IL MOSTRO DI EBERSDORF LUCCA – Per i tipi di A.car Edizioni

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Gianmario Lucini
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mercoledì 2 febbraio 2011 20.47
Re:
IL MOSTRO DI EBERSDORF
LUCCA – Per i tipi di A.car Edizioni Lainate, è in libreria l'ultima fatica dello
scrittore lucchese Stelvio Mestrovich, dal titolo “Il mostro di Ebersdorf”. Mestrovich,
che fa parte della Cesare Viviani è uno scrittore che, dopo avere pubblicato due
romanzi in forma di diario "Suor Franziska" (che vinse il Premio Viareggio GiovaniFarabolina) e "Il diario di Lucida Mansi", si è dedicato alla narrativa poliziesca con
"Venezia rosso sangue" (Dario Flaccovio Editore in Palermo), "Delitto in Casa
Goldoni" (Carabba Editore) e "La sindrome di Jaele" (Kimerik edizioni), creando la
figura dell'ispettore capo di Polizia Giangiorgio Tartini. Stelvio Mestrovich è anche
un musicofilo del tardo barocco, con particolare conoscenza della vita e delle opere di
Antonio Salieri. Grazie alla sua tenacia, nel 2000, è stata posta a Vienna una lapide
commemorativa sulla facciata della casa in Goettweihergasse n. 1, in cui il
compositore legnaghese visse per oltre 30 anni, e a Lucca è stata intitolata una strada
ad Antonio Salieri (zona Pontetetto). Relativamente alla Musica, Mestrovich ha
pubblicato "W.A.Mozart, il Cagliostro della Musica" (Edizioni Portaparole, Roma) e
"Vita e opere dei compositori dimenticati dal 1600 al 1900" (Carabba Editore).
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Quest'ultimo libro è stato favorevolmente accolto nelle varie presentazioni ai
conservatori musicali, tra i quali il "Vincenzo Bellini" di Palermo. È inserito in diverse
antologie e i suoi scritti sono stati tradotti in una decina di lingue. Di lui parlano lo
scrittore Bartolomeo di Monaco nel suo libro "Leggiamo insieme gli scrittori
lucchesi" (Maria Pacini Fazzi) e Mauro Smocovich in "Dizionoir". Con "Il mostro di
Ebersdorf", cambia lo scenario, da Venezia si passa a Vienna e dintorni, e il protagonista:
il commissario Clemens Pallavicini prende il posto di Tartini. Il 9 gennaio 2008, alle ore
6 del mattino, viene trovato il corpo del trentacinquenne Werner Toman di Ebersdorf,
nudo, disteso a forma di croce nel suo zatterone sul Danubio, vicino al Prater, con un
coltello piantato in gola. Comincia da qui l'intricata indagine condotta dal Commissario
di Polizia Clemens Pallavicini, viennese ma di nobilissime origini italiane, diplomato in
pianoforte al Conservatorio di Vienna, che con l'aiuto dell'ispettore Viktor Nowak, suo
braccio destro, e della criminologa Brigitte Heimlich, porterà a terribili e inquietanti
sviluppi in una Vienna di inizio anno, fredda e nevosa, ma di incomparabile bellezza. Il
libro è in vendita a Lucca presso le librerie "Lucca Libri" (in Corso Garibaldi) e
"Ubik" (in via Fillungo) e in giugno verrà presentato dalla Cesare Viviani.
Vittorio Baccelli
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