Lo Iodio, in quantità molto modeste, è indispensabile al buon funzionamento della tiroide. I nostri alimenti base, ad eccezione del pesce, ne contengono quantità esigue; è pertanto necessario assumerlo per ridurre i rischi di carenza. Oggi è disponibile sale arricchito di iodio ma, in questo caso, si deve tener conto della presenza di Sodio, problematico per chi soffre di ipertensione. Giovanni Lercker GIOVANNI LERcKER SE TI AMO TI IODIO 37 Il titolo si rifà ad un efficace slogan che contribuisce alla diffusione della consapevolezza che dobbiamo acquisire per ridurre il più possibile i danni da carenza di questo importante elemento nella nostra dieta. Lo Iodio, infatti, in quantità molto modeste è indispensabile al buon funzionamento della tiroide e, di conseguenza, principalmente al fine di evitare la formazione del “gozzo” o addirittura del cosiddetto “cretinismo” dell’individuo. L’Italia, prevalentemente circondata dal mare, in qualità di lunga penisola, non dovrebbe presentare questo genere di problema in quanto gli alimenti locali sono già sufficientemente dotati di Iodio (Tabella 1), ma nelle zone interne al Paese e in presenza di abitudini alimentari poco variate e innovate, la carenza di Iodio e lo sviluppo del gozzo sono ancora esistenti. Il Ministero della Salute, attualmente così denominato, consapevole dell’importanza di questo problema con la legge 55 del 21 marzo 2005 ha indotto alla commercializzazione di sale Iodato da parte di aziende private. Tuttavia, questa soluzione non è utilizzata da tutti i consumatori, per cui sarebbe necessario riproporre una campagna di sensibilizzazione a riguardo (www.iss.it/osnami), ad esempio con il meccanismo dello spot “Pubblicità Progresso” sufficientemente penetrante. 38 39 GIOVANNI Lercker GIOVANNI Lercker Contenuto di Iodio* in μg/100 g (o ppb) (da S. Giammarioli et al., 2008)** Alimento FAO (WHO) (www.whqlipdoc.int) UK Wenlok 1982 Finlandia Varo 1982 USA Pennongton 1982 NORVEGIA Dahl 2003 SVIZZERA Haldimann 2005 Pesce di mare 83 (16-318) 75 (32-144) 46 116 (20-264) 63 (4-716) 49 (9-159) Pesce acqua dolce 3 (2-4) - 17 - - 10 (0,3-41) Crostacei 80 (31-130) - - - - - Uova 9 53 17 48 (9-87) 45 (39-52) 32 (25-43) Latte 5 (4-6) 23 (5-55) 17 20 (12-28) 15 (2-37) 12 (6-20) Carne 5 (3-10) 5 (2-9) <5 18 (0-36) 2 (< 1-7) 2 (0,2 - 16) Cereali 3 (2-7) - <1 - 3(<1-9) - Vegetali 3 (1-20) - - <3 2(<1-5) 0,5 (0,1-2) Frutta 2 (1-3) - <1 2 (<1-4) 0,3 (0-1) *Fra parentesi gli estremi dei contenuti di Iodio **Stefania Giammarioli, Emanuela Medda, Paolo Stacchini e Antonella Olivieri, Ruolo dell’Istituto Superiore di Sanità nel programma di iodoprofilassi in Italia, Not Ist Sper Sanità, 2008, 21(7-8), 8-12. ben noto è un veicolo per l’introduzione di Iodio che potrebbe non essere adatto a tutti i consumatori, in quanto portatore di elevate quantità di Sodio, elemento problematico per la patologia dell’ipertensione. Alcune aziende alimentari hanno posto in commercio alimenti arricchiti di Iodio e il loro numero aumenta di giorno in giorno. Non solo, esiste in commercio a disposizione delle Aziende alimentari interessate un sale che può essere Iodato in concentrazione controllata e variabile, in modo da poter ridurre la presenza di Sodio nell’alimento. La quantità di Iodio che può essere introdotta attraverso il sale iodato rientra in un intervallo abbastanza ampio: si va dal minimo introdotto per vantarne la presenza di poche decine di microgrammi a 150 μg, quantità generalmente consigliata di assunzione giornaliera. Tuttavia, esistono quantità più elevate consigliate per le gestanti (175 Sul sito del Ministero della Salute si trovano queste importanti indicazioni: “In tutti i soggetti normali, e quindi nella grande maggioranza degli individui, dosi di iodio anche largamente superiori a quelle assunte con l’uso di sale arricchito con iodio sono del tutto prive di rischi. La tiroide possiede infatti un meccanismo naturale di adattamento. In ogni caso, particolare cautela si deve avere nell’utilizzo di alcuni integratori alimentari contenenti quantità elevate di iodio (solitamente a base di alghe), perché