RISTRUTTURAZIONE
& RIQUALIFICAZIONE STATICA
Giovanni Cenci
e Sabrina Cenci,
dal 1972 anticipano
l’evoluzione
delle strutture
in legno.
strutturalegno
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Tecniche
di legamento
strutturale
Ripristino della usufruibilità
di un vecchi edificio,
svuotandolo
e conferendogli l’idoneità statica.
DALL’ALTO IN BASSO:
I RIVESTIMENTI INTERNI ERANO IN GESSO, APPLICATI SU CANNICCIATI INTONACATI SUPPORTATI
DA TRAVETTI RICAVATI NEL BOSCO; NIDO DI TOPI,
TIPICO DELLE ANTICHE MURATURE IN SASSO.
La ristrutturazione di un edificio o di
una sua porzione è un evento tecnico
sempre importante, non meno di una
nuova costruzione. Per conseguire
una soddisfacente usufruibilità, adeguata
ai parametri del nostro tempo, sovente
occorre realizzare opere non indifferenti di
adeguamento statico ed energetico.
E’ evidente che, ove possibile e giustificato,
nelle ristrutturazioni vanno rispettati gli
stessi principi alla base della progettazione
strutturale dei nuovi edifici. La maggior
parte di questi principi sono stati rispettanti nell’esempio qui illustrato e certamente
molto merito l’hanno le nostre tecniche,
semplici ed efficaci, e l’utilizzo degli adesivi
Xepox.
La circostanza è propizia per ricordare quali
siano i principi basilari per la progettazione
di una struttura portante, che restano calzanti anche per le valutazioni delle strutture in essere e la loro ristrutturazione. I crite-
ri di struttura resistente sono tanto bene
riepilogati su Wikipedia in dieci punti:
1) la struttura deve essere leggera; 2) le componenti non strutturali devono essere leggere; 3) l’edificio e la sua struttura portante
devono essere semplici, simmetrici e regolari,
sia in pianta che in elevazione; 4) l’edificio e
la sua struttura portante devono avere una
distribuzione uniforme e continua di massa,
rigidezza e resistenza; 5) la struttura deve
avere luci contenute e devono inoltre essere
evitati lunghi sbalzi; 6) gli elementi non strutturali possono essere separati dalla struttura
portante, in modo da non interagire con essa,
o in alternativa possono essere integrati con
la struttura; 7) i dettagli strutturali devono
essere progettati in modo tale che le deformazioni inelastiche siano delimitate e controllate solo in determinate regioni all’interno
della struttura e secondo prefissate gerarchie;
8) la struttura deve possedere il maggior
numero di linee di difesa (ridondanza); 9) la
struttura deve mostrare un bilanciamento tra rigidezza e
resistenza per quanto riguarda gli elementi che la compongono, le connessioni ed i vincoli; 10) la resistenza e la
rigidezza della struttura devono essere compatibili con
quelle del terreno di fondazione.
L’esempio qui rappresentato è un intervento di rifacimento compiuto nell’anno 2008. Trattasi di un’entità
abitativa su tre livelli (più un soppalco sottotetto), nell’antico insediamento abitativo di Brunate, soprastante la città di Como. A piano terra si accede direttamente dalla via Monti (allora strada comunale del Dosso)
ed a monte dalla via Funicolare (un tempo strada del
Fornetto, ove la famiglia Baserga produceva il pane). Il
dislivello tra le due strade è di oltre sei metri, su una
distanza in pianta di poco più di tredici metri. Sul fronte della casa, la larghezza di via Monti supera di poco
i tre metri ed a monte, ove termina la scalinata, la via
Funicolare è larga poco più di due metri.
La condizione dell’edificio, precedentemente all’intervento, era tipica degli antichi aggregati italiani, sovente più frazionati. A noi parve un’opportunità, difficilmente ripetibile, per valutare quali effettivi vantaggi
finali potessero essere conseguiti applicando le nostre
tecniche.
Anzitutto trattavasi di un edificio impiantato tanti
secoli prima. Quanti non è dato sapere. Probabilmente all’inizio era un miserabile ricovero ad uso promiscuo: sotto le bestie con gli uomini durante il giorno e
RISTRUTTURAZIONE
& RIQUALIFICAZIONE STATICA
strutturalegno
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PRIMA DI PROCEDERE ALLE OPERE DI CONSOLIDAMENTO STATICO, VENGONO MESSE
A NUDO LE MURATURE E RIMOSSE QUELLE
PARTI SUPERFLUE O PREGIUDIZIEVOLI.
