S.C. NEFROLOGIA E DIALISI SOMMARIO Introduzione pag. 2 - 3 Cosa è l’insufficienza renale cronica? pag. 3 Quali posso essere le cause? pag. 3 Quali sono le conseguenze? pag. 3 A che cosa si va incontro? pag. 4 Che cosa è la dialisi? pag. 5 Quando e dove si eseguono i due tipi di dialisi? pag. 6 Come ci si prepara ad eseguire la dialisi? pag. 7 INTRODUZIONE L’insufficienza renale cronica avanzata in fase uremica è una malattia che costringe la persona che ne è colpita a sottoporsi periodicamente alla dialisi e ad avere pertanto un contatto diretto e continuo con il personale infermieristico-medico deputato ad eseguire la terapia sostitutiva adeguata. Questo opuscolo ha lo scopo di dare una informazione corretta riguardo il cammino che tale situazione obbliga a percorrere. Di seguito le strutture principali del reparto di Nefrologia e Dialisi ASL 4: AMBULATORIO TELEFONO QUANDO Nefrologia al quale si accede tramite richiesta del Medico di Base 0185 329975 Lunedì Martedì Mercoledì Predialisi 0185 329918 Venerdì Trapiantati 0185 329918 Mercoledì Emodialisi Sala Emodialisi Caposala Studio Medici Responsabile 0185 329909 0185 329913 0185 329917 0185 329981 Dialisi Peritoneale 2 0185 329918 cell. 3296509340 Il nostro centro è aperto tutti i giorni feriali e i festivi infrasettimanali dalle ore 6.30 alle ore 19.45 In caso di necessità fuori da questi orari, chiamare il 118 o quando possibile recarsi al Pronto Soccorso dove un medico specialista nefrologo ed un infermiere sono reperibili. COSA È L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA? CRONICA? E’ una condizione cronica irreversibile per la quale si perde progressivamente la funzione di entrambi i reni. Questa condizione determina una progressiva intossicazione dell’organismo detta “UREMIA”. QUALI POSSONO ESSERE LE CAUSE? CAUSE? Possono essere di tipo : •Infiammatorio •Congenito •Tossicologico QUALI SONO LE CONSEGUENZE? CONSEGUENZE? La graduale riduzione della funzione renale comporta la perdita delle tre più importanti funzioni dei reni che sono: 1 Eliminazione di sostanze tossiche 2 Eliminazione di liquidi 3 Produzione di ormoni coinvolti nel controllo della pressione arteriosa, nella produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo, e nello sviluppo e regolazione della struttura ossea. 3 A CHE COSA SI VA INCONTRO? Con tempi e modi diversi si determina una compromissione dei reni i quali, pur continuando a produrre urina, perdono la capacità depurativa. Questo significa che le tossine che dovrebbero essere eliminate con le urine si accumulano nel sangue in quantità diverse a seconda del grado di compromissione dell’apparato escretore. Quando la funzione renale residua scende al di sotto del 5-10% si impone la necessità di eseguire la DIALISI. Il trattamento emodialitico ha lo scopo di rimuovere le tossine uremiche che si accumulano nell’organismo e di mantenere un adeguato equilibrio elettrolitico, inoltre ha lo scopo di rimuovere il sovraccarico di liquidi che si determina. Rimandare l’inizio della dialisi quando viene consigliata dal medico specialista determina un mantenimento dello stato di uremia che può determinare un danno a vari apparati e organi. La dialisi non porta a guarigione ma è solamente un trattamento sostitutivo. Se esistono le condizioni cliniche ideali si può effettuare il trapianto del rene che, se ben riuscito, rappresenta l’unica possibilità di guarigione dall’ insufficienza renale. 4 CHE COSA E’ LA DIALISI? La dialisi è un trattamento che permette di rimuovere le sostanze tossiche che si accumulano nell’organismo. Le possibilità di trattamento sono 2: EMODIALISI DIALISI PERITONEALE E’ una terapia con la quale vengono rimosse le sostanze tossiche e i liquidi in eccesso dal sangue; questo è possibile attraverso “il lavaggio e filtraggio” di quest’ ultimo mediante l’utilizzo di una apparecchiatura che prende il nome di rene artificiale. Attraverso un circuito chiuso il sangue viene “prelevato”, “pulito”e “restituito” all’organismo. Per poter eseguire questa metodica è necessario l’inserimento di un catetere venoso centrale (cvc) o preferibilmente l’approntamento di una fistola artero venosa (fav). Il sangue viene depurato utilizzando il filtro naturale dell’organismo il PERITONEO, una membrana presente nel cavo peritoneale e che ricopre normalmente tutti gli organi interni presenti nell’addome. Mentre l’emodialisi è una tecnica che ha bisogno di un supporto tecnologico complesso e di personale qualificato, la peritoneale è una metodica più semplice eseguibile a domicilio dopo un periodo di addestramento eseguito da infermieri dedicati. La scelta tra le due metodiche è in relazione ad una osservazione globale della situazione del paziente, che comprende sia il quadro clinico che la capacità di collaborazione sua e della famiglia, valutata dall’equipe del centro. 