05. Quesiti di autovalutazione sottoperiodo III

annuncio pubblicitario
APPROFONDIMENTI DI MACROECONOMIA PROF. ANNAMARIA VARIATO – A.A. 2009‐2010 SOTTOPERIODO III ‐ QUESITI DI AUTOVALUTAZIONE APPROFONDIMENTI SULLA TEORIA DELL’INVESTIMENTO 1) Quali criteri si possono adottare per discriminare fra diverse teorie dell’investimento? 2) Illustrate in modo sintetico ma esauriente il modello di Jorgenson (1963) evidenziandone ipotesi, conclusioni ed eventuali limiti. 3) Illustrate in modo sintetico ma esauriente il modello di Hartman (1972) evidenziandone ipotesi, conclusioni ed eventuali limiti. 4) Illustrate in modo sintetico ma esauriente il modello di Abel (1984) evidenziandone ipotesi, conclu‐
sioni ed eventuali limiti. 5) Illustrate in modo sintetico ma esauriente il modello di Pindyck (1982) evidenziandone ipotesi, con‐
clusioni ed eventuali limiti. 6) In che modo i limiti informativi possono influire a livello micro e macroeconomico sul processo di investimento? IJ
IJ
IJ Vero Falso Nel modello di Jorgenson (1963) i coefficienti tecnologici implicano reversibilità solo ex‐ante Nel modello di Jorgenson (1963) si raggiunge l’equilibrio quando la produttività marginale del capitale in valore eguaglia il suo prezzo ombra Se si introducono costi di aggiustamento (relativi al capitale) nel problema di ottimizzazione intertemporale, l’investimento dipende dalla struttura della funzione dei costi di aggiustamento Nel modello di Hartman (1972) si raggiungerebbero le stesse con‐
clusioni anche se si adottasse l’ipotesi di imprese avverse al rischio Le implicazioni del modello di Hartman (1972) dipendono in modo cruciale anche dall’ipotesi di costi di aggiustamento convessi Nel modello di Abel (1984) si studiano gli effetti dell’incertezza trat‐ tabile sullo stock di capitale Nel modello di Pindyck (1982) si studiano gli effetti dell’incertezza trattabile sull’investimento adottando processi stocastici continui Il limite comune ai modelli di incertezza trattabile è da ricondurre ad ipotesi sulla struttura delle preferenze e dei vincoli tecnologici Non è possibile giungere ad una rappresentazione realistica del processo di investimento se si usa l’ipotesi di incertezza trattabile Per una caratterizzazione completa ed efficace della dinamica dell’investimento è sufficiente l’ipotesi di incertezza fondamentale APPROFONDIMENTI DI ECONOMIA MONETARIA: MONEY VIEW VS. CREDIT VIEW 1) Quali osservazioni di base (in merito al ruolo della moneta ed al funzionamento dei mercati finan‐
ziari) distinguono l’approccio della cosiddetta “Credit View” dalla visione standard proposta nella “Money view”? 2) Quali sono gli approcci più noti della credit view? 3) Illustrate in modo sintetico ma esauriente la credit view secondo l’approccio “Loanable funds”. 4) Illustrate in modo sintetico ma esauriente la credit view secondo l’approccio “New View”. 5) Illustrate in modo sintetico ma esauriente la credit view secondo l’approccio “Trasmissione della Politica Monetaria” 6) Illustrate in modo sintetico ma esauriente l’ipotesi dell’istabilità finanziaria secondo la visione New‐
Keynesiana. qr
qr
qr
Vero Falso Nella credit view si sottolinea l’endogenità dell’offerta di moneta Quando l’offerta di moneta è endogena, l’autorità di politica eco‐
nomica perde il controllo della quantità di moneta in circolazione La presenza di offerta di moneta endogena è condizione sufficiente per instaurare un legame biunivoco fra dimensione reale e finan‐
ziaria dell’economia (ossia è sufficiente per non neutralità della moneta a lungo termine) Se l’offerta di moneta è endogena, l’autorità di politica monetaria deve essere particolarmente rigida per evitare pericoli di inflazione Nell’approccio New‐Keynesiano alla credit view l’incertezza è il li‐
mite informativo più rilevante Nell’approccio New‐Keynesiano alla credit view è presente la pos‐