C’ERANO STATE DELLE BEGHE: LO SCHIZZETTO ACCOMPAGNAVA UNA NOTA INDIRIZZATA AL
COMUNE DI BRUNATE, CHE DIMOSTRAVA CHE NON VENIVANO VARIATE LE QUOTE DI GRONDA.
VENIVA SCRITTO: “QUESTE LE DISPOSIZIONI DA ME DATE ALL’IMPRESA MILITELLO PER QUANTO
ATTIENE LA CONSERVAZIONE INTEGRALE DELLO SPORTO DI GRONDA SU VIA FUNICOLARE. IL
SISTEMA CONSENTE DI EVITARE LA FORMAZIONE DI PONTEGGIO COMPLESSO, CON COMPLICANZE PER IL TRANSITO DELLE PERSONE E DEI PICCOLI AUTOVEICOLI. CON I MIGLIORI SALUTI.
CENCI 10 MARZO 2008”.
RISTRUTTURAZIONE
& RIQUALIFICAZIONE STATICA
strutturalegno
Rimozione di ingombri murari
ed inserimento di nuovi
elementi portanti
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PER CONSEGUIRE LA MAGGIOR USUFRUIBILITA’ED IL MIGLIOR CONSOLIDAMENTO DELL’EDIFICIO SI E’PROVVEDUTO ALLA RIMOZIONE
DI NOTEVOLI PRESENZE MURARIE INTERNE, ORAMAI SUPERFLUE. SOLO DOPO LE DEMOLIZIONI MURARIE (E LA CONTESTUALE COSTRUZIONE DEL SOPPALCO IN KVH) E’ STATO POSSIBILE COLLOCARE LA TRAVE PORTANTE ED IL SOTTOSTANTE PILASTRO IN LEGNO LAMELLARE. LE IMMAGINI FOTOGRAFICHE RAPPRESENTANO ALCUNI PASSAGGI DELLE OPERATIVITA’: 1) IMPOSTAZIONE DELL’ARCHITRAVE A
VALLE; 2) INIZIO COSTRUZIONE DELL’IMPALCATO IN KVH; 3), 4), 5) CONTESTUALE E GRADUALE DEMOLIZIONE DEL VECCHIO MURO DI
SPINA; 6) TRASPORTO DELLA TRAVE LAMELLARE; 7) TRACCIAMENTO DELLA TRAVE LAMELLARE ORMAI IN OPERA; 8) FORI PER ALLOCARE IL PILASTRO; 9), 10) ASPETTI DEL VARO DEL PILASTRO; 11), 12), 13) APPOGGIO DEL PILASTRO AL PIEDE.
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Nuovi solai a piastra
in legno-cemento
con KVH o X-Lam,
per rendere
più efficace
la ristrutturazione,
evitando l’intaglio dei muri
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& RIQUALIFICAZIONE STATICA
strutturalegno
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La sostituzione dei vecchi solai con altri in legno-cemento, utilizzando aste profilate in KVH (Konstruktion Voll Holz) o X-Lam
(Cross Laminated Timber) può certamente avere grande efficacia nella riabilitazione strutturale di vecchi edifici in sasso e di modesta fattura. Dapprima si consolidano le murature, assicurandosi del
loro ammorsamento. Poi si costruiscono i nuovi solai a lastra in
legno-cemento, realizzandoli con connettori Grapun, per ricostituire
l’effetto scatolare dell’insieme.
Le quattro figure illustrano la sequenza del procedere per la costruzione di un nuovo solaio in legno-cemento con legno KVH, connettori Grapun, barre B450C, adesivo Xepox e nastri di carbonio.
L’impiego del KVH maschiato o del X-Lam permette di ottenere da
subito delle superfici finite. Queste tecniche sono tra i migliori esempi di sinergia tra le imprese edili e le carpenterie locali.
