VENERDI 5 GIUGNO – ore 18.00
Cafè letterario delle Erbe
Piazza delle Erbe 25
sarà presente l’autore intervistato da Marco Pepè
all’incontro parteciperà Stefano Garassino, esperto criminologo che metterà a confronto il serial killer del mondo
reale con quello della narrativa.
Quest’ultimo romanzo giallo di Stelvio Mestrovich riporta al suo primo libro poliziesco “Venezia rosso
sangue” del 2004, anch’esso edito da Dario Flaccovio. L’ambientazione è sempre Venezia e i personaggi gli
stessi, ma molte cose sono cambiate. Giangiorgio Tartini non è più ispettore capo della Polizia di Stato a
causa di un tentato suicidio. Dario Farsetti, il suo ex vice, ha preso il suo posto. Tartini torna a suonare il
violoncello, dà lezioni e tiene concerti. Con lui, nel modesto appartamento in corte Colombina, il suo amato
gatto Annibale. Sempre presente la sua vicina di casa, la signora Rebetz. Tartini ha un nuovo amico: Giobbe
Cervetti, violoncellista pure lui, compositore e concertista. Realmente esistito nel Settecento. Sì, perché
l’indagine, in cui Tartini aiuta Farsetti, si svolge in una Venezia carnevalesca metà in pieno Settecento, metà
in tempi odierni.
Stelvio Mestrovich Wotninsky è nato a Zadar nell'ex Jugoslavia il 20 giugno 1948 da genitori italiani, nonno viennese e bisnonna
polacca. Ha Iniziato con la poesia e con la narrativa. Successivamente è passato alla letteratura gialla e alla musicologia. Ha
scritto libri di critica musicale, racconti, studi di musica barocca e numerosi articoli tradotti in tedesco, albanese, francese,
bulgaro e spagnolo.
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