orchestra
diretta da Sir Andrew Davis questa imperdibile versione di
Starlight Express vede protagonisti due solisti di livello internazionale come il soprano Elin Manahan Thomas e il baritono
Roderick Williams.
CARL MARIA VON WEBER
OPERE ORCHESTRALI
Karen Geoghegan, fagotto
BBC Philharmonic Orchestra, Juanjo Mena
CHAN10748 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115174821
C.M. von Weber: Invito alla danza; Sinfonia n. 1; Sinfonia n. 2;
Concerto per fagotto e orchestra
Questo splendido disco rappresenta il quarto tassello della collaborazione tra la BBC Philharmonic Orchestra guidata dal suo
nuovo direttore principale Juanjo Mena e la Chandos. Weber
scrisse il valzer Aufforderung zum Tanze (Invito alla danza) nel
1819, nel periodo in cui era impegnato nella composizione del
Franco cacciatore. Il cammino di queste due opere si incrociò una seconda volta nel 1841, quando il Franco cacciatore
venne messo in scena all’Opéra di Parigi. In quell’occasione i
vertici del teatro parigino chiesero a Hector Berlioz di scrivere
un’orchestrazione di Aufforderung zum Tanze in modo che potesse essere inserito all’interno dell’opera. Questa è la versione presentata in questo disco. Accanto a questo brano dall’incedere trascinante, il programma comprende le due sinfonie di
Weber. Il fatto che queste opere siano cadute ben presto nel
dimenticatoio è dovuto in gran parte a circostanze storiche, in
quanto vennero scritte quattro anni dopo la monumentale Eroica di Beethoven, la sinfonia che contribuì a ridefinire lo stile di
questo genere, portandolo dal modello di perfezione formale
proprio del Classicismo viennese di Haydn e Mozart alla piena
espressione dell’interiorità del compositore, caratteristica saliente del Romanticismo. Weber scrisse la Prima Sinfonia tra il
14 dicembre del 1806 e il 2 gennaio del 1807, mentre per portare a termine la Seconda impiegò appena una settimana, dal
22 al 28 gennaio dello stesso anno. Nonostante questa straor14
dinaria velocità, in queste due opere non si percepisce nessuna grossolanità dovuta alla fretta, semmai il contrario. Questo
fatto dimostra meglio di qualsiasi parola quello che Debussy
definì la grande capacità di Weber di «scrutare nell’anima di
ogni strumento». Il programma di questo disco si conclude con
il Concerto per fagotto e orchestra, un lavoro pervaso da un
grande fascino, che in gran parte deriva dallo spiccato talento
melodico di Weber e in particolare dalle splendide sfumature
scure dello strumento solista. Questo concerto vede assoluta
protagonista Karen Geoghegan, «una fagottista in possesso di
un suono lirico e dolcissimo, che esprime con una naturalezza
pari solo alla sua arguzia e al suo fascino» (Gramophone).
HENRY PURCELL - PELHAM HUMFREY
OPERE SACRE
Iestyn Davies, James Gilchrist, David Stout, Neal Davies
Choir of St John’s College, Cambridge, St John’s Sinfonia
A. Nethsingha, direttore
CHAN0790 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115079027
H. Purcell: Rejoice in the Lord always; Hear my prayer, O
Lord; My beloved spake; O sing unto the Lord; Remember
not, Lord, our offences; Jehova, quam multi sunt hostes mei;
Behold, now, praise the Lord P. Humfrey: Magnificat e Nunc
dimittis in mi minore (Evening Service); O Lord my God
In questo nuovo disco della Chandos il Choir of St John’s College e la St John’s Sinfonia diretti da Andrew Nethsingha e
affiancati per l’occasione da un cast di solisti di altissimo livello
propongono un suggestivo programma di opere sacre di Henry
Purcell e di Pelham Humfrey. Humfrey è un compositore inglese vissuto nel corso del XVII secolo, che deve la maggior
parte della sua fama postuma ai suoi intensi verse anthems.
Humfrey ebbe la possibilità di viaggiare molto, come si può notare dalle opere presentate in questo disco, che nella loro scrittura vocale denotano chiari elementi italiani e nello stile strumentale una evidente influenza francese. Partendo da questi
elementi stilistici, Humfrey non si limitò a seguire le tendenze dell’epoca, ma seppe elaborare uno stile personale e dai
tratti inconfondibilmente inglesi. Sebbene come compositore
sia considerato un innovatore, Humfrey inserì nelle sue opere
anche qualche elemento della gloriosa tradizione fiorita in Inghilterra tra la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo. Per
convincersene, basta ascoltare O Lord my God, un’opera nella
quale è possibile riconoscere un’eco della celebre Lachrimae
Columnsweb - Novembre 2012
Pavan di John Dowland, composta quasi ottant’anni prima. Al
contrario, il Magnificat e il Nunc dimittis sono caratterizzati da
una scrittura lineare e da una intonazione dei testi diretta e
priva di orpelli, in modo da conformarsi ai dettami della liturgia
anglicana: Sebbene sia morto a soli 27 anni di età, Humfrey
esercitò una profonda influenza sui suoi contemporanei, compreso Henry Purcell, che da ragazzo cantò con voce bianca nel
coro della Chapel Royal diretto da Humfrey. Le opere di Purcell
presentate in questo disco spaziano da lavori scritti nella prima
fase della breve carriera compositiva dell’Orpheus Britannicus
(come lo splendido Jehova, quam multi sunt hostes mei) allo
straordinario brano che segna il culmine del programma, O
sing unto the Lord, composto da un Purcell che aveva da poco
superato i trent’anni e aveva ormai raggiunto l’apice della sua
parabola creativa.
AA.VV.
OPERE PER FAGOTTO E PIANOFORTE
Rodion Tolmachev, fagotto - Midori Kitagawa, pianoforte
MDG1728 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623172828
FRANZ JOSEPH HAYDN
INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOL. 5
Leipziger Streichquartett
MDG1723 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623172323
F.J. Haydn: Quartetto per archi op. 64 n. 3; Quartetto per archi
op. 64 n. 4; Quartetto per archi op. 64 n. 5
Nel quinto volume della sua strepitosa integrale haydniana, il
Leipziger Streichquartett raggiunge nuovi entusiasmanti vertici. Il programma comprende tre dei sei quartetti dell’op. 64,
tra cui il celebre Quartetto dell’Allodola, una delle opere più
conosciute e amate della letteratura cameristica della seconda
metà del XIX secolo. Haydn scrisse questi quartetti quando
era ormai giunto all’apice dei suoi ragguardevoli mezzi tecnici
ed espressivi, aprendo la serie dei suoi ultimi capolavori. Le
registrazioni del Leipziger Streichquartett sono considerate da
tempo tra le principali edizioni di riferimento del mercato discografico. Grazie a un approccio storicamente informato che
utilizza tutte le risorse dell’espressività moderna, l’ensemble
lipsiense riesce a svelare in ogni suo disco aspetti del tutto
inediti in opere per il resto conosciutissime.
Già disponibili:
FRANZ JOSEPH HAYDN
INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 1
MDG1550 (CD alto prezzo)
A. Bernaud: Hallucinations per fagotto e pianoforte M. Bitsch:
Concertino R. Boutry: Interferénces I per fagotto e pianoforte
E. Bozza: Nocturne - Danse; Récit, sicilienne et rondo P.M.
Dubois: Sonatine-Tango J. Françaix: Due Pièces per fagotto
e pianoforte C. Saint-Saëns: Sonata per fagotto e pianoforte
op. 168 A. Tansman: Sonatina per fagotto e pianoforte
Questa brillante antologia di opere per fagotto e pianoforte
segna l’esordio nel prestigioso catalogo della MDG di Rodion
Tolmachov, solista di grandissimo talento, diventato a soli 22
anni primo fagotto del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo.
In questa variegata antologia comprendente opere di Bozza,
Bitsch, Boutry, Dubois, Françaix, Bernaud e Saint-Saëns Tolmachov sfoggia una vasta tavolozza sonora e un incredibile
virtuosismo, ben sostenuto dalla pianista Midori Kitagawa.
INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 2
MDG1585 (CD alto prezzo)
INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 3
MDG1683 (CD alto prezzo)
INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 4
MDG1706 (CD alto prezzo)
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AA.VV.
DAVID PHILIP HEFTI
ALTE MEISTER
QUARTETTI PER ARCHI
Andreas Sieling, organo del Duomo di Berlino
MDGSA1740 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623174021
Leipziger Streichquartett
MDG1773 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623177328
Opere per organo di Johann Sebastian Bach, Dieterich
Buxtehude, Johann Kaspar Kerll, Georg Muffat, Hieronymus
Pachelbel, Nicolaus Adam Strungk e Johann Gottfried Walther
(arrangiamenti di Karl Straube)
Il mezzoforte presenta sonorità calde e piene, che un delicato crescendo turba solo in minima parte, prima che la musica si dissolva
in un impalpabile pianissimo. Nella Passacaglia di Georg Muffat
le sfumature timbriche variano senza soluzione di continuità e il
re degli strumenti crea nel pubblico uno stupore senza fine, man
mano che si inerpica verso il magnifico fortissimo conclusivo. Con
queste parole Andreas Sieling ha presentato la bella antologia
Alte Meister basata sull’edizione romantica di Karl Straube ed
eseguita sull’organo storico della Cattedrale di Berlino. Nel 1904
Karl Straube pubblicò un’edizione di opere di Bach, Walther, Pachelbel, Buxtehude e altri compositori vissuti tra il XVII e il XVIII
secolo, molti dei quali erano ritenuti irrimediabilmente sorpassati. Straube adattò queste opere alle risorse degli organi del suo
tempo, dimostrando che potevano ancora soddisfare i gusti degli
appassionati dei primi anni del XX secolo. «Ovviamente oggi nessun organista adotterebbe uno stile esecutivo di questo genere
- ma devo riconoscere onestamente di essermi divertito molto a
riesumarlo». Questa frase fu pronunciata da un allievo di Straube, che nel corso della sua carriera avrebbe contribuito a porre
la basi per l’avvento di quello che oggi è conosciuto come stile
esecutivo storicamente informato. L’elemento più interessante di
questo disco della MDG è costituito dalla possibilità di ascoltare
una testimonianza di uno stile che è ormai entrato a far parte della storia della musica e dell’interpretazione. Andreas Sieling ha a
sua disposizione uno strumento che gli consente di trasformare
in realtà anche i sogni più sfrenati della sua fantasia di interprete.
Quando venne costruito nel 1905 dal laboratorio del celebre organaro Wilhelm Sauer, questo strumento era l’organo più grande
di tutta la Germania. Per fortuna, nel corso del suo secolo di vita
nessuno ha pensato di modificarne le caratteristiche, per cui questo strepitoso SACD multicanale realizzato con l’esclusiva tecnologia 2+2+2 consente di rivivere un capitolo di grande interesse
relativo all’interpretazione del repertorio organistico barocco dei
primi anni del XX secolo.