(1) SCROSTAMENTO DELL’INTONACO, PULIZIA DEI MURI, CONSOLIDAMENTO E RINZAFFO OVE NECESSITA; (2) PREDISPOSIZIONE DI
FORI Ø 20 MM CON CAROTATRICE; (3) FORMAZIONE DI BANCHINAGGIO; (4) POSA DELLE DOGHE IN KVH PROFILATE A DOPPIA DENTATURA E LORO SERRAGGIO; (5) CON TRATTI DI RESINA EPOSSIDICA
DENSA XEPOX IN CARTUCCE E VITI PER LEGNO; (6) FORMAZIONE DI
FORI Ø 16 MM E DI INTAGLI 3,5 MM DI AMPIEZZA, SECONDO IL TRACCIATO DI PROGETTO; (7) INSERIMENTO NEI FORI DI RESINA EPOSSIDICA COLABILE; (8) INFISSIONE DI CONNETTORI IN LAMIERA FORATA, SENDZMIR 1,5 MM; (9) ADATTAMENTO DEI CONNETTORI LATERALI; (10) MANO DI ADESIVO EPOSSIDICO XEPOX 14 APPLICATA A
PENNELLO SUL MURO E SULL’ASSITO E SUCCESSIVA STESA DI
NASTRO IN CARBONIO TESSUTO, DOPPIO STRATO INCROCIATO A
45°, 12K, RIPIEGATO AD “ELLE”; COMPLETAMENTO CON ULTERIORE
MANO DI ADESIVO A TOTALE IMBIBIZIONE DEI FILI; (11) INFISSIONE
DI BARRETTE Ø 16 MM B450C CON DOPPIO NASTRO DI CARBONIO
UNIDIREZIONALE 12K; (12), PREVIA LORO BAGNATURA, COSÌ DA
OTTENERE IL COMPLETO RIEMPIMENTO DEL FORO; (13) RISVOLTO
SULLE PARETI E SULL’ASSITO DELLE BENDE DI CARBONIO UNIDIREZIONALI; (14) POSA DI TONDINO PERIFERICO Ø 16 MM B450C E;
(15) COMPLETAMENTO NEGLI ANGOLI CON TONDINO PIEGATO;
(16) POSA DI ISOLANTE DI ALLEGGERIMENTO, UTILE ANCHE PER
CONSEGUIRE LA MAGGIORE INERZIA; (17) POSA DI RETE ELETTROSALDATA Ø 6 MM, MAGLIA 15 X 15 CM E SUCCESSIVO GETTO IN CALCESTRUZZO C25/30 (18).
Solaio di legamento in legno-cemento
RISTRUTTURAZIONE
& RIQUALIFICAZIONE STATICA
strutturalegno
1) ASTE PRETAGLIATE IN KVH; 2) MODALITA’ DI FORATURA DELLA MURATURA, OPERANDO AL DI SOPRA DELL’IMPALCATO IN KVH;
3) TAGLIO DEI NASTRI DI CARBONIO; 4) ASSOCIAZIONE ALLE BARRE PRESAGOMATE B450C DI NASTRI DI CARBONIO UNIDIREZIONALE
10 CM, 12 K, 800 TEX, 420 G/M2; 5) IMBIBIZIONE DEI NASTRI DI CARBONIO; 6) APPLICAZIONE DELLE BARRE NEI FORI;
7) I NASTRI DI CARBONIO VENGONO RISVOLTATI ED ULTERIORMENTE IMBIBITI;
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8) INTAGLI NELLE ASTE KVH (UGUALE PRASSI NEL CASO DI X-LAM);
9) FORO CENTRATO FULL’INTAGLIO; 10) IMMISSIONE DELL’ADESIVO XEPOX 226
NEL FORO CENTRALE; 11) CONNETTORE GRAPUN;
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14) AGGANCIO DEL
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12) APPLICAZIONE DEI CONNETTORI GRAPUN;
13) AGGANCIO DEL SOLAIO ALLA MURATURA PREESISTENTE
E FORMAZIONE DELLA NERVATURA PORTANTE TRA I PANNELLI ISOLANTI;
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SOLAIO AD UN CORDOLO PREESISTENTE ED
APPLICAZIONE DELLE
RETE ELETTROSALDATA;
15) COMPLETAMENTO
CON GETTO IN CALCESTRUZZO C25/30;
16) VISTA DEL SOLAIO
IN INTRADOSSO.
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& RIQUALIFICAZIONE STATICA
strutturalegno
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RISTRUTTURAZIONE
& RIQUALIFICAZIONE STATICA
strutturalegno
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Un tetto
con tronchi
e KVH
sopra il fienile, anche per dormici la notte.
