XX SECOLO: NUOVI TENDENZE DELLA MUSICA COLTA
(vedi testo “Carillon”, volume A, pag. 272-273)
Nel ‘900 si crea una netta separazione tra la musica “colta”, quella dei compositori che cercano
nuove vie di espressione, e la musica commerciale, o “leggera”, una musica più popolare, semplice,
più facile da “vendere” per la nascente industria musicale (case discografiche, edizioni musicali,
impresari, scopritori di talenti ect.). Rimandando quest’ultima ed una diversa analisi (vedi “L’industria
Musicale” e “Musica Leggera”) vediamo ora le principali tendenze della musica “colta” del ‘900.
Cominciamo da questi due brani:
“PACIFIC 213” di Arthur Honneger
Un brano nel quale un’orchestra evoca le sonorità provocate dalla partenza di una locomotiva
“LA SAGRA DELLA PRIMAVERA” di Igor Stravinsky
Una delle opere musicali (1913) più “scandalose” del ‘900, fortemente osteggiata da critica e
pubblico, una musica per la quale si disse che "Stravinsky non si limita a voltare una pagina
della storia della musica: la strappa".
Questi due brani d’esempio già separano nettamente la nuova musica da quella che per cinque secoli
(con la polifonia, l’armonia e il melodramma). I nuovi elementi linguistici in gioco sono evidenti:
•
L’uso delle dissonanze (il suono sgradevole) che diventa uno forte elemento di contrasto
sonoro all’interno di temi e melodie spesso aspre e poco “orecchiabili”.
•
La sovrapposizione di ritmi irregolari (poliritmia) e melodie basate su scale musicali
diverse (politonalità) che creano brani assolutamente imprevedibili.
Accanto a queste due tendenze della nuova musica troviamo anche una ricerca che sviluppa:
- Rumori ambientali come effetti sonori: “PARADE” di Erik Satie
Nel brano l’autore inserisce, come “strumenti” musicali veri e propri, una ruota della lotteria, ma
macchine da scrivere, colpi di pistola e la sirena di un piroscafo, creando un effetto comico e
grottesco.
- Nuovi strumenti: “JARDIN DU SOMMEIL D’AMOUR” di Oliver Messiaen
La tecnologia audio permette in questo secolo l’invenzione di nuovi strumenti. Il brano d’esempio
utilizza uno strumento chiamato “onde martenot” (elettrofono a tastiera), il padre della moderne
tastiera elettroniche di oggi.
- Contaminazioni di stili: “PARCE MIHI DOMINE” Jan Garbarek e Hilliard Ensamble
In questo caso ascoltiamo l’unione di alcuni stili completamenti diversi: un antico brano polifonico
(XVI secolo ) e una moderna improvvisazione di un sassofono.
- Oltre il significato del testo:“EINSTEIN ON THE BEACH” di Philip Glass
Il brano, oltre ad utilizzare le voci in maniera particolare, mette in evidenza un'altra tendenza, il non
sense, ossia che un testo non deve avere per forza un senso compiuto. La musica quindi non ha
messaggi da dare, ma essere semplicemente un fenomeno sonoro. Le parole, o come in questo caso
semplici numeri, sono usate solo per la loro sonorità.
Da queste tendenze generali della musica colta del ‘900 derivano quindi tutta una serie linguaggi
musicali assolutamente nuovi e particolari, spesso limitati a pochi autori o a brevi periodi di vita. Alcuni
di essi rientrano negli approfondimenti proposti sempre nella stessa pagina indice di questa scheda .