D.P. Hefti: Ph(r)asen; Guggisberg-Variationen; Mobile; Con fuoco
David Philip Hefti è considerato l’astro nascente dell’ultima generazione di compositori, un giudizio che trova piena conferma
nei quattro quartetti per archi presentati in questo nuovo disco
della MDG. È difficile rimanere impassibili di fronte alla tavolozza sonora incredibilmente variegata che Hefti riesce a ottenere
da questa straordinaria formazione. In un cielo punteggiato di
stelle luminosissime un affascinante pizzicato produce una brillantezza iridescente che abbraccia tutti i colori dell’arcobaleno
con un brontolio dalle sonorità sotterranee e il Guggisberg-Lied
viene eseguito con una semplicità di indescrivibile bellezza.
Senza mai indulgere all’effetto fine a se stesso, quest’opera
evoca un’atmosfera e sentimenti di intensità senza precedenti.
Sebbene possa essere eseguito come un’opera indipendente,
Mobile è un lavoro diviso in sei parti concepite per fungere da
interludi alle sette sezioni di cui si compone il Requiem tedesco
di Brahms. Questo lavoro va diritto al cuore fin dalle primissime
battute: per fare solo un esempio, Denn alles Fleisch es ist
wie Gras può essere sempre considerato come un elemento
strutturale, tuttavia la sua straordinaria maestosità anche senza suoni riesce a esprimere con inarrivabile efficacia la transitorietà della vita terrena. I quattro componenti del Leipziger
Streichquartett eseguono queste partiture con un eccezionale
virtuosismo, andando a esplorare tutte regioni sonore. Il compositore ha trovato questa interpretazione così convincente da
dedicare due di queste opere al Leipziger Streichquartett.
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Columnsweb - Novembre 2012
ANTOINE DE LHOYER
DUETTI PER CHITARRA
Heinrich-Albert-Duo
MGD1788 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623178820
A. de Lhoyer: Duetti per chitarra; Duetti concertanti op. 31;
Douze Valses op. 23
Anche questa volta l’Heinrich-Albert-Duo ha in serbo per gli appassionati di chitarra un programma davvero speciale. I duetti
di Antoine de Lhoyer riescono infatti a far coesistere una assoluta padronanza delle convenzioni musicali in auge nei primi
anni del XIX secolo con una straordinaria espressione personale, uno stile che venne ulteriormente rafforzato da strutture
armoniche molto innovative per l’epoca pensate espressamente per la chitarra. Ovviamente Lhoyer conosceva molto bene i
capolavori di Fernando Sor e Mauro Giuliani, compositori ben
noti anche oggi. I movimenti delle sonate di Lhoyer presentano
ampie sezioni di sviluppo e nei tempi centrali modulazioni uniche per l’epoca e di gran lunga più innovative rispetto a quelle
degli autori contemporanei. Decisamente insolita per l’epoca
è anche la precisione con cui Antoine de Lhoyer spiega il fraseggio dei temi principali delle sue opere. Nel Rondò del Duo
concertante op. 31 n. 2 questo fatto permette di ottenere una
migliore espressione del tema principale, che per mantenere
la coerenza del movimento viene ripetuto a più riprese, ogni
volta con qualche variazione e sfumatura. I valzer eseguiti
dall’Heinrich-Albert-Duo in questo disco dedicato alle grandi
sonate per due chitarre sono pervasi da un fascino davvero
incantevole. Ognuno di essi è un delizioso brano di carattere
con una personalità ben definita, che si distacca nettamente da
quella degli stucchevoli brani che venivano eseguiti nei salotti
dell’aristocrazia e della buona borghesia dei primi anni del XIX
secolo. Una scoperta di grandissima importanza!
ROBERT SCHUMANN
SINFONIE N. 1 E 3
Orchestre de Chambre de Lausanne, Christian Zacharias
MDGSA1772 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623177267
R. Schumann: Sinfonia n. 1 op. 38; Sinfonia n. 3 op. 97
Robert Schumann compose la Prima Sinfonia con la freschezza della gioventù, sentendosi ormai del tutto libero e pieno
dell’energia che solo una stagione di rinascita come la primavera può offrire. Nel panorama concertistico attuale pochi
direttori possono esprimere l’incontenibile freschezza e la coinvolgente vitalità giovanile della Sinfonia La Primavera meglio di
Christian Zacharias, alla testa della sua brillante e agilissima
Orchestre de Chambre de Lausanne, che con questo nuovo
SACD conclude la sua strepitosa integrale delle sinfonie di
Schumann. «La primavera è arrivata nella valle!»: i versi del
Frühlingslied di August Böttger accompagnarono il compositore di Zwickau per tutto il periodo che vide la genesi della Prima
Sinfonia. Anche se Schumann preferì non rivelare al pubblico
il testo introduttivo che aveva scritto per quest’opera, la fanfara che apre il primo movimento è ispirata proprio a questo
verso. La sua scrittura scintillante e piena di vita sembra infatti
evocare il primo caldo sole di marzo che scaccia gli ultimi residui della tristezza invernale. Anche la celebre Sinfonia Renana presenta numerose allusioni programmatiche. Nel primo
e nell’ultimo movimento è possibile percepire lo scintillio del
fiume e nel vivacissimo quarto movimento qualche lieve oscillazione contribuisce a rendere più morbido il ritmo. Il quarto
movimento presenta alcuni tratti enigmatici, al punto che alcuni
studiosi hanno avanzato l’ipotesi che scrivendo questa musica
Schumann si sia fatto influenzare dalla mole della Cattedrale di
Colonia. Le intenzioni di Schumann trovano compiuta espressione nella fresca e brillante interpretazione della Orchestre de
Chambre de Lausanne, le cui dimensioni ridotte sono molto
simili a quelle della formazione che tenne a battesimo queste
opere ai tempi di Schumann. Ripreso dai tecnici del suono della MDG con il classico stile dell’etichetta tedesca, la famosa
ripresa tridimensionale SACD 2+2+2, questo complesso strumentale appare chiaro e molto trasparente, per la felicità dei
numerosi appassionati che amano in egual misura le interpretazioni di alto livello e una assoluta fedeltà sonora.
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Columnsweb - Novembre 2012
FERDINAND DAVID
RICHARD STRAUSS
OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE
IL BORGHESE GENTILUOMO
Stephan Schardt, violino - Philipp Vogler, pianoforte
MDG1774 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623177465
Lisa Larsson, soprano
Musikkollegium Winterthur, Douglas Boyd
MDGSA1738 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623173863
F. David: Dodici Pezzi da salotto per violino e pianoforte op.
24; Duetto da salotto per violino e pianoforte op. 25; Trois Impromptus op. 40; Suite per violino solo op. 43
Il Concerto per violino e orchestra op. 64 di Mendelssohn
non sarebbe mai stato scritto se non ci fosse stato Ferdinand
David, violinista che seppe ammaliare il grande compositore
berlinese con il suo sbrigliato virtuosismo. In questo nuovo
disco della MDG Stephan Schardt e Philipp Vogler presentano una meravigliosa antologia delle fascinose opere scritte
da questo geniale virtuoso. Secondo gli scritti di alcuni testimoni dell’epoca, la tecnica esecutiva di David non conosceva
confini, tuttavia il grande violinista amburghese non si limitò a
crogiolarsi in un vuoto autocompiacimento, ma pose sempre
il suo virtuosismo al servizio di una profonda musicalità con
molto buon gusto. David iniziò a studiare il violino a 13 anni
con Louis Spohr, ponendo le basi per una carriera di grande
successo, che venne coronata dal prestigioso posto di spalla
nell’orchestra del Gewandhaus di Lipsia e da trionfali tournée
sia in Germania sia all’estero. Lo stile esecutivo di David può
essere definito uno scintillante sfoggio di virtuosismo pervaso
da un’arguzia ricca di intelligenza. Dietro titoli come “duetto da
salotto” e “brano da salotto” si celano brillanti pezzi caratteristici, preziose gemme musicali che offrono agli appassionati privi
di una preparazione specifica un ascolto quanto mai piacevole
e a quelli più consapevoli un misto di stupore e di entusiasmo.
Per la realizzazione di questo disco Schardt e Vogler hanno
utilizzato le primissime edizioni dei lavori in programma consultando le carte appartenute a Joseph Joachim. In esse David
aveva indicato con estrema precisione le arcate e la diteggiatura. Non si tratta di un semplice dettaglio, perché queste istruzioni influenzano in maniera molto profonda l’interpretazione di
questi lavori, conferendo loro una fascinosa patina d’epoca. In
particolare, in questi manoscritti troviamo portamenti che esprimono gioia e un fraseggio di insolito fascino, che ci conducono
quasi per magia nell’atmosfera raffinata dei salotti ottocenteschi. Una vera meraviglia!
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R. Strauss: Il borghese gentiluomo op. 60; Vier letzte Lieder;
Wiegenlied op. 41 n. 1; Zueignung op. 10 n. 1; Morgen! op. 27 n. 4
Nel corso degli ultimi anni il Musikkollegium Winterthur ha realizzato un’impressionante serie di registrazioni prodotte con la
tecnica multicanale 2+2+2 della MDG. Guidata dal suo direttore
Douglas Boyd, questa eccellente orchestra svizzera amplia gli
orizzonti della sua discografia con una magnifica interpretazione
della suite del Borghese gentiluomo e dei Vier letzte Lieder di Richard Strauss, un programma di rara bellezza, che consente al
soprano Lisa Larsson di mettere in mostra il suo grande talento
L’intensa interpretazione di questi capolavori da parte del soprano
svedese riesce a raggiungere il cuore anche degli ascoltatori più
distratti e smaliziati. Per convincersene, basta ascoltare Im Abendrot, basato su versi di Eichendorff, nel quale Strauss enfatizza
l’atmosfera crepuscolare, trasformandola in una magnifica metafora della fine della vita. Alla fine la musica sembra cristallizzarsi
in una dimensione al di fuori dal tempo e dello spazio; fiducioso in
maniera incrollabile della redenzione umana, questo brano spalanca una finestra sul Paradiso, commuovendoci fino alle lacrime.
Le musiche di scena per Il borghese gentiluomo costituirono il
primo passo della lunga collaborazione che Strauss intrecciò con
Hugo von Hofmannsthal, il drammaturgo che si era occupato della rielaborazione della commedia di Molière. Questa commedia
è incentrata sulla figura di un ricco parvenu, che cerca di imitare
goffamente i nobili dell’epoca, un argomento che Strauss delinea
con arguzia e spassoso umorismo. Il borghese gentiluomo ci è
pervenuto in quattro versione molto diverse tra loro, che Strauss
fece pubblicare con il medesimo numero d’opus, 60. La Suite
presentata in questo disco è caratterizzata da un’orchestrazione
geniale con un organico di dimensioni cameristiche, che si adatta
alla perfezione alle possibilità delle orchestre svizzere dei primi
anni del XX secolo.