Di certo, tre secoli fa il piano terra era adibito a rimessa, con animali, slitte da mulattiera e forse i primi carretti. Centocinquanta
anni or sono al piano terra c’era un’attività
alimentare con vendita di latte e le famiglie
dei titolari abitavano ai piani superiori. Nel
corso dell’ultimo secolo sono state ripetutamente eseguite delle migliorie: impianti e
servizi idrosanitari, sostituzione di infissi,
rifacimento di pavimenti e ricopertura dei
vecchi intonaci.
Al momento del sopralluogo, al di sotto dei
rappezzi si presentarono muri di tutte le
fattezze. La picozzatura preliminare degli
intonaci aveva reso evidente la promiscuità
di muri in pietra viva non squadrata con
altri muri “a sacco” assai spiombati, vistosamente rimaneggiati nel tempo soprattutto
per produrre nuove aperture interne per il
diverso collegamento di vani contigui, con
la chiusura dei precedenti passaggi. La preoccupante miscela muraria ci indusse a praticare preventivamente una graduale opera
di rimozione degli intonaci, pulizia della
superficie, rinzaffo leggero, infissione di
spine in tondino d’armatura B450C tra le
sconnessioni, applicazione di rete elettrosaldata, un rinzaffo di intonaco rustico e
quindi intonaco civile. Quando fu ritenuto
necessario un più rassicurante fissaggio,
avvolgemmo il tondino con del nastro di
carbonio imbevuto di resina epossidica
Xepox 14. Per evitare che il carbonio si sparpagliasse nel rigirare in punta al tondino, ci
inventammo di proteggerlo con del nastro
adesivo (giusto quel centimetro), per poi
imbibirlo con la resina. Il sistema si rivelò di
facile esecuzione e molto proficuo rispetto
agli abituali tassellaggi, tanto da ripeterlo e
migliorarlo successivamente per la sospensione e legamento alle murature dei solai in
legno-cemento (KVH e calcestruzzo).
PER OTTENERE UNA ELEVATA PRESTAZIONALITA’ STRUTTURALE E LIMITARE
L’ALTEZZA PESCANTE, SI E’ RICORSI A SEZIONI COMPOSITE. SONO STATI UTILIZZATI SISTEMI ANALOGHI DI LEGAMENTO (ACCIAIO B450C, NASTRI DI CARBONIO ED ADESIVO XEPOX 14) PER RENDERE COLLABORANTE IL TONDAME
CON LE ASTE CORRENTI POSTE NELL’INTERSPAZIO SOPRA IL KVH.
La tecnica del legamento con barre in acciaio
ed adesivi epossidici è stata applicata anche
agli sporti delle coperture in legno
RISTRUTTURAZIONE
& RIQUALIFICAZIONE STATICA
strutturalegno
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A) MURO PERIMETRALE ESISTENTE;
B) CORDOLO IN CALCESTRUZZO C25/30, CORREDATO DA
RIPORTO SUL MURO
E RILIEVO DELLE QUOTE
DI GRONDA IN ESSERE
(INTRADOSSO PERLINE)
E DELLE PENDENZE DELLE FALDE.
