LA CHIRURGIA NEL TRATTAMENTO DELL’OBESITA’ PATOLOGICA www.fisiokinesiterapia.biz OBESITA’ PATOLOGICA OBESITA’ PATOLOGICA OBESITA’ PATOLOGICA La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. OBESITA’ PATOLOGICA Definizione L’ obesità èè una L’obesità una condizione condizione patologica, patologica, evolutiva evolutiva ee recidivante recidivante ad ad eziopatogenesi eziopatogenesi complessa, complessa, consistente consistente in in una una alterazione alterazione della della composizione composizione corporea corporea caratterizzata caratterizzata da da un un eccesso eccesso assoluto assoluto oo relativo relativo del del tessuto tessuto adiposo adiposo causato causato da da un un introito introito energetico energetico cronicamente à cronicamente eccedente eccedente rispetto rispetto alla alla spesa, spesa, che che peggiora peggiora lala qualit qualità della patologie associate ) eene dellavita vita((patologie associate) neriduce riducelaladurata. durata. La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. CONDIZIONI NEGATIVE RESPIRATORIE •• INSUFFICIENZA INSUFFICIENZARESPIRATORIA RESPIRATORIA •• SINDROME SINDROMEAPNEE APNEENOTTURNE NOTTURNE •• SINDROME SINDROMEPICKWICK PICKWICK La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. CONDIZIONI NEGATIVE CARDIOVASCOLARI • IPERTENSIONE ARTERIOSA • ARTERIOSCLEROSI • INFILTRAZIONE ADIPOSA MIOCARDIO • SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO • I.V.C. ARTI INFERIORI La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. CONDIZIONI NEGATIVE METABOLICHE •• DIABETE DIABETEMELLITO MELLITO •• IPERLIPEMIA IPERLIPEMIA •• IPERURICEMIA IPERURICEMIA •• COLELITIASI COLELITIASI •• NEFROLITIASI NEFROLITIASI La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. CONDIZIONI NEGATIVE SESSUALI • GINECOMASTIA • IMPOTENZA • IRSUTISMO • DISMENORREA (AMENORREA) • INFERTILITA’ La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. CONDIZIONI NEGATIVE ONCOLOGICHE AUMENTATA INCIDENZA NEOPLASIE: • Mammella • Endometrio • Prostata • Colon La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. CONDIZIONI NEGATIVE PSICOLOGICHE E SOCIO-ECONOMICHE • ANSIA E DEPRESSIONE • RIDOTTA AUTOSTIMA • COSTI DI ASSISTENZA • DISOCCUPAZIONE La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. LA PRESENZA O MENO DI OBESITA’ VIENE VALUTATA IN BASE AL BODY MASS INDEX (B.M.I.) = PESO (kg) / [ALTEZZA (m)]² La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. CLASSIFICAZIONE DELL’OBESITA’ (ASBS 1997) B.M.I. <25 B.M.I. 25<27 B.M.I. 27<30 B.M.I. 30<35 B.M.I. 35<40 B.M.I. 40<50 B.M.I. 50<60 B.M.I. >60 Normale Sovrappeso Obesità lieve Obesità moderata Obesità severa Obesità patologia Super-obesità Super-super-obesità La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. EPIDEMIOLOGIA DELL’OBESITA’ (PREVALENZA) SOVRAPPESO 55% • U.S.A. OBESITA’ 23% Adolescenti obesi 15-25% 33,1% • ITALIA (M 41%, F 25.7%) Obesità infantile (Nord Italia) 13,6% Dati ISTAT 2001: World Watch Institute 9,7% (M 9.5%, F 9.9%) La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. QUALE TERAPIA PER IL PAZIENTE OBESO? La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. TERAPIA INCRUENTA • AUMENTO CONSUMO ENERGETICO: farmaci esercizio fisico • RIDUZIONE INTROITO ENERGETICO: - Riduzione farmacologica assorbimento intestinale - Riduzione appetito farmaci palloncino intragastrico - Riduzione introito per controllo esterno (terapia dietetico-comportamentale) La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. TERAPIA DIETETICA • DIGIUNO TOTALE • DIGIUNO MODIFICATO - WLCD (400 kcal/die) • DETE IPOENERGETICHE - LCD (800-1200 kcal/die) La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. TERAPIA COMPORTAMENTALE • RIDUZIONE DELL’INTROITO ALIMENTARE PER AUTOCONTROLLO • TERAPIA INTERDISCIPLINARE La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. “ Tra tutti gli obesi, la maggior parte non inizierà neppure un trattamento; tra quelli che ne incomincieranno uno, la maggior parte non lo porterà a termine; tra quelli che lo termineranno, la maggior