Columnsweb - Novembre 2012
AA.VV.
SAMPLER 2012
GUSTAV MAHLER
INTEGRALE DELLE SINFONIE
The Sixteen, Harry Christophers
CORSAMP01 (CD basso prezzo) Barcode: 0828021701276
London Symphony Orchestra, Valery Gergiev, direttore
LSO0730 (10 SACD prezzo speciale) Barcode: 0822231173021
G.F. Händel: Arrivo della regina di Saba; Zadok the priest; Let
the Bright Seraphim; Hallelujah! J.S. Bach: Cum Sancto Spiritu (Messa in si minore); Nun ist das Heil und die Kraft BWV
50 W.A. Mozart: Laudate Dominum (Vesperae solennes de
Confessore) L. Marenzio: Che fa oggi il mio sole G. Allegri:
Miserere mei J. Sheppard: Libera nos J. Brahms: Wie lieblich
sind deine Wohnungen (Ein deutsches Requiem) A. Vivaldi:
Gloria in excelsis Deo (Gloria RV.589) C. Monteverdi: Domine
ne in furore tuo H. Purcell: Let mine eyes run down with tears
Tradizionale: Silent Night
L’etichetta inglese Coro presenta il suo nuovo catalogo illustrato abbinato a un sampler comprendente alcuni dei brani più famosi registrati nel corso degli ultimi anni dal celebre ensemble
The Sixteen diretto da Harry Christophers.
Il vasto programma spazia da brani molto famosi come l’Hallelujah del Messiah di Händel e il Gloria di Vivaldi, ad alcuni
classici della polifonia rinascimentale come il Miserere di Allegri fino a pagine pressoché sconosciute ma di radiosa bellezza come il toccante Libera nos di Sheppard e chiudendosi in
gloria con la celeberrima Silent Night. Un’occasione davvero
propizia per conoscere la produzione di una delle etichette indipendenti più interessanti del mondo e ascoltare musica di
straordinaria bellezza a un prezzo convenientissimo.
Le incisioni delle sinfonie di Gustav Mahler realizzate tra il
2008 e il 2011 dalla London Symphony Orchestra diretta da
Valery Gergiev per la LSO Live sono state salutate con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo
e hanno fatto letteralmente incetta dei premi discografici più
prestigiosi. Oggi l’etichetta inglese le ripresenta in un elegante cofanetto di 10 SACD offerto a un prezzo particolarmente
conveniente. Le dieci sinfonie di Mahler sono tutte capolavori
di livello assoluto e prevedono l’utilizzo di orchestre di grandi
dimensioni e - in alcuni casi - anche del coro e di cantanti solisti, che consentirono al grande compositore di Kaliste di dare
compiutamente corpo al suo affascinante universo espressivo.
Per le sue sinfonie Mahler trasse ispirazione da un gran numero di elementi, alcuni dei quali si ripropongono continuamente,
come quelli della saggezza, dell’amore, del dolore, della caducità della vita umana e della morte.
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Columnsweb - Novembre 2012
GABRIEL FAURE
REQUIEM OP. 48
G. Nikolitch, violino; G. Davidson, soprano; W. Gaunt, baritono
Tenebrae, London Symphony Orchestra Chamber Ensemble
Nigel Short
LSO0728 (SACD alto prezzo) Barcode: 0822231172826
AA.VV.
JOURNEY INTO LIGHT
The Choir of Jesus College Cambridge, Mark Williams
SIGCD269 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212026922
J.S. Bach: Partita n. 2 per violino solo BWV 1004; Ach Herr,
lass dein lieb Engelein (Passione secondo Giovanni BWV
245); Christ lag in Todesbanden BWV 4 (Corale); Den Tod niemand zwingen kunnt (Christ lag in Todesbanden BWV 4) G.
Fauré: Requiem op. 48
Con questo disco di ammaliante bellezza la LSO Live ripropone al grande pubblico il magnifico coro Tenebrae, con il quale
in passato ha realizzato le registrazioni di L’enfance du Christ
di Hector Berlioz e il Messiah di Georg Friedrich Händel, due
dei titoli più prestigiosi del suo vasto catalogo. In occasione del
City of London Festival del 2011 il coro Tenebrae ha eseguito
nella St Paul’s Cathedral con un ensemble cameristico della
London Symphony Orchestra il Requiem di Gabriel Fauré, preceduto da una serie di corali di Johann Sebastian Bach e dalla
Partita n. 2 per violino solo eseguita da Gordan Nikolitch, primo violino della LSO. Nel maggio del 2012 questo programma
è stato riproposto nella sublime acustica della Church of St
Giles Cripplegate, dove è stato registrato dalla LSO Live. Da
notare che il Requiem in re minore di Fauré ci è pervenuto in
tre versioni diverse; in questo disco viene presentata l’edizione
curata da John Rutter per orchestra da camera.
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E. Poston: Jesus Christus the apple tree W. McKie: We wait
for thy loving kindness P. Hadley: I sing of a maiden J. Weir:
Advent Prose J. Joubert: There is no rose B. Britten: Hymn
to the Virgin N. Muhly: Bright star carol H. Darke: In the bleak
midwinter J. Gardner: Tomorrow shall be my dancing day B.
Chilcott: The shepherds carol Tradizionale: I saw three ships
M. Head: The little road to Bethlehem W.J. Kirkpatrick: Away
in a manger W. Mathias: Sir Christmas J. Tavener: The Lamb
J. Cook: Paean on Divinum Mysterium J. Bingham: Epiphany
H. Howells: Here is the little door P. Warlock: Bethlehem
Down G. Burgon: Nunc dimittis J. Rutter: Hymn to the Creator of Light
La Signum presenta una nuova bellissima incisione del Choir
of Jesus College di Cambridge diretto da Mark Williams, per
l’occasione affiancato dagli organisti Robert Dixon e Timothy
Lambourn e dalla trombettista Rebecca Crawshaw. Il programma comprende una serie di brani scritti per le feste di Avvento,
Natale, Epifania e Candelora. Tra tutte le feste della liturgia
cristiana, quelle più sentite sia tra i fedeli sia tra i non credenti
sono sicuramente quelle del Natale e dell’Epifania, che vedono
le persone più devote celebrare la nascita di Gesù Cristo e i
secondi auspicare un futuro più felice e prospero con l’arrivo
del nuovo anno. Se è vero che le aspirazioni alla felicità riguardano tutti gli uomini del mondo, i brani presentati in questo disco - equamente divisi tra lavori di compositori contemporanei
e autori attivi nella prima metà del XX secolo - riflettono alla
perfezione questo clima universale di speranza.
Columnsweb - Novembre 2012
ARAM KHACHATURIAN - MAURICE RAVEL
OPERE ORCHESTRALI
Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Yuri Temirkanov
SIGCD310 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212031025
suo direttore principale Vladimir Jurowski volge la propria attenzione su opere scritte parecchi anni dopo il suo repertorio abituale, contribuendo a gettare nuova luce dei capolavori di Gustav
Mahler. Il programma comprende i Lieder eines fahrenden Gesellen (Canti di un viandante), composti da Mahler poco dopo la
fine della sua infatuazione per un giovane soprano, e Totenfeier,
una pagina energica e pervasa da un’incontenibile eccitazione,
che segnò l’esordio di Mahler nel repertorio orchestrale e che in
seguito venne rielaborata per il primo movimento della Seconda
Sinfonia.
ARAM KHACHATURIAN - SERGEI LYAPUNOV
OPERE PER VIOLINO E ORCHESTRA
Hideko Udagawa, violino
Royal Philharmonic Orchestra, Alan Buribayev
SIGCD312 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212031223
A. Khachaturian: Suite dal balletto Spartacus; Suite dal balletto
Gayaneh M. Ravel: Suite da Daphnis et Chloe
L’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo è una delle orchestre
più apprezzate del mondo, grazie al suo inimitabile stile esecutivo
e al grande carattere che sfoggia in tutti i concerti che la vedono
guidata dal suo direttore Yuri Temirkanov. Questo disco presenta
opere di due compositori molto diversi tra loro, accomunati da uno
straordinario talento nel campo dell’orchestrazione e da un’invenzione melodica fantasiosa e molto evocativa. In particolare, le
suites dai balletti Spartacus e Gayaneh di Khachaturian sono caratterizzate da incantevoli suggestioni armene e godettero di una
grandissima popolarità presso il pubblico russo, che consentì loro
di sfuggire alla censura che negli anni della Guerra Fredda opprimeva la creatività degli artisti sovietici. A questi splendidi brani è
abbinata una delle gemme più preziose della letteratura orchestrale dei primi anni del XX secolo, la suite del balletto Daphnis et
Chloe, scritta da Ravel per i Ballets Russes di Diaghilev e rimasta
sempre in repertorio per la gioia del pubblico di tutto il mondo.
GUSTAV MAHLER
TOTENFEIER. LIEDER EINES FAHRENDEN GESELLEN
Sarah Connolly, mezzosoprano
Orchestra of the Age of Enlightenment, Vladimir Jurowski
SIGCD259 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212025925
In questa strepitosa incisione dal vivo realizzata presso la Royal
Festival Hall l’Orchestra of the Age of Enlightenment guidata dal
A. Khachaturian: Concerto-rapsodia per violino e orchestra;
Sonata-monologo per violino solo S. Lyapunov: Concerto per
violino e orchestra
Hideko Udagawa fa ritorno in casa Signum con un nuovo splendido disco dedicato alla opere per violino e pianoforte di Aram
Khachaturian e Sergei Lyapunov. Sebbene abbiano visto la luce
in due periodi molto diversi della storia della musica russa (Lyapunov visse negli ultimi anni del regno dei Romanov, mentre Khachaturian fu uno dei maggiori esponenti del panorama musicale
sovietico), le opere di questi due autori si collocano in un rapporto di sorprendente continuità, rappresentato dall’esigenza di
integrare elementi popolari in strutture elaborate degne di essere
eseguite nelle sale da concerto di fronte a un pubblico abituato ad
ascoltare i capolavori di Beethoven, Brahms e Bruckner, e dalla
volontà di rimanere fedeli alla gloriosa tradizione violinistica russa, che affondava le sue radici nella metà del XIX secolo. Hideko
Udagawa è considerata una delle interpreti più autorevoli della
tradizione romantica russa e questo disco fa seguito nel catalogo della Signum alla raccolta di opere per violino e pianoforte
di Sergei Rachmaninov (SIGCD164) e a una brillante antologia
di opere poco note di autori russi (SIGCD224). «Non si può che
rimanere sbalorditi di fronte alla straordinaria maestria con cui Hideko Udagawa si accosta a queste opere per violino e pianoforte
di compositori del Romanticismo russo. Il suo stile esecutivo inconfondibilmente nordico si rivela perfettamente adatto a questo
genere di repertorio» (Classic FM Magazine, settembre 2010).