1) MURATURA; 2) TRAVETTI;
3) ASSITO; 4) LISTONI; 5) COPPI;
10) STAFFE Ø10 MM B450C A 20÷25 CM;
11) LONGITUDINALI Ø16 MM B450C;
12) LIVELLAMENTO E PREFORATURA
DEL SISTEMA DI CONNESSIONE CENTRATO;
STAFFE Ø10 MM (B1) E DA LONGITUDINALI Ø16 MM (B2)
B450C;
C) SPINE Ø16 MM B450C (C1) INFISSE IN FORI CAROTATI Ø20
MM, PREVIO AVVOLGIMENTO CON DOPPI NASTRI CARBONIO UNIDIREZIONALE 5 CM, 12 K, 800 TEX, 420 G/M2, IMBIBITI CON RESINA EPOSSIDICA XEPOX 14 SENZA CARICHE;
ADERENZA DI AGGRAPPAGGIO AL PIETRAME RIPULITO;
D) CONNETTORE CENTRATO COSTITUITO DA TUBO Ø48 MM
(D1) CONTENENTE IL LISTONE (D2) RESINATO CON XEPOX 26
E FORATO PER ACCOGLIERE LA BARRA Ø16 MM B450C (D3),
QUESTA PREAVVOLTA CON DOPPIO NASTRO DI CARBONIO
(D4) PER LA RITENUTA IN POSIZIONE DELLA RADICE E; BRACCETTI (D5) FISSATI AL CASSERO PER MANTENERE IN POSIZIONE IL CONNETTORE;
E) RADICE IN LEGNO, ANCORATA COME GIA’ DESCRITTO;
F) TAVOLAME IN ABETE ROSSO KVH (KONSTRUKTION VOLL
HOLZ) SELECT A DOPPIA MASCHIATURA, CLASSE STRURRURALE S10/MS10, FISSATO CON VITI HBS (F1) PREVIA APPLICAZIONE DI FELTRINO (F2) A CELLULE CHIUSE;
G) LISTONE SEZ. 6X8 CM, INTERASSE 66 CM;
H) PANNELLI ISOLANTI IN LANA DI LEGNO, SPESSORE 6 CM;
J) LISTELLI (J1) E (J2) E LISTELLO DI SPESSORAMENTO (J3);
K) MURO IN SASSI; L) COPPI;
M) LATTONERIA: CANALE IN RAME (M1), BRACCIOLO (M2),
ELEMENTO IN RAME FORATO (M3).
13) PREFORATURA DELLA RADICE IN LEGNO;
14) SISTEMA DI ANCORAGGIO COSTITUITO DA:
- BARRA Ø16 MM B450C,
6) SPINE Ø16 B450C;
7) NASTRI CARBONIO UNIDIREZIONALE 5 CM, 12 K, 800 TEX, 420 G/M2 - DOPPIO NASTRO CARBONIO UNIDIREZIONALE 5
RISVOLTATI E FISSATI AI SASSI E PIETRE DELLA MURATURA, PREVIA
PULIZIA, UTILIZZANDO ADESIVO XEPOX 14 (SENZA CARICHE);
8) CONNETTORE Ø48 MM, ANCORATO PROVVISORIAMENTE AL CASSERO INTERNO;
9) SPONDA INTERNA PER LA CASSERATURA DEL CORDOLO.
NOTA: 1) IN COSTRUZIONI PIÙ REGOLARI IL CORDOLO IN CALCESTRUZZO PUÒ
ESSERE SOSTITUITO CON DELLE TRAVI DI BANCHINA IN LEGNO, DETTE ANCHE
“RADICI”, PURCHÉ COLLEGATE TRA LORO E SERIAMENTE CONCATENATE ALLA
MURATURA SOTTOSTANTE; 2) GLI SCHIZZI SONO QUELLI EFFETTIVAMENTE
PRODOTTI IN CANTIERE
CM, 12 K, 800 TEX, 420 G/M2, SOLIDALIZZATO IN
PUNTA ALLA BARRA IN FERRO, IL TUTTO IMBIBITO
CON ADESIVO EPOSSIDICO XEPOX 14 (SENZA CARICHE);
15) STESA DEI LEMBI TERMINALI DEI NASTRI
SULLA RADICE, PREVIA APPLICAZIONE A PENNELLO DI ADESIVO EPOSSIDICO SULLA RADICE
LIGNEA; SEGUE IL GETTO DEL CALCESTRUZZO;
16) CORDOLO IN CALCESTRUZZO;
17) TAVOLE IN ABETE ROSSO DOPPIA MASCHIATURA,
SPESSORE 10 CM (KVH SELECT);
18) TELO TRASPIRANTE;
19) LISTONI SEZ. 6X8 CM;
20) PANNELLI IN LANA DI LEGNO, SPESSORE 6 CM;
21) LISTELLI SOTTOTEGOLA 5X4 CM;
22) VENTILAZIONE;
23) MANTO IN COPPI;
RISTRUTTURAZIONE
& RIQUALIFICAZIONE STATICA
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RISTRUTTURAZIONE
& RIQUALIFICAZIONE STATICA
strutturalegno
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TUTTO QUESTO CON IL LEGNO, IL FERRO,
IL CARBONIO E L’ADESIVO.
I NUOVI AMBIENTI ASSECONDANO
LE ESIGENZE DEL VIVERE QUOTIDIANO
DEI PROPRIETARI.
concretezza