potrebbero portare ad una assunzione eccessiva. Tutti possono far uso di sale arricchito di iodio perché, con un consumo moderato di sale, le quantità di iodio assunte sono sempre molto inferiori ai valori al disopra dei quali possono manifestarsi effetti negativi.” Tuttavia, il sale da cucina (Cloruro di Sodio) opportunamente Iodato come è oggi 40 41 GIOVANNI Lercker GIOVANNI Lercker μg), o addirittura per le nutrici, che arrivano fino a 200 μg. Va infine ricordato che queste sono le dosi suggerite, ma il limite massimo tollerato è di gran lunga superiore, stimato in 600 μg/giorno dalla EFSA e addirittura in 1100 μg/giorno dall’Institute of Medicine of the National Academies (USA). Tale valore è pertanto estremamente ampio e questo significa che il pericolo di esagerare nelle quantità introdotte di Iodio è inesistente. La Tabella 1 raccoglie i dati di Iodio naturalmente contenuto in alcuni alimenti base dell’alimentazione umana. Ad eccezione dei pesci di mare, si può riscontrare che le quantità riportate sono esigue e, pertanto, si potrebbero ancora incrementare con l’aggiunta di sale Iodato prima del consumo. Gli esperti del settore della produzione di alimenti sono anche a conoscenza che l’addizione di Iodio in un alimento può avvenire con due differenti operazioni: la prima si rivolge all’inserimento attraverso la coltivazione dei vegetali o l’alimentazione degli animali, mentre la seconda –più sempliceutilizza il sale Iodato, sale da cucina contenente cioè un po’ di Iodato di Potassio. Coloro che operano negli ambienti scientifici sanno anche che lo Iodato di Potassio è un ossidante e, pertanto, potrebbe causare effetti di ossidazione nel suo impiego che non dovrebbero essere trascurati alla luce dell’importanza di questa modificazione in un alimento, anche se di modesta entità. Inoltre, il problema diviene molto più critico se l’alimento viene riscaldato o ancora peggio se cotto alle elevate temperature che si impiegano normalmente in cucina. In tutti i casi l’effetto ossidativo dello Iodato tende anche a produrre Iodio molecolare, che sublimando se ne andrà nell’aria e l’alimento non sarà più corredato della giusta quantità sulla quale avrebbe dovuto contare anche in impieghi a caldo. Recentemente, è nato un nuovo sale Iodato che riunisce la possibilità di dosare nel sale 42 43 GIOVANNI Lercker GIOVANNI Lercker 44 45 GIOVANNI Lercker GIOVANNI Lercker 46 47 GIOVANNI Lercker GIOVANNI Lercker 48 49 GIOVANNI Lercker GIOVANNI Lercker precedentemente una buona iodoprofilassi e magari anche distribuita alla popolazione la pastiglia di iodio che è stata immediatamente somministrata nel recente simile evento in Giappone (Fukushima), il numero di tumori alla tiroide degli ultimi anni in Italia sarebbe stato molto inferiore. Questo effetto molto importante dello Iodio si ottiene per il meccanismo di competizione fra Cesio radioattivo e Iodio non radioattivo, nell’assimilazione degli esseri viventi esposti: quando si assume molto Iodio si assimila molto meno Cesio che ha proprietà simili (“vicariante” dello iodio). da cucina lo iodato di potassio, per scopo di impiego “tailor made” alle industrie alimentari, ad una interessante “protezione” dello Iodato di potassio stesso, in maniera da non permettere problemi di ossidazione nè perdite del nutraceutico durante la cottura e la conservazione dei cibi (e conseguente diminuzione della qualità nutrizionale e del contenuto di iodio introdotto e dichiarato). È necessario ancora sottolineare che produrre alimenti inserendo Iodio nelle forme oggi possibili non è sufficiente, ma la sua presenza e i possibili effetti sull’alimento sono da confermare in ciascun tipo di prodotto, prima di inserirlo, in relazione all’interazione possibile con altre molecole e con i riscaldamenti, la presenza di illuminazione sul prodotto in commercio e l’eventuale conservazione per tempi non brevi. Oggi è noto che se ai tempi del disastro nucleare di Chernobyl fosse stata effettuata Giovanni Lercker Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Alma Mater StudiorumUniversità di Bologna. 50 GIOVANNI Lercker