PRESENTER’S CHOICE (Classic FM Magazine).
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Columnsweb - Novembre 2012
TESTAMENT
FRYDERYK CHOPIN
STUDI OP. 10 E OP. 25
Maurizio Pollini, pianoforte
TESLP1473 (LP da 180 grammi) Barcode: 0749677147310
Dopo aver presentato in occasione del settantesimo compleanno di Maurizio Pollini (caduto il 5 gennaio del 2012), una straordinaria registrazione degli Studi op. 10 e op. 25 di Fryderyk
Chopin rimasta fino ad allora inedita, realizzata dalla EMI negli studios di Abbey Road pochi mesi dopo la vittoria ottenuta
dall’allora diciottenne pianista milanese al prestigioso Concorso
Chopin di Varsavia, la Testament ripropone questa pietra miliare dell’interpretazione pianistica nello splendore dell’LP da 180
grammi, per la gioia di tutti gli appassionati che non sanno rinunciare all’altissima qualità sonora garantita dal vinile.
talento. Suo padre era violista dell’orchestra dell’Opéra di Parigi, un fatto che merita di essere citato, perché suo figlio dimostrò sempre una grande attenzione nei confronti delle voci
centrali dell’orchestra. Il giovane Désiré-Èmile iniziò gli studi
senza particolare entusiasmo fino a quando non si vide aprire
nuovi orizzonti dal Pelléas et Mélisande di Debussy, che ebbe
la fortuna di scoprire nel corso della sua prima esecuzione assoluta, andata in scena all’Opéra il 30 aprile del 1902 sotto
la direzione di André Messager. La madre di Désiré-Èmile era
invece di origine francese e - secondo alcuni studiosi - questo
fatto potrebbe spiegare la grande passione che Inghelbrecht
dimostrò sempre per la Mélisande di Mary Garden. Date queste premesse, potrebbe non essere sbagliato chiedersi se
Inghelbrecht finì per trovare in Suzanne Danco qualche eco
dello spirito che caratterizzarono l’insuperabile fascino della
Garden. In diverse occasioni Inghelbrecht affermò che - dopo
la Garden - il soprano belga era la cantante che più si avvicinava al suo ideale di Mélisande. Se alla Danco si aggiungono
il Goland del non meno eccellente Bertrand Etcheverry e la
fantasia di Inghelbrecht è facile concludere che ci troviamo di
fronte a un’edizione del Pelléas destinata a rimanere anche a
distanza di decenni un assoluto riferimento del mercato discografico. A questo cast di cantanti francofono si aggiunse una
cantante che aveva legato la maggior parte della sua carriera
all’ambiente londinese. È davvero difficile resistere al fascino
di Oda Slobodskaya che delinea una Geneviève del tutto priva
di affettazione e con un notevole volume sonoro, che fece ricordare a molti la figura della leggendaria Claire Croiza.
CLAUDE DEBUSSY
PELLEAS ET MELISANDE
C. Maurane, S. Danco, H.B. Etcheverry, O. Slobodskaya
A. Vessières, M. Westbury, E. Frank
BBC Chorus, Philharmonia Orchestra, D.É. Ingelbrecht
TES1484 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 0749677148423
Désiré-Èmile Inghelbrecht (1880-1965) ebbe la fortuna di
nascere e di crescere in una famiglia di musicisti di grande
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SERGEI PROKOFIEV
INTEGRALE DELLE SINFONIE
Czech Philharmonic Orchestra, Zdeněk Košler
SU4093 (4 CD basso prezzo) Barcode: 0099925409326
Le sette sinfonie di Sergei Prokofiev riflettono in maniera molto
evidente le diverse tappe della parabola artistica del grande
compositore russo, spaziando dalla fase modernista, nel cor-
Columnsweb - Novembre 2012
so della quale scrisse opere che si riallacciavano allo stile dei
lavori che andavano per la maggiore nei primi due decenni del
XX secolo, alla piena maturità della Settima Sinfonia, che rivela
una meravigliosa vena melodica e una grande libertà espressiva. Se la sfrenata aggressività “barbarica” della Suite scita denota il temperamento acceso di un giovane compositore molto
interessato alle innovazioni stilistiche, il gusto per le semplici
melodie di sapore haydniano e l’elegante scrittura della Prima
Sinfonia - che non a caso il venticinquenne Prokofiev battezzò “Classica” - contribuirono a rendere questa primizia della
tendenza neoclassica che caratterizzò parte della letteratura
sinfonica del XX secolo una delle opere più amate di Prokofiev.
Zdeněk Košler si è messo in grande evidenza vincendo alcuni
concorsi di grande prestigio come quelli di Besançon e di New
York e per il periodo che trascorse al fianco di Leonard Bernstein, in qualità di suo assistente alla New York Philharmonic
Orchestra. La sua versione delle sinfonie di Prokofiev con la
Czech Philharmonic Orchestra è passata alla storia non solo
per l’altissimo livello interpretativo, ma anche per il fatto di essere una delle primissime registrazioni integrali delle sinfonie
del compositore russo mai portate a termine. La straordinaria
qualità sonora di questa nuova ristampa della Supraphon dimostra più di qualsiasi parola quanto sia ancora attuale questa
memorabile edizione.
casi musicisti tradizionali, come il violinista Ondřej Hůlka, e in
altri da istituzioni religiose, come le danze trascritte da Kristian
Hirschmentzel. Jaroslav Krček ha trascritto questi brani nel suo
inconfondibile stile, individuando ed esprimendo con grande
immediatezza le peculiarità di ognuno. Per questo motivo, gli
appassionati di musica antica devono ringraziare la Supraphon
per aver rimasterizzato con la consueta cura questi tre imperdibili dischi che - nonostante l’inesorabile trascorrere del tempo
- hanno conservato intatta la loro bellezza.
LUDWIG VAN BEETHOVEN
INTEGRALE DEI CONCERTI
J. Suk, violino; J. Panenka, pianoforte; J. Chuchro, violoncello
Prague Radio Chorus, Prague Symphony Orchestra
Czech Philharmonic Orchestra, V. Smetáček, K. Masur
F. Konwitschny
SU4107 (4 CD basso prezzo) Barcode: 0099925410728
AA.VV.
CANTI E DANZE DEL BAROCCO BOEMO
Musica Bohemica, Jaroslav Krček
SU4098 (2 CD medio prezzo) Barcode: 0099925409821
Anonimo: Danza della Morte - Dove stiamo andando così
in fretta? - Oh mio Dio, oh amore mio!; Da Bárta K. Hirschmentzel: Cinque Danze barocche Anonimo: Tre Danze da
Haná; Canti e danze dalla raccolta di Ondřej Hůlka di Zlatá
Koruna; La più antica collezione di canti e danze popolari della
Boemia
Vent’anni fa Josef Krček e l’ensemble Musica Bohemica registrano tre dischi di grandissima importanza, che permisero al
pubblico degli appassionati di scoprire le meravigliose gemme
contenute nelle più antiche collezioni di canti e danze popolari
della Boemia. Questi canti e danze popolari sono giunte fino ai
giorni nostri grazie alle raccolte messe insieme nel 1818 nei diversi governatorati dell’impero austriaco e dai manoscritti compilati da appassionati in diverse regioni della Boemia, in alcuni
L. van Beethoven: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra
op. 15; Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 19; Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra op. 37; Concerto n. 4 per
pianoforte e orchestra op. 58; Concerto n. 5 per pianoforte e
orchestra op. 73; Fantasia per pianoforte, coro e orchestra op.
80; Triplo Concerto per violino, violoncello, pianoforte e orchestra op. 56; Concerto per violino e orchestra op. 61; Romanza
n. 1 per violino e orchestra op. 40; Romanza n. 2 per violino e
orchestra op. 50
Dopo le apprezzabili integrali delle sinfonie (interpretate dalla Czech Philharmonic Orchestra diretta da Paul Kletzki,
SU4051) e delle sonate per violino e pianoforte (eseguite da
Josef Suk e Jan Panenka, SU4077), la Supraphon prosegue la
sua esplorazione della produzione di Beethoven con l’edizione
di tutti i concerti. Queste opere (compresi il Triplo Concerto per
violino, violoncello, pianoforte e orchestra op. 56 e la Fantasia corale per pianoforte, coro e orchestra op. 80, un lavoro
unico nel suo genere) furono composte nel giro di appena sedici anni, dal 1793 al 1809. Sebbene il Titano di Bonn avesse
definito il pianoforte come uno «strumento imperfetto», i suoi
cinque concerti per pianoforte e orchestra costituiscono uno
dei maggiori pilastri della sua produzione e una pietra miliare della letteratura orchestrale romantica. Tra le innumerevoli
edizioni di queste opere disponibili sul mercato discografico,
l’originalissima interpretazione di Jan Panenka riesce ancora a
stupire per la brillantezza dell’articolazione, la purezza stilistica
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Columnsweb - Novembre 2012
e la lucidità espressiva. Nel 1962 Josef Suk registrò il Concerto
per violino e orchestra op. 61, sfoggiando tutta la sua caratteristica musicalità. Il Triplo Concerto vide invece protagonista
sotto l’attenta direzione di Kurt Masur il Suk Trio, tre solisti di
grandissimo carisma dotati di una vasta esperienza cameristica, che consentì loro di firmare una delle edizioni più autorevoli
del “Gran Concerto Concertante” che la storia del disco ricordi.
Un cofanetto con interpretazioni davvero leggendarie, in grado
di riservare ancora oggi emozioni irripetibili.
ITALIA
LA CANZONETTA
Eugenio Sartini
PSSA141238 (CD basso prezzo) Barcode: 3700089412387
Una lacrima sul viso; Reginella; Caruso; Via con me; Parla
più piano; Vecchio frak; Barcarolo romano; Arrivederci Roma;
Santa Lucia; Il mondo; Luna rossa; Casa mia; Roma nun fa’ la
stupida stasera; Parlami d’amore Mariù
Cantante di eccezionale talento, Eugenio Sartini presenta in
questo splendido disco una bella antologia di canzoni e di ballate italiane sia d’epoca sia più moderne, che sapranno sicuramente strappare una lacrimuccia d’emozione e di nostalgia a
chi si ricorda ancora l’Italia di qualche decennio fa.
