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La Repubblica Milano (ITA)
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Autore: Nicoletta Sguben
Sguben
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30 Aprile 2015
2015
30
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CONCERTI
Era Moltheni
ora è Giardini
resta bravo
LUIGI BOLOGNINI
La novità
Sollima esegue al
violoncello coi
Pomeriggi Musicali
ilsuo brano "Tena",
ispirato al logo
sonoro della
manifestazione
NICOLEÌTA 5GUBEN
ULTIMA volta che ha
suonato al Conservatono, 2 anni fa, cercava casa a Milano,
Lui, vagabondo senza fissa dimora se non gli aerei dei suoi continui viaggi col fido violoncello "seduto" accanto sentiva qui qualcosa di forte che lo attraeva. Ora
che in città ha trovato casa e che
riesce a starci più di una settimana alla volta («un lusso: fino
all'anno scorso, prima non riuscivo a superarela soglia dei 2-3 giorni»), il siciliano Giovanni Sollima
sembra ricercare ancora di più le
proprie radici attraverso la sua
musica.Che non è solo la Palermo
dov'è nato 53 annifa.È soprattutte il Mediterraneo,il Sud del mondo:«un dna cangiante fatto di più
voci,lingue e dialetti, luci,sapori,
temperature e canto».Anche l'ultima sua composizione,che viene
-
-
eseguita oggi in prima assoluta
dai Pomeriggi Musicali guidati
da Carlo Boccadoro, con Sollima
al violoncello, s'ispira a quelle radici. S'intitola Terra con variazioni, è una commissione degli stessi Pomeriggi,e il tema del brano è
il logo sonoro di"Expo in Città".
Perché"Terra"?
<'Perché ormai scrivo solo in
viaggio: è l'unico momento in cui
ho tempo senza essere interrotto
o travolto dalle cose. E poi perché
il materiale sonoro ha provenienze varie: evoca un viaggio senza
sosta fra luoghi reali e immaginari che prendono forma sotto le dita, suonando. Inoltre terra è il tema del pezzo: rotatorio come il
pianeta. L'ho lasciato girare anche nel ritmo: una specie di mulinello a diverse velocità».
È vero che il tema si svela alla
fine del brano e prima ci sono
levariazioni?
«Si,ho ribaltato l'ordine rispette le composizioni classiche dove
il temaviene gradualmentevariate in maniera sempre più ricca e
ridondante.Nel mio caso invece il
tema non ha un varco:è "chiuso".
Gli si oppone una serie di altri destini musicali, tutti aperti, che,
messi in successione, lo mandano sempre più in fondo fino a raggiungere la fine del brano, quandoaffioradasolo».
Poi suona le Variazioni su un
tema rococò di Ciaikovskij apparentemente nulla in comune con le sue.
«Nullain comune nella struttura. Ma le sue variazioni hanno dei
momenti di ritmo straordinari
che evocano immagini, non sol
tanto musica pura. Infatti Ciaikovskij è un grande drammaturgo
del suono. E poi è carino che commciil suo brano da un falso d'au-
tore (appunto il tema rococò,alla
maniera settecentesca) per poi
diventare sempre più romantico
e anche moderno nel modo di
"accendere" quel tema>'.
Ora che ha casa a Milano ha
scoperto cos'eraquell'attra.zionechel'ha portata qui?
«E presto per dirlo. Comincio
solo adesso a vivere la città ed è indubbiamente stimolante: solo il
numero delle mostre fra cui sce- gliere dà un perché all'essere qui.
E poi non è vero che manca il verde:semplicemente va scoperto».
E l'Expo?
«Ci crede se le dico che non so
nulla?"
Ma come? E il logo sonoro con
la sua musica?
«Mi ha fatto simpatia il nome:
"Expoin città",è musicale'>.
DOVE[QUANDO
Teatro Dal
Verme, via San
Giovanni sul
Muro 2,stasera
ore 21,sabato
ore 17, 19/8,50
euro,
02.87905201
Nella foto il
compositore e
violoncellista
Giovanni
Sollima
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