sibilità di razionamento del credito Nell’approccio New‐Keynesiano alla credit view si può determinare la cosiddetta “gerarchia delle fonti” di finanziamento L’acceleratore finanziario spiega perché gli effetti della politica mo‐ netaria possono essere relativamente più significativi sul livello produzione che sul livello del tasso di interesse d’equilibrio Nella visione New‐Keynesiana la politica monetaria comunque non altera la distribuzione del reddito APPROFONDIMENTI DI TEORIA KEYNESIANA 1) Perché il contributo keynesiano può essere considerato innovativo rispetto al panorama teorico precedente? 2) Quali sono le finalità principali della Teoria Generale? 3) Quali elementi distinguono a livello ontologico la realtà classica da quella di Keynes? 4) Quali sono gli elementi che si possono addurre per giustificare l’esistenza di una macroeconomia parzialmente indipendente dalla microeconomia? 5) Quali elementi contrappongono “classici” e Keynes sul tema dell’equilibrio? 6) Quali elementi contrappongono “classici” e Keynes sul rapporto micro‐macro? 7) Quale rapporto esiste fra incertezza e aspettative e perché queste ultime sono rilevanti nell’interpretazione della dinamica macroeconomica? 8) Quali tipi di aspettative vengono individuate da Keynes e quale differente ruolo svolgono nella de‐
terminazione della dinamica economica? 9) Quali sono gli errori fondamentali dei “classici”secondo Keynes? 10) In che cosa consiste la “fallacia di composizione”? Presentate anche una esemplificazione di questo errore. 11) Keynes e i classici sulla natura e sulle cause della disoccupazione. 12) Keynes e i classici sulla natura del tasso di interesse. 13) Perché esiste la disoccupazione involontaria? 14) Che cosa si intende con, e perché è rilevante, il concetto di economia monetaria? 15) Quale ruolo e proprietà particolare caratterizzano la moneta in un’economia monetaria? 16) Che cosa si intende per speculazione e perché è considerata un fattore destabilizzante della dina‐
mica capitalistica? 17) Perché secondo Keynes i sistemi capitalistici sono instabili e quale tipo di instabilità esibiscono? 18) Quali fattori, secondo Keynes, accentuano l’instabilità del capitalismo IJ
IJ
IJ Vero Falso La disoccupazione si comprende studiando solo il mercato del lavo‐ ro La flessibilità del salario (o di qualsiasi altra condizione relativa al mercato del lavoro) è sufficiente a ristabilire l’equilibrio di piena occupazione In un’economia monetaria gli aspetti relativi ad incertezza ed a‐
spettative giocano un ruolo essenziale per la comprensione dell’equilibrio e della dinamica Le aspettative a lungo termine sono instabili e possono subire cambiamenti repentini La stabilità delle aspettative è condizionata dalla loro natura “con‐
venzionale” L’investimento nella teoria keynesiana è determinato principal‐
mente dal tasso di interesse Il tasso di interesse nella teoria keynesiana è il prezzo che pone in equilibrio risparmio ed investimento aggregati Il tasso di interesse nella teoria keynesiana si determina sul merca‐
to monetario La domanda di moneta nella teoria keynesiana è determinata da diverse motivazioni fra cui il movente transattivo e quello specula‐
tivo Il livello dell’attività economica, in situazioni di crisi, nella teoria ke‐ ynesiana dipende dal livello della domanda aggregata Secondo Keynes una buona teoria economica è tale se può essere compiutamente rappresentata attraverso modelli analitici Nella Teoria Generale Keynes sottolineò l’importanza delle forme di mercato imperfettamente concorrenziali IL CONTRIBUTO DI HYMAN MINSKY 1) Quali sono i cardini del Paradigma di Wall Street proposto da Minsky? 2) Quali principali forme di intervento può attuare lo Stato secondo Minsky, e con quali effetti verosi‐
mili nelle diverse prospettive di breve, medio e lungo periodo? 3) Come si determina il livello dell’investimento desiderato da un’impresa secondo Minsky? 4) La micro fondazione della teoria dell’investimento in Minsky passa attraverso la definizione dei concetti di rischio del creditore e di rischio del debitore. Quali ragioni vengono addotte dai Post‐
Keynesiani per giustificare l’esistenza di tali rischi? 5) La micro fondazione della teoria dell’investimento in Minsky passa attraverso la definizione dei concetti di rischio del creditore e di rischio del debitore. Quali ragioni vengono addotte dai New‐
Keynesiani per giustificare l’esistenza di tali rischi? 6) Quali criteri definiscono differenti tipologie di imprese secondo Minsky, e quale rilevanza esercita‐