parte non perderà peso; tra quelli che ne perderanno, la maggior parte lo recupererà rapidamente.” Stunkard A.J., McLaren Hume M. Arch Intem Med 1959; 103:79-85. La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. QUANDO LA TERAPIA CHIRURGICA? La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. CRITERI DI AMMISSIONE ALL’INTERVENTO (Consensus conference Bethesda 1991) • B.M.I. superiore a 40 kg/m² • Età superiore a 18 anni • Adeguata “compliance” da parte del paziente • Assenza di endocrinopatie • Insuccesso della terapia dietetica • Valutazione del rischio operatorio e del rapporto costo/beneficio La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. INTERVENTO CHIRURGICO IDEALE • Riduzione ponderale soddisfacente • Mantenimento del calo ponderale • Buona qualità di vita • Assenza di effetti collaterali significativi e di complicanze • Applicabile a tutti i pazienti • Semplice esecuzione tecnica • Semplice follow-up La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. STUDIO PREOPERATORIO MULTIDISCIPLINARE • • • • • Prelievo per esami bioumorali Rx torace EGA, PFR, consulenza pneumologica (polisonnografia) ECG, ecocardiogramma, consulenza cardiologica Consulenza psichiatrica (per disturbi del comportamento alimentare) • Ecografia epatica • EGDS (ricerca H.P.) • Visita ORL (per motilità e/o patologie delle corde vocali e dell’orofaringe) • Visita anastesiologica La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. TECNICHE CHIRURGICHE • Malassorbitive pure: -bypass digiuno-ileale -bypass biliointestinale • Restrittive: -gastroplastiche -bendaggio gastrico -bypass gastrico* • Miste: -diversione bilio-pancreatica • Alternative: -palloncino intragastrico -stimolatore gastrico La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. BYPASS DIGIUNO-ILEALE • Vantaggi: Dimagrimento rapido ed efficace (80% del sovrappeso). • Svantaggi: Elevata incidenza di complicanze (nefrocalcinosi, disordini elettrolitici, insuff.epatica). Frequenti ospedalizzazioni e riconversioni. Mortalità elevata. La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. BYPASS BILIO-INTESTINALE • Vantaggi: Dimagrimento rapido ed efficace. • Svantaggi: Accomunabili a quelli del bypass digiuno-ileale, seppur con una severità molto minore. 36 cm 12-20 cm La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. BENDAGGIO GASTRICO REGOLABILE • Vantaggi: Semplice esecuzione tecnica (anche per via laparoscopica). Morbilità ridotta. Calo ponderale discreto. • Svantaggi: Necessita di elevata “compliance” del paziente. Incidenza di complicanze specifiche (slippage, decubito del band, infezione del port). Controindicato per nibbling e sweet eater. La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. GASTROPLASTICA VERTICALE SEC. MASON • Vantaggi: Tecnicamente semplice. Calo ponderale buono a distanza di tempo. Bassa incidenza di complicanze. • Svantaggi: Necessita di elevata “compliance” del paziente. Controindicato per nibbling e sweet eater. La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. GASTROPLASTICA VERTICALE SEC. MC LEAN • Vantaggi: Come per la Mason. Può essere eseguita per via laparoscopica. • Svantaggi: Come per la Mason. Pericolosità della fistola gastrica. La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. BYPASS GASTRICO • Vantaggi: Buon calo ponderale anche in pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare (sweet eaters). Eseguibile anche in laparoscopia. • Svantaggi: Difficoltà di studio dello stomaco escluso. La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. DIVERSIONE BILIO-PANCREATICA • Vantaggi: Calo significativo e mantenimento a distanza del peso perduto. Possibile esecuzione in laparoscopia. • Svantaggi: Possibili complicanze (diarrea, anemia, pancreatite acuta, squilibri metabolici) legate al mancato follow up. Tecnicamente complesso. La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. PALLONCINO INTRAGASTRICO • Vantaggi: Minima invasività. Applicabile anche in pazienti con obesità di grado non severo o in cui non sia