MADAGASCAR
MUSICA TRADIZIONALE
Ensemble Voahangy
PSSA141237 (CD basso prezzo) Barcode: 3700089412370
’Ndaty Lahy; Manan’andro; Te Hody; Vetson’ny Manina; Laidaitsa; Hazonodorana; Rafara; Malagasy Mitolona; Omeko
Veloma; Vary be Menaka
La Playa Sound arricchisce il proprio catalogo di world music con un disco dedicato al Madagascar, comprendente una
splendida silloge di brani tradizionali degli altopiani centrali,
che spazia dai celebri motivi di Antandroy, ai ritmi gioiosi e brillanti di Horija Betslieo e ai toni nostalgici di Vakodrazana, nella
splendida interpretazione dell’ensemble Voahangy, uno dei più
gelosi depositari della tradizione musicale malgascia.
ETTORE BASTIANINI
LE REGISTRAZIONI IN STUDIO (1955-1962)
Ettore Bastianini, cantanti, orchestre e direttori vari
URNWS185 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 8051776571852
Arie e scene da Il barbiere di Siviglia, Lucia di Lammermoor,
La favorita, La Gioconda, Rigoletto, Il trovatore, La traviata, Un
ballo in maschera, La forza del destino, Don Carlo, La bohème,
Andrea Chénier
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Columnsweb - Novembre 2012
La Urania arricchisce la sua collana A Discographic Career con un
cofanetto triplo che comprende la prima raccolta organica dedicata a Ettore Bastianini, uno dei più grandi baritoni della seconda
metà del XX secolo. Accusato da una certa critica di eccessi veristi nelle sue interpretazioni, in realtà Bastianini ha rappresentato
un tipo di vocalità oggi considerata tra le più moderne e puntuali
della discografia e del gusto moderno. Il suo stupendo timbro baritonale, la precisione nel fraseggio e la perfetta immedesimazione
con ogni ruolo che interpretava contribuiscono a renderlo ancora
oggi un ineludibile punto di riferimento. Questa antologia prende
in considerazione l’intera carriera discografica di Bastianini, ordinata cronologicamente da Rossini a Umberto Giordano, attraverso la fondamentale esperienza verdiana. Nel programma sono
incluse non solo le arie più emblematiche delle maggiori opere del
repertorio di Bastianini, ma anche le grandi scene e i duetti con i
suoi più illustri colleghi, da Del Monaco alla Tebaldi e da Bergonzi
a Di Stefano. Un documento assolutamente indispensabile per
ogni appassionato di opera degno di questo nome.
STEFANO NASCIMBENI
MESSA PARADIS DEL AMOURS (1612)
Cappella Musicale di Santa Barbara, Umberto Forni
TC561401 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105230
BRUNO WALTER INTERPRETA BRAHMS
Columbia Symphony Orchestra, Bruno Walter
URNWS172 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 8051776571722
Le registrazioni della produzione sinfonica di Brahms effettuate
da Bruno Walter a partire dagli ormai lontani anni Venti hanno
sempre rappresentato un ineludibile punto di riferimento per la
cultura musicale tedesca. Lirico e intensamente umano, il Brahms
di Walter è stato considerato l’incarnazione ideale di un romanticismo alternativo a quello incendiario di Wagner, testimonianza
di una cultura classica che affonda le proprie radici in Mozart e
Schubert. Bruno Walter ha registrato negli anni Cinquanta una famosa integrale delle sinfonie di Brahms con la New York Philharmonic Orchestra e poco prima di morire nel 1962 una seconda
versione stereofonica con la Columbia Symphony Orchestra, da
tempo non disponibile sul mercato. In questo cofanetto triplo dal
generosissimo minutaggio la Urania presenta questa seconda
edizione, con l’aggiunta delle due ouvertures, delle Variazioni su
un tema di Haydn e del magnifico Canto del destino. A completamento di questa integrale l’etichetta milanese ha aggiunto una
versione del 1951 dell’Overture Accademica registrata nel 1951 e
mai pubblicata su CD.
Anonimo: Toccata secundi toni S. Nascimbeni: Messa Paradis del Amours a otto voci; Quam pulchri sunt, mottetto à 4;
Ingeniosus amor, à 8 A. Franzoni: Canzon à 4; Canzone La
Gonzaga G. Cardi: Anima mea liquefacta est, à due Canti e
Basso O. Bargnani: Canzon XVI à 5 G. Pallavicino: Toccata
La Gonzaga G. Contino: Non mi duol di morire L. Sanci: Amo
Christum, Alto solo F. Dognazzi: Nigra sum, à Canto e Tenore
F. Rasi: Vulnerasti cor meum, à due Canti F. Malgarini: Quam
pulchra es, Basso solo
Mantova 1612: uno spaccato della vita musicale alla corte dei
Gonzaga. Nella basilica palatina di Santa Barbara si celebrano
funzioni solenni, si avvicendano compositori, cantanti e strumentisti importanti. Il prezioso organo di Graziadio Antegnati,
costruito nel 1565, incanta con i suoi timbri. Stefano Nascimbeni, musicista mantovano di solida formazione, dal 1609 è
maestro di cappella in Santa Barbara e nel 1612 dà alle stampe una raccolta di messe a otto voci: tra esse, quella intitolata
Paradis del Amours, che richiama la chanson da cui probabilmente prende il nome e gli spunti tematici. Accanto alla musica
del maestro di cappella si inseriscono, come parti che fungono
da proprium, composizioni di altri musicisti al servizio del duca
Gonzaga:, tra cui Francesco Rasi (il primo interprete dell’Orfeo
di Monteverdi nel 1607), Giulio Cardi, Lorenzo Sanci, Ottavio
Bargnani e Amante Franzoni. Accanto a momenti di scrittura
classica contrappuntistica si mostrano con evidenza - soprattutto nei mottetti - elementi espressivi vicini a quello stile di
canto “rappresentativo” e drammatico che si andò imponendo
nei primi decenni del Seicento.
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Columnsweb - Novembre 2012
GIOVANNI MORANDI
OPERE PER ORGANO A QUATTRO MANI
Chiara Cassin, Federica Iannella, organo
TC771302 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105346
JOHANN SEBASTIAN BACH
CONCERTI PER CLAVICEMBALO, ARCHI E BASSO CONTINUO
Retrospect Ensemble, M. Halls, clavicembalo e direzione
LINNCKD410 (SACD alto prezzo) Barcode: 0691062041027
G. Morandi: Sinfonia; Sonata per l’Elevazione; Gran Marcia
militare; Sonata per il postcommunio; Pastorale; Sonata; La
venuta dei re magi; Marcia militare
Le sonate presentate in questo disco furono scritte tra il 1830 e
il 1843 da Giovanni Morandi, uno dei più importanti compositori
italiani di musica per organo del XIX secolo. Morandi nacque
a Pergola, piccola città delle Marche, e fu amico e collega di
Gioachino Rossini. Secondo il biografo Giuseppe Radiciotti, fu
Morandi ad aiutare Rossini nella strumentazione dell’opera La
cambiale di matrimonio con cui il grande maestro pesarese debuttò a Venezia nel 1810. L’originalità di questa musica risiede
nella sua destinazione per organo a quattro mani, una vera
rarità nel repertorio organistico dell’epoca. L’influenza operistica nelle sonate di Morandi è testimoniata dalla struttura delle
melodie e dalle forme tipiche delle sinfonie rossiniane, derivanti direttamente dallo stile teatrale. Questi brani sono conservati
in manoscritti conservati nel convento di Santa Cristina di Senigallia, appartenenti a un gruppo di 16 composizioni scritte
per organo a quattro mani, dieci delle quali riportano la dedica
a due monache, di cui Morandi era maestro: Anna Costante
Cacciari e Candida Colomba Loreti.
J.S. Bach: Concerto n. 6 per clavicembalo, archi e basso continuo BWV
1057; Concerto n. 7 per clavicembalo, archi e basso continuo BWV
1058; Concerto n. 1 per clavicembalo, archi e basso continuo BWV
1052; Concerto n. 4 per clavicembalo, archi e basso continuo BWV 1055
Dopo aver lasciato nel 2011 letteralmente senza parole per la
meraviglia i critici di tutto il mondo con la loro strepitosa incisione dell’Oratorio di Pasqua e dell’Oratorio dell’Ascensione
di Johann Sebastian Bach, il Retrospect Ensemble e il suo
direttore Matthew Halls proseguono la loro esplorazione della
produzione del sommo Cantor lipsiense con quattro concerti
per clavicembalo, archi e basso continuo. La parte solistica
di queste splendide pagine è affidata allo stesso Halls, che
aveva dato prova del suo sensazionale virtuosismo e della
sua spiccata propensione per la scrittura bachiana con la sua
splendida interpretazione delle Variazioni Goldberg. I concerti
per clavicembalo di Bach presentano un gran numero di passaggi virtuosistici e di incredibili cadenze solistiche, dai quali è
possibile notare la sua naturale propensione per le architetture
contrappuntistiche, le sfumature cromatiche e la sapiente rielaborazione di temi già utilizzati in precedenza in altre opere.
Già disponibili:
JOHANN SEBASTIAN BACH
ORATORIO DI PASQUA. ORATORIO DELL’ASCENSIONE
Solisti, Retrospect Ensemble, Matthew Halls
LINNCKD373 (SACD alto prezzo)
JOHANN SEBASTIAN BACH
VARIAZIONI GOLDBERG
Matthew Halls, clavicembalo
LINNCKD356 (SACD alto prezzo)
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Columnsweb - Novembre 2012
ARCANGELO CORELLI
CONCERTI GROSSI OP. 6
The Avison Ensemble, Pavlo Beznosiuk, violino e direzione
LINNCKD411 (2 SACD alto prezzo) Barcode: 0691062041126
RICKIE LEE JONES
TRAFFIC FROM PARADISE
R. L. Jones, voce, chitarra, tastiere e mandolino
L. Kottke, chitarra e voce; L. Lovett, voce
D. Hidalgo, chitarra e voce; B. Setzer, chitarra e voce
J. Leftwich, basso e voce; J. Keltner, batteria e altri
APP24602 (LP da 200 grammi) Barcode: 0753088246012
Questo cofanetto doppio contenente i dodici Concerti Grossi
op. 6 di Arcangelo Corelli costituisce il primo tassello del progetto dell’Avison Ensemble diretto da Pavlo Beznosiuk di registrare tutte le opere del grande maestro di Fusignano per la
Linn. Corelli fu uno dei geni più luminosi dell’epoca barocca e
i suoi Concerti Grossi op. 6 sono considerati tra le opere più
rappresentative del Barocco italiano. Questi straordinari lavori
sono pervasi da un’austera grandiosità e da una incontenibile
invenzione melodica, che non scadono mai nei toni convenzionali presenti in molte opere di compositori vissuti all’epoca
di Corelli. Oggi conosciuto come “padre del concerto grosso”,
Corelli riuscì a esprimere tutto il potenziale di questo genere, lo
fece conoscere in tutta l’Europa e ne scrisse il primo vero capolavoro, anche se - a voler essere pignoli - non gliene si può
attribuire l’invenzione. Costituito nel 1985, l’Avison Ensemble
ha suscitato un grande entusiasmo tra gli amanti del repertorio
barocco di tutto il mondo. In particolare, il critico del Guardian
si è spinto al punto di scrivere: «non esiterei a preferire l’Avison
Ensemble a Karajan».
