L’importante è partecipare….o partecipare è importante? Antonella Boretti – Centro Faà di Bruno 14 marzo2015 L’importante è partecipare….o partecipare è importante? Riflessioni sulla partecipazione dei Gruppi di Volontariato Vincenziano alla vita sociale delle realtà locali «L’importante non è vincere ma partecipare, la cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene…» P. de Coubertin Battersi bene…ovvero partecipare bene. Partendo dallo Statuto • Art.4 – Metodo Per realizzare l’obiettivo di promuovere la persona, lottare contro la povertà…. L’associazione intende collaborare strettamente con • La società civile • La Chiesa locale E le norme interne? Art.2 Stile Vincenziano •«Promuovere e accettare la collaborazione con organismi e movimenti, che operano nel sociale…… •Mantenendo e rafforzando la propria identità •Offrendo una competenza seria ed approfondita •Assicurando il rispetto degli impegni assunti con una costante partecipazione» Società civile • Servizi Sociali • Amministrazioni Comunali • Tavoli specifici di consultazione del Terzo settore • Associazioni di volontariato per progetti comuni • Altri G.V.V. Chiesa • Parroco, Diacono, Vescovo • Parrocchia • Associazioni cristiane (Caritas, Società di San Vincenzo….) • Catechismo (catechisti e catechizzandi) Partecipazione «interna» Partecipazione ATTIVA •delle volontarie = servizio vita del Gruppo • delle Presidenti = presenza condivisione iniziativa BIELLA • Partecipazione esterna Progetto EMERGENZA FREDDO: http://www.consorzioiris.net/FILES/Opuscolo_ informativo.pdf Tavolo dell’Alleanza contro la povertà Tavolo dell’Alleanza contro la povertà https://www.facebook.com/pages/Alleanza-con tro-la-povert%C3%A0-Biella/734336539942857 Alleanza contro la povertà Biella 29 dicembre 2014 · In cinquemila contro la povertà Biella presenta in Prefettura la prima petizione italiana sul reddito di inclusione Il tavolo sulla povertà che si è svolto in Prefettura ...25/12/2014- PAOLA GUABELLO- La Stampa Sono stati i primi in Italia a mobilitarsi e hanno portato la loro petizione in Prefettura per dare testimonianza di quanto il problema sia sentito. Nel capoluogo come in tutto il Paese. Cinquemila firme, o meglio ancora, cinquemila biellesi, chiedono al governo di introdurre il reddito di inclusione sociale, un progetto articolato, non un semplice sostegno economico, che mira a far risollevare la testa alle famiglie soprattutto, che sono entrate nella fascia della povertà assoluta. «Un tema che si fa sempre più urgente e che richiede provvedimenti efficaci» spiega Sergio Scaramal, uno dei promotori dell’iniziativa che vede in prima linea anche Acli, Arci, Azione Cattolica, Caritas, Cgil, Cisl, Uil, Confcooperative, Federazione Nazionale Società di San Vincenzo de Paoli, Centro Servizi Volontariat, Gruppi di volontariato vincenziano, e Libera – 1° maggio 2014. Rifugiati politici 2014 Biella https://www.facebook.com/CaritasBiella?fref=t s Perché? • «Per dare voce a chi non ha voce» • Per dare la «nostra» voce Come? • Senza interessi particolari (fama, pubblicità, contributi…) • Senza pregiudizi • Pronti alla collaborazione al fine di ottenere risultati migliori contro il disagio delle persone • Con la fantasia e l’organizzazione dei nostri Gruppi • Gestendo eventuali contributi con trasparenza e responsabilità • Rispettando tempi e regole dell’altro Partecipazione «interna» Visita annuale ai Gruppi Progetto legna Giornata Interregionale delle Patate della Solidarietà Partecipare è importante….bisogna Partecipare con il cuore