possibile eseguire altri interventi. Preparatorio alla chirurgia. • Svantaggi: Temporaneità (rimozione ogni 6 mesi). Intolleranza severa acuta al dispositivo (con necessità di rimozione). La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. PACING GASTRICO In fase sperimentale: casistica esigua. Si tratta di un dispositivo che induce la sazietà precoce tramite la stimolazione elettrica dello stomaco. La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. BYPASS GASTRICO FUNZIONALE Il nostro intento è stato quello di escludere il transito gastrico senza sezionare l’outlet gastro-gastrico applicando il presidio chirurgico attualmente in uso per l’esecuzione del Banding Gastrico. Il vantaggio di questa tecnica non è nella fisiopatologia del dimagrimento che rimane invariato rispetto al Bypass Gastrico tradizionale, ma nella possibilità dello studio endoscopico e radiologico dello stomaco La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. BYPASS GASTRICO SU GASTROPLASTICA VERTICALE SEC. MASON L’esperienza maturata ha orientato la nostra attività verso una modifica della tecnica del BPGF, dove l’outlet gastro-gastrico è sormontato da una benderella in gore-texTM semplice La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. Immagine endoscopica di by-pass gastrico La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. LEPTINA 1) Definizione di Ghrelin: ormone peptidico prodotto da stomaco e duodeno (scoperto nel 1999) 2) Meccanismo d'azione e ritmo di secrezione: regola l'appetito ed il peso corporeo agendo a livello ipotalamico. E' secreto con ritmo circadiano, con aumenti preprandiali e riduzioni postprandiali 3) Soggetto normale: i livelli plasmatici sono direttamente proporzionali a quelli della leptina ed inversamente proporzionali a quelli dell'insulina 4) Soggetto obeso: i livelli plasmatici mantengono gli stessi rapporti con leptina ed insulina ma sono più bassi 5) Soggetto dimagrito con dieta: i livelli plasmatici mantengono gli stessi rapporti con leptina ed insulina ma sono più alti 6) Soggetto dimagrito con Bypass Gastrico: i livelli plasmatici uniformemente bassi non più in relazione con insulina e leptina La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. BYPASS GASTRICO FUNZIONALE: FISIOPATOLOGIA In base ad uno studio pubblicato sul NEJM, è stato ipotizzato che il fattore stimolante la secrezione di Ghrelin sia il cibo nel suo passaggio attraverso stomaco e duodeno. Per cui il venir meno di tale passaggio nel Bypass Gastrico sarebbe responsabile del maggiore dimagrimento rispetto a quello che si osserva con un intervento puramente restrittivo (paragonabile al dimagrimento dopo dieta). Questo non spiega il risultato clinico del Bypass Gastrico Funzionale. La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. Dati International Registry of Bariatric Surgery (IBSR) 2002 Numero pz Gastric Bypass (74%) Vertical Gastroplasty Other Complex (46%) 7394 DRYGB (11%) 1711 Fobi Pouch (17%) 2787 VBG (12%) 1912 SRVG (6%) 1018 (7%) 1086 (18%) (biliopancreatic diversion and duodenal switch) switch) Other Simple (gastric banding) All patients RYGBP (1%) 96 16004 La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. Dati registro italiano S.I.C.OB. R.I.C.O 2000 2758 (38,3%) 53 (0,7%) 1182 (36,9%) 52 (1,6%) Gastroplastica Verticale 2734 (38%) 1402 (43,8%) Diversione Biliopancreatica Bypass Gastrico 1364 (19%) 198 (2,8%) 90 (1,2%) 512 (16,0%) 37 (1,2%) 16 (0,5%) Bendaggio Gastrico regolabile non regolabile Bypass Biliointestinale Totale 7196 3202 La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. Dati registro italiano 8609 interventi dal 1996 in 46 Centri Calo ponderale a 5 anni in termini di EWL % 70 60 50 40 30 20 10 0 ASGB VBG BPD GBP La chirurgia nel trattamento dell’obesità patologica. Dati registro italiano 8609 interventi dal 1996 in 46 Centri Valutazione dei Risultati con i Criteri di Reinhold Successi EW < 50% Fallimenti EW > 100% Gastroplastica Verticale 72.3% 1.4% Diversione biliopancreatica 74.4% 1.2% Bendaggio Gastrico 31.5% 15.7%