L’Avison Ensemble su LINN:
ANTONIO VIVALDI
CONCERTI OP. 8 IL CIMENTO
DELL’ARMONIA E DELL’INVENTIONE
LINNCKD365
(2 SACD a prezzo speciale)
GEORG FRIEDRICH HANDEL
CONCERTI GROSSI OP. 6
LINNCKD362
(2 SACD a prezzo speciale)
Pink Flamingos; Alter Boy; Stewart’s Coat; Beat Angels; Tigers; Rebel Rebel; Jolie Jolie; Running from Mercy; A Stranger’s Car; The Albatross
Dal momento in cui fece la sua comparsa di fronte al grande
pubblico televisivo in occasione di un Saturday Night Live del
1979, Rickie Lee Jones ha saputo conquistarsi una schiera di
ammiratori sempre più vasta e sviluppare uno stile che sfugge
a qualsiasi classificazione. In particolare, la Jones si pose in
stridente contrasto con la cultura allora prevalente dei cantanti-cantautori, rifiutando di conformarsi alla retorica consolidata
della generazione di cantanti folk-rock che l’aveva preceduta.
Senza avvicinarsi troppo né al punk né al pop, la Jones ha
dimostrato una crescente inclinazione per il jazz dei bei tempi andati e il R&B, i generi su cui sono basati gli album da
lei realizzati per l’etichetta Motown. Pubblicato dalla Warner
Bros nel marzo del 1979, il suo album d’esordio ebbe un impatto profondo e immediato sul panorama musicale e - più in
generale - sulla cultura di quegli anni, realizzando nel giro di
pochissimo tempo profitti multimilionari. Grazie a questo disco
la Jones ottenne ben cinque nomination per i Grammy Award,
compreso quello di Migliore Artista Emergente, che gli venne
assegnato nel corso della cerimonia tenutasi nel gennaio del
1980. Nel 1989 la Jones vinse un secondo Grammy Award per
la Migliore Interpretazione Jazz con “Making Whoopee”, un
brano che la vide protagonista con il suo amico di lunga data
Dr. John. Pubblicato nel 1993, Traffic from Paradise poté contare sul prezioso contributo di una serie di artisti di alto livello,
tra cui Leo Kottke, David Hidalgo e Jim Keltner. Oggi questo
splendido disco viene riproposto per la prima volta su un LP ac27
Columnsweb - Novembre 2012
curatamente rimasterizzato dalla Analogue Productions. Sesto
album realizzato in studio dalla Jones, Traffic from Paradise è
stato prodotto, missato e registrato da un team composto solo
da donne e possiede un’energia che non evoca tanto l’immagine di una femminista convinta, quanto quella di una donna
che si sente perfettamente a suo agio con se stessa e che
nel corso di un’intervista ha affermato che la sua vulnerabilità
come artista e come donna le pareva uno stereotipo privo della
minima importanza. Il programma di questo album comprende
nove brani originali della Jones e la cover del celebre brano di
David Bowie “Rebel Rebel”.
THE PRESTIGE ALL STARS
ALL NIGHT LONG
K. Burrell, chitarra; D. Byrd, tromba; H. Mobley, sax tenore
J. Richardson, flauto e sax tenore; M. Waldron, pianoforte
D. Watkins, basso; A. Taylor, batteria
ASLP7073 (LP da 200 grammi)
THE WEAVERS
REUNION AT CARNEGIE HALL 1963
The Weavers
ASLP005 (LP da 200 grammi)
When the Saints Go Marching In; Banks of Marble; Woke Up
This Morning; Ramblin’ Boy; Poor Liza; Train Time; Wimoweh;
San Francisco Bay Blues; Guantanamera; If I Had a Hammer;
Come Away Melinda; Study War No More; Goodnight, Irene;
’Round The World
Rimasto a lungo introvabile poiché era andato fuori catalogo, la
Analog Productions ristampa finalmente questo titolo su vinile
da 200 grammi nella sua stamperia di Salina, la Quality Record
Prssing. Registrato dal vivo alla Carnegie Hall il 2 e il 3 maggio
del 1963 per celebrare il 15° anniversario dei Weavers. Questa riedizione è stata rimasterizzata da Doug Sax dal nastro
master originale registrato su tre tracce, in perfette condizioni
sebbene fosse vecchio di oltre trent’anni. Harry Person lo considera da anni una delle migliori incisioni mai realizzate; questa
ristampa ci offre la possibilità di godere appieno le sue splendide qualità che aumenteranno con il migliorare dell’impianto
di riproduzione. Anche The Absolute Sound ha collaborato alla
produzione di questo disco.
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All Night Long; Flickers; Boo-Lu; Lil’ Hankie
Considerato una delle più grandi jam session degli anni Cinquanta, All Night Long fu concepito e diretto dal chitarrista
Kenny Burrell, che riunì intorno a sé alcuni dei migliori giovani
musicisti del panorama musicale di New York, tra cui il trombettista Donald Byrd, il tenorsassofonista Hank Mobley e Jerome
Richardson, uno degli eroi - purtroppo non adeguatamente
considerato - del flauto jazz, mentre per la sezione ritmica
vennero arruolati Mal Waldron, Doug Watkins e Arthur Taylor.
Come programma, Burrell scelse la soluzione in assoluto più
semplice, il blues “All Night Long” intervallato da “Flickers”, un
tema di sedici battute elaborato da Waldron, e da due brani originali di Mobley basati sulla familiare sequenza di accordi di 32
battute. Da questa semplicissima base vennero realizzate performance con tutte le caratteristiche che nel corso degli anni
hanno identificato i dischi di Burrell, vale a dire un incedere del
tutto tranquillo, una buona dose di swing e una spiccata musicalità. «Registrato da Rudy Van Gelder nel salotto della casa
dei suoi genitori di Hackensack, questo disco mono presenta
una qualità sonora semplicemente strepitosa […] La Analogue
Production e Kevin Gray hanno compiuto uno splendido lavoro
rimasterizzando i master originali e la veste grafica di questo
LP è davvero eccezionale» Qualità Sonora 8/10 Qualità Artistica: 9/10 (Dennis D. Davis, Hi-Fi +, numero 92).
Columnsweb - Novembre 2012
JOHN COLTRANE
COLTRANE
J. Coltrane, sax tenore; J. Splawn, tromba
S. Shihab, sax baritono; M. Waldron, pianoforte
R. Garland, pianoforte; P. Chambers, contrabbasso
A. Heath, batteria
ASLP7105 (LP da 200 grammi)
Bakai; Violets For Your Furs; Time Was; Straight Street; While
My Lady Sleeps; Chronic Blues
Dopo essersi affermato come una nuova star con il quintetto di
Miles Davis, il quartetto di Thelonious Monk e con diverse registrazioni per la Prestige che lo videro al fianco di Sonny Rollins,
Hank Mobley e Tadd Dameron, John Coltrane fece il suo debutto
come leader con questo LP che comprende alcuni suoi brani originali come “Straight Street”, “Chronic Blues” e alcune inimitabili
reinterpretazioni di vecchi brani pop poco frequentati come “Violets for Your Furs”, “While My Lady Sleeps” e “Time Was”. Questa
riedizione mono inserita dalla Analogue Productions nella serie
Prestige Mono è stata rimasterizzata a partire dal nastro analogico mono originale da Kevin, stampata su vinile da 200 grammi dalla Quality Record Pressings e presentata in una sontuosa
veste grafica, che ricalca fin nei minimi dettagli quella originale.
Day In Day Out; A Foggy Day; Stars Fell On Alabama; One for
My Baby (And One More For the Road); Just One of Those
Things; I Didn’t Know What Time It Was
Nel corso dei suoi ultimi anni di vita lo stile di Billie Holiday
cambiò notevolmente. In particolare, la sua voce assunse sfumature più scure e tese a stabilizzarsi nel registro più grave.
Questa sempre maggiore economia di mezzi contribuì a distillare la sua voce, mettendone in evidenza l’essenza espressiva e focalizzando al massimo i contenuti delle canzoni che
eseguiva. Questa progressiva introversione della Holiday trova
conferma nel classico album Songs for Distingue Lovers. Non
si sa cosa sia: per alcuni è quella parola tronca “distingue” per
altri quella intensissima immagine di Lady Day ritratta sulla copertina, ma questo album - considerato tra le migliori registrazioni effettuate in studio dalla Holiday negli anni Cinquanta - è
definitivamente entrato nella leggenda, per cui la comunità degli audiofili non può che essere felice del fatto che la Analogue
Productions lo abbia ristampato in una sensazionale edizione
su due LP da 200 grammi a 45 giri.
SONNY STITT
BLOWS THE BLUES
S. Stitt, sax contralto e sax tenore; G. Bertoncini, chitarra
R. Carter, basso; H. Collins, chitarra
H. Hancock, organo e pianoforte; J. Pizzarelli, chitarra
T. Sommer, vibrafono; G. Tate, batteria
ASLPVER6149/45 (2 LP da 200 grammi a 45 giri)
BILLIE HOLIDAY
SONGS FOR DISTINGUE LOVERS
B. Holiday, voce; B. Webster, sax tenore
H. “Sweets” Edison, tromba; J. Rowles, pianoforte
B. Kessel, chitarra; L. Bunker, batteria; R. Mitchell, basso
J. Mondragon, basso; A. Stoller, batteria
ASLPVER6021/45 (2 LP da 200 grammi a 45 giri)
Blue Devil Blues; Home Free Blues; Blue Prelude; Frankie and
Johnny; Birth of the Blues; A Blues Offering; Hymnal Blues;
Morning After Blues
Nel 1959 Sonny Stitt realizzò una serie di dischi di notevole
interesse, concentrati soprattutto negli ultimi mesi, quando nel
giro di sole tre sedute di registrazione produsse tre album per la
Verve con il pianista Lou Levy, il contrabbassista Leroy Vinnegar
e il batterista Mel Lewis. Suonando in tutti i brani di questo disco
il sax contralto, Stitt sembra quasi un clone di Charlie Parker, un
fatto che purtroppo gli venne rimproverato per gran parte della
sua carriera da molti critici poco avveduti. Il programma di Blows
the Blues comprende una serie di brani originali di straordinaria
bellezza, tra i quali meritano di essere citati “Hymnal Blues” e il
lento e coinvolgente “Morning After Blues”.