no le diverse tipologie di imprese nella genesi ed evoluzione della dinamica ciclica? 7) Descrivete gli aspetti fondanti dell’Ipotesi di Instabilità Finanziaria. 8) Illustrate l’interazione di informazione asimmetrica e incertezza fondamentale durante il ciclo eco‐
nomico, all’interno dell’ipotesi di instabilità finanziaria. 9) In che modo la teoria di Minsky può essere utilizzata per interpretare la recente crisi finanziaria? GH
GH
GH Vero Falso Il Prestatore di ultima istanza svolge un ruolo di salvataggio degli istituti di credito negli episodi di panico e di corsa agli sportelli Il Datore di lavoro di ultima istanza eroga sussidi di disoccupazione durante le fasi di profonda recessione La tesi del Big Government implica un aumento della tassazione nelle fasi di espansione Il prezzo di domanda dei beni capitali è il prezzo massimo che l’investitore è disposto pagare per sottoscrivere l’investimento; e coincide con il valore atteso attualizzato dei rendimenti futuri Il prezzo di offerta dei beni capitali è determinato dal costo di pro‐
duzione degli stessi L’investimento sarà positivo se il prezzo di domanda < prezzo di of‐
ferta Il rischio del creditore è la trasformazione del prezzo di domanda Il rischio del debitore è la trasformazione del prezzo di offerta Nella teoria di Minsky il teorema di Modigliani e Miller è valido Una impresa di tipo Ponzi è meno rischiosa di una impresa specula‐
tiva La fragilità finanziaria è la sensibilità dell’impresa (o del sistema) ad eventi avversi che implicano risultati ex‐post che non soddisfano le aspettative ex‐ante L’aumento del cash flow ha in ogni caso effetti stabilizzanti sulla di‐
namica economica TEORIA DELLA CRESCITA 1) Illustrate le principali ipotesi che vengono di norma adottate nei modelli standard di toeria della crescita. 2) Le fonti della crescita nella teoria standard. 3) Illustrate l’interazione fra produzione e capitale nella teoria della crescita standard, evidenziando le condizioni di equilibrio di lungo periodo (stato stazionario). 4) Descrivete gli effetti dilungo periodo di un aumento permanente della propensione al risparmio in assenza di progresso tecnologico. 5) Descrivete gli effetti dilungo periodo di un aumento permanente della propensione al risparmio in presenza di progresso tecnologico. 6) Illustrate la determinazione e il significato della cosiddetta “regola aurea” dell’accumulazione. 7) Quali elementi vengono di norma utilizzati per spiegare la crescita in termini endogeni. qr
qr
qr
I seguenti quesiti sono stati estratti dall’eserciziario on‐line di compendio al testo di O. Blanchard “Macroeconomia” ed. Il Mulino
1) Che cosa è la PPP? a. Misura del PIL b. Misura del costo della vita c. Misura del potere d'acquisto 2) Quali sono i fatti stilizzati riguardanti la crescita? a. Convergenza del reddito pro capite dei paesi Ocse nel tempo b. Convergenza del reddito pro capite di tutti i paesi del mondo nel tempo c. Non è stata rilevata nessuna convergenza del reddito pro capite nel tempo 3) Quali sono le ipotesi sulla funzione di produzione aggregata? a. Rendimenti costanti del capitale e del lavoro b. Aumenti di entrambi i fattori di produzione provocano aumenti proporzionali della produzione c. Nessuna delle precedenti risposte 4) Un aumento del fattore capitale provoca a. Spostamento verso l'alto della funzione di produzione b. Un aumento proporzionale della produzione c. Spostamento lungo la funzione di produzione 5) Un miglioramento dello stato della tecnologia a. permette di produrre di più con la stessa quantità di fattori di produzione b. sposta verso l'alto la funzione di produzione c. entrambe le precedenti risposte sono vere 6) Aumenti di K/N a. permettono di mantenere la crescita della produzione sostenuta nel tempo b. avvengono tramite investimenti che a loro volta dipendono dal risparmio c. entrambe le precedenti 7) Un tasso di risparmio più elevato provoca a. un aumento della crescita della produzione pro capite in modo permanente attraverso un au‐