5 QUANDO E DOVE SI ESEGUONO I DUE TIPI DI DIALISI? La dialisi va iniziata quando diventa indispensabile, per il benessere del paziente, rimuovere le tossine uremiche che si accumulano nel sangue, ripristinare un adeguato equilibrio elettrolitico nello stesso ed allontanare eventuali liquidi in eccesso dall’organismo. EMODIALISI Viene eseguita in ospedale o in centri specializzati staccati dalla struttura ospedaliera. Si sta lentamente sviluppando la possibilità di effettuarla anche a domicilio, attualmente solo poche persone in Italia la stanno già sperimentando. Per ottenere una depurazione efficace l’ emodialisi si deve eseguire solitamente tre volte a settimana a giorni alterni con una durata di circa tre, quattro ore a seduta, seduta durante le quali il paziente rimane collegato al rene artificiale. Le ore di dialisi che ogni singolo paziente deve eseguire sono quelle che il medico valuta essere necessarie a garantire una depurazione ottimale. Almeno una volta al mese vengono eseguiti esami di laboratorio con i quali il medico valuta “l’adeguatezza dialitica”. Valuta cioè se il trattamento che si sta eseguendo è adeguato alla persona e se lo stato di salute globale è tale da permettere una buona qualità di vita. PERITONEALE Viene eseguita al proprio domicilio dopo la preparazione dell’addome e relativo periodo di addestramento in ambiente ospedaliero coadiuvati da infermieri altamente qualificati. Anche in questo caso almeno una volta al mese il paziente si reca in ospedale dove esegue una visita infermieristica grazie alla quale l’infermiere responsabile valuta il buon andamento della dialisi. A questa visita infermieristica segue la visita medica durante la quale il medico valuta il risultato degli esami eseguiti e decide se eseguire 6 modifiche al trattamento eseguito a domicilio. COME CI SI PREPARA AD ESEGUIRE LA DIALISI? Emodialisi Per poter effettuare il trattamento emodialitico è necessario preparare un accesso vascolare: • Introduzione di un catetere (CVC) nella vena giugulare che si trova nel collo, o nella vena femorale che si trova all’ inguine. •O preferibilmente il confezionamento chirurgico con anestesia locale di una Fistola Artero Venosa (FAV) in un braccio. Il CVC viene utilizzato durante la seduta emodialitica e viene poi lasciato in sede protetto da una medicazione che deve essere mantenuta asciutta e pulita. La Fistola Artero Venosa viene confezionata in regime di Day Surgery, collegando tra loro, in anestesia locale, una arteria con una vena, in questo modo il sangue arterioso scorrendo all’interno della vena ne determina uno sviluppo e la irrobustisce, la rende quindi facilmente aggredibile con due aghi ad ogni dialisi. Questi aghi verranno rimossi a fine trattamento e sostituiti da due piccoli tamponi che dovranno essere lasciati in sito per alcune ore e poi tolti. Dialisi peritoneale In sala operatoria viene posizionato un piccolo tubo (catetere) nel cavo addominale, la parte che fuoriesce serve da tramite per l’introduzione di un liquido contenuto all’interno di sacche sterili. Il peritoneo, che come spiegato prima, è una membrana che si trova normalmente nel cavo addominale, funge da filtro e permette lo scambio delle sostanze tossiche dai capillari ematici dello stesso nel liquido introdotto. Sostituendo il liquido le tossine vengono allontanate, e con l’introduzione di liquido nuovo gli scambi continuano, in questo modo non si permette alle tossine uremiche di accumularsi e si mantiene l’organismo in equilibrio. Questa metodica, come già detto è domiciliare, il paziente infatti dopo un periodo di addestramento, può eseguire la dialisi comodamente a casa propria. Per ogni evenienza il personale del reparto è sempre raggiungibile telefonicamente 24 ore su 24. 7 A cura del gruppo accoglienza Struttura Complessa Nefrologia e Dialisi ASL4 Chiavarese: Chioino Daniela De Paoli Laura Bruni Nicoletta Disegni: Dott. Paolo Ancarani Progetto Grafico e Stampa: S.S.D. Comunicazione ed Informazione/Ufficio Stampa/CGardella 07.02.2013