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DAVE BRUBECK QUARTET
TIME OUT
Dave Brubeck Quartet
ASLPVER8192/45 (2 LP da 200 grammi a 45 giri)
terpretazione di Itzhak Perlman nel doppio ruolo di solista e
diretto della London Philharmonic Orchestra. A dispetto dell’affermazione della prassi filologica, secondo la quale il repertorio
filologico andrebbe eseguito con strumenti originali, una formazione orchestrale ridotta e il rispetto della tecnica esecutiva
dell’epoca, questa versione di Perlman conserva una straordinaria freschezza e una insospettabile attualità, riuscendo a
cogliere in maniera quanto mai efficace l’essenza più intima
della scrittura del Prete Rosso grazie a uno stupefacente virtuosismo e a una cantabilità che trovano pochi confronti nel pur
inflazionatissimo mercato discografico odierno. A tutto questo
va aggiunta la splendida qualità sonora della HI·Q Supercuts,
che vi consentirà di apprezzare il suono del violino di Perlman
con un grado di fedeltà fino a poco fa del tutto inimmaginabile.
AA.VV.
Blue Rondo A La Turk; Strange Meadow Lark; Take Five; Three
To Get Ready; Kathy’s Waltz; Everybody’s Jumpin’; Pick Up Sticks
Time Out, l’album che contiene il famosissimo “Take Five”, proiettò stabilmente il Dave Brubeck Quartet al di fuori dei confini
del mondo del jazz. Questo indimenticabile disco è illuminato da arrangiamenti brillanti e molto incisivi e dallo strepitoso
sassofono di Paul Desmond. Anche questo album è stampato
dalla Analogue Productions nella sua nuova stamperia Quality
Record Pressings di Salina nel Kansas su doppio vinile da 200
grammi a 45 giri. Questo titolo è disponibile ancora in poche
copie anche su Classic Records, nella versione stampata su 4
LP Clarity Vinyl da 200 grammi incisi su un solo lato.
ANTONIO VIVALDI
LE QUATTRO STAGIONI
London Philharmonic Orchestra, I. Perlman, violino e direzione
HIQLP025 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060218890256
La HI·Q Supercuts ripropone uno dei titoli più famosi della
Philips, le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi nella brillante in30
MUSIC FROM BOHEMIA
Royal Philharmonic Orchestra, Rudolf Kempe
HIQLP024 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060218890249
B. Smetana: La sposa venduta (Ouverture; Polka; Furiant;
Danza dei commedianti) A. Dvorak: Scherzo capriccioso op.
66 J. Weinberger: Schwanda il pifferaio (Polka; Fuga)
Rudolf Kempe iniziò a collaborare con la Royal Philharmonic
Orchestra nel 1955 e cinque anni più tardi venne scelto come
direttore associato dal fondatore dell’orchestra Sir Thomas Beecham. Dal 1961 al 1962 Kempe divenne direttore principale e
dal 1963 al 1975 ne ricoprì l’incarico di direttore artistico. Alcuni
anni più tardi, un professore d’orchestra della RPO disse: «Kempe sapeva tenere perfettamente in pugno l’orchestra ed era un
direttore di grande personalità […] Kempe si comportava come il
pilota di un’automobile da corsa, che supera agilmente anche le
curve più pericolose». Nel 1975 Kempe abolì la regola imposta
da Beecham che impediva alle donne di far parte dell’orchestra,
perché come ebbe modo di affermare in più di un’occasione senza di esse «mi sembra di essere ancora nell’esercito». Nel
1970 i vertici della RPO nominarono Kempe direttore a vita, ma
nel 1975 il direttore tedesco diede le dimissioni e morì l’anno
successivo a soli 65 anni di età. Questo splendido disco della
HI·Q Supercuts vede Kempe alla testa della RPO in un programma molto evocativo dedicato ai compositori boemi, che spazia
da quattro celebri brani tratti dall’opera La sposa venduta di
Smetana, allo Scherzo capriccioso di Dvorák alla Polka e alla
Fuga di Schwanda il pifferaio di Weinberger.
Columnsweb - Novembre 2012
GRATEFUL DEAD
IN THE DARK
Grateful Dead
MFSL1-369 (LP da 180 grammi) Barcode: 0821797136914
LOS LOBOS
BY THE LIGHT OF THE MOON
Los Lobos
MFSL1-360 (LP da 180 grammi) Barcode: 0821797136013
One Time One Night; Shakin’ Shakin’ Shakes; Is This All There
Is?; Prenda Del Alma; All I Wanted To Do Was Dance; Set Me
Free (Rosa Lee); The Hardest Time; My Baby’s Gone; River of
Fools; The Mess We’re In; Tears of God
Anche se i Los Lobos non persero mai l’occasione di autodefinirsi «niente più che una delle innumerevoli band di East Los
Angeles», è molto probabile che anche il più umile componente di questo gruppo sapesse benissimo che alla fine degli anni
Ottanta solo pochi altri gruppi erano in grado di rivaleggiare
con i loro intensissimi brani, i loro irresistibili concerti e i loro
eclettici arrangiamenti. Per quanto non sia diventato un fenomeno commerciale come il successivo album La Bamba, By
the Light of the Moon costituì una gradevolissima incursione
nel soul americano grazie a testi di grande profondità e a un
rock che si riallaccia ai gloriosi ritmi delle origini. Sotto il profilo
esecutivo, in questo album i Los Lobos raggiungono spesso i
vertici della loro arte. Adottando il tipico stile da cantautori, in
By the Light of the Moon i Los Lobos colsero l’opportunità di
meditare sull’America dei loro giorni e di cantare la vita di tutti
i giorni delle persone normali. By the Light of the Moon prende
in esame temi come la fede, la consapevolezza della propria
mortalità, l’amore, la disillusione e la malinconia, che sarebbero stato affrontati anche da Bruce Springsteen e da John
Mellencamp. Per questo non si può che accogliere con grande
favore questa rimasterizzazione su LP da 180 grammi della
OMR, che ci offre la possibilità di riscoprire una gemma degli
anni Ottanta con una qualità sonora fino a questo momento
pressoché inimmaginabile.
Touch of Grey; Hell in a Bucket; When Push Comes to Shove; West
L.A. Fadeaway; Tons of Steel; Throwing Stones; Black Muddy River
In the Dark sarà ricordato per sempre come l’album che fece
entrare i Grateful Dead nel grande mercato discografico a distanza di oltre due decenni dal loro esordio. Grazie a un sound
estremamente efficace, a ritornelli molto coinvolgenti e ai sentimenti espressi in “Touch of Grey”, i Grateful Dead riuscirono
a conquistare il favore di una nuova generazione di ascoltatori,
diventando in breve tempo celebrità in grado di riempire con i
loro concerti stadi di grandi dimensioni. Va però detto che In
the Dark riveste una grande importanza anche per altri motivi,
tra cui la ripresa di Jerry Garcia dal coma, le impressionanti
dinamiche di Garcia e di Bob Weir e una fantastica serie di melodie. Inoltre, si tratta del disco di gran lunga migliore realizzato
dai Grateful Dead prima del 1975. Rimasterizzata a velocità
dimezzata a partire dal master originale per essere inserito
nella strepitosa collana di riedizioni degli album dei Grateful
Dead della OMR, questa versione di In the Dark presentata
su LP da 180 grammi a tiratura limitata e numerata segna l’inizio della attesa rivalutazione dell’ensemble americano a livello
audiophile.
LYNYRD SKYNYRD
STREET SURVIVORS
Lynyrd Skynyrd
MOFI1-019 (LP da 150 grammi) Barcode: 0821797100199
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Columnsweb - Novembre 2012
What’s Your Name; That Smell; One More Time; I Know a Little; You Got That Right; I Never Dreamed; Honky Tonk Night
Time Man; Ain’t No Good Life
Street Survivors è tuttora considerato uno degli album migliori dei Lynyrd Skynyrd, un giudizio che poggia su più di una
ragione. In primo luogo, Street Survivors fu l’ultimo disco registrato con il cantante Ronnie Van Zant e il chitarrista Steve
Gaines, che persero la vita in un terribile incidente aereo tre
giorni l’uscita di questo disco, che entrò in questo modo nella
leggenda sia per il suo significato storico sia per il suo indiscutibile valore artistico. In secondo luogo vanno citate le strepitose
chitarre di Allen Collins, Gary Rossington e Gaines, che nel
loro insieme formano il gruppo di chitarre più formidabile mai
messo insieme per un album originale. Se a tutto questo si
aggiungono esecuzioni fresche e molto ispirate e la classica
produzione di Muscle Shoals non si può che concludere che ci
troviamo di fronte a una vera e propria opera d’arte. Ogni brano
si dipana con un’immediatezza disarmante e sia che si ascolti
la morbida brillantezza dell’organo in “I Never Dreamed”, gli
ambigui consigli a non abusare delle sostanze stupefacenti in
“That Smell” o la poco convinta celebrazione autobiografica in
“Ain’t No Good Life”, non si può che concludere che con questo
album i Lynyrd Skynyrd hanno fatto davvero centro. Spavaldo,
vivacissimo e pieno di orgoglio: che album!
nella leggenda come “Just the Way You Are”, “Only the Good
Die Young”, “She’s Always a Woman” e Movin’ Out (Anthony’s
Song)”. Nuovo volume della collana di riedizioni dedicate agli
album di Billy Joel della OMR, questa ristampa di The Stranger è stata rimasterizzata dai master originali e pubblicata su
SACD. Potendo contare su una qualità sonora di gran lunga
superiore rispetto a quella di tutte le precedenti riedizioni, questa novità della OMR consente di apprezzare nel modo migliore possibile lo straordinario lavoro e le raffinate tecniche
adottate da Ramone, che esaltarono al massimo livello alcuni
dei brani più validi, intensi e intelligenti mai scritti da Joel.