mento degli investimenti b. un aumento dei livelli di reddito pro capite e della crescita sostenuto nel tempo c. un aumento del livello di reddito pro capite 8) Una crescita sostenuta richiede a. accumulazione di capitale b. progresso tecnologico c. entrambe le precedenti risposte sono vere 9) La crescita a. è una necessità storica b. è basata su un processo di "rincorsa e scavalcamento" tra paesi c. nessuna delle precedenti risposte è vera 10) Il tasso di risparmio determina a. il livello del prodotto pro capite b. il tasso di crescita del prodotto pro capite c. entrambe le precedenti risposte sono vere 11) Se fosse possibile mettere lo stock su una pellicola, lo stock sarebbe: a. un'istantanea b. un cortometraggio c. un lungometraggio 12) L'equazione è a. una legge del moto b. la descrizione della variazione di uno stock c. entrambe le precedenti risposte sono vere 13) Quale relazione descrive lo stato stazionario in un modello di accumulazione di capitale? a. I=S b. I=δK c. Y=S+I 14) Se il livello di capitale pro capite è maggiore del livello capitale pro capite di equilibrio, a. l'investimento è maggiore del deprezzamento del capitale b. l'investimento è minore del deprezzamento c. la produzione è maggiore del deprezzamento 15) Il tasso di risparmio ha effetti: a. di lungo periodo sulla crescita b. di breve periodo sulla crescita c. di breve e di lungo periodo sulla crescita 16) Il tasso di risparmio determina il livello di prodotto per addetto nel lungo periodo poiché maggiore è il risparmio, a. maggiore è il livello di capitale per addetto di equilibrio e di conseguenza maggiore è il livello di prodotto per addetto b. minore è il consumo e di conseguenza maggiore è il livello di prodotto per addetto c. maggiore è la crescita e di conseguenza maggiore è il livello di prodotto per addetto 17) Un aumento del tasso di risparmio provoca a. un livello di reddito più elevato nel breve periodo b. una crescita permanentemente più elevata c. una crescita più elevata sino al raggiungimento del nuovo stato stazionario 18) Il livello di capitale di regola aurea è il livello di capitale in corrispondenza del quale a. il risparmio è massimo b. il consumo è massimo c. l'investimento è massimo 19) Quale tipo di accumulazione di capitale è più importante per la crescita degli Stati Uniti? a. Capitale fisico b. Capitale umano c. Entrambe le precedenti risposte sono vere 20) Nei modelli di crescita endogena, la crescita nel lungo periodo dipende da a. tasso di risparmio b. tasso di risparmio e tasso di investimento in istruzione c. nessuno dei due 21) Da che cosa è caratterizzato lo stato di crescita bilanciata? a. Il capitale per addetto cresce al tasso di crescita della tecnologia b. La produzione cresce in misura pari alla somma del tasso di crescita della popolazione e del tasso di crescita della tecnologia c. Entrambe le precedenti risposte sono vere 22) In un modello di crescita con progresso tecnologico (esogeno), un aumento del tasso di risparmio a. provoca un aumento permanente nel tempo della crescita della produzione b. non ha alcun effetto sulla crescita della produzione, né nel breve periodo, né nel lungo periodo c. provoca un aumento dei livelli di prodotto per unità di lavoro effettivo di stato stazionario 23) La fertilità della ricerca a. misura il numero di nuove tecnologie brevettate in un anno b. è influenzata dal sistema educativo c. è notevolmente diminuita nel tempo 24) Un aumento del tasso di deprezzamento provoca a. un livello di capitale per unità di lavoro effettivo inferiore in stato stazionario b. un aumento della crescita della produzione permanente nel tempo c. entrambe le risposte precedenti sono vere 25) Un aumento permanente del tasso di crescita della popolazione provoca a. un aumento della crescita della produzione permanente nel tempo b. un livello di capitale per unità di lavoro effettivo inferiore in stato stazionario c. entrambe le risposte precedenti sono vere 26) La ricerca di base a. porta di per sé al progresso tecnologico b. non porta di per sé al progresso tecnologico c. non è in alcun modo legata al progresso tecnologico 27) In stato stazionario, a. il capitale e il prodotto crescono a un tasso pari alla somma del tasso di crescita demografica e del tasso di crescita tecnologica b. il capitale e il prodotto crescono al tasso di crescita tecnologica c. nessuna delle precedenti risposte è vera 
Scarica