DIANNE REEVES
I REMEMBER
Dianne Reeves
PPBST90264 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060149621639
BILLY JOEL
THE STRANGER
Billy Joel
MUDSACD2089 (SACD alto prezzo) Barcode: 0821797208963
Movin’ Out; The Stranger; Just the Way You Are; Scenes From an
Italian Restaurant; Vienna; Only the Good Die Young; She’s Always
a Woman; Get It Right the First Time; Everybody Has A Dream
Pubblicato nel 1977, il quinto album in studio di Billy Joel The
Stranger ottenne uno strepitoso successo sia di pubblico sia di
critica e segnò l’inizio della proficua collaborazione tra il grande
cantautore americano e il producer Phil Ramone, il cui straordinario talento in sala di registrazione consenti di ottenere
un’immagine sonora di stupefacente bellezza per le canzoni
senza tempo di Joel. The Stranger fu uno degli album più venduti del 1977, collocandosi al secondo posto in tutte le classifiche. The Stranger si aggiudicò due Grammy Award, uno come
Disco dell’Anno e l’altro per la Canzone dell’Anno con “Just
the Way You Are”, e fece conoscere quattro brani ormai entrati
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Afro Blue; The Nearness Of You / Misty; I Remember Sky;
Love For Sale; Softly As In The Morning Sunrise; Like A Lover;
How High The Moon; You Taught My Heart To Sing; For All
We Know
Dianne Reeves è considerata una delle cantanti più carismatiche del panorama jazz internazionale fin dalla fine degli anni
Ottanta. Legittima erede di Dinah Washington e di Carmen
McRae (per quanto non sia ancora riuscita a ergersi fino alle
inattingibili vette di Ella Fitzgerald e di Sarah Vaughan), la
Reeves si è dimostrata una intensissima interprete di ballate
e un’eccellente cantante di scat. Nel corso della sua luminosa
carriera, la Reeves si è aggiudicata ben quattro Grammy per il
Miglior Disco Jazz con gli album In the Moment - Live in Concert (2001), The Calling: Celebrating Sarah Vaughan (2002), A
Little Moonlight (2003) e con la colonna sonora di Good Night
and Good Luck (2006). «Ogni volta che si dedica al jazz, la
Reeves riesce sempre a dare il meglio della propria arte. Questo disco della Blue Note ci offre la possibilità di apprezzarla
in forma smagliante. Lo stile con cui la Reeves esegue brani
come “Afro Blue” (di cui ci offre una lettura davvero memorabi-
Columnsweb - Novembre 2012
le), “Love for Sale”, “Softly As in a Morning Sunrise”, “How High
the Moon” e la celebre “You Taught My Heart to Sing” di McCoy
Tyner si pone in linea con i più illustri classici del passato. In
questo disco la Reeves è affiancata da una serie di musicisti di grande talento, comprendente tra gli altri i pianisti Billy
Childs, Mulgrew Miller e Donald Brown, i contrabbassisti Charnett Moffett e Chris Severin e il batteristi Billy Kilson e Marvin
“Smitty” Smith, ai quali si aggiungono diverse guest star come
il vibrafonista Bobby Hutcherson, il sassofonista Greg Osby e il
chitarrista Kevin Eubanks. Grazie al contributo di questi grandi
musicisti, la Reeves appare più ispirata che mai. Caldamente
raccomandato» (All Music Guide).
BECK, BOGERT E APPICE
BECK, BOGERT E APPICE
Jeff Beck, chitarra e voce; Jimmy Greenspoon, pianoforte;
Duane Hitchings, tastiere e pianoforte; Tim Bogert, basso;
Carmine Appice, batteria e voce; Danny Hutton, corista
SC-KE32140 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714176
COLEMAN HAWKINS
COLEMAN HAWKINS AND HIS ORCHESTRA
Coleman Hawkins and His Orchestra
PPCLP5181 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060149621608
Bean In Orbit; After Midnight; Hassle; Moodsville; Stalking
Realizzato per la Crown Records nel 1960, questo imperdibile disco permise a Coleman Hawkins di dare un segnale forte e chiaro
al mondo del jazz di quegli anni, anche grazie alla presenza di
una band di altissimo livello comprendente il trombettista Thad Jones, il contrabbassista George Duvivier, il pianista e vibrafonista
Eddie Costa e il batterista Osie Johnson. Una nuova eccellente
addizione al raffinato catalogo jazz della Pure Pleasure, come
sempre caratterizzata da una qualità sonora esemplare.
Black Cat Moan; Lady; Oh To Love You; Superstition; Sweet
Sweet Surrender; Why Should I Care; Lose Myself With You;
Livin’ Alone; I’m So Proud
Nella maggior parte dei casi, le grandi band degli anni Settanta non ebbero una carriera particolarmente lunga, un fatto
che contribuirebbe a renderle ancora più interessanti. Questo
discorso vale sicuramente per il trio anglo-americano formato
da Jeff Beck, chitarrista di grande talento ma affetto da un inguaribile narcisismo, dal bassista Tim Bogert e dal batterista
Carmine Appice. Nei primi mesi del 1970 l’inglese Beck decise
di mettersi in contatto con i due musicisti americani per elaborare un progetto comune. Purtroppo questo progetto dovette
essere rimandato di due anni a causa di un serio incidente
automobilistico occorso a Beck che richiese lunghi tempi di
recupero. Nel 1973 venne pubblicato il primo e unico album inciso in studio dal trio, che non solo esaltò l’energico stile chitarristico di Beck, ma mise anche in evidenza il talento di Bogert
e di Appice. Il trio mise le sue notevoli qualità al servizio di tutti
gli aspetti del rock’n’roll, spaziando dal brano dal sapore blues
che apre il programma “Black Cat Moan”, proseguendo con le
brillanti sonorità rock di “Lady” per finire con i toni sommessi
della ballata “Oh To Love You” seguita da un gospel convincente sotto tutti i punti di vista come “Sweet and Surrender” e
dagli incontenibili ritmi funk di “Lose Myself With You”. Il grande successo ottenuto da questo album fece credere a molti
che il trio avesse la strada spianata per una lunga carriera,
una previsione destinata però a non avverarsi in quanto l’anno
successivo il lunatico Jeff Beck decise di sciogliere il gruppo.
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Columnsweb - Novembre 2012
GEORGES BIZET
SUITES DA CARMEN E L’ARLESIENNE
FRANZ SCHUBERT
OTTETTO D. 803
Orchestre de la Suisse Romande, E. Ansermet, direttore
SC-SXL2037 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714022
Ottetto di Vienna
SC-SXL2028 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714053
Strutturate con una sequenza di celebri motivi e di brani strumentali tratti dalle opere più in voga dell’epoca, le suites ottocentesche possono essere considerate le antesignane delle
moderne compilation “Best of”. La Suite da Carmen fu assemblata dopo la morte di Bizet ed ebbe il merito di diffondere le
immortali melodie di questo caposaldo dell’opera anche nelle
sale da concerto. L’ouverture presenta una serie di temi brillanti e molto coinvolgenti, mentre l’aria del toreador è pervasa da un orgoglio ricco di vigore ed è seguita dall’inesorabile
tema del destino, una melodia in tonalità minore che si fissa
immediatamente nel cuore e nell’anima degli ascoltatori. Fin
dal primo ascolto appare evidente che questa suite non è una
semplice sequenza di brani slegati tra loro, ma la sintesi geniale della fervida fantasia di Bizet. Tutto quello che ci è rimasto
dell’opera in cinque atti L’Arlésienne dopo il clamoroso fiasco
con cui venne accolta la sua prima rappresentazione è costituito dalle musiche di scena, che Bizet orchestrò in maniera semplicemente strepitosa e diresse egli stesso ottenendo un brillante successo. Al pari della Suite da Carmen, questo lavoro si
basa su una serie di melodie molto famose che il compositore
francese orchestrò con il suo inconfondibile stile e l’Orchestre
de la Suisse Romande diretta da Ernest Ansermet ci offre in
un’interpretazione di sublime bellezza, esaltata dall’eccezionale qualità sonora della Speakers Corner.
Il melodioso e gradevolissimo Ottetto in fa maggiore di Schubert riveste una grandissima importanza nell’ambito del repertorio romantico sia sotto l’aspetto storico sia sotto il profilo
stilistico. In particolare, il suo organico, che accosta gli archi a
tre strumenti a fiato, si avvicina molto allo spirito sia del gradevole divertimento sia della più contemplativa serenata. Il fatto
che quest’opera commissionata a Schubert presenti evidenti
assonanze con il celebre Settimino op. 20 di Beethoven sia
nella successione dei movimenti sia nelle relazioni tonali non
è affatto casuale, in quanto corrisponde a quanto era stato richiesto al grande compositore viennese. Schubert si misurò
con l’inattingibile Titano di Bonn anche per un’altra ragione, in
quanto con questo Ottetto mirava a «spianare la strada verso
la composizione di una grande sinfonia», la cui forza drammatica e la cui struttura sono già presenti in nuce in questo
lavoro. Formatosi all’ombra delle tradizioni musicali della capitale asburgica, l’Ottetto di Vienna rappresenta la formazione
ideale per l’esecuzione di questo delizioso lavoro. Guidata da
Willi Boskovsky, violinista che divenne famoso in tutto il mondo
per aver diretto per molti anni i Wiener Philharmoniker nel tradizionale Concerto di Capodanno, questa formazione sfoggia
un’agilità, un brio e una coesione veramente ammirevoli dalla
prima all’ultima battuta. Il suono di ogni strumento balza fuori
da questo vinile della Speakers Corner con una spontaneità e
un’immediatezza che si collocano nel solco della migliore tradizione cameristica.
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Columnsweb - Novembre 2012
OCDC
GET THE BLESSING
OCDC
NALP177 (LP da 180 grammi) Barcode: 0797537117720
NACD170 (CD alto prezzo) Barcode 0797537117027
Quando uno ascolta i Phantom Limb viene istantaneamente
trasportato in quel territorio musicale troppo spesso inesplorato che sta tra il country ed il vecchio R&B. La band si inoltra in
una tradizione dove i due generi dividono il loro DNA musicale.
Sono una sorta di The Staple Singers che si confrontano con
The band nell’indimenticato capolavoro ‘The Last Walz’, una
specia di Ray Charles che scalò le classifiche statunitensi al
tempo del suo primo album country. Questo loro secondo album è a lungo atteso ed è il frutto di una lungo tour di concerti
ed ha ricevuto recensioni entusiastiche dalla stampa musicale
inglese. Prodotto a Los Angeles al Compound Studios, e masterizzato a Londra presso gli Studios di Abbey Road da Sean
Magee, e stampato su vinile da 180 grammi per la gloria del
suono analogico. Il disco contiene anche un bonus per il download in alta definizione. Disponibile anche su CD.
Get The Blessing è un quartetto di jazz rock con base a Bristol
in Inghilterra ed è attivo dal 2000. Si sono formati quando Jim
Barr (basso) a Clive Deamer (batteria), che erano la sezione
ritmica del gruppo trip hop dei Portishead, si è unito a Jake
McMurchie (sassofono) e Pete Judge(tromba). Sino ad oggi
hanno pubblicato tre album ed il loro primo sforzo ‘All is Yes’ ha
vinto nel 2008 il BBC Jazz Award come miglior album.
La loro musica è principalmente strumentale, sebbene nei loro
album abbiano avuto ospiti cantanti (come Tammy Payne) e
Deamer canti una versione vocale di ‘Bugs im Amber’. La versione in LP da 180 grammi contiene un bonus per scaricare
l’album in digitale ad alta risoluzione.
PHANTOM LIMB
THE PINES
Phantom Limb
NALP167 (LP da 180 grammi) Barcode: 0797537116723
NACD166 (CD alto prezzo) Barcode 0797537116624
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